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venerdì 3 luglio 2009

Il Gatto E La Volpe







Via Giannattasio 10 - Sieti di Giffoni Sei Casali (SA)
Tel.: 089883605 / Cell.: 3479544261 / 3476190936 - Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5



Come arrivare : da Fuorni, procedete in direzione del cementificio di Campigliano, poi per Giffoni Sei Casali e quindi per Sieti. Attenzione, il locale non si trova su Via Giannattasio ma su di una strada laterale in salita, molto stretta, lungo la quale è anche possibile parcheggiare. Nessun parcheggiatore abusivo nei paraggi.



Sieti di sicuro non è Collodi, e questo lo sapevamo già. Il gatto e la volpe li incontrerete comunque se vi recate al ristorante omonimo, ma non prenderanno i vostri denari per piantarli e rubarli nottetempo come nella fiaba di Pinocchio (questo sicuramente vi può capitare in qualsiasi banca, specialmente di questi tempi), piuttosto ad una modica cifra vi offriranno un viaggio nei colori e nei sapori dei monti picentini. Ironia della sorte, i due camerieri che si prendono cura di noi ricordano anche fisicamente il gatto e la volpe, uno più magro, l'altro decisamente più in carne. Il ristorante si presenta subito con un ampia sala interna, che lascia poi lo spazio ad alcune salette più piccole ed al giardino interno, dov'è possibile cenare in estate, e dove noi ci siamo accomodati. Qui non c'è menù, ma a volte è meglio così, anche perchè in alcuni ristoranti i piatti cambiano spesso in virtù della stagionalità delle materie prime. Quindi, dalla bocca del primo cameriere (gatto) ascoltiamo con attenzione l'elenco dei piatti disponibili, dal quale ovviamente scegliamo per prima cosa l'antipasto, che qui fra i monti picentini è sempre una sorpresa. Difatti, accompagnato dal pane fatto in casa (strepitoso quello con semi di sesamo) si materializza sotto i nostri occhi un faraonico antipasto misto con ricotta al forno, melenzane imbottite, gateau di patate, frittelle di fiori di zucca ripieni di ricotta (differenti da quelle di "Albachiara", in quanto impanate e non solo inuovate), finocchiona, coppa e prosciutto. Una bomba. Dimenticavo, c'è anche uno strudel di verdure e delle pizzette fritte con pomodoro e formaggio grattuggiato. Un antipasto che vale dunque come un pranzo completo, ma continuamo comunque alla scoperta dei primi, dai quali scegliamo tagliatelle (fatte in casa) con porcini, fiori di zucca e pomodorini e dei ravioli ripieni alle melenzane, buoni entrambi ma che purtroppo in bocca risultano un pò crudi (colpa del sabato, quando c'è tanta gente ed anche i migliori ristoranti fanno le cose di fretta per accontentare tutti...). Le porzioni sono molto abbondanti, tanto che non ce la sentiamo di continuare con carni oppure pizze (rigorosamente cotte a legna). Optiamo per un dolce, una torta ricotta e frutti di bosco, ma anche questo, a causa della grossa porzione avanza, tanto che il secondo cameriere (volpe) viene a lamentarsi del nostro lascito. In chiusura di serata ci raggiunge nel giardino anche lo chef con tanto di cappello bianco, a prendere i meritati complimenti, mentre noi prendiamo il caffè e guardiamo il conto di soli 16 euro a testa, acqua vino e coperto compresi. Ottimo rapporto qualità/prezzo, ed in più la certezza che il gatto e la volpe non esistono solo nelle fiabe.



Il piatto forte della recensione è l' "antipasto misto"


Tracklist consigliata : Air - All I Need

New Order - Krafty

mercoledì 24 giugno 2009

Albachiara


Albachiara


Largo F. Palmentieri - Castagneto di Cava de' Tirreni(SA) Tel. 0892960099 / Cell. 3471893817 - Chiuso il mercoledì Tipo di cucina : casereccia Fascia di prezzo : medio/bassa Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : se provenite da Salerno, alla prima indicazione utile per la Badia girate a sinistra e seguite le chiare indicazioni per il locale. Per chi invece provenisse dal centro di Cava oppure da Nord, subito dopo l'ospedale, alla fine del ponte, girate subito a destra per la rapida salita fino a trovare il locale in una piccola piazzetta dove è anche possibile parcheggiare. Nel caso fosse già piena di vetture, si può cercare nei dintorni. Per fortuna, non ci sono parcheggiatori abusivi

Alzi la mano chi di voi conosce la canzone Albachiara di Vasco Rossi. Bene, potete abbassarle, siamo in estate e le vostre ascelle non offrono uno spettacolo decoroso. Per non parlare dell'odore. Alzi la mano chi invece conosce il ristorante Albachiara. Peccato, vedo molte mani alzate in meno. Il ristorante che dovreste assolutamente conoscere si trova in una deliziosa piazzetta nei pressi della strada che conduce alla Badia, in località Castagneto (che forse c'era una volta, la zona è abbastanza lottizzata, tanto che in alcuni punti pare Sant'Eustachio). Si presenta come un piccolo e raccolto ristorante di paese, con il forno a legna per le pizze e poi due sale, una più grande ed una più piccola separate da archi a volta, che evidenziano la vetustà della struttura, rimessa comunque a nuovo. Di buon gusto l'arredamento, con molti quadri alle pareti e tavole e sedie di solido legno. Subito dopo esserci accomodati, il benvenuto ci viene dato con un buon bicchiere di prosecco ghiacciato e con una piccola selezione di appetizer deliziosi, composta da crostini forati con pomodorini ricotta e aceto balsamico, frittelle di pasta cresciuta e dei fiori di zucca in pastella con ripieno di ricotta, irresistibili. Dopo questa bella apertura continuamo con l'antipasto misto con zucchine e melanzane grigliate in casa, salumi a volontà e bocconcini, tutto ottimo e fresco. Da bere scegliamo un buon aglianico, abbastanza corposo,e per primo un buon piatto di ovvia derivazione picentina, i ravioli al ragù di noci all'odore di salvia, preparati però molto più sottilmente degli altri già menzionati, e quindi risultanti più digeribili. Basterebbe questo per terminare un pasto già abbondante, ma per farla completa optiamo per una buona tagliata di manzo con parmigiano, pomodorini e un mare di rucola, il tutto annaffiato dal buon aceto balsamico. Davvero strasazi, decidiamo che non c'è spazio per il consueto dolce (anche se avevo intravisto in frigo sia una cassata che una ricotta e pera), così chiudiamo con un leggero caffè che ci aiuta ad affrontare con maggiore lucidità le curve del ritorno. Conto di circa 40 euro, giusti e meritati per un locale dove la ricerca delle migliori materie prime si unisce ad un'attenzione certosina per i particolari. Consigliato, anche se in macchina non ascoltate "Albachiara".




Il piatto forte di questa recensione è la "tagliata"



Tracklist consigliata : Kraftwerk - The Telephone Call
Xtc - Life Life Begins At the Hop

sabato 13 giugno 2009

Picadero 5

Picadero 5


Ronda San Pedro 7 - Barcellona (Spagna)
Tel.: 933183742 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : tipica catalana
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 4/5


Come arrivare : il ristorante si trova nei pressi di Placa Catalunya, potete arrivarci tramite la metropolitana oppure se siete in macchina potete cercare parcheggio nei dintorni. Attenzione : la sosta costa circa 2 euro e 60 cent all'ora e non sono permesse soste di oltre 120 minuti.



A Barcelona, la città che non dorme mai (proprio come Salerno) può capitare di ritrovarsi alle 5 del pomeriggio senza aver ancora pranzato, e dopo aver chiesto ad un simpatico edicolante dove abbiamo comperato la cartina della città ed una copia de "El Pais" con le foto di Berlusconi che in Italia non si possono vedere, essere indirizzati ad una simpatica tavola calda/pizzeria che svolge servizio di ristorazione continua. Il "Picadero 5" sembra più una osteria che un ristorante, vi sono infatti comode panche di legno e tovglie alla buona dove mangiare, ma la cosa più interessante è che si può anche fumare all'interno del locale (proprio come Salerno). Saltando a piè pari l'ipotesi paella, piatto a nostra idea decisamente più serale, ci gettiamo a capofitto in una piccola selezione di tapas, che credo di aver capito nel mio mini-tour spagnolo essere quelli che noi chiamiamo "antipasti". Ignoranti come capre, li ordiniamo dal menù puntando il dito a caso, come avrebbe fatto una scimmia, e fortunatamente la scelta ricade su dei friarielli(i nostri peperoncini verdi) fritti e dei calamari, sempre fritti. Buoni, così come il pane, che almeno è salato. Continuamo rinfrescati da una buona cerveza e da un piatto unico compsto da salsiccia, lombo, patate e fagioli cannellini con pancetta. Una bomba, ma buono e saziante. Conto di circa 12 euro a testa (anche per chi, malauguratamente, ha scelto la pizza) comprese bibite e pane e coperto, tapas escluse dal conto per dimenticanza del camieriere o per ospitalità catalana? Boh..P.S.: ma chi l'ha detto che Barcellon è tale e quale a Salerno?





I piatti forti di questa recensione sono le tapas ed il piatto di carne mista




Tracklist consigliata : Placebo - Special Needs
Lady Sovereign - So Human

sabato 30 maggio 2009

Al Vecchio Rifugio


Al Vecchio Rifugio

Via Malche 64 - Giffoni Sei Casali (SA)
Tel.: 089/880141 - 335/8421463 - Chiuso il lunedì0
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : da Salerno, al bivio del carcere di Fuorni proseguite in direzione Campigliano/Giffoni, arrivati di fronte ai campetti di Malche troverete il locale ben segnalato da un insegna esterna. Buon parcheggiointerno senza abusivi. P.s.: attenzione ai semafori con sensori di arrivo, nel senso che diventano rossiappena percepiscono l'arrivo di una vettura.

A volte le apparenze ingannano. A prima vista, osservando l'interno del ristorante "Al Vecchio Rifugio"si penserebbe si tratti di uno di quei posti dove cenare con 100 euro a cranio, con il sommelier rittodietro di te ad osservare come mangi e dove deve vigere obblligatoriamente un silenzio di tomba. Per fortuna il ristorante in questione è tutt'altro. E' si un locale arredato in modo squisitamente elegante, ma anche un posto dove mangiare bene spendendo il giusto in un ambiente familiare e rassicurante. Ci troviamonei picentini, dove il cibo è un'arte così come l'accoglienza. Anche se vicini alla strada principale, il locale risulta molto silenzioso e le luci soffuse che dominano in sala, proiettate da lampadari in ferrobattutto che spuntano dal soffitto a volta in pietra, danno un senso di pace e tranquillità. Appena accomodatinotiamo che sul tavolo è presente il menù delle pizze, che qui sono preparate anche senza glutine pervenire incontro alle esigenze dei celiaci. Scartata decisamente l'opzione pizza, ci avventuriamo versoil menù ristorante, che anche in questo caso è dettato a voce. Dall'elencazione verbale della gentile cameriera scegliamo l'antipasto della casa, che qui è presentato con ricotta al forno, formaggio alle erbe,parmigiana di melanzane, frittelle di fiori di zucca, pomodorini ripieni di ricotta e erbette, melanzane ripiene, gateau di patate e salumi vari, fra cui degna di menzione un'ottima mortadella arrostita. Ottimo,come sempre quando si mangia a Giffoni, specie se accompagnato da una buona e croccante focaccia appena sfornata. Già mezzi sazi (anche una sola porzioneva più che bene per due) ordiniamo il primo, metro di paragone per capire davvero la qualità di un ristorante. La prova fortunatamente anche stavolta è superata brillantemente con dei ravioli alle noci delicati e gustosi, e dei fusilli radicchio, provola e speck deliziosi e molto abbondanti. Si chiude in bellezza con una torta al pan di spagna con fragoline di bosco, panna e sciroppo di fragole, conto da pagare all'uscita di soli 29 euro (credevo di più, sinceramente) compresi acqua, vino e coperto. Ottima scoperta, il che conferma, come sempre, che le apparenze ingannano.


Per questa recensione, non me la sono sentita di scegliere un solo piatto : quindi stavolta li eleggo tutti "piatti forti"




Tracklist consigliata : Dente - Sole

Meganoidi - Al Posto Del Fuoco

lunedì 18 maggio 2009

La Terrazza

La Terrazza
C.so Umberto I 104 - Curteri di Mercato San Severino (SA)
Tel.: 089/825352 - Chiuso il martedì ed il mercoledì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : dall'A30, uscire a Mercato San Severino, proseguire in direzione dell'ospedale ed alla fine della strada girare a sinistra. Troverete il locale alla vostra destra, potete parcheggiare o lungo la strada o in un parcheggio adiacente, senza parcheggiatori abusivi.

Chissà se bisogna credere o meno alle coincidenze. Fatto stà che proprio il giorno in cuimi interrogavo sul perchè nessuno sul blog mi consigliasse qualche bel posto dove mangiare, mi arriva un commento di un lettore che mi parla de "La Terrazza" e del suo mitologico"pollo scucchiato". Che dire, gli ingredienti per una nuova recensione ci sono tutti, c'è il pollo, c'è Mercato San Severino, ci sono le patate, così dopo una rapida scorsa al sito ufficiale (nota per il webmaster : siamo nel 2009, non è conveniente mantenere il pop-up di Cannavaro con la coppa vinta immeritatamente) decido che è proprio il caso di farci un salto. Peccato che è sabato, e che la mia stessa idea la debbano avere avuta un altro centinaio di persone. Il simpatico titolare, che fra un conto e l'altro snocciola termini moderni come Google e Facebook insistendo su come cercando "pollo scucchiato" si arrivi al suo sito e sul fan club dedicato al suo locale, ci comunica che non ci vorranno più di venti minuti persedersi, e fortunatamente ha mantenuto la parola. Ci accomodiamo dunque nella sala interna (parecchio calda, nonostante i ventilatori fossero già in funzione : se potete, mangiate all'esterno) che purtroppo non ha l'arredamento che mi sarei aspettato : ne ho viste di sedie, ma una Thonet di plastica ancora mi doveva capitare! Chissà cosa ne avrebbe pensato Munari. Il servizio è comunque abbastanza veloce, subito ci viene portato l'antipasto misto della casa, con bocconcini, salame, olive verdi, fagioli con cipolle, melenzane grigliate e peperoni a filetto. Una buona birra per placare il caldo ed ecco arrivare il principe della serata, il pollo scucchiato appunto, un pollo fatto a pezzetti e cotto con le patate nel forno a legna. Ottimo, senzamezze misure, e più che sufficiente per due persone (le patate, addirittura, sono avanzate).Chiudiamo con una buona delizia al limone, ma non nel consueto form factor semi-conico, ma bensì a fetta di torta. Conto di 27.50 per un antipasto, un pollo con patate, un dolce, acqua, vino pane e coperto, tutto sommato un prezzo onesto (mi aspettavo di meno, ma io sono incontentabile). Consigliato, ma come tutti i locali è meglio non andarci di sabato. P.s.: c'è anche la pizza, sia classica che al metro.




Il piatto forte della recensione è, ovviamente, il pollo scucchiato

Tracklist consigliata : Green Day - Know Your Enemy
Eminem - You Made Me



mercoledì 13 maggio 2009

Regina Margherita



Regina Margherita

Via Montecasino 2 (c/o Circolo tennis "Le Querce") - Ogliara di Salerno
Tel. 089/281209 - 320/8427440 - Chiuso : mai
Tipo di cucina : casereccia/pizzaiola
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dalla rotatoria di Fratte (oppure dall'uscita Fratte della tangenziale) seguite le indicazioni per Ogliara, proseguite superando Matierno fino ad arrivare al club che ospita il ristorante. Fate attenzione poichè l'ingresso è in curva e potrebeb essere difficile individuarlo.
Parcheggio all'interno della struttura o sulla via adiacente lungo la strada. Nessuna traccia di parcheggiatori abusivi.

Non sono mai stato un amante della pizza, ma i bastava sapere che la pizza più buona di Salerno la faceva Ciripizza di via Fieravecchia. Ora che Ciripizza non c'è più (si chiama "Reginè", ma non è la stessa cosa), credo di aver trovato un suo degno sostituto dove poter gustare una buona pizza. Sto parlando della pizzeria-ristorante "Regina Margherita" di Ogliara, scoperta un pò per caso girovagando per il web alla ricerca di nuovi posti da recensire. Il locale si trova all'interno del circolo tennis "Le Querce", ma non vi spaventate, non è un posto per ricchi snob sfaccendati che si divertono con palle e racchette, ma una semplice pizzeria-ristorante, molto elegante, ma dai prezzi comunque contenuti. Il locale, come dicevo, è davvero ben arredato, con gusto e raffinatezza, con due ampie sale di cui una con una cantina a vista che copre un'intera parete. Ci accomodiamo e notiamo che dal menù è possibile sia scegliere fra svariati gusti di pizza che fra alcuni menù fissi di terra o di mare, a circa 20 euro, davvero un ottimo prezzo. Ma siamo venuti qui per la pizza, e quindi pizza sia. Prima però per solleticare la fame ordiniamo un paio di frittelle di zucca (qualcuno mi sà dire perchè danno dipendenza?) ripiene con ricotta, mozzarella e prosciutto cotto, deliziose ma un pò troppo umide, e dei crocchettoni fatti in casa parecchio grossi. Un consiglio : non fate come noi, se volete la pizza non ordinate nulla prima, rischierete di rimanere già sazi e di non poter godere a pieno le pizze che qui sono enormi e deliziose. La nostra scelta si è concentrata per una siciliana bianca, con mozzarellae melanzane, e la regina delle pizze, la margherita con ciliegine di bufala e prosciutto crudo messo sù a fine cottura. Squisita, degna rivale della "Margherita all'antipasto" di Ciripizza. Non ci sarebbe spazio per nient'altro, ma come ben sapete il dolce non si rifiuta mai, così ordiniamo delle zeppoline con zucchero a velo e nutella, appena fritte e morbidissime. Conto molto contenuto di 24 euro per 2 pizze, frittelle e crocchette, acqua, birra e dolce. Da provare soprattutto se siete pizzofili.

Oggi Ingiropermangiare fa un'eccezione alla regola e vi propone due piatti forti al posto di uno. Partiamo con la "pizza regina con prosciutto crudo" e chiudiamo con "frittelline alla nutella"





Tracklist consigliata : Green Day - Know Your Enemy Rinocerose - Time Machine

mercoledì 6 maggio 2009

O' Tagliero

O' Tagliero

Rione Carrara 1, Banzano di Montoro Superiore (AV)
Tel. 0825 597089 - Chiuso il mercoledì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 4/5


Come arrivare : dal raccordo Salerno-Avellino uscite esattamente alla metà del percorso (scherzo! non voglio farvi fare sciocchi calcoli, solo che lo svincolo Montoro Superiore è alla metà esatta del tragitto totale), poi seguite le indicazioni per la frazione Banzano fino a trovare il locale alla vostra sinistra. Attenti alle curve ed ai tornanti, ce ne sono un bel pò. Ampio parcheggio senza abusivi petulanti.


Non sempre ciò che è nuovo e moderno è bello. Personalmente non conosco com'era "O Tagliero"prima della mia visita e prima della sua recente ristrutturazione, ma se la piccola e raccoltasala con panche di legno all'ingresso rappresenta un memento di com'era prima la struttura, a mio parere era meglio lasciare tutto com'era. Per fortuna il cibo non ne ha risentito, eda "O Tagliero" è possibile gustare tutta la cucina genuina della valle dell'Irno. Ma procediamocon ordine. Come i miei più assidui lettori ricorderanno (cfr. "La Vecchia Scuderia") io e lamia compagnia avevamo già deciso di recarci in una notte buia e tempestosa di febbraio in questo locale dal nome così suggestivo ma, appunto, trovammo chiuso per ristrutturazione. Decidemmo comunque di ritornarvici appena possibile. Ritorniamo e dunque troviamo il localerinnovato, ma da pizzeria-pub a locale per ricevimenti. Brutto segno, comunque ci accomodiamoed ordiniamo l'antipasto della casa ed il vino. Entrambi ci mettono un pò ad arrivare nonostantenel locale ci fossero poche persone, ma l'attesa per fortuna rende merito a ciò che ci arriva in tavola :un trionfo di salumi, ricotta, mozzarella, parmigiana di melanzane, olive e bruschette da riempirtisolo a guardarlo, per non parlare delle crocchette di patate fatte in casa, davvero spettacolari.Già satolli, continuamo con un semplice misto di carne arrosto della rinomatatradizione macellaia montorese, con vitello, costarizze e salsicce, contornato da patatine e insalata mista. Sul finire il maitre ci avvisa della disponibilità di una bella fragolatae noi ovviamente accettiamo, essendo il frutto di stagione, e così concludiamo il pasto.Conto di circa 100 euro per 5 persone, ci aspettavamo un pò meno ma comunque le pietanze eranodavvero tante, così come il vino della casa ed i liquori gentilmente offerti dalla casa. C'èanche la pizza, solamente al metro però.Un buon posto dunque dove poter anche stringere alleanze, ognuno al proprio livello ovviamente.



Il piatto forte della recensione è l' "antipasto misto"


Tracklist consigliata : Muse - Time Is Running Out
Linkin Park - In The End

sabato 18 aprile 2009

Al Limoneto

Al Limoneto

Via Raccio 3 - Dragonea di Vietri Sul Mare (SA)
Tel.: 089/210358 - Chiuso il mercoledì
Tipo di cucina : casereccia / specialità di pesce
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : davvero molto semplice la strada, basta superare Vietri Sul Mare ed immettersi sulla statale Amalfitana in direzione di Amalfi, dopo circa 500 metri girare a destra in direzione Raito/Dragonea, seguire poi le indicazioni per Dragonea oppure i cartelli che indicano il nome del ristorante, che troverete alla vostra sinistra prima del paese. Attenti alla strada, molto stretta ed in alcuni tratti a senso unico alternato, con semaforo. Si parcheggia lungo la strada, senza parcheggiatore abusivo.

Aria di primavera, sole, mare, caldo. Per fortuna a Dragonea in un tranquillo venerdì sera di aprile non c'è nessuno dei tre elementi di cui sopra, quindi con il cuore lieto ci appropinquiamo (ogni tanto ci vuole un termine più ricercato) alla scoperta di questo delizioso locale che già dal nome mi suonava molto familiare. Il ristorante-pizzeria "Al Limoneto", com'è ovvio, si trova all'interno di un limoneto adagiato sul fianco di una collina, ed è dotato di un ampio terrazzo sul quale poter cenare all'aperto durante i mesi estivi. Ma, essendo ancora la temperatura poco clemente, ci accomodiamo nell'ampia sala che si raggiunge dopo le due rampe di scale che si trovano dopo l'ingresso a livello strada, ben illuminato e ben decorato da piastrelle di ceramica vietrese. Appena accomodati ci viene portata l'acqua, poi a voce il cameriere ci consiglia cosa prendere. Scegliamo dall'ampia offerta (tutta di mare) un antipasto misto con alici marinate, salmone, ciacianielli, gamberetti e fagioli cannellini, insalata di polipo e delle frittelle di pasta cresciuta accompagnate a delle mozzarelline impanate, e delle bruschette d'accompagnamento. Antipasto decisamente abbondante, così come il primo, delle ottime trofie ai frutti di mare con gamberetti, vongole, cozze e pomodorini, buonissime ma forse un pò troppo salate. Già che ci siamo, non ci neghiamo una buona frittura mista di triglie, calamari e alici, senza insalata che se no si ingrassa(!). Da bere una bottiglia mignon di falanghina del Sannio imbottigliata a Guardia Sanframondi, il paese dei battenti, e chiusura in bellezza con una squisita torta alle fragole e crema chantilly, dalla evidente fattura casalinga. Conto di 41 euro dunque per un antipasto, un primo, un secondo, un dolce, aqua e vino, non propriamente economico e popolare ma nemmeno caro, comunque a mio parere ne vale la pena in quanto il pesce provato era davvero fresco ed il servizio molto veloce e cortese. E poi, il piacere di mangiare in piatti di ceramica vietrese dipinti a mano dove lo mettete? P.S.: c'è anche la pizza, ovviamente cotta nel forno a legna.


Il piatto forte di questa recensione è "trofie ai frutti di mare"

Tracklist consigliata : Hard Fi - Hard To Beat
Gwen Stefani Feat. Akon - The Sweet Escape

sabato 4 aprile 2009

Il Tegame



Il Tegame


Via Ciorani 59 - Galdo di Mercato San Severino (Sa)
Tel.: 089/820634 - 320/9776384 Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dall'uscita Mercato San Severino dell'A30 proseguite in direzione di Bracigliano dopo aver superato appunto l'abitato di Mercato San Severino. Continuate sempre in direzione Bracigliano fino a trovare il locale alla vostra sinistra. Piccolo parcheggio senza abusivi.

E così purtroppo è tornata la primavera. Me ne sono accorto non tanto dal clima ma dal calo vertiginoso delle visite del mio blog. Vi siete messi tutti a dieta? Vabbè, io non ne ho bisogno, così mi sono messo alla scoperta di un altro bel posto dove mangiare bene spendendo il giusto, e cioè "Il Tegame". Avevo già notato il suddetto posto mentre mi recavo a "La Pignata" di Bracigliano, così ho deciso di tornare in loco per vedere di cosa si trattava. Ci troviamo a Mercato San Severino, comune campione per la raccolta differenziata, ed il ristorante si trova quasi al confine con Bracigliano. Dall'esterno potrebbe sembrare un posto buio, ma appena entrati si viene confortati dalla vista di un locale luminoso e ampio anche se con pochi tavoli, due sale di cui una più grande con il maestoso forno per le pizze a troneggiare ed una più piccola separata da quest'ultima da un'archetto in mattoni. Ci accomodiamo ad una bella tavola in legno con tovaglia a scacchi e subito ci viene portato il menù, dal quale scegliamo l'antipasto misto (un pò povero, bocconcino, prosciutto, salame, coppa e olive), poi un enorme piatto di cavatelli pomodoro, provola, rucola e speck, frai primi più buoni mai assagiati. La porzione è più che abbondante per due persone, così come il misto di carne (agnello, pollo, vitello e maiale) servito con un insalata mista ches embrava ottenuta dal decespugliamento di un bosco. Chiusura con una fetta di croccantone al rum, un buon dolce da mangiare col cucchiaino dove però il liquore non si sente molto. Conto di 27.20 per un antipasto, un primo, un secondo, un contorno, acqua vino pane e coperto.Come dicevo a "Il Tegame" è anche possibile ordinare la pizza e una discreta quantità di primidi mare. Consigliato.


Il piatto forte della recensione è "cavatelli con pomodoro, rucola, provola e speck".


Tracklist consigliata : I Ministri - Tempi Bui
Fabri fibra - Incomprensioni Feat. Tiromancino

domenica 22 marzo 2009

Zi Faiolla



Zi Faiolla


Via Truffaut 8/10 - Giffoni Valle Piana (SA)
Tel.: 089/868777 - 338/1088885 - Chiuso il mercoledì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da Salerno, proseguite sulla statale 18 in direzione sud fino al bivio di Fuorni per Giffoni Valle Piana, seguite le indicazioni per il paese ed attenti ai semaforimessi a Giffoni Sei Casali (hanno uno strano funzionamento, sembra che appena ti avvicinifacciano scattare il rosso). Arrivati in paese, seguite la direzione obbligatoria che vi conduce al Cinema Valle, lì troverete le indicazioni per il ristorante. C'è anche unampio parcheggio di fronte senza abusivi.

Da quando ho aperto questo blog, ho sempre tenuto nella massima considerazione i locali del comprensorio dei picentini, in quanto dotati di tutte le caratteristiche che rendono interessante un ristorante : prezzi bassi, buona cucina (specialmente gli antipasti), cortesia e velocità del personale, e, last but not least, possibilità di parcheggiare nei dintornisenza fastidiosi invasori delle nostre tasche (eccezion fatta per "La Masseria" di San Ciprianoche ha il suo parcheggiatore storico ed "Il Fontanone" di Campigliano), cosa molto importantese si viene da lontano e se si è di Salerno, dove per andare a mangiare in centro (in localidi dubbia qualità) ci vogliono almeno 30 minuti di ricerche e bestemmie più 3 euro per la sosta."Zi Faiolla" di Giffoni ha tutte le caratteristiche di cui sopra, e quindi una visita misembrava davvero obbligatoria. Il ristorante prende il nome dalla vecchia proprietaria,Raffaella chiamata appunto "Faiolla", ed oggi è gestito ottimamente dalla famiglia Soldivieri.Il locale è abbastanza piccolo e raccolto, dipinto di un bel giallo paglierino, con tavoli di legno e tovaglie a scacchi, molto paesano insomma. La proposta gastronomica è quella classicadei picentini, largo quindi all'antipasto della casa davvero molto abbondante, con mozzarella,ricotta, salame, soppressata, prosciutto, formaggi alle erbe, melanzane a funghetti, zucchinealla scapece e peperoni, poi come primi la scelta è fra lagane e ceci, pasta e fagioli, ravioli, fusilli e gramigna. Scegliamo quest'ultima, una pasta attorcigliata condita con porcini, salsicciae salsa di panna e pomodoro, spolverata di formaggio e, per chi lo volesse, anche peperoncino.Continuamo con un misto di vitello, salsiccia e bistecca di agnello alla brace, senza contornopoichè già sazi, e chiudiamo in bellezza con una torta (ovviamente) alle nocciole e cioccolato,morbida sopra e croccante sotto. Conto di soli 26 euro per un antipasto, un primo, un secondo, un dolce, acqua vino e coperto. C'è anche il forno per le pizze, disponibili anche per l'asporto.Consigliato a tutti gli amanti della cucina genuina e risparmiosa che di questi tempi nonfa mai male.


Il piatto forte della recensione è la "gramigna"




Tracklist consigliata : Interpol - PDA
The Editors - Munich

giovedì 19 marzo 2009

Flamenco 3

Flamenco 3

Via Antonio Mazza 30 - Salerno
Tel.: 089/228366 - chiuso il lunedì
Tipo di cucina : sfiziosa/casereccia/pubbistica
Fascia di prezzo : bassaValutazione complessiva : 3/5

Come arrivare : il locale è situato in pieno centro storico, alle spalle del palazzo dellaProvincia. Potreste provare a parcheggiare nel parcheggio adiacente, che di notte ovviamenteè di proprietà dei parcheggiatori abusivi (strano vero? I giornali e l'informazione localidicono che non ci sono..).

Se è vero che il pesce puzza dalla testa, la visita al bagno del locale in oggetto avrebbe dovuto farmi capire in anticipo quello che mi aspettava. Ma procediamo con ordine. Per festeggiare con una rimpatriata il rimpatrio di un caro amico avevo deciso di recarmi in questo locale in virtù della variegata offerta gastronomica che è già possibile notareall'esterno del ristorante. Pizze, primi, secondi ed antipasti che letti sono decisamente migliori che gustati. Entro e, da buon igienista, decido di lavarmi le mani, ma una mandria di bufali doveva aver lasciato precedentemente la sua impronta (ed il suo odore). Senza indugi proseguo con la lettura del menù, dal quale scelgo l'antipasto maxi (al quale mancano le verdure) e il vino frizzante della casa (al quale manca il sapore di vino). Indeciso fra primi non troppo convicenti e carne non tutta disponibile, opto per la pizza margherita alla bufala, che purtroppo non convince per nulla, così come le altre pizze.Il vino, come dicevo, non convinceva molto, così scelgo di ordinare un aglianico imbottigliato,che però si rivela peggiore del precedente. A salvare un pò le cose un buon antipastocon alici marinate, mozzarelline ciliegine, prosciutto, salame spesso, speck, pancetta ed olive nere. Solo che a pensarci bene, ma che ci azzeccavano le alici marinate? Comunque, i prezzi sono bassi, per antipasto, vino, pizza, pane e coperto si spendono circa 15 euro a testa. Nonostante il nome però, c'è poco da ballare e da stare allegri.




Il piatto forte della recensione è la "pizza bufala"



Tracklist consigliata : Blondie - Call Me
Yazoo - Don't Go

sabato 14 marzo 2009

Le Piramidi



Le Piramidi


Via Dott. Matteo Petraroia - Pellezzano (SA)
Tel.: 089/567236 - 339/1152662- 349/4238693 - Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : Bassa
Valutazione complessiva : 5/5


Come arrivare : premesso che arrivarci non è facile come sembra, dalla statale 88 proseguite in direzione di Baronissi per poi svoltare in direzione Coperchia, poi seguite le chiare indicazioni stradali (cartelli gialli con il logo del ristorante). Dicevo che non è facile arrivarci come sembra, soprattutto perchè al ritorno ho sbagliato strada di ritorno tre volte (sarà stata colpa del vino bianco..)


Prendete una mappa dell'Europa, matita e righello. Fatto? Brrrene. Tracciate una linea fra la piramide di Cheope e Rennes Le Chauteaux, ipotetico luogo di sepoltura del Santo Graal. Come vedrete, la linea passa anche per Pellezzano, in corrispondenza del ristorante "Le Piramidi". Ovviamente non è vero, ma la visone massiccia di "Voyager" di Robero Giacobbo (da Terzigno, frazione di Olevano sul Tusciano, per i non iniziati) può far vedere misteri anche dove non ci sono. Il locale deve il suo nome solamente al fatto di essere strutturato, appunto, su tre livelli come le antiche tombe dei faraoni, e alla presenza di tre piramidi in vetro usate come lucernai (proprio come al Louvre, spero solo che non facciano la stessa fine di quella de "Il codice Don Ciro"). All'interno il locale è molto ampio, ben arredato e, in questo venerdì quaresimale, c'è anche un simpatico sassofonista/entertainer che fra una nota e l'altra propone anche il karaoke. Ci accomodiamo e subito ci vengono portate delle frittelline non troppo calde e non pregne d'olio, poi, visto che Ingiropermangiare ci tiene alle tradizioni, decidiamo di cenare a base di pesce. Iniziamo dunque con una buona insalata di mare con cozze servita con bruschette al pomodoro, ottima ed abbondante, sorseggiando un buon vino bianco della casa, forse un pò troppo dolce. Proseguiamo quindi con degli ottimiravioli ai frutti di mare (pasta fatta in casa, e si sente), conditi con cannolicchi, vongole, cozze, fasolari, pomodorini e prezzemolo, e delle trofie condite allo stesso modo. Il cameriere ci suggerisce delle alici fritte, e visto che siamo nel mood accettiamo, anche perchè le alici, se ben cotte ed innaffiate di succo di limone, seppur semplici sono deliziose. Chiudiamo in bellezza con una buona ricotta e pera, un caffè e quatro chiacchiere con un cameriere dal quale ho carpito le informazioni di cui sopra (che mi sono state fornite in buona fede, l'ignaro non sapeva di essere capitato nelle grinfie di "Ingiropermangiare"). Conto di 37 euro per un antipasto, due primi, dolce, acqua, vino pane coperto e caffè, molto basso se rapportato alla qualità ed alle porzioni. Il locale è anche dotato di forno a legna per pizza e brace per fiorentina e carni varie. Consigliato, non solo in quaresima. E già che ci siete, provate a chiedere se vi fanno la "lasagnella di San Vicienz".



Il piatto forte di questa recensione sono i "ravioli ai frutti di mare".

Tracklist consigliata : Glassvegas - Daddy's Gone Depeche Mode - Wrong

martedì 24 febbraio 2009

Il Vecchio Mulino



Il Vecchio Mulino



Via Pio X° 202 - Agropoli (SA)

Tel.: 0974/823830 - Chiuso il venerdì

Tipo di cucina : casereccia/cilentana

Fascia di prezzo : Bassa

Valutazione complessiva : 5/5



Come arrivare : il modo più rapido per raggiungere il ristorante è quello di uscire allo svincolo "Agropoli sud" della variante alla SS18, in corrispondenza dell'ospedale, evitando dunque il traffico del paese. Una volta usciti allo svincolo di cui sopra continuate in direzione del centro della cittadina, superate il ponte sul fiume Testene e subito troverete il locale sulla vostra sinistra. Si parcheggia lungo la strada o nei dintorni, senza abusivi.



Il fascino di una località marittima spesso rimane intatto anche durante i freddi mesi invernali, anzi magari le poche persone che la popolano ne fanno apprezzare ancora di più la bellezza. E' questo il caso di Agropoli, meta estiva di orde di turisti abbastanza fissi, ma bella anche durante questo scorcio di febbraio. Potrebbe quindi capitarvi di dovervici recare come me per impegni imprevisti, e quindi quale occasione migliore per unire l'utile al dilettevole? Il ristorante "Il Vecchio Mulino", aperto sempre a pranzo e cena, potrebbe fare proprio al caso vostro. Situato a pochi metri dall'uscita Agropoli sud della variante, è un localedalle poche pretese, arredamento semplice e tanta sostanza. Il menù c'è, ma ogni giorno c'è una proposta differente, fra le quali abbiamo scelto un ottimo risotto alla zucca (piatto forte della recensione), e una succulenta salsiccia alla brace con insalata mista. Ricapitolando, due primi, due secondi, due contorni,acqua, mezzo litro di vino e coperto per soli 20 euro, che volete di più dalla vita? Dimenticavo, c'è anche la pizza e una buona selezione di primi e secondi piatti di pesce. Recensione fatta di fretta per un pasto consumato in fretta.Non lo dico mai, comunque alla prossima.



Il piatto forte di questa recensione è il "risotto alla zucca".




Tracklist consigliata : Neffa - Aspettando Il Sole
Arisa - Sincerità

sabato 14 febbraio 2009

La Pignata



La Pignata


Via Francesco D'Amato 58 - Bracigliano (SA)
Tel/Fax 081-969580 - 348-7643791 - Chiuso il mercoledì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5


Come arrivare : cari lettori, purtroppo questa volta la sezione qui presente non vi sarà moltod'aiuto, in quanto per ignoranza del luogo mi sono raccomandato a San Tom Tom, precisissimo nel portarmi sino alla via desiderata (il civico me lo sono trovato da solo). Comunque, è possibile arrivare a Bracigliano sia uscendo a Mercato San Severino sull'A30 (la prima uscita senza pedaggio venendo da Salerno), che da Fisciano, proseguendo poi per Bracigliano ed arrivati in paese chiedere informazioni, come si faceva una volta. "La Pignata" ha un ampio parcheggio vicino al locale senza parcheggiatore abusivo.


Di sicuro è meglio andare a Bracigliano in estate, sia per godere delle sue rinomate ciliege che della temperatura più bassa dovuta alla sua posizione collinare, ma in questa metà di febbraio dominata da un vortice di aria polare vale lo stesso la pena di avventurarsi fin quassù e trovare zero gradi di temperatura, se ci si viene per andare a cenare a "La Pignata". Il locale, a stretta conduzione familiare,è molto piccolo e raccolto, non più di dieci tavoli per i quali è meglio prenotare in tempo, specie nel fine settimana. All'interno, grazie al climatizzatore, c'è parecchio caldo, certo ci sarebbe stato meglio un camino, ma forse non ce n'era lo spazio. Ci accomodiamo e subito ci viene proposto il superbo antipasto della casa, che sembra davvero non finire mai : prosciutto e capicollo, mallone (specialità della valle dell'Irno preparato con biscotti di grano, cime di rapa e patate), fagiolata in tegamino, gateau di patate, frittelline di pasta cresciuta, verdure miste, bocconcini e formaggio ricoperto di noci e miele. Una porzione è più che abbondante per due persone, così come il piatto di cortecce al "piesco" (monte che si trova da quelle parti), con salsiccia, cipolle, pomodorini, servito con peperoncino e formaggio a parte, per chi li predilige. Si chiude non con il dolce, ma bensì con il piatto dessert, un trittico di tre dolci differenti (chiacchiere, panna cotta ai frutti di bosco e un muffin alle mele, squisito) tutti fatti in casa. A causa della brutta esperienza capitatami in mattinata (un posto di blocco sul lago di Conza dove mi sono congelato per venti minuti in attesa che i terminali funzionassero) ho passato la giornata col il timore di reincontrare le forze dell'ordine, e pertanto non ho potuto concludere degnamente la cena con un bel digestivo, optando per un più semplice (ed analcolico) caffè gentilmente offerto dalla casa."La Pignata" è dunque un ottimo ristorante dove mangiare bene spendendo il giusto (2 coperti, acqua, 1/4 di vino, 1 antipasto, 1 primo, 1 dolce a 22 euro), e che necessita di più visite per testare bene tutta la sua ampia offerta gastronomica (c'è anche la pizza ed una buona selezione di carni nazionali ed estere). P.s.: inauguriamo con questa recensione la nascita di una piccola appendice,e cioè "il piatto forte", semplicemente la fotografaia del piatto più siginificativo e rappresentativo dell'escursione gatronomica.Spero che vi piaccia.
Il piatto forte di questa recensione è il "piatto dessert"


Tracklist consigliata : Jann Arden - Insensitive
Scarlet - Indipendent Love Song

martedì 3 febbraio 2009

La Vecchia Scuderia


La Vecchia Scuderia
Via A. Fortunato - Penta di Fisciano (SA)
Tel. 089-958040 Giorno di chiusura: martedì sera Tipo di cucina : sfiziosa/casereccia/pubbistica
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : dal raccordo autostradale Salerno-Avellino prendete l'uscita Lancusi, poi proseguite in direzione Fisciano fino a trovare il locale alla vostra sinistra in un portico di un palazzo grigio chiaro. Ampio parcheggio di fronte senza abusivi.
Indovinello : se in un paese tutti i ristoranti sono chiusi di lunedì, ed un ordinanza sindacale obbliga tutti i cittadini a mangiare solo ed esclusivamente in ristorante, cosa mangiano i cittadini il lunedì? Risposta : mangiano a casa, oppure vanno a "La Vecchia Scuderia". Ho introdotto la recensione con un'adattamento non ortodosso del celeberrimo paradosso del barbiere di Bertand Russell poichè mi sono accorto, durante l'organizzazione di questa serata dove sanremo dovuti essere in 5 ed invece eravamo in 4, che molti locali chiudono proprio di lunedì sera. Comunque, un buon posto dove andare c'era, e cioè "O' Tagliero" di Banzano di Montoro Superiore, ma una volta giunti fin lassù, fra tormente di neve e frane, un cartello ci accoglie dicendoci che il locale sarà chiuso per rinnovo fino al 20 marzo. Quindi la "Vecchia Scuderia" è stata un ripiego? Sì, ma rientrava nel novero delle opzioni. "La Vecchia Scuderia" è un bel pub-pizzeria ben arredato con panche di legno e pietra ai muri, caciocavalli e salumi di plastica appesi ad un cerchio di rame, talmente realistici che bisogno toccarli per rendersi conto della loro artificiosità, ed è situata al centro della frazione di Penta alla base di un palazzo di recente costruzione. La ristorazione classica purtroppo è disponibile solo nelle serate di fine settimana e a pranzo, quando è possibile assagiare primi piatti e carni della tradizione della valle dell'irno, così dobbiamo accontentarci di un buon fritto misto composto da arancini (fatti a mano, con pomodoro e tanta mozzarella), patatine, mozzarelline e crocchettine, deliziose quest'ultime. Continuamo quindi con la pizza, che qui è possibile scegliere fra più di 40 varianti, fra cui degne di menzione la "cavallo pazzo" con melenzane e salame e la bufalina (ovviamente con mozzarella di bufala). Si chiude con meloncello e due porzioni di dolci, una sacher (novità!) e una ricotta e pera (stra-inflazionata), per un conto di 68 euro totali (4 fritti-4 pizze-6 birre medie-4 liquori - 2 dolci- coperto e servizio, va bene così?) e la certezza di sapere dove andare il lunedì sera.
Tracklist consigliata : Negrita - Che Rumore Fa La Felicità?
Oasis - I'm Outta Time

domenica 1 febbraio 2009

La Casareccia


La Casareccia
Via Vuccolo Maiorano - Capaccio Scalo (SA)
Tel.: 0828/730998 - 339/6353829 - Chiuso il Martedì
Tipo di cucina : casereccia/cilentana
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5
Come arrivare : da Salerno, prendete l'A3 in direzione sud ed uscite a Battipaglia, poi proseguite in direzione Agropoli fino allo svincolo per Roccadaspide. Indi proseguite in direzione Roccadaspide fino a trovare il locale alla vostra sinistra, circa un km dopo il bivio per Capaccio capoluogo.
Ci sono dei locali che nel proprio nome racchiudono tutta la loro essenza, nel bene e nel male. Uno di questi è sicuramente "La Casareccia", che nell'essere casareccio ci ha azzeccato in pieno, anche troppo. Ci troviamo a Capaccio, quasi al confine con Roccadaspide, quindi alle porte del Cilento più selvaggio, terra fatta di piatti semplici e sostanziosi, di vini pesanti che lasciano le macchie sui denti e sui bicchieri. Il locale è molto ampio, un classico in questi posti dove lo spazio a disposizione, in relazione all'esiguità della popolazione, non è mai stato un problema. Vi sono due sale, in una delle quali, essendo sabato, si balla e si canta, ragion per cui viene subito scartata. Veniamo fatti accomodare in una sala dove stranamente c'è un vecchio lcd Inno-Hit che trasmette "Che tempo che fà" e poi "Superquark", davvero inusuale in questo periodo storico (difatti, di lì a poco la storia di Mata Hari verrà sostituita da Garfield su Italia1). Iniziamo con l'antipasto della casa, accompagnato da biscotti di grano con pomodoro, composto da bocconcini, cavolfiori, finocchi, capocollo, pancetta salame e prosciutto, ottimo ed abbondante. Continuamo con i primi suggeriti dal cameriere (occhio, qui non c'è il menù per la ristorazione, ma cè quello per le pizze), fra i quali scegliamo dei fusilli (buoni nellafattura, in stile felittese per intenderci, ma dal sugo troppo acquoso, come del resto è normada queste parti) e dei ravioli (buoni, ma un pò troppo crudi). Entrambi i primi comunque sonofreschi e fatti a mano, e dalle porzioni più che generose, ragion per cui passiamo direttamente al dolce, una torta paradiso (panna e nutella con scaglie di cioccolato bianco grattugiate) con un meloncello, conto molto basso di soli 25 euro, compresi vino, pane e coperto, ed un locale con tanti margini di miglioramento possibili, ma forse a loro va bene così.
Tracklist consigliata : Jennifer Hudson - Spotlight
Katy Perry - Hot 'N Cold

mercoledì 31 dicembre 2008

Taverna Ceraunavolta

Taverna Ceraunavolta

P.zza Braga - Capezzano di Pellezzano (SA) Tel. 347/5875434 - Chiuso il lunedì Tipo di cucina : regionale Fascia di prezzo :media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dalla tangenziale di Salerno, uscite a Fratte e proseguite in direzione Pellezzano, troverete il locale subito di fronte l'ampia e ben illuminata piazza dotata anche di un capiente parcheggio senza abusivi.

All'inizio del 2008, nel presentare la prima recensione dell'anno, avevo già parlato del cerchioe della sua perfezione, e di come questo blog riparte da dove chiude. Viceversa, ovviamente,chiudo l'anno da dove ero ripartito, e cioè da Pellezzano, precisamente nella frazione Capezzano.Ci troviamo nella simpatica piazza Braga, all'interno di un casale dell'800 (a testimonianza cheuna volta qui era tutta campagna), ristrutturato che ospita al suo interno questa notevole newentry del panorama gastronomico salernitano, e cioè la "Tavera Ceraunavolta", tuttattaccato.Non so se si riferiscono all "once upon a time" anglosassone oppure al fatto che prima vi insistesseun arco, ma poco importa. Sono venuto a conoscenza di questo luogo tramite un volantino trovatoal supermercato, così subito ho preso la palla al balzo per chiudere degnamente l'anno, e devo diredi aver, come sempre d'altronde, scelto bene. Il locale è davvero molto elegante e carino, conpavimenti in cotto, sedie e tavoli di robusto legno ed un bagno fra i più eleganti che abbiamai visto. Ci accomodiamo e subito ci viene offerto un buon prosecco, poi il maitre ci illustra le specialità della casa, fra le quali scegliamo per prima cosa "il tagliere di san gregorio", ottimomix di formaggi e salumi genuini accompagnati da una focaccia all'origano soffice e delicata, ottenuta dalla pasta della pizza che qui è anche possibile ordinare. Poseguiamo quindi con due primi piatti buonissimi ed abbondanti, i "cazzilli" con fagioli cannellinidi controne, una pasta che ricorda degli gnocchi ancora chiusi, e degli ottimi ravioli con porcinispolverati di parmigiano. Le porzioni si rivelano molto abbondanti, e putroppo non c'è spazio per la notevole selezione di carni internazionali proposte alla brace, pazienza, sarà per la prossima volta. Come dolce ci viene proposto un babà alla crema della pasticceria Tedesco,accompagnato da un passito di Pantelleria con cantuccini. Conto tutto sommato onesto di 40 euro, compresicoperto, acqua e due bicchieri di aglianico parecchio corposo, per tanta qualità ma anche tantaquantità in un locale raffinato ma sobrio, così come dovrebbe essere un buon ristorante.Colgo l'occasione, visto che siamo a San Silvestro, di augurarvi buon anno, un anno di pranzi e cene lucullianein compagnia di chi volete ma sempre in compagnia di "Ingiropermangiare".

Tracklist consigliata : Franco Battiato - La Cura Piero Pelù - Nè Buoni Nè Cattivi

domenica 14 dicembre 2008

Prati Verdi



Prati Verdi


Via Paratino 7 - Giffoni Valle Piana (SA)

Tel.: 089866196 Chiuso il ?

Tipo di cucina : casereccia

Fascia di prezzo :medio/ bassa

Valutazione complessiva : 4/5


Come arrivare : se avete un navigatore, lasciate stare l'ipotesi di inserire come destinazione "Via Paratino": pare che nessun sito di mappe o software per navigatori ne abbia notizie. Arrivate al centro di Giffoni Valle Piana, seguite i sensi di marcia obbligatoria e poi svoltate in direzione di Montecorvino Rovella, dopo poche curve troverete il locale alla vostra sinistra.


Mi ricordo di "Prati Verdi" e di un amico mio sincero, ma senza muso nero, che me ne parlava spesso anni addietro. Così, ritrovandomi in un sabato sera pre-natalizio con il suddetto amico, assente da questo locale da molti anni, decidiamo di recarvici in comitiva. Il ricordo, dicono i Baustelle, trasfigura la realtà, così ci troviamo in un locale senza troppe pretese ma con una particolarità di cui il mio amico non mi aveva reso partecipe : la presenza di un sommelier molto loquace che in questo locale ha la stessa pertinenza di una cassata in una casa di diabetici, almeno per noi che il menù lo leggiamo alla maniera araba (cioè da destra verso sinistra). Ma mi sto allungando troppo su questo sommelier,e dicendolo mi allungo ancoradi più: pensateci, potenzialmente è un discorso senza fine. Il bar-pizzeria-ristorante "Prati Verdi" è un locale adagiato su di una collina dalla quale è possibile osservare tutto l'abitato di Giffoni Valle Piana, dalla quale lo separano solo poche curve. I gestori, per venire incontro agli avventori in questo periodo di presunta crisi, offrono due menù, uno di pesce ed uno di carne, rispettivamente a 16 e 18 euro, che comprendono un antipasto, un primo, un secondo, acqua e caffè. Noi abbiamo scelto il menù di carne, ma siccome siamo più crisati della crisi lo abbiamo diviso in due, anche perchè le porzionI sono molto abbOndanti (non parliamo della pizza, che ha le dimensioni di una ruota di un carro ed è anche molto buona). l'antipasto molto semplicemente è composto da un bocconcino, una fetta di capicollo, una di pancetta e una di prosciutto, più delle olive nere. La parte del leone del menù la fanno degli ottimi fusilli al ragù,(ma come opzione del menù erano anche disponibili delle pennette alla boscaiola con dei funghi chiodini abbastanza inusuali per la ricetta) deliziosi e pieni di formaggio, che fralaltro viene anche portato in tavola. Per secondo prendiamo una buona salsiccia di maiale cotta a legno con patatine,(anche in questo caso, era possibile scegliere anche una costatella di maiale) il tutto accompagnato da un buon Piedirosso "Per'i Palumm" (cioè quello che costava meno, 7 euro) servito dal figuro di cui ho già parlato. Anche i dolci qui hanno una misura extralarge, e quindi la cubana che ordiniamo ha le sembianze di una torta nuziale a due piani. Per concludere il nostro must di ogni fine cena, e cioè il meloncello, un extra da pagare a parte e che mostra, così come il costo del vino, dell'acqua e dei dolci che il locale attua una politica deiprezzi troppo alta per ciò che offre, (eccezion fatta per i menù a prezzo fisso, ottima cosa e rarissimi da trovare il sabato sera) e che giustamente gli fa meritare il 4/5. Ce ne andiamo, con la fotoin bianco e nero di papa Wojtila appesa nel ristorante che ci augura buon viaggio.

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Dario Baldan Bembo - Amico E'

mercoledì 12 novembre 2008

Agriturismo Barone Ferdinando Fortunato



Agriturismo Barone Ferdinando Fortunato


Via Montefeltro, 8 - Pontecagnano Faiano (SA)

Tel. 089 200472 - Chiuso il?

Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5


Come arrivare : come d'abitudine per i lettori di questo blog, arrivate al cinema di Pontecagnano che si pone come pietra miliare di ogni escursione gastronomica, poi girate a destra e troverete le indicazioni per l'agriturismo in una curva. Ampio parcheggio, senza abusivi, ma con delle luci sinistre.


Degli agriturismi in genere ne abbiamo già parlato, quindi non mi soffermerò a lungo sull'argomento, vi basti sapere che quello in questione lo è con tutti i crismi, essendo dotato di camere da letto e fattoria didattica. E allora, di grazia, a cosa serve il karaoke il sabato sera? Domanda legittima per un purista del cibo, ma ormai siamo abituati a tutto in questo momento storico di grande crisi (e quindi di grande opportunità). Veniamo al cibo ed al ristorante, che è meglio (ma non troppo). Il locale è suddiviso in due parti, la prima, appena entrati, grande e con il maxischermo per il triste intrattenimento di natura nipponica di cui dicevo prima, ed una seconda circolare, a mò di gazebo, con un imponente camino a colonna giusto nel mezzo della sala. Ci accomodiamo lì per resistere (quel tanto che l'isolamento acustico permette) ai gorgheggi delle aspiranti Giusy Ferreri dei picentini, ed ordiniamo l'antipasto della casa, che si presenta abbastanza ricco con degli ottimi broccoli e cavolfiori, unica pecca la parte fredda con un bocconcino che non si era mai visto nei picentini, per fortuna riabilitato in parte dalla cugina ricotta. Proseguiamo con i primi, dei ravioli ai porcini con troppo condimento e un pò troppo crudi, e degli straccetti melenzane, pomodoro e ricotta salata davvero troppo abbondanti (ma non è un difetto, anzi). Chiudiamo con una torta non del tutto riuscita, troppa panna e troppo pan di spagna, conto di 30 euro e la sensazione di non essere stato nè trattato da barone, nè tantomeno di essere stato fortunato. Metto un 4/5 come media di 3 per il cibo e 5 per il contorno, davvero bello. P.s.: eccovi i prezzi, ragionierei dei miei stivali : antipasto 6 euro, primi 6 euro, vino 5 euro a litro, poi nn ricordo. Ciao.
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venerdì 10 ottobre 2008

El Bodeguero



El Bodeguero

Via Generale Nastri Ciro 23 - Lancusi (SA) Tel.: 089/955887 - Chiuso il ? Tipo di cucina : sfiziosa/casereccia/pubbistica
Fascia di prezzo : media Valutazione complessiva : 3/5

Come arrivare : dal raccordo Salerno-Avellino uscire a Lancusi, proseguire in direzione del centro abitato e alla piazza principale girare a sinistra in direzione della statale 88. Troverete il locale alla vostra destra, in prossimità dell'insediamento "H" dei terremotati. Il parcheggio è di fronte al locale, purtroppo c'è un vecchio che non ne vuole sapere di andare in pensione e di rispettare la legge.

Credevamo di venire stupiti con effetti speciali. Credevamo di poter mangiare una succulenta paella a due passi da un insediamento di terremotati, come se fossimo stati sulla Rambla di Barcellona. Porzioni già finite alle 21 e 40, nonostante il giovedì sia la sua serata. Credevamo di poter asaggiare una pizza, d'altronde questo posto è anche una pizzeria. Anch'essa finita, però stranamente ci sono i panuozzi fatti, ci viene confidato, con la pasta della pizza. Mistero! Non ci resta che spartire un antipasto maxi con verdure sott'olio, provola, bruschette e salumi (c'era anche il gorgonzola, lo dicevo che qualcosa mi puzzava). Proseguiamo poi con un panino, un ottimo connubio di petto di pollo alla piastra con provola e melenzane, da annaffiare con la scura per eccellenza, la Guinnes ovviamente. Il conto è quasi un salasso, più di 16 euro a testa, aggiungeteci pure il parchegiatore abusivo con pettorina forforescente che arrogantemente pretende un euro fisso, e tirate le somme della serata. Dice un saggio proverbio che chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quello che lascia ma non sa quello che trova: scusaci Tonino, la prossima volta che passo per lancusi una sosta all'Anabeco sarà obbligatoria! P.s.: si mangia a lume di candela, con la cui cera è anche possibile fare delle sculture.

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