venerdì 17 luglio 2009

La Dea Dell'Abbondanza

La Dea Dell'Abbondanza





Via Via A. De Gasperi, 31 - Agropoli (SA)
Tel.: 0974/823859- Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 3/3

Come arrivare : il ristorante si trova sulla strada che conduce alla superstrada partendo dal centro di Agropoli, praticamente una volta superato il fiumiciattolo nei pressi di Agropoli Sud e seguito i sensi unici in direzione Salerno dovreste trovarvelo alla vostra destra. Si parcheggia lungo la strada senza abusivi.



Agropoli, come scrissi in una recensione dell'anno scorso che provocò una qualche polemica, è la città alta, ma ovviamente una città alta presuppone anche una parte bassa. Nello specifico, la parte bassa di Agropoli è quella sorta ad uso e consumo delle frotte di turisti che nel periodo estivo decuplicano la popolazione di questa ridente cittadina. Nei pressi del centro si trova il ristorante “La Dea Dell' Abbondanza”, ristorante a vocazione popolare, ben arredato e dalla tipica atmosfera da trattoria. pochi fronzoli e tanta sostanza, vi basti pensare che il menù qui è scritto direttamente sulla tovaglietta di carta che copre il tavolo. Il locale è dotato di due sale, una più grande, che si trova appena entrati, ed una più piccola, situata in un piccolo soppalco. ci accomodiamo dentro, anche se si potrebbe stare anche fuori, ma i tavoli che danno sulla strada sono tutti occupati. Dopo pochi minuti d'attesa ci accomodiamo e ordiniamo subito i primi, decidendo di saltare gli antipasti che di solito, quando si chiamano "di mare", non sono mai un granchè. Optiamo quindi per delle linguine ai frutti di mare, dalle porzioni più che generose ma dall'esecuzione non propriamente perfetta : vi si trovano solamente vongole e cozze e qualche pomodorino. proseguiamo quindi con una grigliata mista di seppie, pesce spada e gamberi, buona ma piccola nella porzione, ed un insalata mista servita scondita e senza nemmeno aver portato il menage a tavola. Degna di nota la scortesia dei camerieri, che appena vedono un piatto vuoto (o semivuoto) si fiondano sotto il naso dell'avventore per toglierglielo. Per riprenderci dall'amarezza del servizio ordiniamo una ricotta e pere, classica e gustosa chiosa serale.Conto di 27 euro comprese bevande (acqua naturale ed una bottiglia di bianco da 37 cl), decisamente basso ma sicuramente si può dare di più, sia nella qualità dei cibi che nel servizio. C'è anche la pizza, ovviamente cotta a legna e dall'aspetto decisamente invitante.





Il piatto forte della recensione è "linguine ai frutti di mare"


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Agriturismo Moscato

Agriturismo Moscato

Via Prov. Camaldoli - Campagna (SA)
Tel.: 0828/49210 - 335/5271203 Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : come ovvio uscite dalla A3 allo svincolo di Campagna, proseguite in direzione del centro cittadino fino ad arrivare ad una piccola rotatoria dove è affisso un cartello giallo che pubblicizza il locale. Seguitelo e state attenti alla ripetizione del segnale, cercate comunque di chiedere informazioni se vi capita di trovare qualcuno per strada. Ampio parcheggio senza abusivi. Importantissima la prenotazione, altrimenti rischiate di aver fatto un sacco di chilometri a vuoto.

Quasi quasi, facevo prima a parlare con Obama. Riesco ad avere l'onore di mangiare a l '"Agriturismo Moscato" dopo ben 4 tentativi andati a vuoto (chiusi/pieni/pieni/pieni), ma tanta attesa e tanto digiuno propiziatorio valevano comunque la pena. Avevo letto molto (e bene) di questo locale prima da un mio affezionato lettore e poi grazie all'ottima recensione di Mangiandocommentando, così decisi che era un obbligo morale recarmi qui, ma non pensavo che sarebbe stato così difficile! Evidentemente, il locale è ben conosciuto e ben frequentato, quindi solamente in un sabato di luglio già troppo caldo per i miei gusti mi è stato possibile arrivare qui, forse a causa delle poche prenotazioni dovute all'imminente prova costume. Ma come diceva qualcuno, non si ingrassa da Natale a Capodanno, ma da Capodanno a Natale. L'agriturismo si trova sul fianco di una collina per niente semplice da raggiungere, nella frazione Puglietta di Campagna. E' costituito da una semplice sala interna abbastanza ampia e ben arredata, ma in estate il personale sarà ben lieto di approntare un tavolo volante in veranda. Volante nel senso di provvisorio, non abbiate paura per le vostre pietanze. Ci accomodiamo al tavolo rigorosamente prenotato (è l'unica, altrimenti scordatevi di mangiare) e subito ci viene portata l'acqua ed il vino rosso. Così vi voglio, decisi e sicuri. Partiamo quindi con l'antipasto che qui è un vero tour de force, fra sperlonghe intere di zucche grigliate e melenzane sott'olio, prosciutto e bocconcini, torte rustiche alla ricotta e ai salumi misti, parmigiana di melanzane, olive e focacce fatte in casa, e quando credevi che fosse finita ti portano un piatto di patate e zucchine cucinate a mò di ciambotta, deliziose. Continuamo con un primo, anche se decisamente sazi, un bel piatto di lagane e fagioli stracolmo, un pò pesante ma comunque strepitoso. Torta ai frutti di bosco fatta in casa come tutto il resto ed un caffè, spesa totale di soli 19 euro. Stavolta la fama che precedeva il locale è stata completamente confermata. Grazie a tutti coloro che ne hanno parlato, e grazie al personale dell'agriturismo Moscato.

Il piatto forte della recensione è "lagane con fagioli"

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venerdì 3 luglio 2009

Il Gatto E La Volpe







Via Giannattasio 10 - Sieti di Giffoni Sei Casali (SA)
Tel.: 089883605 / Cell.: 3479544261 / 3476190936 - Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5



Come arrivare : da Fuorni, procedete in direzione del cementificio di Campigliano, poi per Giffoni Sei Casali e quindi per Sieti. Attenzione, il locale non si trova su Via Giannattasio ma su di una strada laterale in salita, molto stretta, lungo la quale è anche possibile parcheggiare. Nessun parcheggiatore abusivo nei paraggi.



Sieti di sicuro non è Collodi, e questo lo sapevamo già. Il gatto e la volpe li incontrerete comunque se vi recate al ristorante omonimo, ma non prenderanno i vostri denari per piantarli e rubarli nottetempo come nella fiaba di Pinocchio (questo sicuramente vi può capitare in qualsiasi banca, specialmente di questi tempi), piuttosto ad una modica cifra vi offriranno un viaggio nei colori e nei sapori dei monti picentini. Ironia della sorte, i due camerieri che si prendono cura di noi ricordano anche fisicamente il gatto e la volpe, uno più magro, l'altro decisamente più in carne. Il ristorante si presenta subito con un ampia sala interna, che lascia poi lo spazio ad alcune salette più piccole ed al giardino interno, dov'è possibile cenare in estate, e dove noi ci siamo accomodati. Qui non c'è menù, ma a volte è meglio così, anche perchè in alcuni ristoranti i piatti cambiano spesso in virtù della stagionalità delle materie prime. Quindi, dalla bocca del primo cameriere (gatto) ascoltiamo con attenzione l'elenco dei piatti disponibili, dal quale ovviamente scegliamo per prima cosa l'antipasto, che qui fra i monti picentini è sempre una sorpresa. Difatti, accompagnato dal pane fatto in casa (strepitoso quello con semi di sesamo) si materializza sotto i nostri occhi un faraonico antipasto misto con ricotta al forno, melenzane imbottite, gateau di patate, frittelle di fiori di zucca ripieni di ricotta (differenti da quelle di "Albachiara", in quanto impanate e non solo inuovate), finocchiona, coppa e prosciutto. Una bomba. Dimenticavo, c'è anche uno strudel di verdure e delle pizzette fritte con pomodoro e formaggio grattuggiato. Un antipasto che vale dunque come un pranzo completo, ma continuamo comunque alla scoperta dei primi, dai quali scegliamo tagliatelle (fatte in casa) con porcini, fiori di zucca e pomodorini e dei ravioli ripieni alle melenzane, buoni entrambi ma che purtroppo in bocca risultano un pò crudi (colpa del sabato, quando c'è tanta gente ed anche i migliori ristoranti fanno le cose di fretta per accontentare tutti...). Le porzioni sono molto abbondanti, tanto che non ce la sentiamo di continuare con carni oppure pizze (rigorosamente cotte a legna). Optiamo per un dolce, una torta ricotta e frutti di bosco, ma anche questo, a causa della grossa porzione avanza, tanto che il secondo cameriere (volpe) viene a lamentarsi del nostro lascito. In chiusura di serata ci raggiunge nel giardino anche lo chef con tanto di cappello bianco, a prendere i meritati complimenti, mentre noi prendiamo il caffè e guardiamo il conto di soli 16 euro a testa, acqua vino e coperto compresi. Ottimo rapporto qualità/prezzo, ed in più la certezza che il gatto e la volpe non esistono solo nelle fiabe.



Il piatto forte della recensione è l' "antipasto misto"


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New Order - Krafty

mercoledì 24 giugno 2009

Albachiara


Albachiara


Largo F. Palmentieri - Castagneto di Cava de' Tirreni(SA) Tel. 0892960099 / Cell. 3471893817 - Chiuso il mercoledì Tipo di cucina : casereccia Fascia di prezzo : medio/bassa Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : se provenite da Salerno, alla prima indicazione utile per la Badia girate a sinistra e seguite le chiare indicazioni per il locale. Per chi invece provenisse dal centro di Cava oppure da Nord, subito dopo l'ospedale, alla fine del ponte, girate subito a destra per la rapida salita fino a trovare il locale in una piccola piazzetta dove è anche possibile parcheggiare. Nel caso fosse già piena di vetture, si può cercare nei dintorni. Per fortuna, non ci sono parcheggiatori abusivi

Alzi la mano chi di voi conosce la canzone Albachiara di Vasco Rossi. Bene, potete abbassarle, siamo in estate e le vostre ascelle non offrono uno spettacolo decoroso. Per non parlare dell'odore. Alzi la mano chi invece conosce il ristorante Albachiara. Peccato, vedo molte mani alzate in meno. Il ristorante che dovreste assolutamente conoscere si trova in una deliziosa piazzetta nei pressi della strada che conduce alla Badia, in località Castagneto (che forse c'era una volta, la zona è abbastanza lottizzata, tanto che in alcuni punti pare Sant'Eustachio). Si presenta come un piccolo e raccolto ristorante di paese, con il forno a legna per le pizze e poi due sale, una più grande ed una più piccola separate da archi a volta, che evidenziano la vetustà della struttura, rimessa comunque a nuovo. Di buon gusto l'arredamento, con molti quadri alle pareti e tavole e sedie di solido legno. Subito dopo esserci accomodati, il benvenuto ci viene dato con un buon bicchiere di prosecco ghiacciato e con una piccola selezione di appetizer deliziosi, composta da crostini forati con pomodorini ricotta e aceto balsamico, frittelle di pasta cresciuta e dei fiori di zucca in pastella con ripieno di ricotta, irresistibili. Dopo questa bella apertura continuamo con l'antipasto misto con zucchine e melanzane grigliate in casa, salumi a volontà e bocconcini, tutto ottimo e fresco. Da bere scegliamo un buon aglianico, abbastanza corposo,e per primo un buon piatto di ovvia derivazione picentina, i ravioli al ragù di noci all'odore di salvia, preparati però molto più sottilmente degli altri già menzionati, e quindi risultanti più digeribili. Basterebbe questo per terminare un pasto già abbondante, ma per farla completa optiamo per una buona tagliata di manzo con parmigiano, pomodorini e un mare di rucola, il tutto annaffiato dal buon aceto balsamico. Davvero strasazi, decidiamo che non c'è spazio per il consueto dolce (anche se avevo intravisto in frigo sia una cassata che una ricotta e pera), così chiudiamo con un leggero caffè che ci aiuta ad affrontare con maggiore lucidità le curve del ritorno. Conto di circa 40 euro, giusti e meritati per un locale dove la ricerca delle migliori materie prime si unisce ad un'attenzione certosina per i particolari. Consigliato, anche se in macchina non ascoltate "Albachiara".




Il piatto forte di questa recensione è la "tagliata"



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Xtc - Life Life Begins At the Hop

giovedì 18 giugno 2009

La Fattoria

La Fattoria



Via Iaconti 15 - Dragonea di Vietri Sul Mare (SA)
Tel.: 089210518 - Chiuso il Mercoledì
Tipo di cucina : casereccia / specialità di pesce
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5



Come arrivare : da Salerno imboccare la statale 163 Amalfitana in direzione Amalfi, seguire poi le chiare indicazioni per Dragonea e i cartelli che indicano il nome del ristorante. C'è anche il parcheggio ai piedi del locale, senza parcheggiatore abusivo.



Con questa calura opprimente, meglio allontanarsi un pò dalla città e rifugiarsi fra i monti di Dragonea. Avevo già parlato di questo paesino nella recensione di "Al Limoneto", e ora ci ritorno presentandovi "La Fattoria". Il nome non tragga in inganno, qui la specialità della casa è il pesce, d'altronde anche se siamo in montagna (o quasi) siamo a due passi (forse qualcuno in più) dal mare della Divina. Il locale, oltre alla sala interna, ha un'ampia terrazza dove cenare d'estate, con la complicità di un venticello leggero che lenisce in parte il gran caldo. Ci accomodiamo e notiamo che qui non è in uso il menù, una consuetudine di alcuni locali che a molti potrebbe non piacere. Quindi si ascolta con attenzione il rosario del cameriere, che sciorina le pietanze con il suo tipico accento dei monti lattari. Partiamo come sempre con un buon antipasto di mare, rinforzato in questo locale da bruschette e frittelle di fiori di zucca (con troppa pasta, a dire il vero), e composto da salmone e alici marinate, insalata di polipo e ciacianielli, buoni e davvero microscopici. Proseguiamo con i primi, che qui hanno nomi originali come trapunti (delle piccole cortecce) ai gamberetti, rucola, pomodorini e vongole, e scialatielli (ok, non è originale come "trapunti") ai frutti di mare con la netta prevalenza delle cozze, oltre a vongole e astici. Entrambi buoni ed abbondanti nelle porzioni, ma a voler trovare una pecca si potrebbe dire che i primi, così come l'antipasto, nei ristoranti di mare come "La Fattoria" (e cioè a basso budget) finiscono per assomigliarsi un pò tutti. Osate, ristoratori, è possibile cucinare con fantasia anche con pochi soldi! Chiusura senza polemica con una buona torta ricotta e pera, e conto onestissimo di soli 30 euro, bevande comprese. Non c'è la pizza, ma in compenso c'è una buona selezione di pesce sia fritto che alla brace, oltre ad un vasto menù di mare.



Il piatto forte di questa recensione sono gli "scialatielli ai frutti di mare"



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sabato 13 giugno 2009

El Tinglado

El Tinglado

Moll de Gregal, 5 y 6 - Barcellona (Spagna)
Tel.: 93-2218383 - Chiuso : mai
Tipo di cucina : catalana
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5


Come già detto per "La Fonda De Port Olimpic" basta raggiungere la zona in questione e parcheggiare nei paraggi. Attenzione, nelle strisce blu si paga anche di domenica.


Chiudiamo questo piccolo reportage culinario dalla terra di Catalonia con l'ultimo (ed anche più buono di tutti gli altri) ristoranti. Siamo sempre a Port Olimpic, accanto a "La Fond Del Port Olimpic", il posto si chiama "El Tinglado" ed è il classico ristorante di mare per turisti. Sarà che è domenica, sarà che è l'ultimo giorno e la nostalgia di casa si fa sentire, così decidiamo per un bel pranzo domenicale completo in tutto e per tutto. All'inizio, il titolare del ristorante credeva di aver trovato 5 polli da spennare, presentandosi al tavolo con tre pesci vivi da mezzo quintale l'uno. MA noi, strenuamente, abbiamo risposto che preferivamo il menù turistico, ovviamente a prezzo fisso. Per soli (e dico soli) 16 euro escluse bevande abbiamo mangiato come mai credevamo fosse possibile : si inizia con le classiche olive e bruschette, per poi passare ad una leggera insalata mista di pomodori, uova sode (che chissà perche a Barcellona mettono dappertutto), finocchi, indivia, per poi continuare con degli strepitosi e morbidissimi gamberi in pastella. Credevamo che fosse finita con l'antipasto, ma ci sbagliavamo : il nostro solerte cameriere, che dall'aspetto ricrodava Zorro senza la maschera, fa materializzare sotto i nostri occhi due pentole piene di cozze in zuppa, con un sughetto di carote, cipolle e altre erbe indefinibili. Già satolli, dimentichiamo per un attimo che ci aspetta ancora la portata più sostanziosa, e cioè la paella de marisco, cioè di mare, semplicemente la più deliziosa di tutta la mini-vacanza e di tutte le altre assaggiate in vita mia. Cozze, gamberi, calamari, piccoli astici, peperoni verdi e rossi e riso con zafferano a non finire, tanto da avanzare. Ma non è ancora finita : come sottoscrittori del menù turistico ci spetta ancora il dolce (meglio un buon sorbetto al limone, digestivo) e il liquore, ma non servito come fanno i taccagni delle nostre parti, ma bensì portando in tavola ben 4 bottiglie di liquori ghiacciate senza porre limiti alla nostra sete. Casomai il limite lo avrebbe messo la polizia, dato che qui in Spagna il tasso alcolico massimo previsto per legge è 0.25, la metà che da noi. Il conto finale, comprese le bibite (una sangria ghiacciata un pò troppo dolce per i miei gusti) è di 21 euro a cranio, ma soddisfatti e supersazi, e soprattutto grati al nostro cameriere, lasciamo anche una mancia di 5 euro. E lasciamo anche Barcellona, non prima di aver cercato il vigile che ci aveva multato per divieto di sosta (credevamo che la domenica fosse gratis!). Multa tolta, con tanti auguri e buona partenza. In chiusura, se passate per Barcellona, non potete non fare un salto da "El Tinglado". E salutateci Moncho.



Non c'è un piatto forte per questa recensione, essendo tutto squisito. Quindi li metto tutti.

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La Fonda Del Port Olimpic

La Fonda Del Port Olimpic


Moll de Gregal, 7-8-9 - Barcellona (Spagna)
Tel. 93-221-2210 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : Catalana
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5



Come arrivare : il ristorante si trova sul molo del Port Olimpic, quindi basta parcheggiare nelle
vicinanze e poi arrivarci a piedi oppure nei numerosi parcheggi interrati a pagamento. Si paga tanto, ma non ci sono gli abusivi.


Fra i quartieri nuovi sorti assieme alle olpidiadi del '92, Port Olimpic è forse uno dei più belli.
Con un immenso e spazioso lungomare, due grattacieli, un centro commerciale, un casinò, un porticciolo e una sfilza di locali, non c'è davvero il tempo per annoiarsi. Per fortuna ci sono anche una teoria di ristoranti più o meno grossi che si affacciano a cingere il porticciolo, e scegliere è davvero difficile, anche perchè sono tutti invitanti, anche troppo : in molti casi i camerieri oppure il titolare stesso escono dai propri spazi per accaparrarsi fisicamente i clienti. Scegliamo quindi "La Fonda Del Port Olimpic" anche grazie alla poca insistenza delle maestranze. Si cena in una saletta semichiusa, doce comunque è possibile fumare, intorno ad un enorme tavolo rotondo. Senza che vengano richieste, ci vengono offerte delle olive verdi e nere e delle bruschette con pomodoro, leggermente bagnate. Ma siamo qui anche stavolta per la regina di Barcellona, la paella, che fortunatamente in ogni locale è diversa. Continuando con l'escalation positiva, questa volta la paella mista si dimostra ancora più buona della precedente, molto più ricca e saporita, anche se più cotta. Stavolta a farsi compagnia ci sono cozze, calamari, vongole, pollo a pezzetti e peperoni. Ottima la birra d'accompagnamento, enormi anche stavolta le porzioni, onestissimo il conto : cira 16 euro per una cenetta a due passi dal mare. Chissà quanto ci sarebbe costato dalle nostre parti.



Il piatto forte di questa recensione è, ovviamente, la paella



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Ambos Mundos

Ambos Mundos

Placa Real,10 - Barcellona (Spagna)
Tel. 93-3170166 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : catalana
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5


Come arrivare : il locale si trova sotto i portici di Placa Real, quindi parcheggiate in uno degli ampi parcheggi sotterranei lungo Las Ramblas,poi incamminatevi a piedi fino a Carren De Ferran, attenti al portafoglio e buon appetito.


Fra Las Ramblas e Carren De Ferran (mia temporanea dimora spagnola) c'è Placa Real, una piazza appunto, molto caretteristica e tutta circondata da portici. Al centro c'è anche una bella fontana che i turisti tengono come un porcile, ma questo è un altro discorso. Sotto questi famosi portici si possono trovare decine di locali appositamente progettati per noi turisti, fra cui appunto l'"Ambos Mundos", che abbiamo scelto saggiamente leggendo fuori dai locali chi aveva la paella più economica. La serata è tiepida, così si mangia all'aperto. Anche qui, memori della bella sorpresa del pomeriggio, iniziamo con un paio di tapas, scegliendo anche stavolta a caso. Ci vengono così portati in tavola dei polpi piccolissimi in salsa di olio, aglio e prezzemolo e poi un'insalata di bacclà crudo con olive, peperoni e sedano, pesante ma buono. La paella che proviamo è la classica paella mista con cozze, gamberi, pollo (a giudicare dalle porzioni, più di un pollo intero), zafferano e peperoni. Buona, ma in seguito ne avremmo trovato di ancora più buone. L'unica pecca, se vogliamo, sta nel fatto di non ricevere a tavola il proprio caccaviello (traduzione di "paella"), ma nel vedersi portare un'enorme padella dalla quale prendere poi ognuno la propria porzione. C'è da dire che in Spagna non lesinano certo sulle porzioni, tant'è che la paella avanza, così coem la birra che viene servita in un balloon enorme. Conto di circa 17 euro a testa compreso il pane ed il coperto, un pò tanto a dire il vero, nonostante in Spagna l'iva sul cibo sia al 7% (e non al 10% come in Italia).



I piatti forti di questa recensione sono (ovviamente) la paella e le tapas

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Picadero 5

Picadero 5


Ronda San Pedro 7 - Barcellona (Spagna)
Tel.: 933183742 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : tipica catalana
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 4/5


Come arrivare : il ristorante si trova nei pressi di Placa Catalunya, potete arrivarci tramite la metropolitana oppure se siete in macchina potete cercare parcheggio nei dintorni. Attenzione : la sosta costa circa 2 euro e 60 cent all'ora e non sono permesse soste di oltre 120 minuti.



A Barcelona, la città che non dorme mai (proprio come Salerno) può capitare di ritrovarsi alle 5 del pomeriggio senza aver ancora pranzato, e dopo aver chiesto ad un simpatico edicolante dove abbiamo comperato la cartina della città ed una copia de "El Pais" con le foto di Berlusconi che in Italia non si possono vedere, essere indirizzati ad una simpatica tavola calda/pizzeria che svolge servizio di ristorazione continua. Il "Picadero 5" sembra più una osteria che un ristorante, vi sono infatti comode panche di legno e tovglie alla buona dove mangiare, ma la cosa più interessante è che si può anche fumare all'interno del locale (proprio come Salerno). Saltando a piè pari l'ipotesi paella, piatto a nostra idea decisamente più serale, ci gettiamo a capofitto in una piccola selezione di tapas, che credo di aver capito nel mio mini-tour spagnolo essere quelli che noi chiamiamo "antipasti". Ignoranti come capre, li ordiniamo dal menù puntando il dito a caso, come avrebbe fatto una scimmia, e fortunatamente la scelta ricade su dei friarielli(i nostri peperoncini verdi) fritti e dei calamari, sempre fritti. Buoni, così come il pane, che almeno è salato. Continuamo rinfrescati da una buona cerveza e da un piatto unico compsto da salsiccia, lombo, patate e fagioli cannellini con pancetta. Una bomba, ma buono e saziante. Conto di circa 12 euro a testa (anche per chi, malauguratamente, ha scelto la pizza) comprese bibite e pane e coperto, tapas escluse dal conto per dimenticanza del camieriere o per ospitalità catalana? Boh..P.S.: ma chi l'ha detto che Barcellon è tale e quale a Salerno?





I piatti forti di questa recensione sono le tapas ed il piatto di carne mista




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Lady Sovereign - So Human

sabato 30 maggio 2009

Al Vecchio Rifugio


Al Vecchio Rifugio

Via Malche 64 - Giffoni Sei Casali (SA)
Tel.: 089/880141 - 335/8421463 - Chiuso il lunedì0
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : da Salerno, al bivio del carcere di Fuorni proseguite in direzione Campigliano/Giffoni, arrivati di fronte ai campetti di Malche troverete il locale ben segnalato da un insegna esterna. Buon parcheggiointerno senza abusivi. P.s.: attenzione ai semafori con sensori di arrivo, nel senso che diventano rossiappena percepiscono l'arrivo di una vettura.

A volte le apparenze ingannano. A prima vista, osservando l'interno del ristorante "Al Vecchio Rifugio"si penserebbe si tratti di uno di quei posti dove cenare con 100 euro a cranio, con il sommelier rittodietro di te ad osservare come mangi e dove deve vigere obblligatoriamente un silenzio di tomba. Per fortuna il ristorante in questione è tutt'altro. E' si un locale arredato in modo squisitamente elegante, ma anche un posto dove mangiare bene spendendo il giusto in un ambiente familiare e rassicurante. Ci troviamonei picentini, dove il cibo è un'arte così come l'accoglienza. Anche se vicini alla strada principale, il locale risulta molto silenzioso e le luci soffuse che dominano in sala, proiettate da lampadari in ferrobattutto che spuntano dal soffitto a volta in pietra, danno un senso di pace e tranquillità. Appena accomodatinotiamo che sul tavolo è presente il menù delle pizze, che qui sono preparate anche senza glutine pervenire incontro alle esigenze dei celiaci. Scartata decisamente l'opzione pizza, ci avventuriamo versoil menù ristorante, che anche in questo caso è dettato a voce. Dall'elencazione verbale della gentile cameriera scegliamo l'antipasto della casa, che qui è presentato con ricotta al forno, formaggio alle erbe,parmigiana di melanzane, frittelle di fiori di zucca, pomodorini ripieni di ricotta e erbette, melanzane ripiene, gateau di patate e salumi vari, fra cui degna di menzione un'ottima mortadella arrostita. Ottimo,come sempre quando si mangia a Giffoni, specie se accompagnato da una buona e croccante focaccia appena sfornata. Già mezzi sazi (anche una sola porzioneva più che bene per due) ordiniamo il primo, metro di paragone per capire davvero la qualità di un ristorante. La prova fortunatamente anche stavolta è superata brillantemente con dei ravioli alle noci delicati e gustosi, e dei fusilli radicchio, provola e speck deliziosi e molto abbondanti. Si chiude in bellezza con una torta al pan di spagna con fragoline di bosco, panna e sciroppo di fragole, conto da pagare all'uscita di soli 29 euro (credevo di più, sinceramente) compresi acqua, vino e coperto. Ottima scoperta, il che conferma, come sempre, che le apparenze ingannano.


Per questa recensione, non me la sono sentita di scegliere un solo piatto : quindi stavolta li eleggo tutti "piatti forti"




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lunedì 18 maggio 2009

La Terrazza

La Terrazza
C.so Umberto I 104 - Curteri di Mercato San Severino (SA)
Tel.: 089/825352 - Chiuso il martedì ed il mercoledì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : dall'A30, uscire a Mercato San Severino, proseguire in direzione dell'ospedale ed alla fine della strada girare a sinistra. Troverete il locale alla vostra destra, potete parcheggiare o lungo la strada o in un parcheggio adiacente, senza parcheggiatori abusivi.

Chissà se bisogna credere o meno alle coincidenze. Fatto stà che proprio il giorno in cuimi interrogavo sul perchè nessuno sul blog mi consigliasse qualche bel posto dove mangiare, mi arriva un commento di un lettore che mi parla de "La Terrazza" e del suo mitologico"pollo scucchiato". Che dire, gli ingredienti per una nuova recensione ci sono tutti, c'è il pollo, c'è Mercato San Severino, ci sono le patate, così dopo una rapida scorsa al sito ufficiale (nota per il webmaster : siamo nel 2009, non è conveniente mantenere il pop-up di Cannavaro con la coppa vinta immeritatamente) decido che è proprio il caso di farci un salto. Peccato che è sabato, e che la mia stessa idea la debbano avere avuta un altro centinaio di persone. Il simpatico titolare, che fra un conto e l'altro snocciola termini moderni come Google e Facebook insistendo su come cercando "pollo scucchiato" si arrivi al suo sito e sul fan club dedicato al suo locale, ci comunica che non ci vorranno più di venti minuti persedersi, e fortunatamente ha mantenuto la parola. Ci accomodiamo dunque nella sala interna (parecchio calda, nonostante i ventilatori fossero già in funzione : se potete, mangiate all'esterno) che purtroppo non ha l'arredamento che mi sarei aspettato : ne ho viste di sedie, ma una Thonet di plastica ancora mi doveva capitare! Chissà cosa ne avrebbe pensato Munari. Il servizio è comunque abbastanza veloce, subito ci viene portato l'antipasto misto della casa, con bocconcini, salame, olive verdi, fagioli con cipolle, melenzane grigliate e peperoni a filetto. Una buona birra per placare il caldo ed ecco arrivare il principe della serata, il pollo scucchiato appunto, un pollo fatto a pezzetti e cotto con le patate nel forno a legna. Ottimo, senzamezze misure, e più che sufficiente per due persone (le patate, addirittura, sono avanzate).Chiudiamo con una buona delizia al limone, ma non nel consueto form factor semi-conico, ma bensì a fetta di torta. Conto di 27.50 per un antipasto, un pollo con patate, un dolce, acqua, vino pane e coperto, tutto sommato un prezzo onesto (mi aspettavo di meno, ma io sono incontentabile). Consigliato, ma come tutti i locali è meglio non andarci di sabato. P.s.: c'è anche la pizza, sia classica che al metro.




Il piatto forte della recensione è, ovviamente, il pollo scucchiato

Tracklist consigliata : Green Day - Know Your Enemy
Eminem - You Made Me



mercoledì 13 maggio 2009

Regina Margherita



Regina Margherita

Via Montecasino 2 (c/o Circolo tennis "Le Querce") - Ogliara di Salerno
Tel. 089/281209 - 320/8427440 - Chiuso : mai
Tipo di cucina : casereccia/pizzaiola
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dalla rotatoria di Fratte (oppure dall'uscita Fratte della tangenziale) seguite le indicazioni per Ogliara, proseguite superando Matierno fino ad arrivare al club che ospita il ristorante. Fate attenzione poichè l'ingresso è in curva e potrebeb essere difficile individuarlo.
Parcheggio all'interno della struttura o sulla via adiacente lungo la strada. Nessuna traccia di parcheggiatori abusivi.

Non sono mai stato un amante della pizza, ma i bastava sapere che la pizza più buona di Salerno la faceva Ciripizza di via Fieravecchia. Ora che Ciripizza non c'è più (si chiama "Reginè", ma non è la stessa cosa), credo di aver trovato un suo degno sostituto dove poter gustare una buona pizza. Sto parlando della pizzeria-ristorante "Regina Margherita" di Ogliara, scoperta un pò per caso girovagando per il web alla ricerca di nuovi posti da recensire. Il locale si trova all'interno del circolo tennis "Le Querce", ma non vi spaventate, non è un posto per ricchi snob sfaccendati che si divertono con palle e racchette, ma una semplice pizzeria-ristorante, molto elegante, ma dai prezzi comunque contenuti. Il locale, come dicevo, è davvero ben arredato, con gusto e raffinatezza, con due ampie sale di cui una con una cantina a vista che copre un'intera parete. Ci accomodiamo e notiamo che dal menù è possibile sia scegliere fra svariati gusti di pizza che fra alcuni menù fissi di terra o di mare, a circa 20 euro, davvero un ottimo prezzo. Ma siamo venuti qui per la pizza, e quindi pizza sia. Prima però per solleticare la fame ordiniamo un paio di frittelle di zucca (qualcuno mi sà dire perchè danno dipendenza?) ripiene con ricotta, mozzarella e prosciutto cotto, deliziose ma un pò troppo umide, e dei crocchettoni fatti in casa parecchio grossi. Un consiglio : non fate come noi, se volete la pizza non ordinate nulla prima, rischierete di rimanere già sazi e di non poter godere a pieno le pizze che qui sono enormi e deliziose. La nostra scelta si è concentrata per una siciliana bianca, con mozzarellae melanzane, e la regina delle pizze, la margherita con ciliegine di bufala e prosciutto crudo messo sù a fine cottura. Squisita, degna rivale della "Margherita all'antipasto" di Ciripizza. Non ci sarebbe spazio per nient'altro, ma come ben sapete il dolce non si rifiuta mai, così ordiniamo delle zeppoline con zucchero a velo e nutella, appena fritte e morbidissime. Conto molto contenuto di 24 euro per 2 pizze, frittelle e crocchette, acqua, birra e dolce. Da provare soprattutto se siete pizzofili.

Oggi Ingiropermangiare fa un'eccezione alla regola e vi propone due piatti forti al posto di uno. Partiamo con la "pizza regina con prosciutto crudo" e chiudiamo con "frittelline alla nutella"





Tracklist consigliata : Green Day - Know Your Enemy Rinocerose - Time Machine

mercoledì 6 maggio 2009

O' Tagliero

O' Tagliero

Rione Carrara 1, Banzano di Montoro Superiore (AV)
Tel. 0825 597089 - Chiuso il mercoledì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 4/5


Come arrivare : dal raccordo Salerno-Avellino uscite esattamente alla metà del percorso (scherzo! non voglio farvi fare sciocchi calcoli, solo che lo svincolo Montoro Superiore è alla metà esatta del tragitto totale), poi seguite le indicazioni per la frazione Banzano fino a trovare il locale alla vostra sinistra. Attenti alle curve ed ai tornanti, ce ne sono un bel pò. Ampio parcheggio senza abusivi petulanti.


Non sempre ciò che è nuovo e moderno è bello. Personalmente non conosco com'era "O Tagliero"prima della mia visita e prima della sua recente ristrutturazione, ma se la piccola e raccoltasala con panche di legno all'ingresso rappresenta un memento di com'era prima la struttura, a mio parere era meglio lasciare tutto com'era. Per fortuna il cibo non ne ha risentito, eda "O Tagliero" è possibile gustare tutta la cucina genuina della valle dell'Irno. Ma procediamocon ordine. Come i miei più assidui lettori ricorderanno (cfr. "La Vecchia Scuderia") io e lamia compagnia avevamo già deciso di recarci in una notte buia e tempestosa di febbraio in questo locale dal nome così suggestivo ma, appunto, trovammo chiuso per ristrutturazione. Decidemmo comunque di ritornarvici appena possibile. Ritorniamo e dunque troviamo il localerinnovato, ma da pizzeria-pub a locale per ricevimenti. Brutto segno, comunque ci accomodiamoed ordiniamo l'antipasto della casa ed il vino. Entrambi ci mettono un pò ad arrivare nonostantenel locale ci fossero poche persone, ma l'attesa per fortuna rende merito a ciò che ci arriva in tavola :un trionfo di salumi, ricotta, mozzarella, parmigiana di melanzane, olive e bruschette da riempirtisolo a guardarlo, per non parlare delle crocchette di patate fatte in casa, davvero spettacolari.Già satolli, continuamo con un semplice misto di carne arrosto della rinomatatradizione macellaia montorese, con vitello, costarizze e salsicce, contornato da patatine e insalata mista. Sul finire il maitre ci avvisa della disponibilità di una bella fragolatae noi ovviamente accettiamo, essendo il frutto di stagione, e così concludiamo il pasto.Conto di circa 100 euro per 5 persone, ci aspettavamo un pò meno ma comunque le pietanze eranodavvero tante, così come il vino della casa ed i liquori gentilmente offerti dalla casa. C'èanche la pizza, solamente al metro però.Un buon posto dunque dove poter anche stringere alleanze, ognuno al proprio livello ovviamente.



Il piatto forte della recensione è l' "antipasto misto"


Tracklist consigliata : Muse - Time Is Running Out
Linkin Park - In The End

domenica 3 maggio 2009

La Cantina 'A Bersagliera


La Cantina 'A Bersagliera

Largo della Memoria - Campagna (SA)
Tel.: 082846188 - Ab.: 082846360 Chiuso il mercoledì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dimenticate l'opportunità di cercare sulle mappe online o sul vostro
navigatore gli indirizzi "Piazza Cantalupo" oppure "Largo della Memoria", entrambi inesistenti:
vi basta uscire dall'autostrada allo svincolo "Campagna" e proseguire per il centro del
paese, arrivati nei pressi del municipio troverete un'indicazione che vi conduce ad un ampio
parcheggio adiacente al fiume Tenza (che si sente anche se non si vede), ampio e non
abusivizzato. Il locale è proprio davanti al municipio. P.s.: per prenotare, se al numero del ristorante non risponde nessuno, provare con quello dell'abitazione.

Nella serata dello show dei record, che ostinatamente i titolari ed alcuni avventori abituali
de "La Cantina 'A Bersagliera" si sono divertiti a guardare, ho scoperto anch'io un bel locale da Guinnes dei primati, essendo al tempo stesso economico, rustico, genuino e dal servizio veloce e discreto.
Venni a conoscenza tempo fa di questo locale tramite l'ottima recensione del collega "Mangiandocommentando", e mi proposi di visitarlo al più presto. Così, in una serata di fine aprile ancora parecchio freddo, eccoci nello splendido centro storico di Campagna per gustare appunto i sapori di campagna.
"La Cantina 'A Bersagliera" si presenta più come un osteria che come ristorante, e difatti l'atmosfera che vi si respira è proprio quella di un posto conviviale dove mangiare (e bere) in compagnia. Il locale è formato da due sale, la principale che si trova appena entrati e che conduce
alla cucina, e una più piccola e appartata, rivestita tutt'intorno da mezzi tronchi d'albero
e foto in bianco e nero. Unico neo, appunto, la televisione, ma davanti alla bontà delle pietanze
si perdona anche questa concessione alla modernità. Si inizia come sempre con l'antipasto misto
della casa, con formaggio, bocconcini, sott'oli e (alla faccia dell'influenza suina/1) pancetta,
capicollo e un prosciutto dolce e con tanto grasso, davvero eccezionale. I primi, dall'irrisorio costo
di 4 euro cadauno, sono circa una decina e da questi scegliamo un piatto di fusilli al ragù (rigorosamente tirati a mano, come vuole la tradizione cilentana), e delle matasse ai ceci, una sorta di tagliatelleun pò più larghe, anch'esse fatte a mano ed anch'esse deliziose. L'atmosfera mette appetito, così ordiniamo anche un piatto di costarizze (alla faccia dell'influenza suina/2) con patate e popacelle, abbondante e delizioso. Pane e vino paesano d'accompagnamento, posate molto spartane nella fattura, servizio come dicevo veloce e cortese, e si arriva al dolce, una ricotta e pera così buona che avrebbe qualcosa da insegnare a tante altre colleghe ben più blasonate. Conto di soli 24 euro dunque per un antipasto, due primi, un secondo con contorno, un dolce, acqua vino e coperto e la possibilità di avere una grappa offerta dalla casa (come specificato dal menù) ma che gentilmente rifiutiamo di consumare causa il clima di terrore instaurato dalle forze dell'ordine nei confronti di chi sostiene la ristorazione fuori porta. Locale stra-consigliato, e grazie ancora a "Mangiandocommentando" per avermelo fatto conoscere. E, naturalmente, grazie ancora a "La Cantina 'A Bersagliera" e al suo staff.

Il piatto forte della recensione è "costarizze con patate e popacelle"

Tracklist consigliata : Depeche Mode - In Symphaty
Bob Sinclair Feat. Sugarhill Gang - Lala Song

sabato 18 aprile 2009

Al Limoneto

Al Limoneto

Via Raccio 3 - Dragonea di Vietri Sul Mare (SA)
Tel.: 089/210358 - Chiuso il mercoledì
Tipo di cucina : casereccia / specialità di pesce
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : davvero molto semplice la strada, basta superare Vietri Sul Mare ed immettersi sulla statale Amalfitana in direzione di Amalfi, dopo circa 500 metri girare a destra in direzione Raito/Dragonea, seguire poi le indicazioni per Dragonea oppure i cartelli che indicano il nome del ristorante, che troverete alla vostra sinistra prima del paese. Attenti alla strada, molto stretta ed in alcuni tratti a senso unico alternato, con semaforo. Si parcheggia lungo la strada, senza parcheggiatore abusivo.

Aria di primavera, sole, mare, caldo. Per fortuna a Dragonea in un tranquillo venerdì sera di aprile non c'è nessuno dei tre elementi di cui sopra, quindi con il cuore lieto ci appropinquiamo (ogni tanto ci vuole un termine più ricercato) alla scoperta di questo delizioso locale che già dal nome mi suonava molto familiare. Il ristorante-pizzeria "Al Limoneto", com'è ovvio, si trova all'interno di un limoneto adagiato sul fianco di una collina, ed è dotato di un ampio terrazzo sul quale poter cenare all'aperto durante i mesi estivi. Ma, essendo ancora la temperatura poco clemente, ci accomodiamo nell'ampia sala che si raggiunge dopo le due rampe di scale che si trovano dopo l'ingresso a livello strada, ben illuminato e ben decorato da piastrelle di ceramica vietrese. Appena accomodati ci viene portata l'acqua, poi a voce il cameriere ci consiglia cosa prendere. Scegliamo dall'ampia offerta (tutta di mare) un antipasto misto con alici marinate, salmone, ciacianielli, gamberetti e fagioli cannellini, insalata di polipo e delle frittelle di pasta cresciuta accompagnate a delle mozzarelline impanate, e delle bruschette d'accompagnamento. Antipasto decisamente abbondante, così come il primo, delle ottime trofie ai frutti di mare con gamberetti, vongole, cozze e pomodorini, buonissime ma forse un pò troppo salate. Già che ci siamo, non ci neghiamo una buona frittura mista di triglie, calamari e alici, senza insalata che se no si ingrassa(!). Da bere una bottiglia mignon di falanghina del Sannio imbottigliata a Guardia Sanframondi, il paese dei battenti, e chiusura in bellezza con una squisita torta alle fragole e crema chantilly, dalla evidente fattura casalinga. Conto di 41 euro dunque per un antipasto, un primo, un secondo, un dolce, aqua e vino, non propriamente economico e popolare ma nemmeno caro, comunque a mio parere ne vale la pena in quanto il pesce provato era davvero fresco ed il servizio molto veloce e cortese. E poi, il piacere di mangiare in piatti di ceramica vietrese dipinti a mano dove lo mettete? P.S.: c'è anche la pizza, ovviamente cotta nel forno a legna.


Il piatto forte di questa recensione è "trofie ai frutti di mare"

Tracklist consigliata : Hard Fi - Hard To Beat
Gwen Stefani Feat. Akon - The Sweet Escape

sabato 4 aprile 2009

Il Tegame



Il Tegame


Via Ciorani 59 - Galdo di Mercato San Severino (Sa)
Tel.: 089/820634 - 320/9776384 Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dall'uscita Mercato San Severino dell'A30 proseguite in direzione di Bracigliano dopo aver superato appunto l'abitato di Mercato San Severino. Continuate sempre in direzione Bracigliano fino a trovare il locale alla vostra sinistra. Piccolo parcheggio senza abusivi.

E così purtroppo è tornata la primavera. Me ne sono accorto non tanto dal clima ma dal calo vertiginoso delle visite del mio blog. Vi siete messi tutti a dieta? Vabbè, io non ne ho bisogno, così mi sono messo alla scoperta di un altro bel posto dove mangiare bene spendendo il giusto, e cioè "Il Tegame". Avevo già notato il suddetto posto mentre mi recavo a "La Pignata" di Bracigliano, così ho deciso di tornare in loco per vedere di cosa si trattava. Ci troviamo a Mercato San Severino, comune campione per la raccolta differenziata, ed il ristorante si trova quasi al confine con Bracigliano. Dall'esterno potrebbe sembrare un posto buio, ma appena entrati si viene confortati dalla vista di un locale luminoso e ampio anche se con pochi tavoli, due sale di cui una più grande con il maestoso forno per le pizze a troneggiare ed una più piccola separata da quest'ultima da un'archetto in mattoni. Ci accomodiamo ad una bella tavola in legno con tovaglia a scacchi e subito ci viene portato il menù, dal quale scegliamo l'antipasto misto (un pò povero, bocconcino, prosciutto, salame, coppa e olive), poi un enorme piatto di cavatelli pomodoro, provola, rucola e speck, frai primi più buoni mai assagiati. La porzione è più che abbondante per due persone, così come il misto di carne (agnello, pollo, vitello e maiale) servito con un insalata mista ches embrava ottenuta dal decespugliamento di un bosco. Chiusura con una fetta di croccantone al rum, un buon dolce da mangiare col cucchiaino dove però il liquore non si sente molto. Conto di 27.20 per un antipasto, un primo, un secondo, un contorno, acqua vino pane e coperto.Come dicevo a "Il Tegame" è anche possibile ordinare la pizza e una discreta quantità di primidi mare. Consigliato.


Il piatto forte della recensione è "cavatelli con pomodoro, rucola, provola e speck".


Tracklist consigliata : I Ministri - Tempi Bui
Fabri fibra - Incomprensioni Feat. Tiromancino

domenica 22 marzo 2009

Zi Faiolla



Zi Faiolla


Via Truffaut 8/10 - Giffoni Valle Piana (SA)
Tel.: 089/868777 - 338/1088885 - Chiuso il mercoledì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da Salerno, proseguite sulla statale 18 in direzione sud fino al bivio di Fuorni per Giffoni Valle Piana, seguite le indicazioni per il paese ed attenti ai semaforimessi a Giffoni Sei Casali (hanno uno strano funzionamento, sembra che appena ti avvicinifacciano scattare il rosso). Arrivati in paese, seguite la direzione obbligatoria che vi conduce al Cinema Valle, lì troverete le indicazioni per il ristorante. C'è anche unampio parcheggio di fronte senza abusivi.

Da quando ho aperto questo blog, ho sempre tenuto nella massima considerazione i locali del comprensorio dei picentini, in quanto dotati di tutte le caratteristiche che rendono interessante un ristorante : prezzi bassi, buona cucina (specialmente gli antipasti), cortesia e velocità del personale, e, last but not least, possibilità di parcheggiare nei dintornisenza fastidiosi invasori delle nostre tasche (eccezion fatta per "La Masseria" di San Ciprianoche ha il suo parcheggiatore storico ed "Il Fontanone" di Campigliano), cosa molto importantese si viene da lontano e se si è di Salerno, dove per andare a mangiare in centro (in localidi dubbia qualità) ci vogliono almeno 30 minuti di ricerche e bestemmie più 3 euro per la sosta."Zi Faiolla" di Giffoni ha tutte le caratteristiche di cui sopra, e quindi una visita misembrava davvero obbligatoria. Il ristorante prende il nome dalla vecchia proprietaria,Raffaella chiamata appunto "Faiolla", ed oggi è gestito ottimamente dalla famiglia Soldivieri.Il locale è abbastanza piccolo e raccolto, dipinto di un bel giallo paglierino, con tavoli di legno e tovaglie a scacchi, molto paesano insomma. La proposta gastronomica è quella classicadei picentini, largo quindi all'antipasto della casa davvero molto abbondante, con mozzarella,ricotta, salame, soppressata, prosciutto, formaggi alle erbe, melanzane a funghetti, zucchinealla scapece e peperoni, poi come primi la scelta è fra lagane e ceci, pasta e fagioli, ravioli, fusilli e gramigna. Scegliamo quest'ultima, una pasta attorcigliata condita con porcini, salsicciae salsa di panna e pomodoro, spolverata di formaggio e, per chi lo volesse, anche peperoncino.Continuamo con un misto di vitello, salsiccia e bistecca di agnello alla brace, senza contornopoichè già sazi, e chiudiamo in bellezza con una torta (ovviamente) alle nocciole e cioccolato,morbida sopra e croccante sotto. Conto di soli 26 euro per un antipasto, un primo, un secondo, un dolce, acqua vino e coperto. C'è anche il forno per le pizze, disponibili anche per l'asporto.Consigliato a tutti gli amanti della cucina genuina e risparmiosa che di questi tempi nonfa mai male.


Il piatto forte della recensione è la "gramigna"




Tracklist consigliata : Interpol - PDA
The Editors - Munich

giovedì 19 marzo 2009

Flamenco 3

Flamenco 3

Via Antonio Mazza 30 - Salerno
Tel.: 089/228366 - chiuso il lunedì
Tipo di cucina : sfiziosa/casereccia/pubbistica
Fascia di prezzo : bassaValutazione complessiva : 3/5

Come arrivare : il locale è situato in pieno centro storico, alle spalle del palazzo dellaProvincia. Potreste provare a parcheggiare nel parcheggio adiacente, che di notte ovviamenteè di proprietà dei parcheggiatori abusivi (strano vero? I giornali e l'informazione localidicono che non ci sono..).

Se è vero che il pesce puzza dalla testa, la visita al bagno del locale in oggetto avrebbe dovuto farmi capire in anticipo quello che mi aspettava. Ma procediamo con ordine. Per festeggiare con una rimpatriata il rimpatrio di un caro amico avevo deciso di recarmi in questo locale in virtù della variegata offerta gastronomica che è già possibile notareall'esterno del ristorante. Pizze, primi, secondi ed antipasti che letti sono decisamente migliori che gustati. Entro e, da buon igienista, decido di lavarmi le mani, ma una mandria di bufali doveva aver lasciato precedentemente la sua impronta (ed il suo odore). Senza indugi proseguo con la lettura del menù, dal quale scelgo l'antipasto maxi (al quale mancano le verdure) e il vino frizzante della casa (al quale manca il sapore di vino). Indeciso fra primi non troppo convicenti e carne non tutta disponibile, opto per la pizza margherita alla bufala, che purtroppo non convince per nulla, così come le altre pizze.Il vino, come dicevo, non convinceva molto, così scelgo di ordinare un aglianico imbottigliato,che però si rivela peggiore del precedente. A salvare un pò le cose un buon antipastocon alici marinate, mozzarelline ciliegine, prosciutto, salame spesso, speck, pancetta ed olive nere. Solo che a pensarci bene, ma che ci azzeccavano le alici marinate? Comunque, i prezzi sono bassi, per antipasto, vino, pizza, pane e coperto si spendono circa 15 euro a testa. Nonostante il nome però, c'è poco da ballare e da stare allegri.




Il piatto forte della recensione è la "pizza bufala"



Tracklist consigliata : Blondie - Call Me
Yazoo - Don't Go

sabato 14 marzo 2009

Le Piramidi



Le Piramidi


Via Dott. Matteo Petraroia - Pellezzano (SA)
Tel.: 089/567236 - 339/1152662- 349/4238693 - Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : Bassa
Valutazione complessiva : 5/5


Come arrivare : premesso che arrivarci non è facile come sembra, dalla statale 88 proseguite in direzione di Baronissi per poi svoltare in direzione Coperchia, poi seguite le chiare indicazioni stradali (cartelli gialli con il logo del ristorante). Dicevo che non è facile arrivarci come sembra, soprattutto perchè al ritorno ho sbagliato strada di ritorno tre volte (sarà stata colpa del vino bianco..)


Prendete una mappa dell'Europa, matita e righello. Fatto? Brrrene. Tracciate una linea fra la piramide di Cheope e Rennes Le Chauteaux, ipotetico luogo di sepoltura del Santo Graal. Come vedrete, la linea passa anche per Pellezzano, in corrispondenza del ristorante "Le Piramidi". Ovviamente non è vero, ma la visone massiccia di "Voyager" di Robero Giacobbo (da Terzigno, frazione di Olevano sul Tusciano, per i non iniziati) può far vedere misteri anche dove non ci sono. Il locale deve il suo nome solamente al fatto di essere strutturato, appunto, su tre livelli come le antiche tombe dei faraoni, e alla presenza di tre piramidi in vetro usate come lucernai (proprio come al Louvre, spero solo che non facciano la stessa fine di quella de "Il codice Don Ciro"). All'interno il locale è molto ampio, ben arredato e, in questo venerdì quaresimale, c'è anche un simpatico sassofonista/entertainer che fra una nota e l'altra propone anche il karaoke. Ci accomodiamo e subito ci vengono portate delle frittelline non troppo calde e non pregne d'olio, poi, visto che Ingiropermangiare ci tiene alle tradizioni, decidiamo di cenare a base di pesce. Iniziamo dunque con una buona insalata di mare con cozze servita con bruschette al pomodoro, ottima ed abbondante, sorseggiando un buon vino bianco della casa, forse un pò troppo dolce. Proseguiamo quindi con degli ottimiravioli ai frutti di mare (pasta fatta in casa, e si sente), conditi con cannolicchi, vongole, cozze, fasolari, pomodorini e prezzemolo, e delle trofie condite allo stesso modo. Il cameriere ci suggerisce delle alici fritte, e visto che siamo nel mood accettiamo, anche perchè le alici, se ben cotte ed innaffiate di succo di limone, seppur semplici sono deliziose. Chiudiamo in bellezza con una buona ricotta e pera, un caffè e quatro chiacchiere con un cameriere dal quale ho carpito le informazioni di cui sopra (che mi sono state fornite in buona fede, l'ignaro non sapeva di essere capitato nelle grinfie di "Ingiropermangiare"). Conto di 37 euro per un antipasto, due primi, dolce, acqua, vino pane coperto e caffè, molto basso se rapportato alla qualità ed alle porzioni. Il locale è anche dotato di forno a legna per pizza e brace per fiorentina e carni varie. Consigliato, non solo in quaresima. E già che ci siete, provate a chiedere se vi fanno la "lasagnella di San Vicienz".



Il piatto forte di questa recensione sono i "ravioli ai frutti di mare".

Tracklist consigliata : Glassvegas - Daddy's Gone Depeche Mode - Wrong

martedì 24 febbraio 2009

Green Side


Green Side





Via Giovi Altimari 26 - Salerno (Giovi)


Tel.: 3293042088 - Chiuso il ?


Tipo di cucina : casereccia/regionale


Fascia di prezzo : Bassa


Valutazione complessiva : 5/5





Come arrivare : sia che proveniate dal centro via Casa Manzo o Sala Abbagnano, oppure da Sant'Eustachio, arrivate fino al bivio di Giovi Altimari e proseguite nella discesa in direzione Pontecagnano, fino a trovare il locale alla vostra destra. Si può parcheggiare nei vialetti di accesso al locale, senza parcheggiatori fastidiosi.





Al contadino non far sapere quant'è buono il formaggio con le pere. Riflettendo su questo proverbio premarxista, che affonda le sue origini nel medioevo quanto i contadini (servi della gleba) erano trattati alla stregua di merce, mi sono reso conto che se da un lato la situazione di alcuni contadini è migliorata (quelli che lavorano sull'elite, sulla scarsa produzione, sul biologico e sulla riscoperta di specialità ormai dimenticate), dall'altro lato è andata peggiorando, innanzitutto a causa della schiacciante potenza contrattuale della gdo che riesce loro ad imporre prezzi da fame. In ogni caso, anche io che sono essenzialmente contadino, non conoscevo bene la bontà del suddetto abbinamento gastronomico fino a quando non ho cenato al "Green Side". Il locale si trova sul fianco della collina di Giovi Altimari, e sembra quasi una villetta. All'interno pochi tavoli, ma sufficienti per ogni esigenza numerica, un forno a legna per le pizze ed una grossa brace per le carni. Ci accomodiamonell'elegante sala e ci vengono servite delle calde frittele, e poi ci viene consigliato in apertura il bel tagliere di salumi e formaggi con miele ed, appunto, pere, delizioso ed abbondante anche per 3 persone. Il piatto di verdure invece consta di melenzane alla griglia, alla parmigiana, zucca sott'olio, scarola, frittatine tutte da mandare giù con il buon vino della casa. Fra un pezzetto digrana con miele ed un provolone con pere, fra una fetta di capocollo ed una di salame affettato spesso approdiamo dunque ad un altra specialità della casa, la pizza nel tegame, specialità quasi introvabile al di sotto del 41° parallelo (ma anche al di sopra), ed in generale al di fuori di qualche pizzeria dalle parti di Napoli. La particolarità di questa pizza, che è possibile degustare in circa 30 varianti diverse, è quella di essere più soffice e cotta in maniera più uniforme rispetto alla pizza tradizionale. Come diceva Totò, c'è a chi piace e a chi non piace, a mio parere è da provare. Continuamo con un buon misto carne arrosto, dalle porzioni più che giuste, e chiudiamo in bellezza con una delizia al limone, un pò troppo liquorosa nel corpo ma comunque buona.Conto molto basso di soli 80 euro per 3 antipasti, 3 pizze, due piatti di carne, 4 dolci, acqua vino e coperto. Insomma,non fate sapere al contadino delle pere e del formaggio, ma ditegli che al "Green Side" c'è un ottima cucina, e che il venerdì c'è sia il karaoke che la paella. Ditegli anche che il menù, purtroppo, non ha i prezzi...



Il piatto forte della recensione è "il tagliere".



Tracklist consigliata : Los Campesinos - Please don't tell me to do the math(s)

Basement Jaxx - Take Me Back To Your House

Il Vecchio Mulino



Il Vecchio Mulino



Via Pio X° 202 - Agropoli (SA)

Tel.: 0974/823830 - Chiuso il venerdì

Tipo di cucina : casereccia/cilentana

Fascia di prezzo : Bassa

Valutazione complessiva : 5/5



Come arrivare : il modo più rapido per raggiungere il ristorante è quello di uscire allo svincolo "Agropoli sud" della variante alla SS18, in corrispondenza dell'ospedale, evitando dunque il traffico del paese. Una volta usciti allo svincolo di cui sopra continuate in direzione del centro della cittadina, superate il ponte sul fiume Testene e subito troverete il locale sulla vostra sinistra. Si parcheggia lungo la strada o nei dintorni, senza abusivi.



Il fascino di una località marittima spesso rimane intatto anche durante i freddi mesi invernali, anzi magari le poche persone che la popolano ne fanno apprezzare ancora di più la bellezza. E' questo il caso di Agropoli, meta estiva di orde di turisti abbastanza fissi, ma bella anche durante questo scorcio di febbraio. Potrebbe quindi capitarvi di dovervici recare come me per impegni imprevisti, e quindi quale occasione migliore per unire l'utile al dilettevole? Il ristorante "Il Vecchio Mulino", aperto sempre a pranzo e cena, potrebbe fare proprio al caso vostro. Situato a pochi metri dall'uscita Agropoli sud della variante, è un localedalle poche pretese, arredamento semplice e tanta sostanza. Il menù c'è, ma ogni giorno c'è una proposta differente, fra le quali abbiamo scelto un ottimo risotto alla zucca (piatto forte della recensione), e una succulenta salsiccia alla brace con insalata mista. Ricapitolando, due primi, due secondi, due contorni,acqua, mezzo litro di vino e coperto per soli 20 euro, che volete di più dalla vita? Dimenticavo, c'è anche la pizza e una buona selezione di primi e secondi piatti di pesce. Recensione fatta di fretta per un pasto consumato in fretta.Non lo dico mai, comunque alla prossima.



Il piatto forte di questa recensione è il "risotto alla zucca".




Tracklist consigliata : Neffa - Aspettando Il Sole
Arisa - Sincerità

sabato 14 febbraio 2009

La Pignata



La Pignata


Via Francesco D'Amato 58 - Bracigliano (SA)
Tel/Fax 081-969580 - 348-7643791 - Chiuso il mercoledì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5


Come arrivare : cari lettori, purtroppo questa volta la sezione qui presente non vi sarà moltod'aiuto, in quanto per ignoranza del luogo mi sono raccomandato a San Tom Tom, precisissimo nel portarmi sino alla via desiderata (il civico me lo sono trovato da solo). Comunque, è possibile arrivare a Bracigliano sia uscendo a Mercato San Severino sull'A30 (la prima uscita senza pedaggio venendo da Salerno), che da Fisciano, proseguendo poi per Bracigliano ed arrivati in paese chiedere informazioni, come si faceva una volta. "La Pignata" ha un ampio parcheggio vicino al locale senza parcheggiatore abusivo.


Di sicuro è meglio andare a Bracigliano in estate, sia per godere delle sue rinomate ciliege che della temperatura più bassa dovuta alla sua posizione collinare, ma in questa metà di febbraio dominata da un vortice di aria polare vale lo stesso la pena di avventurarsi fin quassù e trovare zero gradi di temperatura, se ci si viene per andare a cenare a "La Pignata". Il locale, a stretta conduzione familiare,è molto piccolo e raccolto, non più di dieci tavoli per i quali è meglio prenotare in tempo, specie nel fine settimana. All'interno, grazie al climatizzatore, c'è parecchio caldo, certo ci sarebbe stato meglio un camino, ma forse non ce n'era lo spazio. Ci accomodiamo e subito ci viene proposto il superbo antipasto della casa, che sembra davvero non finire mai : prosciutto e capicollo, mallone (specialità della valle dell'Irno preparato con biscotti di grano, cime di rapa e patate), fagiolata in tegamino, gateau di patate, frittelline di pasta cresciuta, verdure miste, bocconcini e formaggio ricoperto di noci e miele. Una porzione è più che abbondante per due persone, così come il piatto di cortecce al "piesco" (monte che si trova da quelle parti), con salsiccia, cipolle, pomodorini, servito con peperoncino e formaggio a parte, per chi li predilige. Si chiude non con il dolce, ma bensì con il piatto dessert, un trittico di tre dolci differenti (chiacchiere, panna cotta ai frutti di bosco e un muffin alle mele, squisito) tutti fatti in casa. A causa della brutta esperienza capitatami in mattinata (un posto di blocco sul lago di Conza dove mi sono congelato per venti minuti in attesa che i terminali funzionassero) ho passato la giornata col il timore di reincontrare le forze dell'ordine, e pertanto non ho potuto concludere degnamente la cena con un bel digestivo, optando per un più semplice (ed analcolico) caffè gentilmente offerto dalla casa."La Pignata" è dunque un ottimo ristorante dove mangiare bene spendendo il giusto (2 coperti, acqua, 1/4 di vino, 1 antipasto, 1 primo, 1 dolce a 22 euro), e che necessita di più visite per testare bene tutta la sua ampia offerta gastronomica (c'è anche la pizza ed una buona selezione di carni nazionali ed estere). P.s.: inauguriamo con questa recensione la nascita di una piccola appendice,e cioè "il piatto forte", semplicemente la fotografaia del piatto più siginificativo e rappresentativo dell'escursione gatronomica.Spero che vi piaccia.
Il piatto forte di questa recensione è il "piatto dessert"


Tracklist consigliata : Jann Arden - Insensitive
Scarlet - Indipendent Love Song

martedì 3 febbraio 2009

La Vecchia Scuderia


La Vecchia Scuderia
Via A. Fortunato - Penta di Fisciano (SA)
Tel. 089-958040 Giorno di chiusura: martedì sera Tipo di cucina : sfiziosa/casereccia/pubbistica
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : dal raccordo autostradale Salerno-Avellino prendete l'uscita Lancusi, poi proseguite in direzione Fisciano fino a trovare il locale alla vostra sinistra in un portico di un palazzo grigio chiaro. Ampio parcheggio di fronte senza abusivi.
Indovinello : se in un paese tutti i ristoranti sono chiusi di lunedì, ed un ordinanza sindacale obbliga tutti i cittadini a mangiare solo ed esclusivamente in ristorante, cosa mangiano i cittadini il lunedì? Risposta : mangiano a casa, oppure vanno a "La Vecchia Scuderia". Ho introdotto la recensione con un'adattamento non ortodosso del celeberrimo paradosso del barbiere di Bertand Russell poichè mi sono accorto, durante l'organizzazione di questa serata dove sanremo dovuti essere in 5 ed invece eravamo in 4, che molti locali chiudono proprio di lunedì sera. Comunque, un buon posto dove andare c'era, e cioè "O' Tagliero" di Banzano di Montoro Superiore, ma una volta giunti fin lassù, fra tormente di neve e frane, un cartello ci accoglie dicendoci che il locale sarà chiuso per rinnovo fino al 20 marzo. Quindi la "Vecchia Scuderia" è stata un ripiego? Sì, ma rientrava nel novero delle opzioni. "La Vecchia Scuderia" è un bel pub-pizzeria ben arredato con panche di legno e pietra ai muri, caciocavalli e salumi di plastica appesi ad un cerchio di rame, talmente realistici che bisogno toccarli per rendersi conto della loro artificiosità, ed è situata al centro della frazione di Penta alla base di un palazzo di recente costruzione. La ristorazione classica purtroppo è disponibile solo nelle serate di fine settimana e a pranzo, quando è possibile assagiare primi piatti e carni della tradizione della valle dell'irno, così dobbiamo accontentarci di un buon fritto misto composto da arancini (fatti a mano, con pomodoro e tanta mozzarella), patatine, mozzarelline e crocchettine, deliziose quest'ultime. Continuamo quindi con la pizza, che qui è possibile scegliere fra più di 40 varianti, fra cui degne di menzione la "cavallo pazzo" con melenzane e salame e la bufalina (ovviamente con mozzarella di bufala). Si chiude con meloncello e due porzioni di dolci, una sacher (novità!) e una ricotta e pera (stra-inflazionata), per un conto di 68 euro totali (4 fritti-4 pizze-6 birre medie-4 liquori - 2 dolci- coperto e servizio, va bene così?) e la certezza di sapere dove andare il lunedì sera.
Tracklist consigliata : Negrita - Che Rumore Fa La Felicità?
Oasis - I'm Outta Time

domenica 1 febbraio 2009

La Casareccia


La Casareccia
Via Vuccolo Maiorano - Capaccio Scalo (SA)
Tel.: 0828/730998 - 339/6353829 - Chiuso il Martedì
Tipo di cucina : casereccia/cilentana
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5
Come arrivare : da Salerno, prendete l'A3 in direzione sud ed uscite a Battipaglia, poi proseguite in direzione Agropoli fino allo svincolo per Roccadaspide. Indi proseguite in direzione Roccadaspide fino a trovare il locale alla vostra sinistra, circa un km dopo il bivio per Capaccio capoluogo.
Ci sono dei locali che nel proprio nome racchiudono tutta la loro essenza, nel bene e nel male. Uno di questi è sicuramente "La Casareccia", che nell'essere casareccio ci ha azzeccato in pieno, anche troppo. Ci troviamo a Capaccio, quasi al confine con Roccadaspide, quindi alle porte del Cilento più selvaggio, terra fatta di piatti semplici e sostanziosi, di vini pesanti che lasciano le macchie sui denti e sui bicchieri. Il locale è molto ampio, un classico in questi posti dove lo spazio a disposizione, in relazione all'esiguità della popolazione, non è mai stato un problema. Vi sono due sale, in una delle quali, essendo sabato, si balla e si canta, ragion per cui viene subito scartata. Veniamo fatti accomodare in una sala dove stranamente c'è un vecchio lcd Inno-Hit che trasmette "Che tempo che fà" e poi "Superquark", davvero inusuale in questo periodo storico (difatti, di lì a poco la storia di Mata Hari verrà sostituita da Garfield su Italia1). Iniziamo con l'antipasto della casa, accompagnato da biscotti di grano con pomodoro, composto da bocconcini, cavolfiori, finocchi, capocollo, pancetta salame e prosciutto, ottimo ed abbondante. Continuamo con i primi suggeriti dal cameriere (occhio, qui non c'è il menù per la ristorazione, ma cè quello per le pizze), fra i quali scegliamo dei fusilli (buoni nellafattura, in stile felittese per intenderci, ma dal sugo troppo acquoso, come del resto è normada queste parti) e dei ravioli (buoni, ma un pò troppo crudi). Entrambi i primi comunque sonofreschi e fatti a mano, e dalle porzioni più che generose, ragion per cui passiamo direttamente al dolce, una torta paradiso (panna e nutella con scaglie di cioccolato bianco grattugiate) con un meloncello, conto molto basso di soli 25 euro, compresi vino, pane e coperto, ed un locale con tanti margini di miglioramento possibili, ma forse a loro va bene così.
Tracklist consigliata : Jennifer Hudson - Spotlight
Katy Perry - Hot 'N Cold

lunedì 19 gennaio 2009

Anche Ingiropermangiare su Facebook

Ingiropermangiare, che ha come vocazione il voler arrivare ad un pubblico il più vasto possibile, non poteva esimersi dal mettersi in mostra nella più famosa vetrina virtuale di questo scorcio di millennio. E' quindi disponibile qui il suo spazio su Facebook. Aggiuntelo!

sabato 10 gennaio 2009

La Vaca Loca


La Vaca Loca

Via Variante, 5 - Pratola Serra (AV)
Tel.: 0825 95 60 67 /39 340 62 68 607 - Chiuso il Martedì
Tipo di cucina : regionale / steak house
Fascia di prezzo :media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da Salerno, prendete il raccordo Salerno-Avellino ed uscite in direzione dell'autostrada Napoli-Bari, poi seguite le indicazioni per Foggia-Montemiletto fino a trovare il locale sulla vostra sinistra. Un consiglio : seguite le pietre miliari della via Appia, arrivati al km 298 + 200 troverete il locale.

Aviaria, Sars, latte alla diossina, pollo irlandese alla diossina, e ovviamente la più famosa, la mucca pazza. Di finte contaminazioni alimentari siamo stati praticamente sommersi negli ultimi anni, complice l'allarmismo ingiustificato dei media. Dal caso appuntopiù clamoroso, la mucca pazza, prende il nome questo caratteristico ristorante irpino, che,se siete salernitanti, vale davvero la pena visitare nonostante la distanza. "La Vaca Loca"si trova sull'antica via Appia che conduce nelle puglie, nel comune di Pratola Serra, famoso in passato per la produzione in loco della mitica "Arna" della Fiat. Il locale dall'esternosi presenta come una casa di campagna in pietra, e nonostante il freddo di questi periodi all'interno si respira un atmosfera calorosa, alla quale contribuisce sicuramente il grandebarbecue a vista in sala, che è poi la caratteristica principale del posto. Appena accomodatisfogliamo il menù e decidiamo di partire con l'antipasto della casa, un ottimo rotolo di mozzarellacon bresaola e parmigiano, accompagnata da tre cocottine calde di polenta con fagioli porcini, fagioli al sugo e patate con spinaci, ottime ed accompagnate da un buon prosciutto locale.Proseguiamo quindi con dei fusilli al tartufo di Bagnoli Irpino, non prelibato come quello di Alba ma comunque strepitoso, e l'ottima "tira de asado", che altro non è che costatelle di manzoalla brace condite a fine cottura con il "chimichurri", delle spezie aromatiche miscelate ad olioe aceto. La carne, per rimanere sempre calda e gustosa, viene servita in tavola su di unoscaldavivande in rame che sorregge una bistecchiera di ghisa, sotto la quale si trova una fiammaalimentata ad alcool. La carne è quindi davvero deliziosa, anche se un pò cruda per via dello spessore,ma d'altronde è la sua peculiarità. Le porzioni sono decisamente abbondanti, sia per quel che riguarda la pasta che la carne, quindi è possibilissimo ordinare per uno e mangiare in due.Con il coperto, acqua, vino locale, insalata e un'ottimo pan di spagna crema chantilly e fragolinespenderete circa 40 euro, incluso un buon passito di pantelleria. Viva la vaca, viva la vida.

Tracklist consigliata : Nu Nrg - Kosmosy
Aphex Twin - Flim