La Montanara
Via Monte Gelbison 18 - Novi Velia (SA)
Tel.: 0974.65366 - Chiuso il lunedì (mai in estate)
Tipo di cucina : casereccia/montanara
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : subito dopo il bivio di Novi Velia della ss18, salite in direzione del paese : dopo circa 200 metri torverete dei cartelli gialli che vi indicano il ristorante, che trovandosi alle falde del Monte Gelbison richiede un bel pò di strada da fare. Ne vale comunque la pena.
Alle pendici del sacro monte Gelbison(da pronunciare “ghelbison”), sede di un importante santuario, alla notevole altezza di 700 metri sul livello del mare, si trova il ristorante “La Montanara”, nei pressi di un maestoso bosco con ruscello. A prima vista, il locale sembra uno chalet di montagna, con tanta legna alle pareti e caminetti in pietra ben in vista. Si potrebbe mangiare anche fuori, ma la gioia data dall'avere solo 22 gradi in pieno agosto, ed anche il leggero fresco, ci invita ad accomodarci in una delle 3 spaziosissime sale interne. specialità del locale, ovviamente, sono i primi ed i secondi di terra, ed in special modo i porcini. Cominciamo con un antipasto misto di verdure grigliate al momento (melenzane e zucchine, ancora calde) peperoni e salumi misti, senza tralasciare l'onnipresente mozzarella al mirto. I primi sono tutti eccezionali e mettono davvero in imbarazzo, ma essendo in tanti possiamo optare per diverse pietanze e così assaporare lasagne ai porcini, delicate e non troppo salate, cortecce al macinato di cinghiale (da applauso, senza mezzi termini) ed un buon risotto ai fiori di zucca. Le porzioni sono abbondanti, ma un assaggio ad uno stufato i carne con (udite udite!) polenta fritta ci vuole proprio, tantopiù che sembra di stare in montagna. Tanti i dolci fra cui scegliere, in primis un ottima pannacotta con frutti di bosco, ma anche una ricotta e pera (segno che ormai le mode dilagano anche qui in Cilento) e dei profiterol. Grappa e nocino per chiudere, tanto per restare in tema montanaro, conto di 90 euro in sei, né tanti né pochi considerando l'alta qualità delle materie prime e l'eleganza nel servizio (alcune accortezze davvero impreviste, come il cacao versato sul lato della torta a formare un velo a forma di forchetta, oppure la guarnizione di indivia e carote per la lasagna). Se amate la natura ed i sapori della montagna, questo è sicuramente il posto che fa per voi.
tracklist consigliata : New order – Regret
Kraftwerk – Computer Love
lunedì 18 agosto 2008
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1 commento:
11-ottobre-2008
Devo dire che sono in disaccordo con l'altro utente. Abbiamo pranzato in quattro (primo, secondo ed un semplice contorno) con conto di circa 25 euro a persona senza vini. Il cibo è assolutamente deludente. La tagliatella ai porcini è realizzata con funghi congelati insapore e pasta industriale di dubbia qualità. Stesso discorso per le cortecce al cinghiale fatte con un sugo di salsiccia di cinghiale mediocre, riparato dal sale e dal pepe (altrimenti immangiabile). I secondi peggio che andar di notte. Cinghiale mediocre e la fungara nulla più di una scamorza ai funghi di pessima qualità. I contorni pietosi: melenzane arrosto all'aceto (pessime, mollicce e di cattivo gusto) e funghi arrosto (specialità della casa) ancora congelati, mollici e di provenienza rumena (altro che sapore del cilento). Insomma, uno dei peggiori ristoranti in cui sono stato.
Nemmeno il posto è più di tanto curato (abusivismo edilizio nei dintorni, spazzatura in strada, bordi strada non ripuliti)!
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