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martedì 19 gennaio 2010

I Folletti

I Folletti

Via Leucosia 97 - Salerno
Tel. 089/333050-338/3707355 - Chiuso il Martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : molto probabilmente conoscerete già Via Leucosia poichè vi recate lì per i vostri acquisti inconfessabili, mici belli bamboccioni che non siete altro. Nel caso non lo sappiate, via Leucosia non è altro che la prosecuzione del Lungomare cittadino in direzione sud. Potete arrivarci anche uscendo dalla tangenziale allo svincolo di Mariconda, seguendo poi le indicazioni per la litoranea, girando poi a destra dopo aver superato la fabbrica abbandonata in mattoni.

Questa è una recensione un pò atipica, per almeno tre motivi : 1)si tratta di un pranzo e non di una cena 2)non ho pagato io il conto 3)è una recensione più "Mangiare" che "Ingiro", trovandosi il locale a Salerno. Ma procediamo con ordine.
Domenica a pranzo. Per festeggiare un compleanno in famiglia ci dirigiamo in questo ristorante che si trova difronte il lungomare di via Leucosia, tristemente salito agli onori delle cronache nei mesi scorsi per delle violente che ne hanno reso inagibile un bel pezzo (i disastri sono ancora visibili). Il locale prende nome dalla passione dei proprietari per il mondo fantasy, ed infatti il locale è pieno di elfi e folletti. Ci accomodiamo e ci viene proposto di iniziare con un buon antipasto misto a buffet, che viene portato però direttamente in tavola. Dai grandi piatti di portata preleviamo quindi melenzane a barchetta con pomodoro e mozzarella (una sorta di parmigiana bidimensionale, insomma), zucchine alla scapece, melenzane a funghetto e peperoni rossi e gialli a filetti, senza tralasciare i classici bocconcini e prosciutto. Tutto molto buono, da annaffiare con il generoso rosso della casa spillato direttamente da una botte posta al centro della sala. Proseguiamo con i primi, anch'essi molto buoni, fra cui degni di nota un piatto superabbondante di ravioli ai porcini ed un piatto molto delicato di paccheri ricotta, pomodoro e pancetta (tagliata fine). Si continua con carne alla brace (maiale e vitello) e con il coniglio all'ischitana (tenero e squisito), per chiudere in bellezza con una fetta di tronchetto al caffè. Come dicevo non ho pagato io stavolta, ma i prezzi intravisti nel menù sono davvero bassi : si va dai 4.50 di una pasta e fagioli ai 5/6 per un primo un pò più complesso. Idem per le carni. Il venerdì è possibile anche mangiare il pesce, mentre invece a pranzo è disponibile il menù a 8 euro.
Tutto sommato, un buon posto dove assaggiare i sapori semplici della cucina salernitana senza spostarsi troppo.

Il piatto forte di questa recensione è "paccheri ricotta pomodoro e pancetta"Tracklist consigliata : Isan - Remegio
Isan - Eeriel

venerdì 6 novembre 2009

'A Funtana

'A Funtana



Via San Leonardo 148 - Salerno
Tel.: 328/9157342 - Chiuso la domenica
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dalla tangenziale di Salerno prendete lo svincolo Ospedale, troverete il locale dopo pochi metri sulla vostra sinistra, subito dopo una piccola chiesetta ed in corrispondenza di una fontana. E' anche possibile arrivarci seguendo la viabilità ordinaria e cioè la statale 18 in direzione Pontecagnano.



Mi è capitato spesso di uscire dal cinema con un certo languorino dovuto alla scarsa consistenza dei pop corn consumati fra una scena e l'altra, costosi come un pranzo medio al ristorante cinese e salati come le acque del Mar Morto. Per non impantarmi nei locali della zona fratelli Bandiera, a volte decido di spingermi un pò più in là, ma vuoi per l'orario,vuoi per la distanza del locale prescelto, mi capita spesso di trovare chiuso e di trovarmi a stomaco vuoto. Ma la soluzione c'è, e si chiama "'A Funtana". La trattoria "'A Funtana", si trova, guardacaso, di fronte ad una fontana, in una zona di grande passaggio fra l'ospedale Ruggi D'Aragona e San Giovanni di Dio (facevo prima a scrivere San Leonardo, ma sarebbe stato incorretto) e il mobilificio Aiazzone (provare per credere, ricordate? Comunque è morto). E' un buon ristorante da provare subito dopo il cinema, come dicevo pocanzi, grazie anche al nuovo sottopassaggio, e sappiate che qui si mangia solamente pesce. Chissà poi perchè, a guardar bene ha tutta l'aria di una trattoria dove troveresti dei piatti di terra, ma tant'è, Salerno è pur sempre una città di mare (inquinato). Entriamo dopo aver parcheggiato lungo la strada in divieto di sosta e, accompagnati dal corpulento proprietario, ci accomodiamo e ordiniamo l'antipasto di mare, finalmente diverso dai soliti polipi e gamberi marinati (che pure ci sono, ma non solo), con un ottimo assaggio di totani con patate e delle squisite seppie alla genovese, con tanta cipolla. Deliziose. Bruschette, vino e acqua ci traghettano verso il primo, che è ovviamente di mare, dei buonissimi paccheri con frutti di mare, e poi una saporita e leggera frittura di pesce con alici, triglie e calamari, tutti freschissimi. Purtroppo il dolce non c'è e tocca sopperire con un bicchiere di limoncello per addolcire il palato, conto di soli trenta euro per una leggera cenetta a due passi dalla città. Consigliato.


Il piatto forte della recensione è "paccheri ai frutti di mare"
Tracklist consigliata : Fuck Buttons - Lisbon Maru
Fuck Buttons - Surf Solar

mercoledì 30 settembre 2009

Da Sasà

Da Sasà

Via Degli Orti, 22 - Salerno (SA)
Tel.: 089/220330 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : caserecci/marinara
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : il locale si trova nei pressi di Corso Vittorio Emanuele, quindi non pensate di trovare facilmente parcheggio nei paraggi. Potete provare al parcheggio del trincerone, o nelle strisce blu circostanti piazza Malta o direttamente nel parchegio sotterraneo della suddetta piazza.

E' sempre un piacere scoprire che esistono dei ristoranti simili. Dei posti dove si viene accolti come amici, dove buona parte dei commensali sono degli habituè (ma non per questo vengono trattati meglio e prima degli altri) e dove si respira un'aria davvero conviviale. “Da sasà” è appunto un ristorante così, raccolto e ben gestito dal simpatico titolare. I più ricorderanno la vecchia sede di via Diaz, mentre ora siamo in via degli Orti, proprio dietro la banca “monte dei paschi di siena” sul Corso Vittorio Emanuele. Arrivati verso le nove il ristorante è già quasi pieno, ma nonostante ciò riusciamo a trovare un posto dove sedere. Appena accomodati ordiniamo acqua e vino della casa per poi tuffarci sull'antipasto di mare della casa, che è composto da un insalata di polipo fresca, alici impanate, frittelline di alghe calde calde e crocchette di patate. Dalla vasta scelta di primi scegliamo delle buone lagane ceci e cozze e un bel piatto di tubetti al coccio, cioè le gallinelle di mare, che ci vengono portate intere in un piatto a parte per poi essere unite alla pasta. Entrambi i primi sono più che abbondanti e ben cotti, ma c'è ancora lo spazio per una buona frittura di alici, triglie e calamari con qualche gambero a fare compagnia, senza contorno che non ce n'è bisogno, quando una frittura merita. Per dolce una porzione di cassata e come digestivo un bicchierino di limoncello. Conto di appena 40 euro per tanta freschezza in tavola, servizio veloce e cortese a due passi (reali) dal corso cittadino.

Il piatto forte di questa recensione è "tubetti al coccio"

Tracklist consigliata : Kings Of Convenience - Mrs Cold Whitney Houston - Million Dollar Bill


sabato 29 agosto 2009

Il Cucciolo


Il Cucciolo

Via Gregorio Francesco
- Capaccio (SA)
Tel 0828/851826 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dalla litoranea, proseguite in direzione Agropoli, troverete il locale poco prima della lunga fila degli hotel di Capaccio. Dalla statale 18 girate a destra in direzione Gromola, poi seguite come sopra. Ampio parcheggio non abusivizzato.

Non ho idea del perchè questo locale si chiami così, fatto stà che "Il Cucciolo" è un ottimo ristorante dove mangiare ottime pietanze sia di mare che di terra, e non c'entra niente nè con i cani nè con i sette nani. Siamo nei pressi delal litoranea, a due passi dal mare e dalle prime montagne cilentane, e ciò forse giustifica la scelta del menù equamente diviso fra pesce e carne. Ma stavoltapreferiamo optare per il mare, anche perchè più consono alla calura agostana. Il locale, sempre molto pieno, motivo per il quale conviene prenotare, è dotato di due sale, una grande situata appena si entra, ed un altra più piccola separata da un piccolo gradino e per questo un pò più elevata. Ci accomodiamo e ordianiamo subito l'antipasto misto, che qui è sia di mare che di terra. Difatti, accanto alla classica insalata di mare arrivano degli involtini di melenzane, poi delle conchiglie (nel senso di quelle dure, non il formato di pasta) ripiene
di purè di patate, e un insalata mista di ceci e olive con bruschette. Vino della casa discreto che scende giù che è una bellezza. Tra l'ampia offerta di primi scegliamo delle ottime trofie ai frutti di mare, e un risotto con crema di gamberi e salsa aurora, squisito ed abbondante. Già sazi, ordiniamo semplicemente una fetta di cubana ed un limoncello prima di andar via. Come dicevo, è anche possibile ordinare sia pietanze di carne che di pesce per secondo, ed in questi giorni di calura vi sono anche dei tavoli all'aperto, se non sopportate l'aria condizionata che è un pò forte. Conto di circa 50 euro, ampiamente giustificati dalla quantità e dalla qualità delle pietanze.

Il piatto forte della recensione è "trofie ai frutti di mare"
Tracklist consigliata : David Guetta - When Love Takes Over
Empire Of The Sun - We Are The People

La Sosta

La Sosta

Via Costiera 6 - Vietri Sul Mare (SA)
Tel. 089/211790 - Chiuso il mercoledì
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : trovare "La Sosta" è davvero molto semplice, vi basta proseguire sulla statale 163 amalfitana in direzione Amalfi e lo troverete subito alla vostra destra, dopo la piazzetta di Vietri. Si parcheggia di fronte, nella discesa che porta agli uffici comunali, o sul ciglio della strada fra i platani secolari. Non ci sono abusivi nei paraggi.

Prima di avventurarsi per la faticosa statale 163 Amalfitana, o al ritorno da essa, è meglio concedersi una sosta. E quale locale meglio de "La Sosta"? Situato subito dopo l'inizio della suddetta arteria, il ristorante-pizzeria si trova all'interno di un vecchio locale adibito al cambio dei cavalli. Il ristorante, al quale si accede dopo aver percorso uno stretto e basso corridoio a volta, è composto da due sale, una grande situata subito dopo il forno a legna, ed un altra più piccola dietro un arco. Ci accomodiamo nella sala principale, dove si mangia direttamente su una
panca incastonata nel muro ma comunque resa morbida da cuscini in pelle. Il gentile cameriere viene subito a prendere le ordinazioni delle bibite (vino della casa, buono e leggermente
frizzante, ed acqua naturale) e delle pietanze. Cominciamo con l'antipasto misto mare, finalmente diverso da quelli proposti negli altri ristoranti, e cioè composto da gamberetti
con zucchine alla scapece e pesto, salmone marinato con pomodorini e una deliziosa frittura mista di ciacianielli in pastella (buonissimi!), alghe in pasta cresciuta e moscardini. Proseguiamo
con due primi di terra, un classico spaghetto alle vongole cotto davvero al dente e pieno dei deliziosi frutti di mare, e delel linguine agli scampi forse con troppo pomodoro, ma comunque
buone e dalla porzione più che abbondante, così come gli spaghetti. Giacchè è festa e siamo in vacanza, scegliamo due dolci, una ghiottona mandorle e cioccolato ed una più tradizionale
delizia al limone, entrambe portate in tavola su di un carrello per dolci. Limoncello di commiato, e conto di 50 euro circa, nè pochi nè tanti, considerando che siamo in costiera amalfitana. P.s.: c'è anche la pizza.

Il piatto forte di questa recensione è "linguine agli scampi"

Tracklist consigliata : Lady Gaga - Paparazzi
Ciara - Love Sexy Magic

venerdì 17 luglio 2009

La Dea Dell'Abbondanza

La Dea Dell'Abbondanza





Via Via A. De Gasperi, 31 - Agropoli (SA)
Tel.: 0974/823859- Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 3/3

Come arrivare : il ristorante si trova sulla strada che conduce alla superstrada partendo dal centro di Agropoli, praticamente una volta superato il fiumiciattolo nei pressi di Agropoli Sud e seguito i sensi unici in direzione Salerno dovreste trovarvelo alla vostra destra. Si parcheggia lungo la strada senza abusivi.



Agropoli, come scrissi in una recensione dell'anno scorso che provocò una qualche polemica, è la città alta, ma ovviamente una città alta presuppone anche una parte bassa. Nello specifico, la parte bassa di Agropoli è quella sorta ad uso e consumo delle frotte di turisti che nel periodo estivo decuplicano la popolazione di questa ridente cittadina. Nei pressi del centro si trova il ristorante “La Dea Dell' Abbondanza”, ristorante a vocazione popolare, ben arredato e dalla tipica atmosfera da trattoria. pochi fronzoli e tanta sostanza, vi basti pensare che il menù qui è scritto direttamente sulla tovaglietta di carta che copre il tavolo. Il locale è dotato di due sale, una più grande, che si trova appena entrati, ed una più piccola, situata in un piccolo soppalco. ci accomodiamo dentro, anche se si potrebbe stare anche fuori, ma i tavoli che danno sulla strada sono tutti occupati. Dopo pochi minuti d'attesa ci accomodiamo e ordiniamo subito i primi, decidendo di saltare gli antipasti che di solito, quando si chiamano "di mare", non sono mai un granchè. Optiamo quindi per delle linguine ai frutti di mare, dalle porzioni più che generose ma dall'esecuzione non propriamente perfetta : vi si trovano solamente vongole e cozze e qualche pomodorino. proseguiamo quindi con una grigliata mista di seppie, pesce spada e gamberi, buona ma piccola nella porzione, ed un insalata mista servita scondita e senza nemmeno aver portato il menage a tavola. Degna di nota la scortesia dei camerieri, che appena vedono un piatto vuoto (o semivuoto) si fiondano sotto il naso dell'avventore per toglierglielo. Per riprenderci dall'amarezza del servizio ordiniamo una ricotta e pere, classica e gustosa chiosa serale.Conto di 27 euro comprese bevande (acqua naturale ed una bottiglia di bianco da 37 cl), decisamente basso ma sicuramente si può dare di più, sia nella qualità dei cibi che nel servizio. C'è anche la pizza, ovviamente cotta a legna e dall'aspetto decisamente invitante.





Il piatto forte della recensione è "linguine ai frutti di mare"


Tracklist consigliata : Kap Bambino - Lezard Crystal Castles - Vanished

giovedì 18 giugno 2009

La Fattoria

La Fattoria



Via Iaconti 15 - Dragonea di Vietri Sul Mare (SA)
Tel.: 089210518 - Chiuso il Mercoledì
Tipo di cucina : casereccia / specialità di pesce
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5



Come arrivare : da Salerno imboccare la statale 163 Amalfitana in direzione Amalfi, seguire poi le chiare indicazioni per Dragonea e i cartelli che indicano il nome del ristorante. C'è anche il parcheggio ai piedi del locale, senza parcheggiatore abusivo.



Con questa calura opprimente, meglio allontanarsi un pò dalla città e rifugiarsi fra i monti di Dragonea. Avevo già parlato di questo paesino nella recensione di "Al Limoneto", e ora ci ritorno presentandovi "La Fattoria". Il nome non tragga in inganno, qui la specialità della casa è il pesce, d'altronde anche se siamo in montagna (o quasi) siamo a due passi (forse qualcuno in più) dal mare della Divina. Il locale, oltre alla sala interna, ha un'ampia terrazza dove cenare d'estate, con la complicità di un venticello leggero che lenisce in parte il gran caldo. Ci accomodiamo e notiamo che qui non è in uso il menù, una consuetudine di alcuni locali che a molti potrebbe non piacere. Quindi si ascolta con attenzione il rosario del cameriere, che sciorina le pietanze con il suo tipico accento dei monti lattari. Partiamo come sempre con un buon antipasto di mare, rinforzato in questo locale da bruschette e frittelle di fiori di zucca (con troppa pasta, a dire il vero), e composto da salmone e alici marinate, insalata di polipo e ciacianielli, buoni e davvero microscopici. Proseguiamo con i primi, che qui hanno nomi originali come trapunti (delle piccole cortecce) ai gamberetti, rucola, pomodorini e vongole, e scialatielli (ok, non è originale come "trapunti") ai frutti di mare con la netta prevalenza delle cozze, oltre a vongole e astici. Entrambi buoni ed abbondanti nelle porzioni, ma a voler trovare una pecca si potrebbe dire che i primi, così come l'antipasto, nei ristoranti di mare come "La Fattoria" (e cioè a basso budget) finiscono per assomigliarsi un pò tutti. Osate, ristoratori, è possibile cucinare con fantasia anche con pochi soldi! Chiusura senza polemica con una buona torta ricotta e pera, e conto onestissimo di soli 30 euro, bevande comprese. Non c'è la pizza, ma in compenso c'è una buona selezione di pesce sia fritto che alla brace, oltre ad un vasto menù di mare.



Il piatto forte di questa recensione sono gli "scialatielli ai frutti di mare"



Tracklist consigliata : Xtc - Mermaid Smiled Xtc - Making Plans For Nigel

sabato 13 giugno 2009

El Tinglado

El Tinglado

Moll de Gregal, 5 y 6 - Barcellona (Spagna)
Tel.: 93-2218383 - Chiuso : mai
Tipo di cucina : catalana
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5


Come già detto per "La Fonda De Port Olimpic" basta raggiungere la zona in questione e parcheggiare nei paraggi. Attenzione, nelle strisce blu si paga anche di domenica.


Chiudiamo questo piccolo reportage culinario dalla terra di Catalonia con l'ultimo (ed anche più buono di tutti gli altri) ristoranti. Siamo sempre a Port Olimpic, accanto a "La Fond Del Port Olimpic", il posto si chiama "El Tinglado" ed è il classico ristorante di mare per turisti. Sarà che è domenica, sarà che è l'ultimo giorno e la nostalgia di casa si fa sentire, così decidiamo per un bel pranzo domenicale completo in tutto e per tutto. All'inizio, il titolare del ristorante credeva di aver trovato 5 polli da spennare, presentandosi al tavolo con tre pesci vivi da mezzo quintale l'uno. MA noi, strenuamente, abbiamo risposto che preferivamo il menù turistico, ovviamente a prezzo fisso. Per soli (e dico soli) 16 euro escluse bevande abbiamo mangiato come mai credevamo fosse possibile : si inizia con le classiche olive e bruschette, per poi passare ad una leggera insalata mista di pomodori, uova sode (che chissà perche a Barcellona mettono dappertutto), finocchi, indivia, per poi continuare con degli strepitosi e morbidissimi gamberi in pastella. Credevamo che fosse finita con l'antipasto, ma ci sbagliavamo : il nostro solerte cameriere, che dall'aspetto ricrodava Zorro senza la maschera, fa materializzare sotto i nostri occhi due pentole piene di cozze in zuppa, con un sughetto di carote, cipolle e altre erbe indefinibili. Già satolli, dimentichiamo per un attimo che ci aspetta ancora la portata più sostanziosa, e cioè la paella de marisco, cioè di mare, semplicemente la più deliziosa di tutta la mini-vacanza e di tutte le altre assaggiate in vita mia. Cozze, gamberi, calamari, piccoli astici, peperoni verdi e rossi e riso con zafferano a non finire, tanto da avanzare. Ma non è ancora finita : come sottoscrittori del menù turistico ci spetta ancora il dolce (meglio un buon sorbetto al limone, digestivo) e il liquore, ma non servito come fanno i taccagni delle nostre parti, ma bensì portando in tavola ben 4 bottiglie di liquori ghiacciate senza porre limiti alla nostra sete. Casomai il limite lo avrebbe messo la polizia, dato che qui in Spagna il tasso alcolico massimo previsto per legge è 0.25, la metà che da noi. Il conto finale, comprese le bibite (una sangria ghiacciata un pò troppo dolce per i miei gusti) è di 21 euro a cranio, ma soddisfatti e supersazi, e soprattutto grati al nostro cameriere, lasciamo anche una mancia di 5 euro. E lasciamo anche Barcellona, non prima di aver cercato il vigile che ci aveva multato per divieto di sosta (credevamo che la domenica fosse gratis!). Multa tolta, con tanti auguri e buona partenza. In chiusura, se passate per Barcellona, non potete non fare un salto da "El Tinglado". E salutateci Moncho.



Non c'è un piatto forte per questa recensione, essendo tutto squisito. Quindi li metto tutti.

Tracklist consigliata : Ska P - Napa Es Ska P - La Estampida

La Fonda Del Port Olimpic

La Fonda Del Port Olimpic


Moll de Gregal, 7-8-9 - Barcellona (Spagna)
Tel. 93-221-2210 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : Catalana
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5



Come arrivare : il ristorante si trova sul molo del Port Olimpic, quindi basta parcheggiare nelle
vicinanze e poi arrivarci a piedi oppure nei numerosi parcheggi interrati a pagamento. Si paga tanto, ma non ci sono gli abusivi.


Fra i quartieri nuovi sorti assieme alle olpidiadi del '92, Port Olimpic è forse uno dei più belli.
Con un immenso e spazioso lungomare, due grattacieli, un centro commerciale, un casinò, un porticciolo e una sfilza di locali, non c'è davvero il tempo per annoiarsi. Per fortuna ci sono anche una teoria di ristoranti più o meno grossi che si affacciano a cingere il porticciolo, e scegliere è davvero difficile, anche perchè sono tutti invitanti, anche troppo : in molti casi i camerieri oppure il titolare stesso escono dai propri spazi per accaparrarsi fisicamente i clienti. Scegliamo quindi "La Fonda Del Port Olimpic" anche grazie alla poca insistenza delle maestranze. Si cena in una saletta semichiusa, doce comunque è possibile fumare, intorno ad un enorme tavolo rotondo. Senza che vengano richieste, ci vengono offerte delle olive verdi e nere e delle bruschette con pomodoro, leggermente bagnate. Ma siamo qui anche stavolta per la regina di Barcellona, la paella, che fortunatamente in ogni locale è diversa. Continuando con l'escalation positiva, questa volta la paella mista si dimostra ancora più buona della precedente, molto più ricca e saporita, anche se più cotta. Stavolta a farsi compagnia ci sono cozze, calamari, vongole, pollo a pezzetti e peperoni. Ottima la birra d'accompagnamento, enormi anche stavolta le porzioni, onestissimo il conto : cira 16 euro per una cenetta a due passi dal mare. Chissà quanto ci sarebbe costato dalle nostre parti.



Il piatto forte di questa recensione è, ovviamente, la paella



Tracklist consigliata : Coldplay - Life In Technicolor U2 - City Of Blinding Lights

sabato 18 aprile 2009

Al Limoneto

Al Limoneto

Via Raccio 3 - Dragonea di Vietri Sul Mare (SA)
Tel.: 089/210358 - Chiuso il mercoledì
Tipo di cucina : casereccia / specialità di pesce
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : davvero molto semplice la strada, basta superare Vietri Sul Mare ed immettersi sulla statale Amalfitana in direzione di Amalfi, dopo circa 500 metri girare a destra in direzione Raito/Dragonea, seguire poi le indicazioni per Dragonea oppure i cartelli che indicano il nome del ristorante, che troverete alla vostra sinistra prima del paese. Attenti alla strada, molto stretta ed in alcuni tratti a senso unico alternato, con semaforo. Si parcheggia lungo la strada, senza parcheggiatore abusivo.

Aria di primavera, sole, mare, caldo. Per fortuna a Dragonea in un tranquillo venerdì sera di aprile non c'è nessuno dei tre elementi di cui sopra, quindi con il cuore lieto ci appropinquiamo (ogni tanto ci vuole un termine più ricercato) alla scoperta di questo delizioso locale che già dal nome mi suonava molto familiare. Il ristorante-pizzeria "Al Limoneto", com'è ovvio, si trova all'interno di un limoneto adagiato sul fianco di una collina, ed è dotato di un ampio terrazzo sul quale poter cenare all'aperto durante i mesi estivi. Ma, essendo ancora la temperatura poco clemente, ci accomodiamo nell'ampia sala che si raggiunge dopo le due rampe di scale che si trovano dopo l'ingresso a livello strada, ben illuminato e ben decorato da piastrelle di ceramica vietrese. Appena accomodati ci viene portata l'acqua, poi a voce il cameriere ci consiglia cosa prendere. Scegliamo dall'ampia offerta (tutta di mare) un antipasto misto con alici marinate, salmone, ciacianielli, gamberetti e fagioli cannellini, insalata di polipo e delle frittelle di pasta cresciuta accompagnate a delle mozzarelline impanate, e delle bruschette d'accompagnamento. Antipasto decisamente abbondante, così come il primo, delle ottime trofie ai frutti di mare con gamberetti, vongole, cozze e pomodorini, buonissime ma forse un pò troppo salate. Già che ci siamo, non ci neghiamo una buona frittura mista di triglie, calamari e alici, senza insalata che se no si ingrassa(!). Da bere una bottiglia mignon di falanghina del Sannio imbottigliata a Guardia Sanframondi, il paese dei battenti, e chiusura in bellezza con una squisita torta alle fragole e crema chantilly, dalla evidente fattura casalinga. Conto di 41 euro dunque per un antipasto, un primo, un secondo, un dolce, aqua e vino, non propriamente economico e popolare ma nemmeno caro, comunque a mio parere ne vale la pena in quanto il pesce provato era davvero fresco ed il servizio molto veloce e cortese. E poi, il piacere di mangiare in piatti di ceramica vietrese dipinti a mano dove lo mettete? P.S.: c'è anche la pizza, ovviamente cotta nel forno a legna.


Il piatto forte di questa recensione è "trofie ai frutti di mare"

Tracklist consigliata : Hard Fi - Hard To Beat
Gwen Stefani Feat. Akon - The Sweet Escape

martedì 26 agosto 2008

Masseria Casella


Masseria Casella
Via Cristoforo Colombo, 51(traversa della litoranea) - Pontecagnano Faiano (SA)
Tel.: 089.30.21.43 Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia/marinara/pizzeria
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 1/5
Come arrivare : alla stazione ferroviaria di Pontecagnano proseguite dritto in direzione Battipaglia, giunti allo stop dove c'è un enorme faro e un passaggio a livello girate a destra, in direzione del mare. Troverete il locale alla vostra sinistra.
Ingredienti per un serata un attimino particolare:-8 avventori affamati-un ristorante molto bello immerso nella campagna della piana del sele-8 panetti per pizza che non ne vogliono sapere di lievitare-1 ora e mezza attendendo vanamente il cibo-3 camerieri che si contraddicono fra di loro-una titolare con un pò di buon senso che ci lascia andare senza pagare il conto.Mischiate il tutto ed avrete l'esperienza più gourmand che vi possa capitare, cioè quello che mi è accaduto sabato scorso alla "Masseria Casella". Aldilà delle considerazione estetiche sul bellissimo locale (sembra davvero un'antica masseria, e probabilmente lo era, immersa fra platani surreali e canneti altissimi), ciò che vi andrò a raccontare è il resoconto di qualcosa che non mi era mai successo nella mia lunga carriera di giornalista enogastronomico. Arriviamo dunque alla bellissima "Masseria Casella" accomodandoci al tavolo prenotato all'aperto, ordiniamo gli sfizi della casa che arrivano abbastanza in fretta assieme alle bibite, poi per le pizze, a causa forse dell'esaurimento della pasta, bisogna aspettare più di un'ora prima di avere notizie che forse sarebbero arrivate fra venti minuti, per poi essere consigliati di cambiare pietanza, fino all'intervento della titolare che, scusandosi con grande umiltà, ci lascia andare senza pagare il conto. Ormai è mezzanotte, non ci resta che andare al "Casereccio" che non ci hai mai deluso.
P.S.: il voto qui espresso si riferisce solamente alla mia esperienza, non dubito della qualità del locale, peccato che il mio palato non ne abbia avuto prova.
Tracklist consigliata : Daft Punk - Musique
Blondie - Atomic

lunedì 18 agosto 2008

Mediterraneo



Mediterraneo

Via Nicotera - Acciaroli di Pollica (SA)

Tel. 0974.904747 - Chiuso il ?

Tipo di cucina : marinara
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dalla variante alla strada statale 18, uscite a Vallo Scalo e poi proseguite in direzione del mare, a Casal Velino girate a destra in direzione Acciaroli, trovate parcheggio nei pressi e avviatevi a piedi sul lungomare, la struttura che ospita il ristorante è impossibile che passi inosservata.

Acciaroli, come la miriade di cartelli in legno ci ricordano, è il paese di Hemingway, il quale, si narra, avrebbe preso spunto dai pescatori del luogo per modellare il protagonista del celeberrimo “Il Vecchio E Il Mare”. Poco più avanti c'è Pioppi, e puntuali i cartelli indicano la cittadina come base di partenza degli studi di Ancel Keys sulla dieta mediterranea. Chissà perchè tutto questo marketing territoriale non si usa anche in costiera Amalfitana, esclusion fatta per Ravello della quale si ricorda il soggiorno di Wagner che ispirandosi ai giardini di Villa Rufolo compose l'altrettanto celebre “Parsifal”. Basterebbe anche indicare che Cetara era meta preferita dal re Vittorio Emanuele III e da Jacqueline Kennedy Bouvier, così come Zeffirelli ha una villa a Positano e così via. Ma questa è un altra storia. Il “mediterraneo” sorge al principio (o alla fine, dipende dai punti di vista) del lungomare di Acciaroli, in una sorte di torre a tre piani dove il ristorante occupa il livello più alto, affacciandosi direttamente sul mare. La cucina, com'è ovvio, verte principalmente sul mare in tutte le sue declinazioni, e dunque la partenza è d'obbligo con l'antipasto “acciarolese” di pescetti piccoli fritti a grandi dosi, poi gamberi fritti, bianchetti, salmone marinato, vongole e cozze. Già così si è mezzi pieni, ma il bello deve ancora venire, e cioè degli ottimi ed abbondanti spaghetti ai frutti di mare con pomodorini e dei paccheri alla pescatrice con aggiunta di vongole. Il locale, dimenticavo, è arredato in modo moderno con la preponderanza dei toni blu e bianchi, e se debbo fare un unico appunto è quello che a prendere le ordinazioni sia solamente un cameriere, cosa che rallenta un po' il servizio, peraltro preciso ed efficiente. Il dolce scelto, una cioccolato e cocco della pasticceria “Bella Napoli” di Salerno si rivela una delizia, anche se il limoncello purtroppo è finito e tocca ripiegare sul liquore di mela annurca. Insomma, anche se hanno sbagliato il nome del mare, ci hanno azzeccato in tutto il resto, compreso il conto che è di soli 45 euro per tanta qualità, e nessuna spina di pesce (né vera né metaforica) da far andare di traverso al cliente.
Tracklist consigliata : Buscemi – Seaside
Safri Duo – Baya Baya

Il Vicoletto



Il Vicoletto

Via Indipendenza, 52 - Palinuro di Centola(SA)

Tel: 0974931018 - Chiuso il ?

Tipo di cucina : marinara

Fascia di prezzo : media

Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : non chiedetemi come arrivare a Palinuro, perchè seguendo le indicazioni del mio navigatore c'ho messo un'eternità , anche se la strada era confortevole. Arrivateci dunque per fatti vostri, pagate l'estorsione del parcheggio a questi comuni che fanno cassa coi fessi, e poi cercatevi il locale su corso.

Palinuro, com'è noto, prende il nome dal nocchiero di Enea che secondo la leggenda morì proprio in queste acque. Le stesse acque che è possibile ammirare dalla bella terrazza de “Il Vicoletto”, ristorante dell'Hotel “La Conchiglia” che offre ristorazione anche a chi non alloggia presso la struttura. Il locale, come si evince dal nome, si trova in un vicolo del corso principale della ridente cittadina balneare, e propone ovviamente menù di pesce. Si può anche optare per un menù turistico a prezzo fisso, ma essendo scarno e poco invitante preferiamo cenare come sempre alla carta. Per primo dunque ordiniamo degli scialatielli ai frutti di mare, senza infamia e senza lode, saporiti grazie al forte olio cilentano messo come condimento. troppe cozze, poche vongole ed un solo “cannolicchio” non giustificano comunque la dicitura “frutti di mare”. Stesso discorso per la frittura, poco abbondante e con troppi gamberi. Vorremmo rifarci con un dolce, ma il cameriere sostiene che “a dolci siamo un po' scarsi”. Non solo a dolci, aggiungerei io. Comunque, finiamo con un limoncello annacquato servito in un bicchierino da grappa e con il pos malfunzionante che mi obbliga ad usare il contante (46 euro, un'enormità). In definitiva, 4/5 dati dalla media dei 5/5 del panorama e dei 3/5 del servizio.
Tracklist Consigliata : Giuni russo- Un'Estate Al Mare
Righeira – L'estate Sta Finendo

lunedì 7 luglio 2008

Il Vecchio Podere


Il Vecchio Podere
Via Precuiali 29, Gromola di Capaccio (SA)
Tel.: 0828/861286 Chiuso il?
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : dalla litoranea (ss 175) proseguire fino a superare la foce del fiume Sele, prima degli hotel troverete l'indicazione per il locale, che si trova a circa 2 chilometri dalla strada principale.
Dalla ss18, arrivate in località Ponte Barizzo e seguite le indicazioni per la litoranea, fino a trovare la deviazione per il locale.
Attenzione : la strada che conduce al locale presenta delle enormi radici di cipresso che deformano il piano stradale, quindi attenti alla coppa dell'olio. Ampio parcheggio privato dinanzi al locale, senza parcheggiatore abusivo.
Siete mai stati a capaccio? Molto probabilmente sarete stati a Paestum a visitare i templi, oppure a Laura in uno dei tanti hotel per qualche cerimonia, ma dubito che abbiate mai visitato la vera Capacccio, e cioè la cittadina che si trova a circa 400 metri d'altitudine sulla strada che si inoltra verso Roccadaspide e Castel San Lorenzo. Pertanto, probabilmente non conoscerete nemmeno la frazione Gromola, dove si trova questo splendido ristorante che ora vi descriverò. "Il Vecchio Podere", a dispetto di tanti locali che usano l'appellativo "vecchio" spesso a sproposito, si trova davvero in una vecchia masseria di campagna ristrutturata, ma alle pareti sono ancora ben visibili delle antiche vestigia dell'età rurale, come attrezzi, botti e una curiosa bicicletta con freni a bacchetta appesa ad una delle travi. Le sale sono due, una ottenuta in una veranda coperta con travi a vista, aperta sui lati e pertanto ottima in estate, ed una interna più riparata. Mangiando in veranda, si può godere della vista di un giardino lussureggiante e ben curato con panchine in legno. Appena accomodati ci viene portato il menù, dal quale scegliamo l'antipasto omonimo (cioè con lo stesso nome del locale, che nella maggior parte dei casi è anche il migliore), con verdure grigliate davvero fresche, bocconcini e ricotta di bufala e salumi vari. Nonostante avessimo cominciato di terra, invertiamo la rotta ad u e decidiamo di provare dei tubetti al coccio e zafferano, una porzione enorme che val bene anche per due, pasta deliziosa e cotta al dente, con un sughetto giallo dove galleggiano pezzetini di coccio, che è un pesce e non il risultato della rottura di qualche vettovaglia in cucina. Il vino della casa, un bianco servito abbastanza freddo, è buono ed acidulo, e scende che è una bellezza. Proseguiamo con il pesce, scegliendo una frittura, anche in questo caso una sola porzione ma dalla quantità decisamente industriale, triglie, calamari e gamberetti decisamente freschi e non congelati, tanto limone (capito? per chi deve capire...) e alcuni calamari che purtroppo rimangono nel piatto, mi spiace dirlo ma erano davvero tanti. Insalata mista di rito, da condire con il menage direttamente in tavola, dolci da scegliere dalla lunga lista (nota: qui è anche possibile scegliere, con soli 5 euro, tre assaggi di altrettanti dolci diversi), dalla quale scegliamo il cioccococco al gelato di vaniglia (si chiama davvero così!) dallo stupendo contrasto-caldo freddo dato dal tortino bollente e dal gelato di contorno. Il limoncello ci viene portato due volte, causa scarsa comunicazione fra i camerieri, ma c'è tanta strada da fare e così ne beviamo uno solo. Conto davvero onesto, solamente 45 euro per tanto ben di dio, in una location davvero unica ed incantevole. P.s.: c'è anche la pizza ed una buona selezione di carni internazionali alla brace, ma la parte del leone la fanno i primi ed i secondi di mare.
Tracklist consigliata : Moloko - Bring It Back
Everythings But The Girls - Missing

domenica 15 giugno 2008

La Contadina

La Contadina

Via Magellano 153 (traversa della litoranea) - Pontecagnano Faiano (SA)
Tel.: 089/203348 - 340/5962610 Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : da Salerno, proseguite sulla litoranea in direzione sud, fino a trovare poco prima dell'ippodromo le chiare indicazioni per il locale. Se provenite da Pontecagnano, seguite le indicazioni per l'aereoporto e poi di lì fino alla litoranea, troverete il locale alla vostra sinistra.

Ai confini della realtà, in un lembo di terra che ho già descritto tempo fa in un altra recensione, sorge un ristorante che ha dell'unico, e non per quanto riguarda la ristorazione. In una struttura metallica gigantesca è possibile incrociare centinaia di persone dall'età compresa fra i 15 e i 70 anni ballare polke, mazurke, latini-americani etc. etc. Sto parlando ovviamente de "La Contadina", che si può fregiare, a giusto titolo, di essere oltre che un ristorante-pizzeria una balera. Essendoci recati lì di sabato, il locale è ovviamente gremito, ma il servizio è comunque veloce, grazie al gran numero dei camerieri che fanno la spola fra una sala e l'altra e le cucine, anche se a volte è molto difficile ottenere la loro attenzione, soprattutto per il volume della musica che un solerte deejay caccia dal suo laptop. Decidiamo di aprire con un maestoso antipasto, fiondandoci sulla troppo bistrattata aversana, incuranti del pericolo diossina. Verdure di ogni sorta ripiene, grigliate e sott'olio, nodini di mozzarella e insalata di polipo, alici marinate e cozze, dunque mare e terra in un mix non troppo azzecato, ma efficace quando si ha fame. Le verdure sono un pò troppo fredde, così come il vino, e non c'è pane ma solo delle bruschette. Per secondo optiamo per un misto di carne arrosto, ben cotto, e un insalta mista. Dolce un pò deludente, dei profiterol troppo caldi perchè eidentemente lasciati troppo tempo fuori dal frigo. In definitiva, un locale senza infamia e senza lode dal punto di vista gastronomico, d'altronde la sua caratteristica precipua è quella del ballo.

Tracklist consigliata : Franco Battiato - Voglio Vederti Danzare
David Bowie - Let's Dance

sabato 14 giugno 2008

Antico Mulino

Antico Mulino

Via De Marinis 46, Molina di Vietri Sul Mare (SA)
Tel.: 089/212171 - 347/8047363 Chiuso il martedì
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : più semplice di così si muore. Il locale è situato al km 49 della statale 18, pertanto proveniendo da Salerno, al bivio con la statale 163 Amalfitana poseguite dritti in direzione di Cava De' Tirreni fino a trovarvi il locale sulla destra. Parcheggio di fronte, nello spiazzo riservato al ferramenta che di sera ovviamente è chiuso. Nessun parcheggiatore abusivo, per fortuna.

Molina, piccola frazione di Vietri Sul Mare, tristemente nota per il
tragico alluvione del 1954, deve il suo nome agli antichi mulini che
vi si trovavano in epoca medievale. Da questo spunto storico prende
nome il ristorante "Antico Mulino", caratteristico ed accogliente
ristorante a metà strada fra Cava De' Tirreni e vietri Sul Mare,
posizionato sulla trafficata strada statale 18. Anche troppo
trafficata, a mio parere, visto che l'unica pecca del locale,
fralatro ovviamente non imputabile alla dirigenza, è il rumore delle
motociclette che passano di continuo al massimo dei giri. Il locale,
come dicevo, è intimo e raccolto, con tanto mobilio in arte povera a
dar calore, ed è composto da una saletta con circa trenta coperti a
piano terra e di un soppalco più piccolo. La cucina è varia, si può
venire qui anche solo per una pizza, oppure affidarsi alle proposte
verbali (il menù c'è, ma non viene portato) del cameriere. Visto che
è il mio compleanno non bado a spese, e così ci fiondamo decisamente
sul pesce, iniziando con un'antipasto di mare da record, con chele di
granchio, surimi, insalata di polipo, alici marinate, cozze, vongole
e salmone marinato. Una vera delizia al termine del quale ci si sente
già quasi sazi. Per primo avrei optato per due assaggi diversi, e
cioè paccheri allo scoglio e fusilli freschi con frutti di mare, ma
il cameriere ci avvisa che non è possibile prepararli solo per due. E
qui che avviene il miracolo del socialismo gastronomico, in quanto
un'altra coppia a noi limitrofa, avendo la stessa necessità
mangereccia, ci permette di avere le nostre due mezze porzioni, e
loro altrettanto. Il tutto accompagnato da un bianco leggermente
frizzante imbottigliato in nome e per conto della ditta, buono e non
troppo pesante, servito alla giusta temperatura. I due primi si
rivelano davvero gustosi, e anche molto sostanziosi, pertanto
(sfortunatamente) non rimane spazio per una frittura di pesce.
Pazienza, sarà per la prossima volta. Lo spazio per il dolce invece
c'è sempre, così ordiniamo un'ottima torta cappuccino, e un
limoncello d'ordinanza. Il conto è decisamente onesto, 43 euro in
due, compreso lo sconto di 5 euro per i possessori, come me, della
Vivilasalerno Card, che permette appunto di ottenere sconti in
ristoranti e altri esercizi commerciali. Ritornando all'Antico
Mulino, si tratta sicuramente di un ottimo ristorante dove mangiare
del buon pesce a due passi da Salerno e dalla Costiera Amalfitana.
Vivamente consigliato, specie nei giorni infrasettimanali quando c'è
poca gente.

Tracklist consigliata : Baustelle - Colombo
Spandau Ballett - True

domenica 1 giugno 2008

La Carcara

La Carcara

Via Castello 1 - Pogerola di Amalfi (SA)
Tel.: 089/830206 Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare: da Salerno, proseguite in direzione della statale 163, superate Amalfi e poi imboccate il bivio ben segnalato per Pogerola, arrivate al centro del borgo e seguite le indicazioni per il locale, dotato di parcheggio senza abusivo.
Da Napoli, è possibile arrivare a Pogerola passando per Castellammare di Stabia, poi Lettere ed infine Agerola, arrivando a Pogerola continuando in direzione di Amalfi.

Sospesa tra cielo e mare sorge il borgo di Pogerola, frazione di Amalfi, la storica repubblica marinara che da il nome a tutta la costa che partendo da Salerno arriva sino a Sorrento. Data la sua posizione, da Pogerola si può godere di un panorama mozzafiato su tutto il golfo e sui monti Lattari, soprattutto se si sale fin sull'eremo che sovrasta il piccolo borgo. Ai piedi di quest'eremo troviamo il ristorante "La Carcara", locale a conduzione famigliare nel vero senso della parola : il padre e la madre ai fornelli, i figli ad aiutare nel servizio e qualche amico a fare da cameriere e pizzaiuolo. Il locale è spartano e senza troppi barocchismi, il forno per le pizze si trova appena si entra sulla destra, poco più in là c'è la cucina, non a vista ma ad "intravista", in quanto visibile solo da alcuni tavoli, fra cui il mio. Ho così potuto vedere in diretta la preparazione di tutte le portate che ho ordinato, iniziando da un antipasto di mare con alici marinate, gamberetti e insalata di polipo, servito con una focaccia all'origano appena sfornata ed un altra con pomodorini e scaglie di parmigiana, davvero gustose entrambi. Proseguiamo con dei vermicelli alle vongole, che ho visto far saltare dallo chef con una maestria data da anni di esperienza (chissà perchè quando ci provo io poi mi tocca staccarli dal soffitto...), forse un pò troppo al dente per i miei gusti ma buoni, così come le vongole giganti del condimento. Per concludere un'ottima frittura di pesce con totani, calamari, triglie e gamberetti, insalata mista e vino bianco sfuso, credo una falanghina, leggera e aromatica. Dolce fatto in casa alle fragole, e limoncello d'ordinanza, 45 euro spesi volentieri e stomaco pieno da sballottare su è giù per le curve della statale 163. Ah, perchè non sono nato in costiera!
Tracklist consigliata : Giuliano Palma & The Bluebeaters - Testarda Io
Johann Pachelbel - Canone In Re Maggiore

mercoledì 16 gennaio 2008

Non Ti Pago


Non Ti Pago

Via Eduardo De Filippo, 74 Salerno
Tel. 089.712373 Chiuso il ?
Tipo di cucina : salernitana/regionale
Fascia di prezzo : medio/alta
Valutazione complessiva : 3/5

Come arrivare : sebbene nel parlato comune dei ragazzi salernitani via De Filippo sia ancora chaiamata "via nuova", essa non è altro che la pluridecennale strada di collegamento fra i quartieri Italia/Europa con Torrione aAto e Sala Abbagnano. Se provenite da nord dunque, uscite dalal tangenziale di Salerno allo svincolo di Sala Abbagnano e poi proseguite per via Vestuti, costeggiando la caserma Avossa, fino ad arrivare all'incrocio con via Pietro Del Pezzo. Qui girate a destra, e troverete il locale dopo un centinaio di metri. Se provenite da sud, uscite allo svincolo di Pastena, proseguite in direzione del mercato di Via De Crescenzo e superato il centro sociale di via Cantarella girate a destra fino ad arrivare al locale.

Il ristorante/pizzeria "Non Ti Pago" prende il nome, com'è ovvio, dall'ononima commedia di Eduardo De Filippo, al quale è anche intitolata la strada ove si trova il locale. Dev'esserci qualcosa che non va all'ufficio toponomastico del comune di Salerno, se ad un maestro di tale levatura viene dedicata una strada di campagna ed al maggiore poeta salernitano del novecento (Alfonso Gatto) il viadotto che conduce al porto commerciale. La commedia già citata narra delle peripezie di un dipendente di un banco lotto napoletano alle prese con il suo datore di lavoro, il quale sostiene che la sua ultima ed ingente vincita sia dovuta unicamente alle comunicazioni oniriche intercorse fra il suo sottoposto e il suo defunto padre, e pertanto non appertenti a lui. Il locale, che non ha nulla di teatrale se non alcune frasi di Eduardo scritte sui muri, è compsto da un'ampia veranda coperta nei mesi invernali e di due sale interne più piccole. Meta di frequenti festeggiamenti, è anche possibile incappare qualche sera in un triste e stonato karaoke. Basta però ritirarsi nella piccola sala per fumatori, e iniziare il pasto, peraltro servito rapidamente, scegliendo magari un antipasto classico all'italiana oppure le verdure del buffett. Per proseguire c'è l'imbarazzo della scelta, fra primi sia di mare che di terra, pesce e carni alla brace (c'è anche la fiorentina), e la pizza, servita inspiegabilmente in versione mignon. Gli ingredienti sono tutti di prima qualità, così come i dolci provenienti dalla storica pasticceria Pantaleone, ma è il conto che davvero non convince. Si rischia infatti di spendere anche 20 (dicasi venti) euro rimanendo ancora affamati, soprattutto per le porzioni. Decisamente un locale ben fatto e ben amministrato, ma i 5/5 di questo blog si conquistano così: ottima qualità del cibo, cortesia nel servizio, velocità, e prezzo più che onesto. E' proprio questo quello che manca al "Non Ti Pago".

Tracklist consigliata : The Cure - Boys Don't Cry
Rihanna - Umbrella

lunedì 8 ottobre 2007

Hosteria Pizzeria Vecchio Mercato


Hosteria Pizzeria Vecchio Mercato
Via Gelsi Rossi n.25 - Salerno
tel.089794360Chiuso: non specificato
tipo di cucina: salernitana/cilentana, con leggera predilezione per il
pesce
fascia di prezzo: medio/alta
votazione complessiva: 4/5

Come arrivare:Il locale è situato al centro geografico della città, subito dietro le
onoranze funebri di via settimio mobilio e la linea ferroviaria.
Uscendo dalla tangenziale di Salerno a Fratte seguite le indicazioni
per via Irno, poi seguite le indicazioni per la futura cittadella
giudiziaria, quando alla vostra sinistra troverete un inutile quanto
oscenamente costoso "faro della giustizia" siete sulla buona strada,
percorrete la nuova arteria fino a quando arriverete su di un ponte con
travi a vista, girate subito a sinistra e siete arrivati. C'è anche un
capiente parcheggio per ora sprovvisto di addetto alla sosta (leggi
"abusivo"), approfittatene finchè non c'è.

Salerno è una cittadina dalle nobili e lontane origini, cresciuta con
il tempo fino a contare la bellezza di quasi 150000 abitanti, per la
maggior parte concentrate nella parte orientale e collinare della
città, che per molti cartografi illustri si fermava (fino a pochi anni
orsono) alla stazione centrale delle ferrovie dello stato. Aldilà di
tale stazione, verso sud, sorgeva fino a circa 6 anni fa il mercato
generale della frutta e della verdura, un luogo a dire il vero triste e
lugubre, quasi fosse uscito dalla penna di Dickens, perennemente umido
e scuro, anche forse perchè veniva frequentato solo alle prime luci
dell'alba. Per motivi personali durante la mia infanzia ho spesso
visitato questo luogo tetro teatro (stavolta l'allitterazione era
voluta) di scambi di merce, ma anche di tristi scene di degrado e
povertà: non era raro infatti scorgere anziani di entrambi i sessi
cercare di accaparrarsi gli ultimi pezzi di frutta e verdure scartati
dalla cernita dei commercianti, perchè magari un pò lividi oppure
decisamente marci. Ora è tutto finito, il progresso ha imposto la
demolizione di quella struttura fatiscente per far spazio ai lavori
della famigerata "Lungoirno", e di quel luogo non c'è più traccia. O
meglio, l'unica traccia è forse rimasta nel nome del locale che vi vado
ora a presentare, l "Hosteria Pizzeria Vecchio Mercato ", appunto.
Questo grazioso ristorante sorge alla fine di Via Gelsi Rossi, in
direzione del capolinea della Sita, e dispone di tre sale molto piccole
e raccolte, di cui una all'esterno per i mesi estivi. L'interno è
costituito da una sala più grande che dà direttamente sul forno per le
pizze, delimitata da una credenza in arte povera dove sono adagiati
anche gli antipasti, passando poi sotto un arco si accede all'altra
saletta, più piccola e che conduce all'uscita. La sensazione che si ha
è di calore, data sia dai piccoli spazi (a volte si urta col gomito il
proprio commensale oppure qualcuno dei tavoli accanto) che dalle luci
soffuse. Ai muri sono appesi alcuni quadri e antichi oggetti contadini.
Il menù è molto variegato, si può venire qui anche solo per una pizza,
ma il mio conisiglio è quello di optare per i primi di pesce, come gli
scialatielli ai frutti di mare oppure le trofie alle vongole, per poi
passare ai secondi come orate o frittura di pesce. Naturalmente è
possibile anche mangiare delle ottime pietanze di terra, così come
chiudere il pranzo con un buon dolce che qui fortunatamente non manca
mai. Unica nota dolente è forse il conto, siamo oltre i 25 a testa per
un pranzo completo, ma forse si paga un pò troppo l'ubicazione
centrale, in fin dei conti un buon posto dove mangiare senza
allontanarsi troppo dal centro.
Tracklist consigliata : Sleater Kinney - Jumpers
Tre Allegri Ragazzi Morti - Volo Sulla Mia Città

sabato 29 settembre 2007

Il Casereccio


Il Casereccio
Via Magellano (traversa della litoranea) Pontecagnano Faiano (SA)
Chiuso il lunedì e il martedì
Tipo di cucina: casereccia
Fascia di prezzo: medio-bassa
Valutazione complessiva: 5/5
Come arrivare : trattasi di locale a notorietà riflessa, essendo che spesso viene scelto al posto de "La Contadina", che si trova circa 100 metri prima provenendo dalla litoranea. Non essendo "Il Casereccio" seganalato in alcun modo, seguire le indicazioni per "La Contadina" e poi troverete anche il suddetto, un pò come quando si vuole andare all'Ikea e ci si ritrova da Leroy Merlin.
Nel bel mezzo della fertile piana del Sele e nello specifico nel vasto spazio compreso fra la litoranea e la statale 18 sorge un microcosmo sconosciuto ai più, fatto di vivai, villette private, club privè, ippodromi, caseifici, case vacanze, discoteche e amenità varie, che di notte assume tutta un altra fisionomia, protetta dal favore delle tenebre. Ma esistono anche dei piacevoli e purtroppo poco pubblicizzati luoghi dove poter mangiare bene spendendo il giusto, allietati dall'afrore delle nostre care amiche bufale. Sto parlando naturalmente de "Il Casereccio", locale senza troppe pretese com'è giusto che sia un posto con un simile nome. L'ambiente nel quale ci si ritrova una volta entrati è a dir poco accogliente, anche se ad essere sinceri risente di una rusticità posticcia un pò troppo artificiosa. Le sale in cui mangiare sono due, una situata subito dopo lo spazioso parcheggio, la più piccola, e quella interna, nello stesso locale dove si trovano le pizze. Travi in legno lucido, pilastri in mattoni e tovaglie di carta completano l'insieme, d'altronde qui si viene per la sostanza, non certo per la forma. Gli antipasti sono proprio come quelli che mangereste se foste a pranzo da vostra nonna, e assecondano la fantasia dello chef, pertanto oltre alla base obbligatoria di bocconcini deliziosi e salumi si possono degustare parmigiane di melenzane, fagioli con salsiccia a rondelle, peperoni oppure melenzane a funghetti. Per proseguire c'è l'imbarazzo della scelta, fra pizze naturalmente cotte a legna, primi di terra o di mare (per gli indecisi meglio scegliere scialatielli vongole e porcini, d'altronde siamo a metà strada fra il Tirreno e i Picentini), carni alla brace ma anche spigole, orate e una inaspettata frittura di pesce. A nobilitare ulteriolmente il menù (che, per inciso, come in altri locali qui non c'è: si ascolta in religioso silenzio la declamazione del cameriere, che spesso è costretto più volte a ritornare sulle sue parole a causa della scarsa igiene dei nostri padiglioni auditivi) è la vasta scelta di dolci, senza i quali è davvero impossibile chiudere un pranzo degno di essere chiamato tale. Il mio consiglio è di provare la torta panna e nutella con riso soffiato, non ve ne pentirete. Come già detto il ristorante si trova a pochi passi dai luoghi della movida salernitana, dove per modiche cifre è possibile incontrare i migliori divi del momento laureatisi neo-divi presso qualche reality di successo o presso qualche trasmissione pomeridiana di prostituzione legalizzata. Pensate, con circa 50 euro potreste in un simpatico sabato sera autunnale in un simpatico locale della litoranea (opps, scusate, volevo dire "costa sud") dove c'è bella gente e bella musica riuscire a toccare lo slip di un simil-divo, oppure scegliere di andare a "Il Casereccio", dove con soli 20 euro (tutto compreso) farete felici il vostro stomaco ed il vostro cervello. La scelta, come sempre, è a voi.
Tracklist consigliata : Squarepusher - Theme From Ernest Borgnine
Daft Punk - Around The World