sabato 14 novembre 2009

Al Portico

Al Portico



Via G.Budetti 68 - Pontecagnano Faiano (SA)
Tel. 089/383538 - Chiuso il lunedì - aperto a pranzo
Tipo di cucina : braceria/pizzeria
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dall'uscita Pontecagnano della tangenziale proseguite in direzione del centro di Pontecagnano, superate il ponte sul fiume Picentino e poi prendete la prima traversa sulla destra (dove c'è la pizzeria Negri). Troverete il locale dopo poco sulla vostra destra. Il parcheggio c'è ed è all'interno della struttura, senza abusivi, ma nel caso fosse pieno poco più avanti c'è un enorme parcheggio pubblico gratuito.



Per la serie "dove andare a mangiare il mercoledì sera tardi dopo il cinema che si paga poco e ci possono andare anche i pezzenti" vi presento questa new entry, che si trova nell'ormai storica location di via Budetti 68 a Pontecagnano (ex Galleon, ex New Tam Tam,ex boh?). "Al Portico" è una pizzeria-ristorante-braceria davvero molto elegante, ci si accomoda in sedie in corda di nylon e si cena in un ambiente forse un pò troppo illuminato ma comunque piacevole, sottolineato da due schermi che proiettano incessantemente sfilate di moda. Ci posizioniamo proprio di fronte alle due grosse braci per cuocere la carne, che qui sono a vista, mentre invece la cucina ed il forno a legna per le pizze sono un pò più defilati. Dal corposo menù (c'è di tutto, antipasti mare/terra, primi, secondi pizze e dolci) scegliamo un bel tagliere di salumi e formaggi, con prosciutto, salame, bresaola, pancetta, caciotte più o meno stagionate e al peperoncino. Proseguiamo con un bel piatto di ravioli ai porcini, solamente velati da pomodoro e prezzemolo e ripieni di morbida ricotta fresca. Approfittiamo quindi della brace alle nostre spalle per una deliziosa tagliata di entrecote argentina, servita calda in tavola su di un blocco di ghisa per poi essere adagiata nel piatto fra rucola, grana ed aceto balsamico. Buona, tenera, succosa e servita una volta tanto con dei coltelli che tagliano. Da bere un buon aglianico (un bicchiere, e non una bottiglia : pensate che pure i vigili adesso si sono messi a pazziare con i palloncini! Ma dove andremo a finire?) versato in un ampio calice e per chiusura di cena una porzione extra large di tiramisù fatto in casa, buono per davvero. Il conto è di 38 euro, per un tagliere, un primo piatto, entrecote, dolce, acqua vino e coperto. Abbordabile e pienamente meritato. Unico neo, l'attesa un pò troppo prolungata, ma credo che sia stata colpa della tavolata accanto a noi che festeggiava un compleanno. Consigliato, anche perchè a Milano per la stessa location e lo stesso cibo paghereste il doppio.



Anche per questa volta eleggo tutte le portate "piattoforte"

Tracklist consigliata : Bad Lieutenant - Sink Or Swim TurboFunk - Gotta Move

venerdì 6 novembre 2009

'A Funtana

'A Funtana



Via San Leonardo 148 - Salerno
Tel.: 328/9157342 - Chiuso la domenica
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dalla tangenziale di Salerno prendete lo svincolo Ospedale, troverete il locale dopo pochi metri sulla vostra sinistra, subito dopo una piccola chiesetta ed in corrispondenza di una fontana. E' anche possibile arrivarci seguendo la viabilità ordinaria e cioè la statale 18 in direzione Pontecagnano.



Mi è capitato spesso di uscire dal cinema con un certo languorino dovuto alla scarsa consistenza dei pop corn consumati fra una scena e l'altra, costosi come un pranzo medio al ristorante cinese e salati come le acque del Mar Morto. Per non impantarmi nei locali della zona fratelli Bandiera, a volte decido di spingermi un pò più in là, ma vuoi per l'orario,vuoi per la distanza del locale prescelto, mi capita spesso di trovare chiuso e di trovarmi a stomaco vuoto. Ma la soluzione c'è, e si chiama "'A Funtana". La trattoria "'A Funtana", si trova, guardacaso, di fronte ad una fontana, in una zona di grande passaggio fra l'ospedale Ruggi D'Aragona e San Giovanni di Dio (facevo prima a scrivere San Leonardo, ma sarebbe stato incorretto) e il mobilificio Aiazzone (provare per credere, ricordate? Comunque è morto). E' un buon ristorante da provare subito dopo il cinema, come dicevo pocanzi, grazie anche al nuovo sottopassaggio, e sappiate che qui si mangia solamente pesce. Chissà poi perchè, a guardar bene ha tutta l'aria di una trattoria dove troveresti dei piatti di terra, ma tant'è, Salerno è pur sempre una città di mare (inquinato). Entriamo dopo aver parcheggiato lungo la strada in divieto di sosta e, accompagnati dal corpulento proprietario, ci accomodiamo e ordiniamo l'antipasto di mare, finalmente diverso dai soliti polipi e gamberi marinati (che pure ci sono, ma non solo), con un ottimo assaggio di totani con patate e delle squisite seppie alla genovese, con tanta cipolla. Deliziose. Bruschette, vino e acqua ci traghettano verso il primo, che è ovviamente di mare, dei buonissimi paccheri con frutti di mare, e poi una saporita e leggera frittura di pesce con alici, triglie e calamari, tutti freschissimi. Purtroppo il dolce non c'è e tocca sopperire con un bicchiere di limoncello per addolcire il palato, conto di soli trenta euro per una leggera cenetta a due passi dalla città. Consigliato.


Il piatto forte della recensione è "paccheri ai frutti di mare"
Tracklist consigliata : Fuck Buttons - Lisbon Maru
Fuck Buttons - Surf Solar

Club Amici Del Peperoncino

Club Amici Del Peperoncino





Via Altimari 13 - Salerno (Giovi)
Tel.: 3338630926 - Chiuso : lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 3/5

Come arrivare : premesso che per arrivare al locale si potrebbe anche sfruttare la nuova uscita dell'A3 di San Mango, il modo migliore per arrivare al ristorante è quello di uscire allo svincolo Pastena/Giovi della tangenziale di Salerno e seguire le indicazioni per il locale che iniziano già dal suddetto svincolo. Attenzione : per arrivare al parcheggio del locale è necessario percorrere una discesa parecchio ripida e stretta, durante la quale potreste essere costretti a tornare indietro per l'incontro con qualche vettura che procede in senso contrario al vostro.



E' da un bel pò che mancavo dalle ridenti colline giovesi, sebbene mi fossi ripromesso di tornarci presto per testare un locale che mi era stato consigliato circa un anno fa, e cioè quello di cui ora vi vado a narrare. Il "Club Amici del Peperoncino" si presenta come un classico ristorante a gestione familiare (nel verosenso della parola : si mangia a due passi dalla cucina e sembra davvero di essere invitati a cena dal titolare/padrone di casa). Ci siamo capitati in un sabato sera dove, a nostra insaputa, il menù è fisso e non c'è possibilità di scegliere le portate. Poco male,per me non è un problema, a pensarci bene il menù nei ristoranti è da parecchio che non lo leggo, mi affido tranquillamente ai consigli del cameriere/maitre/titolare o chicchessia. Indi, anche stavolta ci accomodiamo in una sala più piccola rispettoalla principale, occupata da una festa privata, e serviti da due ragazzi evidentemente figli del titolare (o comunque parenti)ordiniamo le bevande e l'intero menù della serata. Si inizia come sempre dall'antipasto, molto ricco e saporito, con bocconcini,cappelle di fungo sott'olio, frittatine di zucchine, melanzane a funghetti, funghi sott'olio, salame a fette, capicollo e prosciutto.Sufficiente, direte voi, ma iniquo, essendo che nei tavoli accanto al nostro ho visto servire anche zucca sott'olio ed altri formaggiche evidentemente dovevano essere serviti anche a noi. Proseguiamo con i primi, davvero buonissimi, un tegamino di gnocchi alle patate con tantoformaggio fuso e un piatto di fusilli e ravioli, caserecci e fatti in casa come del resto tutte le pietanze che si servono in questo locale. Francamente le porzioni sono così abbondanti che non ce la sentiamo di proseguire con la carne, quindi ordiniamo solamente la buoan tortaal cacao della casa e l'amaro, anch'esso fatto in casa e servito in una brocca, con un coppino minuscolo per estrarlo. Tutto bene, direte voi?Ed inveve no : il conto, composto solamente da una cifra tonda tonda, 50 euro (che presumo sia il risultato di due menu a prezzo fisso da 25)ci viene sparato come se avessimo consumato tutto il menù, cosa non vera. Considerate poi che l'attesa è a volte snervante, e capirete il perchèdi questo inusuale 3/5.





Il piatto forte di questa recensione è l'"antipasto misto"
Tracklist consigliata : Mogwai - Fear Satan
Mouse On Mars - Tensual

martedì 6 ottobre 2009

Il Piacere Di...

Il Piacere Di...



Via Casone 27 - Ornito di Giffoni Valle Piana (SA)
Tel.: 338/4991871 (Gerardo) - 338/1886436 (Enzo) - 338/4847244 (Gaetano)
Aperto solo il venerdì, sabato e domenica
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5


Come arrivare : se non siete pratici delle zone di Giffoni e delle sue frazioni è meglio affidarsi al navigatore, in quanto la frazione Ornito non è segnalata in alcun posto.Ad ogni modo, si può arrivare al ristorante dalla frazione di Santa Mari a Vico, subito dopo la chiesetta girare a destra e proseguire in direzione Giffoni Valle Piana, lungo la strada provinciale 196, oppure arrivare a Giffoni e subito dopo il complesso del cinema Valle girare a destra, sempre sulla 196, fino ad arrivare ad Ornito. Appena vedete le prime case siete arrivati, troverete l'insegna rossa del locale al di sotto di una casa che si arrampica sulla collina. Parcheggio libero al di sopra della struttura.


Il club gastronomico "Il Piacere Di..." ha aperto i battenti da appena due settimane, il 20 settembre per la precisione. Ne sono venuto a conoscenza tramite una locandina trovata per caso in un negozio, proponendomi quanto prima di visitarlo per far cosa gradita sia a me che ai miei eventuali lettori. Così in una domenica autunnale ancora troppocalda per i miei gusti muoviamo alla volta di Ornito, simpatica frazione della cittadina del festival del cinema, che non so se ha a che fare con gli uccelli o meno. Troviamofacilmente il locale, che è semivuoto, prendiamo posto dopo aver atteso un pochetto le attenzioni delle maestranze, attesa spesa nell'osservazione della sala di ristorazione davvero elegante e rustica al tempo stesso, con tanta pietra e colori pastello alle pareti. Iniziamo come sempre con l'antipasto che a dire il vero avrei voluto più abbondante,essendo che quello propostoci oltre ai soliti bocconcini prosciutto pancetta e capicollo aveva solamente due melenzane imbottite, comunque buone. Da bere ci viene proposto un ottimo aglianico imbottigliato a Santa Paolina per conto del ristorante, corposo e servito alla giusta temperatura. Piccola pecca del locale è quella di non servire primila domenica sera a causa dell'assenza dello chef, coì siamo costretti nostro malgrado a ripiegare su un delizioso misto di carne arrosto, con salsicce, costarizze ed agnello, il tutto accompagnato da una buona insalata mista. Al posto del pane a biscotto più volte proposto dal cameriere optiamo per una focaccia appena sfornata, il che ci indica che qui è anche possibile ordinare la pizza. Come gradito dono dopo la carne ci viene offerto un cestino di castagne, che mi commuovono sia per il gesto ma soprattutto perchèmi ricordano che è iniziato l'autunno, la stagione più bella dell'anno poichè è anche la più lontana da quello schifo dell'estate. Chiudiamo in bellezza con una torta che definrie deliziosa è poco, e cioè la "mela e noci" che poi ho saputo essere prodotta dalla pasticceria "Festival", una squisitezza composta da un letto croccante di noci sulquale viena adagiato una mousse di mela e cannela, che davvero si scioglie in bocca. Da provare, credetemi. Un meloncello e chiediamo il conto che è di soli 29 euro,coperto e bevande comprese. I puntini sospensivi del ristorante quindi riempiteli voi, a seconda di cosa vi faccia piacere. Da ritornarci, soprattutto per provare i primi e riassaggiare di nuovo la torta.





I piatti forti di questa recensione sono la carne alla brace e la torta mele e noci
Tracklist consigliata : Basement Jaxx-Feelings Gone
Dj Tiesto - Escape Me

mercoledì 30 settembre 2009

Sant'Alfonso

Sant'Alfonso

Via Sant' Alfonso, 6 - Furore (SA)
Tel.: 089 830515 - Chiuso : mai
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da Salerno, percorrete la statale 163 fino a superare Amalfi, quindi proseguite per Agerola/Pogerola e poi per Furore. Arrivati in paese troverete le indicazioni per l'agriturismo che si trova sul versante di una montagna che affaccia direttamente sulla costa. Si parcheggia nello spiazzo sovrastante e si percorrono a piedi i circa 100 scalini che vi separano dalla struttura.

Furore, che secondo alcuni prende nome dalla particolare intensità delle onde che si infrangono sulle sue coste, si trova più o meno a metà strada fra la città di Salerno e quella di Napoli, cioè fra due delle più popolate province d'italia. E allora mi chiedo com'è possibile che in una mitissima serata di inizio autunno in un grazioso agriturismo come il “Sant'Alfonso” gli italiani siano praticamente assenti (a parte noi?). Forse che inglesi, tedeschi e francesi siano più vicini alla costiera amalfitana, oppure semplicemente siano più sensibili al richiamo del bello? Mah. L'agriturismo in oggetto si trova al di sotto di un picco roccioso all'interno di un vecchio casale del 600 finemente ristrutturato, che si affaccaia direttamente sul mare. Grazie al clima ancora mite, è possibile ancora mangiare fuori, non godendo purtroppo a causa dell'oscurità del meraviglioso panorama che si offrirebbe ai nostri occhi. Ci accomodiamo ad un bel tavolo rotondo e dopo poco il gentile cameriere ci elenca verbalmente i piatti. qui si mangia di terra, vista anche l'altitudine, così iniziamo con l'antipasto misto di bocconcini e ricotta della vicina Agerola, fiori di zucca ripieni di mozzarella, carciofini sott'olio, pomodori secchi , torte rustiche agli spinaci, arancini di riso, calzoncelli alla ricotta, popacelle ripiene e prosciutto. in una parola, squisito. Proseguiamo con i primi, che qui cambiano spesso, e che stavolta sono gnocchi alla sorrentina e crespelle mozzarella e funghi porcini, entramb ottimi e abbondanti. Dolce chiusura con l'immancabile ricotta e pera (fatta in casa) e con una delizia al limone, mirto per digerire e conto di soli 35 euro totali. Ogni tanto, vale la pena fare qualche chilometro in più, anche perchè poi ci si può fermare a dormire in un posto meraviglioso dove l'unico rumore che sentirete sarà il vostro respiro.

Il piatto forte di questa recensione è "crespelle ai funghi porcini"

Tracklist consigliata : Swing Out Sisters - Am I The Same Girl

Télépopmusik-Breathe

Da Sasà

Da Sasà

Via Degli Orti, 22 - Salerno (SA)
Tel.: 089/220330 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : caserecci/marinara
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : il locale si trova nei pressi di Corso Vittorio Emanuele, quindi non pensate di trovare facilmente parcheggio nei paraggi. Potete provare al parcheggio del trincerone, o nelle strisce blu circostanti piazza Malta o direttamente nel parchegio sotterraneo della suddetta piazza.

E' sempre un piacere scoprire che esistono dei ristoranti simili. Dei posti dove si viene accolti come amici, dove buona parte dei commensali sono degli habituè (ma non per questo vengono trattati meglio e prima degli altri) e dove si respira un'aria davvero conviviale. “Da sasà” è appunto un ristorante così, raccolto e ben gestito dal simpatico titolare. I più ricorderanno la vecchia sede di via Diaz, mentre ora siamo in via degli Orti, proprio dietro la banca “monte dei paschi di siena” sul Corso Vittorio Emanuele. Arrivati verso le nove il ristorante è già quasi pieno, ma nonostante ciò riusciamo a trovare un posto dove sedere. Appena accomodati ordiniamo acqua e vino della casa per poi tuffarci sull'antipasto di mare della casa, che è composto da un insalata di polipo fresca, alici impanate, frittelline di alghe calde calde e crocchette di patate. Dalla vasta scelta di primi scegliamo delle buone lagane ceci e cozze e un bel piatto di tubetti al coccio, cioè le gallinelle di mare, che ci vengono portate intere in un piatto a parte per poi essere unite alla pasta. Entrambi i primi sono più che abbondanti e ben cotti, ma c'è ancora lo spazio per una buona frittura di alici, triglie e calamari con qualche gambero a fare compagnia, senza contorno che non ce n'è bisogno, quando una frittura merita. Per dolce una porzione di cassata e come digestivo un bicchierino di limoncello. Conto di appena 40 euro per tanta freschezza in tavola, servizio veloce e cortese a due passi (reali) dal corso cittadino.

Il piatto forte di questa recensione è "tubetti al coccio"

Tracklist consigliata : Kings Of Convenience - Mrs Cold Whitney Houston - Million Dollar Bill