venerdì 6 novembre 2009

Club Amici Del Peperoncino

Club Amici Del Peperoncino





Via Altimari 13 - Salerno (Giovi)
Tel.: 3338630926 - Chiuso : lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 3/5

Come arrivare : premesso che per arrivare al locale si potrebbe anche sfruttare la nuova uscita dell'A3 di San Mango, il modo migliore per arrivare al ristorante è quello di uscire allo svincolo Pastena/Giovi della tangenziale di Salerno e seguire le indicazioni per il locale che iniziano già dal suddetto svincolo. Attenzione : per arrivare al parcheggio del locale è necessario percorrere una discesa parecchio ripida e stretta, durante la quale potreste essere costretti a tornare indietro per l'incontro con qualche vettura che procede in senso contrario al vostro.



E' da un bel pò che mancavo dalle ridenti colline giovesi, sebbene mi fossi ripromesso di tornarci presto per testare un locale che mi era stato consigliato circa un anno fa, e cioè quello di cui ora vi vado a narrare. Il "Club Amici del Peperoncino" si presenta come un classico ristorante a gestione familiare (nel verosenso della parola : si mangia a due passi dalla cucina e sembra davvero di essere invitati a cena dal titolare/padrone di casa). Ci siamo capitati in un sabato sera dove, a nostra insaputa, il menù è fisso e non c'è possibilità di scegliere le portate. Poco male,per me non è un problema, a pensarci bene il menù nei ristoranti è da parecchio che non lo leggo, mi affido tranquillamente ai consigli del cameriere/maitre/titolare o chicchessia. Indi, anche stavolta ci accomodiamo in una sala più piccola rispettoalla principale, occupata da una festa privata, e serviti da due ragazzi evidentemente figli del titolare (o comunque parenti)ordiniamo le bevande e l'intero menù della serata. Si inizia come sempre dall'antipasto, molto ricco e saporito, con bocconcini,cappelle di fungo sott'olio, frittatine di zucchine, melanzane a funghetti, funghi sott'olio, salame a fette, capicollo e prosciutto.Sufficiente, direte voi, ma iniquo, essendo che nei tavoli accanto al nostro ho visto servire anche zucca sott'olio ed altri formaggiche evidentemente dovevano essere serviti anche a noi. Proseguiamo con i primi, davvero buonissimi, un tegamino di gnocchi alle patate con tantoformaggio fuso e un piatto di fusilli e ravioli, caserecci e fatti in casa come del resto tutte le pietanze che si servono in questo locale. Francamente le porzioni sono così abbondanti che non ce la sentiamo di proseguire con la carne, quindi ordiniamo solamente la buoan tortaal cacao della casa e l'amaro, anch'esso fatto in casa e servito in una brocca, con un coppino minuscolo per estrarlo. Tutto bene, direte voi?Ed inveve no : il conto, composto solamente da una cifra tonda tonda, 50 euro (che presumo sia il risultato di due menu a prezzo fisso da 25)ci viene sparato come se avessimo consumato tutto il menù, cosa non vera. Considerate poi che l'attesa è a volte snervante, e capirete il perchèdi questo inusuale 3/5.





Il piatto forte di questa recensione è l'"antipasto misto"
Tracklist consigliata : Mogwai - Fear Satan
Mouse On Mars - Tensual

martedì 6 ottobre 2009

Il Piacere Di...

Il Piacere Di...



Via Casone 27 - Ornito di Giffoni Valle Piana (SA)
Tel.: 338/4991871 (Gerardo) - 338/1886436 (Enzo) - 338/4847244 (Gaetano)
Aperto solo il venerdì, sabato e domenica
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5


Come arrivare : se non siete pratici delle zone di Giffoni e delle sue frazioni è meglio affidarsi al navigatore, in quanto la frazione Ornito non è segnalata in alcun posto.Ad ogni modo, si può arrivare al ristorante dalla frazione di Santa Mari a Vico, subito dopo la chiesetta girare a destra e proseguire in direzione Giffoni Valle Piana, lungo la strada provinciale 196, oppure arrivare a Giffoni e subito dopo il complesso del cinema Valle girare a destra, sempre sulla 196, fino ad arrivare ad Ornito. Appena vedete le prime case siete arrivati, troverete l'insegna rossa del locale al di sotto di una casa che si arrampica sulla collina. Parcheggio libero al di sopra della struttura.


Il club gastronomico "Il Piacere Di..." ha aperto i battenti da appena due settimane, il 20 settembre per la precisione. Ne sono venuto a conoscenza tramite una locandina trovata per caso in un negozio, proponendomi quanto prima di visitarlo per far cosa gradita sia a me che ai miei eventuali lettori. Così in una domenica autunnale ancora troppocalda per i miei gusti muoviamo alla volta di Ornito, simpatica frazione della cittadina del festival del cinema, che non so se ha a che fare con gli uccelli o meno. Troviamofacilmente il locale, che è semivuoto, prendiamo posto dopo aver atteso un pochetto le attenzioni delle maestranze, attesa spesa nell'osservazione della sala di ristorazione davvero elegante e rustica al tempo stesso, con tanta pietra e colori pastello alle pareti. Iniziamo come sempre con l'antipasto che a dire il vero avrei voluto più abbondante,essendo che quello propostoci oltre ai soliti bocconcini prosciutto pancetta e capicollo aveva solamente due melenzane imbottite, comunque buone. Da bere ci viene proposto un ottimo aglianico imbottigliato a Santa Paolina per conto del ristorante, corposo e servito alla giusta temperatura. Piccola pecca del locale è quella di non servire primila domenica sera a causa dell'assenza dello chef, coì siamo costretti nostro malgrado a ripiegare su un delizioso misto di carne arrosto, con salsicce, costarizze ed agnello, il tutto accompagnato da una buona insalata mista. Al posto del pane a biscotto più volte proposto dal cameriere optiamo per una focaccia appena sfornata, il che ci indica che qui è anche possibile ordinare la pizza. Come gradito dono dopo la carne ci viene offerto un cestino di castagne, che mi commuovono sia per il gesto ma soprattutto perchèmi ricordano che è iniziato l'autunno, la stagione più bella dell'anno poichè è anche la più lontana da quello schifo dell'estate. Chiudiamo in bellezza con una torta che definrie deliziosa è poco, e cioè la "mela e noci" che poi ho saputo essere prodotta dalla pasticceria "Festival", una squisitezza composta da un letto croccante di noci sulquale viena adagiato una mousse di mela e cannela, che davvero si scioglie in bocca. Da provare, credetemi. Un meloncello e chiediamo il conto che è di soli 29 euro,coperto e bevande comprese. I puntini sospensivi del ristorante quindi riempiteli voi, a seconda di cosa vi faccia piacere. Da ritornarci, soprattutto per provare i primi e riassaggiare di nuovo la torta.





I piatti forti di questa recensione sono la carne alla brace e la torta mele e noci
Tracklist consigliata : Basement Jaxx-Feelings Gone
Dj Tiesto - Escape Me

mercoledì 30 settembre 2009

Sant'Alfonso

Sant'Alfonso

Via Sant' Alfonso, 6 - Furore (SA)
Tel.: 089 830515 - Chiuso : mai
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da Salerno, percorrete la statale 163 fino a superare Amalfi, quindi proseguite per Agerola/Pogerola e poi per Furore. Arrivati in paese troverete le indicazioni per l'agriturismo che si trova sul versante di una montagna che affaccia direttamente sulla costa. Si parcheggia nello spiazzo sovrastante e si percorrono a piedi i circa 100 scalini che vi separano dalla struttura.

Furore, che secondo alcuni prende nome dalla particolare intensità delle onde che si infrangono sulle sue coste, si trova più o meno a metà strada fra la città di Salerno e quella di Napoli, cioè fra due delle più popolate province d'italia. E allora mi chiedo com'è possibile che in una mitissima serata di inizio autunno in un grazioso agriturismo come il “Sant'Alfonso” gli italiani siano praticamente assenti (a parte noi?). Forse che inglesi, tedeschi e francesi siano più vicini alla costiera amalfitana, oppure semplicemente siano più sensibili al richiamo del bello? Mah. L'agriturismo in oggetto si trova al di sotto di un picco roccioso all'interno di un vecchio casale del 600 finemente ristrutturato, che si affaccaia direttamente sul mare. Grazie al clima ancora mite, è possibile ancora mangiare fuori, non godendo purtroppo a causa dell'oscurità del meraviglioso panorama che si offrirebbe ai nostri occhi. Ci accomodiamo ad un bel tavolo rotondo e dopo poco il gentile cameriere ci elenca verbalmente i piatti. qui si mangia di terra, vista anche l'altitudine, così iniziamo con l'antipasto misto di bocconcini e ricotta della vicina Agerola, fiori di zucca ripieni di mozzarella, carciofini sott'olio, pomodori secchi , torte rustiche agli spinaci, arancini di riso, calzoncelli alla ricotta, popacelle ripiene e prosciutto. in una parola, squisito. Proseguiamo con i primi, che qui cambiano spesso, e che stavolta sono gnocchi alla sorrentina e crespelle mozzarella e funghi porcini, entramb ottimi e abbondanti. Dolce chiusura con l'immancabile ricotta e pera (fatta in casa) e con una delizia al limone, mirto per digerire e conto di soli 35 euro totali. Ogni tanto, vale la pena fare qualche chilometro in più, anche perchè poi ci si può fermare a dormire in un posto meraviglioso dove l'unico rumore che sentirete sarà il vostro respiro.

Il piatto forte di questa recensione è "crespelle ai funghi porcini"

Tracklist consigliata : Swing Out Sisters - Am I The Same Girl

Télépopmusik-Breathe

Da Sasà

Da Sasà

Via Degli Orti, 22 - Salerno (SA)
Tel.: 089/220330 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : caserecci/marinara
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : il locale si trova nei pressi di Corso Vittorio Emanuele, quindi non pensate di trovare facilmente parcheggio nei paraggi. Potete provare al parcheggio del trincerone, o nelle strisce blu circostanti piazza Malta o direttamente nel parchegio sotterraneo della suddetta piazza.

E' sempre un piacere scoprire che esistono dei ristoranti simili. Dei posti dove si viene accolti come amici, dove buona parte dei commensali sono degli habituè (ma non per questo vengono trattati meglio e prima degli altri) e dove si respira un'aria davvero conviviale. “Da sasà” è appunto un ristorante così, raccolto e ben gestito dal simpatico titolare. I più ricorderanno la vecchia sede di via Diaz, mentre ora siamo in via degli Orti, proprio dietro la banca “monte dei paschi di siena” sul Corso Vittorio Emanuele. Arrivati verso le nove il ristorante è già quasi pieno, ma nonostante ciò riusciamo a trovare un posto dove sedere. Appena accomodati ordiniamo acqua e vino della casa per poi tuffarci sull'antipasto di mare della casa, che è composto da un insalata di polipo fresca, alici impanate, frittelline di alghe calde calde e crocchette di patate. Dalla vasta scelta di primi scegliamo delle buone lagane ceci e cozze e un bel piatto di tubetti al coccio, cioè le gallinelle di mare, che ci vengono portate intere in un piatto a parte per poi essere unite alla pasta. Entrambi i primi sono più che abbondanti e ben cotti, ma c'è ancora lo spazio per una buona frittura di alici, triglie e calamari con qualche gambero a fare compagnia, senza contorno che non ce n'è bisogno, quando una frittura merita. Per dolce una porzione di cassata e come digestivo un bicchierino di limoncello. Conto di appena 40 euro per tanta freschezza in tavola, servizio veloce e cortese a due passi (reali) dal corso cittadino.

Il piatto forte di questa recensione è "tubetti al coccio"

Tracklist consigliata : Kings Of Convenience - Mrs Cold Whitney Houston - Million Dollar Bill


sabato 19 settembre 2009

Angolo Masuccio



Angolo Masuccio


Via Masuccio Salernitano 45 - Salerno
Tel.: 333/6953085 - Chiuso il martedì e la domenica sera fino a giugno, da giugno chiuso la domenica a pranzo e il martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : il locale si trova in una zona pedonale (non poteva essere altrimenti!), quindi il parcheggio è un pò problematico. In ogni caso, si può cercare parcheggio nei dintorni ricordando che nelle strisce blu si paga sino alle ore 21 esclusi i giorni festivi in cui la sosta è gratuita. Il ristorante si trova all'incirca all'altezza del bar Embarcadero.

Prima premessa di carattere storico : Masuccio Salernitano era uno scrittore, di origine salernitana, il cui libro "Il Novellino", per il forte contenuto anticlericale,fu inserito ne l' "Index Librorum Proibitorum", l'elenco dei libri proibiti stilato dalla Santa Inquisizione. Una figura di stretta attualità quindi, viste le vicissitudini della libertà di stampa in Italia. Da questa figura storica prende il nome la via, parallela a via Dei Mercanti, che ospita l'osteria di cui andremo a parlare. Il ristorante in oggetto si presenta come un posto davvero molto raccolto, non più di tre tavoli al suo interno e qualcosa in più fuori, tempo permettendo. Essendo una serata un pò umida, decidiamo comunque di accomodarci all'interno, decisamente molto caratteristico. Il locale come dicevo ha pochi tavoli, e per razionalizzare gli spazi la cucina si trova ad un livello superiore al quale si accede da una scala a chiocciola. Ci accomodiamo e subito ordiniamo le bevande, acqua e vino rosso di produzione locale, poi partiamo con i deliziosi antipastiche una volta tanto esulano dal classico prosciutto e bocconcini. Su di un piatto troviamo infatti ben adagiate melanzane arrostite, un involtino di patate e mortadella, una frittatinadi cipolle rosse di Tropea, un mezzo peperone imbottito ed un medaglione di parmigiana di melanzane. Tutto ottimo, tutto delizioso, e nel piatto ovviamente non rimane nemmenouna briciola. Passiamo quindi al'ordinazione del primo, dal quale scegliamo un piatto povero, ma che se se fatto davvero bene risulta delizioso, lo scarpariello. Seconda premessadi carattere storico : lo scarpariello prende nome dall'usanza dei calzolai di preparare un piatto molto semplice e dall'esecuzione rapida durante le pause lavorative, usandospesso come ingredienti i pezzi di formaggio che la clientela meno abbiente usava come pagamento in natura. Lo scarpariello che potete assaggiare in questo locale è davvero ottimo,e talmente abbondante che un piatto basta e avanza per due, con tanto sugo e formaggio e una bella guarnizione di basilico che non guasta mai. Proseguiamo ordinando una deliziosa salsiccia alla brace con provola, cotta al punto giusto e succosa, e poi chiudiamo con la panna cotta al cioccolato ed un meloncello. Conto di 44 euro che ci vengono depennatia 40, impressione più che positiva di un ristorante che avrei fatto meglio a conoscere prima. Ma c'è sempre tempo.


Per questa recensione non c'è un solo piatto forte, ma tutte le portate.



Tracklist consigliata : CCCP - A Ja Ljublju SSSR

CCCP - Morire

La Terrazza Di Pulecenella

La Terrazza Di Pulecenella

Via Scavate Case Rosse 88 - Salerno
Tel.:089384832- Chiuso il ?
Tipo di cucina : pizza e solo pizza
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : nonostante in molti credano che la pizzeria si trovi a Pontecagnano, in realtà il locale si trova completamente nel comune di Salerno, essendo alla destra del fiume Picentino che funge da confine fra le due città. Arrivarci è molto semplice, basta uscire dalla tangenziale allo svincolo di Pontecagnano e proseguire in direzione del bowling, senza girare però a sinistra in direzione della struttura ludica ma proseguendo verso la linea ferrovia. Troverete delle persone che aspettano fuori il proprio turno ma non un'insegna, quindi fermatevi e trovate parcheggio nei dintorni. Vivamente consigliata la prenotazione, poichè i coperti sono davvero pochi.

In circa due anni di bloggheggiamento, mi sono dedicato molto raramente alle pizzerie tout court, un pò perchè non adoro la pizza, un pò perchè trovarne una davvero buona è un impresa.Ma ogni impresa degna di tale nome può essere affrontata e superata, quindi vi parlerò di una pizzeria che vale davvero la pena provare, sempre che non la conosciate già. Sto parlando ovviamente della pizzeria "La Terrazza Di Pulecenella", un locale molto spartano ma davvero imbattibile nella sostanza. Trovarlo, se si sà dov'è, è semplice, altrimenti potrebbe risultareun pò problematico in quanto non dotato nemmeno di insegna. La pizzeria è davvero piccola, una saletta ricavata in una vecchia stanza in pietra con soffitto a cupola, ed un trompe l'œil a far da parete. Ci si accomoda (se c'è posto) e si ordinano le pizze che qui hanno tutte i nomi di famose località turistiche campane, sia della costiera cilentana che amalfitana,oltre alle più classiche margherite & co. Poche concessioni agli sfizi, al massimo l'attesa della pizza può essere interrotta da un piattino di deliziose ciliegine di bufala, ma vale la pena aspettare e mangiarle direttamente sulla pizza. Il servizio è molto veloce, anche se è sabato, soprattutto per assicurare il veloce ricambio dei tavoli, così pochi minuti dopole bevande si materializza sotto i miei occhi una deliziosa margherita all'antipasto (non so come la chiamano, ma io essendo orfano di Ciripizza la chiamo ancora così) con cinque deliziose ciliegine di bufala e tanto prosciutto crudo (messo all'uscita del forno, ovviamente). Pizza straordinariamente buona, soffice e dal bordo alto, che sazia senza riempire troppo. Si chiude purtroppo senza dolce, ma non ne facciamo un dramma, 18 euro per due pizze con birra e acqua non è propriamente un prezzo basso ma come sempre la qualità si paga.


Il piatto forte della recensione è ovviamente la "pizza"


Tracklist consigliata : Editors - An End Has A Start

The Libertines - Can't Stand Me Now

sabato 29 agosto 2009

Fondo Lazzaro

Fondo Lazzaro

Via Campigliano - San Cipriano Picentino (SA)
Tel. 089/882068 - 340/2640922 - Chiuso il Martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da Fuorni, superate il carcere e poi il cementificio in direzione Giffoni. Poco prima del bivio che porta a Filetta troverete sia l'insegna del ristorante che quella della palestra "Mary Regalino", girate lì e troverete dopo circa 100 metri il locale. Ampio e libero parcheggio.

Avevo proprio bisogno di un posto come "Fondo Lazzaro". Dopo qualche locale più o meno schiccoso è stata uan gioia trovare un ristorante casereccio nel vero senso della parola, con la mamma ai fornelli, le figlie che servono in tavola e gli uomini che si prendono cura dell'orto
dal quale si ricavano le verdure che si possono mangiare poi a tavola. Difatti, più che di un ristorante parliamo di un vero e proprio agriturismo, con tanto di camere per poter pernottare. Ma ora limitiamoci a parlare della ristorazione. Il ristorante si presenta da subitoben arredato, con una grande sala con tavoli in legno e sedie robuste, ed una credenza antica che alla modernità ha concesso una radio ed un televisore. Si può anche mangiare fuori su degli spartani tavoli bianchi in plastica, e godere di un bel venticello fresco. Iniziamo il desinare con l'obbligatorio antipasto della casa, che qui è davvero delizioso. Parmigiana di melanzane, zucchine alla scapece,
friarielli e pomodorini, melanzane a funghetto ed ancora bocconcini con prosciutto, capicollo e pancetta. Ah, dimenticavo la presenza di uno squisito involtino di patate e pancetta. Già pieni, complice il pane casereccio e le scarpette, ordiniamo due splendidi primi piatti, delle cortecce melanzane e provola e delle tagliatelle alla bolognese che, date le porzioni, basterebbero tranquillamente per quattro. Si potrebbe anche continuare con carne oppure pizza, ma francamente non ce la sentiamo. Unica nota dolente l'assenza dei dolci (in quasi due anni di attività, è la seconda volta che mi accade!), ma tutto passa in secondo piano davanti ad un conto di soli 27 euro conmpreso vino (buono e pesante come tradizione sanciprianese) acqua e coperto, ed un limoncello per la laboriosa digestione che ci aspetta. Non lo faccio mai, ma qui di sicuro ci ritorno. Anche perchè voglio il dolce.

Per questa recensione, i piatti forti sono due : "tagliatelle alla bolognese" e "antipasto misto"
Tracklist consigliata : Negrita - Gioia Infinita
Madonna - Celebration