sabato 5 marzo 2011

Ingiropermangiare chiude

Cari lettori,
così come nel lontano agosto 2007 c'è stato il post di presentazione, oggi mi tocca, con un certo rammarico, scrivere il post di commiato. E' una decisione che ho maturato da un pò di tempo, ma che come tante altre cose ho procrastinato fino ad oggi. Come potete leggere dal titolo, questo blog chiude (così come non c'è più il profilo di Facebook, qualcuno se ne sarà già accorto). Terminano quindi le pubblicazioni (che, come potete vedere voi stessi, si erano alquanto rarefatte, per usare un eufemismo), ma il blog rimane consultabile. L'acquisto del dominio www.ingiropermangiare.it è stata invece una misura cautelativa, di modo che resti ad imperitura memoria nel mare magnum del web, ed anche per far in modo che qualcuno non approfitti malintenzionatamente del marchio. Sono comunque contento di aver dato vita ad un blog che mi ha dato parecchie soddisfazioni, qualche rogna e tante belle esperienze. Chissà che non ci si riveda in un altro blog...
Buona vita a tutti :)

domenica 13 febbraio 2011

Sant' Eustorgio



Sant'Eustorgio

Piazza Sant'Eustorgio 6 - Milano
Tel. 02/58101396 Chiuso : mai
Tipo di cucina : tradizionale meneghina
Fascia di prezzo : medio/alta
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : il ristorante si trova nei pressi dell'omonima basilica, a pochi passi da porta Ticinese. La fermata più vicina della metro è Porta Genova (Linea Verde o M2). Da lì sono circa 700 metri a piedi, altrimenti potete prendere il tram oppure l'autobus.

La prima volta che venni a Milano, a differenza di Luciano Bianciardi, non fu per far saltarein aria il Pirellone, ma più prosaicamente per lavoro. Nonostante fosse luglio e il caldo milanese mi avvolgeva in ogni dove, mi ritrovai dalle parti di Porta Genova all'ora di cena (cioè le 19:30),
quando il sole volge al desio (che è anche un comune vicino Milano). Mi ritrovai dunque in una selva oscura di locali e localetti, ma il più interessante e tipico mi sembrò "El Barbapedana", tipica trattoria milanese che prendeva nome da un famoso brigante. Per farla breve, che la recensione ancora deve cominciare, mangiai un ottimo risotto con ossobuco, che qui chiamavano "rustin negà", oltre allo gnocco fritto con culatello di zibello ed un buon barolo. Si capisce che non pagavo io? Fast forward fino al 2011. E' una domenica come un'altra qui a Milano (la capitale "molare" d'Italia, questo gioco di parole mi viene in mente osservando il Pirellone e pensando ad una delle sue più famose occupanti, nonchè igienista dentale). Piove, fa freddo e tira il vento, quindi
non ci sono accampamenti in stile Antropophagus di fronte alla stazione centrale. C'è pure il blocco del traffico, e la polizia locale dispensa multe a manetta, ma col sorriso sulle labbra. Mi incammino dunque nella metropoli tentacolare cercando di trovare, tramite i suggerimenti degli utenti di 2SPaghi, un ristorante a via Mercalli, visto che "El Barbapedana" di domenica osserva il turno di riposo. Il ristorante che cerco si chiama "Antica Hosteria della Lanterna", ed anche se non cucina il risotto, sono disposto a provarlo per i buoni feedback ottenuti. Arrivo quindi in un quartiere più silenzioso di una chiesa vuota, e naturalmente lo trovo chiuso. Ho fame, freddo ed è anche tardi per gli standard meneghini, quindi decido di andare all'avventura. Non so come, ma poco dopo mi ritrovo lungo via Torino, una strada decisamente più trafficata e movimentata, piena di negozi e turisti più o meno felici. Non c'è tempo per lo shopping, anche se ci sono i saldi,
sono in missione per conto del mio blog e per il mio stomaco, così mi prometto di fiondarmi nel
primo ristorante che cucini il famigerato risotto. Lo trovo dopo circa un'oretta di pellegrinaggio
dalle parti di Porta Ticinese, e si chiama Sant'Eustorgio, come la basilica adiacente. Dal
menù esposto fuori dal locale apprendo che lì si può consumare la prelibata pietanza alla
modica cifra di (udite udite) 24 euro, ma d'altronde, si campa una volta sola no? Entro, e mi
accomodo in un piccolo ristorante d'altri tempi, finemente arredato e dall'atmosfera decisamente
intima. I coperti sono pochissimi, non più di 30, e ci sono parecchie famiglie milanesi "bene"
intente a terminare il pranzo della domenica. Mentre io debbo ancora cominciare, sono quasi
le tre e mi vergogno tantissimo di pranzare a quest'orario abominevole, ma non è colpa mia!
Leggo rapidamente il menù, e rincuorato dalla presenza della prelibatezza meneghina di cui parlavo prima, passo a leggere cosa c'è di antipasto. La scelta è fra un carciofo alla garfagnina,
e una parmigianina di melenzane. Scarto decisamente quest'ultima (non c'è bisogno di arrivare
a Milano per una parmigiana di melenzane, quando hai ancora sul palato quella del Menelao che ti si scioglie in bocca), e quindi opto per questo delizioso carciofo bollito, ripieno di fonduta
e poi fritto dopo essere intinto nell'uovo battuto. Davvero ottimo, peccato per il pane, che qui,
come in Toscana, è senza sale. Il servizio è davvero veloce, o forse il mio piatto era già pronto,
così dopo pochi minuti arriva alla mia tavola un piatto dalle proporzioni epiche di risotto con ossobuco. Il riso è buono, lo zafferano c'è e si sente (e soprattutto si vede), quello che mi delude un pò è l'ossobuco, un pò troppo crudo e affogato in un trito di carote sedano e cipolle decisamente eccessivo. Ciononostante, il piatto è una delizia, e lo finisco tutto, fino all'ultimo chicco di riso. Da bere scelgo un buon calice di barbera piemontese, parecchio corposo e dalla gradazione abbastanza elevata, ma vivaddio, per una volta non ho una pedaliera sotto le mie gambe! Non c'è pranzo che si rispetti che non vada chiuso con un dolce, specie se è domenica, quindi ordino una porzione di torta pere e cioccolato, che qui viene servita calda, ma anche qui, come per il risotto, la porzione è gigantesca. Poco male, per il dolce c'è sempre posto, e quindi la finisco tutta. Caffè per chiudere (decisamente troppo lungo) e conto di 52 euro per tutto quello che avete letto. Certamente non è poco, ma siamo in pieno centro di Milano, e comunque la qualità delle materie prime e della preparazione c'è. Esco per smaltire con una bella passeggiata tutto questo ben di Dio, d'altronde lo spazio per camminare a Milano non manca di certo. E la prossima volta andrò a "El Barbapedana", dovesse cascare il mondo (o il Pirellone).

Come piatto forte metto tutte le pietanze, così le osservate pure voi, miei cari venticinque lettori (come diceva Manzoni, quello falso).
Tracklist consigliata : Baustelle - Un Romantico a Milano
Baustelle - Antropophagus

martedì 25 gennaio 2011

Tommy Flynns

Tommy Flynns

Via N.Farina 12 - Baronissi (SA)
Tel. : 3286642319 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : sfiziosa/casereccia/pubbistica
Fascia di prezzo : bassissima
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : il locale si trova alle spalle del comune di Baronissi, quindi potete arrivare in centro in corrispondenza del municipio e poi percorrere la stradina leggermente in salita che vi condurrà direttamente al locale.

Come ve lo immaginate il pub perfetto? Tranquillo, situato in un posto dov'è facile parcheggiare, con personale simpatico ed alla mano, e, last but not least, con prezzi più che abbordabili?
Bene, allora il "Tommy Flynns" è il posto che fa per voi. Nato dalla chiusura del già recensito "Meltin' Cook", il pub ha aperto i battenti da pochissimi giorni, e già ha saputo conquistarsi una buona fetta di pubblico grazie alla sapiente interazione con Facebook dove pubblicizza le sue serate (gara di fagioli, primi piatti in omaggio ai primi venti clienti, etc. etc.). Quindi, Ingiropermangiare non poteva di certo esimersi dal fargli visita. Arriviamo intorno alle dieci di un tranquillo, forse troppo, giovedì sera invernale, e ci accomodiamo in fondo alla sala dove in maniera sinistra incombe sulle nostre teste una bici da corsa, per fortuna ben assicurata al soffitto. Diamo una rapida scorsa al menù dei panini, i quali hanno nomi che si rifanno al mondo della celluloide (si va dal Travis Bikle di Taxi Driver all'Oronzo Canà di Un allenatore nel pallone, insomma, l'eclettismo la fa da padrone) ma, sorprese delle sorprese, è anche possibile ordinare una bella spaghettata ed una bella pennettata. Ancora prima di iniziare coi panini, in cuor nostro decidiamo che ne varrà sicuramente la pena. Quindi ordiniamo la birra, che il gentilissimo titolare ci avverte non esser quella indicata sul menù, un gesto che noi apprezziamo decisamente per la correttezza (non ricordo il nome, ma era davvero buona). I prezzi sono davvero bassissimi, più dell'Anabeco e del Sant'Andrea, per intenderci. Anche i panini sono davevro buoni, io scelgo un panino appena nato che si chiama come il locale, con salsiccia, provola, pancetta e
melanzane grigliate, non prima di aver assaggiato un bel pò di patatine e mozzarelline fritte.
Ma la fame non si placa, e soprattutto quando si è in compagnia è bello esagerare anche un
pò. Così, fra un messaggio da appendere in bacheca (visto che il locale nel frattempo
si è anche rimepito di lettori/trici) ed una sigaretta da fumare fuori nell'androne,
ordiniamo sei assaggi di spaghetti alla puttanesca e sei assaggi di pennette all'arrabbiata (molto arrabbiata). Assaggi, si fa per dire, in quanto ogni porzione supera abbondantemente i 100 grammi. Decisamente satolli, chiediamo il conto, (il dolce non c'è, purtroppo : unica pecca!) letto il quale non crediamo ai nostri occhi. Debbo infatti prendere nota sul mio telefono per esser certo di non dimenticare tutto ciò che abbiamo mangiato per soli 59.70 euro :
3 porzioni di patatine
3 porzioni di mozzarelline
6 panini
6 piatti di spaghetti
6 piatti di pennette
12 birre
5 amari
Incredibile vero?
Vi chiederete : come mai 5 amari se siete in 6? Perchè il titolare del blog quando guida non beve.
E non perchè non regga l'alcool, ma perchè ci troviamo in un paese dove se si va a mignotte minorenni si rischia di diventare presidente del consiglio, mentre se superi dello 0.00001% il limite massimo di alcool consentito nel sangue vieni automaticamente bollato come assassino, stupratore, pedofilo e necrofilo. C'est la vie.
Ritornando al locale, ovviamente ve lo consiglio vivamente. Tenetelo d'occhio su Facebook, lo
staff è molto attivo e fantasioso, ed ogni sera c'è una sorpresa. Complimenti ragazzi!

Il piatto forte della recensione è "pennette all'arrabbiata"Tracklist consigliata : Salem - Hound
Salem - King Night