domenica 14 dicembre 2008

Prati Verdi



Prati Verdi


Via Paratino 7 - Giffoni Valle Piana (SA)

Tel.: 089866196 Chiuso il ?

Tipo di cucina : casereccia

Fascia di prezzo :medio/ bassa

Valutazione complessiva : 4/5


Come arrivare : se avete un navigatore, lasciate stare l'ipotesi di inserire come destinazione "Via Paratino": pare che nessun sito di mappe o software per navigatori ne abbia notizie. Arrivate al centro di Giffoni Valle Piana, seguite i sensi di marcia obbligatoria e poi svoltate in direzione di Montecorvino Rovella, dopo poche curve troverete il locale alla vostra sinistra.


Mi ricordo di "Prati Verdi" e di un amico mio sincero, ma senza muso nero, che me ne parlava spesso anni addietro. Così, ritrovandomi in un sabato sera pre-natalizio con il suddetto amico, assente da questo locale da molti anni, decidiamo di recarvici in comitiva. Il ricordo, dicono i Baustelle, trasfigura la realtà, così ci troviamo in un locale senza troppe pretese ma con una particolarità di cui il mio amico non mi aveva reso partecipe : la presenza di un sommelier molto loquace che in questo locale ha la stessa pertinenza di una cassata in una casa di diabetici, almeno per noi che il menù lo leggiamo alla maniera araba (cioè da destra verso sinistra). Ma mi sto allungando troppo su questo sommelier,e dicendolo mi allungo ancoradi più: pensateci, potenzialmente è un discorso senza fine. Il bar-pizzeria-ristorante "Prati Verdi" è un locale adagiato su di una collina dalla quale è possibile osservare tutto l'abitato di Giffoni Valle Piana, dalla quale lo separano solo poche curve. I gestori, per venire incontro agli avventori in questo periodo di presunta crisi, offrono due menù, uno di pesce ed uno di carne, rispettivamente a 16 e 18 euro, che comprendono un antipasto, un primo, un secondo, acqua e caffè. Noi abbiamo scelto il menù di carne, ma siccome siamo più crisati della crisi lo abbiamo diviso in due, anche perchè le porzionI sono molto abbOndanti (non parliamo della pizza, che ha le dimensioni di una ruota di un carro ed è anche molto buona). l'antipasto molto semplicemente è composto da un bocconcino, una fetta di capicollo, una di pancetta e una di prosciutto, più delle olive nere. La parte del leone del menù la fanno degli ottimi fusilli al ragù,(ma come opzione del menù erano anche disponibili delle pennette alla boscaiola con dei funghi chiodini abbastanza inusuali per la ricetta) deliziosi e pieni di formaggio, che fralaltro viene anche portato in tavola. Per secondo prendiamo una buona salsiccia di maiale cotta a legno con patatine,(anche in questo caso, era possibile scegliere anche una costatella di maiale) il tutto accompagnato da un buon Piedirosso "Per'i Palumm" (cioè quello che costava meno, 7 euro) servito dal figuro di cui ho già parlato. Anche i dolci qui hanno una misura extralarge, e quindi la cubana che ordiniamo ha le sembianze di una torta nuziale a due piani. Per concludere il nostro must di ogni fine cena, e cioè il meloncello, un extra da pagare a parte e che mostra, così come il costo del vino, dell'acqua e dei dolci che il locale attua una politica deiprezzi troppo alta per ciò che offre, (eccezion fatta per i menù a prezzo fisso, ottima cosa e rarissimi da trovare il sabato sera) e che giustamente gli fa meritare il 4/5. Ce ne andiamo, con la fotoin bianco e nero di papa Wojtila appesa nel ristorante che ci augura buon viaggio.

Tracklist consigliata : Marcella Bella- Montagne Verdi
Dario Baldan Bembo - Amico E'

sabato 6 dicembre 2008

Osteria Canali



Osteria Canali


Via Canali 34 - Salerno

Tel. 338/8070174 - 331/7460237 - Chiuso il lunedì

Tipo di cucina : cilentana/di ricerca

Fascia di prezzo : medio/alta

Valutazione complessiva : 5/5


Come arrivare : il locale si trova alla fine di via Canali, quindi vi conviene parcheggiare sul Trincerone oppure lungo via Arce, per poi proseguire a piedi verso il duomo, superare il complesso di Santa Sofia e poi trovare il locale alla vostra sinistra.
Crisi, crsi, crisi. Non si sente parlar d'altro, ultimamente. I conti non quadrano, non si arriva alla fine del mese, tutto costa troppo. Al che la domanda sorge spontanea : ma dov'è la notizia? Ma davvero ricordate, almeno voi lettori meridionali, un momento incui avete detto : "Oh come sono contento, quanti soldi ho, va tutto benissimo"? Questa storia della crisi viene agitata a mio parere solo come uno spauracchio propedeutico a benpiù corpose dosi di vaselina futura, quindi per esorcizzare tutto ciò ho deciso di trascorre una bella serata in un ristorante di livello ben superiore a quelli sinora recensiti. Sto parlando dell' "Osteria Canali", semplice ma elegante locale situato nel cuore della Salerno vecchia, nell'omonima via che conduce al complesso di Santa Sofia e al duomo. Il locale èpiccolo e raccolto, con alle pareti tante foto in bianco e nero che rappresenteno scene di vita agreste, ed a contrasto della musica easy-listening come sottofondo alla cena. Iniziamocon un antipasto composto da uno sformatino di verdure in crosta di formaggio, delicato e morbido, preceduto da delle verdure sott'olio (peperoni e zucca) offerti dalla casa. Sapori decisi, come quelli di una volta, da abbinare ad un aglianico Venosia servito in ampi balloon.Per proseguire scegliamo due primi, dei cavati (degli gnocchi dalla forma irregolare) al sugodi castrato e degli strascinati (delle cortecce un pò più grandi) con broccoli e formaggio,spettacolari entrambi. Per chiudere, un ottimo tortino al cacao con cuore fuso con un buon bicchieredi passito di Pantelleria, assieme a dei dolcetti al cioccolato, sempre offerti dalla casa.Conto tutto sommato onesto (40 euro per 1 antipasto, 2 primi, 1 dolce, due calici di vino, acqua e coperto)tanta gentilezza nel servizio e due portachiavi in cuoio a forma di peperoncino come pegno per l'iscrizione a "La Regola", l'associazione culturale enogastronomica che ha sede proprio qui. Vivamente consigliato, se vi piacciono le atmosfere rilassate e gli ambienti intimi.
Tracklist consigliata : Beyoncè - If I Were A Boy
Paola Turci - Sai Che E' Un Attimo

mercoledì 12 novembre 2008

Agriturismo Barone Ferdinando Fortunato



Agriturismo Barone Ferdinando Fortunato


Via Montefeltro, 8 - Pontecagnano Faiano (SA)

Tel. 089 200472 - Chiuso il?

Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5


Come arrivare : come d'abitudine per i lettori di questo blog, arrivate al cinema di Pontecagnano che si pone come pietra miliare di ogni escursione gastronomica, poi girate a destra e troverete le indicazioni per l'agriturismo in una curva. Ampio parcheggio, senza abusivi, ma con delle luci sinistre.


Degli agriturismi in genere ne abbiamo già parlato, quindi non mi soffermerò a lungo sull'argomento, vi basti sapere che quello in questione lo è con tutti i crismi, essendo dotato di camere da letto e fattoria didattica. E allora, di grazia, a cosa serve il karaoke il sabato sera? Domanda legittima per un purista del cibo, ma ormai siamo abituati a tutto in questo momento storico di grande crisi (e quindi di grande opportunità). Veniamo al cibo ed al ristorante, che è meglio (ma non troppo). Il locale è suddiviso in due parti, la prima, appena entrati, grande e con il maxischermo per il triste intrattenimento di natura nipponica di cui dicevo prima, ed una seconda circolare, a mò di gazebo, con un imponente camino a colonna giusto nel mezzo della sala. Ci accomodiamo lì per resistere (quel tanto che l'isolamento acustico permette) ai gorgheggi delle aspiranti Giusy Ferreri dei picentini, ed ordiniamo l'antipasto della casa, che si presenta abbastanza ricco con degli ottimi broccoli e cavolfiori, unica pecca la parte fredda con un bocconcino che non si era mai visto nei picentini, per fortuna riabilitato in parte dalla cugina ricotta. Proseguiamo con i primi, dei ravioli ai porcini con troppo condimento e un pò troppo crudi, e degli straccetti melenzane, pomodoro e ricotta salata davvero troppo abbondanti (ma non è un difetto, anzi). Chiudiamo con una torta non del tutto riuscita, troppa panna e troppo pan di spagna, conto di 30 euro e la sensazione di non essere stato nè trattato da barone, nè tantomeno di essere stato fortunato. Metto un 4/5 come media di 3 per il cibo e 5 per il contorno, davvero bello. P.s.: eccovi i prezzi, ragionierei dei miei stivali : antipasto 6 euro, primi 6 euro, vino 5 euro a litro, poi nn ricordo. Ciao.
Tracklist consigliata : Garbo - Voglio Morire Giovani
Tiziano Ferro - Alla Mia Età

lunedì 20 ottobre 2008

Hostaria Il Brigante 1985


Hostaria Il Brigante 1985
Via F. Linguiti, 4 - Salerno
Tel 089.226592 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassissima
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : il locale si trova sopra il Duomo di Salerno, quindi vi conviene parcheggiare lungo il trincerone o lungo via Arce, anche se è come prendere un terno al lotto.
Viaggio ne tempo? Rivedendo ieri l'ennesima replica del primo episodio di "Ritorno Al Futuro" mi sono detto che almeno a Salerno non c'è bisogno nè di plutionio nè del dottor Emmet Brown, ma basta arrampicarsi su per la stretta via Duomo e poi proseguire fino a Via Linguiti, e fare capolino nell "Hostaria Il Brigante 1985" per essere catapultati indietro di almeno 40 anni, quando le osterie erano dei posti dove parlare, mangiare e perchè no, alzare anche un pò il gomito. L'osteria in questione è composta da due sale, una al piano terra, con 6 tavoli in legno, ed una sala superiore, più larga con due finestre che affacciano sulla strada. Essendoci recati lì di sabato, l'attesa per un tavolo libero è stata di circa un oretta, ma ne è valsa decisamente la pena. Anzi, la nostra sistemazione ("il tavolo dei diseredati", come l'ha definito un simpatico habituè) si è rivelata strategica per entrare in pieno nello spirito del locale. Tale tavolo infatti, che su di un lato ha come sedie una fila di poltroncine provenienti da un cinema di Lione, è quello usato dal proprietario, il signor Sandro, per stilare i conti e tenere d'occhio il locale, quini stando seduti accanto a lui è possibile dialogare di qualunque cosa, proprio come nelle osterie di un tempo. Il menù, scritto a penna su di un semplice foglio di carta, prevede antipasti come sformati, ricotta, verdure etc. etc., poi ci sono i primi fra cui la stupenda "sangiovannara", una pasta con melanzane, pomodoro, mozzarella e basilico, e la "pasta del brigante", una pasta mista con verdure e falso ragù. Il vino della casa viene spillato sotto i nostri occhi direttamente da una damigiana con rubinetto, l'acqua liscia viene portata direttamente in una brocca ed il pane in cestello molto spartano, così come tutto l'ambiente ed il servizio. Per secondo quindi scegliamo una porzione di maialino ubriaco, tenerissimo e saporitissimo, e per chiudere una porzione di caprese, da accompagnare con un bicchierino di "Unicum" versato nel mio bicciere direttamente dal bicchiere dell'avventore di cui vi dicevo prima, con il quale ci intratteniamo a parlare ancora un pò, ben consci di aver trovato davvero un locale, come il liquore, unico, perchè davvero uguale a nessun altro. Il conto(un antipasto, due primi, un dolce, acqua, vino, pane e coperto) è irrisorio se si pensa di essere a 20 metri dal duomo, 22 euro totali e la voglia di ritornare il giorno appresso per sentirsi davvero in casa d'amici.
Tracklist consigliata : Fabrizio De Andrè - Don Raffaè
Fabrizio De Andrè - La Guerra Di Piero

venerdì 10 ottobre 2008

El Bodeguero



El Bodeguero

Via Generale Nastri Ciro 23 - Lancusi (SA) Tel.: 089/955887 - Chiuso il ? Tipo di cucina : sfiziosa/casereccia/pubbistica
Fascia di prezzo : media Valutazione complessiva : 3/5

Come arrivare : dal raccordo Salerno-Avellino uscire a Lancusi, proseguire in direzione del centro abitato e alla piazza principale girare a sinistra in direzione della statale 88. Troverete il locale alla vostra destra, in prossimità dell'insediamento "H" dei terremotati. Il parcheggio è di fronte al locale, purtroppo c'è un vecchio che non ne vuole sapere di andare in pensione e di rispettare la legge.

Credevamo di venire stupiti con effetti speciali. Credevamo di poter mangiare una succulenta paella a due passi da un insediamento di terremotati, come se fossimo stati sulla Rambla di Barcellona. Porzioni già finite alle 21 e 40, nonostante il giovedì sia la sua serata. Credevamo di poter asaggiare una pizza, d'altronde questo posto è anche una pizzeria. Anch'essa finita, però stranamente ci sono i panuozzi fatti, ci viene confidato, con la pasta della pizza. Mistero! Non ci resta che spartire un antipasto maxi con verdure sott'olio, provola, bruschette e salumi (c'era anche il gorgonzola, lo dicevo che qualcosa mi puzzava). Proseguiamo poi con un panino, un ottimo connubio di petto di pollo alla piastra con provola e melenzane, da annaffiare con la scura per eccellenza, la Guinnes ovviamente. Il conto è quasi un salasso, più di 16 euro a testa, aggiungeteci pure il parchegiatore abusivo con pettorina forforescente che arrogantemente pretende un euro fisso, e tirate le somme della serata. Dice un saggio proverbio che chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quello che lascia ma non sa quello che trova: scusaci Tonino, la prossima volta che passo per lancusi una sosta all'Anabeco sarà obbligatoria! P.s.: si mangia a lume di candela, con la cui cera è anche possibile fare delle sculture.

Tracklist consigliata : Il Genio - Pop Porno Dari - Wale Tanto Wale

giovedì 9 ottobre 2008

Villa Amelia


Villa Amelia
Via Europa nº17 - Sardone di Giffoni Valle Piana (SA)
Tel: 335.7317142 - 347.7347755 - Chiuso il lunedì e la domenica a cena
Tipo di cucina : casereccia/picentina
Fascia di prezzo : bassissima
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : da Salerno, proseguite fino al cinema di Pontecagnano seguendo poi le indicazioni per Faiano, arrivati al bivio per i vivai DeSanctis troverete anche le indicazioni chiare per il locale. In ogni caso, fate riferimenti a queste indicazioni.
Ci sono tanti modi per decidere dove andare a mangiare il sabato sera. Ci si può affidare al passaparola (pericoloso, in quanto non sempre i nostri gusti rispecchiano quelli altrui), ai siti specializzati come 2spaghi (utile, specialmente se il locale in questione presenta molte recensioni), alle pubblicità dei locali stessi (ma, come dice il proverbio, peraltro molto azzeccato in questo caso, è come chiedere all'oste se il vino è buono). Poi, per voi fortunati lettori, c'è Ingiropermangiare, che io, per ovvi motivi, non posso utilizzare come fonte di scelta. Quindi mi debbo spesso spremere le meningi, anche se qualche volta la fortuna (o il caso, che è la stessa cosa) mi viene incontro, come questa volta, quando, in un piccolo negozio dove fanno fotocopie, vedo la locandina del locale in oggetto, con tanto di numero di telefono, indirizzo e url funzionante (miracolo! chè ne abbiamo visti tanti di domini acquistati e poi perennemente "under construction"). Giusto il tempo di visionare il sito, e la scelta è già compiuta, del resto lo spirito di questo blog deve essere pioneristico, e così sia. "Villa Amelia", club enogastonomico, si trova in località Sardone, tristemente nota in passato per essere stata sede di una discarica, del quale per fortuna non si sente nemmeno, è il caso di dire, l'odore. Ci si arriva percorrendo la strada che dal centro di Pontecagnano (e non capisco perchè si debba passare sempre per quell'imbuto del cinema) porta a Faiano, seguendo poi le indicazioni per il ristorante, che si presenta davvero come una villa, con pareti dipinte di un inusuale rosso non troppo carico, bei quadri appesi e tavoli e sedie in solido legno. La maitre che ci accoglie ci dice di aver aperto da giugno, e qui mi viene da mangiarmi le mani per essermi fatto scappare per tanto tempo questo bel posto. Affamati, ci affidiamo alla proposta della casa dettata senza menù, dalla quale prendiamo un antipasto misto, delizioso come solo nei picentini sa essere, con frittatina di zucchine, fiori di zucca ripieni di ricotta, involtini di verza ripieni, oltre agli immancabili bocconcini ed affettati. Un buon cestino di pane casereccio all'olio ed una bottiglia di vino rosso locale accompagnano il tutto, così passiamo decisi all'attacco dei primi, ed in special modo della gramigna (pasta piccola tutta contorta che ricorda, appunto, l'omonima erba) conditi con salsa rosata, salsiccia e porcini, e degli spettacolari ravioli con salsa di melenzane, straordinari e per i quali ogni descrizione sarebbne superflua, vanno solo mangiati. Ci sarebbero ancora tante cose da provare, ma i primi sono davvero sostanziosi, così ci concentriamo sulla torta giffoni, ovviamente alle nocciole, con un cuore morbido e ricoperta di cioccolato fuso, insieme ad un bicchierino di passito di pantelleria. Arriva così il momento del conto, che in questi casi, non avendo avuto un menù fra le mani rimane sempre un incognita. MMa per fortuna, la spesa è di soli 25 euro totali (incredibile), per una qualità ed un servizio (ed una location) al di sopra della media del comprensorio. Per chi fosse interessato, c'è anche la pizzeria, ed inoltre tanti appuntamenti come quelli del giovedì dove viene presentato un menù a tema sempre diverso, e per essere avvisati basta lasciare ai gestori la proprio mail o il proprio numero di telefono. Da visitare assolutamente.
Tracklist consigliata : Boys Town Gang - Can't Take My Eyes Off You
Blondie - Heart Of Glass

giovedì 2 ottobre 2008

Il Sipario


Il Sipario
Via Andrea Sabatini, 6 - Salerno
Tel.: 089.2753340 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : il locale si trova alle porte della città, a due passi dal teatro Verdi, ed è facilmente raggiungibile a piedi parcheggiando negli spazi dietro il Jolly Hotel oppure direttamente lungo via Sabatini (ma è difficile trovare posto).
Tanto tempo fa, quando Salerno era una bella città, per entrare
nell'urbe da nord (Costiera Amalfitana oppure Cava dè Tirreni) non
bisognava percorrere il mostruoso e mortifero viadotto Gatto, ma
bastava procedere verso via croce e poi scendere per via Sabatini,
arrivando alla villa comunale e al cinema Diana (per chi lo
desiderava). Proprio a via Sabatini, ora ridotta ad un parcheggi a
strisce blu a ridosso del porto, si trova "Il Sipario", che ovviamente
si chiama così per la vicinanza con il teatro Verdi, l'orgoglio di
Salerno, dopo Di Napoli. "Il Sipario", oltre al nome, mantiene con il teatro e lo
spettacolo un legame stretto avendo chiamato ogni sua portata con un
nome di una famosa aria o di un'opera. Quindi troveremo l'antipasto
"Traviata", la pasta "La vita è bella" e così via. Il locale è bello e
spazioso, ben arredato e ricavato in uno spazio al di sotto del
livello del piano stradale, e consta di due sale, una più grande ed
una più raccolta separate dal forno a legna per le pizze. L'antipasto
"La Traviata" a mio parere avrebbe bisogno di un aggiustatina (è
composto solamente da un bocconcino e dei salumi) ma gentilmente ci
vengono porte in tavola delle olive per ingannare l'attesa delle
portate. Il primo, degli scialatielli ai frutti di mare, è davvero
buono, con tante vongole e cozze con pomodorini, e dalle porzioni
generosi, mentre ai miei commensali che hanno scelto pizza e carne è
andata molto bene, tutto cotto a puntino e con le giuste porzioni.
Come dolce scegliamo un buon tiramisù fatto in casa, con meloncello
finale, conto di 47 euro in tre, comprese bevande (un buon vino della
casa, bianco stavolta) pane (casereccio a fette, morbido) e coperto
(le tovaglie, classiche). Un buon posto per mangiare in centro,
peccato che sia difficile trovare parcheggio.
Tracklist consigliata : Jonas Brothers - Burnin' Up
Maroon 5 - Makes Me Wonder