venerdì 23 novembre 2007

Il Pioniere


Il Pioniere

Via Provinciale - Candida (AV)
Tel.: 0825/981482 chiuso il mercoledì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva: 3/5

Come arrivare: da Salerno: prendete il raccordo Salerno-Avellino (non fate caso al puzzo delle concerie di Solofra) e al termine dello stesso uscite ad Avellino est, proseguite in direzione dell'A16 Napoli-Canosa e poi girate in dirtezione Lioni (praticamente prenderete la famigerata Ofantina). Dopo un paio di chilometri troverete l'indicazione per Candida, seguitela e dopo poche curve troverete il ristorante alla vostra sinistra.
Da Avellino : proseguite sulla circonvallazione in direzione dell'A16, poi seguite le indicazioni di cui sopra.

Candida, ovvero l'ingenua. Parafrasando l'immortale opera di Voltaire, inizio la prima recensione del presente blog al di fuori del territorio salernitano. Siamo infatti nello stupendo territorio dell'Irpinia, la provincia del verde, da contrapporre alla panprovincia salernitana (in quanto dotata di tutto, e non è solo un'opinione personale), alla sovrappopolata e piccolissima provincia di Napoli, alla contraddittoria provincia di caserta (bella al nord, brutta al sud), ed alla selvaggia e mistica (per via di padre Pio) provincia di Benevento. Da non confondere con l'omonima malattia venerea, Candida è un paese dalle origine antichissime, difatti si sostiene che il suo nome derivi dall'appellativo datogli dai romani, i quali lo vedevano luminoso (candidus) per la gran parte del giorno, data la sua esposizione. In questo piccolo paesino di poco più di mille abitanti possiamo trovare comunque un ristorante più unico che raro. Difatti, se a Salerno è possibile cenare in una nave (che alcuni, vedi il recente dibattito cittadino, vorrebbero demolire), a Candida è addirittura possibile cenare in un vagone ristorante. Su di un vero binario è infatti adagiato un vero vagone, risalente sicuramente ad almeno 40 anni fa, svuotato dei sedili, piastrellato e arredato con tavolini in legno. Sebbene l'idea sia indubbiamente originale e
degna di merito, è tutto il resto che lascia a desiderare (a questo mi riferivo quando l'ho chiamata "l'ingenua"). Fra i suoi demeriti non posso che segnalare il servizio eccessivamente lento, il vino servito troppo freddo (le maestranze potrebbero obiettare che è servito a temperatura ambiente, solo che fuori nevica), così come il cibo, davvero troppo
freddo per essere assaporato a pieno. Fra le pietanze che mi sento di consigliare sicuramene sono degni di menzione gli antipasti, solo che la mozzarella a queste temperature solidifica, le pizze proposte in molteplici varianti (anche calzoni) e la crepe al cioccolato e panna come dolce, buona e ben preparata. In conclusione, un buon posto per mangiare bene spendendo poco (non
più di 12 euro per antipasto, primo e dolce con liquore), ma portatevi le mutande di lana.
Tracklist consigliata : Pet Shop Boys - Go West
Depeche Mode - Enjoy The Silence

sabato 10 novembre 2007

Osteria Casale del Poggio



Osteria Casale del Poggio

Via Neghelli - loc. Mercato- Giffoni Valle Piana (SA)
Tel.: 089.9828002 chiuso il lunedì
Tipo di cucina : tradizionale/casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva: 5/5

Come arrivare : arrivare a Giffoni Valle Piana è molto semplice, pensate che è addiritturo segnalato come direzione all'uscita della tangenziale di salerno alla svincolo della zona industriale. pertanto, se venite da nord, uscite alla zona industriale dalla tangenziale di salerno, o semplicemente percorrete la strada statale 18 fino ad arrivare a fuorni, seguite le chiare indicazioni fino ad arrivare al paese, qui poi seguite le indicazioni per Serino, fino a girare in piazza F.lli Lumiere, dotata di un enorme parcheggio (per forza, hanno inventato il cinema, era logico che gli si intitolasse una piazza così grande). Nessun parcheggiatore abusivo, tranquilli. fate qualche passo a piedi verso il delizioso centro storico, girate a sinistra e siete arrivati.

Giffoni Valle Piana non ha certo bisogno di presentazioni, basti pensare alla fama della nocciola tonda chiamata appunto Giffoni, ma ancor più importante sembra essere il festival del cinema dei ragazzi, che nel mese di luglio attira frotte di visitatori da tutte le parti del mondo, oltre a cantanti famosissimi, che sono gli stessi che poi vanno anche alla festa della pizza, manifestazione trasferitasi appunto negli spazi del festival quest'anno. Personalmente non amo particolarmente nè la festa della pizza nè il giffoni film festival, ma amo il buon mangiare, e quando ne ho voglia non posso far altro che recarmi in questo bellissimo locale incastonato nel centro storico di giffoni, che ho avuto la fortuna di scoprire alcuni anni fa grazie ad alcuni miei amici. Il locale è mandato avanti da una giovane e loquacissima maitre, che a dispetto dela giovane età sa benissimo il fatto suo, forte della sua pluriennale esperienza presso importanti strutture ricettive dell'"altitalia", e pertanto sa come intrattenere il pubblico in sala ma ha anche tante idee per migliorare il suo locale. Locale che si presenta molto accogliente, con l'immancabile legno della credenza e del mobilio, tinte rosa pastello ai muri e luci soffuse che ben predispongono al cibo. D'obbligo lo start con gli antipasti della casa, accompagnati dai biscotti di grano duro da bagnare nello "sponzapane", un recipiente di ceramica dotato di un coperchio bucherellato per far colare l'acqua in eccesso, antipasti formati da bocconcini, affettatti vari, un'ottima parmigiana di melenzane, uno squisito gateau di patate e altre delizie servite con la giusta porzione, in modo da mangiare tutto senza sentirvi troppo pieni. Si prosegue poi con i primi, ed anche in questo caso è meglio prendere di tutto un pò, scegliendo almeno un paio di assaggi, far cui consiglio ravioli con sugo alle noci e vesuviotti salsiccia e porcini con salsa rosè. In chiusura un delizioso torino al cioccolato, con un cuore bollente da assaporare lentamente, accompagnato magari da un buon liquore. Conto davvero basso se si pensa a ciò che si è mangiato, non più di 15 euro a testa in un posto dove c'è tanta sostanza, ma anche tanta accoglienza e tanta qualità. Da visitare assolutamente.

Tracklist consigliata : Sud Sound System - Azzate S. Giuanni
Roy Paci & Aretuska - Ciuri Ciuri

La Locanda Dei Girasoli


La Locanda Dei Girasoli

Via Giovi San Bartolomeo 39, Salerno (Giovi)
Tel.:089/756478 chiuso il ??
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva: 5/5

Come arrivare : se siete dei lettori assidui e soprattutto seguite i miei consigli culinari ormai siete dei giovologi, pertanto saprete già come arrivarci. Ma trattandoci di una new entry (il locale ha aperto il 4 ottobre) ve lo spiego comunque. Uscite allo svincolo pastena/giovi della tangenziale di Salerno, proseguite in direzione Giovi e superato ponte Guazzariello girate a sinistra, in direzioe Giovi San Bartolomeo. Il locale è ben segnalato da numerosi girasoli, appunto, che troverete guardando alla vostra sinistra in una curva a gomito. ampio parcheggio all'interno, senza parcheggiatore abusivo, per fortuna.

So che starete pensando: ma come, ancora Giovi? Si, miei cari, ancora Giovi, e stavolta ne vale davvero la pena. Nonostante viviamo nell'epoca del web 2.0, di internet, di cellulari dalle funzioni avanzatissime e della tv onnipresente, sono venuto a conoscenza di questo locale con la semplice, vecchia e cara affissione su muro. Non c'è mezzo migliore a mio parere, anche perchè si tratta del mezzo meno pressante e meno invasivo che ci sia per informare. Il locale si trova come già detto a Giovi San Bartolomeo, e la voglia di fare le cose per bene da parte del proprietario di nota sin dall'ingresso, costellato di decine di girasoli. L'interno è invece tutto dipinto, appunto, a girasoli. Chissà che il titolare non sia un fan di Van Gogh. Le sale qui sono due, una esterna ma coperta, e l'altra che ospita anche il piano bar. Il locale è anche dotato di forno per pizza a legna, ma è meglio come sempre concentrarsi prima sugli antipasti classici, come salumi e latticini, accompagnati da scarola con olivette nere e frittatine di zucchine, con peperoni per fortuna non indigesti. Se si prosegue poi con i primi, si può scegliere fra un succulento bucatino all'amatriciana, per fortuna con cipolla ben presente e non troppo asciutto nel condimento, oppure un classico scarpariello, oppure optare per la pizza preparata in mille modi. Per chiudere torta cubana oppure cioccolato e cocco, oppure la classica ricotta e pere, conto abbastanza onesto se non ci esagera con il vino e i liquori, siamo sui 15 euro scarsi. Caldamente consigliato, anche perchè, soprattutto se siete un pò alticci, potrete divertirvi a cantare con il cuoco a fine serata, specie se non c'è nessuno che vi ascolta.
Tracklist consigliata : Deep Blue Something - Breakfast At Tiffany's
Joni Mitchell - Big Yellow Taxy

Piccolo Paradiso


Piccolo Paradiso

Via Pietro Ciccullo, Cava De' Tirreni (Alessia)
Tel. 089444209 chiuso il mercoledì
Tipo di cucina: casereccia
Fascia di prezzo: medio/bassa
Valutazione complessiva: 4/5

Come arrivare: sebbene il modo migliore per giungervi nel minor tempo possibile sia prendere l'autostrada Napoli-Salerno e parcheggiare la vostra autovettura in località Arcara, scavalcare la recinzione e da lì proseguire a piedi oppure farvi venire a prendere, sembra che tale pratica sia vietata dal codice della strada e dal buon senso. E poi, di notte non si vede una mazza, perciò dovreste metterci un segno. Pertanto, da Salerno imboccate la statale 18 in direzione Cava de' Tirreni, imboccate la discesa segnalata dal cartello Dupino/Alessia e continuate a salire, seguendo le indicazioni per il ristorante che è comunque ben segnalato. Attenzione alla strada d'ingresso al parcheggio, è molto stretta e percorribile solo da un'auto per volta. Il parcheggiatore abusivo qui c'è, con tanto di gabbiotto e aiutanti presi in subappalto, come figura ricorda un pò quello della Masseria Della Fontana Vecchia di San Cipriano Picentino, poichè cappelluto ed infreddolito, e ad accomunarli c'è anche il fatto che hanno scelto di non lavorare in miniera.

Nonostante abbia un nome femminile, questa frazione del comune di Cava De' Tirreni ricca di storia (vi è un castello medievale, è stata teatro della seconda guerra mondiale e ha avuto molti lutti nel tragico alluvione del 1954) sembra in realtà prendere il nome da un termine gallico che identificherebbe il corbezzolo, detto anche "sorba pelosa", pianta molto diffusa in tutti i lattari, deliziosa anche se non troppo dolce, e che difficilmente è conosciuta ai più. Fortunatamente, grazie alle mie origini contadini e cetaresi nello specifico, ho sempre mangiato i corbezzoli sin da bambino. Ad Alessia si arriva superando le frazioni di Dupino, Marini e Arcara, e superando l'abitato, in direzione dell'eremo di San Liberatore si giunge al Piccolo Paradiso, punto di riferimento della ristorazione metelliana e non solo. Il locale è molto grande, in stile partenopeo/vesuviano per intenderci, con tanto di camerieri in gilet verde e camicia bianca, ed è dotato di una sala con finestroni con vista sulle montagne circostanti, e di un'altra sala altrettanto spaziosa all'interno. Anche qui la ressa è molta, e le sere d'estate si può mangiare anche all'aperto. Per quanto riguarda l'inverno è caldamente sconsigliato, siamo oltre i 300 metri d'altitudine e si sente. Appena entrati si respira un aria molto accogliente, i camerieri sono gentili e veloci nel servizio, nonostante la sempre notevole mole di lavoro. La pizza è la specialità del posto, presentata sia nella sua versione classica, oppure nelle varianti fantasia per due con 4 gusti e fantasia per 4 con 8 gusti. Attenzione comunque, è una pizza abbastanza alta di spessore, se assaggiate anche qualcuno dei gustosi antipasti a buffet non riuscirete sicuramente a finirla. Oltre alla pizza naturalmente è possibile scegliere fra una vasta rosa di primi, come gnocchi al tegamino, ravioli, ma anche carni alla brace e secondi di verdura. Per finire ampia scelta di dolci, fra cui spicca la cialda proposta sia al cioccolato che ai frutti di bosco, oltre a gelati e torte varie. Conto non troppo salato, come sempre a far la differenza sono i condimenti della pizza, ma difficilmente spenderete più di 15 euro a testa per una pizza con dolce finale.

Tracklist consigliata : Green Day - Welcome To Paradise
Teresa De Sio - Voglia E Turnà

Re Leone

Re Leone

Via San Nicola, Salerno (Giovi)
tel. 089755332 chiuso il martedì
tipo di cucina: casereccia
fascia di prezzo: bassa
valutazione complessiva: 4/5

Come arrivare: il locale si trova sulle colline giovesi nei pressi della chiesa di San Nicola, pertanto è raggiungibile più facilmente partendo da Sala Abbagnano che da Sant'Eustachio. Il locale lo troverete sulla destra, non c'è parcheggio e sarete costretti a posteggiare sul ciglio della strada, attenzione ai parapetti in cemento durante la manovra, state comunque tranquilli, qui non c'è parcheggiatore abusivo.

Nuova puntata per gli adepti di questo blog, stavolta si tratta di un BTG (back to giovi). siamo a poche curve da "O Paisano" , nei pressi della carina e ben illuminata chiesetta di San Nicola, il santo che ha dato i natali a babbo natale per intenderci, e ci troviamo in un simpatico ristorante-pizzeria senza troppe pretese, già a partire dal nome: difatti il locale prende il nome semplicemente dal cognome del proprietario, è inutile che vi scervelliate pensando al cartone della Disney o ad altre leggende. piuttosto non fate confusione con l'omonimo locale di Filetta, frazione di San Cipriano Picentino. La struttura è un riuscito double face, rustico all'ingresso, dov'è posizionato il forno a legna e la braceria, e più elegante nella sala principale, la quale ha il merito di affacciarsi su di un meraviglioso belvedere delle colline salernitane. Decisamente più apprezzabile di giorno oppure al tramonto.a mio parere è preferibile mangiare nella sala posizionata all'ingresso, ma soprattutto di sabato vi dovrete accontentare di dove capita poichè il posto è molto frequentato. Si inizia come di rito con una carrellata di antipasti, salumi e latticini accompagnati da verdure proposte in diverse maniere, per poi arrivare al bivio esistenziale che si propone in tutti i locali dotati di forno a legna: pizza o primo(oppure secondo)? Io preferisco sempre optare per la seconda scelta, anche perchè la pizza, nonostante siamo a salerno, non è buona dappertutto, e poi i primi a volta sanno essere più gustosi della migliore margherita. Non che io ce l'abbia coi ristoranti con pizzeria annessa, anzi, li ritengo un ottima cosa soprattutto quando si cena con bambini o persone non particolarmente amanti di certe cucine, così qualcosa da mangiare che metta tutti d'accordo si trova sempre. Dicevamo dei primi, qui è possibile mangiare fusilli, gnocchi e quant'altro, ma a farla da padrone sono le carni fatte alla brace, preparate proprio dinanzi ai vostri occhi, magari da accompagnare con una buoan insalata mista. a tal proposito, vi ricordo che se avete un certo appetito, ordinate doppia porzione, poichè quella proposta per un uomo di medie dimensioni come me (170 x 64) è solo mezza (vanno bene 2 euro per una salsiccia, ma è comunque poca). Buono il vino della casa, così come la torta alla cioccolata da accompagnare con il vostro liquore preferito, sempre disponibile nella vasta cantina. Il conto è più che onesto, per una pizza non spenderete più di 10 euro a testa, sui 15 per antipasto, primo e dolce.

Tracklist consigliata : Elton John - Circle Of Life
Amari - Campo Minato

mercoledì 24 ottobre 2007

Anabeco


Anabeco

Via Raffaele Siniscalchi, Lancusi (SA)
Tel. 338 3564492 (è il cellulare del proprietario)
Giorno di chiusura: domenica
Tipo di cucina : sfiziosa/casereccia/pubbistica
Fascia di prezzo : bassissima
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : partendo dal presupposto che è meglio andarci con qualcuno che già conosca il posto, in quanto di difficile raggiungimento, vi basterà uscire allo svincolo di Lancusi del raccordo Salerno-Avellino, proseguite poi in direzione delle facoltà scientifiche, e prima di raggiungere il plesso universitario girate a destra, proseguite dritti dopo il campo sportivo e 20 metri prima della piazzetta principale del paese troverete l'Anabeco. Potete anche infilarvi nell'oscuro
vialetto che conduce all'ingresso e cercare di trovare parcheggio all'interno, ma se ha piovuto da poco è vivamente sconsigliato per la vostra vettura e per le vostre scarpe.
Paradosso urbanistico per eccellenza, Lancusi nonostante sia solamente una frazione è più popolata del suo comune madre, e cioè Fisciano. Il perchè è presto detto, anni fa si decise di spostare saggiamente l'università di Salerno in territorio Irpino, creando dei collegamenti ad hoc come raccordi autostradali, stazioni ferroviarie ma soprattutto case, tantissime case, migliaia di vani affittatti a prezzi spropositati ai ragazzi che giungono qui, soprattuto dal Cilento e dalla Calabria, ma anche dalla Basilicata, per farsi un istruzione. In questo contesto urbanisitico, che potrebbe alla lontana richiamare Bologna la dotta (solo per la presenza degli studenti fuori sede) si trova uno dei pub/ristoranti/pizzerie più caratteristici della provincia, e cioè l'Anabeco, o per meglio dire Tonino Show, dal nome del suo proprietario/intrattenitore. Caso più unico che raro dove mangiare conviene più che fare la spesa, è luogo di ritrovo naturalmente per gli studenti a basso reddito, ma anche per famiglie che intendano festeggiare le proprie ricorrenze, o semplicemente per chi desidera stare in compagnia senza svuotarsi necessariamente il portafogli. L'offerta gastronomica è davvero ampissima, difatti si può spaziare dal classico antipasto all'italiana al fritto misto, detto anche dalle nostre parti "palla al centro", costituito da
patatine, mozzarelline, olive ascolane e chele di granchio, sempre servite da solerti camerieri che come dei bravi marsupiali sono sempre forniti di majonese e ketchup conservati nel loro grembiale. Si può proseguire poi con un primo che di solito è fisso a seconda della giornata, oppure la classica pizza cotta a legna in decine di varianti, oppure carne alla brace e altri
secondi, per non parlare di panini, panuozzi e altre delizie. Il Tonino show, invece, come specifica anche il menu, è gratis, pertanto se non volete essere presi in giro sui vostri presunti o reali orientamenti sessuali non venite all'Anabeco. Dolce ed amaro in chiusura, conto da pagare direttamente al banco nelle mani di Tonino, tranquilli comunque, qualcosa si depenna
sempre dalla lista e bisogna essere davvero dei mangioni per spendere più di 10 euro, dall'antipasto al dolce. Vivamente consigliato, se non altro per incoraggiare chi ha fatto della ristorazione popolare una scelta di vita.
Tracklist consigliata : Green Day - Basket Case
CCCP - Io Sto Bene

Al Vecchio Torchio


Al Vecchio Torchio

Via S. Maria Dei Campi, 3 Salerno (Giovi)
Tel. 089.406363Giorno di chiusura: ?
Tipo di cucina: casereccia
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva: 4/5

Come arrivare : il locale si trova sulle colline di Giovi ma sul versante opposto al centro cittadino, pertanto per evitare troppa strada è meglio giungervi da Sant'Eustacchio, uscendo dalla tangenziale allo svincolo Pastena-Giovi e proseguendo appunto per Giovi. Superato Ponte Guazzariello (dal nome carino e sfizioso, ma il ponte in sè fa schifo) continuate a salire
fino a quando vi troverete il locale sulla destra, attenzione poichè si trova proprio in una curva a gomito, ma di notte è ben illuminato e difficile da mancare.

Piccola parentesi pre-recensoria: sono tornato nonostante tutto, dopo intimidazioni, minacce di taluni che mi additavano come causa del loro divorzio e critiche puerili che lasciano il tempo che trovano. E' mia intenzione ribadire che non mi farò intimidire da nessuno, e che continuerò nella missione esplicata a fondo pagina. Ciò premesso, andiamo alla recensione.Dell'evoluzione e delle peculiarità della cucina giovese abbiamo già parlato in un post precedente, basta solamente ricordare in questa sede come anche il ristorante-pizzeria "Al Vecchio Torchio" appartenga a pieno titolo a tale categoria di ristoranti economici e dalla struttura contadina. Come si evince sin dal nome, il richiamo alla tradizione contadina è forte, anche se magari la parola "torchio" può suscitare in qualcuno brutti pensieri, vi basti pensare che è uno strumento che serve
unicamente a spremere le vinacce, da non confondere con il "tornio" che è tutt'un'altra cosa. Il locale è dotato di un ampio parcheggio situato sul retro dell'abitazione dei proprietari del ristorante, ed è fortunatamente sprovvisto di parcheggiatori. Le sale sono due, quella interna e quella costituita da una sorta di veranda che in estate viene aperta e permette di cenare al fresco. Come si vede nelle foto, anche qui sono presenti numerosi attrezzi agricoli che fanno bella mostra di sè, quasi a creare un piccolo museo della civiltà contadina. L'offerta gastronomica è davvero variegata, si passa dai classici antipasti alla pasta fatta in casa condita con funghi oppure carni alla brace con i classici contorni, ma il locale è famoso soprattutto per la sua squisita pizza, che è possibile anche portare via, proposta in mille combinazioni di sapori e colori. Buona dotazione di dolci e amari in chiusura, personale estremamente gentile e disponibile, conto che
difficilmente supera i 15 euro a testa per una pizza con antipasto e dolce finale. Decisamente consigliato, anche per la sensazione di calore che il locale, piccolo e raccolto e interamente rivestito in legno, sa donare.P.S.: mi avete fatto arrabbiare e ne è uscita una recensione seria, cattivi!
Tracklist consigliata : Negramaro - Come Sempre
Baustelle - La Guerra E' Finita