mercoledì 24 giugno 2009

Albachiara


Albachiara


Largo F. Palmentieri - Castagneto di Cava de' Tirreni(SA) Tel. 0892960099 / Cell. 3471893817 - Chiuso il mercoledì Tipo di cucina : casereccia Fascia di prezzo : medio/bassa Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : se provenite da Salerno, alla prima indicazione utile per la Badia girate a sinistra e seguite le chiare indicazioni per il locale. Per chi invece provenisse dal centro di Cava oppure da Nord, subito dopo l'ospedale, alla fine del ponte, girate subito a destra per la rapida salita fino a trovare il locale in una piccola piazzetta dove è anche possibile parcheggiare. Nel caso fosse già piena di vetture, si può cercare nei dintorni. Per fortuna, non ci sono parcheggiatori abusivi

Alzi la mano chi di voi conosce la canzone Albachiara di Vasco Rossi. Bene, potete abbassarle, siamo in estate e le vostre ascelle non offrono uno spettacolo decoroso. Per non parlare dell'odore. Alzi la mano chi invece conosce il ristorante Albachiara. Peccato, vedo molte mani alzate in meno. Il ristorante che dovreste assolutamente conoscere si trova in una deliziosa piazzetta nei pressi della strada che conduce alla Badia, in località Castagneto (che forse c'era una volta, la zona è abbastanza lottizzata, tanto che in alcuni punti pare Sant'Eustachio). Si presenta come un piccolo e raccolto ristorante di paese, con il forno a legna per le pizze e poi due sale, una più grande ed una più piccola separate da archi a volta, che evidenziano la vetustà della struttura, rimessa comunque a nuovo. Di buon gusto l'arredamento, con molti quadri alle pareti e tavole e sedie di solido legno. Subito dopo esserci accomodati, il benvenuto ci viene dato con un buon bicchiere di prosecco ghiacciato e con una piccola selezione di appetizer deliziosi, composta da crostini forati con pomodorini ricotta e aceto balsamico, frittelle di pasta cresciuta e dei fiori di zucca in pastella con ripieno di ricotta, irresistibili. Dopo questa bella apertura continuamo con l'antipasto misto con zucchine e melanzane grigliate in casa, salumi a volontà e bocconcini, tutto ottimo e fresco. Da bere scegliamo un buon aglianico, abbastanza corposo,e per primo un buon piatto di ovvia derivazione picentina, i ravioli al ragù di noci all'odore di salvia, preparati però molto più sottilmente degli altri già menzionati, e quindi risultanti più digeribili. Basterebbe questo per terminare un pasto già abbondante, ma per farla completa optiamo per una buona tagliata di manzo con parmigiano, pomodorini e un mare di rucola, il tutto annaffiato dal buon aceto balsamico. Davvero strasazi, decidiamo che non c'è spazio per il consueto dolce (anche se avevo intravisto in frigo sia una cassata che una ricotta e pera), così chiudiamo con un leggero caffè che ci aiuta ad affrontare con maggiore lucidità le curve del ritorno. Conto di circa 40 euro, giusti e meritati per un locale dove la ricerca delle migliori materie prime si unisce ad un'attenzione certosina per i particolari. Consigliato, anche se in macchina non ascoltate "Albachiara".




Il piatto forte di questa recensione è la "tagliata"



Tracklist consigliata : Kraftwerk - The Telephone Call
Xtc - Life Life Begins At the Hop

giovedì 18 giugno 2009

La Fattoria

La Fattoria



Via Iaconti 15 - Dragonea di Vietri Sul Mare (SA)
Tel.: 089210518 - Chiuso il Mercoledì
Tipo di cucina : casereccia / specialità di pesce
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5



Come arrivare : da Salerno imboccare la statale 163 Amalfitana in direzione Amalfi, seguire poi le chiare indicazioni per Dragonea e i cartelli che indicano il nome del ristorante. C'è anche il parcheggio ai piedi del locale, senza parcheggiatore abusivo.



Con questa calura opprimente, meglio allontanarsi un pò dalla città e rifugiarsi fra i monti di Dragonea. Avevo già parlato di questo paesino nella recensione di "Al Limoneto", e ora ci ritorno presentandovi "La Fattoria". Il nome non tragga in inganno, qui la specialità della casa è il pesce, d'altronde anche se siamo in montagna (o quasi) siamo a due passi (forse qualcuno in più) dal mare della Divina. Il locale, oltre alla sala interna, ha un'ampia terrazza dove cenare d'estate, con la complicità di un venticello leggero che lenisce in parte il gran caldo. Ci accomodiamo e notiamo che qui non è in uso il menù, una consuetudine di alcuni locali che a molti potrebbe non piacere. Quindi si ascolta con attenzione il rosario del cameriere, che sciorina le pietanze con il suo tipico accento dei monti lattari. Partiamo come sempre con un buon antipasto di mare, rinforzato in questo locale da bruschette e frittelle di fiori di zucca (con troppa pasta, a dire il vero), e composto da salmone e alici marinate, insalata di polipo e ciacianielli, buoni e davvero microscopici. Proseguiamo con i primi, che qui hanno nomi originali come trapunti (delle piccole cortecce) ai gamberetti, rucola, pomodorini e vongole, e scialatielli (ok, non è originale come "trapunti") ai frutti di mare con la netta prevalenza delle cozze, oltre a vongole e astici. Entrambi buoni ed abbondanti nelle porzioni, ma a voler trovare una pecca si potrebbe dire che i primi, così come l'antipasto, nei ristoranti di mare come "La Fattoria" (e cioè a basso budget) finiscono per assomigliarsi un pò tutti. Osate, ristoratori, è possibile cucinare con fantasia anche con pochi soldi! Chiusura senza polemica con una buona torta ricotta e pera, e conto onestissimo di soli 30 euro, bevande comprese. Non c'è la pizza, ma in compenso c'è una buona selezione di pesce sia fritto che alla brace, oltre ad un vasto menù di mare.



Il piatto forte di questa recensione sono gli "scialatielli ai frutti di mare"



Tracklist consigliata : Xtc - Mermaid Smiled Xtc - Making Plans For Nigel

sabato 13 giugno 2009

El Tinglado

El Tinglado

Moll de Gregal, 5 y 6 - Barcellona (Spagna)
Tel.: 93-2218383 - Chiuso : mai
Tipo di cucina : catalana
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5


Come già detto per "La Fonda De Port Olimpic" basta raggiungere la zona in questione e parcheggiare nei paraggi. Attenzione, nelle strisce blu si paga anche di domenica.


Chiudiamo questo piccolo reportage culinario dalla terra di Catalonia con l'ultimo (ed anche più buono di tutti gli altri) ristoranti. Siamo sempre a Port Olimpic, accanto a "La Fond Del Port Olimpic", il posto si chiama "El Tinglado" ed è il classico ristorante di mare per turisti. Sarà che è domenica, sarà che è l'ultimo giorno e la nostalgia di casa si fa sentire, così decidiamo per un bel pranzo domenicale completo in tutto e per tutto. All'inizio, il titolare del ristorante credeva di aver trovato 5 polli da spennare, presentandosi al tavolo con tre pesci vivi da mezzo quintale l'uno. MA noi, strenuamente, abbiamo risposto che preferivamo il menù turistico, ovviamente a prezzo fisso. Per soli (e dico soli) 16 euro escluse bevande abbiamo mangiato come mai credevamo fosse possibile : si inizia con le classiche olive e bruschette, per poi passare ad una leggera insalata mista di pomodori, uova sode (che chissà perche a Barcellona mettono dappertutto), finocchi, indivia, per poi continuare con degli strepitosi e morbidissimi gamberi in pastella. Credevamo che fosse finita con l'antipasto, ma ci sbagliavamo : il nostro solerte cameriere, che dall'aspetto ricrodava Zorro senza la maschera, fa materializzare sotto i nostri occhi due pentole piene di cozze in zuppa, con un sughetto di carote, cipolle e altre erbe indefinibili. Già satolli, dimentichiamo per un attimo che ci aspetta ancora la portata più sostanziosa, e cioè la paella de marisco, cioè di mare, semplicemente la più deliziosa di tutta la mini-vacanza e di tutte le altre assaggiate in vita mia. Cozze, gamberi, calamari, piccoli astici, peperoni verdi e rossi e riso con zafferano a non finire, tanto da avanzare. Ma non è ancora finita : come sottoscrittori del menù turistico ci spetta ancora il dolce (meglio un buon sorbetto al limone, digestivo) e il liquore, ma non servito come fanno i taccagni delle nostre parti, ma bensì portando in tavola ben 4 bottiglie di liquori ghiacciate senza porre limiti alla nostra sete. Casomai il limite lo avrebbe messo la polizia, dato che qui in Spagna il tasso alcolico massimo previsto per legge è 0.25, la metà che da noi. Il conto finale, comprese le bibite (una sangria ghiacciata un pò troppo dolce per i miei gusti) è di 21 euro a cranio, ma soddisfatti e supersazi, e soprattutto grati al nostro cameriere, lasciamo anche una mancia di 5 euro. E lasciamo anche Barcellona, non prima di aver cercato il vigile che ci aveva multato per divieto di sosta (credevamo che la domenica fosse gratis!). Multa tolta, con tanti auguri e buona partenza. In chiusura, se passate per Barcellona, non potete non fare un salto da "El Tinglado". E salutateci Moncho.



Non c'è un piatto forte per questa recensione, essendo tutto squisito. Quindi li metto tutti.

Tracklist consigliata : Ska P - Napa Es Ska P - La Estampida

La Fonda Del Port Olimpic

La Fonda Del Port Olimpic


Moll de Gregal, 7-8-9 - Barcellona (Spagna)
Tel. 93-221-2210 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : Catalana
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5



Come arrivare : il ristorante si trova sul molo del Port Olimpic, quindi basta parcheggiare nelle
vicinanze e poi arrivarci a piedi oppure nei numerosi parcheggi interrati a pagamento. Si paga tanto, ma non ci sono gli abusivi.


Fra i quartieri nuovi sorti assieme alle olpidiadi del '92, Port Olimpic è forse uno dei più belli.
Con un immenso e spazioso lungomare, due grattacieli, un centro commerciale, un casinò, un porticciolo e una sfilza di locali, non c'è davvero il tempo per annoiarsi. Per fortuna ci sono anche una teoria di ristoranti più o meno grossi che si affacciano a cingere il porticciolo, e scegliere è davvero difficile, anche perchè sono tutti invitanti, anche troppo : in molti casi i camerieri oppure il titolare stesso escono dai propri spazi per accaparrarsi fisicamente i clienti. Scegliamo quindi "La Fonda Del Port Olimpic" anche grazie alla poca insistenza delle maestranze. Si cena in una saletta semichiusa, doce comunque è possibile fumare, intorno ad un enorme tavolo rotondo. Senza che vengano richieste, ci vengono offerte delle olive verdi e nere e delle bruschette con pomodoro, leggermente bagnate. Ma siamo qui anche stavolta per la regina di Barcellona, la paella, che fortunatamente in ogni locale è diversa. Continuando con l'escalation positiva, questa volta la paella mista si dimostra ancora più buona della precedente, molto più ricca e saporita, anche se più cotta. Stavolta a farsi compagnia ci sono cozze, calamari, vongole, pollo a pezzetti e peperoni. Ottima la birra d'accompagnamento, enormi anche stavolta le porzioni, onestissimo il conto : cira 16 euro per una cenetta a due passi dal mare. Chissà quanto ci sarebbe costato dalle nostre parti.



Il piatto forte di questa recensione è, ovviamente, la paella



Tracklist consigliata : Coldplay - Life In Technicolor U2 - City Of Blinding Lights

Ambos Mundos

Ambos Mundos

Placa Real,10 - Barcellona (Spagna)
Tel. 93-3170166 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : catalana
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5


Come arrivare : il locale si trova sotto i portici di Placa Real, quindi parcheggiate in uno degli ampi parcheggi sotterranei lungo Las Ramblas,poi incamminatevi a piedi fino a Carren De Ferran, attenti al portafoglio e buon appetito.


Fra Las Ramblas e Carren De Ferran (mia temporanea dimora spagnola) c'è Placa Real, una piazza appunto, molto caretteristica e tutta circondata da portici. Al centro c'è anche una bella fontana che i turisti tengono come un porcile, ma questo è un altro discorso. Sotto questi famosi portici si possono trovare decine di locali appositamente progettati per noi turisti, fra cui appunto l'"Ambos Mundos", che abbiamo scelto saggiamente leggendo fuori dai locali chi aveva la paella più economica. La serata è tiepida, così si mangia all'aperto. Anche qui, memori della bella sorpresa del pomeriggio, iniziamo con un paio di tapas, scegliendo anche stavolta a caso. Ci vengono così portati in tavola dei polpi piccolissimi in salsa di olio, aglio e prezzemolo e poi un'insalata di bacclà crudo con olive, peperoni e sedano, pesante ma buono. La paella che proviamo è la classica paella mista con cozze, gamberi, pollo (a giudicare dalle porzioni, più di un pollo intero), zafferano e peperoni. Buona, ma in seguito ne avremmo trovato di ancora più buone. L'unica pecca, se vogliamo, sta nel fatto di non ricevere a tavola il proprio caccaviello (traduzione di "paella"), ma nel vedersi portare un'enorme padella dalla quale prendere poi ognuno la propria porzione. C'è da dire che in Spagna non lesinano certo sulle porzioni, tant'è che la paella avanza, così coem la birra che viene servita in un balloon enorme. Conto di circa 17 euro a testa compreso il pane ed il coperto, un pò tanto a dire il vero, nonostante in Spagna l'iva sul cibo sia al 7% (e non al 10% come in Italia).



I piatti forti di questa recensione sono (ovviamente) la paella e le tapas

Tracklist consigliata : The Cure - Close To Me Fiction Factory - Feels Like Heaven



Picadero 5

Picadero 5


Ronda San Pedro 7 - Barcellona (Spagna)
Tel.: 933183742 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : tipica catalana
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 4/5


Come arrivare : il ristorante si trova nei pressi di Placa Catalunya, potete arrivarci tramite la metropolitana oppure se siete in macchina potete cercare parcheggio nei dintorni. Attenzione : la sosta costa circa 2 euro e 60 cent all'ora e non sono permesse soste di oltre 120 minuti.



A Barcelona, la città che non dorme mai (proprio come Salerno) può capitare di ritrovarsi alle 5 del pomeriggio senza aver ancora pranzato, e dopo aver chiesto ad un simpatico edicolante dove abbiamo comperato la cartina della città ed una copia de "El Pais" con le foto di Berlusconi che in Italia non si possono vedere, essere indirizzati ad una simpatica tavola calda/pizzeria che svolge servizio di ristorazione continua. Il "Picadero 5" sembra più una osteria che un ristorante, vi sono infatti comode panche di legno e tovglie alla buona dove mangiare, ma la cosa più interessante è che si può anche fumare all'interno del locale (proprio come Salerno). Saltando a piè pari l'ipotesi paella, piatto a nostra idea decisamente più serale, ci gettiamo a capofitto in una piccola selezione di tapas, che credo di aver capito nel mio mini-tour spagnolo essere quelli che noi chiamiamo "antipasti". Ignoranti come capre, li ordiniamo dal menù puntando il dito a caso, come avrebbe fatto una scimmia, e fortunatamente la scelta ricade su dei friarielli(i nostri peperoncini verdi) fritti e dei calamari, sempre fritti. Buoni, così come il pane, che almeno è salato. Continuamo rinfrescati da una buona cerveza e da un piatto unico compsto da salsiccia, lombo, patate e fagioli cannellini con pancetta. Una bomba, ma buono e saziante. Conto di circa 12 euro a testa (anche per chi, malauguratamente, ha scelto la pizza) comprese bibite e pane e coperto, tapas escluse dal conto per dimenticanza del camieriere o per ospitalità catalana? Boh..P.S.: ma chi l'ha detto che Barcellon è tale e quale a Salerno?





I piatti forti di questa recensione sono le tapas ed il piatto di carne mista




Tracklist consigliata : Placebo - Special Needs
Lady Sovereign - So Human