lunedì 18 agosto 2008

La Montanara

La Montanara

Via Monte Gelbison 18 - Novi Velia (SA)
Tel.: 0974.65366 - Chiuso il lunedì (mai in estate)
Tipo di cucina : casereccia/montanara
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : subito dopo il bivio di Novi Velia della ss18, salite in direzione del paese : dopo circa 200 metri torverete dei cartelli gialli che vi indicano il ristorante, che trovandosi alle falde del Monte Gelbison richiede un bel pò di strada da fare. Ne vale comunque la pena.

Alle pendici del sacro monte Gelbison(da pronunciare “ghelbison”), sede di un importante santuario, alla notevole altezza di 700 metri sul livello del mare, si trova il ristorante “La Montanara”, nei pressi di un maestoso bosco con ruscello. A prima vista, il locale sembra uno chalet di montagna, con tanta legna alle pareti e caminetti in pietra ben in vista. Si potrebbe mangiare anche fuori, ma la gioia data dall'avere solo 22 gradi in pieno agosto, ed anche il leggero fresco, ci invita ad accomodarci in una delle 3 spaziosissime sale interne. specialità del locale, ovviamente, sono i primi ed i secondi di terra, ed in special modo i porcini. Cominciamo con un antipasto misto di verdure grigliate al momento (melenzane e zucchine, ancora calde) peperoni e salumi misti, senza tralasciare l'onnipresente mozzarella al mirto. I primi sono tutti eccezionali e mettono davvero in imbarazzo, ma essendo in tanti possiamo optare per diverse pietanze e così assaporare lasagne ai porcini, delicate e non troppo salate, cortecce al macinato di cinghiale (da applauso, senza mezzi termini) ed un buon risotto ai fiori di zucca. Le porzioni sono abbondanti, ma un assaggio ad uno stufato i carne con (udite udite!) polenta fritta ci vuole proprio, tantopiù che sembra di stare in montagna. Tanti i dolci fra cui scegliere, in primis un ottima pannacotta con frutti di bosco, ma anche una ricotta e pera (segno che ormai le mode dilagano anche qui in Cilento) e dei profiterol. Grappa e nocino per chiudere, tanto per restare in tema montanaro, conto di 90 euro in sei, né tanti né pochi considerando l'alta qualità delle materie prime e l'eleganza nel servizio (alcune accortezze davvero impreviste, come il cacao versato sul lato della torta a formare un velo a forma di forchetta, oppure la guarnizione di indivia e carote per la lasagna). Se amate la natura ed i sapori della montagna, questo è sicuramente il posto che fa per voi.
tracklist consigliata : New order – Regret
Kraftwerk – Computer Love

La Chioccia D'oro

La Chioccia D'Oro

Via Bivio Di Novi Velia - Vallo Della Lucania (SA)
Tel. 0974/70004 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia/cilentana
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da nord, variante strada statale 18, uscita Vallo Della Lucania, proseguire sulla ss 18 in direzione Sapri fino al bivio per Novi Velia. Il locale è subito dopo la curva.
Da sud, variante strada statale 18, uscita Ceraso, proseguire in direziose San Biase/Novi Velia fino al bivio sopracitato.

Anche i ristoranti hanno un cuore, ed ovviamente hanno anche un compleanno. “La Chioccia D'Oro”, locale che si trova appena all'inizio dell'abitato di Novi Velia, ma che comunque ricade amministrativamente nel territorio di Vallo Della Lucania, per pochi metri peraltro, proprio in questo periodo festeggia i 29 anni d'attività, e lo fa inventandosi una sorta di piccola sagra privata, che consta nell'offrire alla clientela (perlopiù gente del luogo, ma anche tanti turisti) un menù completo, dall'antipasto al dolce, a soli 15 euro. Incredibile ma vero. Si parte dunque con una mozzarella aromatizzata al mirto con tanto capicollo paesano tagliato spesso, per poi proseguire con dei cavatelli, che poi sarebbero degli gnocchi tagliati spessi, accompagnati a scelta da parmigiano, pecorino oppure ricotta salata. Superfluo dire che l'ultima opportunità si riveli la più azzeccata, giacchè si tratta del sapore più deciso per una cucina che fa dei sapori ben marcati il suo punto di forza. Per secondo assaporiamo un'ottima braciola al sugo, dura da masticare come solo la vera carne sa essere, con contorno di patate arreganate, tagliate a rondelle e non a tocchetti (capito Riccardo? per la prossima volta...) lo stomaco chiede già pietà, ma il menù-tour de force prevede ancora anguria e cannoli alla crema, fredda la prima e deliziosa la seconda, ed un limoncello che, anche se non previsto nell'elenco, non viene conteggiato nel prezzo da pagare. Se passate di qui, magari per una capatina alle meravigliose spiagge del Cilento che ogni anno fanno razzia di bandiere blu, fermatevi a “La Chioccia D'Oro”, anche con il costume e la maglietta non si accorgeranno di voi. Ovviamente, nessun parcheggiatore abusivo nei dintorni.
Tracklist consigliata : Tom Tom Club – Genius Of Love
Squarepusher – Wish You Could Talk

sabato 2 agosto 2008

Ritrovo Di Porta Marina

Ritrovo Di Porta Marina

Via Porta Marina - Paestum di Capaccio (SA)
Tel.0828 722835 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : da Capaccio Scalo, o comunque dalla litoranea, proseguire in direzioni di Agropoli, fino a trovare il locale di fronte a voi, ben illuminato e facilmente riconoscibile di sera, lungo le mura che delimitano la strada. Ampio parcheggio senza abusivo

Chissà cosa avrebbero pensato i Magni Greci se avessero saputo che
sulle mura da loro faticosamente costruite ad imperitura memoria della
loro esistenza un giorno sarebbe stato edificato un ristorante in nome
del dio denaro. Sicuramente non ne sarebbero rimasti contenti, ed
avrebbero chiesto a Zeus di intervenire con i propri fulmini, ma
sembra che un ristorante di troppo oggi sia il minimo, vista la
prossima apertura di una superstrada che correrà nel mezzo dei templi. "Il Ritrovo Di Porta Marina", proprietà della famiglia Barlotti, che,
a dispetto del nome non produce fagioli ma mozzarelle, è un
caratteristico ristorante con caseificio annesso, completamente
costruito in pietra e ricavato palesemente da una ben più vecchia
costruzione preesistente. Il locale è dotato di due sale,
arbitrariamente definite "sala pizza" e "sala ristorante", anche se
poi le pietanze si mischiano bellamente incuranti delle velleità
tassonomiche dei gestori. La sala ristorante da noi scelta ahimè, ha
però una terribile copertura sintetica che non lascia traspirare un
bel niente, ed inoltre rimanda giù il calore del forno a legna
presente in sala. Appena accomodati ordiniamo l'antipasto della casa,
che, oltre a metterci un eternità ad arrivare causa la scarsa
esperienza dei camerieri ("oggi è il mio primo giorno di lavoro"(ipse
dixit), pareva la puntata "homer il marinaio"), si rivela di una
ristrettezza unica : una fetta di salame, una di pancetta, una di
capicollo, niente prosciutto (sacrilegio!), mezza riccotina, un
bocconcino ed un pò di caciotta, per fortuna tutti dal sapore sopra la
media. Per primo gustiamo degli ottimi fusilli alla cilentana tirati a
mano (una delizia, fatti proprio come a Felitto per intenderci) e
degli gnocchetti con ricotta salata, anch'essi molto buoni. Dolce e
liquore non consumati causa caldo eccessivo, così il conto non supera
i 15 euro a testa, per concludere siamo sicuramente dinanzi ad un buon
ristorante, con prezzi superiori alla media (ma siamo praticamente
dentro gli scavi di Paestum!), l'unica cosa da migliorare è il
servizio.
Tracklist consigliata : Muse - Time Is Running Out
Gisella Cozzo - I Feel Good

Il Fontanone

Il Fontanone

Strada Provinciale 25 snc - Campigliano di San Cipriano Picentino
Tel. 089 882015 - 333 3503195 Chuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : percorrete la statale 18 in direzione Pontecagnano, seguite le indicazioni per Giffoni Valle Piana, superate il cementificio e l'abitato di Campigliano e dopo circa 300 metri troverete il locale alla vostra sinistra.

Il termine "agriturismo" è indubbiamente, assieme a "bed & breakfast"
uno dei termini più abusati nel campo della ricettività. Se
quest'ultimo dovrebbe, per legge, indicare solamente case private che
in via del tutto straordinaria e non professionale offrono, appunto
etimologicamente, letto e colazione, spesso ci si trova davanti a dei
bed & breakfast che nulla hanno da invidiare agli hotel (specie nei
prezzi), beneficiando però di alcune agevolazioni fiscali e normative.
Stesso discorso per l'agriturismo, che altro non dovrebbe essere che
una struttura in cui la produzione dei prodotti della terra o
dell'allevamento del bestiame vengono offerti agli avventori.
L'agriturismo "il fontanone" rientra appieno in questa descrizione
appena fatta, in quanto dotato non solo di camere per il
pernottamento, ma anche di una discreta distesa di terra e alcuni
animali da cortile, oltre ad un piccolo museo dove sono messi in
mostra antichi attrezzi agricoli. Il ristorante è dotato di un'ampia
sala interna con camino e divanetti rustici, dove è piacevole
intrattenersi nei mesi invernali, mentre nel periodo estivo vi sono
due comode e ventilate sale esterne. il menù è classicamente picentino
nella sua essenzialità, con anitpasti di terra, primi di terra con
qualche leggera incursione in mare, pizze e secondi di carne.
l'antipasto della casa purtroppo non comprende i bocconcini, che sono
comunque disponibili a richiesta, e salati solo nel prezzo. la carne
alla brace è ottima e ben cotta sulla legna, il servizio è veloce
nonostante il numero di avventori. i dolci sono ben assoriti,
scegliamo una buona cubana con un limoncello. il conto, purtroppo, è
l'unica pecca, 40 euro sono davvero tanti considerando non solo cosa
si è mangiato ma soprattutto la concorrenza dei paraggi. peccato, il
locale è davvero bello e rustico, anche se c'è il parcheggiatore
abusivo a rovinare sempre la festa.

Tracklist consigliata : Kraftwerk - Telephone Call
Moony - I Don't Know Why

domenica 13 luglio 2008

Terre Delle Monache

Terre Delle Monache

Via Irno snc - Pontecagnano Faiano (Sa)
Tel. 089/3856468 Chiuso il martedì
Tipo di cucina : regionale
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : arrivate per fatti vostri all'abitato di Pontecagnano Faiano, appena trovate la traversa del cinema Nuovo girate a sinistra (o a destra, se provenite da sud) e seguite le chiare indicazioni per la frazione di Faiano e l'agriturismo. Ampio parcheggio senza abusivi

L'agriturismo "Terra Delle Monache" di Pontecagnano Faiano deve il suo nome, com'è ovvio, all'antica presenza in loco di possedimenti terrieri destinati al soggiorno ed all'avvio alla pratica monastica delle ragazze nubili che, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, non riuscivano a convolare a giuste nozze. Oggi (per fortuna o purtroppo?) essere single fra le ragazze non è più un tabù o una vergogna, i media ci sguazzano nella singletudine con dei polpettoni noiosi e disgustosi come "Sex and the city" e "Desperate housewives",e la zitella (perchè così si chiama, non "single") va di moda. Tutta quest'introduzione per guadagnare un pò di spazio, ma veniamo al locale che è meglio. Ci troviamo subito dopo gli insediamenti industriali di Pontecagnano, sulla strada che porta alla frazione di Faiano. L'agriturismo in questione è molto grande, dotato di camere per il pernottamento, sale interne ed esterne, ed è proprio in una di queste, visto il caldo, che ci accomodiamo. Ora, non so se ricordate quel film di Fantozzi in cui c'era il cameriere pasticcione che non la finiva di dare i tormenti al povero ragioniere : beh, pensate che in questo locale mi è successa più o meno la stessa cosa, con un cameriere invadente e a dir poco irritante. La sua invadenza si fa sentire a partire dalle ordinazioni, che pretende di prendere in fretta e scegliendo quasi in mia vece, ma forte della nostra esperienza gastronomica non ci facciamo sopraffare e scegliamo il giusto antipasto di salumi e formaggi, dove i derivati del suino sono troppo caldi a mio parere, ma la ricotta di bufala è ottima. Poco male, ci rifacciamo poco dopo con i primi di pesce, serviti in quantità industriale : delle trofie gamberetti e vongole e degli scialatielli ai frutti di mare da circa 150 grammi a piatto. davvero abbondantissimi. Il vino della casa non è malaccio, un buon bianco fresco che scende volentieri giù. Avete mai provato quant'è buona la scarpetta da fare nel sughetto della pasta? Anch'io avrei voluto farlo, ma il mio solerte cameriere me lo ha impedito soffiandomi letteralmente il piatto da sotto il naso. Per addolcire l'arrabbiatura ordiniamo un tiramisù, senza mascarpone ma con la panna, e ci viene portata in omaggio una fiaschetta di limoncello con i cantucci (ci sarebbe voluto il vin santo, ma d'altronde non siamo mica in toscana!). Totale da pagare : 33.5 euro, con il cameriere che addirittura mi aspetta fissandomi mentre prendo le banconote dal portafoglio! In chiusura, bel locale, ottimo cibo, bellissima location, ma cambiate il personale! Per i pizzofili, dimenticavo, c'è il forno a legna ed un listino con prezzi davvero irrisori. Peccato, i 5/5 se li meritavano proprio!

Tracklist consigliata : Los Campesinos - Death To Los Campesinos!
Kraftwerk - Autobahn

mercoledì 9 luglio 2008

Il Capotavola

Il Capotavola

Piazza Matteo Luciani, 26 - Salerno
Tel.: 089/3180106 - Chiuso la domenica sera
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : spero di avere qualche lettore extra-salernitano, così queste indicazioni avranno un senso, altrimenti mi sembrerebbe superfluo indicare ad un concittadino dove si trova il Teatro Verdi. Dunque, proveniendo dall'autostrada, uscire a Salerno centro, proseguire in direzione del porto, indi continuare per il centro città e cercare parcheggio nei pressi della villa comunale oppure in quello a pagamento di via Alvarez. Il ristorante è davanti all'ingresso del teatro.

Tempi duri per chi ha basato il proprio blog sulla mobilità e sul
cibo. Scindendo in due il nome del vostro blog preferito, infatti,
avremo:
in giro : il prezzo del petrolio è del tutto impazzito, gasolio e
benzina costano uguale, e per risparmiare tocca andare in un
ristorante situato alla fine di una discesa, e poi tornare a casa a
piedi.
per mangiare : i prezzi delle materie prime sono anch'essi alle
stelle, ed i ristoratori (soprattutto quelli furbi) ne approfittano,
arrotondando in eccesso i listini dei propri menù.
Ergo, perdonerete al vostro umile blogger di non essersi spostato più
di tanto in questa nuova avventura gastronomica. nuova in tutti i
sensi, in quanto il locale di cui andremo a parlare ha aperto da poco
i battenti. "Il Capotavola" si trova in piazza Luciani, proprio di
fronte all'ingresso del massimo cittadino, ed è un locale a stretta
conduzione familiare, con il padre ai fornelli ed il figlio a servire
i tavoli. Oltre alla sala interna carina e ben arredata, ci sono
alcuni tavoli sistemati sul largo marciapiede antistante, dove è
possibile cenare godendo di un fresco venticello venuto a dare un pò
di tregua a questo caldo luglio cittadino. Pochi e chiari i prezzi :
antipasto 8 euro, primo 6 euro, frutta 3 euro, il tutto indicato su
di un leggio esposto fuori dal locale, per evitare sorprese agli
avventori. Ci accomodiamo ed ordiniamo l'antipasto della casa, che
qui si chiama "il piatto dello chef", composto da melenzane
grigliate, lardo, salame, friarielli con pomodorini (friarielli
intesi come peperoncini verdi e non broccoli, comunque deliziosi),
delle frittelle di fiori di zucca con mozzarella, fagioli cannellini
in zuppa e, sorpresa sorpresa, o' per e o' muss, ma non come quello
delle bancarelle tosto come una pietra, bensì morbido e leggero, con
poco grasso. Ci vengono portati anche i piedini ossuti, che vanno
mangiati con le mani e strappando con i denti ogni pezzettino utile
di carne, come con le cosce di pollo. L'antipasto è davvero
abbondante e ci lascia davvero satolli, il vino dell'etichetta "Moio"
dalla simpatica gradazione di 14.5 fa la sua parte, e seduti a quel
tavolo sembra davvero di essere in una salerno d'altri tempi, anche
se siamo ad appena 200 metri dalla "movida", dove ti scorticano con
proposte nouvelle cuisine e torni a casa digiuno. C'è ancora spazio
comunque per un bel piatto di pennette alla siciliana, con pomodorini
e melanzane cosparse di buon formaggio, ci sarebbe ancora il maialino
di latte, la specialità della casa, da assaggiare, ma sarà per la
prossima volta, tanto il contò è di soli 15 euro cadauno, compreso il
limoncello di commiato. Last but not least, se siete tabagisti come
me potrete anche assaporare il gusto di una sigaretta a fine pasto
con il vento che vi scompiglia i capelli.

Tracklist consigliata : Almamegretta - Pé Dint' 'E Viche Addò Nun Trase 'O Mare
Vinicio Capossela - E Allora Mambo

lunedì 7 luglio 2008

Il Vecchio Podere


Il Vecchio Podere
Via Precuiali 29, Gromola di Capaccio (SA)
Tel.: 0828/861286 Chiuso il?
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : dalla litoranea (ss 175) proseguire fino a superare la foce del fiume Sele, prima degli hotel troverete l'indicazione per il locale, che si trova a circa 2 chilometri dalla strada principale.
Dalla ss18, arrivate in località Ponte Barizzo e seguite le indicazioni per la litoranea, fino a trovare la deviazione per il locale.
Attenzione : la strada che conduce al locale presenta delle enormi radici di cipresso che deformano il piano stradale, quindi attenti alla coppa dell'olio. Ampio parcheggio privato dinanzi al locale, senza parcheggiatore abusivo.
Siete mai stati a capaccio? Molto probabilmente sarete stati a Paestum a visitare i templi, oppure a Laura in uno dei tanti hotel per qualche cerimonia, ma dubito che abbiate mai visitato la vera Capacccio, e cioè la cittadina che si trova a circa 400 metri d'altitudine sulla strada che si inoltra verso Roccadaspide e Castel San Lorenzo. Pertanto, probabilmente non conoscerete nemmeno la frazione Gromola, dove si trova questo splendido ristorante che ora vi descriverò. "Il Vecchio Podere", a dispetto di tanti locali che usano l'appellativo "vecchio" spesso a sproposito, si trova davvero in una vecchia masseria di campagna ristrutturata, ma alle pareti sono ancora ben visibili delle antiche vestigia dell'età rurale, come attrezzi, botti e una curiosa bicicletta con freni a bacchetta appesa ad una delle travi. Le sale sono due, una ottenuta in una veranda coperta con travi a vista, aperta sui lati e pertanto ottima in estate, ed una interna più riparata. Mangiando in veranda, si può godere della vista di un giardino lussureggiante e ben curato con panchine in legno. Appena accomodati ci viene portato il menù, dal quale scegliamo l'antipasto omonimo (cioè con lo stesso nome del locale, che nella maggior parte dei casi è anche il migliore), con verdure grigliate davvero fresche, bocconcini e ricotta di bufala e salumi vari. Nonostante avessimo cominciato di terra, invertiamo la rotta ad u e decidiamo di provare dei tubetti al coccio e zafferano, una porzione enorme che val bene anche per due, pasta deliziosa e cotta al dente, con un sughetto giallo dove galleggiano pezzetini di coccio, che è un pesce e non il risultato della rottura di qualche vettovaglia in cucina. Il vino della casa, un bianco servito abbastanza freddo, è buono ed acidulo, e scende che è una bellezza. Proseguiamo con il pesce, scegliendo una frittura, anche in questo caso una sola porzione ma dalla quantità decisamente industriale, triglie, calamari e gamberetti decisamente freschi e non congelati, tanto limone (capito? per chi deve capire...) e alcuni calamari che purtroppo rimangono nel piatto, mi spiace dirlo ma erano davvero tanti. Insalata mista di rito, da condire con il menage direttamente in tavola, dolci da scegliere dalla lunga lista (nota: qui è anche possibile scegliere, con soli 5 euro, tre assaggi di altrettanti dolci diversi), dalla quale scegliamo il cioccococco al gelato di vaniglia (si chiama davvero così!) dallo stupendo contrasto-caldo freddo dato dal tortino bollente e dal gelato di contorno. Il limoncello ci viene portato due volte, causa scarsa comunicazione fra i camerieri, ma c'è tanta strada da fare e così ne beviamo uno solo. Conto davvero onesto, solamente 45 euro per tanto ben di dio, in una location davvero unica ed incantevole. P.s.: c'è anche la pizza ed una buona selezione di carni internazionali alla brace, ma la parte del leone la fanno i primi ed i secondi di mare.
Tracklist consigliata : Moloko - Bring It Back
Everythings But The Girls - Missing

domenica 15 giugno 2008

La Contadina

La Contadina

Via Magellano 153 (traversa della litoranea) - Pontecagnano Faiano (SA)
Tel.: 089/203348 - 340/5962610 Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : da Salerno, proseguite sulla litoranea in direzione sud, fino a trovare poco prima dell'ippodromo le chiare indicazioni per il locale. Se provenite da Pontecagnano, seguite le indicazioni per l'aereoporto e poi di lì fino alla litoranea, troverete il locale alla vostra sinistra.

Ai confini della realtà, in un lembo di terra che ho già descritto tempo fa in un altra recensione, sorge un ristorante che ha dell'unico, e non per quanto riguarda la ristorazione. In una struttura metallica gigantesca è possibile incrociare centinaia di persone dall'età compresa fra i 15 e i 70 anni ballare polke, mazurke, latini-americani etc. etc. Sto parlando ovviamente de "La Contadina", che si può fregiare, a giusto titolo, di essere oltre che un ristorante-pizzeria una balera. Essendoci recati lì di sabato, il locale è ovviamente gremito, ma il servizio è comunque veloce, grazie al gran numero dei camerieri che fanno la spola fra una sala e l'altra e le cucine, anche se a volte è molto difficile ottenere la loro attenzione, soprattutto per il volume della musica che un solerte deejay caccia dal suo laptop. Decidiamo di aprire con un maestoso antipasto, fiondandoci sulla troppo bistrattata aversana, incuranti del pericolo diossina. Verdure di ogni sorta ripiene, grigliate e sott'olio, nodini di mozzarella e insalata di polipo, alici marinate e cozze, dunque mare e terra in un mix non troppo azzecato, ma efficace quando si ha fame. Le verdure sono un pò troppo fredde, così come il vino, e non c'è pane ma solo delle bruschette. Per secondo optiamo per un misto di carne arrosto, ben cotto, e un insalta mista. Dolce un pò deludente, dei profiterol troppo caldi perchè eidentemente lasciati troppo tempo fuori dal frigo. In definitiva, un locale senza infamia e senza lode dal punto di vista gastronomico, d'altronde la sua caratteristica precipua è quella del ballo.

Tracklist consigliata : Franco Battiato - Voglio Vederti Danzare
David Bowie - Let's Dance

sabato 14 giugno 2008

Antico Mulino

Antico Mulino

Via De Marinis 46, Molina di Vietri Sul Mare (SA)
Tel.: 089/212171 - 347/8047363 Chiuso il martedì
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : più semplice di così si muore. Il locale è situato al km 49 della statale 18, pertanto proveniendo da Salerno, al bivio con la statale 163 Amalfitana poseguite dritti in direzione di Cava De' Tirreni fino a trovarvi il locale sulla destra. Parcheggio di fronte, nello spiazzo riservato al ferramenta che di sera ovviamente è chiuso. Nessun parcheggiatore abusivo, per fortuna.

Molina, piccola frazione di Vietri Sul Mare, tristemente nota per il
tragico alluvione del 1954, deve il suo nome agli antichi mulini che
vi si trovavano in epoca medievale. Da questo spunto storico prende
nome il ristorante "Antico Mulino", caratteristico ed accogliente
ristorante a metà strada fra Cava De' Tirreni e vietri Sul Mare,
posizionato sulla trafficata strada statale 18. Anche troppo
trafficata, a mio parere, visto che l'unica pecca del locale,
fralatro ovviamente non imputabile alla dirigenza, è il rumore delle
motociclette che passano di continuo al massimo dei giri. Il locale,
come dicevo, è intimo e raccolto, con tanto mobilio in arte povera a
dar calore, ed è composto da una saletta con circa trenta coperti a
piano terra e di un soppalco più piccolo. La cucina è varia, si può
venire qui anche solo per una pizza, oppure affidarsi alle proposte
verbali (il menù c'è, ma non viene portato) del cameriere. Visto che
è il mio compleanno non bado a spese, e così ci fiondamo decisamente
sul pesce, iniziando con un'antipasto di mare da record, con chele di
granchio, surimi, insalata di polipo, alici marinate, cozze, vongole
e salmone marinato. Una vera delizia al termine del quale ci si sente
già quasi sazi. Per primo avrei optato per due assaggi diversi, e
cioè paccheri allo scoglio e fusilli freschi con frutti di mare, ma
il cameriere ci avvisa che non è possibile prepararli solo per due. E
qui che avviene il miracolo del socialismo gastronomico, in quanto
un'altra coppia a noi limitrofa, avendo la stessa necessità
mangereccia, ci permette di avere le nostre due mezze porzioni, e
loro altrettanto. Il tutto accompagnato da un bianco leggermente
frizzante imbottigliato in nome e per conto della ditta, buono e non
troppo pesante, servito alla giusta temperatura. I due primi si
rivelano davvero gustosi, e anche molto sostanziosi, pertanto
(sfortunatamente) non rimane spazio per una frittura di pesce.
Pazienza, sarà per la prossima volta. Lo spazio per il dolce invece
c'è sempre, così ordiniamo un'ottima torta cappuccino, e un
limoncello d'ordinanza. Il conto è decisamente onesto, 43 euro in
due, compreso lo sconto di 5 euro per i possessori, come me, della
Vivilasalerno Card, che permette appunto di ottenere sconti in
ristoranti e altri esercizi commerciali. Ritornando all'Antico
Mulino, si tratta sicuramente di un ottimo ristorante dove mangiare
del buon pesce a due passi da Salerno e dalla Costiera Amalfitana.
Vivamente consigliato, specie nei giorni infrasettimanali quando c'è
poca gente.

Tracklist consigliata : Baustelle - Colombo
Spandau Ballett - True

domenica 1 giugno 2008

La Carcara

La Carcara

Via Castello 1 - Pogerola di Amalfi (SA)
Tel.: 089/830206 Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare: da Salerno, proseguite in direzione della statale 163, superate Amalfi e poi imboccate il bivio ben segnalato per Pogerola, arrivate al centro del borgo e seguite le indicazioni per il locale, dotato di parcheggio senza abusivo.
Da Napoli, è possibile arrivare a Pogerola passando per Castellammare di Stabia, poi Lettere ed infine Agerola, arrivando a Pogerola continuando in direzione di Amalfi.

Sospesa tra cielo e mare sorge il borgo di Pogerola, frazione di Amalfi, la storica repubblica marinara che da il nome a tutta la costa che partendo da Salerno arriva sino a Sorrento. Data la sua posizione, da Pogerola si può godere di un panorama mozzafiato su tutto il golfo e sui monti Lattari, soprattutto se si sale fin sull'eremo che sovrasta il piccolo borgo. Ai piedi di quest'eremo troviamo il ristorante "La Carcara", locale a conduzione famigliare nel vero senso della parola : il padre e la madre ai fornelli, i figli ad aiutare nel servizio e qualche amico a fare da cameriere e pizzaiuolo. Il locale è spartano e senza troppi barocchismi, il forno per le pizze si trova appena si entra sulla destra, poco più in là c'è la cucina, non a vista ma ad "intravista", in quanto visibile solo da alcuni tavoli, fra cui il mio. Ho così potuto vedere in diretta la preparazione di tutte le portate che ho ordinato, iniziando da un antipasto di mare con alici marinate, gamberetti e insalata di polipo, servito con una focaccia all'origano appena sfornata ed un altra con pomodorini e scaglie di parmigiana, davvero gustose entrambi. Proseguiamo con dei vermicelli alle vongole, che ho visto far saltare dallo chef con una maestria data da anni di esperienza (chissà perchè quando ci provo io poi mi tocca staccarli dal soffitto...), forse un pò troppo al dente per i miei gusti ma buoni, così come le vongole giganti del condimento. Per concludere un'ottima frittura di pesce con totani, calamari, triglie e gamberetti, insalata mista e vino bianco sfuso, credo una falanghina, leggera e aromatica. Dolce fatto in casa alle fragole, e limoncello d'ordinanza, 45 euro spesi volentieri e stomaco pieno da sballottare su è giù per le curve della statale 163. Ah, perchè non sono nato in costiera!
Tracklist consigliata : Giuliano Palma & The Bluebeaters - Testarda Io
Johann Pachelbel - Canone In Re Maggiore

domenica 25 maggio 2008

Il Brigante

Il Brigante
Via Andoli, 2 - Sieti di Giffoni Sei Casali (SA)
Tel.: 089 881854 Chiuso il martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5
Come arrivare : il locale dovrebbe essere insignito dell'oscar della rintracciabilità, in quanto basta seguire le semplici indicazioni che partono già da Campigliano per arrivarci facilmente. Comunque, al cementificio proseguite dritti, poi al bivio di Malche imboccate la salita sulla sinistra e seguite le indicazioni per Sieti. Arrivati al borgo, parcheggiate negli spazi che si trovano a ridosso della piazza principale, quattro passi da fare a piedi e sieti arrivati al locale. Non c'è ombra di parcheggiatori abusivi, per fortuna.
Ah, la primavera! Le giornate si allungano, il clima si fa sempre più mite, il solleone in una sorta di "coming soon" mostra cosa sarà capace di combinare in estate, e tutto ciò mi deprime talmente tanto da farmi razionare le mie escursioni gastronomiche. Ma il sabato è sempre sabato, e una bella cenetta in un luogo ameno e ventilato come Sieti, lontano per fortuna anni luce dalla "bella vita" (di merda) me la concedo volentieri. Il ristorante "Il Brigante" si trova nell'antico borgo della frazione di Giffoni Sei Casali, pulitissimo e ordinatissimo, perfetto per ripulirsi gli occhi da una settimana di lavoro passata nella discarica a cielo aperto di Napoli e dintorni. Silenzio, verde e pace, da contrapporre a urla, rifiuti e criminalità. Il locale è dotato di due sale interne e di un ampia sala esterna ricavata in una vecchia corte di campagna, e proprio qui veniamo fatti accomodare anche se la temperatura non è proprio clemente. In un tavolino abbastanza stretto ho come vicina una pianta che volge le sue foglie puntute verso il mio piatto, e con piacere noto che sul tavolo è gia presente uno "sponzapane" dove bagnare i biscotti di grano. L'atmosfera è quasi magica, con luci soffuse ed invitanti odori di cibo che si rincorrono a stimolare l'aquolina in bocca, ma il servizio da bradipo vanifica tutto ciò : mezz'ora circa per prendere le ordinazioni, altri venti minuti per l'antipasto (che qui viene servito a rate, cioè prima salumi e formaggi, poi dopo circa un quarto d'ora le verdure, buone ma senza infamia e senza lode). Forse perchè è sabato, e c'è tanta gente? Macchè, ci sono prima le categorie privilegiate da servire, e cioè le 4 coppie di cinquantenni pseudo-professionisti della città, poi le 3 coppie degli amici del proprietario (che infatti lo chiamano per nome) con passeggini a seguito, e poi gli avventori semplici, come noi. Aldilà del servizio, i piatti sono genuini, degna di nota un ottima scamorza di capra e delle scarole con fagioli cannellini. Per primo scegliamo dei ravioli con panna e funghi porcini, ben cotti sia fuori che dentro, e degli spaghetti (fatti a mano) con asparagi selvatici. Buoni entrambi, così come il vino d'accompagnamento. Buono anche il dolce, una sbriciolata a dire il vero troppo compatta per chiamarsi così, comunque gentilmente offerta dalla casa così come il liquore. Conto per fortuna non da brigante, solo 28 euro, voto di 4/5 ottenuto dalla media fra servizio(3), cibo (4) e location (5). Ah, dimenticavo, c'è anche la pizza cotta nel forno a legna.
Tracklist consigliata : Adele - Chasing Pavement
Le Luci Della Centrale Elettrica - Per Combattere L'Acne

mercoledì 14 maggio 2008

Il Rusticone

Il Rusticone
Via Galdo 179 - Campagna (SA)
Tel.: 0828 48043/Cell.: 339 3309137 - Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : uscita Campagna dell'autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria, svoltare a destra in direzione del centro abitato, proseguire per circa 2 kilometri fino a trovare il ristorante alla propria destra, ampio parcheggio non abusivizzato.

Back to Campagna. Il ristorante "Il Rusticone" mi era già apparso
durante la scampagnata del 25 aprile scorso al "Felicella" e,
attirato dal nome, mi ero riproposto di andarci, anche se non molto
fiducioso sulla reale corrispondenza fra nome del locale e caretteristiche
dello stesso. Fortunatamente mi sbagliavo.
Anche se è un martedì le sale sono gremite di gente, soprattutto
famiglie, il che lo rende abbastanza simile ad un punto di ritrovo.
Dicevamo delle sale, ampie e ben arredate con tanto legno, con lunghe
tavolate in cui si sta davvero larghi. L'offerta gastronomica è
davvero ampia, si passa dalla pizza ai primi per approdare adirittura
al kebab, cosa che mai avrei pensato di trovare a Campagna, che ci
siano dei musulmani anche qui? Si parte come sempre con un buon
antipasto misto, che è proprio come dovrebbe essere un antipasto, con
buoni bocconcini di bufala prodotti in uno dei tanti caseifici che
affollano la strada che dallo svincolo porta al ristorante, poi
salumi paesani affettati spessi e verdure sott'olio. Per primo ho
gustato un delizioso piatto di pennette con salsa aurora (panna e
pomodoro) con salsiccia, per secondo un buon misto di carne arrosto
con patatine fritte. Servizio sempre gentile e veloce, ottimi i dolci
(un pan di spagna al cacao) e conto sui 17 euro, davvero onesto.
Un buon posto dove passare una tranquilla serata in compagnia,
peccato per la televisione con volume spaccatimpani.
Tracklist consigliata : Planet Funk - Stop Me
Blondie - Hearth Of Glass

domenica 11 maggio 2008

Popilia

Popilia
Via Serroni 45, Giffoni Sei Casali (SA)
Tel.: 089/880129-338/2884878 Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia/picentina
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da Salerno, al bivio di Fuorni proseguite in direzione di Giffoni Sei Casali, superate il cementificio fino ad arrivare ai campi di calcetto di Malche, a questo punto girate a sinistra seguendo le indicazioni che vi porteranno fino al locale. Parcheggio abbastanza ampio senza parcheggiatore abusivo

Prima di iniziare la recensione vera e propria, mi preme scusarmi con i miei lettori per la prolungata assenza da questo blog, ma non è stato tempo sprecato invano, bensì impiegato nella realizzazione del sito di Ingiropermangiare e nell'implementazione della già nota versione mobile. Ma veniamo al succo del discorso, la recensione, quella per cui posso onorarmi di avere oltre 7000 pagite viste, grazie di cuore a tutti!
Giffoni Sei Casali è un paese come si evince dal nome composto dai sei distinte frazioni (Malche, Sieti Alto, Sieti Basso, Prepezzano, Capocasale e Capitignano), dalle antiche origini romane. E romana è anche la via Popilia appunto, che nel suo tragitto da Capua a Reggio Calabria attraversava buona parte dei territori picentini. Da questa atica strada consolare prende nome il ristorante di cui vi sto per raccontare.
Il "Popilia" è un ristorante ben arredato e ben strutturato, con un ampia veranda coperta all'ingresso, e altre tre sale più piccole all'interno. Le pareti sono dipinte con un tenero giallo pastello, mentre la pietra e i mattoni conferiscono all'ambiente una nota decisamente rustica. Dopo essermi accomodato arriva subito il cameriere ad elencare vocalmente i piatti del giorno, scelgo come al solito l'antipasto che si rivelerà semplicemente da applauso, con bocconcini e caciottina di capra, salame, prosciutto e capicollo, ma la parte del leone la fanno le verdure, e cioè delle ottime melenzane e zucchine sott'olio e alla scapece, un tortino di verze patate e pancetta che si scioglie in bocca, un gateau di patate forse un pò troppo duro e freddo, un rotolino di spinaci con sottiletta e una parmigiana molto leggera e senza mozzarella. Abbastanza sazio a dire il vero, degusto un bicchiere del vino della casa, un rosso molto corposo e dalle note decisamente fruttate, servito (meno male!) a temperatura ambiente. I primi, che nei picentini sono sempre una sorpresa, non sono comunque da meno, e pertanto le pappardelle al sugo di cinghiale vanno giù che è una bellezza, così come i fusilli con ricotta salata grattugiata, salsiccia, rucola e noci, la specialità di queste terra. Per dolce un ottima torta fragoline e crema pasticcera da mandare giù con un limoncello. Il conto? No, se ve lo dico non ci credete. Vabbè, per la completezza dell'informazione vi dirò che per un antipasto (che vale per due), due primi, dolce, liquore, vino, acqua e coperto ho chiuso la partita con soli 25 euro. Da non credere vero? Uno schiaffo a chi parla a vanvera di caro vita, inflazione e rincaro delle materie prime (non senza preventivare il proprio tornaconto...), per fortuna ci sono posti come il "Popilia" che riescono a proporre una cucina di qualità ad un prezzo onesto, complimenti a loro e complimenti al lettore che nei commenti passati mi aveva consigliato di venire qui.
Tracklist consigliata : Underworld - Cherry Pie
Evangelist - Angelica

sabato 26 aprile 2008

Felicella


Felicella
via Torre (loc. Serradarce) - Campagna
Tel.: 0828-49469 - Chiuso : ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : uscita Campagna dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, proseguite fino al quadrivio, girate a destra e seguite le chiare indicazioni per l'agriturismo, davvero facile da raggiungere (basta non deviare dalla statale 91). Curiosità : Campagna era anticamente la dimora dei principi Grimaldi i quali, constatando che sulle proprie strade non era possibile organizzare un buon Gran Premio di Formula 1, si trasferirono nella più accogliente Costa Azzurra.
Che cosa si celebra secondo voi il 25 aprile? La fine di una guerra
civile? La fine della resistenza? Oppure la liberazione dal giogo
nazi-fascista? Sessantatrè anni dopo ancora non è chiaro cosa si
festeggi in questa giornata, fatto sta che Marcello Dell'Utri ha
promesso di riscrivere per intero questo periodo storico. Trattenete
i conati di vomito che vi possono provocare l'idea che un condannato
in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa
possa riscrivere la storia della resisenza, e proseguite nella
lettura di come ho passato il mio 25 aprile. E' una bella giornata di
sole, dunque cosa c'è di meglio di un bell'agriturismo di campagna a
Campagna dopo il quadrivio di Quadrivio? La stessa idea la devono
aver avuta almeno altre 200 persone, a giudicare dai tre parcheggi
stracolmi dell'agriturismoe delle sale tutte piene. Meglio così,
l'atmosfera è da sagra di paese e c'è gioia palpabile nell'aria tersa
di primavera.L'agriturismo si trova in collina, ed offre ai suoi
visitatori una vista spettacolare sugli Alburni e sulla piana del
Sele. Appena ci accomodiamo arrivano subito gli antipasti, con
prosciutto e capicollo davvero paesani, carciofi gratinati e
formaggio di capra. La cosa degna di nota è che qui, oltre
all'antipasto, ci sono gli assaggini, che sarebbero una sorta di
secondo round, che per fortuna non mettono a tappeto, composti dai
soliti carciofi, pomodori e peperoni, fagiolini cannellini in umido e
zucca sott'olio. Vino di evidente produzione propria, per nulla
attento alla gradazione (sarà stato sui 15 gradi) e all'etichetta
(nel senso di stampa). Giusto il tempo di addentare l'ultimo carciofo
ed arriva già il primo nel mutismo generale (è un ristorante che
funziona così, nessuna ordinazione, mangia e zitto, per fortuna
direi), uno sformato di tagliatelle con ragù di carne, mozzarella e
piselli. Pausa tecnica per sigaretta, foto e passeggiata nella
natura, ed arriva il secondo assaggio di primo piatto, delle lagane e
ceci cotte in modo delizioso, che davvero si sciolgono in bocca.
L'atmosfera (e l'orario) è da matrimonio, così solo verso le 16
arriva il secondo, un misto alla brace con patate e insalata mista,
poi un altro piccolo giro di salsiccia arrosto ed è già tempo di
gustare un ottima crostata di amarene, mangiata senza fretta e senza
scuorno per quel che riguarda le porzioni. Caffè, limoncello e amaro
serviti direttamente sulla sedia a dondolo che si affaccia sulla
sterminata piana del Sele (il panorama è mozzafiato), conto di appena
20 euro a testa e una bottiglia di vino in omaggio (a dire il vero
era avanzata, e ce la siamo fatti tappare), un'esperienza unica
sicuramente da ripetere. Scappiamo dalla città, l'amore la vita e le
vacche!
Tracklist consigliata : Pizzicato Five - A Perfect World
Blur - Country House

lunedì 21 aprile 2008

Carlo Menta


Carlo Menta
Via Della Lungaretta 101 - Roma
Tel.: 06/5803733 - Chiuso : mai
Tipo di cucina : romana
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5
Come arrivare : dalla stazione Termini, prendete l'autobus H e scendete alla fermata di Piazza Sonnino, poi girate a destra addentrandovi verso Trastevere, dopo pochi passi troverete il ristorante. Se siete in macchina, parcheggiate sul lungotevere in prossimità di Trastevere, tranquilli che non ci sono parcheggiatorti abusivi.
Chi non conosce Trastevere? Per i salernitani, si potrebbe paragonare a via Roma, ma solo per la quantità di locali (solo per quello), per tutti gli altri basta pensare che è un quartiere che appunto è a due passi dal Tevere, e dome dimora la celeberrima "Parolaccia". Ci sono anche passato, c'era anche posto ma sinceramente non mi andava di essere preso in giro pagando di tasca mia. Così la scelta è caduta su questo "Carlo Menta", che credo sia il nome del fondatore, o comunque qualcuno dall'alito molto fresco, locale a due passi da viale Trastevere, dotato di numerosi tavoli all'aperto e di due sale, una al piano terra e una al piano interrato, sala dove mi hanno fatto accomodare. Il servizio è veloce come si conviene ad un posto frequentato da tantissime persone, specie turisti, l'unico problema sono le maestranze straniere le quali, vuoi per il casino vuoi per la mia sordità acuta, sono costrette a ripetere parecchie volte le particolarità di ogni piatto. Ma siamo a Roma, e così dopo un antipasto di soli salumi e olive è obbligatorio ordinare la carbonara, che qui cucinano con troppo pepe e con uovo molto liquido, forse hanno ragione loro ma io preferisco la mia. Per secondo un buon pollo arrosto con insalata, che non sarà molto romano ma mi sembrava l'unica scelta azzeccata da fare. Un tartufo nero ed un averna per digerire un conto davvero onesto, 35 euro in due, d'altronde non è un mistero che a Trastevere si spenda meno che a Salerno, se non altro per la eccezionale varietà di locali disponibili davvero per tutte le tasche.
Tracklist consigliata : Antonello Venditti - Grazie Roma
Niccolò Fabi - Lasciarsi Un Giorno A Roma

Hostaria Isidoro

Hostaria Isidoro

Via di San Giovanni In Laterano 59/a - Roma
Tel.: 06/7008266 - Chiuso il sabato a pranzo
Tipo di cucina : romana/nazionale
fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : presupponendo che voi già vi troviate a Roma, la via più breve per arrivare è quella di prendere la linea B della metro e scendere alla fermata Colosseo, poi proseguire verso la basilica di San Giovanni In Laterano, prima della quale troverete il locale in oggetto. Se invece avete voglia di fare una bella passeggiata, potete partire dalla stazione Termini e percorrere tutta via Merulana, quella di Carlo Emilio Gadda per intenderci.

Chi conosce almeno un pò questo blog sa bene che dedico sempre qualche riga alal città in cui si trova il locale, specie se è la prima volta di cui ne parlo. Trattandosi in questo caso di Roma, mi sembrerebbe presuntuoso e soprattutto riduttivo azzardare un qualsiasi approcio di tipo descrittivo, quindi arriviamo subito al nocciolo della recensione. sono arrivato a questo locale grazie agli ottimi feddback dei colleghi di 2spaghi (sito con il quale collaboro), e devo dire che non ne sono rimasto deluso. Il locale, come si evince chiaramente dal nome, si trova a due parti dal Colosseo, ed è ovviamente frequentato soprattuto da turisti, ma anche dai romani che non disdegnano la buona cucina romana. Appena accomodato, in realtà in uno spazio alquanto angusto, il cameriere viene a prendere le ordinazioni, fra cui un antipasto a buffett, che se non mi dicevano che dovevo andare a prendermelo io stavo ancora digiuno. La particolarità del locale è quella di offrire degli assaggi di primi (più che assaggi mezze porzioni...)così naturalmente accetto, e in sequenza arrivano al mio tavolo tagliatelle ai carciofi (buone, forse un pò troppo dolci, sarà stata la qualità dei carciofi), pennette alle noci (ottime, senza riserve), ravioli burro e salvia (un pò crudi) e tagliatelle paglia e fieno con frutti di mare (porzione abbondantantissima, anch'essa cruda). Per finire un tiramisù di cui un pò tutti avevano tessuto le lodi, ma che a me è risultato decisamente troppo liquido, ed un limoncello annacquato. 40 euro in due, nè tanti nè troppi, d'altronde non ho termini di paragone per la città di Roma, 4 su 5 comunque meritati se non altro perchè di sicuro non ci si alza affamati.

Tracklist consigliata : Matia Bazar - Vacanze Romane
Morcheeba - Rome wasn' Built In A day