martedì 24 febbraio 2009

Green Side


Green Side





Via Giovi Altimari 26 - Salerno (Giovi)


Tel.: 3293042088 - Chiuso il ?


Tipo di cucina : casereccia/regionale


Fascia di prezzo : Bassa


Valutazione complessiva : 5/5





Come arrivare : sia che proveniate dal centro via Casa Manzo o Sala Abbagnano, oppure da Sant'Eustachio, arrivate fino al bivio di Giovi Altimari e proseguite nella discesa in direzione Pontecagnano, fino a trovare il locale alla vostra destra. Si può parcheggiare nei vialetti di accesso al locale, senza parcheggiatori fastidiosi.





Al contadino non far sapere quant'è buono il formaggio con le pere. Riflettendo su questo proverbio premarxista, che affonda le sue origini nel medioevo quanto i contadini (servi della gleba) erano trattati alla stregua di merce, mi sono reso conto che se da un lato la situazione di alcuni contadini è migliorata (quelli che lavorano sull'elite, sulla scarsa produzione, sul biologico e sulla riscoperta di specialità ormai dimenticate), dall'altro lato è andata peggiorando, innanzitutto a causa della schiacciante potenza contrattuale della gdo che riesce loro ad imporre prezzi da fame. In ogni caso, anche io che sono essenzialmente contadino, non conoscevo bene la bontà del suddetto abbinamento gastronomico fino a quando non ho cenato al "Green Side". Il locale si trova sul fianco della collina di Giovi Altimari, e sembra quasi una villetta. All'interno pochi tavoli, ma sufficienti per ogni esigenza numerica, un forno a legna per le pizze ed una grossa brace per le carni. Ci accomodiamonell'elegante sala e ci vengono servite delle calde frittele, e poi ci viene consigliato in apertura il bel tagliere di salumi e formaggi con miele ed, appunto, pere, delizioso ed abbondante anche per 3 persone. Il piatto di verdure invece consta di melenzane alla griglia, alla parmigiana, zucca sott'olio, scarola, frittatine tutte da mandare giù con il buon vino della casa. Fra un pezzetto digrana con miele ed un provolone con pere, fra una fetta di capocollo ed una di salame affettato spesso approdiamo dunque ad un altra specialità della casa, la pizza nel tegame, specialità quasi introvabile al di sotto del 41° parallelo (ma anche al di sopra), ed in generale al di fuori di qualche pizzeria dalle parti di Napoli. La particolarità di questa pizza, che è possibile degustare in circa 30 varianti diverse, è quella di essere più soffice e cotta in maniera più uniforme rispetto alla pizza tradizionale. Come diceva Totò, c'è a chi piace e a chi non piace, a mio parere è da provare. Continuamo con un buon misto carne arrosto, dalle porzioni più che giuste, e chiudiamo in bellezza con una delizia al limone, un pò troppo liquorosa nel corpo ma comunque buona.Conto molto basso di soli 80 euro per 3 antipasti, 3 pizze, due piatti di carne, 4 dolci, acqua vino e coperto. Insomma,non fate sapere al contadino delle pere e del formaggio, ma ditegli che al "Green Side" c'è un ottima cucina, e che il venerdì c'è sia il karaoke che la paella. Ditegli anche che il menù, purtroppo, non ha i prezzi...



Il piatto forte della recensione è "il tagliere".



Tracklist consigliata : Los Campesinos - Please don't tell me to do the math(s)

Basement Jaxx - Take Me Back To Your House

Il Vecchio Mulino



Il Vecchio Mulino



Via Pio X° 202 - Agropoli (SA)

Tel.: 0974/823830 - Chiuso il venerdì

Tipo di cucina : casereccia/cilentana

Fascia di prezzo : Bassa

Valutazione complessiva : 5/5



Come arrivare : il modo più rapido per raggiungere il ristorante è quello di uscire allo svincolo "Agropoli sud" della variante alla SS18, in corrispondenza dell'ospedale, evitando dunque il traffico del paese. Una volta usciti allo svincolo di cui sopra continuate in direzione del centro della cittadina, superate il ponte sul fiume Testene e subito troverete il locale sulla vostra sinistra. Si parcheggia lungo la strada o nei dintorni, senza abusivi.



Il fascino di una località marittima spesso rimane intatto anche durante i freddi mesi invernali, anzi magari le poche persone che la popolano ne fanno apprezzare ancora di più la bellezza. E' questo il caso di Agropoli, meta estiva di orde di turisti abbastanza fissi, ma bella anche durante questo scorcio di febbraio. Potrebbe quindi capitarvi di dovervici recare come me per impegni imprevisti, e quindi quale occasione migliore per unire l'utile al dilettevole? Il ristorante "Il Vecchio Mulino", aperto sempre a pranzo e cena, potrebbe fare proprio al caso vostro. Situato a pochi metri dall'uscita Agropoli sud della variante, è un localedalle poche pretese, arredamento semplice e tanta sostanza. Il menù c'è, ma ogni giorno c'è una proposta differente, fra le quali abbiamo scelto un ottimo risotto alla zucca (piatto forte della recensione), e una succulenta salsiccia alla brace con insalata mista. Ricapitolando, due primi, due secondi, due contorni,acqua, mezzo litro di vino e coperto per soli 20 euro, che volete di più dalla vita? Dimenticavo, c'è anche la pizza e una buona selezione di primi e secondi piatti di pesce. Recensione fatta di fretta per un pasto consumato in fretta.Non lo dico mai, comunque alla prossima.



Il piatto forte di questa recensione è il "risotto alla zucca".




Tracklist consigliata : Neffa - Aspettando Il Sole
Arisa - Sincerità

sabato 14 febbraio 2009

La Pignata



La Pignata


Via Francesco D'Amato 58 - Bracigliano (SA)
Tel/Fax 081-969580 - 348-7643791 - Chiuso il mercoledì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5


Come arrivare : cari lettori, purtroppo questa volta la sezione qui presente non vi sarà moltod'aiuto, in quanto per ignoranza del luogo mi sono raccomandato a San Tom Tom, precisissimo nel portarmi sino alla via desiderata (il civico me lo sono trovato da solo). Comunque, è possibile arrivare a Bracigliano sia uscendo a Mercato San Severino sull'A30 (la prima uscita senza pedaggio venendo da Salerno), che da Fisciano, proseguendo poi per Bracigliano ed arrivati in paese chiedere informazioni, come si faceva una volta. "La Pignata" ha un ampio parcheggio vicino al locale senza parcheggiatore abusivo.


Di sicuro è meglio andare a Bracigliano in estate, sia per godere delle sue rinomate ciliege che della temperatura più bassa dovuta alla sua posizione collinare, ma in questa metà di febbraio dominata da un vortice di aria polare vale lo stesso la pena di avventurarsi fin quassù e trovare zero gradi di temperatura, se ci si viene per andare a cenare a "La Pignata". Il locale, a stretta conduzione familiare,è molto piccolo e raccolto, non più di dieci tavoli per i quali è meglio prenotare in tempo, specie nel fine settimana. All'interno, grazie al climatizzatore, c'è parecchio caldo, certo ci sarebbe stato meglio un camino, ma forse non ce n'era lo spazio. Ci accomodiamo e subito ci viene proposto il superbo antipasto della casa, che sembra davvero non finire mai : prosciutto e capicollo, mallone (specialità della valle dell'Irno preparato con biscotti di grano, cime di rapa e patate), fagiolata in tegamino, gateau di patate, frittelline di pasta cresciuta, verdure miste, bocconcini e formaggio ricoperto di noci e miele. Una porzione è più che abbondante per due persone, così come il piatto di cortecce al "piesco" (monte che si trova da quelle parti), con salsiccia, cipolle, pomodorini, servito con peperoncino e formaggio a parte, per chi li predilige. Si chiude non con il dolce, ma bensì con il piatto dessert, un trittico di tre dolci differenti (chiacchiere, panna cotta ai frutti di bosco e un muffin alle mele, squisito) tutti fatti in casa. A causa della brutta esperienza capitatami in mattinata (un posto di blocco sul lago di Conza dove mi sono congelato per venti minuti in attesa che i terminali funzionassero) ho passato la giornata col il timore di reincontrare le forze dell'ordine, e pertanto non ho potuto concludere degnamente la cena con un bel digestivo, optando per un più semplice (ed analcolico) caffè gentilmente offerto dalla casa."La Pignata" è dunque un ottimo ristorante dove mangiare bene spendendo il giusto (2 coperti, acqua, 1/4 di vino, 1 antipasto, 1 primo, 1 dolce a 22 euro), e che necessita di più visite per testare bene tutta la sua ampia offerta gastronomica (c'è anche la pizza ed una buona selezione di carni nazionali ed estere). P.s.: inauguriamo con questa recensione la nascita di una piccola appendice,e cioè "il piatto forte", semplicemente la fotografaia del piatto più siginificativo e rappresentativo dell'escursione gatronomica.Spero che vi piaccia.
Il piatto forte di questa recensione è il "piatto dessert"


Tracklist consigliata : Jann Arden - Insensitive
Scarlet - Indipendent Love Song

martedì 3 febbraio 2009

La Vecchia Scuderia


La Vecchia Scuderia
Via A. Fortunato - Penta di Fisciano (SA)
Tel. 089-958040 Giorno di chiusura: martedì sera Tipo di cucina : sfiziosa/casereccia/pubbistica
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : dal raccordo autostradale Salerno-Avellino prendete l'uscita Lancusi, poi proseguite in direzione Fisciano fino a trovare il locale alla vostra sinistra in un portico di un palazzo grigio chiaro. Ampio parcheggio di fronte senza abusivi.
Indovinello : se in un paese tutti i ristoranti sono chiusi di lunedì, ed un ordinanza sindacale obbliga tutti i cittadini a mangiare solo ed esclusivamente in ristorante, cosa mangiano i cittadini il lunedì? Risposta : mangiano a casa, oppure vanno a "La Vecchia Scuderia". Ho introdotto la recensione con un'adattamento non ortodosso del celeberrimo paradosso del barbiere di Bertand Russell poichè mi sono accorto, durante l'organizzazione di questa serata dove sanremo dovuti essere in 5 ed invece eravamo in 4, che molti locali chiudono proprio di lunedì sera. Comunque, un buon posto dove andare c'era, e cioè "O' Tagliero" di Banzano di Montoro Superiore, ma una volta giunti fin lassù, fra tormente di neve e frane, un cartello ci accoglie dicendoci che il locale sarà chiuso per rinnovo fino al 20 marzo. Quindi la "Vecchia Scuderia" è stata un ripiego? Sì, ma rientrava nel novero delle opzioni. "La Vecchia Scuderia" è un bel pub-pizzeria ben arredato con panche di legno e pietra ai muri, caciocavalli e salumi di plastica appesi ad un cerchio di rame, talmente realistici che bisogno toccarli per rendersi conto della loro artificiosità, ed è situata al centro della frazione di Penta alla base di un palazzo di recente costruzione. La ristorazione classica purtroppo è disponibile solo nelle serate di fine settimana e a pranzo, quando è possibile assagiare primi piatti e carni della tradizione della valle dell'irno, così dobbiamo accontentarci di un buon fritto misto composto da arancini (fatti a mano, con pomodoro e tanta mozzarella), patatine, mozzarelline e crocchettine, deliziose quest'ultime. Continuamo quindi con la pizza, che qui è possibile scegliere fra più di 40 varianti, fra cui degne di menzione la "cavallo pazzo" con melenzane e salame e la bufalina (ovviamente con mozzarella di bufala). Si chiude con meloncello e due porzioni di dolci, una sacher (novità!) e una ricotta e pera (stra-inflazionata), per un conto di 68 euro totali (4 fritti-4 pizze-6 birre medie-4 liquori - 2 dolci- coperto e servizio, va bene così?) e la certezza di sapere dove andare il lunedì sera.
Tracklist consigliata : Negrita - Che Rumore Fa La Felicità?
Oasis - I'm Outta Time

domenica 1 febbraio 2009

La Casareccia


La Casareccia
Via Vuccolo Maiorano - Capaccio Scalo (SA)
Tel.: 0828/730998 - 339/6353829 - Chiuso il Martedì
Tipo di cucina : casereccia/cilentana
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5
Come arrivare : da Salerno, prendete l'A3 in direzione sud ed uscite a Battipaglia, poi proseguite in direzione Agropoli fino allo svincolo per Roccadaspide. Indi proseguite in direzione Roccadaspide fino a trovare il locale alla vostra sinistra, circa un km dopo il bivio per Capaccio capoluogo.
Ci sono dei locali che nel proprio nome racchiudono tutta la loro essenza, nel bene e nel male. Uno di questi è sicuramente "La Casareccia", che nell'essere casareccio ci ha azzeccato in pieno, anche troppo. Ci troviamo a Capaccio, quasi al confine con Roccadaspide, quindi alle porte del Cilento più selvaggio, terra fatta di piatti semplici e sostanziosi, di vini pesanti che lasciano le macchie sui denti e sui bicchieri. Il locale è molto ampio, un classico in questi posti dove lo spazio a disposizione, in relazione all'esiguità della popolazione, non è mai stato un problema. Vi sono due sale, in una delle quali, essendo sabato, si balla e si canta, ragion per cui viene subito scartata. Veniamo fatti accomodare in una sala dove stranamente c'è un vecchio lcd Inno-Hit che trasmette "Che tempo che fà" e poi "Superquark", davvero inusuale in questo periodo storico (difatti, di lì a poco la storia di Mata Hari verrà sostituita da Garfield su Italia1). Iniziamo con l'antipasto della casa, accompagnato da biscotti di grano con pomodoro, composto da bocconcini, cavolfiori, finocchi, capocollo, pancetta salame e prosciutto, ottimo ed abbondante. Continuamo con i primi suggeriti dal cameriere (occhio, qui non c'è il menù per la ristorazione, ma cè quello per le pizze), fra i quali scegliamo dei fusilli (buoni nellafattura, in stile felittese per intenderci, ma dal sugo troppo acquoso, come del resto è normada queste parti) e dei ravioli (buoni, ma un pò troppo crudi). Entrambi i primi comunque sonofreschi e fatti a mano, e dalle porzioni più che generose, ragion per cui passiamo direttamente al dolce, una torta paradiso (panna e nutella con scaglie di cioccolato bianco grattugiate) con un meloncello, conto molto basso di soli 25 euro, compresi vino, pane e coperto, ed un locale con tanti margini di miglioramento possibili, ma forse a loro va bene così.
Tracklist consigliata : Jennifer Hudson - Spotlight
Katy Perry - Hot 'N Cold