mercoledì 24 ottobre 2007

Anabeco


Anabeco

Via Raffaele Siniscalchi, Lancusi (SA)
Tel. 338 3564492 (è il cellulare del proprietario)
Giorno di chiusura: domenica
Tipo di cucina : sfiziosa/casereccia/pubbistica
Fascia di prezzo : bassissima
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : partendo dal presupposto che è meglio andarci con qualcuno che già conosca il posto, in quanto di difficile raggiungimento, vi basterà uscire allo svincolo di Lancusi del raccordo Salerno-Avellino, proseguite poi in direzione delle facoltà scientifiche, e prima di raggiungere il plesso universitario girate a destra, proseguite dritti dopo il campo sportivo e 20 metri prima della piazzetta principale del paese troverete l'Anabeco. Potete anche infilarvi nell'oscuro
vialetto che conduce all'ingresso e cercare di trovare parcheggio all'interno, ma se ha piovuto da poco è vivamente sconsigliato per la vostra vettura e per le vostre scarpe.
Paradosso urbanistico per eccellenza, Lancusi nonostante sia solamente una frazione è più popolata del suo comune madre, e cioè Fisciano. Il perchè è presto detto, anni fa si decise di spostare saggiamente l'università di Salerno in territorio Irpino, creando dei collegamenti ad hoc come raccordi autostradali, stazioni ferroviarie ma soprattutto case, tantissime case, migliaia di vani affittatti a prezzi spropositati ai ragazzi che giungono qui, soprattuto dal Cilento e dalla Calabria, ma anche dalla Basilicata, per farsi un istruzione. In questo contesto urbanisitico, che potrebbe alla lontana richiamare Bologna la dotta (solo per la presenza degli studenti fuori sede) si trova uno dei pub/ristoranti/pizzerie più caratteristici della provincia, e cioè l'Anabeco, o per meglio dire Tonino Show, dal nome del suo proprietario/intrattenitore. Caso più unico che raro dove mangiare conviene più che fare la spesa, è luogo di ritrovo naturalmente per gli studenti a basso reddito, ma anche per famiglie che intendano festeggiare le proprie ricorrenze, o semplicemente per chi desidera stare in compagnia senza svuotarsi necessariamente il portafogli. L'offerta gastronomica è davvero ampissima, difatti si può spaziare dal classico antipasto all'italiana al fritto misto, detto anche dalle nostre parti "palla al centro", costituito da
patatine, mozzarelline, olive ascolane e chele di granchio, sempre servite da solerti camerieri che come dei bravi marsupiali sono sempre forniti di majonese e ketchup conservati nel loro grembiale. Si può proseguire poi con un primo che di solito è fisso a seconda della giornata, oppure la classica pizza cotta a legna in decine di varianti, oppure carne alla brace e altri
secondi, per non parlare di panini, panuozzi e altre delizie. Il Tonino show, invece, come specifica anche il menu, è gratis, pertanto se non volete essere presi in giro sui vostri presunti o reali orientamenti sessuali non venite all'Anabeco. Dolce ed amaro in chiusura, conto da pagare direttamente al banco nelle mani di Tonino, tranquilli comunque, qualcosa si depenna
sempre dalla lista e bisogna essere davvero dei mangioni per spendere più di 10 euro, dall'antipasto al dolce. Vivamente consigliato, se non altro per incoraggiare chi ha fatto della ristorazione popolare una scelta di vita.
Tracklist consigliata : Green Day - Basket Case
CCCP - Io Sto Bene

Al Vecchio Torchio


Al Vecchio Torchio

Via S. Maria Dei Campi, 3 Salerno (Giovi)
Tel. 089.406363Giorno di chiusura: ?
Tipo di cucina: casereccia
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva: 4/5

Come arrivare : il locale si trova sulle colline di Giovi ma sul versante opposto al centro cittadino, pertanto per evitare troppa strada è meglio giungervi da Sant'Eustacchio, uscendo dalla tangenziale allo svincolo Pastena-Giovi e proseguendo appunto per Giovi. Superato Ponte Guazzariello (dal nome carino e sfizioso, ma il ponte in sè fa schifo) continuate a salire
fino a quando vi troverete il locale sulla destra, attenzione poichè si trova proprio in una curva a gomito, ma di notte è ben illuminato e difficile da mancare.

Piccola parentesi pre-recensoria: sono tornato nonostante tutto, dopo intimidazioni, minacce di taluni che mi additavano come causa del loro divorzio e critiche puerili che lasciano il tempo che trovano. E' mia intenzione ribadire che non mi farò intimidire da nessuno, e che continuerò nella missione esplicata a fondo pagina. Ciò premesso, andiamo alla recensione.Dell'evoluzione e delle peculiarità della cucina giovese abbiamo già parlato in un post precedente, basta solamente ricordare in questa sede come anche il ristorante-pizzeria "Al Vecchio Torchio" appartenga a pieno titolo a tale categoria di ristoranti economici e dalla struttura contadina. Come si evince sin dal nome, il richiamo alla tradizione contadina è forte, anche se magari la parola "torchio" può suscitare in qualcuno brutti pensieri, vi basti pensare che è uno strumento che serve
unicamente a spremere le vinacce, da non confondere con il "tornio" che è tutt'un'altra cosa. Il locale è dotato di un ampio parcheggio situato sul retro dell'abitazione dei proprietari del ristorante, ed è fortunatamente sprovvisto di parcheggiatori. Le sale sono due, quella interna e quella costituita da una sorta di veranda che in estate viene aperta e permette di cenare al fresco. Come si vede nelle foto, anche qui sono presenti numerosi attrezzi agricoli che fanno bella mostra di sè, quasi a creare un piccolo museo della civiltà contadina. L'offerta gastronomica è davvero variegata, si passa dai classici antipasti alla pasta fatta in casa condita con funghi oppure carni alla brace con i classici contorni, ma il locale è famoso soprattutto per la sua squisita pizza, che è possibile anche portare via, proposta in mille combinazioni di sapori e colori. Buona dotazione di dolci e amari in chiusura, personale estremamente gentile e disponibile, conto che
difficilmente supera i 15 euro a testa per una pizza con antipasto e dolce finale. Decisamente consigliato, anche per la sensazione di calore che il locale, piccolo e raccolto e interamente rivestito in legno, sa donare.P.S.: mi avete fatto arrabbiare e ne è uscita una recensione seria, cattivi!
Tracklist consigliata : Negramaro - Come Sempre
Baustelle - La Guerra E' Finita

mercoledì 10 ottobre 2007

Masseria Della Fontana Vecchia



Masseria Della Fontana Vecchia
Località Palomba - San Cipriano Picentino (SA)
tel. 089861247 chiuso il lunedì
tipo di cucina: casereccia
fascia di prezzo: bassa
valutazione complessiva: 5/5

Come arrivare: un vecchio adagio risalente alla Roma imperiale recita "tutte le strade portano a Roma": lo stesso vale per San Cipriano Picentino. Ci si può arrivare difatti: da Fratte via San Mango, superata la frazione Filetta si arriva al centro del paese, poi si prosegue dritto verso il campo sportivo e si arriva alla pizzeria; da Capitignano girando a sinistra, poche curve prima del paese e si trova una scorciatoia ben segnalata per la pizzeria; da Giffoni località Santa Maria a Vico, si gira a sinistra seguendo le indicazioni per la pizzeria; ci sarebbe anche un altra strada, subito dopo il cementificio di Campigliano, ma è scomoda e poco illuminata.

San Cipriano Picentino è un piccolo e ridente paesino adagiato, com'è ovvio, sui monti Picentini, i quali guardano il golfo di Salerno, soprattutto d'estate quando le spiagge sono affollate. Ho conosciuto questo simpatico paese grazie ad un mio ex compagno di classe nonchè poeta bucolico, purtroppo costretto all'emigrazione per lavoro come tanti figli di questa terra così bella ma così povera di risorse. Nonostante sia salernitano da sempre, non ho mai considerato quella di San Matteo la mia festa patronale, nè tantomeno ho mai fatto coincidere con essa l'inizio dell'autunno, ma bensì con una festicciola magari sottotono ma sicuramente più genuina, e cioè la sagra della castagna di San Cipriano Picentino. Ricordo ancora con gioia quando mi recavo lì con i miei amici, l'ultima domenica di ottobre, quando si cambia l'orario e la notte arriva prima, con uno scalcagnato autobus della Sita che ci fermava a Filetta, per poi farci salire su di un piccolo bus adibito probabilmente al trasporto delle vacche, in quanto pieno di paglia e dall' odore discutibile. Era una gioia per il cuore e per il palato vedere file di caldarrostai intenti a cuocere le succulunte castagne, il tesoro dei picentini, riservate per natura e sempre rinchiuse nel loro riccio spinoso. Fiumi di vino rosso gratis, il palio dei ciucci, la corsa dei "carrocciuoli" e i deliziosi calzoncelli ci riportavano a una dimensione contadina, lontana appena 18 chilometri da Salerno, ma anni luce dal nostro vivere quotidiano. Così, ogni volta che ho bisogno di riottenere questo ritorno alla natura gustando un'ottima pizza non posso che scegliere la "Masseria Della Fontana Vecchia", per gli intimi semplicemente "Masseria". Il locale si trova a pochi minuti dal paese, e col tempo è diventato per i salernitani una vera istituzione. Perfetto esempio di come per la qualità non ci sia mai bisogno di pubblicità, il locale è sempre gremito, anche in un semplice martedì, nonostante le pasticcerie siano chiuse (tranne che a battipaglia) e non ci siano dolci per chiudere il desinare. La specialità del posto, come sanno anche i sassi oramai, è la pizza al metro, sempre cotta a puntino e disponibile nei gusti classici, anche se qui a a farla da padrone è la patate e porcini, oppure la più esotica pizza alla 'nduja, piccantissimo salume calabro da spalmare, introvabile negli altri locali. Probabilmente, è l'unica cosa che sia davvero piccante a dispetto di tante altre cose spacciate per tali in altri ristoranti. Dicevamo delle pizze, ma naturalmente è possibile gustare anche delle deliziose pappardelle ai funghi porcini, oppure ravioli panna e porcini, e perchè no, anche delle ottimi carni alla brace, il tutto accompagnato da verduRe sott'olio o da una semplice insalata. Il vino è della casa ma imbottigliato, forse un pò troppo freddo per essere un rosso di medio corpo, tasso alcolico nella media ma è sempre meglio non esagerare. Una curiosità per gli smanettoni: il locale è anche dotato di connessione wifi gratuita (come specifica il cartello all'ingresso), così potete tranquillamente rimanere connessi con il vostro notebook, palmare, smartphone o nabaztag. Conto più che onesto, per una pizza con patatine e birre non spenderete più di 10 euro, parcheggiatore infreddolito all'esterno da mettere comunque in conto. Vivamente sconsigliato presentarsi il sabato o la domenica (anche a pranzo) senza prenotare, rischiereste di rimanere ad aspettare per ore inutilmente. Piccolo test di fine recensione: se sapete cos'è il nabaztag, complimenti! se siete andati a cercare cos'è prima di leggere queste righe, complimenti lo stesso, siete delle persone curiose. se ancora non lo sapete, andate a cercare cos'è.

Tracklist consigliata : The Clash - Spanish Bombs
Gino Paoli - Quattro Amici

lunedì 8 ottobre 2007

Hosteria Pizzeria Vecchio Mercato


Hosteria Pizzeria Vecchio Mercato
Via Gelsi Rossi n.25 - Salerno
tel.089794360Chiuso: non specificato
tipo di cucina: salernitana/cilentana, con leggera predilezione per il
pesce
fascia di prezzo: medio/alta
votazione complessiva: 4/5

Come arrivare:Il locale è situato al centro geografico della città, subito dietro le
onoranze funebri di via settimio mobilio e la linea ferroviaria.
Uscendo dalla tangenziale di Salerno a Fratte seguite le indicazioni
per via Irno, poi seguite le indicazioni per la futura cittadella
giudiziaria, quando alla vostra sinistra troverete un inutile quanto
oscenamente costoso "faro della giustizia" siete sulla buona strada,
percorrete la nuova arteria fino a quando arriverete su di un ponte con
travi a vista, girate subito a sinistra e siete arrivati. C'è anche un
capiente parcheggio per ora sprovvisto di addetto alla sosta (leggi
"abusivo"), approfittatene finchè non c'è.

Salerno è una cittadina dalle nobili e lontane origini, cresciuta con
il tempo fino a contare la bellezza di quasi 150000 abitanti, per la
maggior parte concentrate nella parte orientale e collinare della
città, che per molti cartografi illustri si fermava (fino a pochi anni
orsono) alla stazione centrale delle ferrovie dello stato. Aldilà di
tale stazione, verso sud, sorgeva fino a circa 6 anni fa il mercato
generale della frutta e della verdura, un luogo a dire il vero triste e
lugubre, quasi fosse uscito dalla penna di Dickens, perennemente umido
e scuro, anche forse perchè veniva frequentato solo alle prime luci
dell'alba. Per motivi personali durante la mia infanzia ho spesso
visitato questo luogo tetro teatro (stavolta l'allitterazione era
voluta) di scambi di merce, ma anche di tristi scene di degrado e
povertà: non era raro infatti scorgere anziani di entrambi i sessi
cercare di accaparrarsi gli ultimi pezzi di frutta e verdure scartati
dalla cernita dei commercianti, perchè magari un pò lividi oppure
decisamente marci. Ora è tutto finito, il progresso ha imposto la
demolizione di quella struttura fatiscente per far spazio ai lavori
della famigerata "Lungoirno", e di quel luogo non c'è più traccia. O
meglio, l'unica traccia è forse rimasta nel nome del locale che vi vado
ora a presentare, l "Hosteria Pizzeria Vecchio Mercato ", appunto.
Questo grazioso ristorante sorge alla fine di Via Gelsi Rossi, in
direzione del capolinea della Sita, e dispone di tre sale molto piccole
e raccolte, di cui una all'esterno per i mesi estivi. L'interno è
costituito da una sala più grande che dà direttamente sul forno per le
pizze, delimitata da una credenza in arte povera dove sono adagiati
anche gli antipasti, passando poi sotto un arco si accede all'altra
saletta, più piccola e che conduce all'uscita. La sensazione che si ha
è di calore, data sia dai piccoli spazi (a volte si urta col gomito il
proprio commensale oppure qualcuno dei tavoli accanto) che dalle luci
soffuse. Ai muri sono appesi alcuni quadri e antichi oggetti contadini.
Il menù è molto variegato, si può venire qui anche solo per una pizza,
ma il mio conisiglio è quello di optare per i primi di pesce, come gli
scialatielli ai frutti di mare oppure le trofie alle vongole, per poi
passare ai secondi come orate o frittura di pesce. Naturalmente è
possibile anche mangiare delle ottime pietanze di terra, così come
chiudere il pranzo con un buon dolce che qui fortunatamente non manca
mai. Unica nota dolente è forse il conto, siamo oltre i 25 a testa per
un pranzo completo, ma forse si paga un pò troppo l'ubicazione
centrale, in fin dei conti un buon posto dove mangiare senza
allontanarsi troppo dal centro.
Tracklist consigliata : Sleater Kinney - Jumpers
Tre Allegri Ragazzi Morti - Volo Sulla Mia Città