sabato 2 agosto 2008

Ritrovo Di Porta Marina

Ritrovo Di Porta Marina

Via Porta Marina - Paestum di Capaccio (SA)
Tel.0828 722835 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : da Capaccio Scalo, o comunque dalla litoranea, proseguire in direzioni di Agropoli, fino a trovare il locale di fronte a voi, ben illuminato e facilmente riconoscibile di sera, lungo le mura che delimitano la strada. Ampio parcheggio senza abusivo

Chissà cosa avrebbero pensato i Magni Greci se avessero saputo che
sulle mura da loro faticosamente costruite ad imperitura memoria della
loro esistenza un giorno sarebbe stato edificato un ristorante in nome
del dio denaro. Sicuramente non ne sarebbero rimasti contenti, ed
avrebbero chiesto a Zeus di intervenire con i propri fulmini, ma
sembra che un ristorante di troppo oggi sia il minimo, vista la
prossima apertura di una superstrada che correrà nel mezzo dei templi. "Il Ritrovo Di Porta Marina", proprietà della famiglia Barlotti, che,
a dispetto del nome non produce fagioli ma mozzarelle, è un
caratteristico ristorante con caseificio annesso, completamente
costruito in pietra e ricavato palesemente da una ben più vecchia
costruzione preesistente. Il locale è dotato di due sale,
arbitrariamente definite "sala pizza" e "sala ristorante", anche se
poi le pietanze si mischiano bellamente incuranti delle velleità
tassonomiche dei gestori. La sala ristorante da noi scelta ahimè, ha
però una terribile copertura sintetica che non lascia traspirare un
bel niente, ed inoltre rimanda giù il calore del forno a legna
presente in sala. Appena accomodati ordiniamo l'antipasto della casa,
che, oltre a metterci un eternità ad arrivare causa la scarsa
esperienza dei camerieri ("oggi è il mio primo giorno di lavoro"(ipse
dixit), pareva la puntata "homer il marinaio"), si rivela di una
ristrettezza unica : una fetta di salame, una di pancetta, una di
capicollo, niente prosciutto (sacrilegio!), mezza riccotina, un
bocconcino ed un pò di caciotta, per fortuna tutti dal sapore sopra la
media. Per primo gustiamo degli ottimi fusilli alla cilentana tirati a
mano (una delizia, fatti proprio come a Felitto per intenderci) e
degli gnocchetti con ricotta salata, anch'essi molto buoni. Dolce e
liquore non consumati causa caldo eccessivo, così il conto non supera
i 15 euro a testa, per concludere siamo sicuramente dinanzi ad un buon
ristorante, con prezzi superiori alla media (ma siamo praticamente
dentro gli scavi di Paestum!), l'unica cosa da migliorare è il
servizio.
Tracklist consigliata : Muse - Time Is Running Out
Gisella Cozzo - I Feel Good

Il Fontanone

Il Fontanone

Strada Provinciale 25 snc - Campigliano di San Cipriano Picentino
Tel. 089 882015 - 333 3503195 Chuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : percorrete la statale 18 in direzione Pontecagnano, seguite le indicazioni per Giffoni Valle Piana, superate il cementificio e l'abitato di Campigliano e dopo circa 300 metri troverete il locale alla vostra sinistra.

Il termine "agriturismo" è indubbiamente, assieme a "bed & breakfast"
uno dei termini più abusati nel campo della ricettività. Se
quest'ultimo dovrebbe, per legge, indicare solamente case private che
in via del tutto straordinaria e non professionale offrono, appunto
etimologicamente, letto e colazione, spesso ci si trova davanti a dei
bed & breakfast che nulla hanno da invidiare agli hotel (specie nei
prezzi), beneficiando però di alcune agevolazioni fiscali e normative.
Stesso discorso per l'agriturismo, che altro non dovrebbe essere che
una struttura in cui la produzione dei prodotti della terra o
dell'allevamento del bestiame vengono offerti agli avventori.
L'agriturismo "il fontanone" rientra appieno in questa descrizione
appena fatta, in quanto dotato non solo di camere per il
pernottamento, ma anche di una discreta distesa di terra e alcuni
animali da cortile, oltre ad un piccolo museo dove sono messi in
mostra antichi attrezzi agricoli. Il ristorante è dotato di un'ampia
sala interna con camino e divanetti rustici, dove è piacevole
intrattenersi nei mesi invernali, mentre nel periodo estivo vi sono
due comode e ventilate sale esterne. il menù è classicamente picentino
nella sua essenzialità, con anitpasti di terra, primi di terra con
qualche leggera incursione in mare, pizze e secondi di carne.
l'antipasto della casa purtroppo non comprende i bocconcini, che sono
comunque disponibili a richiesta, e salati solo nel prezzo. la carne
alla brace è ottima e ben cotta sulla legna, il servizio è veloce
nonostante il numero di avventori. i dolci sono ben assoriti,
scegliamo una buona cubana con un limoncello. il conto, purtroppo, è
l'unica pecca, 40 euro sono davvero tanti considerando non solo cosa
si è mangiato ma soprattutto la concorrenza dei paraggi. peccato, il
locale è davvero bello e rustico, anche se c'è il parcheggiatore
abusivo a rovinare sempre la festa.

Tracklist consigliata : Kraftwerk - Telephone Call
Moony - I Don't Know Why

domenica 13 luglio 2008

Terre Delle Monache

Terre Delle Monache

Via Irno snc - Pontecagnano Faiano (Sa)
Tel. 089/3856468 Chiuso il martedì
Tipo di cucina : regionale
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : arrivate per fatti vostri all'abitato di Pontecagnano Faiano, appena trovate la traversa del cinema Nuovo girate a sinistra (o a destra, se provenite da sud) e seguite le chiare indicazioni per la frazione di Faiano e l'agriturismo. Ampio parcheggio senza abusivi

L'agriturismo "Terra Delle Monache" di Pontecagnano Faiano deve il suo nome, com'è ovvio, all'antica presenza in loco di possedimenti terrieri destinati al soggiorno ed all'avvio alla pratica monastica delle ragazze nubili che, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, non riuscivano a convolare a giuste nozze. Oggi (per fortuna o purtroppo?) essere single fra le ragazze non è più un tabù o una vergogna, i media ci sguazzano nella singletudine con dei polpettoni noiosi e disgustosi come "Sex and the city" e "Desperate housewives",e la zitella (perchè così si chiama, non "single") va di moda. Tutta quest'introduzione per guadagnare un pò di spazio, ma veniamo al locale che è meglio. Ci troviamo subito dopo gli insediamenti industriali di Pontecagnano, sulla strada che porta alla frazione di Faiano. L'agriturismo in questione è molto grande, dotato di camere per il pernottamento, sale interne ed esterne, ed è proprio in una di queste, visto il caldo, che ci accomodiamo. Ora, non so se ricordate quel film di Fantozzi in cui c'era il cameriere pasticcione che non la finiva di dare i tormenti al povero ragioniere : beh, pensate che in questo locale mi è successa più o meno la stessa cosa, con un cameriere invadente e a dir poco irritante. La sua invadenza si fa sentire a partire dalle ordinazioni, che pretende di prendere in fretta e scegliendo quasi in mia vece, ma forte della nostra esperienza gastronomica non ci facciamo sopraffare e scegliamo il giusto antipasto di salumi e formaggi, dove i derivati del suino sono troppo caldi a mio parere, ma la ricotta di bufala è ottima. Poco male, ci rifacciamo poco dopo con i primi di pesce, serviti in quantità industriale : delle trofie gamberetti e vongole e degli scialatielli ai frutti di mare da circa 150 grammi a piatto. davvero abbondantissimi. Il vino della casa non è malaccio, un buon bianco fresco che scende volentieri giù. Avete mai provato quant'è buona la scarpetta da fare nel sughetto della pasta? Anch'io avrei voluto farlo, ma il mio solerte cameriere me lo ha impedito soffiandomi letteralmente il piatto da sotto il naso. Per addolcire l'arrabbiatura ordiniamo un tiramisù, senza mascarpone ma con la panna, e ci viene portata in omaggio una fiaschetta di limoncello con i cantucci (ci sarebbe voluto il vin santo, ma d'altronde non siamo mica in toscana!). Totale da pagare : 33.5 euro, con il cameriere che addirittura mi aspetta fissandomi mentre prendo le banconote dal portafoglio! In chiusura, bel locale, ottimo cibo, bellissima location, ma cambiate il personale! Per i pizzofili, dimenticavo, c'è il forno a legna ed un listino con prezzi davvero irrisori. Peccato, i 5/5 se li meritavano proprio!

Tracklist consigliata : Los Campesinos - Death To Los Campesinos!
Kraftwerk - Autobahn

mercoledì 9 luglio 2008

Il Capotavola

Il Capotavola

Piazza Matteo Luciani, 26 - Salerno
Tel.: 089/3180106 - Chiuso la domenica sera
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : spero di avere qualche lettore extra-salernitano, così queste indicazioni avranno un senso, altrimenti mi sembrerebbe superfluo indicare ad un concittadino dove si trova il Teatro Verdi. Dunque, proveniendo dall'autostrada, uscire a Salerno centro, proseguire in direzione del porto, indi continuare per il centro città e cercare parcheggio nei pressi della villa comunale oppure in quello a pagamento di via Alvarez. Il ristorante è davanti all'ingresso del teatro.

Tempi duri per chi ha basato il proprio blog sulla mobilità e sul
cibo. Scindendo in due il nome del vostro blog preferito, infatti,
avremo:
in giro : il prezzo del petrolio è del tutto impazzito, gasolio e
benzina costano uguale, e per risparmiare tocca andare in un
ristorante situato alla fine di una discesa, e poi tornare a casa a
piedi.
per mangiare : i prezzi delle materie prime sono anch'essi alle
stelle, ed i ristoratori (soprattutto quelli furbi) ne approfittano,
arrotondando in eccesso i listini dei propri menù.
Ergo, perdonerete al vostro umile blogger di non essersi spostato più
di tanto in questa nuova avventura gastronomica. nuova in tutti i
sensi, in quanto il locale di cui andremo a parlare ha aperto da poco
i battenti. "Il Capotavola" si trova in piazza Luciani, proprio di
fronte all'ingresso del massimo cittadino, ed è un locale a stretta
conduzione familiare, con il padre ai fornelli ed il figlio a servire
i tavoli. Oltre alla sala interna carina e ben arredata, ci sono
alcuni tavoli sistemati sul largo marciapiede antistante, dove è
possibile cenare godendo di un fresco venticello venuto a dare un pò
di tregua a questo caldo luglio cittadino. Pochi e chiari i prezzi :
antipasto 8 euro, primo 6 euro, frutta 3 euro, il tutto indicato su
di un leggio esposto fuori dal locale, per evitare sorprese agli
avventori. Ci accomodiamo ed ordiniamo l'antipasto della casa, che
qui si chiama "il piatto dello chef", composto da melenzane
grigliate, lardo, salame, friarielli con pomodorini (friarielli
intesi come peperoncini verdi e non broccoli, comunque deliziosi),
delle frittelle di fiori di zucca con mozzarella, fagioli cannellini
in zuppa e, sorpresa sorpresa, o' per e o' muss, ma non come quello
delle bancarelle tosto come una pietra, bensì morbido e leggero, con
poco grasso. Ci vengono portati anche i piedini ossuti, che vanno
mangiati con le mani e strappando con i denti ogni pezzettino utile
di carne, come con le cosce di pollo. L'antipasto è davvero
abbondante e ci lascia davvero satolli, il vino dell'etichetta "Moio"
dalla simpatica gradazione di 14.5 fa la sua parte, e seduti a quel
tavolo sembra davvero di essere in una salerno d'altri tempi, anche
se siamo ad appena 200 metri dalla "movida", dove ti scorticano con
proposte nouvelle cuisine e torni a casa digiuno. C'è ancora spazio
comunque per un bel piatto di pennette alla siciliana, con pomodorini
e melanzane cosparse di buon formaggio, ci sarebbe ancora il maialino
di latte, la specialità della casa, da assaggiare, ma sarà per la
prossima volta, tanto il contò è di soli 15 euro cadauno, compreso il
limoncello di commiato. Last but not least, se siete tabagisti come
me potrete anche assaporare il gusto di una sigaretta a fine pasto
con il vento che vi scompiglia i capelli.

Tracklist consigliata : Almamegretta - Pé Dint' 'E Viche Addò Nun Trase 'O Mare
Vinicio Capossela - E Allora Mambo

lunedì 7 luglio 2008

Il Vecchio Podere


Il Vecchio Podere
Via Precuiali 29, Gromola di Capaccio (SA)
Tel.: 0828/861286 Chiuso il?
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : dalla litoranea (ss 175) proseguire fino a superare la foce del fiume Sele, prima degli hotel troverete l'indicazione per il locale, che si trova a circa 2 chilometri dalla strada principale.
Dalla ss18, arrivate in località Ponte Barizzo e seguite le indicazioni per la litoranea, fino a trovare la deviazione per il locale.
Attenzione : la strada che conduce al locale presenta delle enormi radici di cipresso che deformano il piano stradale, quindi attenti alla coppa dell'olio. Ampio parcheggio privato dinanzi al locale, senza parcheggiatore abusivo.
Siete mai stati a capaccio? Molto probabilmente sarete stati a Paestum a visitare i templi, oppure a Laura in uno dei tanti hotel per qualche cerimonia, ma dubito che abbiate mai visitato la vera Capacccio, e cioè la cittadina che si trova a circa 400 metri d'altitudine sulla strada che si inoltra verso Roccadaspide e Castel San Lorenzo. Pertanto, probabilmente non conoscerete nemmeno la frazione Gromola, dove si trova questo splendido ristorante che ora vi descriverò. "Il Vecchio Podere", a dispetto di tanti locali che usano l'appellativo "vecchio" spesso a sproposito, si trova davvero in una vecchia masseria di campagna ristrutturata, ma alle pareti sono ancora ben visibili delle antiche vestigia dell'età rurale, come attrezzi, botti e una curiosa bicicletta con freni a bacchetta appesa ad una delle travi. Le sale sono due, una ottenuta in una veranda coperta con travi a vista, aperta sui lati e pertanto ottima in estate, ed una interna più riparata. Mangiando in veranda, si può godere della vista di un giardino lussureggiante e ben curato con panchine in legno. Appena accomodati ci viene portato il menù, dal quale scegliamo l'antipasto omonimo (cioè con lo stesso nome del locale, che nella maggior parte dei casi è anche il migliore), con verdure grigliate davvero fresche, bocconcini e ricotta di bufala e salumi vari. Nonostante avessimo cominciato di terra, invertiamo la rotta ad u e decidiamo di provare dei tubetti al coccio e zafferano, una porzione enorme che val bene anche per due, pasta deliziosa e cotta al dente, con un sughetto giallo dove galleggiano pezzetini di coccio, che è un pesce e non il risultato della rottura di qualche vettovaglia in cucina. Il vino della casa, un bianco servito abbastanza freddo, è buono ed acidulo, e scende che è una bellezza. Proseguiamo con il pesce, scegliendo una frittura, anche in questo caso una sola porzione ma dalla quantità decisamente industriale, triglie, calamari e gamberetti decisamente freschi e non congelati, tanto limone (capito? per chi deve capire...) e alcuni calamari che purtroppo rimangono nel piatto, mi spiace dirlo ma erano davvero tanti. Insalata mista di rito, da condire con il menage direttamente in tavola, dolci da scegliere dalla lunga lista (nota: qui è anche possibile scegliere, con soli 5 euro, tre assaggi di altrettanti dolci diversi), dalla quale scegliamo il cioccococco al gelato di vaniglia (si chiama davvero così!) dallo stupendo contrasto-caldo freddo dato dal tortino bollente e dal gelato di contorno. Il limoncello ci viene portato due volte, causa scarsa comunicazione fra i camerieri, ma c'è tanta strada da fare e così ne beviamo uno solo. Conto davvero onesto, solamente 45 euro per tanto ben di dio, in una location davvero unica ed incantevole. P.s.: c'è anche la pizza ed una buona selezione di carni internazionali alla brace, ma la parte del leone la fanno i primi ed i secondi di mare.
Tracklist consigliata : Moloko - Bring It Back
Everythings But The Girls - Missing

domenica 15 giugno 2008

La Contadina

La Contadina

Via Magellano 153 (traversa della litoranea) - Pontecagnano Faiano (SA)
Tel.: 089/203348 - 340/5962610 Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : da Salerno, proseguite sulla litoranea in direzione sud, fino a trovare poco prima dell'ippodromo le chiare indicazioni per il locale. Se provenite da Pontecagnano, seguite le indicazioni per l'aereoporto e poi di lì fino alla litoranea, troverete il locale alla vostra sinistra.

Ai confini della realtà, in un lembo di terra che ho già descritto tempo fa in un altra recensione, sorge un ristorante che ha dell'unico, e non per quanto riguarda la ristorazione. In una struttura metallica gigantesca è possibile incrociare centinaia di persone dall'età compresa fra i 15 e i 70 anni ballare polke, mazurke, latini-americani etc. etc. Sto parlando ovviamente de "La Contadina", che si può fregiare, a giusto titolo, di essere oltre che un ristorante-pizzeria una balera. Essendoci recati lì di sabato, il locale è ovviamente gremito, ma il servizio è comunque veloce, grazie al gran numero dei camerieri che fanno la spola fra una sala e l'altra e le cucine, anche se a volte è molto difficile ottenere la loro attenzione, soprattutto per il volume della musica che un solerte deejay caccia dal suo laptop. Decidiamo di aprire con un maestoso antipasto, fiondandoci sulla troppo bistrattata aversana, incuranti del pericolo diossina. Verdure di ogni sorta ripiene, grigliate e sott'olio, nodini di mozzarella e insalata di polipo, alici marinate e cozze, dunque mare e terra in un mix non troppo azzecato, ma efficace quando si ha fame. Le verdure sono un pò troppo fredde, così come il vino, e non c'è pane ma solo delle bruschette. Per secondo optiamo per un misto di carne arrosto, ben cotto, e un insalta mista. Dolce un pò deludente, dei profiterol troppo caldi perchè eidentemente lasciati troppo tempo fuori dal frigo. In definitiva, un locale senza infamia e senza lode dal punto di vista gastronomico, d'altronde la sua caratteristica precipua è quella del ballo.

Tracklist consigliata : Franco Battiato - Voglio Vederti Danzare
David Bowie - Let's Dance

sabato 14 giugno 2008

Antico Mulino

Antico Mulino

Via De Marinis 46, Molina di Vietri Sul Mare (SA)
Tel.: 089/212171 - 347/8047363 Chiuso il martedì
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : più semplice di così si muore. Il locale è situato al km 49 della statale 18, pertanto proveniendo da Salerno, al bivio con la statale 163 Amalfitana poseguite dritti in direzione di Cava De' Tirreni fino a trovarvi il locale sulla destra. Parcheggio di fronte, nello spiazzo riservato al ferramenta che di sera ovviamente è chiuso. Nessun parcheggiatore abusivo, per fortuna.

Molina, piccola frazione di Vietri Sul Mare, tristemente nota per il
tragico alluvione del 1954, deve il suo nome agli antichi mulini che
vi si trovavano in epoca medievale. Da questo spunto storico prende
nome il ristorante "Antico Mulino", caratteristico ed accogliente
ristorante a metà strada fra Cava De' Tirreni e vietri Sul Mare,
posizionato sulla trafficata strada statale 18. Anche troppo
trafficata, a mio parere, visto che l'unica pecca del locale,
fralatro ovviamente non imputabile alla dirigenza, è il rumore delle
motociclette che passano di continuo al massimo dei giri. Il locale,
come dicevo, è intimo e raccolto, con tanto mobilio in arte povera a
dar calore, ed è composto da una saletta con circa trenta coperti a
piano terra e di un soppalco più piccolo. La cucina è varia, si può
venire qui anche solo per una pizza, oppure affidarsi alle proposte
verbali (il menù c'è, ma non viene portato) del cameriere. Visto che
è il mio compleanno non bado a spese, e così ci fiondamo decisamente
sul pesce, iniziando con un'antipasto di mare da record, con chele di
granchio, surimi, insalata di polipo, alici marinate, cozze, vongole
e salmone marinato. Una vera delizia al termine del quale ci si sente
già quasi sazi. Per primo avrei optato per due assaggi diversi, e
cioè paccheri allo scoglio e fusilli freschi con frutti di mare, ma
il cameriere ci avvisa che non è possibile prepararli solo per due. E
qui che avviene il miracolo del socialismo gastronomico, in quanto
un'altra coppia a noi limitrofa, avendo la stessa necessità
mangereccia, ci permette di avere le nostre due mezze porzioni, e
loro altrettanto. Il tutto accompagnato da un bianco leggermente
frizzante imbottigliato in nome e per conto della ditta, buono e non
troppo pesante, servito alla giusta temperatura. I due primi si
rivelano davvero gustosi, e anche molto sostanziosi, pertanto
(sfortunatamente) non rimane spazio per una frittura di pesce.
Pazienza, sarà per la prossima volta. Lo spazio per il dolce invece
c'è sempre, così ordiniamo un'ottima torta cappuccino, e un
limoncello d'ordinanza. Il conto è decisamente onesto, 43 euro in
due, compreso lo sconto di 5 euro per i possessori, come me, della
Vivilasalerno Card, che permette appunto di ottenere sconti in
ristoranti e altri esercizi commerciali. Ritornando all'Antico
Mulino, si tratta sicuramente di un ottimo ristorante dove mangiare
del buon pesce a due passi da Salerno e dalla Costiera Amalfitana.
Vivamente consigliato, specie nei giorni infrasettimanali quando c'è
poca gente.

Tracklist consigliata : Baustelle - Colombo
Spandau Ballett - True

domenica 1 giugno 2008

La Carcara

La Carcara

Via Castello 1 - Pogerola di Amalfi (SA)
Tel.: 089/830206 Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare: da Salerno, proseguite in direzione della statale 163, superate Amalfi e poi imboccate il bivio ben segnalato per Pogerola, arrivate al centro del borgo e seguite le indicazioni per il locale, dotato di parcheggio senza abusivo.
Da Napoli, è possibile arrivare a Pogerola passando per Castellammare di Stabia, poi Lettere ed infine Agerola, arrivando a Pogerola continuando in direzione di Amalfi.

Sospesa tra cielo e mare sorge il borgo di Pogerola, frazione di Amalfi, la storica repubblica marinara che da il nome a tutta la costa che partendo da Salerno arriva sino a Sorrento. Data la sua posizione, da Pogerola si può godere di un panorama mozzafiato su tutto il golfo e sui monti Lattari, soprattutto se si sale fin sull'eremo che sovrasta il piccolo borgo. Ai piedi di quest'eremo troviamo il ristorante "La Carcara", locale a conduzione famigliare nel vero senso della parola : il padre e la madre ai fornelli, i figli ad aiutare nel servizio e qualche amico a fare da cameriere e pizzaiuolo. Il locale è spartano e senza troppi barocchismi, il forno per le pizze si trova appena si entra sulla destra, poco più in là c'è la cucina, non a vista ma ad "intravista", in quanto visibile solo da alcuni tavoli, fra cui il mio. Ho così potuto vedere in diretta la preparazione di tutte le portate che ho ordinato, iniziando da un antipasto di mare con alici marinate, gamberetti e insalata di polipo, servito con una focaccia all'origano appena sfornata ed un altra con pomodorini e scaglie di parmigiana, davvero gustose entrambi. Proseguiamo con dei vermicelli alle vongole, che ho visto far saltare dallo chef con una maestria data da anni di esperienza (chissà perchè quando ci provo io poi mi tocca staccarli dal soffitto...), forse un pò troppo al dente per i miei gusti ma buoni, così come le vongole giganti del condimento. Per concludere un'ottima frittura di pesce con totani, calamari, triglie e gamberetti, insalata mista e vino bianco sfuso, credo una falanghina, leggera e aromatica. Dolce fatto in casa alle fragole, e limoncello d'ordinanza, 45 euro spesi volentieri e stomaco pieno da sballottare su è giù per le curve della statale 163. Ah, perchè non sono nato in costiera!
Tracklist consigliata : Giuliano Palma & The Bluebeaters - Testarda Io
Johann Pachelbel - Canone In Re Maggiore

domenica 25 maggio 2008

Il Brigante

Il Brigante
Via Andoli, 2 - Sieti di Giffoni Sei Casali (SA)
Tel.: 089 881854 Chiuso il martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5
Come arrivare : il locale dovrebbe essere insignito dell'oscar della rintracciabilità, in quanto basta seguire le semplici indicazioni che partono già da Campigliano per arrivarci facilmente. Comunque, al cementificio proseguite dritti, poi al bivio di Malche imboccate la salita sulla sinistra e seguite le indicazioni per Sieti. Arrivati al borgo, parcheggiate negli spazi che si trovano a ridosso della piazza principale, quattro passi da fare a piedi e sieti arrivati al locale. Non c'è ombra di parcheggiatori abusivi, per fortuna.
Ah, la primavera! Le giornate si allungano, il clima si fa sempre più mite, il solleone in una sorta di "coming soon" mostra cosa sarà capace di combinare in estate, e tutto ciò mi deprime talmente tanto da farmi razionare le mie escursioni gastronomiche. Ma il sabato è sempre sabato, e una bella cenetta in un luogo ameno e ventilato come Sieti, lontano per fortuna anni luce dalla "bella vita" (di merda) me la concedo volentieri. Il ristorante "Il Brigante" si trova nell'antico borgo della frazione di Giffoni Sei Casali, pulitissimo e ordinatissimo, perfetto per ripulirsi gli occhi da una settimana di lavoro passata nella discarica a cielo aperto di Napoli e dintorni. Silenzio, verde e pace, da contrapporre a urla, rifiuti e criminalità. Il locale è dotato di due sale interne e di un ampia sala esterna ricavata in una vecchia corte di campagna, e proprio qui veniamo fatti accomodare anche se la temperatura non è proprio clemente. In un tavolino abbastanza stretto ho come vicina una pianta che volge le sue foglie puntute verso il mio piatto, e con piacere noto che sul tavolo è gia presente uno "sponzapane" dove bagnare i biscotti di grano. L'atmosfera è quasi magica, con luci soffuse ed invitanti odori di cibo che si rincorrono a stimolare l'aquolina in bocca, ma il servizio da bradipo vanifica tutto ciò : mezz'ora circa per prendere le ordinazioni, altri venti minuti per l'antipasto (che qui viene servito a rate, cioè prima salumi e formaggi, poi dopo circa un quarto d'ora le verdure, buone ma senza infamia e senza lode). Forse perchè è sabato, e c'è tanta gente? Macchè, ci sono prima le categorie privilegiate da servire, e cioè le 4 coppie di cinquantenni pseudo-professionisti della città, poi le 3 coppie degli amici del proprietario (che infatti lo chiamano per nome) con passeggini a seguito, e poi gli avventori semplici, come noi. Aldilà del servizio, i piatti sono genuini, degna di nota un ottima scamorza di capra e delle scarole con fagioli cannellini. Per primo scegliamo dei ravioli con panna e funghi porcini, ben cotti sia fuori che dentro, e degli spaghetti (fatti a mano) con asparagi selvatici. Buoni entrambi, così come il vino d'accompagnamento. Buono anche il dolce, una sbriciolata a dire il vero troppo compatta per chiamarsi così, comunque gentilmente offerta dalla casa così come il liquore. Conto per fortuna non da brigante, solo 28 euro, voto di 4/5 ottenuto dalla media fra servizio(3), cibo (4) e location (5). Ah, dimenticavo, c'è anche la pizza cotta nel forno a legna.
Tracklist consigliata : Adele - Chasing Pavement
Le Luci Della Centrale Elettrica - Per Combattere L'Acne

mercoledì 14 maggio 2008

Il Rusticone

Il Rusticone
Via Galdo 179 - Campagna (SA)
Tel.: 0828 48043/Cell.: 339 3309137 - Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : uscita Campagna dell'autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria, svoltare a destra in direzione del centro abitato, proseguire per circa 2 kilometri fino a trovare il ristorante alla propria destra, ampio parcheggio non abusivizzato.

Back to Campagna. Il ristorante "Il Rusticone" mi era già apparso
durante la scampagnata del 25 aprile scorso al "Felicella" e,
attirato dal nome, mi ero riproposto di andarci, anche se non molto
fiducioso sulla reale corrispondenza fra nome del locale e caretteristiche
dello stesso. Fortunatamente mi sbagliavo.
Anche se è un martedì le sale sono gremite di gente, soprattutto
famiglie, il che lo rende abbastanza simile ad un punto di ritrovo.
Dicevamo delle sale, ampie e ben arredate con tanto legno, con lunghe
tavolate in cui si sta davvero larghi. L'offerta gastronomica è
davvero ampia, si passa dalla pizza ai primi per approdare adirittura
al kebab, cosa che mai avrei pensato di trovare a Campagna, che ci
siano dei musulmani anche qui? Si parte come sempre con un buon
antipasto misto, che è proprio come dovrebbe essere un antipasto, con
buoni bocconcini di bufala prodotti in uno dei tanti caseifici che
affollano la strada che dallo svincolo porta al ristorante, poi
salumi paesani affettati spessi e verdure sott'olio. Per primo ho
gustato un delizioso piatto di pennette con salsa aurora (panna e
pomodoro) con salsiccia, per secondo un buon misto di carne arrosto
con patatine fritte. Servizio sempre gentile e veloce, ottimi i dolci
(un pan di spagna al cacao) e conto sui 17 euro, davvero onesto.
Un buon posto dove passare una tranquilla serata in compagnia,
peccato per la televisione con volume spaccatimpani.
Tracklist consigliata : Planet Funk - Stop Me
Blondie - Hearth Of Glass

domenica 11 maggio 2008

Popilia

Popilia
Via Serroni 45, Giffoni Sei Casali (SA)
Tel.: 089/880129-338/2884878 Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia/picentina
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da Salerno, al bivio di Fuorni proseguite in direzione di Giffoni Sei Casali, superate il cementificio fino ad arrivare ai campi di calcetto di Malche, a questo punto girate a sinistra seguendo le indicazioni che vi porteranno fino al locale. Parcheggio abbastanza ampio senza parcheggiatore abusivo

Prima di iniziare la recensione vera e propria, mi preme scusarmi con i miei lettori per la prolungata assenza da questo blog, ma non è stato tempo sprecato invano, bensì impiegato nella realizzazione del sito di Ingiropermangiare e nell'implementazione della già nota versione mobile. Ma veniamo al succo del discorso, la recensione, quella per cui posso onorarmi di avere oltre 7000 pagite viste, grazie di cuore a tutti!
Giffoni Sei Casali è un paese come si evince dal nome composto dai sei distinte frazioni (Malche, Sieti Alto, Sieti Basso, Prepezzano, Capocasale e Capitignano), dalle antiche origini romane. E romana è anche la via Popilia appunto, che nel suo tragitto da Capua a Reggio Calabria attraversava buona parte dei territori picentini. Da questa atica strada consolare prende nome il ristorante di cui vi sto per raccontare.
Il "Popilia" è un ristorante ben arredato e ben strutturato, con un ampia veranda coperta all'ingresso, e altre tre sale più piccole all'interno. Le pareti sono dipinte con un tenero giallo pastello, mentre la pietra e i mattoni conferiscono all'ambiente una nota decisamente rustica. Dopo essermi accomodato arriva subito il cameriere ad elencare vocalmente i piatti del giorno, scelgo come al solito l'antipasto che si rivelerà semplicemente da applauso, con bocconcini e caciottina di capra, salame, prosciutto e capicollo, ma la parte del leone la fanno le verdure, e cioè delle ottime melenzane e zucchine sott'olio e alla scapece, un tortino di verze patate e pancetta che si scioglie in bocca, un gateau di patate forse un pò troppo duro e freddo, un rotolino di spinaci con sottiletta e una parmigiana molto leggera e senza mozzarella. Abbastanza sazio a dire il vero, degusto un bicchiere del vino della casa, un rosso molto corposo e dalle note decisamente fruttate, servito (meno male!) a temperatura ambiente. I primi, che nei picentini sono sempre una sorpresa, non sono comunque da meno, e pertanto le pappardelle al sugo di cinghiale vanno giù che è una bellezza, così come i fusilli con ricotta salata grattugiata, salsiccia, rucola e noci, la specialità di queste terra. Per dolce un ottima torta fragoline e crema pasticcera da mandare giù con un limoncello. Il conto? No, se ve lo dico non ci credete. Vabbè, per la completezza dell'informazione vi dirò che per un antipasto (che vale per due), due primi, dolce, liquore, vino, acqua e coperto ho chiuso la partita con soli 25 euro. Da non credere vero? Uno schiaffo a chi parla a vanvera di caro vita, inflazione e rincaro delle materie prime (non senza preventivare il proprio tornaconto...), per fortuna ci sono posti come il "Popilia" che riescono a proporre una cucina di qualità ad un prezzo onesto, complimenti a loro e complimenti al lettore che nei commenti passati mi aveva consigliato di venire qui.
Tracklist consigliata : Underworld - Cherry Pie
Evangelist - Angelica

sabato 26 aprile 2008

Felicella


Felicella
via Torre (loc. Serradarce) - Campagna
Tel.: 0828-49469 - Chiuso : ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : uscita Campagna dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, proseguite fino al quadrivio, girate a destra e seguite le chiare indicazioni per l'agriturismo, davvero facile da raggiungere (basta non deviare dalla statale 91). Curiosità : Campagna era anticamente la dimora dei principi Grimaldi i quali, constatando che sulle proprie strade non era possibile organizzare un buon Gran Premio di Formula 1, si trasferirono nella più accogliente Costa Azzurra.
Che cosa si celebra secondo voi il 25 aprile? La fine di una guerra
civile? La fine della resistenza? Oppure la liberazione dal giogo
nazi-fascista? Sessantatrè anni dopo ancora non è chiaro cosa si
festeggi in questa giornata, fatto sta che Marcello Dell'Utri ha
promesso di riscrivere per intero questo periodo storico. Trattenete
i conati di vomito che vi possono provocare l'idea che un condannato
in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa
possa riscrivere la storia della resisenza, e proseguite nella
lettura di come ho passato il mio 25 aprile. E' una bella giornata di
sole, dunque cosa c'è di meglio di un bell'agriturismo di campagna a
Campagna dopo il quadrivio di Quadrivio? La stessa idea la devono
aver avuta almeno altre 200 persone, a giudicare dai tre parcheggi
stracolmi dell'agriturismoe delle sale tutte piene. Meglio così,
l'atmosfera è da sagra di paese e c'è gioia palpabile nell'aria tersa
di primavera.L'agriturismo si trova in collina, ed offre ai suoi
visitatori una vista spettacolare sugli Alburni e sulla piana del
Sele. Appena ci accomodiamo arrivano subito gli antipasti, con
prosciutto e capicollo davvero paesani, carciofi gratinati e
formaggio di capra. La cosa degna di nota è che qui, oltre
all'antipasto, ci sono gli assaggini, che sarebbero una sorta di
secondo round, che per fortuna non mettono a tappeto, composti dai
soliti carciofi, pomodori e peperoni, fagiolini cannellini in umido e
zucca sott'olio. Vino di evidente produzione propria, per nulla
attento alla gradazione (sarà stato sui 15 gradi) e all'etichetta
(nel senso di stampa). Giusto il tempo di addentare l'ultimo carciofo
ed arriva già il primo nel mutismo generale (è un ristorante che
funziona così, nessuna ordinazione, mangia e zitto, per fortuna
direi), uno sformato di tagliatelle con ragù di carne, mozzarella e
piselli. Pausa tecnica per sigaretta, foto e passeggiata nella
natura, ed arriva il secondo assaggio di primo piatto, delle lagane e
ceci cotte in modo delizioso, che davvero si sciolgono in bocca.
L'atmosfera (e l'orario) è da matrimonio, così solo verso le 16
arriva il secondo, un misto alla brace con patate e insalata mista,
poi un altro piccolo giro di salsiccia arrosto ed è già tempo di
gustare un ottima crostata di amarene, mangiata senza fretta e senza
scuorno per quel che riguarda le porzioni. Caffè, limoncello e amaro
serviti direttamente sulla sedia a dondolo che si affaccia sulla
sterminata piana del Sele (il panorama è mozzafiato), conto di appena
20 euro a testa e una bottiglia di vino in omaggio (a dire il vero
era avanzata, e ce la siamo fatti tappare), un'esperienza unica
sicuramente da ripetere. Scappiamo dalla città, l'amore la vita e le
vacche!
Tracklist consigliata : Pizzicato Five - A Perfect World
Blur - Country House

lunedì 21 aprile 2008

Carlo Menta


Carlo Menta
Via Della Lungaretta 101 - Roma
Tel.: 06/5803733 - Chiuso : mai
Tipo di cucina : romana
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5
Come arrivare : dalla stazione Termini, prendete l'autobus H e scendete alla fermata di Piazza Sonnino, poi girate a destra addentrandovi verso Trastevere, dopo pochi passi troverete il ristorante. Se siete in macchina, parcheggiate sul lungotevere in prossimità di Trastevere, tranquilli che non ci sono parcheggiatorti abusivi.
Chi non conosce Trastevere? Per i salernitani, si potrebbe paragonare a via Roma, ma solo per la quantità di locali (solo per quello), per tutti gli altri basta pensare che è un quartiere che appunto è a due passi dal Tevere, e dome dimora la celeberrima "Parolaccia". Ci sono anche passato, c'era anche posto ma sinceramente non mi andava di essere preso in giro pagando di tasca mia. Così la scelta è caduta su questo "Carlo Menta", che credo sia il nome del fondatore, o comunque qualcuno dall'alito molto fresco, locale a due passi da viale Trastevere, dotato di numerosi tavoli all'aperto e di due sale, una al piano terra e una al piano interrato, sala dove mi hanno fatto accomodare. Il servizio è veloce come si conviene ad un posto frequentato da tantissime persone, specie turisti, l'unico problema sono le maestranze straniere le quali, vuoi per il casino vuoi per la mia sordità acuta, sono costrette a ripetere parecchie volte le particolarità di ogni piatto. Ma siamo a Roma, e così dopo un antipasto di soli salumi e olive è obbligatorio ordinare la carbonara, che qui cucinano con troppo pepe e con uovo molto liquido, forse hanno ragione loro ma io preferisco la mia. Per secondo un buon pollo arrosto con insalata, che non sarà molto romano ma mi sembrava l'unica scelta azzeccata da fare. Un tartufo nero ed un averna per digerire un conto davvero onesto, 35 euro in due, d'altronde non è un mistero che a Trastevere si spenda meno che a Salerno, se non altro per la eccezionale varietà di locali disponibili davvero per tutte le tasche.
Tracklist consigliata : Antonello Venditti - Grazie Roma
Niccolò Fabi - Lasciarsi Un Giorno A Roma

Hostaria Isidoro

Hostaria Isidoro

Via di San Giovanni In Laterano 59/a - Roma
Tel.: 06/7008266 - Chiuso il sabato a pranzo
Tipo di cucina : romana/nazionale
fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : presupponendo che voi già vi troviate a Roma, la via più breve per arrivare è quella di prendere la linea B della metro e scendere alla fermata Colosseo, poi proseguire verso la basilica di San Giovanni In Laterano, prima della quale troverete il locale in oggetto. Se invece avete voglia di fare una bella passeggiata, potete partire dalla stazione Termini e percorrere tutta via Merulana, quella di Carlo Emilio Gadda per intenderci.

Chi conosce almeno un pò questo blog sa bene che dedico sempre qualche riga alal città in cui si trova il locale, specie se è la prima volta di cui ne parlo. Trattandosi in questo caso di Roma, mi sembrerebbe presuntuoso e soprattutto riduttivo azzardare un qualsiasi approcio di tipo descrittivo, quindi arriviamo subito al nocciolo della recensione. sono arrivato a questo locale grazie agli ottimi feddback dei colleghi di 2spaghi (sito con il quale collaboro), e devo dire che non ne sono rimasto deluso. Il locale, come si evince chiaramente dal nome, si trova a due parti dal Colosseo, ed è ovviamente frequentato soprattuto da turisti, ma anche dai romani che non disdegnano la buona cucina romana. Appena accomodato, in realtà in uno spazio alquanto angusto, il cameriere viene a prendere le ordinazioni, fra cui un antipasto a buffett, che se non mi dicevano che dovevo andare a prendermelo io stavo ancora digiuno. La particolarità del locale è quella di offrire degli assaggi di primi (più che assaggi mezze porzioni...)così naturalmente accetto, e in sequenza arrivano al mio tavolo tagliatelle ai carciofi (buone, forse un pò troppo dolci, sarà stata la qualità dei carciofi), pennette alle noci (ottime, senza riserve), ravioli burro e salvia (un pò crudi) e tagliatelle paglia e fieno con frutti di mare (porzione abbondantantissima, anch'essa cruda). Per finire un tiramisù di cui un pò tutti avevano tessuto le lodi, ma che a me è risultato decisamente troppo liquido, ed un limoncello annacquato. 40 euro in due, nè tanti nè troppi, d'altronde non ho termini di paragone per la città di Roma, 4 su 5 comunque meritati se non altro perchè di sicuro non ci si alza affamati.

Tracklist consigliata : Matia Bazar - Vacanze Romane
Morcheeba - Rome wasn' Built In A day

Cicirinella


Cicirinella
Via A. Genovesi, 28 - Salerno
Telefono: 089 226561 Chiuso : mai
Tipo di cucina : regionale/salernitana
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare: lasciata la vostra autovettura in uno dei tanti parcheggi della nostra bella Salerno, che a differenza degli abusivi rilascia anche la ricevuta, ma sempre una cosa indegna è, poi incamminatevi verso il Duomo che si trova, guarda caso, in via Duomo, girate a destra verso il tempio di Pomona e dopo pochi passi troverete alla vostra sinistra il locale.
Salerno, come tutte le città di una certa dimensione e con un certo passato alle spalle, presenta al visitatore occasionale, ma anche ai suoi abitanti, due volti ben differenti. Il primo, e più nuovo, è quello dei quartieri del sacco edilizio, il Q2 Q4 (ribattezzati successivamente Italia e Europa, potevano metterci pure Campania e Salerno in un parossismo di fantasia), il secondo e più antico è quello del centro storico, che non finisce mai di stupire e di offrire piacevoli sorprese. Una di queste sorprese è indubbiamente il ristorante "Cicirinella", che sorge proprio alle spalle del Duomo. Il locale è intimo e raccolto, con luci soffuse e la cucina ben in vista, che permette allo chef delle frequenti incursioni volte a stabilire un contatto più umano con i commensali, così come dovrebbe essere. Senza legger il menù ci affidiamo agli antipasti del giorno, che sono delel rondelle di zucchine con patate lesse e pesto, delle crepes con ricotta e crema di ceci, dei medaglioni di melanzane fritte con mozzarella e pomodoro, e una pizza fritta farcita con pomodoro e formaggio, come gli scazzoppoli metelliani per intenderci. Da bere ci viene proposto un buon aglianico imbottigliato in nome e per conto loro, giustamente alcolico e dal buon retrogusto. Come primo assaggiamo delle ottime pantacce (una pasta corta ondulata a forma di rombo) con vellutata di patate e salsiccia sbriciolata, davvero ottima e con l'amido della patata non troppo presente. Si potrebbe anche continuare delle ottime tagliate o fiorentine, ma preferiamo optare con una panna cotta con salsa ai frutti di bosco, squisita e vellutata. Conto di appena 19 euro, tutto compreso, davvero pochi se si pensa alla qualità del cibo e alla locatione, peccato che fuori abbia cominciato a diluviare e la macchina sia all'altro capo della città, ma questa è un'altra storia.
Tracklist consigliata : Prince - Purple Rain
Frank Sinatra - Singin' In The Rain

mercoledì 2 aprile 2008

L'Artista

L'Artista

Via delle Muratelle 25/27 - Salerno
Tel.: 089/759158 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : pizza e solo pizza
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 3/5


Come arrivare : di certo non è una pizzeria che si ricerca, ma più che altro è una pizzeria di prossimità. Comunque, si trova nel quartiere Torrione, alle spalle di piazza Sant'Elmo, andando in direzione della linea ferrioviaria, nei pressi dell'ex commissariato.


Circa cinquant'anni fa, quando la televisione era un lusso per pochi, ci si ritrovava nel bar sottocasa ad assistere ai primi quiz a premi o alle partite della nazionale. Con il tempo e con il benessere diffuso tutti sono arrivati a possedere uno o più televisori nelle proprie case, ma c'è ancora un motivo che spinge le persone, in special modo gli uomini, a riunirsi, in bar o pizzerie o circoletti, e cioè l'assistere alle partite trasmesse in pay-tv. Per la partita Roma-Manchester United ci siamo dunque trovati in questa pizzeria di Torrione aperta abbastanza recentemente, dotata di alcuni coperti al pian terreno e di una saletta soppalcata decisamente più intima. Per fortuna, oltre alle pizze è possibile assaggiare anche degli involtini di melenzane ripieni, oppure una ciambotta paesana, accompagnate da una focaccia appena sfornata. Le pizze non sono davvero buone, sarà per i problemi che sta vivendo in questo momento la mozzarella campana ma l'ingrediente che stona davvero è proprio quello. Almeno in chiusura giunge una buona cassata, forse un pò troppo dura. Conto un pò troppo salato, siamo sui 16 euro per antipasto, pizza e dolce, davvero troppo per una pizza a Torrione di martedì sera. Inoltre, la Roma ha pure perso.
Tracklist consigliata : Queen - We Are The Champions
Mattia Bazar - Vacanze Romane

sabato 29 marzo 2008

Il Boschetto


Il Boschetto

P.zza Trieste e Trento 28 - Sesto San Giovanni
Tel.: 02/22476612 - Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : regionale/casareccia
Fascia di prezzo : medio/alta
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : ci troviamo nella zona pedonale di Sesto San Giovanni, la fermata è sempre Sesto Rondò, in macchina è possibile parcheggiare tranquillamente senza la scocciatura di parcheggiatori abusivi.

Pizza a Sesto San Giovanni? Beh, sarebbe come dire salsiccia di maiale in una moschea, ma tutto sommato il risultato è più che soddisfacente. Siamo sempre nella zona pedonale di Sesto, che si chiama così perche sorge sul sesto miglio di un antica strada che partiva dal centro di Milano, così come Quarto Oggiaro, Quarto di Napoli, Settimo Torinese, Secondigliano e chi più ne ha più ne metta. Il "Boschetto" è un locale abbastanza intimo, gestito da una signora simpatica come solo i milanesi possono essere, con una vasta offerta gastronomica che spazia dagli antipasti ai risotti alle carni alla brace. Il punto di forza del locale è però la pizza, proposta in deicne di varianti, fra le quali degne di menzione una non-pizza, e cioè la focaccia nostrana, una base di pasta di pizza sulla quale vengono disposti a crudo cliegine di mozzarella, insalata di pomodori e prosciutto crudo, un pò troppo salato a dire il vero. Con una buona birra alla spina va giù che è un piacere, anche troppo velocemente a dire il vero, vista la rapidità del servizio che contraddistingue i locali della zona. Così, con il tempo libero che mi rimane, posso notare che qui si prepara anche la pizza Nokia, fatta con il cellulare del pizzaiolo tranquillamente adagiato fra gli ingredienti delle pizze. In chiusura una bella porzione di profiterol, buoni e abbastanza morbidi. Il conto credo che sia stao abbastanza onesto, anche se non ci metterei la mano sul fuoco, visto che non ho pagato io.
Tracklist consigliata : Delta V - Se Telefonando
The Cardigans - Sick And Tired

Morganti


Morganti

Via Morganti 24 - Sesto San Giovanni
Tel.: 02/2404351 - Chiuso la domenica
Tipo di cucina : regionale
Fascia di prezzo : medio/alta
Valutazione complessiva : 2/5

Come arrivare : il locale si trova subito dopo il cavalcavia di via Buozzi, ma è raggiungibile anche sia dalla stazione f.s. di Sesto che dalla fermata Sesto Rondò. Anche qui naturalmente nessun parcheggiatore abusivo, posti auto nelle vie adiacenti.

Il ristorante Morganti si scorge subito dopo il cavalcavia che sovrasta la stazione di Sesto, ma era decisamente meglio che il locale fosse stato coperto dal cavalcavia stesso. Quando si è nuovi di un posto, e si sceglie dove andare a mangiare solo in base alla vicinanza geografica all'albergo, si possono avere brutte sorprese come queste. Il "Morganti" si presenta come una un enoteca di tutto rispetto, con buone ed ambigue frequentazioni evidenziate nelle fotografie affisse sulle vetrine. Decisamente surriscaldato per la temperatura esterna, il ristorante possiede ancora un bagno alla turca nel bagno degli uomini, non oso immaginare cosa ci sia in quello delle donne. A ricordare il passato operaio della cittadina ci pensano dei ravioli al pomodoro dal ripieno cementizio, anche se serviti molto velocemente. Per secondo una scaloppina alla bolognese con sottiletta semifusa e prosciutto cotto, cruda e fredda, mentre il dolce è un tiramisù troppo morbido e caldo per essere davvero chiamato così. Meglio chiudere qui, il conto nemmeno lo sò, tanto non ho pagato io. Ah dimenticavo, il limoncello gentilmente offerto dalla casa era allungato con acqua.
Tacklist consigliata : Eclissi Di Soul - Tutte Le Mie Storie
Squarepusher - Anstromm Feck 4

Dueventi


Dueventi


Via Solferino 10 - Sesto San Giovanni (MI)
Tel.: 02/2621811 - chiuso il ?
Tipo di cucina : internazionale/esotica
Fascia di prezzo : medio/alta
Valutazione complessiva : 4/5


Come arrivare : prima di tutto mi sembra logico che vi dobbiate trovare a Milano, poi prendete la metropolitana rossa (linea 1) in direzione Sesto San Giovanni, scendete a Sesto rondò, poi chiedete informazioni se siete fortunati a trovare un italiano, altrimenti è meglio che impariate il cinese e l'arabo. Per inciso, nemmeno l'ombra di parcheggiatori abusivi, d'altronde siamo oltre il Garigliano e si vede.

Sesto San Giovanni, a causa del suo glorioso passato operaio e della sua storica militanza politica, è conosciuta come la Stalingrado d'Italia. Oggi, tutt'al più, potrebbe essere definita la Pechino d'Italia, per la massiccia presenza di cinesi, oppure la Medina d'Italia per l'altrettanto forte presenza musulmana. Per le strade sono ancora visibili le vestigia di un passato ormai remoto, e cioè alcuni vecchi macchinari messi a memento di quando gli italiani si spaccavano la schiena in fabbrica, invece di arricchirsi affittando appartamenti oppure negozi agli immigrati, per poi lamentarsi della loro presenza, andando ad ingrossare le fila di chi vota lega (in minuscolo, ovviamente). Terminiamo la parentesi socio-politica, e parliamo di questo locale che si trova nella zona pedonale del centro di Sesto. Il "Dueventi" si autodefinisce "brasserie cafè musique", ma appena entrati ci si rende conto che non c'è nè birra, nè caffè nè musica. Il locale è ben arredato, in modo molto moderno, con un forno elettrico (sic!) per le pizze. Gli antipasti sono davvero ottimi, come ad esempio i cornettini di bresaola ripieni di formaggio caprino. Non ci è data notizia dei primi, in quanto dopo le 22 il bollitore per la pasta chiuede (sic!), d'altronde paese che vai, usanze che trovi. Poco male, accompagnato da un cabernet sauvignon un pò leggerino possiamo degustare un ottima new york stake con patate e cipolle brasate, una bistecca un pò troppo al sangue per i miei gusti, ma forse era dovuto allo spessore quasi da fiorentina. Vasta la scelta dei dolci, fra i quali si può scegliere un buon tartufo bianco. Finale di cena al cardiopalma, con il pizzaiuolo che sviene per la vista del suo stesso sangue, con conseguente corsa in ospedale con un ambulanza che giunge abbastanza rapidamente. Prezzi nella media considerando l'arredamento e la qualità degli ingredienti, siamo sui 25 euro a testa, anche se stavolta ha pagato l'azienda per la quale lavoro.

Tracklist consigliata : Internazionale Comunista
Banda Bassotti - Giunti Palanche Ska

mercoledì 19 marzo 2008

Pozzillo




Pozzillo


Via Giffoni Valle Piana, 3 Serino (AV)
Telefono : 0825-542979 chiuso il mercoledì
Tipo di cucina : regionale/irpina
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5


Come arrivare : da Salerno, prendete il raccordo autostradale Salerno-Avellino ed uscite a Serino, girate a destra in direzione del Terminio e poi ancora a destra in direzione Giffoni Valle Piana. Alla fine del viale alberato girate a sinistra, poi sempre dritti in direzione Giffoni per circa 3 chilometri, troverete il locale alla vostra sinistra. Ingiropermangiare sconsiglia di percorrere la strada in oggetto a fari spenti anche solo se per pochi metri. Ampio parcheggio privo di abusivo.
Se provenite da altre città, arrivate per fatti vostri a Serino poi seguite le indicazioni di cui sopra.

Serino è per me davvero il luogo ideale. Lontano dal mare e dalla città, ma comunque ben collegato, abbastanza ameno con i suoi sterminati boschi, ma dotato di tutti i comfort, è protetto dagli afrori solofrani dal monte Pergola, bucato per oltre 2 chilometri e mezzo per permettere di arrivare più facilmente al ridente comune situato alle porte di Avellino. Inoltre, metteteci pure il fatto che questo posto mi ha cambiato la vita, e capirete quanto amo questo posto. Se negli altri paesi i cartelli stradali indicano luoghi di pubblica utilità come caserme dei carabinieri, scuole, ospedali, qui a Serino sono tutti a disposizione dell'enorme quantità di ristoranti (non c'è un elenco ufficiale, ma non saranno meno di 40) disseminati lungo la strada che conduce al monte Terminio da una parte e lungo la strada che porta a Giffoni Valle Piana dall'altra. Proprio lungo quest'ultima panoramica arteria troviamo il ristorante "Il Pozzillo", locale rustico senza troppe pretese, ben arredato ed accogliente. Nella sala più piccola vi è un caminetto, ed ai muri degli spaventosi termosifoni alti quasi due metri, segno che qui l'inverno si fa sentire. Si parte con un buon antipasto misto dove l'unica pecca è il bocconcino un pò troppo farinoso, poi la squisita specialità della casa, per la quale vale la pena farsi 40 chilometri, e cioè la zuppa di castagne con fagioli cannellini, funghi porcini e pancetta, servita con crostoni di pane. Ottima anche la carne alla brace, un misto azzeccato di maiale, vitello ed agnello, ben cotto e dalle porzioni generose. Un rapido assaggio ad un ottima scamorza alla piastra con porcini servita in un tegame ancora friccicante in tavola, e siamo pronti per il dolce, a scelta sono disponibili la torta capriccio, un buon pan di spagna dalla consistenza abbastanza spessa, oppure un tortino al cacao con ripieno al cioccolato fuso. Liquori gentilmente offerti dalla casa, 22 euro a testa il conto bevande (parecchie, nonostante le curve da affrontare...) comprese, abbastanza poco se si pensa alla qualità ed alla quantità del cibo. Il locale è anche disponibile per cerimonie e compleanni al buio.

Tracklist consigliata : David Bowie - Heroes
Kraftwerk - The Model






venerdì 14 marzo 2008

Ciripizza


Ciripizza
Via Fieravecchia 41 - Salerno
Tel.: 089233940 chiuso il ???
Tipo di cucina : pizza e solo pizza
Fascia di prezzo : medio/alta
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : da Napoli, uscite dall'A3 allo svincolo Salerno Centro, prendete la discesa che conduce al centro della città, imboccate via Dei Principati, e poi auguri, trovare il parcheggio è molto difficile, potete provare ai parcheggi del trincerone che distano solo pochi metri dal locale. Da Salerno è inutile che lo scrivo, tanto lo sapete già. P.S.: naturalmente non c'è il parcheggiatore abusivo perchè non c'è nemmeno il parcheggio.
Pizza. cinque semplici lettere che evocano profumi, ingredienti, zampillii, zanzare e aromi (che fatica a trovare le 2 zeta per completare l'acrostico!). Se Napoli è universalmente riconosciuta come la patria della pizza, Salerno ovviamente non ne è da meno, ma come non tutte le ciambelle riescono col buco nemmeno tutte le pizze vengono cotte per bene, con il giusto grado
di lievitazione e con ingredienti di prim'ordine. Pertanto, se più o meno tutti fanno la pizza, nessuno la fa come "Ciripizza". Nata dall'idea di Cosimo Mugavero, oggi è una vera e propria holding del gusto, con tre pizzerie a marchio "Ciripizza" (di cui una a Milano), una pizzeria d'asporto (Pizzia) ed uno spazio multiesperenziale situato sulla litoranea di Battipaglia (La Fabbrica Dei Sapori). La formula vincente di questa holding ha saputo imporsi rapidamente sullo strapotere, oggi in declino, della famiglia Schiavone, titolare a Salerno di tre pizzerie (prima ne erano 4), mentre oggi ha come principale concorrente, non certo sulla qualità, le pizzerie di Marco De Pasquale, in rapida ascesa, e Carminuccio a Mariconda, principe del take away. Il locale di cui parlerò è quello che si trova a via Fieravecchia, nel cuore del centro di Salerno, a due
passi dall'acquedotto medievale di via Arce. la pizzeria occupa i locali di quella che era una volta la pizzeria "My Pie", caduta probabilmente in fallimento a causa dell'eccessiva generosità negli ingredienti da parte degli avventori intenti a prepararsi da soli la propria pizza. Il locale è ricavato all'interno di una specie di grotta, con molta pietra in vista, a creare tre spazi ben disitinti dove mangiare. all'ingresso è situato il grande forno a legna che sforna anche pizze
d'asporto. Se c'è posto, cosa molto rara soprattutto di sabato sera, ci si accomoda e si può ordinare una delle pizze proposte in circa 20 gusti, tutte dalla caratteristica principale di essere molto sottili, anche se a richiesta è possibile averle con l'altezza normale. Poco dopo essersi seduti, vengono prese le ordinazioni e si ricevono come omaggio della ditta delle bruschettine, che hanno sostituito quella che una volta era la fetta della "pizza del mese". Il servizio è abbastanza veloce, e dopo una ventina di minuti si può assaporare la migliore pizza di Salerno in un ambiente, unica pecca, che presenta la più alta concentrazione di hogan/moncler/dannate varie. Anche qui, per chiudere, c'è la pasticceria di Pantaleone, i prezzi sicuramente sono alti per una pizzeria, ma la qualità si paga, così come la location. Per me, l'unico posto dove mangiare un ottima pizza a Salerno.
Tracklist consigliata : Scarlet - Indipendent Love Song
Janet Jackson - Feedback

lunedì 3 marzo 2008

Il Riccio

Il Riccio

Via Trezza 14 - Cesinola di Cava de' Tirreni(SA)
Tel.: 089343727 chiuso il martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva: 4/5

Come arrivare: da Salerno, proseguite sulla statale 18 e prima di arrivare al borgo di Cava girate a sinistra in direzione dell'abbazia, seguite le chiare indicazioni per arrivare al locale. Da Cava, stessa deviazione anche se è possibile giungerbi anche tramite la frazione Sant'Arcangelo. Ampio parcheggio e nessun parcheggiatore.

Forse cercavi "La Pentolaccia"? Proprio come avrebbe detto google, in realtà in questo primo sabato di marzo avevamo intenzione di recarci in quel caratteristico locale metelliano, ma essendo appunto sabato e non avendo prenotato la maitre del locale ci avverte che l'attesa sarebbe stata di almeno un'ora, il che tradotto dal loro linguaggio significa almeno 2 ore. Come ripiego scegliamo quindi "Il Riccio", simpatico locale senza tropppe pretese, anch'esso pieno di commensali, ma con qualche tavolo ancora libero. Il ristorante è più piccolo di quanto lasci immaginare se visto da fuori, ma la cosa che colpisce di più è la quantità eccessiva di illuminazione, forse il proprietario deve aver sposato qualche dipendente dell'Enel, datosi che è consigliabile cenare con gli occhiali da sole. Ci accomodiamo e stranamente mi accorgo che non ci vengono serviti gli scazzoppoli di cui vi ho già parlato altrove, vero leit-motiv della cucina cavese. Poco male, ci viene servito un buon antipasto misto e del pane composto dal 95% di mollica, poi delle pennette alla siciliana che avrebbero richiesto almeno un minuto in più di cottura. Buone anche le pappardelle ai porcini, ben cotte e saporite. Anche la cubana in chiusura non è male, si fa sentire però la mancanza di un liquore. Conto di circa 30 euro in due, non male se si pensa che "Il Riccio" era solamente un ripiego.

Tracklist consigliata: C.S.I. - Forma e Sostanza
U2 - City of Blinding Lights

Il Patriarca


Il Patriarca

Via Paradiso di Pastena 2 - Salerno
Tel.: 0897266564 sempre aperto
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva: 5/5

Come arrivare: Dalla tangenziale di Salerno uscite allo svincolo di Pastena Giovi, se provenite da Fratte girate a sinistra in direzione Giovi e poi di nuovo a sinistra in direzione degli uffici postali, troverete un cartello che vi indica il locale che si trova subito dopo il sottopassaggio della tangenziale. Se provenite invece da Pontecagano, uscite sempre a Pastena-Giovi e poi girate a sinistra come indicato sopra. Ampio parcheggio custodito, purtroppo, da parcheggiatore abusivo con tanto di giubbetto catarifrangente.

Dopo un ottimo film per chiudere degnamente una serata non c'è nulla di meglio che una bella cenetta, così decidiamo di recarci alla masseria de "Il Patriarca", ristorante-pizzeria ospitato davvero in una vecchia masseria, memento di quando in questo lembo di terra fra Pastena e Torrione era ancora tutta campagna, e a dire il vero nei dintorni ce n'è ancora tanta, nonostante il fiorire di nuove costruzioni che cercano di combattere la crisi di alloggi della nostra città. Il ristorante è mandato avanti dalla famiglia che fino a qualche anno fa si occupava del pub-pizzeria "Red Lion" di via Aurofino a Torrione, e bisogna dire che hanno davvero fatto un bel salto di qualità, sia dal punto di vista quantitativo (ci sono ben 210 coperti suddivisi in tre sale) che qualitativo. L'offerta gastronomica è davvero ampia, si passa dagli antipasti sia di terra che di mare alle pizze, passando naturalmente per i secondi anche in questo caso suddivisi equamente fra proposte di pesce e di carne. Per iniziare un buon antipasto che, anche se chiesto per una sola persona, è davevro abbondante con mozzarella, ricotta, salumi e verdure grigliate sottolio, davvero deliziose. Per il secondo ci facciamo consigliare dal cameriere il quale ci propone delle ottime linguine al coccio, ed anche stavolta vale lo stesso discorso dell'antipasto: due porzioni che basterebbero per tre, essendo la pasta portata in tavola su di un carrello, con un'intera gallinella di mare (che poi sarebeb il coccio) tagliata a metà in diretta dal cameriere a fare da sfondo al piatto, e non meno di 300 grammi di pasta. Davvero squisita, anche se forse un pò asciutta nel condimento. Servizio davvero veloce ed impeccabile, nemmeno il tempo di riposarci dalla scorpacciata di linguine che veniamo deliziati da un ottima torta al cacao chiamata "Strega", per la presenza al suo interno ovviamente del famoso liquore della famiglia Alberti, preparata dalla famigerata pasticceria Pantaleone. Conto tutto sommato onesto se si pensa alla qualità ed alla quantità del mangiato, 38 euro per un posto in cui tornare sicuramente, ma non di giovedì: c'è il karaoke!
Tracklist consigliata : Garbage - the World Is Not Enough
Muse - Time Is Running Out

Antico Borgo


Antico Borgo

Via Torino 30- Pontecagnano Faiano (SA)
Tel.: 3343756270 chiuso la domenica
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva: 3/5

Come arrivare: Dalla tangenziale di Salerno uscite allo svincolo di Pontecagnano, dopo pochi metri subito a destra in direzione del bowling, superate il ponte sul fiume Picentino e dopo circa 200 metri troverete il locale alla vostra destra, poco prima del sottopassaggio che conduce alla litoranea.

Dev'esserci una strana congiunzione astrale, una sorta di maledizione che impedisce di mangiare bene a via Torino. Forse saranno le vibrazioni dei treni che passano lì vicino e che fanno tremare le gambe dei commensali e forse anche le mani dei cuochi e dei pizzaiuoli, ma con l'"Antico Borgo" è andata peggio, se possibile, di "Nonna Italia", che si trova solamente pochi metri prima. Appena arrivati ci rendiamo conto che il locale, visto che erano le 22 passate e non c'era nessuno, stava per abassare le saracinesche. Entriamo accompagnati da un simpatico e robusto giovanotto in un locale davvero ben arredato, con al tavolo gli stessi tovaglioli gialli con disegni di girasoli, molto in voga in questo periodo in molti ristoranti. C'è molta pietra ai muri, e tutto sommato il locale ha un'aria davvero rustica, l'unico inconveniente è la televisione sintonizzata su Italia 1 che vomita "tre metri sopra al cielo". Il menù che ci viene proposto è alquanto smilzo, 4 antipasti, una decina di pizze, qualche primo e delle carni alla brace. Vorremmo iniziare con un antipasto, ma alla notizia che un semplice antipasto di verdure, peraltro spiegato in maniera alquanto nebulosa dal maitre, ci sarebbe costato 10 euro, optiamo come farebbero i ragazzini per la pizza. Da bere la terribile birra "Erdinger"(mi pare si scriva così), davvero difficile da mescere in quanto producente una quantità industriale di schiuma a qualunque inclinazione del bicchiere, ma dal sapore davevro buono. Durante l'attesa della pizza, forse dopo aver origliato i nostri mugugni sulla mancanza di un antipasto dalla "A" maiuscola, il maitre ci porta delle bruschette accompagnate da peperoni e da delle salse non meglio identificate. Le pizze scelte non sono tanto male, una diavola ed una patate e salsiccia, cotte abbastanza bene anche se forse il forno non era ancora ben caldo. Paghiamo solo 45 euro in 5, rifiutiamo gentilmente l'amaro propostoci, mettiamo in moto e via, a cercare un posto dove mangiare qualcosa di dolce. Un plauso comunque al coraggio dei due ragazzi che hanno intrapreso quest'avventura, ci sono comunque molti margini di miglioramento.

Tracklist consigliata : Radio 4 - Save Your City
Kaiser Chiefs - Everyday I Love You Less And Less

lunedì 25 febbraio 2008

Il Casale di Donna Teresa


Il Casale di Donna Teresa

Via degli Aranceti,9 - Pontecagnano Faiano (SA)
Tel.: 338/4613230 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva: 4/5

Come arrivare : superato l'abitato di Pontecagnano, girate a sinistra
alla rotatoria del caseificio Taverna Penta in direzione di Faiano,
superate il cavalcavia che sovrasta la Salerno-Reggio Calabria e subito
dopo girate a sinistra, troverete un ampio parcheggio con fondo in
ghiaia, senza parheggiatore abusivo.

Se di venere e di marte non si sposa e non si parte, di sabato non
bisognerebbe mai avventurarsi nell'ordinare una pizza in un ristorante
iper-affollato come il "Casale di Donna Teresa". Potreste difatti
attendere anche più di un ora, anche se il cameriere continuerà a dire
che le pizze sono pronte fra 5 minuti, a cadenza regolare di 5 minuti.
Siamo sulla strada che dalla statale 18 porta a Faiano, subito dopo il
cavalcavia dell'autostrada, ed è qui che sorge questo ristorante,
gemello de "Il Grottino" il quale però propone una cucina prettamente
ittica. Il locale, ricavato al pian terreno di una palazzina a due
piani, è dotato di due ampie sale, di cui una per fumatori, e di un
parcheggio davvero capiente, che però il sabato stenta ad accogliere
tutte le auto degli avventori. La sala per non fumatori è tutta
ricoperta da una controsoffittatura in legno e le pareti ricoperte da
un mosaico di pietra grezza, così come il camino posto in un angolo
della sala stessa. Avendo prenotato riusciamo a sederci dopo circa 10
minuti di attesa, gli altri avventori credo che siano ancora lì ad
aspettare. Iniziamo con un bel giro di antipasti, dove oltre ai salumi
ed ai bocconcini spiccano delle belle patate a barchetta con salsiccia
e degli ottimi peperoni imbottiti, accompagnati da un aglianico del
beneventano imbottigliato però a Frattaminore. Per proseguire scelgo un
bel misto di carne alla brace, che mi viene servito quasi subito, un pò
troppo al sangue forse, ma la carne è davvero tenera, presentata
accanto ad una collinetta di purè con due occhi fatti con le olive nere
e le orecchie con delle patatine, purè a dire il vero un pò troppo
freddo. Per le pizze come dicevo l'attesa è lunga, ma viene giustamente
ricompensata da una pizza fatta come si deve, abbastanza bassa e ben
cotta. Unica nota negativa, alcune richieste di piatti, forchette e
bicchieri rimbalzate fra i vari camerieri e mai arrivate al nostro
tavolo. Si chiude per fortuna in bellezza con un ottima torta al cocco
con nutella, ed un meloncello come contrasto. 130 euro in 8, per un
tranquillo sabato sera di attese.
Tracklist consigliata : Green Day - Waiting
XTC-Making plans for Nigel

domenica 17 febbraio 2008

Fontana degli Alberi



Fontana degli Alberi


Via Fontana d'Alberi,2 - Montecorvino Pugliano
Tel.:089/801033 chiuso il giovedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva: 5/5


Come arrivare: da Faiano proseguire in direzione Montecorvino Pugliano, superate tutto l'abitato, vi troverete nei pressi del municipio, continuate la discesa fino ad arrivare ad un totem posto sulla strada che vi indica la presenza del locale, imboccate questa discesa e sopo circa 500 metri di strada sterrata siete arrivati. Ampio parcheggio non abusivizzato.


Che fretta c'era, maledetta primavera? Nessuna, per fortuna, siamo ben oltre la metà di febbraio e il freddo polare ci fa ancora compagnia, eravamo rimasti perplessi e amareggiati di fronte alle prime avvisaglie della bella (?) stagione di metà settimana, ma per fortuna questo week end è stato clemente dal punto di vista metereologico. Una temperatura artica (circa 0 gradi) ci ha infatti accompagnato alla scoperta di questo meraviglioso club enogastronomico situato in posizone panoramica alle falde dei Picentini, dal quale è possibile ammirare la piana del sele ed il mare. Ad onor del vero, l'enorme sala de la "Fontana degli Alberi" è davvero molto fredda, ma bastano già un paio di bicchieri di aglianico della ditta Coralluzzo a riscaldarci. Il tavolo a noi designato era per fortuna situtato nelle prossimità di un bel caminetto in marmo, dove anche
un'altra comitiva prima di noi cercava (inutilmente) di acclimatarsi. Appena seduti i nostri stomaci vengono gentilmente presi in ostaggio dal padrone-maitre, un simpatico signore cinquantenne con pochi capelli ma molto abile a gesticolare con le mani, soprattutto quando mima con le dita le consistenze delle erbe del suo orto. Dicevamo dei nostri stomaci presi in
ostaggio, e che verranno liberati solo dopo un tour de force di antipasti degni della migliore scuola picentina : affettati vari con ricotta ed olive, broccoli, scarola e zucca stufati, frittatina di zucchine, parmigiana di borragine (davvero deliziosa!), polenta fritta, polpettine di melenzane e frittelle di fiori di zucca, senza dimenticare un medaglione di melenzane con mozzarella e formaggio. Tutto davvero ottimo, per il sapiente uso delle materie prime. Non ancora sazi, continuamo chi con la pizza, a dire il vero non troppo buona a causa di una mancata lievitazione dovuta al troppo freddo, e chi con la carne alla brace, preparata proprio dinanzi ai nostri occhi sul camino di cui parlavamo prima. Ottima anche questa, soprattutto se accompagnata da una simpatica insalata. Per chiudere avremmo voluto un dolce, ma non ve ne erano, così il maitre, anche per farsi perdonare della scarsa qualità della pizza, ci porta della torta avanzata dal compleanno che
s tavano festeggiando accanto a noi, oltre ad offrirci liquore di liquirizia, grappa e limoncello. Conto decisamente onesto, appena 100 euro per 6 persone che vanno via completamente sazie e soddisfatte. Vi sarete chiesti, ma perchè scrivi al plurale? Perchè mi piace la comunione.


Tracklist consigliata : Offlaga Disco Pax - Venti Minuti
Baustelle - Aereoplano

Edit (02/02/2010) : ricevo e pubblico una mail di rettifica della titolare del ristorante

vi scrivo in quanto per puro caso ho verificato l'esistenza di un link
di facebook chiamato in giro per mangiare dove compariva fontana degli
alberi e vi scrivo per comunicarvi che le notizie scritte sono de l
tutto sbagliate in quanto il nome non e piu fontana degli alberi ma
bensì country house ferro/fontana degli alberi; non e chiuso il gioved'
ma e aperto tutti i giorni a pranzo e e il giovedi e venerdi con
pizzeria la sera con menu antipasto e pizza a 10 euro; sabato aperti
con pizzeria e musica dal vivo cn karaoke su richiesta e la domenica
aperti a pranzo;disponibile per cerimonie di qualsiasi tipo e con
cucina casereccia; l' info non è più 089801033 ma bensì 3465981989-
3465981990;e anche fontanadeglialberi@yahoo.it premesso che sul sito
originale siamo in allestimento per cui queste sono nuove informazioni
grazie
cordiali saluti

mercoledì 6 febbraio 2008

La Botte


La Botte

Via Ferrovia 3 - Piano di Montoro Inferiore (AV)
Tel.: 347/3206241 chiuso il ??
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva: 5/5

Come arrivare: da Salerno prendete il raccordo autostrdale Salerno-Avellino in direzione di Avellino, uscite a Montoro Inferiore e poi proseguite in direzione del centro di Piano. Il locale come si intuisce dall'indirizzo si trova nei pressi della stazione ferroviaria.
Cari amici gastronauti, eccomi tornato dopo una piccola assenza dovuta alla nascita ed allo svezzamento della mia nuova creatura. Ritorniamo in carreggiata con questo locale aperto da poco di cui avevo avuto notizia tramite dei manifesti 6x3 affissi lungo tutto il raccordo
Salerno-Avellino, e cioè "La Botte". Trovandomi a Mercogliano intorno all'ora di cena ed essendo digiuno dalla colazione, insieme alla mia metà ho deciso di mangiare qualcosa di buono, e la scelta poteva ricadere sui seguenti ristoranti:
a) Il Rusticone di Mercogliano
b) La Vacaloca di Pratola Serra
c) Valleverde di Atripalda
Come un flash mi è poi passato fra le sinapsi l'esistenza di questo nuovo locale a Montoro Inferiore. Dopo circa mezz'ora di strada, e dopo essermi reso conto che i punti di riferimento di notte sono tutt'altra cosa rispetto al giorno, arriviamo al ristorante che è ancora vuoto. Di
lì a poco sarebbe stato assalito da un'orda di tifosi dell'Italia ansiosi di assistere all'amichevole con il Portogallo, ma questa è un'altra storia. Il locale si presenta ampio e ben arredato, con un
forno per le pizze in bella vista e delle lunghe tavolate in legno, oltre a dei tavolini dove si mangia a lume di candela. L'offerta gastronomica è parecchio variegata, si passa dalla pizza ai panuozzi
senza tralasciare primi e secondi rigorosamente di terra. Si decide di partire con l'antipasto omnibus della casa, composto bocconcini, melenzane grigliate e sottolio, zucchine alla scapece, frittata di cipolle ramate e peperoni sott'olio, oltre a capicollo, prosciutto e salame. La porzione singola è più che sufficiente per due persone, così passiamo alle tagliatelle ai porcini, ottime anch'esse soprattutto se osparse di un buon parmigiano grattugiato. Per secondo optiamo per una salsiccia alla brace con contorno di patate e funghi porcini, la carne è ben cotta e il contorno non troppo pesante. Da bere un buon montepulciano sfuso ad un prezzo molto onesto, così come il resto delle pietanze. Per chiudere una buona cubana servita con cioccolato fuso, ed un bicchierino di fragolino. Conto di soli 32 euro, molto basso se si pensa che si esce davvero satolli. Insomma, nonostante in fondo al locale vi sia affisso un ritratto dell'ultima cena, "La Botte" è un
posto in cui tornare sicuramente.
Tracklist consigliata: Veracocha - Carte Blanche
Cold Blue - Streams

domenica 20 gennaio 2008

Nonna Italia

Nonna Italia

Via Torino 2, Pontecagnano Faiano
Tel. 089 849401 Chiuso la domenica
Tipo di cucina : picentina/internazionale
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 3/5

Come arrivare : Dalla tangenziale di Salerno uscite allo svincolo di Pontecagnano, dopo pochi metri subito a destra in direzione del bowling, superate il ponte sul fiume Picentino e dopo circa 200 metri troverete il locale alla vostra destra, proprio a ridosso del passaggio a livello.

Pontecagnano Faiano è una cittadina dalla storia abbastanza recente, nata nel 1911 nella sua forma autonoma in seguito al distacco da Montecorvino Pugliano ed all'accorpamento con la frazione alta di Faiano. Questa ridente cittadina dalla struttura urbanistica a scacchiera è da considerarsi a tutti gli effetti un quartiere di Salerno, essendo praticamente attaccata al capoluogo e separata da esso solamente dal fiume Picentino, che ne segna anche il confine. Seppur piccolo come insediamento, Pontecagnano presenta un altissima densità di ristoranti, pizzerie e pub, disseminati sia lungo la statale 18 che nelle vie adiacenti, senza parlare di Faiano, vera e propria frazione-ristorante. In via Torino, nei pressi della stazione ferroviaria, possiamo trovare dunque "Nonna Italia", ristorante molto elegante e raffinato, con due sale in pietra, una
situata a livello strada, l'altra posizionata in basso e raggiungibile tramite una scalinata in metallo e legno. Certo, più che di sala si dovrebbe parlare di cella frigorifera: nonostante la presenza di un condizionatore a pompa di calore in inverno si è costretti a cenare con il cappotto per la temperatura non proprio clemente, ma in compenso la sala da un senso di rusiticità con le pietre vive ben in vista. Superato lo shock termico, si possono ordinare gli antipasti di salumi e
formaggi di ottima qualità, accompagnati da un buon vino da scegliere fra l'ampia (e carissima) carta dei vini, davvero molto ampia per una pizzeria-ristorante. La specialità del locale è costituita dalle carni alla brace provenienti da mezzo mondo, come il canguro, il filetto argentino oppure olandese, senza tralasciare i primi come ravioli, gnocchi e scialatielli serviti con vari condimenti, e le pizze dall'impasto non troppo gradevole. Il servizio lascia un pò a desiderare, e forse in questo si capisce il perchè del nome del ristorante, e cioè una cucina che vorrebbe essere calda e accogliente come una nonna, ma che presenta le stesse inefficienze dell'Italia. Se è vero infatti che il vino viene servito con possibilità di rifiuto come nei migliori ristoranti, è anche vero che al termine dell'antipasto le posate sporche lasciate nel piatto vengono rimesse sulla
tovaglia, mentre i camerieri invece che rivolgersi con il "lei" usano il tu quando non, obbrobbrio degli obbrobbri, l'appellativo "ragazzi", da far accapponare la pelle. Chissà se anche i colleghi
(re)censori di http://www.dovemangio.info/ seduti al tavolo accanto al mio durante questa visita abbiano notato le stesse cose. Dimenticavo i dolci, una delle poche note positive, fra i quali degni di menzione un buon tiramisù molto morbido. Conto abbastanza onesto, che riabilita in parte il
locale.

Tracklist consigliata : Kraftwerk - Trans Europa Express
Squarepusher - Tundra