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martedì 25 gennaio 2011

Tommy Flynns

Tommy Flynns

Via N.Farina 12 - Baronissi (SA)
Tel. : 3286642319 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : sfiziosa/casereccia/pubbistica
Fascia di prezzo : bassissima
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : il locale si trova alle spalle del comune di Baronissi, quindi potete arrivare in centro in corrispondenza del municipio e poi percorrere la stradina leggermente in salita che vi condurrà direttamente al locale.

Come ve lo immaginate il pub perfetto? Tranquillo, situato in un posto dov'è facile parcheggiare, con personale simpatico ed alla mano, e, last but not least, con prezzi più che abbordabili?
Bene, allora il "Tommy Flynns" è il posto che fa per voi. Nato dalla chiusura del già recensito "Meltin' Cook", il pub ha aperto i battenti da pochissimi giorni, e già ha saputo conquistarsi una buona fetta di pubblico grazie alla sapiente interazione con Facebook dove pubblicizza le sue serate (gara di fagioli, primi piatti in omaggio ai primi venti clienti, etc. etc.). Quindi, Ingiropermangiare non poteva di certo esimersi dal fargli visita. Arriviamo intorno alle dieci di un tranquillo, forse troppo, giovedì sera invernale, e ci accomodiamo in fondo alla sala dove in maniera sinistra incombe sulle nostre teste una bici da corsa, per fortuna ben assicurata al soffitto. Diamo una rapida scorsa al menù dei panini, i quali hanno nomi che si rifanno al mondo della celluloide (si va dal Travis Bikle di Taxi Driver all'Oronzo Canà di Un allenatore nel pallone, insomma, l'eclettismo la fa da padrone) ma, sorprese delle sorprese, è anche possibile ordinare una bella spaghettata ed una bella pennettata. Ancora prima di iniziare coi panini, in cuor nostro decidiamo che ne varrà sicuramente la pena. Quindi ordiniamo la birra, che il gentilissimo titolare ci avverte non esser quella indicata sul menù, un gesto che noi apprezziamo decisamente per la correttezza (non ricordo il nome, ma era davvero buona). I prezzi sono davvero bassissimi, più dell'Anabeco e del Sant'Andrea, per intenderci. Anche i panini sono davevro buoni, io scelgo un panino appena nato che si chiama come il locale, con salsiccia, provola, pancetta e
melanzane grigliate, non prima di aver assaggiato un bel pò di patatine e mozzarelline fritte.
Ma la fame non si placa, e soprattutto quando si è in compagnia è bello esagerare anche un
pò. Così, fra un messaggio da appendere in bacheca (visto che il locale nel frattempo
si è anche rimepito di lettori/trici) ed una sigaretta da fumare fuori nell'androne,
ordiniamo sei assaggi di spaghetti alla puttanesca e sei assaggi di pennette all'arrabbiata (molto arrabbiata). Assaggi, si fa per dire, in quanto ogni porzione supera abbondantemente i 100 grammi. Decisamente satolli, chiediamo il conto, (il dolce non c'è, purtroppo : unica pecca!) letto il quale non crediamo ai nostri occhi. Debbo infatti prendere nota sul mio telefono per esser certo di non dimenticare tutto ciò che abbiamo mangiato per soli 59.70 euro :
3 porzioni di patatine
3 porzioni di mozzarelline
6 panini
6 piatti di spaghetti
6 piatti di pennette
12 birre
5 amari
Incredibile vero?
Vi chiederete : come mai 5 amari se siete in 6? Perchè il titolare del blog quando guida non beve.
E non perchè non regga l'alcool, ma perchè ci troviamo in un paese dove se si va a mignotte minorenni si rischia di diventare presidente del consiglio, mentre se superi dello 0.00001% il limite massimo di alcool consentito nel sangue vieni automaticamente bollato come assassino, stupratore, pedofilo e necrofilo. C'est la vie.
Ritornando al locale, ovviamente ve lo consiglio vivamente. Tenetelo d'occhio su Facebook, lo
staff è molto attivo e fantasioso, ed ogni sera c'è una sorpresa. Complimenti ragazzi!

Il piatto forte della recensione è "pennette all'arrabbiata"Tracklist consigliata : Salem - Hound
Salem - King Night

martedì 26 ottobre 2010

Azienda Agricola ed Agrituristica Iuzzolino Filomena

Azienda Agricola ed Agrituristica Iuzzolino Filomena

Contrada Coste - Ricigliano (SA)
Tel. 0828/953193 - 334/7528542 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da Salerno, prendete la Salerno - Reggio Calabria, ed uscite a Sicignano. Poi proseguite in direzione di San Greogorio Magno/Buccino, indi per Ricigliano. Troverete il locale al di sotto della strada principale, indicato da un cartello non troppo visibile. Quindi attenti alla segnaletica! Si parcheggia di fronte al locale senza problemi e senza abusivi.

Le programmazione ottobrina delle sale cinematografiche di tutta Italia, ma soprattutto di
quelle campane (per ovvi motivi) è stata monopolizzata dal film "Benvenuti Al Sud" di Luca Miniero, remake di un bel film francese ("Giù al nord") di qualche annetto fa. La trama è davvero elementare : un direttore delle poste della provincia milanese cerca di truffare i propri superiori fingendosi disabile per poter diventare direttore di una filiale di Milano, ma una volta scoperto viene mandato per punizione nel meridione, in provincia di "Napoli". Ovviamente parte carico di
pregiudizi, pensando di arrivare in un posto violento dominato dalla camorra, pieno di immondizia e con sparatorie ed omicidi quotidiani, ma la realtà sarà ben diversa, piano piano scoprirà che le persone del sud sono gentili, simpatiche e calorose, che la criminalità non c'è, etc. etc. Fin qui la trama. Ora veniamo alla critica. Raramente mi è capitato di vedere un film
più insulso e mistificante di "Benvenuti Al Sud". Innanzitutto la location : un film che dovrebbe essere ambientato a Napoli viene girato a Castellabate, delizioso paesino del Cilento che racchiude al suo interno tante perle sconosciute ai più. Luoghi puliti, aria e cibo salubre, zero criminalità, raccolta differenziata con percentuali altissime, bellezze paesaggistiche
ed artistiche a non finire. Vogliamo invece parlare della provincia di Napoli? Un aborto urbanistico che circonda il capoluogo da tutte le direzioni, con una percentuale altissima di pregiudicati, detenuti al 41bis, abusivismi edilizi a non finire, discariche
abusive di ogni materiale, acqua perennemente sporca (il secondo golfo piùà inquinato del mondo dopo quello di Bangkok, parola di Ganapini). E fermiamoci qui, che è meglio. Vogliamo poi parlare di una grande fetta della popolazione? Nel migliore dei casi conniventi con la camorra,
che dà loro il pane ed il companatico, pronte ad applaudire i propri padri-padroni quando escono dalla questura, ad assalire le forze dell'ordine in caso di retate od arresti, completamente incuranti di ogni forma di bellezza storico-paesaggistica, e con la loro straziante e disgustosa musica neomelodica a far da sottofondo ad ogni occasione più o meno lieta. Vogliamo parlare di sicurezza e vivibilità? Giusto oggi 26/10/2010 a Casoria c'è stato un assalto ad un portavalori con una guardia giurata uccisa e sparatoria conseguente per strada, mentre ieri ad Afragola c'è stato un altro conflitto a fuoco (fortunatamente senza morti) per una rapina in banca. E mi voglio fermare qui, anche se di cose da dire ce ne sarebbero tante. Quello che mi preme dire è che il Cilento, per fortuna, è lontano anni luce dalla provincia napoletana, e che il regista avrebbe fatto benissimo a girare il proprio film nell'ufficio postale di corso Secondigliano chiuso in seguito ad una rapina. Così stava pure più comodo senza clienti e personale....
Ops, ma dovevamo parlare di un ristorante o sbaglio? Ok, vi parlerò di un ristorante cilentano, che non ha niente a che fare con Napoli e la sua martoriata provincia. Siamo a Ricigliano, paese famoso per il suo pane, all'azienda agrituristica "Iuzzolino Filomena". E' un bel sabato di ottobre, il cielo è leggermente velato dalle nubi, ma per fortuna non piove. Arriviamo al ristorante dopo una sosta per un aperitivo nel centro di Buccino e dopo una giocata a pallone con Supersantos, giusto per farci riconoscere, ci accomodiamo nell'ampia sala già arredata (avevamo prenotato) e subito il simpaticissimo signor Gregorio ci porta pane e vino rosso sulla nostra tovaglia ovviamente a scacchi rossi e bianchi. Subito dopo arriva l'ottimo antipasto davvero paesano, con salumi e formaggi, poi quattro piatti di delizie : patate cunzate, scarole, fagioli bianchi
ed insalata di pomodori. Già mezzi pieni (a differenza degli altri avventori del posto, tutti oltre i 120 chili, i nostri stomaci hanno poca capienza, ed è un peccato) vediamo arrivare in tavola un bellissimo vassoio di gnocchetti (scazzatielli, si dice da queste parti) da condire con ricotta salata. Ed è solo il primo primo, poichè dopo arrivano gli ottimi ravioli, fatti in casa (e si sente!). Tempo di un brindisi alla "chi non vede il fondo non vede il mondo" e siamo pronti per il buon arrosto misto di carne di maiale, agnello e vitello, con tante patate fritte non surgelate. Prima del dolce c'è anche il tempo per fare due chiacchiere con il titolare, Gregorio, che si scusa con noi poichè la moglie non ha preparato le zeppole. Meglio così, un motivo in più per tornare! Rientriamo, e come dessert assaggiamo freselle con vinsanto, avremmo sicuramente preferito le zeppole calde ma siamo contenti lo stesso. Paghiamo (14 euro a persona per tutto quello che avete letto, interessante vero?) e non essendo in provincia di Napoli non veniamo presi a cascate in testa (vedi qui). Salutiamo, ringraziamo, ma prima di poter andare via dobbiamo pagare pedaggio ad un'anziana contadina che, quasi coattivamente, ci intima di acquistare le sue prelibatezze. Io e i miei amici ce la caviamo con una bottiglia di vino, delle pannocchie, della zucca e dei fagiolini, nonostante lei avesse voluto che comprassimo di più. Sono appena le 16, così decidiamo per un B2B (back to Buccino) per un altro dolce, un gelato ed un altro caffè, ed una bella escursione al castello che domina l'antico abitato. Abitato, si fa per dire, perchè quasi tutte le case sono ormai abbandonate ed in vendita, e chiacchierando con i loquaci e simpatici abitanti scopriamo
che lo sono a prezzi irrisori : ci son case di due vani che vengono vendute addirittura a 7.000 euro (settemila, avete letto bene). Torniamo alle nostre vetture fantasticando, chi più chi meno, di trasferirsi a Buccino e concorrere alla carica di sindaco, almeno per migliorare i tombini scivolosi in caso di pioggia. Che dire, il locale e l'escursione le consiglio a tutti, un pò meno il film di prima. Benvenuti al sud, benvenuti in Cilento.

Come piatto forte non posso che menzionare tutte le portate



Tracklist consigliata : Arcade Fire - Sprawl II (Mountains Beyond Mountains)
Arcade Fire - Ready To Start

mercoledì 6 ottobre 2010

Meltin' Cook

Meltin' Cook

Via N.Farina 12 - Baronissi (SA)
Tel. 089953397 -3292712346 - Chiuso la domenica
Tipo di cucina : da tutto il mondo
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : il locale si trova alle spalle del comune di Baronissi, quindi potete arrivare in centro in corrispondenza del municipio e poi percorrere la stradina leggermente in salita che vi condurrà direttamente al locale.

Baronissi, Salerno, Campania. Ancora per poco, forse. C'è un progetto che vorrebbe infatti riunire le tre provincie virtuose della Campania in una nuova regione dal romantico nome di "Silenia" (dai sileni, antiche divinità che si presume abbiano vissuto in questi luoghi). Principali fautori di quest'iniziativa sono appunto le amministrazioni comunali di Cava de' Tirreni, Roccagloriosa e Baronissi, appunto. Non sappiamo se la cosa andrà in porto o si risolverà nella classica boutade
raccogli-consensi, l'importante è sapere che non dovrò comunque fare il passaporto oppure passare per una dogana per venire al Meltin' Cook. E' un tiepido venerdì sera di ottobre, e per una serata la tranquilla cittadina della valel dell'Irno si trasforma in un angolo di Catalogna, grazie alla serata di cucina spagnola del Meltin' Cook. Per fortuna avevamo prenotato, in quanto
ci rendiamo conto che il locale, molto carino e raccolto, è già tutto pieno. Ci accomodiamo, e come antipasto ci viene proposto un buon piatto di tortilla en escabeche, in pratica una frittata di patate servita fredda con un sugo di pomodoro fresco a ricoprirla interamente, molto buona. Da bere una caraffa di ottima e dolcissima sangria con pezzetti di pesca. Proseguiamo con l'arrivo della regina della cucina spagnola, la paella, famosissima anche al di fuori dei confini iberici
per la sua semplicità ma soprattutto per la sua bontà. Anche quella assaggiata al Meltin' Cook non è da meno, nella sua variante mar y tierra, con astici, cozze, vongole, carne di pollo e maiale, piselli e peperoni (e forse ho dimenticato qualche ingrediente). Chiude il menù (dal costo irrisorio di 15 euro, compresa la sangria) la fabada asturiana, un tegamino pieno di carne di maiale piccante con fagioli bianchi di spagna (quelli grossi, per intenderci), accompagnata da crostini di pane. Deliziosa, il mio piatto preferito del trittico. Non possiamo comunque esimerci dal concludere la deliziosa cena con una crema catalana, buona e talmente delicata da sciogliersi in bocca. Conto di soli 18 euro (in pratica i 15 fissi del menù spagnolo più i tre del dolce), meritatissimi per una cena che non lascia sicuramente con lo stomaco vuoto, anzi. Un plauso quindi allo staff del Meltin' Cook ed alla sua passione per la ristorazione e per la sperimentazione. Da rivisitare assolutamente, tanto qui l'offerta culinaria varia continuamente (oltre alle serate di cucina internazionale del venerdì, ci sono anche quelle di cucina regionale italiana il giovedì : cercate il locale su Facebook per rimanere aggiornati).

Piatto forte della recensione : tuttoTracklist consigliata : Wild Nothing - Our Composition Book
The Pain Of Being Pure At Heart - A Teenager In Love

sabato 1 maggio 2010

Da Palmino

Da Palmino

Via Roma 25 - San Cipriano Picentino (SA)
Tel.089/861034 - 3336630204 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : il ristorante si trova al principio della salita che dalla piazza diSan Cipriano conduce alla frazione Vignale. Potete quindi parcheggiare nei tornanti adiacenti
al locale oppure in piazza, e poi fare due passi a piedi.


C'era una volta "La Strada". Non, non stiamo parlando del film di Fellini, ma del ristorante
del mitico don Franco che fino a qualche anno fa si trovava in quel di San Cipriano Picentino.
Il nome del ristorante era dovuto alla particolare visione che aveva il sudetto signore della cenaperfetta, cioè un viaggio alla scoperta di sapori magari dimenticati. Tutto ciò era ben spiegato in un cartello all'ingresso, com'era anche spiegato che delle pizze e della consegna delle stesse si occupava Palmino, cioè suo figlio. Quindi, una domenica mattina, tornando dalla pasticceria Festival di Giffoni dov'ero andato a comperare la deliziosa torta mele e noci, come un fulmine a ciel sereno mi colpisce questo cartello che parla, appunto, di un ristorante chiamato "Da Palmino". Mi fermo praticamente in mezzo alla strada (la scoperta di un nuovo locale val bene l'infrazione del codice della strada) e prendo nota dei numeri di telefono indicati. Una rapida googlata non conduce a nulla di fruttuoso, così posto la domanda nel gruppo di Facebook dedicato a San Cipriano Picentino. Inutile dire come in quasi tre mesi non abbia ricevuto nessuna risposta.
La conferma che si tratta della nuova avventura di don Franco mi viene dalla rivista "Orange", dove nella pubblicità del ristorante c'è chiaramente scritto "ex gestione La Strada". Non c'è bisogno d'altro per catapultarsi lì, memori di luculliane ed antiche mangiate, così un tranquillo martedì sera ci dirigiamo in quel di San Cipriano, dove troviamo il locale esattamente dove l'avevamo lasciato col vecchio nome. L'insegna non c'è (don Franco ci spiegherà più tardi che è stata portata via da una tromba d'aria, o qualcosa del genere), ma riconosciamo al volo il titolare e la sua rochissima voce. Ci accomodiamo in fondo al ristorante, sotto ad un fungo a gas visto che c'è ancora un discreto freddino, e aspettiamo che il nostro percorso inizi. Subito arrivano in tavola delle buonissime bruschette al pomodoro, seguite poi dall'antipasto della casa, con tanto ben di dio che mi torna l'aquolina in bocca solo a scriverne : uova sode, tortino d'asparagi, pomodoro ripieno di insalata russa, torta rustica, ricotta, crocchettone fatto in casa, zucca melanzane e zucchine grigliate, zucchine alla scapece e gli immancabili prosciutto, salame e capicollo. Da ko, insomma. E siamo solo all'antipasto. Come primo ci vengono consigliati dei fusilli al sugo di cinghiale, superlativi per il loro sapore, ed anche se ne chiediamo solo un assaggio riempono comunque il piatto. Ci verrebbe quasi vogliadi fermarci vista la sazietà dei nostri stomaci, ma "la strada" prevede ancora un paio di soste, e cioè un buon arrosto misto con insalata ed un ananas con fragole come digestivo. Strasazi chiediamo il conto che è di soli 25 euro a testa per tutto
quello che avete letto sinora, comprese tre bottiglie di vino, acqua e dintorni. Amaro gentilmente offerto da don Franco sulla soglia del locale, quattro chiacchiere in compagnia e riprendiamo la nostra strada, quella del ritorno. Straconsigliato, soprattutto per la simpatia del titolare. C'è anche la pizza, ma se andate lì per questa è come se andaste al cinema per comprare solo i pop-corn.

Il piatto forte di questa recensione è "Fusilli al sugo di cinghiale"
Tracklist consigliata : Fabrizio De Andrè - Crêuza de mä
Fabrizio De Andrè - Sidùn


San Francesco


San Francesco

Via S.Francesco - Giffoni Valle Piana(SA)
Tel. 089/868480 - 333/5313089 - Chiuso domenica sera e lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassaValutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : il ristorante è difficile che passi inosservato data la mole. Vi basterà
arrivare a Giffoni Valle Piana e prima del cinema Valle lo vedrete alla vostra sinistra.Si parcheggia nei dintorni senza abusivi.

Ricavato all'interno di un mastodontico convento del sedicesimo secolo, il ristorante
San Francesco si presenta subito come una struttura molto accogliente ed elegante.
L'attenzione all'hotellerie si nota a partire dalla scelta dei piatti e delle tovaglie, ma la chicca
l'ho trovata lavandomi le mani in bagno : addirittura degli spazzolini da denti monouso a disposizione dei clienti! Cose mai viste. e' un tranquillo sabato sera ed il locale, anche se pieno, è abbastanza silenzioso. Segno di una clientela composta ed educata ed un pò avanti con gli anni (sto diventando vecchio anch'io). Ci accomodiamo ed ordiniamo l'antipasto della casa, molto picentino nella composizione : salame, capicollo, prosciutto, bocconcini, ricotta, formaggio
stagionato al pepe, e poi le verdure : zucchine alla scapece, melanzane a funghetti e peperoni a filetto con olive nere. Tutto molto buono, così coem il vino della casa che ci accompagna nel desinare. Saltiamo a piè pari i primi, e ci dirigiamo verso la carne, che qui è davevro molto buona : alcuni commensali scelgono un'ottima tagliata, mentre io prendo qualcosa
di più cotto, e cioè un bel piatto di arrosto misto (salsiccia, maiale e vitello) accompagnato da un'enorme insalata mista servita in una bella scodella di legno, ma è talmente tanta che si e no ne mangio metà. chiusura con un'ottima creme brulè presentata in tavola ancora in fiamme, con contorno di lingue di gatto spolverate di zucchero a velo. Caffè (omaggio) e conto di 135 euro per 3 antipasti, 7 secondi, acqua, vino, coperto e 4 dolci. Ottimo rapporto qualità/prezzo.


Il piatto forte della recensione è la "Creme Brulè" Tracklist consigliata : Almamegretta - Sanacore
Almamegretta - Pe' dint' 'e viche addò nun trase 'o mare

venerdì 2 aprile 2010

Cantinella San Leo

Cantinella San Leo

Via Gaetano D'Amico 52 - Molina di Vietri sul mare (SA)

Tel. 089/212396 - Chiuso la domenica ed il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da Salerno, prendete la statale 18 (quella che tutti chiamano "Nazionale") e proseguite in direzione di Cava de' Tirreni. Poco dopo la pizzeria "Due Fratelli" girate a sinistra seguendo le indicazioni per "Molina". Parcheggiate lungo il fiume e chiedete dove si trova il locale a quelli che passano la serata fuori al bar.

Non tutti i mali vengono per nuocere, oppure, come direbbe mio padre, per Nocera. Un sabato mattina, mio malgrado, mi trovo dal ferramenta per acquistare alcuni articoli per la risoluzione di piccole incombenze domestiche ed, al momento di pagare, trovo nei pressi della cassa il biglietto da visita di questo ristorante di cui ancora non avevo sentito parlare, la "Cantinella San Leo" di Molina di Vietri. Una rapida googlata mi rivela parecchi feedback positivi, così decido che una visita è d'obbligo (in realtà ci sarei andato anche senza feedback). Arriviamo quindi alla tristemente famosa frazione Molina di Vietri e cerchiamo il ristorante, che si trova leggermente defilato in una stradina alla sinistra del fiume (guardando verso il mare). Entriamo, ed il simpatico cameriere ci fa accomodare sotto una finta finestra dalla quale penzolano un paio di calzini. Ci sediamo, e ci viene spiegato come funziona il locale : in pratica, trattandosi di una cantina, non c'è bisogno di ordinare subito, ma si ha tutto il tempo di assaggiare la sfilza di antipasti che arrivano senza soluzione di continuità dalla cucina. Consegnataci quindi la nostra fiaschetta di vino da mezzo litro, vediamo arrivare un bel tagliere con fiore sardo, salame paesano e tarallucci. Neanche il tempo di finirli e arriva un secondo piatto con due bocconcini, olive nere e pomodori conditi con olio, origano, sale e basilico. Credete sia finita? Nemmeno per scherzo!Continuando con le golosità, apprezziamo un bel piatto con gateau di patate, calzoncini al forno con ricotta, frittate ripiene di verdura, zucchine alla scapece e melanzane fritte. In più, una bella zuppa di fagioli cannellini con salsiccia, salsiccia, prezzemolo e peperoncino, con due belle fette di pane tostato. Chiusura (degli antipasti) con patate, melanzane e zucchine arrostite con olio e aceto, davvero ottime. Ottimi anche i dolci(pasta frolla con marmellata e dolci alla pasta di mandorla), serviti su di un tagliere con due bicchierini a forma di boccale e con la bottiglia di limoncello portata direttamente in tavola. Ci sarebbero stati anche diversi primi e secondi da provare (sia di terra che di mare), ma sarà sicuramente per un'altra volta.
Conto risibile di soli 30 euro per tutto ciò che avete letto sopra. Da provare, assolutamente.

Il piatto forte stavolta è la "zuppa di fagioli" Tracklist consigliata : Baustelle - Gli Spietati
Baustelle - L'Estate Enigmistica


giovedì 28 gennaio 2010

La Frestola

La Frestola

Via Solferino - Pontecagnano Faiano (SA)
Tel.: 089/201085 - 089/201920 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : sebbene il modo più rapido per arrivare a Faiano sia quello di utilizzare il nuovo svincolo autostradale di Pontecagnano sud, è più semplice uscire dalla tangenziale e salire subito dopo il cinema Italia, in direzione appunto di Faiano. Arrivati lì, seguite le indicazioni per Montecorvino Pugliano, troverete il locale dopo poco alla vostra sinistra, presso un ruscelletto che si chiama anch'esso Frestola. Ampio parcheggio senza abusivi.

Altro che primavera ed estate. Questa è davvero la bella stagione. Freddo intenso almattino ed alla sera, le feste sono finite da un pezzo e manca ancora un pò per le due
fesserie di San Valentino e carnevale. Quindi queste sono le serate ideali per ritrovarsi
attorno ad un bel tavolo per una bella scorpacciata di sapori autentici assieme ai propri
amici, in un ristorante fatto apposta per queste cose come "La Frestola". Nonostante sia un
semplice giovedì di una splendida e stellata serata di gennaio, il locale è abbastanza
gremito a causa di un compleanno e di altre persone che sono lì a cena.
Entriamo e ci accolgono le due "L" del ristorante, Lilli e Lisa, rispettivamente cane
pechinese e cameriera. Neanche il tempo di sedersi e prendere le ordinazioni che subito arriva
un bel piatto pieno di ottime bruschette con pomodoro a pezzetti, poi l'antipasto, con bocconcini,
ricotta e scamorza, salumi vari e giardiniera (per i pochi che non lo sapessero, si tratta
di verdure sott'olio o sott'aceto) con olive. Visto che l'appetito vien mangiando (e che appetito!) ordiniamo non uno ma bensì due assaggi di primi, che come porzioni sono tutt'altro che assaggi. Optiamo per un piatto rosso ed uno bianco, quindi largo (e larghi lo sono davvero) a ravioli al sugo e tagliatelle ai porcini. L'unica pecca è che entrambe le pietanze arrivano assieme, quindi i ravioli risultano un pò freddi, ma dinanzi alla loro bontà si dimenticatutto. Alla fine del secondo round (i primi) lo stomaco chiede pietà, ma non essendo propriamente delle educande continuamo con un bell'arrosto misto di salsicce, costatelle e pollo, ed un'insalata mista, giusto per rimanere leggeri. Le bottiglie di rosso della casa vanno via come l'acqua (che qualcuno abbia fatto il miracolo?), e arriviamo così alla fine del pranzo suggellata da quattro bottiglie di digestivi portate direttamente in tavola (mirto, finocchietto, grappa, melannurca).
Conto ridicolo di soli 60 euro per 2 antipasti, 8 assaggi di primo, bruschette, due bottiglie di vino, una di acqua, due arrosti misti con contorno e liquori. Dove trovare così tanta sostanza a così basso prezzo? Last but not least, nel caso abbiate mangiato (ma soprattutto bevuto) troppo
sappiate che al piano di sopra c'è un ampia disponibilità di stanze a soli 20 euro a notte, compreso scaldino e caffè al risveglio.
Ah, il segno di un'estate che vorrei potesse non venire mai!

Anche stavolta eleggo tutte le portate "piattoforte"

Traclist consigliata : Fabrizio De Andrè - Bocca Di Rosa
Fabrizio De Andrè - La Città Vecchia

martedì 19 gennaio 2010

I Folletti

I Folletti

Via Leucosia 97 - Salerno
Tel. 089/333050-338/3707355 - Chiuso il Martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : molto probabilmente conoscerete già Via Leucosia poichè vi recate lì per i vostri acquisti inconfessabili, mici belli bamboccioni che non siete altro. Nel caso non lo sappiate, via Leucosia non è altro che la prosecuzione del Lungomare cittadino in direzione sud. Potete arrivarci anche uscendo dalla tangenziale allo svincolo di Mariconda, seguendo poi le indicazioni per la litoranea, girando poi a destra dopo aver superato la fabbrica abbandonata in mattoni.

Questa è una recensione un pò atipica, per almeno tre motivi : 1)si tratta di un pranzo e non di una cena 2)non ho pagato io il conto 3)è una recensione più "Mangiare" che "Ingiro", trovandosi il locale a Salerno. Ma procediamo con ordine.
Domenica a pranzo. Per festeggiare un compleanno in famiglia ci dirigiamo in questo ristorante che si trova difronte il lungomare di via Leucosia, tristemente salito agli onori delle cronache nei mesi scorsi per delle violente che ne hanno reso inagibile un bel pezzo (i disastri sono ancora visibili). Il locale prende nome dalla passione dei proprietari per il mondo fantasy, ed infatti il locale è pieno di elfi e folletti. Ci accomodiamo e ci viene proposto di iniziare con un buon antipasto misto a buffet, che viene portato però direttamente in tavola. Dai grandi piatti di portata preleviamo quindi melenzane a barchetta con pomodoro e mozzarella (una sorta di parmigiana bidimensionale, insomma), zucchine alla scapece, melenzane a funghetto e peperoni rossi e gialli a filetti, senza tralasciare i classici bocconcini e prosciutto. Tutto molto buono, da annaffiare con il generoso rosso della casa spillato direttamente da una botte posta al centro della sala. Proseguiamo con i primi, anch'essi molto buoni, fra cui degni di nota un piatto superabbondante di ravioli ai porcini ed un piatto molto delicato di paccheri ricotta, pomodoro e pancetta (tagliata fine). Si continua con carne alla brace (maiale e vitello) e con il coniglio all'ischitana (tenero e squisito), per chiudere in bellezza con una fetta di tronchetto al caffè. Come dicevo non ho pagato io stavolta, ma i prezzi intravisti nel menù sono davvero bassi : si va dai 4.50 di una pasta e fagioli ai 5/6 per un primo un pò più complesso. Idem per le carni. Il venerdì è possibile anche mangiare il pesce, mentre invece a pranzo è disponibile il menù a 8 euro.
Tutto sommato, un buon posto dove assaggiare i sapori semplici della cucina salernitana senza spostarsi troppo.

Il piatto forte di questa recensione è "paccheri ricotta pomodoro e pancetta"Tracklist consigliata : Isan - Remegio
Isan - Eeriel

domenica 3 gennaio 2010

Da Settimio

Da Settimio

Via R. Rocco, 46 - Serino (AV)
Tel. 0825/594998 - Chiuso il Mercoledì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dallo svincolo autostradale di Serino girate a sinistra e proseguite verso il monte Terminio fin quando non trovate le indicazioni per Giffoni Valle Piana. Superate il viale alberato ed alla fine girate a sinistra. Proseguite per circa 700 metri fino a trovare il ristorante sulla vostra destra, ben visibile grazie ad un'insegna luminosa. Si parcheggia in uno spiazzo al di sopra del locale o se non c'è spazio lungo la strada. In ogni caso non ci sono abusivi.

Benvenuti nel 2010. Anche voi, come Vasco Brondi, vi state chiedendo "Cosa racconteremo di questi c...o di anni zero"? Io le mie cose da raccontare ce le ho, e sono almeno tre. 1)La guerra non è finita, al contrario di come diceva una delle canzoni più belledel decennio. 2)Internet ha radicalmente cambiato le nostre vite. 3)La democrazia, se mai c'è stata, in Italia è andata definitivamente a farsi benedire. Per fortuna, in questo clima di tristezza cosmica da inizio anno, arriva il mercato a propinarci i saldi. Così, dopo la prima uscita di acquisti in quel di Avellino, ci fermiamo per una pausa ristoratrice in quel di Serino, al ristorante "Da Settimio", consigliato dall'ottimo blog "La Forchetta di Montoro". Il locale è davvero casereccio, piccolo e raccolto, con due sale, una più ristretta appena entrati ed una più ampia situata dopo una breve rampa di scale. Ci accomodiamo fortunatamente senza aspettare, nonostante sia sabato, e ordiniamo subito l'antipasto omonimo e le bevande (come sempre vino rosso e acqua liscia). Il servizio è abbastanza veloce, così dopo pochi minuti ci arriva un bel piatto di bocconcini e ricotta con prosciutto, pancetta, salame e capicollo, e poi altri 4 piatti con rispettivamente peperoni a filetti, mallone, insalata di fagioli e mais, bruschette, una pizzetta con la melanzana al posto della pasta, ed un piattino di frittelle di alghe. Tutto buono ed abbondante, più che sufficiente per due, nonostante avessimo chiesto solo una porzione. Per la scelta del primo ci affidiamo
al consiglio del cameriere che ci propone un bel piatto di ravioli ai porcini, squisiti, con la ricotta che si scioglie in bocca, resi ancora più deliziosi da una generosa spolverata di parmigiano. La botta finale arriva con lo strepitoso cartoccio di carne di maiale con patate e pomodorini, cotto al forno e racchiuso in un foglio di carta stagnola. Buonissimo e straconsigliato, soprattutto i pezzettini di maiale bruciaticci che si attaccano al foglio di alluminio.
Dolce chiusura con una porzione di tiramisù fatto in casa (così come i ravioli e le altre pietanze), conto di soli 27 euro per un antipasto, mezzo litro di rosso, acqua, due coperti, un primo, un secondo ed un dolce (non presente nel conto, omaggio o dimenticanza?). E buon 2010.

Anche stavolta mettiamo come piatto forte tutte le portate

Tracklist consigliata : Vampire Weekend - Cape Cod Kwassa Kwassa
Vampire Weekend - Cousins


domenica 6 dicembre 2009

Il Casareccio

Il Casareccio

Via Allende 64 - Baronissi(SA)
Tel. 347/3779341 - Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dal raccordo Salerno-Avellino uscite allo svincolo Lancusi e proseguite in direzione Baronissi. Il locale è facile da trovare, si trova al piano terra di una nuova costruzione posta proprio difronte all'entrata del plesso universitario di Baronissi.

Dici "casereccio" e subito ti vengono in mente ristoranti con le tovaglie a scacchi rossi e bianchi, caraffe di vino paesano e salame tagliato spesso. Non è sempre è così, ma il locale in questione si merita appieno tale appellativo. Ci troviamo a pochi passi dal centro di Baronissi e a pochi metri dallo svincolo autostradale. Il locale è aperto da poco (o alemo credo), ed è stato un vero peccato
non averlo scoperto prima. E' sabato, ed avendo prenotato troviamo posto subito, giusto il tempo di apparecchiare. Ci accomodiamo, ordiniamo le bevande (stavolta mezzo litro di rosso perchè non guido!) e, come da prassi consolidata, il regale antipasto del ristorante. Mallone, parmigiana, zuppa di fagioli, castagne e porcini, torte rustiche e vedure grigliate, una goduria per la vista ed il palato. Proseguiamo con un superabbondante piatto di strascinati ai sapori del bosco, con pomodori, porcini e salsiccia, e una porzione di arrosto misto (maiale, vitello e salsiccia) accompagnato da una buona insalata mista. Chiusura con una delizia ai frutti di bosco e meloncello (sempre perchè non guido) e conto di soli 29 euro per tanto ben di dio ed una cucina davvero casereccia, un servizio veloce e tanta cortesia. Consigliato, ma mi raccomando
di prenotare sempre.

Come piatto forte propongo tutte le portate

Tracklist consigliata : Lino Cannavacciuolo - Saltimbanco
Lino Cannavacciuolo - Partenza

martedì 6 ottobre 2009

Il Piacere Di...

Il Piacere Di...



Via Casone 27 - Ornito di Giffoni Valle Piana (SA)
Tel.: 338/4991871 (Gerardo) - 338/1886436 (Enzo) - 338/4847244 (Gaetano)
Aperto solo il venerdì, sabato e domenica
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5


Come arrivare : se non siete pratici delle zone di Giffoni e delle sue frazioni è meglio affidarsi al navigatore, in quanto la frazione Ornito non è segnalata in alcun posto.Ad ogni modo, si può arrivare al ristorante dalla frazione di Santa Mari a Vico, subito dopo la chiesetta girare a destra e proseguire in direzione Giffoni Valle Piana, lungo la strada provinciale 196, oppure arrivare a Giffoni e subito dopo il complesso del cinema Valle girare a destra, sempre sulla 196, fino ad arrivare ad Ornito. Appena vedete le prime case siete arrivati, troverete l'insegna rossa del locale al di sotto di una casa che si arrampica sulla collina. Parcheggio libero al di sopra della struttura.


Il club gastronomico "Il Piacere Di..." ha aperto i battenti da appena due settimane, il 20 settembre per la precisione. Ne sono venuto a conoscenza tramite una locandina trovata per caso in un negozio, proponendomi quanto prima di visitarlo per far cosa gradita sia a me che ai miei eventuali lettori. Così in una domenica autunnale ancora troppocalda per i miei gusti muoviamo alla volta di Ornito, simpatica frazione della cittadina del festival del cinema, che non so se ha a che fare con gli uccelli o meno. Troviamofacilmente il locale, che è semivuoto, prendiamo posto dopo aver atteso un pochetto le attenzioni delle maestranze, attesa spesa nell'osservazione della sala di ristorazione davvero elegante e rustica al tempo stesso, con tanta pietra e colori pastello alle pareti. Iniziamo come sempre con l'antipasto che a dire il vero avrei voluto più abbondante,essendo che quello propostoci oltre ai soliti bocconcini prosciutto pancetta e capicollo aveva solamente due melenzane imbottite, comunque buone. Da bere ci viene proposto un ottimo aglianico imbottigliato a Santa Paolina per conto del ristorante, corposo e servito alla giusta temperatura. Piccola pecca del locale è quella di non servire primila domenica sera a causa dell'assenza dello chef, coì siamo costretti nostro malgrado a ripiegare su un delizioso misto di carne arrosto, con salsicce, costarizze ed agnello, il tutto accompagnato da una buona insalata mista. Al posto del pane a biscotto più volte proposto dal cameriere optiamo per una focaccia appena sfornata, il che ci indica che qui è anche possibile ordinare la pizza. Come gradito dono dopo la carne ci viene offerto un cestino di castagne, che mi commuovono sia per il gesto ma soprattutto perchèmi ricordano che è iniziato l'autunno, la stagione più bella dell'anno poichè è anche la più lontana da quello schifo dell'estate. Chiudiamo in bellezza con una torta che definrie deliziosa è poco, e cioè la "mela e noci" che poi ho saputo essere prodotta dalla pasticceria "Festival", una squisitezza composta da un letto croccante di noci sulquale viena adagiato una mousse di mela e cannela, che davvero si scioglie in bocca. Da provare, credetemi. Un meloncello e chiediamo il conto che è di soli 29 euro,coperto e bevande comprese. I puntini sospensivi del ristorante quindi riempiteli voi, a seconda di cosa vi faccia piacere. Da ritornarci, soprattutto per provare i primi e riassaggiare di nuovo la torta.





I piatti forti di questa recensione sono la carne alla brace e la torta mele e noci
Tracklist consigliata : Basement Jaxx-Feelings Gone
Dj Tiesto - Escape Me

mercoledì 30 settembre 2009

Sant'Alfonso

Sant'Alfonso

Via Sant' Alfonso, 6 - Furore (SA)
Tel.: 089 830515 - Chiuso : mai
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da Salerno, percorrete la statale 163 fino a superare Amalfi, quindi proseguite per Agerola/Pogerola e poi per Furore. Arrivati in paese troverete le indicazioni per l'agriturismo che si trova sul versante di una montagna che affaccia direttamente sulla costa. Si parcheggia nello spiazzo sovrastante e si percorrono a piedi i circa 100 scalini che vi separano dalla struttura.

Furore, che secondo alcuni prende nome dalla particolare intensità delle onde che si infrangono sulle sue coste, si trova più o meno a metà strada fra la città di Salerno e quella di Napoli, cioè fra due delle più popolate province d'italia. E allora mi chiedo com'è possibile che in una mitissima serata di inizio autunno in un grazioso agriturismo come il “Sant'Alfonso” gli italiani siano praticamente assenti (a parte noi?). Forse che inglesi, tedeschi e francesi siano più vicini alla costiera amalfitana, oppure semplicemente siano più sensibili al richiamo del bello? Mah. L'agriturismo in oggetto si trova al di sotto di un picco roccioso all'interno di un vecchio casale del 600 finemente ristrutturato, che si affaccaia direttamente sul mare. Grazie al clima ancora mite, è possibile ancora mangiare fuori, non godendo purtroppo a causa dell'oscurità del meraviglioso panorama che si offrirebbe ai nostri occhi. Ci accomodiamo ad un bel tavolo rotondo e dopo poco il gentile cameriere ci elenca verbalmente i piatti. qui si mangia di terra, vista anche l'altitudine, così iniziamo con l'antipasto misto di bocconcini e ricotta della vicina Agerola, fiori di zucca ripieni di mozzarella, carciofini sott'olio, pomodori secchi , torte rustiche agli spinaci, arancini di riso, calzoncelli alla ricotta, popacelle ripiene e prosciutto. in una parola, squisito. Proseguiamo con i primi, che qui cambiano spesso, e che stavolta sono gnocchi alla sorrentina e crespelle mozzarella e funghi porcini, entramb ottimi e abbondanti. Dolce chiusura con l'immancabile ricotta e pera (fatta in casa) e con una delizia al limone, mirto per digerire e conto di soli 35 euro totali. Ogni tanto, vale la pena fare qualche chilometro in più, anche perchè poi ci si può fermare a dormire in un posto meraviglioso dove l'unico rumore che sentirete sarà il vostro respiro.

Il piatto forte di questa recensione è "crespelle ai funghi porcini"

Tracklist consigliata : Swing Out Sisters - Am I The Same Girl

Télépopmusik-Breathe

sabato 29 agosto 2009

Fondo Lazzaro

Fondo Lazzaro

Via Campigliano - San Cipriano Picentino (SA)
Tel. 089/882068 - 340/2640922 - Chiuso il Martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da Fuorni, superate il carcere e poi il cementificio in direzione Giffoni. Poco prima del bivio che porta a Filetta troverete sia l'insegna del ristorante che quella della palestra "Mary Regalino", girate lì e troverete dopo circa 100 metri il locale. Ampio e libero parcheggio.

Avevo proprio bisogno di un posto come "Fondo Lazzaro". Dopo qualche locale più o meno schiccoso è stata uan gioia trovare un ristorante casereccio nel vero senso della parola, con la mamma ai fornelli, le figlie che servono in tavola e gli uomini che si prendono cura dell'orto
dal quale si ricavano le verdure che si possono mangiare poi a tavola. Difatti, più che di un ristorante parliamo di un vero e proprio agriturismo, con tanto di camere per poter pernottare. Ma ora limitiamoci a parlare della ristorazione. Il ristorante si presenta da subitoben arredato, con una grande sala con tavoli in legno e sedie robuste, ed una credenza antica che alla modernità ha concesso una radio ed un televisore. Si può anche mangiare fuori su degli spartani tavoli bianchi in plastica, e godere di un bel venticello fresco. Iniziamo il desinare con l'obbligatorio antipasto della casa, che qui è davvero delizioso. Parmigiana di melanzane, zucchine alla scapece,
friarielli e pomodorini, melanzane a funghetto ed ancora bocconcini con prosciutto, capicollo e pancetta. Ah, dimenticavo la presenza di uno squisito involtino di patate e pancetta. Già pieni, complice il pane casereccio e le scarpette, ordiniamo due splendidi primi piatti, delle cortecce melanzane e provola e delle tagliatelle alla bolognese che, date le porzioni, basterebbero tranquillamente per quattro. Si potrebbe anche continuare con carne oppure pizza, ma francamente non ce la sentiamo. Unica nota dolente l'assenza dei dolci (in quasi due anni di attività, è la seconda volta che mi accade!), ma tutto passa in secondo piano davanti ad un conto di soli 27 euro conmpreso vino (buono e pesante come tradizione sanciprianese) acqua e coperto, ed un limoncello per la laboriosa digestione che ci aspetta. Non lo faccio mai, ma qui di sicuro ci ritorno. Anche perchè voglio il dolce.

Per questa recensione, i piatti forti sono due : "tagliatelle alla bolognese" e "antipasto misto"
Tracklist consigliata : Negrita - Gioia Infinita
Madonna - Celebration

venerdì 17 luglio 2009

Lady Mary




Lady Mary
C.so Umberto I 100 - Prignano Cilento (SA)
Tel.: 0974/831340 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia/cilentana
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dalla variante SS18 proseguite in direzione sud fino allo svincolo Prignano Cilento, seguite le indicazioni per il paese fino a trovare il locale appena arrivati sul corso principale del paese, girando subito a destra. Ampio parcheggio non abusivizzato, che però a causa della grande affluenza di pubblico si riempe presto. Si può comunque parcheggiare lungo la strada senza scocciatori.

Siamo in piena estate (un altra volta, ma tutte gli anni la stessa maledizione?), molti di voi lettori saranno in vacanza, alcuni si appropinquano a partire, quindi stavolta voglio consigliarvi caldamente (c'è ancora bisogno di caldo, eh?) questo ristorante di Prignano Cilento, facilmente raggiungibile se vi trovate a villeggiare fra Agropoli, Ascea, Acciaroli ed Agnone (ho messo solo località che iniziano con la A, se mi chiamavo Vincenzo scrivevo Varcaturo, Vigliena, Volla e cose così). Il locale è composto da un ampia sala interna, e per le belle serate estive c'è anche la veranda coperta, dove le donne cenano con la giacca sulle spalle e gli uomini in canotta. La percezione della temperatura da parte delle donne per me rimarrà sempre un mistero. Ci accomodiamo in veranda, ordiniamo le bevande e l'antipasto che qui è davvero da premio Nobel : adagiati su di un vassoio metallico che sembra una cornucopia trovano degna collocazione frittelle di fiori di zucca, medaglioni di melanzane e zucchine fritte, tortini di verza e patate, rotolini di mortadella ripieni, frittatine di zucchine, ai quali non contento ho aggiunto anche una porzione di prosciutto e bocconcini, per far compagnia. Non starò qui a dirvi che un antipasto del genere sazia quasi come un intero pranzo, altrimenti potreste pensare di evitare i primi, che qui sono eccezionali come nella migliore tradizione cilentana, e cioè fusilli tirati a mano (un pò più larghi nel mezzo rispetto a quelli di Felitto) e ravioli ripieni di ricotta grossi come una mano. A scelta è possibile continuare o con la pizza o con una buoan selezione di carni, ma sarà per la prossima volta. Si chiude (la cena, non il pantalone : per quello ci vuole una taglia in più!) con una porzione di torta cocco e nutella, presumibilmente della pasticceria Bella Napoli di Salerno. Conto irrisorio di soli 24 euro, i migliori soldi spesi finora fra Agropoli e dintorni. Bravi!

Per questa recensione i piatti forti sono due : l'antipasto ed i ravioli



Tracklist consigliata : The Noisettes - Don't Upset The Rhythm Nelly Furtado - Manos Al Aire

Agriturismo Moscato

Agriturismo Moscato

Via Prov. Camaldoli - Campagna (SA)
Tel.: 0828/49210 - 335/5271203 Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : come ovvio uscite dalla A3 allo svincolo di Campagna, proseguite in direzione del centro cittadino fino ad arrivare ad una piccola rotatoria dove è affisso un cartello giallo che pubblicizza il locale. Seguitelo e state attenti alla ripetizione del segnale, cercate comunque di chiedere informazioni se vi capita di trovare qualcuno per strada. Ampio parcheggio senza abusivi. Importantissima la prenotazione, altrimenti rischiate di aver fatto un sacco di chilometri a vuoto.

Quasi quasi, facevo prima a parlare con Obama. Riesco ad avere l'onore di mangiare a l '"Agriturismo Moscato" dopo ben 4 tentativi andati a vuoto (chiusi/pieni/pieni/pieni), ma tanta attesa e tanto digiuno propiziatorio valevano comunque la pena. Avevo letto molto (e bene) di questo locale prima da un mio affezionato lettore e poi grazie all'ottima recensione di Mangiandocommentando, così decisi che era un obbligo morale recarmi qui, ma non pensavo che sarebbe stato così difficile! Evidentemente, il locale è ben conosciuto e ben frequentato, quindi solamente in un sabato di luglio già troppo caldo per i miei gusti mi è stato possibile arrivare qui, forse a causa delle poche prenotazioni dovute all'imminente prova costume. Ma come diceva qualcuno, non si ingrassa da Natale a Capodanno, ma da Capodanno a Natale. L'agriturismo si trova sul fianco di una collina per niente semplice da raggiungere, nella frazione Puglietta di Campagna. E' costituito da una semplice sala interna abbastanza ampia e ben arredata, ma in estate il personale sarà ben lieto di approntare un tavolo volante in veranda. Volante nel senso di provvisorio, non abbiate paura per le vostre pietanze. Ci accomodiamo al tavolo rigorosamente prenotato (è l'unica, altrimenti scordatevi di mangiare) e subito ci viene portata l'acqua ed il vino rosso. Così vi voglio, decisi e sicuri. Partiamo quindi con l'antipasto che qui è un vero tour de force, fra sperlonghe intere di zucche grigliate e melenzane sott'olio, prosciutto e bocconcini, torte rustiche alla ricotta e ai salumi misti, parmigiana di melanzane, olive e focacce fatte in casa, e quando credevi che fosse finita ti portano un piatto di patate e zucchine cucinate a mò di ciambotta, deliziose. Continuamo con un primo, anche se decisamente sazi, un bel piatto di lagane e fagioli stracolmo, un pò pesante ma comunque strepitoso. Torta ai frutti di bosco fatta in casa come tutto il resto ed un caffè, spesa totale di soli 19 euro. Stavolta la fama che precedeva il locale è stata completamente confermata. Grazie a tutti coloro che ne hanno parlato, e grazie al personale dell'agriturismo Moscato.

Il piatto forte della recensione è "lagane con fagioli"

Tracklist consigliata : You Love Her Coz She's Dead - Dead End You Love Her Coz She's Dead - Blood Lust

venerdì 3 luglio 2009

Il Gatto E La Volpe







Via Giannattasio 10 - Sieti di Giffoni Sei Casali (SA)
Tel.: 089883605 / Cell.: 3479544261 / 3476190936 - Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5



Come arrivare : da Fuorni, procedete in direzione del cementificio di Campigliano, poi per Giffoni Sei Casali e quindi per Sieti. Attenzione, il locale non si trova su Via Giannattasio ma su di una strada laterale in salita, molto stretta, lungo la quale è anche possibile parcheggiare. Nessun parcheggiatore abusivo nei paraggi.



Sieti di sicuro non è Collodi, e questo lo sapevamo già. Il gatto e la volpe li incontrerete comunque se vi recate al ristorante omonimo, ma non prenderanno i vostri denari per piantarli e rubarli nottetempo come nella fiaba di Pinocchio (questo sicuramente vi può capitare in qualsiasi banca, specialmente di questi tempi), piuttosto ad una modica cifra vi offriranno un viaggio nei colori e nei sapori dei monti picentini. Ironia della sorte, i due camerieri che si prendono cura di noi ricordano anche fisicamente il gatto e la volpe, uno più magro, l'altro decisamente più in carne. Il ristorante si presenta subito con un ampia sala interna, che lascia poi lo spazio ad alcune salette più piccole ed al giardino interno, dov'è possibile cenare in estate, e dove noi ci siamo accomodati. Qui non c'è menù, ma a volte è meglio così, anche perchè in alcuni ristoranti i piatti cambiano spesso in virtù della stagionalità delle materie prime. Quindi, dalla bocca del primo cameriere (gatto) ascoltiamo con attenzione l'elenco dei piatti disponibili, dal quale ovviamente scegliamo per prima cosa l'antipasto, che qui fra i monti picentini è sempre una sorpresa. Difatti, accompagnato dal pane fatto in casa (strepitoso quello con semi di sesamo) si materializza sotto i nostri occhi un faraonico antipasto misto con ricotta al forno, melenzane imbottite, gateau di patate, frittelle di fiori di zucca ripieni di ricotta (differenti da quelle di "Albachiara", in quanto impanate e non solo inuovate), finocchiona, coppa e prosciutto. Una bomba. Dimenticavo, c'è anche uno strudel di verdure e delle pizzette fritte con pomodoro e formaggio grattuggiato. Un antipasto che vale dunque come un pranzo completo, ma continuamo comunque alla scoperta dei primi, dai quali scegliamo tagliatelle (fatte in casa) con porcini, fiori di zucca e pomodorini e dei ravioli ripieni alle melenzane, buoni entrambi ma che purtroppo in bocca risultano un pò crudi (colpa del sabato, quando c'è tanta gente ed anche i migliori ristoranti fanno le cose di fretta per accontentare tutti...). Le porzioni sono molto abbondanti, tanto che non ce la sentiamo di continuare con carni oppure pizze (rigorosamente cotte a legna). Optiamo per un dolce, una torta ricotta e frutti di bosco, ma anche questo, a causa della grossa porzione avanza, tanto che il secondo cameriere (volpe) viene a lamentarsi del nostro lascito. In chiusura di serata ci raggiunge nel giardino anche lo chef con tanto di cappello bianco, a prendere i meritati complimenti, mentre noi prendiamo il caffè e guardiamo il conto di soli 16 euro a testa, acqua vino e coperto compresi. Ottimo rapporto qualità/prezzo, ed in più la certezza che il gatto e la volpe non esistono solo nelle fiabe.



Il piatto forte della recensione è l' "antipasto misto"


Tracklist consigliata : Air - All I Need

New Order - Krafty

sabato 30 maggio 2009

Al Vecchio Rifugio


Al Vecchio Rifugio

Via Malche 64 - Giffoni Sei Casali (SA)
Tel.: 089/880141 - 335/8421463 - Chiuso il lunedì0
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : da Salerno, al bivio del carcere di Fuorni proseguite in direzione Campigliano/Giffoni, arrivati di fronte ai campetti di Malche troverete il locale ben segnalato da un insegna esterna. Buon parcheggiointerno senza abusivi. P.s.: attenzione ai semafori con sensori di arrivo, nel senso che diventano rossiappena percepiscono l'arrivo di una vettura.

A volte le apparenze ingannano. A prima vista, osservando l'interno del ristorante "Al Vecchio Rifugio"si penserebbe si tratti di uno di quei posti dove cenare con 100 euro a cranio, con il sommelier rittodietro di te ad osservare come mangi e dove deve vigere obblligatoriamente un silenzio di tomba. Per fortuna il ristorante in questione è tutt'altro. E' si un locale arredato in modo squisitamente elegante, ma anche un posto dove mangiare bene spendendo il giusto in un ambiente familiare e rassicurante. Ci troviamonei picentini, dove il cibo è un'arte così come l'accoglienza. Anche se vicini alla strada principale, il locale risulta molto silenzioso e le luci soffuse che dominano in sala, proiettate da lampadari in ferrobattutto che spuntano dal soffitto a volta in pietra, danno un senso di pace e tranquillità. Appena accomodatinotiamo che sul tavolo è presente il menù delle pizze, che qui sono preparate anche senza glutine pervenire incontro alle esigenze dei celiaci. Scartata decisamente l'opzione pizza, ci avventuriamo versoil menù ristorante, che anche in questo caso è dettato a voce. Dall'elencazione verbale della gentile cameriera scegliamo l'antipasto della casa, che qui è presentato con ricotta al forno, formaggio alle erbe,parmigiana di melanzane, frittelle di fiori di zucca, pomodorini ripieni di ricotta e erbette, melanzane ripiene, gateau di patate e salumi vari, fra cui degna di menzione un'ottima mortadella arrostita. Ottimo,come sempre quando si mangia a Giffoni, specie se accompagnato da una buona e croccante focaccia appena sfornata. Già mezzi sazi (anche una sola porzioneva più che bene per due) ordiniamo il primo, metro di paragone per capire davvero la qualità di un ristorante. La prova fortunatamente anche stavolta è superata brillantemente con dei ravioli alle noci delicati e gustosi, e dei fusilli radicchio, provola e speck deliziosi e molto abbondanti. Si chiude in bellezza con una torta al pan di spagna con fragoline di bosco, panna e sciroppo di fragole, conto da pagare all'uscita di soli 29 euro (credevo di più, sinceramente) compresi acqua, vino e coperto. Ottima scoperta, il che conferma, come sempre, che le apparenze ingannano.


Per questa recensione, non me la sono sentita di scegliere un solo piatto : quindi stavolta li eleggo tutti "piatti forti"




Tracklist consigliata : Dente - Sole

Meganoidi - Al Posto Del Fuoco

domenica 3 maggio 2009

La Cantina 'A Bersagliera


La Cantina 'A Bersagliera

Largo della Memoria - Campagna (SA)
Tel.: 082846188 - Ab.: 082846360 Chiuso il mercoledì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dimenticate l'opportunità di cercare sulle mappe online o sul vostro
navigatore gli indirizzi "Piazza Cantalupo" oppure "Largo della Memoria", entrambi inesistenti:
vi basta uscire dall'autostrada allo svincolo "Campagna" e proseguire per il centro del
paese, arrivati nei pressi del municipio troverete un'indicazione che vi conduce ad un ampio
parcheggio adiacente al fiume Tenza (che si sente anche se non si vede), ampio e non
abusivizzato. Il locale è proprio davanti al municipio. P.s.: per prenotare, se al numero del ristorante non risponde nessuno, provare con quello dell'abitazione.

Nella serata dello show dei record, che ostinatamente i titolari ed alcuni avventori abituali
de "La Cantina 'A Bersagliera" si sono divertiti a guardare, ho scoperto anch'io un bel locale da Guinnes dei primati, essendo al tempo stesso economico, rustico, genuino e dal servizio veloce e discreto.
Venni a conoscenza tempo fa di questo locale tramite l'ottima recensione del collega "Mangiandocommentando", e mi proposi di visitarlo al più presto. Così, in una serata di fine aprile ancora parecchio freddo, eccoci nello splendido centro storico di Campagna per gustare appunto i sapori di campagna.
"La Cantina 'A Bersagliera" si presenta più come un osteria che come ristorante, e difatti l'atmosfera che vi si respira è proprio quella di un posto conviviale dove mangiare (e bere) in compagnia. Il locale è formato da due sale, la principale che si trova appena entrati e che conduce
alla cucina, e una più piccola e appartata, rivestita tutt'intorno da mezzi tronchi d'albero
e foto in bianco e nero. Unico neo, appunto, la televisione, ma davanti alla bontà delle pietanze
si perdona anche questa concessione alla modernità. Si inizia come sempre con l'antipasto misto
della casa, con formaggio, bocconcini, sott'oli e (alla faccia dell'influenza suina/1) pancetta,
capicollo e un prosciutto dolce e con tanto grasso, davvero eccezionale. I primi, dall'irrisorio costo
di 4 euro cadauno, sono circa una decina e da questi scegliamo un piatto di fusilli al ragù (rigorosamente tirati a mano, come vuole la tradizione cilentana), e delle matasse ai ceci, una sorta di tagliatelleun pò più larghe, anch'esse fatte a mano ed anch'esse deliziose. L'atmosfera mette appetito, così ordiniamo anche un piatto di costarizze (alla faccia dell'influenza suina/2) con patate e popacelle, abbondante e delizioso. Pane e vino paesano d'accompagnamento, posate molto spartane nella fattura, servizio come dicevo veloce e cortese, e si arriva al dolce, una ricotta e pera così buona che avrebbe qualcosa da insegnare a tante altre colleghe ben più blasonate. Conto di soli 24 euro dunque per un antipasto, due primi, un secondo con contorno, un dolce, acqua vino e coperto e la possibilità di avere una grappa offerta dalla casa (come specificato dal menù) ma che gentilmente rifiutiamo di consumare causa il clima di terrore instaurato dalle forze dell'ordine nei confronti di chi sostiene la ristorazione fuori porta. Locale stra-consigliato, e grazie ancora a "Mangiandocommentando" per avermelo fatto conoscere. E, naturalmente, grazie ancora a "La Cantina 'A Bersagliera" e al suo staff.

Il piatto forte della recensione è "costarizze con patate e popacelle"

Tracklist consigliata : Depeche Mode - In Symphaty
Bob Sinclair Feat. Sugarhill Gang - Lala Song

sabato 4 aprile 2009

Il Tegame



Il Tegame


Via Ciorani 59 - Galdo di Mercato San Severino (Sa)
Tel.: 089/820634 - 320/9776384 Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dall'uscita Mercato San Severino dell'A30 proseguite in direzione di Bracigliano dopo aver superato appunto l'abitato di Mercato San Severino. Continuate sempre in direzione Bracigliano fino a trovare il locale alla vostra sinistra. Piccolo parcheggio senza abusivi.

E così purtroppo è tornata la primavera. Me ne sono accorto non tanto dal clima ma dal calo vertiginoso delle visite del mio blog. Vi siete messi tutti a dieta? Vabbè, io non ne ho bisogno, così mi sono messo alla scoperta di un altro bel posto dove mangiare bene spendendo il giusto, e cioè "Il Tegame". Avevo già notato il suddetto posto mentre mi recavo a "La Pignata" di Bracigliano, così ho deciso di tornare in loco per vedere di cosa si trattava. Ci troviamo a Mercato San Severino, comune campione per la raccolta differenziata, ed il ristorante si trova quasi al confine con Bracigliano. Dall'esterno potrebbe sembrare un posto buio, ma appena entrati si viene confortati dalla vista di un locale luminoso e ampio anche se con pochi tavoli, due sale di cui una più grande con il maestoso forno per le pizze a troneggiare ed una più piccola separata da quest'ultima da un'archetto in mattoni. Ci accomodiamo ad una bella tavola in legno con tovaglia a scacchi e subito ci viene portato il menù, dal quale scegliamo l'antipasto misto (un pò povero, bocconcino, prosciutto, salame, coppa e olive), poi un enorme piatto di cavatelli pomodoro, provola, rucola e speck, frai primi più buoni mai assagiati. La porzione è più che abbondante per due persone, così come il misto di carne (agnello, pollo, vitello e maiale) servito con un insalata mista ches embrava ottenuta dal decespugliamento di un bosco. Chiusura con una fetta di croccantone al rum, un buon dolce da mangiare col cucchiaino dove però il liquore non si sente molto. Conto di 27.20 per un antipasto, un primo, un secondo, un contorno, acqua vino pane e coperto.Come dicevo a "Il Tegame" è anche possibile ordinare la pizza e una discreta quantità di primidi mare. Consigliato.


Il piatto forte della recensione è "cavatelli con pomodoro, rucola, provola e speck".


Tracklist consigliata : I Ministri - Tempi Bui
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domenica 22 marzo 2009

Zi Faiolla



Zi Faiolla


Via Truffaut 8/10 - Giffoni Valle Piana (SA)
Tel.: 089/868777 - 338/1088885 - Chiuso il mercoledì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da Salerno, proseguite sulla statale 18 in direzione sud fino al bivio di Fuorni per Giffoni Valle Piana, seguite le indicazioni per il paese ed attenti ai semaforimessi a Giffoni Sei Casali (hanno uno strano funzionamento, sembra che appena ti avvicinifacciano scattare il rosso). Arrivati in paese, seguite la direzione obbligatoria che vi conduce al Cinema Valle, lì troverete le indicazioni per il ristorante. C'è anche unampio parcheggio di fronte senza abusivi.

Da quando ho aperto questo blog, ho sempre tenuto nella massima considerazione i locali del comprensorio dei picentini, in quanto dotati di tutte le caratteristiche che rendono interessante un ristorante : prezzi bassi, buona cucina (specialmente gli antipasti), cortesia e velocità del personale, e, last but not least, possibilità di parcheggiare nei dintornisenza fastidiosi invasori delle nostre tasche (eccezion fatta per "La Masseria" di San Ciprianoche ha il suo parcheggiatore storico ed "Il Fontanone" di Campigliano), cosa molto importantese si viene da lontano e se si è di Salerno, dove per andare a mangiare in centro (in localidi dubbia qualità) ci vogliono almeno 30 minuti di ricerche e bestemmie più 3 euro per la sosta."Zi Faiolla" di Giffoni ha tutte le caratteristiche di cui sopra, e quindi una visita misembrava davvero obbligatoria. Il ristorante prende il nome dalla vecchia proprietaria,Raffaella chiamata appunto "Faiolla", ed oggi è gestito ottimamente dalla famiglia Soldivieri.Il locale è abbastanza piccolo e raccolto, dipinto di un bel giallo paglierino, con tavoli di legno e tovaglie a scacchi, molto paesano insomma. La proposta gastronomica è quella classicadei picentini, largo quindi all'antipasto della casa davvero molto abbondante, con mozzarella,ricotta, salame, soppressata, prosciutto, formaggi alle erbe, melanzane a funghetti, zucchinealla scapece e peperoni, poi come primi la scelta è fra lagane e ceci, pasta e fagioli, ravioli, fusilli e gramigna. Scegliamo quest'ultima, una pasta attorcigliata condita con porcini, salsicciae salsa di panna e pomodoro, spolverata di formaggio e, per chi lo volesse, anche peperoncino.Continuamo con un misto di vitello, salsiccia e bistecca di agnello alla brace, senza contornopoichè già sazi, e chiudiamo in bellezza con una torta (ovviamente) alle nocciole e cioccolato,morbida sopra e croccante sotto. Conto di soli 26 euro per un antipasto, un primo, un secondo, un dolce, acqua vino e coperto. C'è anche il forno per le pizze, disponibili anche per l'asporto.Consigliato a tutti gli amanti della cucina genuina e risparmiosa che di questi tempi nonfa mai male.


Il piatto forte della recensione è la "gramigna"




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