martedì 26 ottobre 2010

Azienda Agricola ed Agrituristica Iuzzolino Filomena

Azienda Agricola ed Agrituristica Iuzzolino Filomena

Contrada Coste - Ricigliano (SA)
Tel. 0828/953193 - 334/7528542 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da Salerno, prendete la Salerno - Reggio Calabria, ed uscite a Sicignano. Poi proseguite in direzione di San Greogorio Magno/Buccino, indi per Ricigliano. Troverete il locale al di sotto della strada principale, indicato da un cartello non troppo visibile. Quindi attenti alla segnaletica! Si parcheggia di fronte al locale senza problemi e senza abusivi.

Le programmazione ottobrina delle sale cinematografiche di tutta Italia, ma soprattutto di
quelle campane (per ovvi motivi) è stata monopolizzata dal film "Benvenuti Al Sud" di Luca Miniero, remake di un bel film francese ("Giù al nord") di qualche annetto fa. La trama è davvero elementare : un direttore delle poste della provincia milanese cerca di truffare i propri superiori fingendosi disabile per poter diventare direttore di una filiale di Milano, ma una volta scoperto viene mandato per punizione nel meridione, in provincia di "Napoli". Ovviamente parte carico di
pregiudizi, pensando di arrivare in un posto violento dominato dalla camorra, pieno di immondizia e con sparatorie ed omicidi quotidiani, ma la realtà sarà ben diversa, piano piano scoprirà che le persone del sud sono gentili, simpatiche e calorose, che la criminalità non c'è, etc. etc. Fin qui la trama. Ora veniamo alla critica. Raramente mi è capitato di vedere un film
più insulso e mistificante di "Benvenuti Al Sud". Innanzitutto la location : un film che dovrebbe essere ambientato a Napoli viene girato a Castellabate, delizioso paesino del Cilento che racchiude al suo interno tante perle sconosciute ai più. Luoghi puliti, aria e cibo salubre, zero criminalità, raccolta differenziata con percentuali altissime, bellezze paesaggistiche
ed artistiche a non finire. Vogliamo invece parlare della provincia di Napoli? Un aborto urbanistico che circonda il capoluogo da tutte le direzioni, con una percentuale altissima di pregiudicati, detenuti al 41bis, abusivismi edilizi a non finire, discariche
abusive di ogni materiale, acqua perennemente sporca (il secondo golfo piùà inquinato del mondo dopo quello di Bangkok, parola di Ganapini). E fermiamoci qui, che è meglio. Vogliamo poi parlare di una grande fetta della popolazione? Nel migliore dei casi conniventi con la camorra,
che dà loro il pane ed il companatico, pronte ad applaudire i propri padri-padroni quando escono dalla questura, ad assalire le forze dell'ordine in caso di retate od arresti, completamente incuranti di ogni forma di bellezza storico-paesaggistica, e con la loro straziante e disgustosa musica neomelodica a far da sottofondo ad ogni occasione più o meno lieta. Vogliamo parlare di sicurezza e vivibilità? Giusto oggi 26/10/2010 a Casoria c'è stato un assalto ad un portavalori con una guardia giurata uccisa e sparatoria conseguente per strada, mentre ieri ad Afragola c'è stato un altro conflitto a fuoco (fortunatamente senza morti) per una rapina in banca. E mi voglio fermare qui, anche se di cose da dire ce ne sarebbero tante. Quello che mi preme dire è che il Cilento, per fortuna, è lontano anni luce dalla provincia napoletana, e che il regista avrebbe fatto benissimo a girare il proprio film nell'ufficio postale di corso Secondigliano chiuso in seguito ad una rapina. Così stava pure più comodo senza clienti e personale....
Ops, ma dovevamo parlare di un ristorante o sbaglio? Ok, vi parlerò di un ristorante cilentano, che non ha niente a che fare con Napoli e la sua martoriata provincia. Siamo a Ricigliano, paese famoso per il suo pane, all'azienda agrituristica "Iuzzolino Filomena". E' un bel sabato di ottobre, il cielo è leggermente velato dalle nubi, ma per fortuna non piove. Arriviamo al ristorante dopo una sosta per un aperitivo nel centro di Buccino e dopo una giocata a pallone con Supersantos, giusto per farci riconoscere, ci accomodiamo nell'ampia sala già arredata (avevamo prenotato) e subito il simpaticissimo signor Gregorio ci porta pane e vino rosso sulla nostra tovaglia ovviamente a scacchi rossi e bianchi. Subito dopo arriva l'ottimo antipasto davvero paesano, con salumi e formaggi, poi quattro piatti di delizie : patate cunzate, scarole, fagioli bianchi
ed insalata di pomodori. Già mezzi pieni (a differenza degli altri avventori del posto, tutti oltre i 120 chili, i nostri stomaci hanno poca capienza, ed è un peccato) vediamo arrivare in tavola un bellissimo vassoio di gnocchetti (scazzatielli, si dice da queste parti) da condire con ricotta salata. Ed è solo il primo primo, poichè dopo arrivano gli ottimi ravioli, fatti in casa (e si sente!). Tempo di un brindisi alla "chi non vede il fondo non vede il mondo" e siamo pronti per il buon arrosto misto di carne di maiale, agnello e vitello, con tante patate fritte non surgelate. Prima del dolce c'è anche il tempo per fare due chiacchiere con il titolare, Gregorio, che si scusa con noi poichè la moglie non ha preparato le zeppole. Meglio così, un motivo in più per tornare! Rientriamo, e come dessert assaggiamo freselle con vinsanto, avremmo sicuramente preferito le zeppole calde ma siamo contenti lo stesso. Paghiamo (14 euro a persona per tutto quello che avete letto, interessante vero?) e non essendo in provincia di Napoli non veniamo presi a cascate in testa (vedi qui). Salutiamo, ringraziamo, ma prima di poter andare via dobbiamo pagare pedaggio ad un'anziana contadina che, quasi coattivamente, ci intima di acquistare le sue prelibatezze. Io e i miei amici ce la caviamo con una bottiglia di vino, delle pannocchie, della zucca e dei fagiolini, nonostante lei avesse voluto che comprassimo di più. Sono appena le 16, così decidiamo per un B2B (back to Buccino) per un altro dolce, un gelato ed un altro caffè, ed una bella escursione al castello che domina l'antico abitato. Abitato, si fa per dire, perchè quasi tutte le case sono ormai abbandonate ed in vendita, e chiacchierando con i loquaci e simpatici abitanti scopriamo
che lo sono a prezzi irrisori : ci son case di due vani che vengono vendute addirittura a 7.000 euro (settemila, avete letto bene). Torniamo alle nostre vetture fantasticando, chi più chi meno, di trasferirsi a Buccino e concorrere alla carica di sindaco, almeno per migliorare i tombini scivolosi in caso di pioggia. Che dire, il locale e l'escursione le consiglio a tutti, un pò meno il film di prima. Benvenuti al sud, benvenuti in Cilento.

Come piatto forte non posso che menzionare tutte le portate



Tracklist consigliata : Arcade Fire - Sprawl II (Mountains Beyond Mountains)
Arcade Fire - Ready To Start

mercoledì 6 ottobre 2010

Meltin' Cook

Meltin' Cook

Via N.Farina 12 - Baronissi (SA)
Tel. 089953397 -3292712346 - Chiuso la domenica
Tipo di cucina : da tutto il mondo
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : il locale si trova alle spalle del comune di Baronissi, quindi potete arrivare in centro in corrispondenza del municipio e poi percorrere la stradina leggermente in salita che vi condurrà direttamente al locale.

Baronissi, Salerno, Campania. Ancora per poco, forse. C'è un progetto che vorrebbe infatti riunire le tre provincie virtuose della Campania in una nuova regione dal romantico nome di "Silenia" (dai sileni, antiche divinità che si presume abbiano vissuto in questi luoghi). Principali fautori di quest'iniziativa sono appunto le amministrazioni comunali di Cava de' Tirreni, Roccagloriosa e Baronissi, appunto. Non sappiamo se la cosa andrà in porto o si risolverà nella classica boutade
raccogli-consensi, l'importante è sapere che non dovrò comunque fare il passaporto oppure passare per una dogana per venire al Meltin' Cook. E' un tiepido venerdì sera di ottobre, e per una serata la tranquilla cittadina della valel dell'Irno si trasforma in un angolo di Catalogna, grazie alla serata di cucina spagnola del Meltin' Cook. Per fortuna avevamo prenotato, in quanto
ci rendiamo conto che il locale, molto carino e raccolto, è già tutto pieno. Ci accomodiamo, e come antipasto ci viene proposto un buon piatto di tortilla en escabeche, in pratica una frittata di patate servita fredda con un sugo di pomodoro fresco a ricoprirla interamente, molto buona. Da bere una caraffa di ottima e dolcissima sangria con pezzetti di pesca. Proseguiamo con l'arrivo della regina della cucina spagnola, la paella, famosissima anche al di fuori dei confini iberici
per la sua semplicità ma soprattutto per la sua bontà. Anche quella assaggiata al Meltin' Cook non è da meno, nella sua variante mar y tierra, con astici, cozze, vongole, carne di pollo e maiale, piselli e peperoni (e forse ho dimenticato qualche ingrediente). Chiude il menù (dal costo irrisorio di 15 euro, compresa la sangria) la fabada asturiana, un tegamino pieno di carne di maiale piccante con fagioli bianchi di spagna (quelli grossi, per intenderci), accompagnata da crostini di pane. Deliziosa, il mio piatto preferito del trittico. Non possiamo comunque esimerci dal concludere la deliziosa cena con una crema catalana, buona e talmente delicata da sciogliersi in bocca. Conto di soli 18 euro (in pratica i 15 fissi del menù spagnolo più i tre del dolce), meritatissimi per una cena che non lascia sicuramente con lo stomaco vuoto, anzi. Un plauso quindi allo staff del Meltin' Cook ed alla sua passione per la ristorazione e per la sperimentazione. Da rivisitare assolutamente, tanto qui l'offerta culinaria varia continuamente (oltre alle serate di cucina internazionale del venerdì, ci sono anche quelle di cucina regionale italiana il giovedì : cercate il locale su Facebook per rimanere aggiornati).

Piatto forte della recensione : tuttoTracklist consigliata : Wild Nothing - Our Composition Book
The Pain Of Being Pure At Heart - A Teenager In Love

sabato 1 maggio 2010

Da Palmino

Da Palmino

Via Roma 25 - San Cipriano Picentino (SA)
Tel.089/861034 - 3336630204 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : il ristorante si trova al principio della salita che dalla piazza diSan Cipriano conduce alla frazione Vignale. Potete quindi parcheggiare nei tornanti adiacenti
al locale oppure in piazza, e poi fare due passi a piedi.


C'era una volta "La Strada". Non, non stiamo parlando del film di Fellini, ma del ristorante
del mitico don Franco che fino a qualche anno fa si trovava in quel di San Cipriano Picentino.
Il nome del ristorante era dovuto alla particolare visione che aveva il sudetto signore della cenaperfetta, cioè un viaggio alla scoperta di sapori magari dimenticati. Tutto ciò era ben spiegato in un cartello all'ingresso, com'era anche spiegato che delle pizze e della consegna delle stesse si occupava Palmino, cioè suo figlio. Quindi, una domenica mattina, tornando dalla pasticceria Festival di Giffoni dov'ero andato a comperare la deliziosa torta mele e noci, come un fulmine a ciel sereno mi colpisce questo cartello che parla, appunto, di un ristorante chiamato "Da Palmino". Mi fermo praticamente in mezzo alla strada (la scoperta di un nuovo locale val bene l'infrazione del codice della strada) e prendo nota dei numeri di telefono indicati. Una rapida googlata non conduce a nulla di fruttuoso, così posto la domanda nel gruppo di Facebook dedicato a San Cipriano Picentino. Inutile dire come in quasi tre mesi non abbia ricevuto nessuna risposta.
La conferma che si tratta della nuova avventura di don Franco mi viene dalla rivista "Orange", dove nella pubblicità del ristorante c'è chiaramente scritto "ex gestione La Strada". Non c'è bisogno d'altro per catapultarsi lì, memori di luculliane ed antiche mangiate, così un tranquillo martedì sera ci dirigiamo in quel di San Cipriano, dove troviamo il locale esattamente dove l'avevamo lasciato col vecchio nome. L'insegna non c'è (don Franco ci spiegherà più tardi che è stata portata via da una tromba d'aria, o qualcosa del genere), ma riconosciamo al volo il titolare e la sua rochissima voce. Ci accomodiamo in fondo al ristorante, sotto ad un fungo a gas visto che c'è ancora un discreto freddino, e aspettiamo che il nostro percorso inizi. Subito arrivano in tavola delle buonissime bruschette al pomodoro, seguite poi dall'antipasto della casa, con tanto ben di dio che mi torna l'aquolina in bocca solo a scriverne : uova sode, tortino d'asparagi, pomodoro ripieno di insalata russa, torta rustica, ricotta, crocchettone fatto in casa, zucca melanzane e zucchine grigliate, zucchine alla scapece e gli immancabili prosciutto, salame e capicollo. Da ko, insomma. E siamo solo all'antipasto. Come primo ci vengono consigliati dei fusilli al sugo di cinghiale, superlativi per il loro sapore, ed anche se ne chiediamo solo un assaggio riempono comunque il piatto. Ci verrebbe quasi vogliadi fermarci vista la sazietà dei nostri stomaci, ma "la strada" prevede ancora un paio di soste, e cioè un buon arrosto misto con insalata ed un ananas con fragole come digestivo. Strasazi chiediamo il conto che è di soli 25 euro a testa per tutto
quello che avete letto sinora, comprese tre bottiglie di vino, acqua e dintorni. Amaro gentilmente offerto da don Franco sulla soglia del locale, quattro chiacchiere in compagnia e riprendiamo la nostra strada, quella del ritorno. Straconsigliato, soprattutto per la simpatia del titolare. C'è anche la pizza, ma se andate lì per questa è come se andaste al cinema per comprare solo i pop-corn.

Il piatto forte di questa recensione è "Fusilli al sugo di cinghiale"
Tracklist consigliata : Fabrizio De Andrè - Crêuza de mä
Fabrizio De Andrè - Sidùn


San Francesco


San Francesco

Via S.Francesco - Giffoni Valle Piana(SA)
Tel. 089/868480 - 333/5313089 - Chiuso domenica sera e lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassaValutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : il ristorante è difficile che passi inosservato data la mole. Vi basterà
arrivare a Giffoni Valle Piana e prima del cinema Valle lo vedrete alla vostra sinistra.Si parcheggia nei dintorni senza abusivi.

Ricavato all'interno di un mastodontico convento del sedicesimo secolo, il ristorante
San Francesco si presenta subito come una struttura molto accogliente ed elegante.
L'attenzione all'hotellerie si nota a partire dalla scelta dei piatti e delle tovaglie, ma la chicca
l'ho trovata lavandomi le mani in bagno : addirittura degli spazzolini da denti monouso a disposizione dei clienti! Cose mai viste. e' un tranquillo sabato sera ed il locale, anche se pieno, è abbastanza silenzioso. Segno di una clientela composta ed educata ed un pò avanti con gli anni (sto diventando vecchio anch'io). Ci accomodiamo ed ordiniamo l'antipasto della casa, molto picentino nella composizione : salame, capicollo, prosciutto, bocconcini, ricotta, formaggio
stagionato al pepe, e poi le verdure : zucchine alla scapece, melanzane a funghetti e peperoni a filetto con olive nere. Tutto molto buono, così coem il vino della casa che ci accompagna nel desinare. Saltiamo a piè pari i primi, e ci dirigiamo verso la carne, che qui è davevro molto buona : alcuni commensali scelgono un'ottima tagliata, mentre io prendo qualcosa
di più cotto, e cioè un bel piatto di arrosto misto (salsiccia, maiale e vitello) accompagnato da un'enorme insalata mista servita in una bella scodella di legno, ma è talmente tanta che si e no ne mangio metà. chiusura con un'ottima creme brulè presentata in tavola ancora in fiamme, con contorno di lingue di gatto spolverate di zucchero a velo. Caffè (omaggio) e conto di 135 euro per 3 antipasti, 7 secondi, acqua, vino, coperto e 4 dolci. Ottimo rapporto qualità/prezzo.


Il piatto forte della recensione è la "Creme Brulè" Tracklist consigliata : Almamegretta - Sanacore
Almamegretta - Pe' dint' 'e viche addò nun trase 'o mare

La Regina Scalza

La Regina Scalza

Via Tevere 18 - Pontecagnano Faiano(SA)
Tel. 089/848156 - Chiuso la domenica
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : la pizzeria si trova all'inizio del corso principale di Pontecagnano (proveniendo da Salerno). Praticamente, appena superato il ponte sul fiume Picentino, girate a sinistra seguendo le indicazioni per il ristorante "Roxy", troverete la pizzeria nella stessa strada sulla destra. Si parcheggia lungo la strada senza abusivi. Prenotazione fortemente consigliata.
Narra un'antica leggenda (riportata sia sul sito che sul menù della pizzeria) che una regina,
piuttosto annoiata della vita di corte, un giorno chiese al suo cuco di fiducia di prepararle
una pizza. Soddisfatta del risultato, si rese comunque conto che mancava un ingrediente
necessario a rendere la pietanza ancora più buona, e cioè l'allegria. Col regale consorte
quindi si travestì da popolana e si recò in una pizzeria dove, dopo aver mangiato e forse
anche bevuto, si abbandonò alle vorticose danze togliendosi le scarpe. Tutti la riconobbero,
ma fecdero comunque finta di nulla, pur di regalarle una serata di divertimento popolare.
Chissà cosa succerebbe oggi se il nostro re-nano si presentasse in pizzeria con una delle sueaccompagnatrici. Di sicuro, si creerebbero due fazioni ben distinte, una che a stento tratterrebbe
i conati di vomito per la sua presenza, ed un altra che si ammazzerebbe pur di avvicinarlo pur di
stringergli la laida mano. E voi dove vi porreste?
Ma parliamo d'altro, va. "La Regina Scalza" è una bella ed elegante pizzeria situata alle porte di
Pontecagnano. Ricavata all'interno di una struttura abbastanza antica (a testimoniarlo ci sono imponenti muri di pietra a vista) la pizzeria si presenta molto elegante, a partire dalle sedie e dai tavoli in solido legno. Ci accomodiamo ed ordiniamo subito gli escargot, che anche qui, come nella vicina "Basculla" sono dei croissant di pasta di pizza ripieni di ricotta e verdura. Onestamente, non so dire chi li faccia più buoni perchè anche questi sono squisiti!
Proseguiamo ordinando due pizze, una classica siciliana con melanzane a funghetto ed una buonissima margherita con mozzarella di bufala, davvero buonissima. Chiusura con una magistrale ed ipercalorica coppa regina, con crema, panna, amaretti sbriciolati, sciroppo al cioccolato e chicchi di caffè. In pratica una bomba. Conto totale di 27 euro comprese le bibite (acqua e birra alla spina da 0.40). Soldi ben spesi per tanta qualità, tenete però presente che, a differenza della regina, voi non potrete ballare.

Il piatto forte di questa recensione è la pizza siciliana



Tracklist consigliata : The Ventures - Miserlou
Erykah Badu - Window Seat


venerdì 2 aprile 2010

Cantinella San Leo

Cantinella San Leo

Via Gaetano D'Amico 52 - Molina di Vietri sul mare (SA)

Tel. 089/212396 - Chiuso la domenica ed il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da Salerno, prendete la statale 18 (quella che tutti chiamano "Nazionale") e proseguite in direzione di Cava de' Tirreni. Poco dopo la pizzeria "Due Fratelli" girate a sinistra seguendo le indicazioni per "Molina". Parcheggiate lungo il fiume e chiedete dove si trova il locale a quelli che passano la serata fuori al bar.

Non tutti i mali vengono per nuocere, oppure, come direbbe mio padre, per Nocera. Un sabato mattina, mio malgrado, mi trovo dal ferramenta per acquistare alcuni articoli per la risoluzione di piccole incombenze domestiche ed, al momento di pagare, trovo nei pressi della cassa il biglietto da visita di questo ristorante di cui ancora non avevo sentito parlare, la "Cantinella San Leo" di Molina di Vietri. Una rapida googlata mi rivela parecchi feedback positivi, così decido che una visita è d'obbligo (in realtà ci sarei andato anche senza feedback). Arriviamo quindi alla tristemente famosa frazione Molina di Vietri e cerchiamo il ristorante, che si trova leggermente defilato in una stradina alla sinistra del fiume (guardando verso il mare). Entriamo, ed il simpatico cameriere ci fa accomodare sotto una finta finestra dalla quale penzolano un paio di calzini. Ci sediamo, e ci viene spiegato come funziona il locale : in pratica, trattandosi di una cantina, non c'è bisogno di ordinare subito, ma si ha tutto il tempo di assaggiare la sfilza di antipasti che arrivano senza soluzione di continuità dalla cucina. Consegnataci quindi la nostra fiaschetta di vino da mezzo litro, vediamo arrivare un bel tagliere con fiore sardo, salame paesano e tarallucci. Neanche il tempo di finirli e arriva un secondo piatto con due bocconcini, olive nere e pomodori conditi con olio, origano, sale e basilico. Credete sia finita? Nemmeno per scherzo!Continuando con le golosità, apprezziamo un bel piatto con gateau di patate, calzoncini al forno con ricotta, frittate ripiene di verdura, zucchine alla scapece e melanzane fritte. In più, una bella zuppa di fagioli cannellini con salsiccia, salsiccia, prezzemolo e peperoncino, con due belle fette di pane tostato. Chiusura (degli antipasti) con patate, melanzane e zucchine arrostite con olio e aceto, davvero ottime. Ottimi anche i dolci(pasta frolla con marmellata e dolci alla pasta di mandorla), serviti su di un tagliere con due bicchierini a forma di boccale e con la bottiglia di limoncello portata direttamente in tavola. Ci sarebbero stati anche diversi primi e secondi da provare (sia di terra che di mare), ma sarà sicuramente per un'altra volta.
Conto risibile di soli 30 euro per tutto ciò che avete letto sopra. Da provare, assolutamente.

Il piatto forte stavolta è la "zuppa di fagioli" Tracklist consigliata : Baustelle - Gli Spietati
Baustelle - L'Estate Enigmistica


sabato 20 marzo 2010

Boletus

Boletus

Via Zambrano 189 - Siano (SA)
Tel. 081/5183080 - Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : onestamente non ne ho la più pallida idea perchè mi ci hanno portato, comunque
dovreste uscire dall'A30 al casello di Castel San Giorgio e poi proseguire in direzione di Siano (trovate le indicazioni). Il locale si trova al principio del comune di Siano, quindi praticamente alla fine di Castel San Giorgio.

A metà strada fra la valle dell'Irno ed la piana nocerino-sarnese sorge il paese di Siano,
adagiato ai piedi dei monti Le Porche, Iulio e Bosco Borbone, ricchi di delizie fra cui
appunto i funghi, che danno il nome al ristorante di cui andremo tra poco a parlare.Il "Boletus" è un ristorante a conduzione prettamente familiare (il padre raccoglie i funghi
in montagna, la moglie cucina e la figlia serve in tavola) ampio ma allo stesso tempo
accogliente grazie alla simpatia dei titolari. Ci accomodiamo e cominciamo come sempre
con l'antipasto della casa, che qui è davvero da guinness : si parte con bruchette ai
pomodorini e con 'nduja fatta in casa, bocconcini, prosciutto, capicollo, pancetta, salame,
poi un mega-piatto di melanzane grigliate, zucchine alla scapece e peperoni a filetto.
Quando credevamo fosse finita, arrivano due piatti con polpettine di porcini e verdure,
ed un piatto di patate (non surgelate) fritte con pezzettoni di porcini. Un antipasto da
ricovero, e da buco in più sulla cintura. Per stavolta niente secondo, ma bensì l'ottima
pasta alle sette P (pasta, patate, pancetta, provola, prezzemolo, porcini, pepe) preparatacon la straordinaria pasta mista che ben si sposa con tutti i legumi e le verdure in genere.Strepitosa senza mezzi termini, ma talmente abbondante da non essere terminata (complice
il mega-antipasto). Il conto è di 84.50 euro per 4 antipasti, 4 primi, 1 bottiglia di vino,
1 di coca cola, acqua, coperto e dolce. C'è anche la pizza, e la certezza che il cibo vi uscirà
dagli occhi se non siete abituati a mangiar tanto. Complimenti allo staff del Boletus!

Il piatto forte della recensione è la "pasta alle sette P" Tracklist consigliata : Goldfrapp - Rocket
Goldfrapp - I Wanna Life

Il Fienile

Il Fienile

Via Lago Lucrino 9 - Picciola di Pontecagnano Faiano(SA)
Tel. 089/203204 - 331/8678637 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dalla litoranea di Pontecagnano, proseguite in direzione sud fino alla traversa di fronte al lido Europa Europa. Imboccatela e dopo circa 800 metri troverete il locale alla vostra destra. Ampio parcheggio senza abusivi.

Se il famigerato aereoporto "Costa D'Amalfi" stenta a decollare, per fortuna nei suoi paraggi c'è una struttura abbastanza nuova che cerca di farsi spazio nel seppur affollato mondo della ristorazione pontecagnanese. Stiamo parlando dell'agriturismo "Il Fienile", che immagino abbia aperto i battenti da poco. Ne sono venuto a conoscenza tramite alcuni manifesti notati
dalle parti del Carrefour, ma non ne sapevo l'esatta ubicazione. Così un pomeriggio, con la macchina di un mio amico da poco passato al gpl, decidiamo di andarne alla scoperta, senza esito purtroppo (il perchè è presto detto : il viaggio di scoperta lo facemmo di martedì pomeriggio, quando il locale è chiuso così come l'insegna è spenta). Sabato sera marzolino, prenotiamo, ed arriviamo in quel di Lago Lucrino. Per fortuna non dobbiamo attendere (il che non è scontato : capita spesso di aspettare nonostante la prenotazione). Ci accomodiamo quindi ad un tavolino in fondo alla sala (unica pecca, il televisore acceso) ed ordiniamo senza pensarci troppo su l'antipasto della casa. Ragazzi miei, quanta roba! Si parte con una piatto di carciofi ripieni, delicati e teneri, per poi continuare con gateau di patate, peperoni a filetto, zucchine alla scapece, frittelline di alghe, oltre agli immancabili bocconcini con ricotta, ed ancora olive, capocollo, pancetta e prosciutto. Insomma, quanto basta per mettere ko chiunque, ma noi imperterriti continuiamo ordinando anche un bel piatto di misto carne cotto alla brace (pollo, vitello e salsiccia), senza insalata che se no ci appesantiamo. Chiusura di pasto con il dolce "Pan di stelle", fatto appunto con i famosi biscotti della Mulino Bianco, nutella e tanto zucchero a velo. Conto di soli 70 euro per 4 antipasti, 2 secondi, 1 contorno, 2 dolci, acqua vino e coperto. Da ritornarci, anche per provare i primi. C'è anche la pizza cotta nel forno a legna proprio davanti ai vostri occhi, ed il karaoke il venerdì sera (o la domenica, non ricordo bene).

Il piatto forte della recensione sono i "carciofi ripieni"

Tracklist consigliata : Los Campesinos - There Are Listed Buildings
Los Campesinos -I Warned You (Do Not Make An Enemy Of Me)

La Basculla

La Basculla

Via Roma 25 - Pontecagnano Faiano (SA)
Tel. 089/849030 - Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : pizzeria/stuzzicheria
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : è molto semplice giunger a "La Basculla", vi basta uscire dalla tangenziale allo svincolo "Pontecagnano" e poi girare subito a destra, superate il bowling e troverete dopo poco il locale alla vostra sinistra. Di fronte c'è il parcheggio con, ahimè, annesso parcheggiatore.
"La Basculla" è una famosa pizzeria che si trova alle porte di Pontecagnano, poco dopo il
bowling e prima del passaggio a livello. Prende nome dall'antica bilancia usata nei suoi
locali un tempo adibiti al commercio della frutta. Tale bilancia è ancora lì presente, ma
non è di storia del commercio che intendiamo parlare in questa recensione.
La pizzeria si presenta parecchio ampia, con soffitto in legno e pietra alle pareti, che
conferiscono al locale una calda atmosfera. Facciamo visita alla pizzeria in un tranquillo
venerdì sera, in modo da evitare la calca del sabato (che in questo locale si nota già dalla strada. Che qualcuno lo spieghi che si può uscire anche durante la settimana). Ci accomodiamo e
ordiniamo i celeberrimi escargot (una sorta di cornetti) di pizza ripieni con broccoli e ricotta, squisiti e leggeri. Proseguiamo quindi con due pizze, una diavola ed una siciliana, dallo spessore giusto ed ottime al palato, in special modo la diavola con delle mezze ciliegine di mozzarella sparse a far compagnia al salame piccante. Chiudiamo con una cialda con ricottina alle noci spolverata da zucchero a velo, anch'essa ottima. Conto di 28 euro per 6 escargot, 2 pizze, 1 dolce, 1 acqua ed una birra media alla spina. Tutti ben spesi e meritati.

Il piatto forte di questa recensione sono gli "escargot"

Tracklist consigliata : Delphic - Doubt
Delphic - Counterpoint

sabato 27 febbraio 2010

Hostaria Tipiteca


Hostaria Tipiteca

Via F. Sorrentino - Annunziata di Cava De' Tirreni (SA)
Tel. 089/561887 - Chiuso il martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/alta
Valutazione complessiva : 3/5

Come arrivare : da Salerno, arrivate a Cava De' Tirreni dalla statale 18, superate la piazza all'ingresso del paese e girate a destra in direzione della stazione. Poco prima di essa girate a destra in direzione della frazione Annunziata, oppure seguite le indicazioni per arrivare al ristorante "La Baita". Troverete il locale in una curva, parcheggiate senza abusivi lungo la strada. Attenzione ai grossi pini, secondo me fra poco cadono.

Le parole sono importanti, diceva Nanni Moretti in "Palombella Rossa". Quindi, perchè chiamarsi
brasserie quando si offrono ai clienti solo due marche di birra? Ma ancor più importanti
delle parole sono i numeri, specie quando si fa ristorazione ed i numeri riguardano
la data di scadenza di una bevanda. Se siamo al 20 febbraio, perchè me ne servi una scaduta
esattamente tre settimane prima?
Ma procediamo con ordine. E' un piovoso sabato sera e, scegliendo dal Memo, decidiamo ditestare quest'hostaria/brasserie della frazione Annunziata. Prenotiamo, arriviamo, ma
nonostante ciò dobbiamo aspettare circa mezz'ora per avere, in quattro, un tavolo minuscolo
dove non tutti i commensali posso allargare le braccia per usare le posate, oltre ai camerieri
che passano incessantemente a due centimetri dal piatto.
Ordiniamo l'antipasto della casa, con salumi, bocconcini ed olive, oltre ad altri tre piattini
con baccalà con olive, carne di maiale con popacelle e vedure fritte. C'è anche un buon pezzettino
di parmigiana di melanzane. Ordiniamo poi due pizze, una quattro stagioni ed una margherita, entrambe ben cotte e gustose, ed una Lowenbrau (visto che l'alternativa era una Nastro Azzurro). Peccato che solo dopo averla bevuta ci accorgiamo che era scaduta da ben tre settimane. Almeno, non ce la mettono nel conto.
Passa invece ampiamente l'esame la tagliata con rucola ed aceto balsamico, tenera da sciogliersi in bocca e con pochi nervi. Andiamo via senza dolce (meglio fermarsi per la strada alla nuova sede de "La Zeppola D'Oro"), e paghiamo il conto di 46 euro per un antipasto, due pizze, una tagliata, un bicchiere d'aglianico, acqua pane e coperto. La birra scaduta è stata invece gentilmente offerta dalla ditta.
Comunque un bel locale, non c'è che dire.

Il piatto forte della recensione è la tagliata Tracklist consigliata : Toro Y Moi - Blessa
Nuback - Summer In Your Eyes

sabato 20 febbraio 2010

Addà Zì Vicenza


Addà Zì Vicenza

Via Nuova piazza Sabino 15 - Banzano di Montoro Superiore(AV)
Tel. 0825/597208 / 348/2759528 - Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da Salerno, prendete la superstrada per Avellino ed uscite allo svincolo di
Montoro Superiore. Girate poi a sinistra in direzione Banzano, cercate di attraversare
indenni i vari tornanti non illuminati, arrivate in centro in una piazzetta di recente
costruzione, lì troverete il ristorante. Parcheggiate lungo la strada gratuitamente
nelle strisce bianche.

In oltre cento recensioni scritte, questa è solo la seconda volta che mi sono trovato a
testare un ristorante senza saperne assolutamente nulla, ed anche stavolta si è trattato
di un ripiego. Arriviamo difatti a Banzano speranzosi di poter cenare da "Al fungo velenoso"che Facebook ci assicurava essere aperto di giovedì sera, mentre invece troviamo le porte
desolatamente chiuse. Ma di fronte al ristorante chiuso una gentil donna ci indirizza
al ristorante oggetto della presente recensione, sottolineando che anche lì si mangia bene.
Le sue parole verranno ampiamente confermate poco più tardi. Come dicevo prima, è un triste
giovedì sera sanremiano e santoriano, e forse per questo il locale è praticamente vuoto al
nostro arrivo. Ci accomodiamo nell'ampia sala ed il simpatico e loquace schef prende le nostre ordinazioni. Anche qui niente menù, ma poco importa. Iniziamo con l'antipasto della casa, con un ottimo purè di patate con porcini, bruschette con pomodirini e con i porcini, melanzane grigliate, crocchettoni fatti in casa, bocconcini e salumi vari, abbondante e più che sufficiente per due persone. Continuamo con un buon piatto di pappardelle ai porcini, anche se avrei preferito la pasta mista con ceci e porcini che mi era stata prospettata al principio (i ceci erano finiti!). Per secondo una bella bistecca alla brace grossa come un lenzuolo e, al posto del dolce che anche qui non c'è, prendiamo un bell'ananas con sciroppo d'amarena. Conto totale di 35 euro per
antipasto, primo, secondo, frutta, acqua e vino, soldi ben spesi per tanto ben di dio. C'è anche la pizza.

Anche per stavolta eleggo tutti i piatti "piattoforte" Tracklist consigliata : Irene Grandi - La Cometa di Halley
Simone Cristicchi - Meno Male

Da Giovanna

Da Giovanna

Piazza Maddalena 4 - Torello di Montercorvino Pugliano(SA)Tel.089/867827 - 335/ 5453607 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : potete arrivare al centro di Montecorvino Pugliano dal centro di Faiano,
girate poi a destra, superate la frazione di Santa Tecla e poi proseguite in direzione
di Montecorvino Rovella, mantenendovi sulla Strada Provinciale 28. Troverete dopo poco il
ristorante alla vostra sinistra. Si parcheggia lungo la strada senza abusivi.

Siamo nel cuore dei Picentini, uno dei miei "buen retiro" preferiti quando ho voglia dicose genuine e sapori veraci. Era da parecchio che volevo visitare il ristorante
"Da Giovanna", ma non ne avevo mai avuto il tempo, così in un piovoso sabato sera
ci dirigiamo verso la caratteristica frazione di Torello per provare il suddetto locale.
Entriamo, e subito ci si parano dinanzi un pro ed un contro : il pro è l'enorme brace
che campeggia regale al centro del locale (e presso la quale ci accomodiamo per trovare
un pò di tepore), il contro è il triste karaoke sabatino che per fortuna è relegato in un
angolo lontano dal nostro tavolo. Le ordinazioni ci vengono prese subito, senza dare
nemmeno un'occhiata al menù (che fralaltro non ci viene nemmeno portato). Scegliamo quindi
come d'abitudine l'antipasto della casa, che qui è composto da prosciutto tagliato spesso,
popacelle piccanti, olive nere, salame, pancetta, bocconcini e caciotta. Sicuramente qualche
verdura in più non avrebbe guastato. Per primo scegliamo un buon piatto di ravioli al sugo,
fatti in casa, ricoperti da una generosa grattata di formaggio, un vero leit-motiv dei
ristoranti della zona. Continuamo ordinando un arrosto misto di carne (salsicce, costarizzee pollo) cotto proprio sulla grossa brace alle nostre spalle. La cottura però non è delle
migliori (sopratutto il pollo) così siamo costretti a far ritornare la carne sulla brace.
Il sapore, una volta finita la cottura, è comunque buono. Vorremmo chiudere con un bel dolce,
ma purtroppo il locale ne è sprovvisto, cos' finiamo il desinare con un limoncello. Conto
di soli 25 euro per un antipasto, un primo, un secondo, pane, vino (discreto rosso della casa), e limoncello.
"Da Giovanna" è un ristorante sicuramente da consigliare, ma che dovrebbe osare un pò di più, sia nelmenù che nel servizio, per poter ancor di più valorizzare gli interni che lo ospitano (davvero molto belli). C'è anche la pizza.

Il piatto forte della recensione è "ravioli al sugo"



Tracklist consigliata : Depeche Mode - Here Is The House
Jamiroquai - Too Young To Die

giovedì 28 gennaio 2010

La Frestola

La Frestola

Via Solferino - Pontecagnano Faiano (SA)
Tel.: 089/201085 - 089/201920 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : sebbene il modo più rapido per arrivare a Faiano sia quello di utilizzare il nuovo svincolo autostradale di Pontecagnano sud, è più semplice uscire dalla tangenziale e salire subito dopo il cinema Italia, in direzione appunto di Faiano. Arrivati lì, seguite le indicazioni per Montecorvino Pugliano, troverete il locale dopo poco alla vostra sinistra, presso un ruscelletto che si chiama anch'esso Frestola. Ampio parcheggio senza abusivi.

Altro che primavera ed estate. Questa è davvero la bella stagione. Freddo intenso almattino ed alla sera, le feste sono finite da un pezzo e manca ancora un pò per le due
fesserie di San Valentino e carnevale. Quindi queste sono le serate ideali per ritrovarsi
attorno ad un bel tavolo per una bella scorpacciata di sapori autentici assieme ai propri
amici, in un ristorante fatto apposta per queste cose come "La Frestola". Nonostante sia un
semplice giovedì di una splendida e stellata serata di gennaio, il locale è abbastanza
gremito a causa di un compleanno e di altre persone che sono lì a cena.
Entriamo e ci accolgono le due "L" del ristorante, Lilli e Lisa, rispettivamente cane
pechinese e cameriera. Neanche il tempo di sedersi e prendere le ordinazioni che subito arriva
un bel piatto pieno di ottime bruschette con pomodoro a pezzetti, poi l'antipasto, con bocconcini,
ricotta e scamorza, salumi vari e giardiniera (per i pochi che non lo sapessero, si tratta
di verdure sott'olio o sott'aceto) con olive. Visto che l'appetito vien mangiando (e che appetito!) ordiniamo non uno ma bensì due assaggi di primi, che come porzioni sono tutt'altro che assaggi. Optiamo per un piatto rosso ed uno bianco, quindi largo (e larghi lo sono davvero) a ravioli al sugo e tagliatelle ai porcini. L'unica pecca è che entrambe le pietanze arrivano assieme, quindi i ravioli risultano un pò freddi, ma dinanzi alla loro bontà si dimenticatutto. Alla fine del secondo round (i primi) lo stomaco chiede pietà, ma non essendo propriamente delle educande continuamo con un bell'arrosto misto di salsicce, costatelle e pollo, ed un'insalata mista, giusto per rimanere leggeri. Le bottiglie di rosso della casa vanno via come l'acqua (che qualcuno abbia fatto il miracolo?), e arriviamo così alla fine del pranzo suggellata da quattro bottiglie di digestivi portate direttamente in tavola (mirto, finocchietto, grappa, melannurca).
Conto ridicolo di soli 60 euro per 2 antipasti, 8 assaggi di primo, bruschette, due bottiglie di vino, una di acqua, due arrosti misti con contorno e liquori. Dove trovare così tanta sostanza a così basso prezzo? Last but not least, nel caso abbiate mangiato (ma soprattutto bevuto) troppo
sappiate che al piano di sopra c'è un ampia disponibilità di stanze a soli 20 euro a notte, compreso scaldino e caffè al risveglio.
Ah, il segno di un'estate che vorrei potesse non venire mai!

Anche stavolta eleggo tutte le portate "piattoforte"

Traclist consigliata : Fabrizio De Andrè - Bocca Di Rosa
Fabrizio De Andrè - La Città Vecchia

martedì 19 gennaio 2010

I Folletti

I Folletti

Via Leucosia 97 - Salerno
Tel. 089/333050-338/3707355 - Chiuso il Martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : molto probabilmente conoscerete già Via Leucosia poichè vi recate lì per i vostri acquisti inconfessabili, mici belli bamboccioni che non siete altro. Nel caso non lo sappiate, via Leucosia non è altro che la prosecuzione del Lungomare cittadino in direzione sud. Potete arrivarci anche uscendo dalla tangenziale allo svincolo di Mariconda, seguendo poi le indicazioni per la litoranea, girando poi a destra dopo aver superato la fabbrica abbandonata in mattoni.

Questa è una recensione un pò atipica, per almeno tre motivi : 1)si tratta di un pranzo e non di una cena 2)non ho pagato io il conto 3)è una recensione più "Mangiare" che "Ingiro", trovandosi il locale a Salerno. Ma procediamo con ordine.
Domenica a pranzo. Per festeggiare un compleanno in famiglia ci dirigiamo in questo ristorante che si trova difronte il lungomare di via Leucosia, tristemente salito agli onori delle cronache nei mesi scorsi per delle violente che ne hanno reso inagibile un bel pezzo (i disastri sono ancora visibili). Il locale prende nome dalla passione dei proprietari per il mondo fantasy, ed infatti il locale è pieno di elfi e folletti. Ci accomodiamo e ci viene proposto di iniziare con un buon antipasto misto a buffet, che viene portato però direttamente in tavola. Dai grandi piatti di portata preleviamo quindi melenzane a barchetta con pomodoro e mozzarella (una sorta di parmigiana bidimensionale, insomma), zucchine alla scapece, melenzane a funghetto e peperoni rossi e gialli a filetti, senza tralasciare i classici bocconcini e prosciutto. Tutto molto buono, da annaffiare con il generoso rosso della casa spillato direttamente da una botte posta al centro della sala. Proseguiamo con i primi, anch'essi molto buoni, fra cui degni di nota un piatto superabbondante di ravioli ai porcini ed un piatto molto delicato di paccheri ricotta, pomodoro e pancetta (tagliata fine). Si continua con carne alla brace (maiale e vitello) e con il coniglio all'ischitana (tenero e squisito), per chiudere in bellezza con una fetta di tronchetto al caffè. Come dicevo non ho pagato io stavolta, ma i prezzi intravisti nel menù sono davvero bassi : si va dai 4.50 di una pasta e fagioli ai 5/6 per un primo un pò più complesso. Idem per le carni. Il venerdì è possibile anche mangiare il pesce, mentre invece a pranzo è disponibile il menù a 8 euro.
Tutto sommato, un buon posto dove assaggiare i sapori semplici della cucina salernitana senza spostarsi troppo.

Il piatto forte di questa recensione è "paccheri ricotta pomodoro e pancetta"Tracklist consigliata : Isan - Remegio
Isan - Eeriel

domenica 3 gennaio 2010

Da Settimio

Da Settimio

Via R. Rocco, 46 - Serino (AV)
Tel. 0825/594998 - Chiuso il Mercoledì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dallo svincolo autostradale di Serino girate a sinistra e proseguite verso il monte Terminio fin quando non trovate le indicazioni per Giffoni Valle Piana. Superate il viale alberato ed alla fine girate a sinistra. Proseguite per circa 700 metri fino a trovare il ristorante sulla vostra destra, ben visibile grazie ad un'insegna luminosa. Si parcheggia in uno spiazzo al di sopra del locale o se non c'è spazio lungo la strada. In ogni caso non ci sono abusivi.

Benvenuti nel 2010. Anche voi, come Vasco Brondi, vi state chiedendo "Cosa racconteremo di questi c...o di anni zero"? Io le mie cose da raccontare ce le ho, e sono almeno tre. 1)La guerra non è finita, al contrario di come diceva una delle canzoni più belledel decennio. 2)Internet ha radicalmente cambiato le nostre vite. 3)La democrazia, se mai c'è stata, in Italia è andata definitivamente a farsi benedire. Per fortuna, in questo clima di tristezza cosmica da inizio anno, arriva il mercato a propinarci i saldi. Così, dopo la prima uscita di acquisti in quel di Avellino, ci fermiamo per una pausa ristoratrice in quel di Serino, al ristorante "Da Settimio", consigliato dall'ottimo blog "La Forchetta di Montoro". Il locale è davvero casereccio, piccolo e raccolto, con due sale, una più ristretta appena entrati ed una più ampia situata dopo una breve rampa di scale. Ci accomodiamo fortunatamente senza aspettare, nonostante sia sabato, e ordiniamo subito l'antipasto omonimo e le bevande (come sempre vino rosso e acqua liscia). Il servizio è abbastanza veloce, così dopo pochi minuti ci arriva un bel piatto di bocconcini e ricotta con prosciutto, pancetta, salame e capicollo, e poi altri 4 piatti con rispettivamente peperoni a filetti, mallone, insalata di fagioli e mais, bruschette, una pizzetta con la melanzana al posto della pasta, ed un piattino di frittelle di alghe. Tutto buono ed abbondante, più che sufficiente per due, nonostante avessimo chiesto solo una porzione. Per la scelta del primo ci affidiamo
al consiglio del cameriere che ci propone un bel piatto di ravioli ai porcini, squisiti, con la ricotta che si scioglie in bocca, resi ancora più deliziosi da una generosa spolverata di parmigiano. La botta finale arriva con lo strepitoso cartoccio di carne di maiale con patate e pomodorini, cotto al forno e racchiuso in un foglio di carta stagnola. Buonissimo e straconsigliato, soprattutto i pezzettini di maiale bruciaticci che si attaccano al foglio di alluminio.
Dolce chiusura con una porzione di tiramisù fatto in casa (così come i ravioli e le altre pietanze), conto di soli 27 euro per un antipasto, mezzo litro di rosso, acqua, due coperti, un primo, un secondo ed un dolce (non presente nel conto, omaggio o dimenticanza?). E buon 2010.

Anche stavolta mettiamo come piatto forte tutte le portate

Tracklist consigliata : Vampire Weekend - Cape Cod Kwassa Kwassa
Vampire Weekend - Cousins


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