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sabato 10 novembre 2007

Osteria Casale del Poggio



Osteria Casale del Poggio

Via Neghelli - loc. Mercato- Giffoni Valle Piana (SA)
Tel.: 089.9828002 chiuso il lunedì
Tipo di cucina : tradizionale/casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva: 5/5

Come arrivare : arrivare a Giffoni Valle Piana è molto semplice, pensate che è addiritturo segnalato come direzione all'uscita della tangenziale di salerno alla svincolo della zona industriale. pertanto, se venite da nord, uscite alla zona industriale dalla tangenziale di salerno, o semplicemente percorrete la strada statale 18 fino ad arrivare a fuorni, seguite le chiare indicazioni fino ad arrivare al paese, qui poi seguite le indicazioni per Serino, fino a girare in piazza F.lli Lumiere, dotata di un enorme parcheggio (per forza, hanno inventato il cinema, era logico che gli si intitolasse una piazza così grande). Nessun parcheggiatore abusivo, tranquilli. fate qualche passo a piedi verso il delizioso centro storico, girate a sinistra e siete arrivati.

Giffoni Valle Piana non ha certo bisogno di presentazioni, basti pensare alla fama della nocciola tonda chiamata appunto Giffoni, ma ancor più importante sembra essere il festival del cinema dei ragazzi, che nel mese di luglio attira frotte di visitatori da tutte le parti del mondo, oltre a cantanti famosissimi, che sono gli stessi che poi vanno anche alla festa della pizza, manifestazione trasferitasi appunto negli spazi del festival quest'anno. Personalmente non amo particolarmente nè la festa della pizza nè il giffoni film festival, ma amo il buon mangiare, e quando ne ho voglia non posso far altro che recarmi in questo bellissimo locale incastonato nel centro storico di giffoni, che ho avuto la fortuna di scoprire alcuni anni fa grazie ad alcuni miei amici. Il locale è mandato avanti da una giovane e loquacissima maitre, che a dispetto dela giovane età sa benissimo il fatto suo, forte della sua pluriennale esperienza presso importanti strutture ricettive dell'"altitalia", e pertanto sa come intrattenere il pubblico in sala ma ha anche tante idee per migliorare il suo locale. Locale che si presenta molto accogliente, con l'immancabile legno della credenza e del mobilio, tinte rosa pastello ai muri e luci soffuse che ben predispongono al cibo. D'obbligo lo start con gli antipasti della casa, accompagnati dai biscotti di grano duro da bagnare nello "sponzapane", un recipiente di ceramica dotato di un coperchio bucherellato per far colare l'acqua in eccesso, antipasti formati da bocconcini, affettatti vari, un'ottima parmigiana di melenzane, uno squisito gateau di patate e altre delizie servite con la giusta porzione, in modo da mangiare tutto senza sentirvi troppo pieni. Si prosegue poi con i primi, ed anche in questo caso è meglio prendere di tutto un pò, scegliendo almeno un paio di assaggi, far cui consiglio ravioli con sugo alle noci e vesuviotti salsiccia e porcini con salsa rosè. In chiusura un delizioso torino al cioccolato, con un cuore bollente da assaporare lentamente, accompagnato magari da un buon liquore. Conto davvero basso se si pensa a ciò che si è mangiato, non più di 15 euro a testa in un posto dove c'è tanta sostanza, ma anche tanta accoglienza e tanta qualità. Da visitare assolutamente.

Tracklist consigliata : Sud Sound System - Azzate S. Giuanni
Roy Paci & Aretuska - Ciuri Ciuri

La Locanda Dei Girasoli


La Locanda Dei Girasoli

Via Giovi San Bartolomeo 39, Salerno (Giovi)
Tel.:089/756478 chiuso il ??
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva: 5/5

Come arrivare : se siete dei lettori assidui e soprattutto seguite i miei consigli culinari ormai siete dei giovologi, pertanto saprete già come arrivarci. Ma trattandoci di una new entry (il locale ha aperto il 4 ottobre) ve lo spiego comunque. Uscite allo svincolo pastena/giovi della tangenziale di Salerno, proseguite in direzione Giovi e superato ponte Guazzariello girate a sinistra, in direzioe Giovi San Bartolomeo. Il locale è ben segnalato da numerosi girasoli, appunto, che troverete guardando alla vostra sinistra in una curva a gomito. ampio parcheggio all'interno, senza parcheggiatore abusivo, per fortuna.

So che starete pensando: ma come, ancora Giovi? Si, miei cari, ancora Giovi, e stavolta ne vale davvero la pena. Nonostante viviamo nell'epoca del web 2.0, di internet, di cellulari dalle funzioni avanzatissime e della tv onnipresente, sono venuto a conoscenza di questo locale con la semplice, vecchia e cara affissione su muro. Non c'è mezzo migliore a mio parere, anche perchè si tratta del mezzo meno pressante e meno invasivo che ci sia per informare. Il locale si trova come già detto a Giovi San Bartolomeo, e la voglia di fare le cose per bene da parte del proprietario di nota sin dall'ingresso, costellato di decine di girasoli. L'interno è invece tutto dipinto, appunto, a girasoli. Chissà che il titolare non sia un fan di Van Gogh. Le sale qui sono due, una esterna ma coperta, e l'altra che ospita anche il piano bar. Il locale è anche dotato di forno per pizza a legna, ma è meglio come sempre concentrarsi prima sugli antipasti classici, come salumi e latticini, accompagnati da scarola con olivette nere e frittatine di zucchine, con peperoni per fortuna non indigesti. Se si prosegue poi con i primi, si può scegliere fra un succulento bucatino all'amatriciana, per fortuna con cipolla ben presente e non troppo asciutto nel condimento, oppure un classico scarpariello, oppure optare per la pizza preparata in mille modi. Per chiudere torta cubana oppure cioccolato e cocco, oppure la classica ricotta e pere, conto abbastanza onesto se non ci esagera con il vino e i liquori, siamo sui 15 euro scarsi. Caldamente consigliato, anche perchè, soprattutto se siete un pò alticci, potrete divertirvi a cantare con il cuoco a fine serata, specie se non c'è nessuno che vi ascolta.
Tracklist consigliata : Deep Blue Something - Breakfast At Tiffany's
Joni Mitchell - Big Yellow Taxy

Re Leone

Re Leone

Via San Nicola, Salerno (Giovi)
tel. 089755332 chiuso il martedì
tipo di cucina: casereccia
fascia di prezzo: bassa
valutazione complessiva: 4/5

Come arrivare: il locale si trova sulle colline giovesi nei pressi della chiesa di San Nicola, pertanto è raggiungibile più facilmente partendo da Sala Abbagnano che da Sant'Eustachio. Il locale lo troverete sulla destra, non c'è parcheggio e sarete costretti a posteggiare sul ciglio della strada, attenzione ai parapetti in cemento durante la manovra, state comunque tranquilli, qui non c'è parcheggiatore abusivo.

Nuova puntata per gli adepti di questo blog, stavolta si tratta di un BTG (back to giovi). siamo a poche curve da "O Paisano" , nei pressi della carina e ben illuminata chiesetta di San Nicola, il santo che ha dato i natali a babbo natale per intenderci, e ci troviamo in un simpatico ristorante-pizzeria senza troppe pretese, già a partire dal nome: difatti il locale prende il nome semplicemente dal cognome del proprietario, è inutile che vi scervelliate pensando al cartone della Disney o ad altre leggende. piuttosto non fate confusione con l'omonimo locale di Filetta, frazione di San Cipriano Picentino. La struttura è un riuscito double face, rustico all'ingresso, dov'è posizionato il forno a legna e la braceria, e più elegante nella sala principale, la quale ha il merito di affacciarsi su di un meraviglioso belvedere delle colline salernitane. Decisamente più apprezzabile di giorno oppure al tramonto.a mio parere è preferibile mangiare nella sala posizionata all'ingresso, ma soprattutto di sabato vi dovrete accontentare di dove capita poichè il posto è molto frequentato. Si inizia come di rito con una carrellata di antipasti, salumi e latticini accompagnati da verdure proposte in diverse maniere, per poi arrivare al bivio esistenziale che si propone in tutti i locali dotati di forno a legna: pizza o primo(oppure secondo)? Io preferisco sempre optare per la seconda scelta, anche perchè la pizza, nonostante siamo a salerno, non è buona dappertutto, e poi i primi a volta sanno essere più gustosi della migliore margherita. Non che io ce l'abbia coi ristoranti con pizzeria annessa, anzi, li ritengo un ottima cosa soprattutto quando si cena con bambini o persone non particolarmente amanti di certe cucine, così qualcosa da mangiare che metta tutti d'accordo si trova sempre. Dicevamo dei primi, qui è possibile mangiare fusilli, gnocchi e quant'altro, ma a farla da padrone sono le carni fatte alla brace, preparate proprio dinanzi ai vostri occhi, magari da accompagnare con una buoan insalata mista. a tal proposito, vi ricordo che se avete un certo appetito, ordinate doppia porzione, poichè quella proposta per un uomo di medie dimensioni come me (170 x 64) è solo mezza (vanno bene 2 euro per una salsiccia, ma è comunque poca). Buono il vino della casa, così come la torta alla cioccolata da accompagnare con il vostro liquore preferito, sempre disponibile nella vasta cantina. Il conto è più che onesto, per una pizza non spenderete più di 10 euro a testa, sui 15 per antipasto, primo e dolce.

Tracklist consigliata : Elton John - Circle Of Life
Amari - Campo Minato

mercoledì 10 ottobre 2007

Masseria Della Fontana Vecchia



Masseria Della Fontana Vecchia
Località Palomba - San Cipriano Picentino (SA)
tel. 089861247 chiuso il lunedì
tipo di cucina: casereccia
fascia di prezzo: bassa
valutazione complessiva: 5/5

Come arrivare: un vecchio adagio risalente alla Roma imperiale recita "tutte le strade portano a Roma": lo stesso vale per San Cipriano Picentino. Ci si può arrivare difatti: da Fratte via San Mango, superata la frazione Filetta si arriva al centro del paese, poi si prosegue dritto verso il campo sportivo e si arriva alla pizzeria; da Capitignano girando a sinistra, poche curve prima del paese e si trova una scorciatoia ben segnalata per la pizzeria; da Giffoni località Santa Maria a Vico, si gira a sinistra seguendo le indicazioni per la pizzeria; ci sarebbe anche un altra strada, subito dopo il cementificio di Campigliano, ma è scomoda e poco illuminata.

San Cipriano Picentino è un piccolo e ridente paesino adagiato, com'è ovvio, sui monti Picentini, i quali guardano il golfo di Salerno, soprattutto d'estate quando le spiagge sono affollate. Ho conosciuto questo simpatico paese grazie ad un mio ex compagno di classe nonchè poeta bucolico, purtroppo costretto all'emigrazione per lavoro come tanti figli di questa terra così bella ma così povera di risorse. Nonostante sia salernitano da sempre, non ho mai considerato quella di San Matteo la mia festa patronale, nè tantomeno ho mai fatto coincidere con essa l'inizio dell'autunno, ma bensì con una festicciola magari sottotono ma sicuramente più genuina, e cioè la sagra della castagna di San Cipriano Picentino. Ricordo ancora con gioia quando mi recavo lì con i miei amici, l'ultima domenica di ottobre, quando si cambia l'orario e la notte arriva prima, con uno scalcagnato autobus della Sita che ci fermava a Filetta, per poi farci salire su di un piccolo bus adibito probabilmente al trasporto delle vacche, in quanto pieno di paglia e dall' odore discutibile. Era una gioia per il cuore e per il palato vedere file di caldarrostai intenti a cuocere le succulunte castagne, il tesoro dei picentini, riservate per natura e sempre rinchiuse nel loro riccio spinoso. Fiumi di vino rosso gratis, il palio dei ciucci, la corsa dei "carrocciuoli" e i deliziosi calzoncelli ci riportavano a una dimensione contadina, lontana appena 18 chilometri da Salerno, ma anni luce dal nostro vivere quotidiano. Così, ogni volta che ho bisogno di riottenere questo ritorno alla natura gustando un'ottima pizza non posso che scegliere la "Masseria Della Fontana Vecchia", per gli intimi semplicemente "Masseria". Il locale si trova a pochi minuti dal paese, e col tempo è diventato per i salernitani una vera istituzione. Perfetto esempio di come per la qualità non ci sia mai bisogno di pubblicità, il locale è sempre gremito, anche in un semplice martedì, nonostante le pasticcerie siano chiuse (tranne che a battipaglia) e non ci siano dolci per chiudere il desinare. La specialità del posto, come sanno anche i sassi oramai, è la pizza al metro, sempre cotta a puntino e disponibile nei gusti classici, anche se qui a a farla da padrone è la patate e porcini, oppure la più esotica pizza alla 'nduja, piccantissimo salume calabro da spalmare, introvabile negli altri locali. Probabilmente, è l'unica cosa che sia davvero piccante a dispetto di tante altre cose spacciate per tali in altri ristoranti. Dicevamo delle pizze, ma naturalmente è possibile gustare anche delle deliziose pappardelle ai funghi porcini, oppure ravioli panna e porcini, e perchè no, anche delle ottimi carni alla brace, il tutto accompagnato da verduRe sott'olio o da una semplice insalata. Il vino è della casa ma imbottigliato, forse un pò troppo freddo per essere un rosso di medio corpo, tasso alcolico nella media ma è sempre meglio non esagerare. Una curiosità per gli smanettoni: il locale è anche dotato di connessione wifi gratuita (come specifica il cartello all'ingresso), così potete tranquillamente rimanere connessi con il vostro notebook, palmare, smartphone o nabaztag. Conto più che onesto, per una pizza con patatine e birre non spenderete più di 10 euro, parcheggiatore infreddolito all'esterno da mettere comunque in conto. Vivamente sconsigliato presentarsi il sabato o la domenica (anche a pranzo) senza prenotare, rischiereste di rimanere ad aspettare per ore inutilmente. Piccolo test di fine recensione: se sapete cos'è il nabaztag, complimenti! se siete andati a cercare cos'è prima di leggere queste righe, complimenti lo stesso, siete delle persone curiose. se ancora non lo sapete, andate a cercare cos'è.

Tracklist consigliata : The Clash - Spanish Bombs
Gino Paoli - Quattro Amici

sabato 29 settembre 2007

Il Casereccio


Il Casereccio
Via Magellano (traversa della litoranea) Pontecagnano Faiano (SA)
Chiuso il lunedì e il martedì
Tipo di cucina: casereccia
Fascia di prezzo: medio-bassa
Valutazione complessiva: 5/5
Come arrivare : trattasi di locale a notorietà riflessa, essendo che spesso viene scelto al posto de "La Contadina", che si trova circa 100 metri prima provenendo dalla litoranea. Non essendo "Il Casereccio" seganalato in alcun modo, seguire le indicazioni per "La Contadina" e poi troverete anche il suddetto, un pò come quando si vuole andare all'Ikea e ci si ritrova da Leroy Merlin.
Nel bel mezzo della fertile piana del Sele e nello specifico nel vasto spazio compreso fra la litoranea e la statale 18 sorge un microcosmo sconosciuto ai più, fatto di vivai, villette private, club privè, ippodromi, caseifici, case vacanze, discoteche e amenità varie, che di notte assume tutta un altra fisionomia, protetta dal favore delle tenebre. Ma esistono anche dei piacevoli e purtroppo poco pubblicizzati luoghi dove poter mangiare bene spendendo il giusto, allietati dall'afrore delle nostre care amiche bufale. Sto parlando naturalmente de "Il Casereccio", locale senza troppe pretese com'è giusto che sia un posto con un simile nome. L'ambiente nel quale ci si ritrova una volta entrati è a dir poco accogliente, anche se ad essere sinceri risente di una rusticità posticcia un pò troppo artificiosa. Le sale in cui mangiare sono due, una situata subito dopo lo spazioso parcheggio, la più piccola, e quella interna, nello stesso locale dove si trovano le pizze. Travi in legno lucido, pilastri in mattoni e tovaglie di carta completano l'insieme, d'altronde qui si viene per la sostanza, non certo per la forma. Gli antipasti sono proprio come quelli che mangereste se foste a pranzo da vostra nonna, e assecondano la fantasia dello chef, pertanto oltre alla base obbligatoria di bocconcini deliziosi e salumi si possono degustare parmigiane di melenzane, fagioli con salsiccia a rondelle, peperoni oppure melenzane a funghetti. Per proseguire c'è l'imbarazzo della scelta, fra pizze naturalmente cotte a legna, primi di terra o di mare (per gli indecisi meglio scegliere scialatielli vongole e porcini, d'altronde siamo a metà strada fra il Tirreno e i Picentini), carni alla brace ma anche spigole, orate e una inaspettata frittura di pesce. A nobilitare ulteriolmente il menù (che, per inciso, come in altri locali qui non c'è: si ascolta in religioso silenzio la declamazione del cameriere, che spesso è costretto più volte a ritornare sulle sue parole a causa della scarsa igiene dei nostri padiglioni auditivi) è la vasta scelta di dolci, senza i quali è davvero impossibile chiudere un pranzo degno di essere chiamato tale. Il mio consiglio è di provare la torta panna e nutella con riso soffiato, non ve ne pentirete. Come già detto il ristorante si trova a pochi passi dai luoghi della movida salernitana, dove per modiche cifre è possibile incontrare i migliori divi del momento laureatisi neo-divi presso qualche reality di successo o presso qualche trasmissione pomeridiana di prostituzione legalizzata. Pensate, con circa 50 euro potreste in un simpatico sabato sera autunnale in un simpatico locale della litoranea (opps, scusate, volevo dire "costa sud") dove c'è bella gente e bella musica riuscire a toccare lo slip di un simil-divo, oppure scegliere di andare a "Il Casereccio", dove con soli 20 euro (tutto compreso) farete felici il vostro stomaco ed il vostro cervello. La scelta, come sempre, è a voi.
Tracklist consigliata : Squarepusher - Theme From Ernest Borgnine
Daft Punk - Around The World

mercoledì 19 settembre 2007

Hosteria Menelao


Hosteria Menelao

Via D'Elia, 4, Sant'Arcangelo di Cava de' Tirreni
Tel.:089 345336, chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva: 5/5

Come arrivare:

da Salerno: ss 18 fino a Cava de' Tirreni, superare la rotatoria di p.zza san Francesco e poi girare a sinistra, seguire poi le indicazioni per Sant'Arcangelo, lì troverete i segnali che vi indicano dove si trova il locale

da Napoli: autostrada A3 uscita Cava de' Tirreni, proseguire quindi in direzione Salerno, quindi arrivati a p.zza San Francesco seguire le indicazioni di cui sopra

da Avellino: raccordo autostradale Avellino-Salerno fino all'imbocco con l'autostrada A30 Caserta-Salerno, uscita Castel San Giorgio, quindi proseguite fino a Cava de' Tirreni e arivati a p.zza San Francesco seguite le indicazioni di cui sopra

da Caserta e Benevento: arrivate ad Avellino e a Napoli per fatti vostri poi seguite le indicazioni di cui sopra

Consiglio per tutti gli abitanti della regione Campania e non solo: ormai i navigatori satellitari li trovate anche a 129 euro, compratevene uno e andate sul sicuro
E finalmente arriviamo alla recensione vera e propria. La primavolta che sono stato in questo locale è stata in occasione del mio compleanno, non ne dico il numero progressivo per pudore, diciamo che si tratta di un numero fra 26 e 28 e che finisce per 7. Venni a sapere di questo locale dal nome mitologico da una simpatica pubblicazione denominata "Sapori Campani" racimolata a scrocco in un altro ristorante della cittadina metelliana, e devi dire che tale pubblicazione ha ormai fissa dimora nel cruscotto della mia autovettura. Dopo un percorso a dir poco accidentato, tutte curve e pendenze degne del Tour De France, arrivo in dolce compagnia al tanto agognato Menelao, dotato fra l'altro di un ampio parcheggio antistante l'ingresso, con parcheggiatore abusivo di tipo non tossico e non napoletano, cioè cortese, dimesso e silenzioso. Dopo aver parcheggiato, innestato il freno a mano e inserito la retromarcia, entriamo in questo grazioso locale, il cui interno potete vedere nella foto che vi allego, in modalità octroyè, miei cari lettori. Nessuna licenza creative commons, sia chiaro, questa è roba mia.
Una rapida lavata alle manine affaticate dalle numerose sterzate e siamo già alla decantazione orale del menù, datosi che qui, come in molti altri locali, le mirabolanti intuizioni di Guttemberg non hanno ancora preso piede. Si decide di iniziare naturalmente dall'antipasto, nella sua formazione classica campana di salumi e latticini, irrobustiti e ingentiliti da una parmigiana di melenzane e da un ottimo gateau di patate. Ma qui siamo a Cava de' Tirreni, e senza che sia nemmeno richiesto il tutto viene accompagnato dai cosiddetti "scazzoppoli", dei piccoli bocconcini di pasta di pane lievitata e fritta e cosparsi poi di sugo di pomodoro e pecorino grattuggiato. Una bomba, ma che comunque si lascia ben gustare accompagnata dal vino della casa, un rosso non troppo corposo ma giustamente alcolico. Finito l'antipasto giunge il momento del primo, ed essendo un amante della pasta ripiena la scelta cade sui ravioli speck e rucola, di dimensioni molto contenute il che consente di ottenere una cottura uniforme sia del ripieno che della sfoglia, evitando quegli obbrobriosi medaglioni ripieni di ricotta cruda. A questo punto lo stomaco già chiede pietà, ma il posto per il dolce c'è sempre, e poi è anche il mio compleanno! Optiamo per una fetta di "cubana", la famigerata torta di pan di spagna al cacao ripiena di panna, e un limoncello per digerire il tutto. Non il conto fortunatamente: 28 euro in tutto, un ottimo prezzo considerando la qualità delle pietanze e la cortesia del personale.
Caldamente consigliato, specie d'estate quando si può mangiare anche all'aperto.
Tracklist consigliata : Underworld - Born Slippy
Planet Funk - Stop Me