martedì 24 febbraio 2009
Il Vecchio Mulino
Il Vecchio Mulino
Via Pio X° 202 - Agropoli (SA)
Tel.: 0974/823830 - Chiuso il venerdì
Tipo di cucina : casereccia/cilentana
Fascia di prezzo : Bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : il modo più rapido per raggiungere il ristorante è quello di uscire allo svincolo "Agropoli sud" della variante alla SS18, in corrispondenza dell'ospedale, evitando dunque il traffico del paese. Una volta usciti allo svincolo di cui sopra continuate in direzione del centro della cittadina, superate il ponte sul fiume Testene e subito troverete il locale sulla vostra sinistra. Si parcheggia lungo la strada o nei dintorni, senza abusivi.
Il fascino di una località marittima spesso rimane intatto anche durante i freddi mesi invernali, anzi magari le poche persone che la popolano ne fanno apprezzare ancora di più la bellezza. E' questo il caso di Agropoli, meta estiva di orde di turisti abbastanza fissi, ma bella anche durante questo scorcio di febbraio. Potrebbe quindi capitarvi di dovervici recare come me per impegni imprevisti, e quindi quale occasione migliore per unire l'utile al dilettevole? Il ristorante "Il Vecchio Mulino", aperto sempre a pranzo e cena, potrebbe fare proprio al caso vostro. Situato a pochi metri dall'uscita Agropoli sud della variante, è un localedalle poche pretese, arredamento semplice e tanta sostanza. Il menù c'è, ma ogni giorno c'è una proposta differente, fra le quali abbiamo scelto un ottimo risotto alla zucca (piatto forte della recensione), e una succulenta salsiccia alla brace con insalata mista. Ricapitolando, due primi, due secondi, due contorni,acqua, mezzo litro di vino e coperto per soli 20 euro, che volete di più dalla vita? Dimenticavo, c'è anche la pizza e una buona selezione di primi e secondi piatti di pesce. Recensione fatta di fretta per un pasto consumato in fretta.Non lo dico mai, comunque alla prossima.
Il piatto forte di questa recensione è il "risotto alla zucca".
Tracklist consigliata : Neffa - Aspettando Il Sole
Arisa - Sincerità
sabato 14 febbraio 2009
La Pignata
Via Francesco D'Amato 58 - Bracigliano (SA)
Come arrivare : cari lettori, purtroppo questa volta la sezione qui presente non vi sarà moltod'aiuto, in quanto per ignoranza del luogo mi sono raccomandato a San Tom Tom, precisissimo nel portarmi sino alla via desiderata (il civico me lo sono trovato da solo). Comunque, è possibile arrivare a Bracigliano sia uscendo a Mercato San Severino sull'A30 (la prima uscita senza pedaggio venendo da Salerno), che da Fisciano, proseguendo poi per Bracigliano ed arrivati in paese chiedere informazioni, come si faceva una volta. "La Pignata" ha un ampio parcheggio vicino al locale senza parcheggiatore abusivo.
Di sicuro è meglio andare a Bracigliano in estate, sia per godere delle sue rinomate ciliege che della temperatura più bassa dovuta alla sua posizione collinare, ma in questa metà di febbraio dominata da un vortice di aria polare vale lo stesso la pena di avventurarsi fin quassù e trovare zero gradi di temperatura, se ci si viene per andare a cenare a "La Pignata". Il locale, a stretta conduzione familiare,è molto piccolo e raccolto, non più di dieci tavoli per i quali è meglio prenotare in tempo, specie nel fine settimana. All'interno, grazie al climatizzatore, c'è parecchio caldo, certo ci sarebbe stato meglio un camino, ma forse non ce n'era lo spazio. Ci accomodiamo e subito ci viene proposto il superbo antipasto della casa, che sembra davvero non finire mai : prosciutto e capicollo, mallone (specialità della valle dell'Irno preparato con biscotti di grano, cime di rapa e patate), fagiolata in tegamino, gateau di patate, frittelline di pasta cresciuta, verdure miste, bocconcini e formaggio ricoperto di noci e miele. Una porzione è più che abbondante per due persone, così come il piatto di cortecce al "piesco" (monte che si trova da quelle parti), con salsiccia, cipolle, pomodorini, servito con peperoncino e formaggio a parte, per chi li predilige. Si chiude non con il dolce, ma bensì con il piatto dessert, un trittico di tre dolci differenti (chiacchiere, panna cotta ai frutti di bosco e un muffin alle mele, squisito) tutti fatti in casa. A causa della brutta esperienza capitatami in mattinata (un posto di blocco sul lago di Conza dove mi sono congelato per venti minuti in attesa che i terminali funzionassero) ho passato la giornata col il timore di reincontrare le forze dell'ordine, e pertanto non ho potuto concludere degnamente la cena con un bel digestivo, optando per un più semplice (ed analcolico) caffè gentilmente offerto dalla casa."La Pignata" è dunque un ottimo ristorante dove mangiare bene spendendo il giusto (2 coperti, acqua, 1/4 di vino, 1 antipasto, 1 primo, 1 dolce a 22 euro), e che necessita di più visite per testare bene tutta la sua ampia offerta gastronomica (c'è anche la pizza ed una buona selezione di carni nazionali ed estere). P.s.: inauguriamo con questa recensione la nascita di una piccola appendice,e cioè "il piatto forte", semplicemente la fotografaia del piatto più siginificativo e rappresentativo dell'escursione gatronomica.Spero che vi piaccia.
Tracklist consigliata : Jann Arden - Insensitive
martedì 3 febbraio 2009
La Vecchia Scuderia
Tel. 089-958040 Giorno di chiusura: martedì sera Tipo di cucina : sfiziosa/casereccia/pubbistica
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
domenica 1 febbraio 2009
La Casareccia
lunedì 19 gennaio 2009
Anche Ingiropermangiare su Facebook
sabato 10 gennaio 2009
La Vaca Loca
La Vaca Loca
Via Variante, 5 - Pratola Serra (AV)
Tel.: 0825 95 60 67 /39 340 62 68 607 - Chiuso il Martedì
Tipo di cucina : regionale / steak house
Fascia di prezzo :media
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : da Salerno, prendete il raccordo Salerno-Avellino ed uscite in direzione dell'autostrada Napoli-Bari, poi seguite le indicazioni per Foggia-Montemiletto fino a trovare il locale sulla vostra sinistra. Un consiglio : seguite le pietre miliari della via Appia, arrivati al km 298 + 200 troverete il locale.
Aviaria, Sars, latte alla diossina, pollo irlandese alla diossina, e ovviamente la più famosa, la mucca pazza. Di finte contaminazioni alimentari siamo stati praticamente sommersi negli ultimi anni, complice l'allarmismo ingiustificato dei media. Dal caso appuntopiù clamoroso, la mucca pazza, prende il nome questo caratteristico ristorante irpino, che,se siete salernitanti, vale davvero la pena visitare nonostante la distanza. "La Vaca Loca"si trova sull'antica via Appia che conduce nelle puglie, nel comune di Pratola Serra, famoso in passato per la produzione in loco della mitica "Arna" della Fiat. Il locale dall'esternosi presenta come una casa di campagna in pietra, e nonostante il freddo di questi periodi all'interno si respira un atmosfera calorosa, alla quale contribuisce sicuramente il grandebarbecue a vista in sala, che è poi la caratteristica principale del posto. Appena accomodatisfogliamo il menù e decidiamo di partire con l'antipasto della casa, un ottimo rotolo di mozzarellacon bresaola e parmigiano, accompagnata da tre cocottine calde di polenta con fagioli porcini, fagioli al sugo e patate con spinaci, ottime ed accompagnate da un buon prosciutto locale.Proseguiamo quindi con dei fusilli al tartufo di Bagnoli Irpino, non prelibato come quello di Alba ma comunque strepitoso, e l'ottima "tira de asado", che altro non è che costatelle di manzoalla brace condite a fine cottura con il "chimichurri", delle spezie aromatiche miscelate ad olioe aceto. La carne, per rimanere sempre calda e gustosa, viene servita in tavola su di unoscaldavivande in rame che sorregge una bistecchiera di ghisa, sotto la quale si trova una fiammaalimentata ad alcool. La carne è quindi davvero deliziosa, anche se un pò cruda per via dello spessore,ma d'altronde è la sua peculiarità. Le porzioni sono decisamente abbondanti, sia per quel che riguarda la pasta che la carne, quindi è possibilissimo ordinare per uno e mangiare in due.Con il coperto, acqua, vino locale, insalata e un'ottimo pan di spagna crema chantilly e fragolinespenderete circa 40 euro, incluso un buon passito di pantelleria. Viva la vaca, viva la vida.
Tracklist consigliata : Nu Nrg - Kosmosy
Aphex Twin - Flim
mercoledì 31 dicembre 2008
Taverna Ceraunavolta
P.zza Braga - Capezzano di Pellezzano (SA) Tel. 347/5875434 - Chiuso il lunedì Tipo di cucina : regionale Fascia di prezzo :media
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : dalla tangenziale di Salerno, uscite a Fratte e proseguite in direzione Pellezzano, troverete il locale subito di fronte l'ampia e ben illuminata piazza dotata anche di un capiente parcheggio senza abusivi.
All'inizio del 2008, nel presentare la prima recensione dell'anno, avevo già parlato del cerchioe della sua perfezione, e di come questo blog riparte da dove chiude. Viceversa, ovviamente,chiudo l'anno da dove ero ripartito, e cioè da Pellezzano, precisamente nella frazione Capezzano.Ci troviamo nella simpatica piazza Braga, all'interno di un casale dell'800 (a testimonianza cheuna volta qui era tutta campagna), ristrutturato che ospita al suo interno questa notevole newentry del panorama gastronomico salernitano, e cioè la "Tavera Ceraunavolta", tuttattaccato.Non so se si riferiscono all "once upon a time" anglosassone oppure al fatto che prima vi insistesseun arco, ma poco importa. Sono venuto a conoscenza di questo luogo tramite un volantino trovatoal supermercato, così subito ho preso la palla al balzo per chiudere degnamente l'anno, e devo diredi aver, come sempre d'altronde, scelto bene. Il locale è davvero molto elegante e carino, conpavimenti in cotto, sedie e tavoli di robusto legno ed un bagno fra i più eleganti che abbiamai visto. Ci accomodiamo e subito ci viene offerto un buon prosecco, poi il maitre ci illustra le specialità della casa, fra le quali scegliamo per prima cosa "il tagliere di san gregorio", ottimomix di formaggi e salumi genuini accompagnati da una focaccia all'origano soffice e delicata, ottenuta dalla pasta della pizza che qui è anche possibile ordinare. Poseguiamo quindi con due primi piatti buonissimi ed abbondanti, i "cazzilli" con fagioli cannellinidi controne, una pasta che ricorda degli gnocchi ancora chiusi, e degli ottimi ravioli con porcinispolverati di parmigiano. Le porzioni si rivelano molto abbondanti, e putroppo non c'è spazio per la notevole selezione di carni internazionali proposte alla brace, pazienza, sarà per la prossima volta. Come dolce ci viene proposto un babà alla crema della pasticceria Tedesco,accompagnato da un passito di Pantelleria con cantuccini. Conto tutto sommato onesto di 40 euro, compresicoperto, acqua e due bicchieri di aglianico parecchio corposo, per tanta qualità ma anche tantaquantità in un locale raffinato ma sobrio, così come dovrebbe essere un buon ristorante.Colgo l'occasione, visto che siamo a San Silvestro, di augurarvi buon anno, un anno di pranzi e cene lucullianein compagnia di chi volete ma sempre in compagnia di "Ingiropermangiare".
Tracklist consigliata : Franco Battiato - La Cura Piero Pelù - Nè Buoni Nè Cattivi