Azienda Agricola ed Agrituristica Iuzzolino Filomena
Contrada Coste - Ricigliano (SA)
Tel. 0828/953193 - 334/7528542 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : da Salerno, prendete la Salerno - Reggio Calabria, ed uscite a Sicignano. Poi proseguite in direzione di San Greogorio Magno/Buccino, indi per Ricigliano. Troverete il locale al di sotto della strada principale, indicato da un cartello non troppo visibile. Quindi attenti alla segnaletica! Si parcheggia di fronte al locale senza problemi e senza abusivi.
Le programmazione ottobrina delle sale cinematografiche di tutta Italia, ma soprattutto di
quelle campane (per ovvi motivi) è stata monopolizzata dal film "Benvenuti Al Sud" di Luca Miniero, remake di un bel film francese ("Giù al nord") di qualche annetto fa. La trama è davvero elementare : un direttore delle poste della provincia milanese cerca di truffare i propri superiori fingendosi disabile per poter diventare direttore di una filiale di Milano, ma una volta scoperto viene mandato per punizione nel meridione, in provincia di "Napoli". Ovviamente parte carico di
pregiudizi, pensando di arrivare in un posto violento dominato dalla camorra, pieno di immondizia e con sparatorie ed omicidi quotidiani, ma la realtà sarà ben diversa, piano piano scoprirà che le persone del sud sono gentili, simpatiche e calorose, che la criminalità non c'è, etc. etc. Fin qui la trama. Ora veniamo alla critica. Raramente mi è capitato di vedere un film
più insulso e mistificante di "Benvenuti Al Sud". Innanzitutto la location : un film che dovrebbe essere ambientato a Napoli viene girato a Castellabate, delizioso paesino del Cilento che racchiude al suo interno tante perle sconosciute ai più. Luoghi puliti, aria e cibo salubre, zero criminalità, raccolta differenziata con percentuali altissime, bellezze paesaggistiche
ed artistiche a non finire. Vogliamo invece parlare della provincia di Napoli? Un aborto urbanistico che circonda il capoluogo da tutte le direzioni, con una percentuale altissima di pregiudicati, detenuti al 41bis, abusivismi edilizi a non finire, discariche
abusive di ogni materiale, acqua perennemente sporca (il secondo golfo piùà inquinato del mondo dopo quello di Bangkok, parola di Ganapini). E fermiamoci qui, che è meglio. Vogliamo poi parlare di una grande fetta della popolazione? Nel migliore dei casi conniventi con la camorra,
che dà loro il pane ed il companatico, pronte ad applaudire i propri padri-padroni quando escono dalla questura, ad assalire le forze dell'ordine in caso di retate od arresti, completamente incuranti di ogni forma di bellezza storico-paesaggistica, e con la loro straziante e disgustosa musica neomelodica a far da sottofondo ad ogni occasione più o meno lieta. Vogliamo parlare di sicurezza e vivibilità? Giusto oggi 26/10/2010 a Casoria c'è stato un assalto ad un portavalori con una guardia giurata uccisa e sparatoria conseguente per strada, mentre ieri ad Afragola c'è stato un altro conflitto a fuoco (fortunatamente senza morti) per una rapina in banca. E mi voglio fermare qui, anche se di cose da dire ce ne sarebbero tante. Quello che mi preme dire è che il Cilento, per fortuna, è lontano anni luce dalla provincia napoletana, e che il regista avrebbe fatto benissimo a girare il proprio film nell'ufficio postale di corso Secondigliano chiuso in seguito ad una rapina. Così stava pure più comodo senza clienti e personale....
Ops, ma dovevamo parlare di un ristorante o sbaglio? Ok, vi parlerò di un ristorante cilentano, che non ha niente a che fare con Napoli e la sua martoriata provincia. Siamo a Ricigliano, paese famoso per il suo pane, all'azienda agrituristica "Iuzzolino Filomena". E' un bel sabato di ottobre, il cielo è leggermente velato dalle nubi, ma per fortuna non piove. Arriviamo al ristorante dopo una sosta per un aperitivo nel centro di Buccino e dopo una giocata a pallone con Supersantos, giusto per farci riconoscere, ci accomodiamo nell'ampia sala già arredata (avevamo prenotato) e subito il simpaticissimo signor Gregorio ci porta pane e vino rosso sulla nostra tovaglia ovviamente a scacchi rossi e bianchi. Subito dopo arriva l'ottimo antipasto davvero paesano, con salumi e formaggi, poi quattro piatti di delizie : patate cunzate, scarole, fagioli bianchi
ed insalata di pomodori. Già mezzi pieni (a differenza degli altri avventori del posto, tutti oltre i 120 chili, i nostri stomaci hanno poca capienza, ed è un peccato) vediamo arrivare in tavola un bellissimo vassoio di gnocchetti (scazzatielli, si dice da queste parti) da condire con ricotta salata. Ed è solo il primo primo, poichè dopo arrivano gli ottimi ravioli, fatti in casa (e si sente!). Tempo di un brindisi alla "chi non vede il fondo non vede il mondo" e siamo pronti per il buon arrosto misto di carne di maiale, agnello e vitello, con tante patate fritte non surgelate. Prima del dolce c'è anche il tempo per fare due chiacchiere con il titolare, Gregorio, che si scusa con noi poichè la moglie non ha preparato le zeppole. Meglio così, un motivo in più per tornare! Rientriamo, e come dessert assaggiamo freselle con vinsanto, avremmo sicuramente preferito le zeppole calde ma siamo contenti lo stesso. Paghiamo (14 euro a persona per tutto quello che avete letto, interessante vero?) e non essendo in provincia di Napoli non veniamo presi a cascate in testa (vedi qui). Salutiamo, ringraziamo, ma prima di poter andare via dobbiamo pagare pedaggio ad un'anziana contadina che, quasi coattivamente, ci intima di acquistare le sue prelibatezze. Io e i miei amici ce la caviamo con una bottiglia di vino, delle pannocchie, della zucca e dei fagiolini, nonostante lei avesse voluto che comprassimo di più. Sono appena le 16, così decidiamo per un B2B (back to Buccino) per un altro dolce, un gelato ed un altro caffè, ed una bella escursione al castello che domina l'antico abitato. Abitato, si fa per dire, perchè quasi tutte le case sono ormai abbandonate ed in vendita, e chiacchierando con i loquaci e simpatici abitanti scopriamo
che lo sono a prezzi irrisori : ci son case di due vani che vengono vendute addirittura a 7.000 euro (settemila, avete letto bene). Torniamo alle nostre vetture fantasticando, chi più chi meno, di trasferirsi a Buccino e concorrere alla carica di sindaco, almeno per migliorare i tombini scivolosi in caso di pioggia. Che dire, il locale e l'escursione le consiglio a tutti, un pò meno il film di prima. Benvenuti al sud, benvenuti in Cilento.
Come piatto forte non posso che menzionare tutte le portate
Tracklist consigliata : Arcade Fire - Sprawl II (Mountains Beyond Mountains)
Arcade Fire - Ready To Start
Visualizzazione post con etichetta carne. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta carne. Mostra tutti i post
martedì 26 ottobre 2010
sabato 1 maggio 2010
Da Palmino
Da Palmino
Via Roma 25 - San Cipriano Picentino (SA)
Tel.089/861034 - 3336630204 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : il ristorante si trova al principio della salita che dalla piazza diSan Cipriano conduce alla frazione Vignale. Potete quindi parcheggiare nei tornanti adiacenti
al locale oppure in piazza, e poi fare due passi a piedi.
C'era una volta "La Strada". Non, non stiamo parlando del film di Fellini, ma del ristorante
del mitico don Franco che fino a qualche anno fa si trovava in quel di San Cipriano Picentino.
Il nome del ristorante era dovuto alla particolare visione che aveva il sudetto signore della cenaperfetta, cioè un viaggio alla scoperta di sapori magari dimenticati. Tutto ciò era ben spiegato in un cartello all'ingresso, com'era anche spiegato che delle pizze e della consegna delle stesse si occupava Palmino, cioè suo figlio. Quindi, una domenica mattina, tornando dalla pasticceria Festival di Giffoni dov'ero andato a comperare la deliziosa torta mele e noci, come un fulmine a ciel sereno mi colpisce questo cartello che parla, appunto, di un ristorante chiamato "Da Palmino". Mi fermo praticamente in mezzo alla strada (la scoperta di un nuovo locale val bene l'infrazione del codice della strada) e prendo nota dei numeri di telefono indicati. Una rapida googlata non conduce a nulla di fruttuoso, così posto la domanda nel gruppo di Facebook dedicato a San Cipriano Picentino. Inutile dire come in quasi tre mesi non abbia ricevuto nessuna risposta.
La conferma che si tratta della nuova avventura di don Franco mi viene dalla rivista "Orange", dove nella pubblicità del ristorante c'è chiaramente scritto "ex gestione La Strada". Non c'è bisogno d'altro per catapultarsi lì, memori di luculliane ed antiche mangiate, così un tranquillo martedì sera ci dirigiamo in quel di San Cipriano, dove troviamo il locale esattamente dove l'avevamo lasciato col vecchio nome. L'insegna non c'è (don Franco ci spiegherà più tardi che è stata portata via da una tromba d'aria, o qualcosa del genere), ma riconosciamo al volo il titolare e la sua rochissima voce. Ci accomodiamo in fondo al ristorante, sotto ad un fungo a gas visto che c'è ancora un discreto freddino, e aspettiamo che il nostro percorso inizi. Subito arrivano in tavola delle buonissime bruschette al pomodoro, seguite poi dall'antipasto della casa, con tanto ben di dio che mi torna l'aquolina in bocca solo a scriverne : uova sode, tortino d'asparagi, pomodoro ripieno di insalata russa, torta rustica, ricotta, crocchettone fatto in casa, zucca melanzane e zucchine grigliate, zucchine alla scapece e gli immancabili prosciutto, salame e capicollo. Da ko, insomma. E siamo solo all'antipasto. Come primo ci vengono consigliati dei fusilli al sugo di cinghiale, superlativi per il loro sapore, ed anche se ne chiediamo solo un assaggio riempono comunque il piatto. Ci verrebbe quasi vogliadi fermarci vista la sazietà dei nostri stomaci, ma "la strada" prevede ancora un paio di soste, e cioè un buon arrosto misto con insalata ed un ananas con fragole come digestivo. Strasazi chiediamo il conto che è di soli 25 euro a testa per tutto
quello che avete letto sinora, comprese tre bottiglie di vino, acqua e dintorni. Amaro gentilmente offerto da don Franco sulla soglia del locale, quattro chiacchiere in compagnia e riprendiamo la nostra strada, quella del ritorno. Straconsigliato, soprattutto per la simpatia del titolare. C'è anche la pizza, ma se andate lì per questa è come se andaste al cinema per comprare solo i pop-corn.
Il piatto forte di questa recensione è "Fusilli al sugo di cinghiale"
Tracklist consigliata : Fabrizio De Andrè - Crêuza de mä
Fabrizio De Andrè - Sidùn
Via Roma 25 - San Cipriano Picentino (SA)
Tel.089/861034 - 3336630204 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : il ristorante si trova al principio della salita che dalla piazza diSan Cipriano conduce alla frazione Vignale. Potete quindi parcheggiare nei tornanti adiacenti
al locale oppure in piazza, e poi fare due passi a piedi.
C'era una volta "La Strada". Non, non stiamo parlando del film di Fellini, ma del ristorante
del mitico don Franco che fino a qualche anno fa si trovava in quel di San Cipriano Picentino.
Il nome del ristorante era dovuto alla particolare visione che aveva il sudetto signore della cenaperfetta, cioè un viaggio alla scoperta di sapori magari dimenticati. Tutto ciò era ben spiegato in un cartello all'ingresso, com'era anche spiegato che delle pizze e della consegna delle stesse si occupava Palmino, cioè suo figlio. Quindi, una domenica mattina, tornando dalla pasticceria Festival di Giffoni dov'ero andato a comperare la deliziosa torta mele e noci, come un fulmine a ciel sereno mi colpisce questo cartello che parla, appunto, di un ristorante chiamato "Da Palmino". Mi fermo praticamente in mezzo alla strada (la scoperta di un nuovo locale val bene l'infrazione del codice della strada) e prendo nota dei numeri di telefono indicati. Una rapida googlata non conduce a nulla di fruttuoso, così posto la domanda nel gruppo di Facebook dedicato a San Cipriano Picentino. Inutile dire come in quasi tre mesi non abbia ricevuto nessuna risposta.
La conferma che si tratta della nuova avventura di don Franco mi viene dalla rivista "Orange", dove nella pubblicità del ristorante c'è chiaramente scritto "ex gestione La Strada". Non c'è bisogno d'altro per catapultarsi lì, memori di luculliane ed antiche mangiate, così un tranquillo martedì sera ci dirigiamo in quel di San Cipriano, dove troviamo il locale esattamente dove l'avevamo lasciato col vecchio nome. L'insegna non c'è (don Franco ci spiegherà più tardi che è stata portata via da una tromba d'aria, o qualcosa del genere), ma riconosciamo al volo il titolare e la sua rochissima voce. Ci accomodiamo in fondo al ristorante, sotto ad un fungo a gas visto che c'è ancora un discreto freddino, e aspettiamo che il nostro percorso inizi. Subito arrivano in tavola delle buonissime bruschette al pomodoro, seguite poi dall'antipasto della casa, con tanto ben di dio che mi torna l'aquolina in bocca solo a scriverne : uova sode, tortino d'asparagi, pomodoro ripieno di insalata russa, torta rustica, ricotta, crocchettone fatto in casa, zucca melanzane e zucchine grigliate, zucchine alla scapece e gli immancabili prosciutto, salame e capicollo. Da ko, insomma. E siamo solo all'antipasto. Come primo ci vengono consigliati dei fusilli al sugo di cinghiale, superlativi per il loro sapore, ed anche se ne chiediamo solo un assaggio riempono comunque il piatto. Ci verrebbe quasi vogliadi fermarci vista la sazietà dei nostri stomaci, ma "la strada" prevede ancora un paio di soste, e cioè un buon arrosto misto con insalata ed un ananas con fragole come digestivo. Strasazi chiediamo il conto che è di soli 25 euro a testa per tutto
quello che avete letto sinora, comprese tre bottiglie di vino, acqua e dintorni. Amaro gentilmente offerto da don Franco sulla soglia del locale, quattro chiacchiere in compagnia e riprendiamo la nostra strada, quella del ritorno. Straconsigliato, soprattutto per la simpatia del titolare. C'è anche la pizza, ma se andate lì per questa è come se andaste al cinema per comprare solo i pop-corn.
Il piatto forte di questa recensione è "Fusilli al sugo di cinghiale"
Tracklist consigliata : Fabrizio De Andrè - Crêuza de mä
Fabrizio De Andrè - Sidùn
San Francesco
San Francesco
Via S.Francesco - Giffoni Valle Piana(SA)
Tel. 089/868480 - 333/5313089 - Chiuso domenica sera e lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassaValutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : il ristorante è difficile che passi inosservato data la mole. Vi basterà
arrivare a Giffoni Valle Piana e prima del cinema Valle lo vedrete alla vostra sinistra.Si parcheggia nei dintorni senza abusivi.
Ricavato all'interno di un mastodontico convento del sedicesimo secolo, il ristorante
San Francesco si presenta subito come una struttura molto accogliente ed elegante.
L'attenzione all'hotellerie si nota a partire dalla scelta dei piatti e delle tovaglie, ma la chicca
l'ho trovata lavandomi le mani in bagno : addirittura degli spazzolini da denti monouso a disposizione dei clienti! Cose mai viste. e' un tranquillo sabato sera ed il locale, anche se pieno, è abbastanza silenzioso. Segno di una clientela composta ed educata ed un pò avanti con gli anni (sto diventando vecchio anch'io). Ci accomodiamo ed ordiniamo l'antipasto della casa, molto picentino nella composizione : salame, capicollo, prosciutto, bocconcini, ricotta, formaggio
stagionato al pepe, e poi le verdure : zucchine alla scapece, melanzane a funghetti e peperoni a filetto con olive nere. Tutto molto buono, così coem il vino della casa che ci accompagna nel desinare. Saltiamo a piè pari i primi, e ci dirigiamo verso la carne, che qui è davevro molto buona : alcuni commensali scelgono un'ottima tagliata, mentre io prendo qualcosa
di più cotto, e cioè un bel piatto di arrosto misto (salsiccia, maiale e vitello) accompagnato da un'enorme insalata mista servita in una bella scodella di legno, ma è talmente tanta che si e no ne mangio metà. chiusura con un'ottima creme brulè presentata in tavola ancora in fiamme, con contorno di lingue di gatto spolverate di zucchero a velo. Caffè (omaggio) e conto di 135 euro per 3 antipasti, 7 secondi, acqua, vino, coperto e 4 dolci. Ottimo rapporto qualità/prezzo.
Il piatto forte della recensione è la "Creme Brulè" Tracklist consigliata : Almamegretta - Sanacore
Almamegretta - Pe' dint' 'e viche addò nun trase 'o mare
sabato 20 marzo 2010
Boletus
Boletus
Via Zambrano 189 - Siano (SA)
Tel. 081/5183080 - Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : onestamente non ne ho la più pallida idea perchè mi ci hanno portato, comunque
dovreste uscire dall'A30 al casello di Castel San Giorgio e poi proseguire in direzione di Siano (trovate le indicazioni). Il locale si trova al principio del comune di Siano, quindi praticamente alla fine di Castel San Giorgio.
A metà strada fra la valle dell'Irno ed la piana nocerino-sarnese sorge il paese di Siano,
adagiato ai piedi dei monti Le Porche, Iulio e Bosco Borbone, ricchi di delizie fra cui
appunto i funghi, che danno il nome al ristorante di cui andremo tra poco a parlare.Il "Boletus" è un ristorante a conduzione prettamente familiare (il padre raccoglie i funghi
in montagna, la moglie cucina e la figlia serve in tavola) ampio ma allo stesso tempo
accogliente grazie alla simpatia dei titolari. Ci accomodiamo e cominciamo come sempre
con l'antipasto della casa, che qui è davvero da guinness : si parte con bruchette ai
pomodorini e con 'nduja fatta in casa, bocconcini, prosciutto, capicollo, pancetta, salame,
poi un mega-piatto di melanzane grigliate, zucchine alla scapece e peperoni a filetto.
Quando credevamo fosse finita, arrivano due piatti con polpettine di porcini e verdure,
ed un piatto di patate (non surgelate) fritte con pezzettoni di porcini. Un antipasto da
ricovero, e da buco in più sulla cintura. Per stavolta niente secondo, ma bensì l'ottima
pasta alle sette P (pasta, patate, pancetta, provola, prezzemolo, porcini, pepe) preparatacon la straordinaria pasta mista che ben si sposa con tutti i legumi e le verdure in genere.Strepitosa senza mezzi termini, ma talmente abbondante da non essere terminata (complice
il mega-antipasto). Il conto è di 84.50 euro per 4 antipasti, 4 primi, 1 bottiglia di vino,
1 di coca cola, acqua, coperto e dolce. C'è anche la pizza, e la certezza che il cibo vi uscirà
dagli occhi se non siete abituati a mangiar tanto. Complimenti allo staff del Boletus!
Il piatto forte della recensione è la "pasta alle sette P" Tracklist consigliata : Goldfrapp - Rocket
Goldfrapp - I Wanna Life
Via Zambrano 189 - Siano (SA)
Tel. 081/5183080 - Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : onestamente non ne ho la più pallida idea perchè mi ci hanno portato, comunque
dovreste uscire dall'A30 al casello di Castel San Giorgio e poi proseguire in direzione di Siano (trovate le indicazioni). Il locale si trova al principio del comune di Siano, quindi praticamente alla fine di Castel San Giorgio.
A metà strada fra la valle dell'Irno ed la piana nocerino-sarnese sorge il paese di Siano,
adagiato ai piedi dei monti Le Porche, Iulio e Bosco Borbone, ricchi di delizie fra cui
appunto i funghi, che danno il nome al ristorante di cui andremo tra poco a parlare.Il "Boletus" è un ristorante a conduzione prettamente familiare (il padre raccoglie i funghi
in montagna, la moglie cucina e la figlia serve in tavola) ampio ma allo stesso tempo
accogliente grazie alla simpatia dei titolari. Ci accomodiamo e cominciamo come sempre
con l'antipasto della casa, che qui è davvero da guinness : si parte con bruchette ai
pomodorini e con 'nduja fatta in casa, bocconcini, prosciutto, capicollo, pancetta, salame,
poi un mega-piatto di melanzane grigliate, zucchine alla scapece e peperoni a filetto.
Quando credevamo fosse finita, arrivano due piatti con polpettine di porcini e verdure,
ed un piatto di patate (non surgelate) fritte con pezzettoni di porcini. Un antipasto da
ricovero, e da buco in più sulla cintura. Per stavolta niente secondo, ma bensì l'ottima
pasta alle sette P (pasta, patate, pancetta, provola, prezzemolo, porcini, pepe) preparatacon la straordinaria pasta mista che ben si sposa con tutti i legumi e le verdure in genere.Strepitosa senza mezzi termini, ma talmente abbondante da non essere terminata (complice
il mega-antipasto). Il conto è di 84.50 euro per 4 antipasti, 4 primi, 1 bottiglia di vino,
1 di coca cola, acqua, coperto e dolce. C'è anche la pizza, e la certezza che il cibo vi uscirà
dagli occhi se non siete abituati a mangiar tanto. Complimenti allo staff del Boletus!
Il piatto forte della recensione è la "pasta alle sette P" Tracklist consigliata : Goldfrapp - Rocket
Goldfrapp - I Wanna Life
Il Fienile
Il Fienile
Via Lago Lucrino 9 - Picciola di Pontecagnano Faiano(SA)
Tel. 089/203204 - 331/8678637 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : dalla litoranea di Pontecagnano, proseguite in direzione sud fino alla traversa di fronte al lido Europa Europa. Imboccatela e dopo circa 800 metri troverete il locale alla vostra destra. Ampio parcheggio senza abusivi.
Se il famigerato aereoporto "Costa D'Amalfi" stenta a decollare, per fortuna nei suoi paraggi c'è una struttura abbastanza nuova che cerca di farsi spazio nel seppur affollato mondo della ristorazione pontecagnanese. Stiamo parlando dell'agriturismo "Il Fienile", che immagino abbia aperto i battenti da poco. Ne sono venuto a conoscenza tramite alcuni manifesti notati
dalle parti del Carrefour, ma non ne sapevo l'esatta ubicazione. Così un pomeriggio, con la macchina di un mio amico da poco passato al gpl, decidiamo di andarne alla scoperta, senza esito purtroppo (il perchè è presto detto : il viaggio di scoperta lo facemmo di martedì pomeriggio, quando il locale è chiuso così come l'insegna è spenta). Sabato sera marzolino, prenotiamo, ed arriviamo in quel di Lago Lucrino. Per fortuna non dobbiamo attendere (il che non è scontato : capita spesso di aspettare nonostante la prenotazione). Ci accomodiamo quindi ad un tavolino in fondo alla sala (unica pecca, il televisore acceso) ed ordiniamo senza pensarci troppo su l'antipasto della casa. Ragazzi miei, quanta roba! Si parte con una piatto di carciofi ripieni, delicati e teneri, per poi continuare con gateau di patate, peperoni a filetto, zucchine alla scapece, frittelline di alghe, oltre agli immancabili bocconcini con ricotta, ed ancora olive, capocollo, pancetta e prosciutto. Insomma, quanto basta per mettere ko chiunque, ma noi imperterriti continuiamo ordinando anche un bel piatto di misto carne cotto alla brace (pollo, vitello e salsiccia), senza insalata che se no ci appesantiamo. Chiusura di pasto con il dolce "Pan di stelle", fatto appunto con i famosi biscotti della Mulino Bianco, nutella e tanto zucchero a velo. Conto di soli 70 euro per 4 antipasti, 2 secondi, 1 contorno, 2 dolci, acqua vino e coperto. Da ritornarci, anche per provare i primi. C'è anche la pizza cotta nel forno a legna proprio davanti ai vostri occhi, ed il karaoke il venerdì sera (o la domenica, non ricordo bene).
Il piatto forte della recensione sono i "carciofi ripieni"
Tracklist consigliata : Los Campesinos - There Are Listed Buildings
Los Campesinos -I Warned You (Do Not Make An Enemy Of Me)
Via Lago Lucrino 9 - Picciola di Pontecagnano Faiano(SA)
Tel. 089/203204 - 331/8678637 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : dalla litoranea di Pontecagnano, proseguite in direzione sud fino alla traversa di fronte al lido Europa Europa. Imboccatela e dopo circa 800 metri troverete il locale alla vostra destra. Ampio parcheggio senza abusivi.
Se il famigerato aereoporto "Costa D'Amalfi" stenta a decollare, per fortuna nei suoi paraggi c'è una struttura abbastanza nuova che cerca di farsi spazio nel seppur affollato mondo della ristorazione pontecagnanese. Stiamo parlando dell'agriturismo "Il Fienile", che immagino abbia aperto i battenti da poco. Ne sono venuto a conoscenza tramite alcuni manifesti notati
dalle parti del Carrefour, ma non ne sapevo l'esatta ubicazione. Così un pomeriggio, con la macchina di un mio amico da poco passato al gpl, decidiamo di andarne alla scoperta, senza esito purtroppo (il perchè è presto detto : il viaggio di scoperta lo facemmo di martedì pomeriggio, quando il locale è chiuso così come l'insegna è spenta). Sabato sera marzolino, prenotiamo, ed arriviamo in quel di Lago Lucrino. Per fortuna non dobbiamo attendere (il che non è scontato : capita spesso di aspettare nonostante la prenotazione). Ci accomodiamo quindi ad un tavolino in fondo alla sala (unica pecca, il televisore acceso) ed ordiniamo senza pensarci troppo su l'antipasto della casa. Ragazzi miei, quanta roba! Si parte con una piatto di carciofi ripieni, delicati e teneri, per poi continuare con gateau di patate, peperoni a filetto, zucchine alla scapece, frittelline di alghe, oltre agli immancabili bocconcini con ricotta, ed ancora olive, capocollo, pancetta e prosciutto. Insomma, quanto basta per mettere ko chiunque, ma noi imperterriti continuiamo ordinando anche un bel piatto di misto carne cotto alla brace (pollo, vitello e salsiccia), senza insalata che se no ci appesantiamo. Chiusura di pasto con il dolce "Pan di stelle", fatto appunto con i famosi biscotti della Mulino Bianco, nutella e tanto zucchero a velo. Conto di soli 70 euro per 4 antipasti, 2 secondi, 1 contorno, 2 dolci, acqua vino e coperto. Da ritornarci, anche per provare i primi. C'è anche la pizza cotta nel forno a legna proprio davanti ai vostri occhi, ed il karaoke il venerdì sera (o la domenica, non ricordo bene).
Il piatto forte della recensione sono i "carciofi ripieni"
Tracklist consigliata : Los Campesinos - There Are Listed Buildings
Los Campesinos -I Warned You (Do Not Make An Enemy Of Me)
sabato 27 febbraio 2010
Hostaria Tipiteca
Hostaria Tipiteca
Via F. Sorrentino - Annunziata di Cava De' Tirreni (SA)
Tel. 089/561887 - Chiuso il martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/alta
Valutazione complessiva : 3/5
Come arrivare : da Salerno, arrivate a Cava De' Tirreni dalla statale 18, superate la piazza all'ingresso del paese e girate a destra in direzione della stazione. Poco prima di essa girate a destra in direzione della frazione Annunziata, oppure seguite le indicazioni per arrivare al ristorante "La Baita". Troverete il locale in una curva, parcheggiate senza abusivi lungo la strada. Attenzione ai grossi pini, secondo me fra poco cadono.
Le parole sono importanti, diceva Nanni Moretti in "Palombella Rossa". Quindi, perchè chiamarsi
brasserie quando si offrono ai clienti solo due marche di birra? Ma ancor più importanti
delle parole sono i numeri, specie quando si fa ristorazione ed i numeri riguardano
la data di scadenza di una bevanda. Se siamo al 20 febbraio, perchè me ne servi una scaduta
esattamente tre settimane prima?
Ma procediamo con ordine. E' un piovoso sabato sera e, scegliendo dal Memo, decidiamo ditestare quest'hostaria/brasserie della frazione Annunziata. Prenotiamo, arriviamo, ma
nonostante ciò dobbiamo aspettare circa mezz'ora per avere, in quattro, un tavolo minuscolo
dove non tutti i commensali posso allargare le braccia per usare le posate, oltre ai camerieri
che passano incessantemente a due centimetri dal piatto.
Ordiniamo l'antipasto della casa, con salumi, bocconcini ed olive, oltre ad altri tre piattini
con baccalà con olive, carne di maiale con popacelle e vedure fritte. C'è anche un buon pezzettino
di parmigiana di melanzane. Ordiniamo poi due pizze, una quattro stagioni ed una margherita, entrambe ben cotte e gustose, ed una Lowenbrau (visto che l'alternativa era una Nastro Azzurro). Peccato che solo dopo averla bevuta ci accorgiamo che era scaduta da ben tre settimane. Almeno, non ce la mettono nel conto.
Passa invece ampiamente l'esame la tagliata con rucola ed aceto balsamico, tenera da sciogliersi in bocca e con pochi nervi. Andiamo via senza dolce (meglio fermarsi per la strada alla nuova sede de "La Zeppola D'Oro"), e paghiamo il conto di 46 euro per un antipasto, due pizze, una tagliata, un bicchiere d'aglianico, acqua pane e coperto. La birra scaduta è stata invece gentilmente offerta dalla ditta.
Comunque un bel locale, non c'è che dire.
Il piatto forte della recensione è la tagliata Tracklist consigliata : Toro Y Moi - Blessa
Nuback - Summer In Your Eyes
sabato 20 febbraio 2010
Addà Zì Vicenza
Addà Zì Vicenza
Via Nuova piazza Sabino 15 - Banzano di Montoro Superiore(AV)
Tel. 0825/597208 / 348/2759528 - Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : da Salerno, prendete la superstrada per Avellino ed uscite allo svincolo di
Montoro Superiore. Girate poi a sinistra in direzione Banzano, cercate di attraversare
indenni i vari tornanti non illuminati, arrivate in centro in una piazzetta di recente
costruzione, lì troverete il ristorante. Parcheggiate lungo la strada gratuitamente
nelle strisce bianche.
In oltre cento recensioni scritte, questa è solo la seconda volta che mi sono trovato a
testare un ristorante senza saperne assolutamente nulla, ed anche stavolta si è trattato
di un ripiego. Arriviamo difatti a Banzano speranzosi di poter cenare da "Al fungo velenoso"che Facebook ci assicurava essere aperto di giovedì sera, mentre invece troviamo le porte
desolatamente chiuse. Ma di fronte al ristorante chiuso una gentil donna ci indirizza
al ristorante oggetto della presente recensione, sottolineando che anche lì si mangia bene.
Le sue parole verranno ampiamente confermate poco più tardi. Come dicevo prima, è un triste
giovedì sera sanremiano e santoriano, e forse per questo il locale è praticamente vuoto al
nostro arrivo. Ci accomodiamo nell'ampia sala ed il simpatico e loquace schef prende le nostre ordinazioni. Anche qui niente menù, ma poco importa. Iniziamo con l'antipasto della casa, con un ottimo purè di patate con porcini, bruschette con pomodirini e con i porcini, melanzane grigliate, crocchettoni fatti in casa, bocconcini e salumi vari, abbondante e più che sufficiente per due persone. Continuamo con un buon piatto di pappardelle ai porcini, anche se avrei preferito la pasta mista con ceci e porcini che mi era stata prospettata al principio (i ceci erano finiti!). Per secondo una bella bistecca alla brace grossa come un lenzuolo e, al posto del dolce che anche qui non c'è, prendiamo un bell'ananas con sciroppo d'amarena. Conto totale di 35 euro per
antipasto, primo, secondo, frutta, acqua e vino, soldi ben spesi per tanto ben di dio. C'è anche la pizza.
Anche per stavolta eleggo tutti i piatti "piattoforte" Tracklist consigliata : Irene Grandi - La Cometa di Halley
Simone Cristicchi - Meno Male
Da Giovanna
Da Giovanna
Piazza Maddalena 4 - Torello di Montercorvino Pugliano(SA)Tel.089/867827 - 335/ 5453607 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5
Come arrivare : potete arrivare al centro di Montecorvino Pugliano dal centro di Faiano,
girate poi a destra, superate la frazione di Santa Tecla e poi proseguite in direzione
di Montecorvino Rovella, mantenendovi sulla Strada Provinciale 28. Troverete dopo poco il
ristorante alla vostra sinistra. Si parcheggia lungo la strada senza abusivi.
Siamo nel cuore dei Picentini, uno dei miei "buen retiro" preferiti quando ho voglia dicose genuine e sapori veraci. Era da parecchio che volevo visitare il ristorante
"Da Giovanna", ma non ne avevo mai avuto il tempo, così in un piovoso sabato sera
ci dirigiamo verso la caratteristica frazione di Torello per provare il suddetto locale.
Entriamo, e subito ci si parano dinanzi un pro ed un contro : il pro è l'enorme brace
che campeggia regale al centro del locale (e presso la quale ci accomodiamo per trovare
un pò di tepore), il contro è il triste karaoke sabatino che per fortuna è relegato in un
angolo lontano dal nostro tavolo. Le ordinazioni ci vengono prese subito, senza dare
nemmeno un'occhiata al menù (che fralaltro non ci viene nemmeno portato). Scegliamo quindi
come d'abitudine l'antipasto della casa, che qui è composto da prosciutto tagliato spesso,
popacelle piccanti, olive nere, salame, pancetta, bocconcini e caciotta. Sicuramente qualche
verdura in più non avrebbe guastato. Per primo scegliamo un buon piatto di ravioli al sugo,
fatti in casa, ricoperti da una generosa grattata di formaggio, un vero leit-motiv dei
ristoranti della zona. Continuamo ordinando un arrosto misto di carne (salsicce, costarizzee pollo) cotto proprio sulla grossa brace alle nostre spalle. La cottura però non è delle
migliori (sopratutto il pollo) così siamo costretti a far ritornare la carne sulla brace.
Il sapore, una volta finita la cottura, è comunque buono. Vorremmo chiudere con un bel dolce,
ma purtroppo il locale ne è sprovvisto, cos' finiamo il desinare con un limoncello. Conto
di soli 25 euro per un antipasto, un primo, un secondo, pane, vino (discreto rosso della casa), e limoncello.
"Da Giovanna" è un ristorante sicuramente da consigliare, ma che dovrebbe osare un pò di più, sia nelmenù che nel servizio, per poter ancor di più valorizzare gli interni che lo ospitano (davvero molto belli). C'è anche la pizza.
Il piatto forte della recensione è "ravioli al sugo"
Tracklist consigliata : Depeche Mode - Here Is The House
Jamiroquai - Too Young To Die
Piazza Maddalena 4 - Torello di Montercorvino Pugliano(SA)Tel.089/867827 - 335/ 5453607 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5
Come arrivare : potete arrivare al centro di Montecorvino Pugliano dal centro di Faiano,
girate poi a destra, superate la frazione di Santa Tecla e poi proseguite in direzione
di Montecorvino Rovella, mantenendovi sulla Strada Provinciale 28. Troverete dopo poco il
ristorante alla vostra sinistra. Si parcheggia lungo la strada senza abusivi.
Siamo nel cuore dei Picentini, uno dei miei "buen retiro" preferiti quando ho voglia dicose genuine e sapori veraci. Era da parecchio che volevo visitare il ristorante
"Da Giovanna", ma non ne avevo mai avuto il tempo, così in un piovoso sabato sera
ci dirigiamo verso la caratteristica frazione di Torello per provare il suddetto locale.
Entriamo, e subito ci si parano dinanzi un pro ed un contro : il pro è l'enorme brace
che campeggia regale al centro del locale (e presso la quale ci accomodiamo per trovare
un pò di tepore), il contro è il triste karaoke sabatino che per fortuna è relegato in un
angolo lontano dal nostro tavolo. Le ordinazioni ci vengono prese subito, senza dare
nemmeno un'occhiata al menù (che fralaltro non ci viene nemmeno portato). Scegliamo quindi
come d'abitudine l'antipasto della casa, che qui è composto da prosciutto tagliato spesso,
popacelle piccanti, olive nere, salame, pancetta, bocconcini e caciotta. Sicuramente qualche
verdura in più non avrebbe guastato. Per primo scegliamo un buon piatto di ravioli al sugo,
fatti in casa, ricoperti da una generosa grattata di formaggio, un vero leit-motiv dei
ristoranti della zona. Continuamo ordinando un arrosto misto di carne (salsicce, costarizzee pollo) cotto proprio sulla grossa brace alle nostre spalle. La cottura però non è delle
migliori (sopratutto il pollo) così siamo costretti a far ritornare la carne sulla brace.
Il sapore, una volta finita la cottura, è comunque buono. Vorremmo chiudere con un bel dolce,
ma purtroppo il locale ne è sprovvisto, cos' finiamo il desinare con un limoncello. Conto
di soli 25 euro per un antipasto, un primo, un secondo, pane, vino (discreto rosso della casa), e limoncello.
"Da Giovanna" è un ristorante sicuramente da consigliare, ma che dovrebbe osare un pò di più, sia nelmenù che nel servizio, per poter ancor di più valorizzare gli interni che lo ospitano (davvero molto belli). C'è anche la pizza.
Il piatto forte della recensione è "ravioli al sugo"
Tracklist consigliata : Depeche Mode - Here Is The House
Jamiroquai - Too Young To Die
Etichette:
4/5,
carne,
karaoke,
montecorvino pugliano,
pizza
giovedì 28 gennaio 2010
La Frestola
La Frestola
Via Solferino - Pontecagnano Faiano (SA)
Tel.: 089/201085 - 089/201920 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : sebbene il modo più rapido per arrivare a Faiano sia quello di utilizzare il nuovo svincolo autostradale di Pontecagnano sud, è più semplice uscire dalla tangenziale e salire subito dopo il cinema Italia, in direzione appunto di Faiano. Arrivati lì, seguite le indicazioni per Montecorvino Pugliano, troverete il locale dopo poco alla vostra sinistra, presso un ruscelletto che si chiama anch'esso Frestola. Ampio parcheggio senza abusivi.
Altro che primavera ed estate. Questa è davvero la bella stagione. Freddo intenso almattino ed alla sera, le feste sono finite da un pezzo e manca ancora un pò per le due
fesserie di San Valentino e carnevale. Quindi queste sono le serate ideali per ritrovarsi
attorno ad un bel tavolo per una bella scorpacciata di sapori autentici assieme ai propri
amici, in un ristorante fatto apposta per queste cose come "La Frestola". Nonostante sia un
semplice giovedì di una splendida e stellata serata di gennaio, il locale è abbastanza
gremito a causa di un compleanno e di altre persone che sono lì a cena.
Entriamo e ci accolgono le due "L" del ristorante, Lilli e Lisa, rispettivamente cane
pechinese e cameriera. Neanche il tempo di sedersi e prendere le ordinazioni che subito arriva
un bel piatto pieno di ottime bruschette con pomodoro a pezzetti, poi l'antipasto, con bocconcini,
ricotta e scamorza, salumi vari e giardiniera (per i pochi che non lo sapessero, si tratta
di verdure sott'olio o sott'aceto) con olive. Visto che l'appetito vien mangiando (e che appetito!) ordiniamo non uno ma bensì due assaggi di primi, che come porzioni sono tutt'altro che assaggi. Optiamo per un piatto rosso ed uno bianco, quindi largo (e larghi lo sono davvero) a ravioli al sugo e tagliatelle ai porcini. L'unica pecca è che entrambe le pietanze arrivano assieme, quindi i ravioli risultano un pò freddi, ma dinanzi alla loro bontà si dimenticatutto. Alla fine del secondo round (i primi) lo stomaco chiede pietà, ma non essendo propriamente delle educande continuamo con un bell'arrosto misto di salsicce, costatelle e pollo, ed un'insalata mista, giusto per rimanere leggeri. Le bottiglie di rosso della casa vanno via come l'acqua (che qualcuno abbia fatto il miracolo?), e arriviamo così alla fine del pranzo suggellata da quattro bottiglie di digestivi portate direttamente in tavola (mirto, finocchietto, grappa, melannurca).
Conto ridicolo di soli 60 euro per 2 antipasti, 8 assaggi di primo, bruschette, due bottiglie di vino, una di acqua, due arrosti misti con contorno e liquori. Dove trovare così tanta sostanza a così basso prezzo? Last but not least, nel caso abbiate mangiato (ma soprattutto bevuto) troppo
sappiate che al piano di sopra c'è un ampia disponibilità di stanze a soli 20 euro a notte, compreso scaldino e caffè al risveglio.
Ah, il segno di un'estate che vorrei potesse non venire mai!
Anche stavolta eleggo tutte le portate "piattoforte"
Traclist consigliata : Fabrizio De Andrè - Bocca Di Rosa
Fabrizio De Andrè - La Città Vecchia
Via Solferino - Pontecagnano Faiano (SA)
Tel.: 089/201085 - 089/201920 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : sebbene il modo più rapido per arrivare a Faiano sia quello di utilizzare il nuovo svincolo autostradale di Pontecagnano sud, è più semplice uscire dalla tangenziale e salire subito dopo il cinema Italia, in direzione appunto di Faiano. Arrivati lì, seguite le indicazioni per Montecorvino Pugliano, troverete il locale dopo poco alla vostra sinistra, presso un ruscelletto che si chiama anch'esso Frestola. Ampio parcheggio senza abusivi.
Altro che primavera ed estate. Questa è davvero la bella stagione. Freddo intenso almattino ed alla sera, le feste sono finite da un pezzo e manca ancora un pò per le due
fesserie di San Valentino e carnevale. Quindi queste sono le serate ideali per ritrovarsi
attorno ad un bel tavolo per una bella scorpacciata di sapori autentici assieme ai propri
amici, in un ristorante fatto apposta per queste cose come "La Frestola". Nonostante sia un
semplice giovedì di una splendida e stellata serata di gennaio, il locale è abbastanza
gremito a causa di un compleanno e di altre persone che sono lì a cena.
Entriamo e ci accolgono le due "L" del ristorante, Lilli e Lisa, rispettivamente cane
pechinese e cameriera. Neanche il tempo di sedersi e prendere le ordinazioni che subito arriva
un bel piatto pieno di ottime bruschette con pomodoro a pezzetti, poi l'antipasto, con bocconcini,
ricotta e scamorza, salumi vari e giardiniera (per i pochi che non lo sapessero, si tratta
di verdure sott'olio o sott'aceto) con olive. Visto che l'appetito vien mangiando (e che appetito!) ordiniamo non uno ma bensì due assaggi di primi, che come porzioni sono tutt'altro che assaggi. Optiamo per un piatto rosso ed uno bianco, quindi largo (e larghi lo sono davvero) a ravioli al sugo e tagliatelle ai porcini. L'unica pecca è che entrambe le pietanze arrivano assieme, quindi i ravioli risultano un pò freddi, ma dinanzi alla loro bontà si dimenticatutto. Alla fine del secondo round (i primi) lo stomaco chiede pietà, ma non essendo propriamente delle educande continuamo con un bell'arrosto misto di salsicce, costatelle e pollo, ed un'insalata mista, giusto per rimanere leggeri. Le bottiglie di rosso della casa vanno via come l'acqua (che qualcuno abbia fatto il miracolo?), e arriviamo così alla fine del pranzo suggellata da quattro bottiglie di digestivi portate direttamente in tavola (mirto, finocchietto, grappa, melannurca).
Conto ridicolo di soli 60 euro per 2 antipasti, 8 assaggi di primo, bruschette, due bottiglie di vino, una di acqua, due arrosti misti con contorno e liquori. Dove trovare così tanta sostanza a così basso prezzo? Last but not least, nel caso abbiate mangiato (ma soprattutto bevuto) troppo
sappiate che al piano di sopra c'è un ampia disponibilità di stanze a soli 20 euro a notte, compreso scaldino e caffè al risveglio.
Ah, il segno di un'estate che vorrei potesse non venire mai!
Anche stavolta eleggo tutte le portate "piattoforte"
Traclist consigliata : Fabrizio De Andrè - Bocca Di Rosa
Fabrizio De Andrè - La Città Vecchia
martedì 19 gennaio 2010
I Folletti
I Folletti
Via Leucosia 97 - Salerno
Tel. 089/333050-338/3707355 - Chiuso il Martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : molto probabilmente conoscerete già Via Leucosia poichè vi recate lì per i vostri acquisti inconfessabili, mici belli bamboccioni che non siete altro. Nel caso non lo sappiate, via Leucosia non è altro che la prosecuzione del Lungomare cittadino in direzione sud. Potete arrivarci anche uscendo dalla tangenziale allo svincolo di Mariconda, seguendo poi le indicazioni per la litoranea, girando poi a destra dopo aver superato la fabbrica abbandonata in mattoni.
Questa è una recensione un pò atipica, per almeno tre motivi : 1)si tratta di un pranzo e non di una cena 2)non ho pagato io il conto 3)è una recensione più "Mangiare" che "Ingiro", trovandosi il locale a Salerno. Ma procediamo con ordine.
Domenica a pranzo. Per festeggiare un compleanno in famiglia ci dirigiamo in questo ristorante che si trova difronte il lungomare di via Leucosia, tristemente salito agli onori delle cronache nei mesi scorsi per delle violente che ne hanno reso inagibile un bel pezzo (i disastri sono ancora visibili). Il locale prende nome dalla passione dei proprietari per il mondo fantasy, ed infatti il locale è pieno di elfi e folletti. Ci accomodiamo e ci viene proposto di iniziare con un buon antipasto misto a buffet, che viene portato però direttamente in tavola. Dai grandi piatti di portata preleviamo quindi melenzane a barchetta con pomodoro e mozzarella (una sorta di parmigiana bidimensionale, insomma), zucchine alla scapece, melenzane a funghetto e peperoni rossi e gialli a filetti, senza tralasciare i classici bocconcini e prosciutto. Tutto molto buono, da annaffiare con il generoso rosso della casa spillato direttamente da una botte posta al centro della sala. Proseguiamo con i primi, anch'essi molto buoni, fra cui degni di nota un piatto superabbondante di ravioli ai porcini ed un piatto molto delicato di paccheri ricotta, pomodoro e pancetta (tagliata fine). Si continua con carne alla brace (maiale e vitello) e con il coniglio all'ischitana (tenero e squisito), per chiudere in bellezza con una fetta di tronchetto al caffè. Come dicevo non ho pagato io stavolta, ma i prezzi intravisti nel menù sono davvero bassi : si va dai 4.50 di una pasta e fagioli ai 5/6 per un primo un pò più complesso. Idem per le carni. Il venerdì è possibile anche mangiare il pesce, mentre invece a pranzo è disponibile il menù a 8 euro.
Tutto sommato, un buon posto dove assaggiare i sapori semplici della cucina salernitana senza spostarsi troppo.
Il piatto forte di questa recensione è "paccheri ricotta pomodoro e pancetta"Tracklist consigliata : Isan - Remegio
Isan - Eeriel
Via Leucosia 97 - Salerno
Tel. 089/333050-338/3707355 - Chiuso il Martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : molto probabilmente conoscerete già Via Leucosia poichè vi recate lì per i vostri acquisti inconfessabili, mici belli bamboccioni che non siete altro. Nel caso non lo sappiate, via Leucosia non è altro che la prosecuzione del Lungomare cittadino in direzione sud. Potete arrivarci anche uscendo dalla tangenziale allo svincolo di Mariconda, seguendo poi le indicazioni per la litoranea, girando poi a destra dopo aver superato la fabbrica abbandonata in mattoni.
Questa è una recensione un pò atipica, per almeno tre motivi : 1)si tratta di un pranzo e non di una cena 2)non ho pagato io il conto 3)è una recensione più "Mangiare" che "Ingiro", trovandosi il locale a Salerno. Ma procediamo con ordine.
Domenica a pranzo. Per festeggiare un compleanno in famiglia ci dirigiamo in questo ristorante che si trova difronte il lungomare di via Leucosia, tristemente salito agli onori delle cronache nei mesi scorsi per delle violente che ne hanno reso inagibile un bel pezzo (i disastri sono ancora visibili). Il locale prende nome dalla passione dei proprietari per il mondo fantasy, ed infatti il locale è pieno di elfi e folletti. Ci accomodiamo e ci viene proposto di iniziare con un buon antipasto misto a buffet, che viene portato però direttamente in tavola. Dai grandi piatti di portata preleviamo quindi melenzane a barchetta con pomodoro e mozzarella (una sorta di parmigiana bidimensionale, insomma), zucchine alla scapece, melenzane a funghetto e peperoni rossi e gialli a filetti, senza tralasciare i classici bocconcini e prosciutto. Tutto molto buono, da annaffiare con il generoso rosso della casa spillato direttamente da una botte posta al centro della sala. Proseguiamo con i primi, anch'essi molto buoni, fra cui degni di nota un piatto superabbondante di ravioli ai porcini ed un piatto molto delicato di paccheri ricotta, pomodoro e pancetta (tagliata fine). Si continua con carne alla brace (maiale e vitello) e con il coniglio all'ischitana (tenero e squisito), per chiudere in bellezza con una fetta di tronchetto al caffè. Come dicevo non ho pagato io stavolta, ma i prezzi intravisti nel menù sono davvero bassi : si va dai 4.50 di una pasta e fagioli ai 5/6 per un primo un pò più complesso. Idem per le carni. Il venerdì è possibile anche mangiare il pesce, mentre invece a pranzo è disponibile il menù a 8 euro.
Tutto sommato, un buon posto dove assaggiare i sapori semplici della cucina salernitana senza spostarsi troppo.
Il piatto forte di questa recensione è "paccheri ricotta pomodoro e pancetta"Tracklist consigliata : Isan - Remegio
Isan - Eeriel
Etichette:
5/5,
carne,
pesce,
qualità a basso prezzo,
salerno
martedì 15 dicembre 2009
Antica Masseria Sguazzo
Antica Masseria Sguazzo
Via Dello Statuto 3 - Pontecagnano Faiano (SA)
Tel. 334/8008955 - Aperto il mercoledì, giovedì, venerdì e sabato sera e la domenica a pranzo, oltre ai giorni festivi.
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : dalla statale 18, superate l'abitato di Pontecagnano ed alla rotonda del caseificio Taverna Penta prendete le indicazioni per Faiano. Superate il seminario metropolitano "Giovanni Paolo II" fino ad arrivare alla traversa di via dello Statuto, che troverete alla vostra destra. Ampio parcheggio senza abusivi.
Di una cosa potete essere certi, se venite all'"Antica Masseria Sguazzo" e per un qualsiasi motivo doveste sentirvi male, siete nel posto giusto, trovandosi accanto al locale la sezione operativa, con tanto di ambulanze e personale paramedico, dell'associazione di volontariato Pegaso. Ma non voglio intristirvi con tristi presagi (se avete la r moscia saltate le tre parole precedenti), pertanto
tuffiamoci nelal descrizione di questo nuovo ristorante. L'"Antica Masseria Sguazzo", è, appunto, antica, situandosi in una struttura completamente messa a nuovo risalente al 1820. Talmente messa a nuovo e caratterizzata da lavori in corso che una volta arrivati ci abbiamo messo non poco a capire da dove si entrasse. Il locale è abbastanza ampio, con una profonda sala centrale e alcunitavoli un pò più defilati sulla sinistra. Ci accomodiamo e notiamo dal menù che qui è possibile anche mangiare la pizza, ma come sempre preferiamo fiondarci subito sull'ottimo antipasto, abbastanza classico con bocconcini, posciutto, capicollo, zucchine/melanzane e
zucca grigliate, oltre ad una fettina di focaccia ripiena con ricotta e peperoni ed un pezzetto di parmigiana. Per rimanere leggeri saltiamo a piè pari i primi di terra, per scegliere un ottimo maialino da latte al forno con patate al forno ed una bistecca di vitello con porcini.
Buoni tutti e due i piatti, così come il vino della casa ed il pane. Chiusura con una porzione di torta di biscotti bagnati con ricotta e scaglie di cioccolata, caffè e conto di 70 euro per 4 antipasti, 3 secondi con contorno, mezzo litro di vino, 2 bottiglie di acqua naturale, 1 dolce e 3 caffè. Prezzi onesti per un onesto sabato sera. E l'assistenza sanitaria è compresa nel prezzo.
Anche per questa volta eleggo tutte le portate piatto forteTacklist consigliata : Black Eyed Peas - Meet Me Halfway
Renee Olstead - Christmas In Love
Via Dello Statuto 3 - Pontecagnano Faiano (SA)
Tel. 334/8008955 - Aperto il mercoledì, giovedì, venerdì e sabato sera e la domenica a pranzo, oltre ai giorni festivi.
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : dalla statale 18, superate l'abitato di Pontecagnano ed alla rotonda del caseificio Taverna Penta prendete le indicazioni per Faiano. Superate il seminario metropolitano "Giovanni Paolo II" fino ad arrivare alla traversa di via dello Statuto, che troverete alla vostra destra. Ampio parcheggio senza abusivi.
Di una cosa potete essere certi, se venite all'"Antica Masseria Sguazzo" e per un qualsiasi motivo doveste sentirvi male, siete nel posto giusto, trovandosi accanto al locale la sezione operativa, con tanto di ambulanze e personale paramedico, dell'associazione di volontariato Pegaso. Ma non voglio intristirvi con tristi presagi (se avete la r moscia saltate le tre parole precedenti), pertanto
tuffiamoci nelal descrizione di questo nuovo ristorante. L'"Antica Masseria Sguazzo", è, appunto, antica, situandosi in una struttura completamente messa a nuovo risalente al 1820. Talmente messa a nuovo e caratterizzata da lavori in corso che una volta arrivati ci abbiamo messo non poco a capire da dove si entrasse. Il locale è abbastanza ampio, con una profonda sala centrale e alcunitavoli un pò più defilati sulla sinistra. Ci accomodiamo e notiamo dal menù che qui è possibile anche mangiare la pizza, ma come sempre preferiamo fiondarci subito sull'ottimo antipasto, abbastanza classico con bocconcini, posciutto, capicollo, zucchine/melanzane e
zucca grigliate, oltre ad una fettina di focaccia ripiena con ricotta e peperoni ed un pezzetto di parmigiana. Per rimanere leggeri saltiamo a piè pari i primi di terra, per scegliere un ottimo maialino da latte al forno con patate al forno ed una bistecca di vitello con porcini.
Buoni tutti e due i piatti, così come il vino della casa ed il pane. Chiusura con una porzione di torta di biscotti bagnati con ricotta e scaglie di cioccolata, caffè e conto di 70 euro per 4 antipasti, 3 secondi con contorno, mezzo litro di vino, 2 bottiglie di acqua naturale, 1 dolce e 3 caffè. Prezzi onesti per un onesto sabato sera. E l'assistenza sanitaria è compresa nel prezzo.
Anche per questa volta eleggo tutte le portate piatto forteTacklist consigliata : Black Eyed Peas - Meet Me Halfway
Renee Olstead - Christmas In Love
domenica 6 dicembre 2009
Gusto E Sapori
Gusto E Sapori
Via Gaspare 8/10 - Salerno
Tel. 089/2856815 - Chiuso il martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : il ristorante si trova nella salita difronte alla chiesa del Carmine, quindi cercate posto nei dintorni che di solito la sera non è difficile trovarne.
Mi raccomando, a cena finita non vi scappi di pronunciare "Madonna del Carmine, quanto ho mangiato", che la santa riposa lì a due passi e potrebbe sentirvi. Siamo appunto nel quartiere Carmine, in un mercoledì sera autunnale rischiarato dalle famigerate luci d'artista. Il locale è piccolo e raccolto, ed evidentemente gestito da un fan del Vasco nazionale, visto che per tutta la cena bisogna sorbirsi storie improbabili di vite spericolate e Sally che capisce troppo. Il locale offre anche pizze d'asporto e menù a prezzo fisso a pranzo. Ci accomodiamo e coadiuvati dal simpatico cameriere ordiniamo l'antipasto degustazione della casa, che sembra non finire mai : zucca grigliata, zucchine alla scapece, involtini di pancetta, parmigiana di melanzane, tortini di verdure, carciofi, mortadella arrostita, oltre a deliziosi formaggi e salumi, un buon carpaccio di bresaola e grana e dei crostini serviti con quattro tipi diversi di miele. Maestoso, senza mezzi termini. Proseguiamo con un piatto di scialatielli pesto e vongole, deliziosi e ben cotti, ed un piatto di straccetti di vitello in salsa di porcini, che per le enormi porzioni delle portate precedenti lasciamo a metà. Ma il dolce ci vuole sempre, anche se stavolta non si tratta di una piccola porzione ma bensì di un intero piatto di zeppoline calde, profiterol al cioccolato e torta cubana, da far saltare la glicemia alle stelle. Bicchierino di meloncello e conto di 50 euro, di certo non pochi ma in linea con la media cittadina per un antipasto,un primo, un secondo, dolce, liquore, bevande e coperto. Però, Madonna del Carmine, che mangiata!
Come piatto forte propongo tutte le portate
Tracklist consigliata : Daft Punk - Something About Us
Daft Punk - Digital Love
Via Gaspare 8/10 - Salerno
Tel. 089/2856815 - Chiuso il martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : il ristorante si trova nella salita difronte alla chiesa del Carmine, quindi cercate posto nei dintorni che di solito la sera non è difficile trovarne.
Mi raccomando, a cena finita non vi scappi di pronunciare "Madonna del Carmine, quanto ho mangiato", che la santa riposa lì a due passi e potrebbe sentirvi. Siamo appunto nel quartiere Carmine, in un mercoledì sera autunnale rischiarato dalle famigerate luci d'artista. Il locale è piccolo e raccolto, ed evidentemente gestito da un fan del Vasco nazionale, visto che per tutta la cena bisogna sorbirsi storie improbabili di vite spericolate e Sally che capisce troppo. Il locale offre anche pizze d'asporto e menù a prezzo fisso a pranzo. Ci accomodiamo e coadiuvati dal simpatico cameriere ordiniamo l'antipasto degustazione della casa, che sembra non finire mai : zucca grigliata, zucchine alla scapece, involtini di pancetta, parmigiana di melanzane, tortini di verdure, carciofi, mortadella arrostita, oltre a deliziosi formaggi e salumi, un buon carpaccio di bresaola e grana e dei crostini serviti con quattro tipi diversi di miele. Maestoso, senza mezzi termini. Proseguiamo con un piatto di scialatielli pesto e vongole, deliziosi e ben cotti, ed un piatto di straccetti di vitello in salsa di porcini, che per le enormi porzioni delle portate precedenti lasciamo a metà. Ma il dolce ci vuole sempre, anche se stavolta non si tratta di una piccola porzione ma bensì di un intero piatto di zeppoline calde, profiterol al cioccolato e torta cubana, da far saltare la glicemia alle stelle. Bicchierino di meloncello e conto di 50 euro, di certo non pochi ma in linea con la media cittadina per un antipasto,un primo, un secondo, dolce, liquore, bevande e coperto. Però, Madonna del Carmine, che mangiata!
Come piatto forte propongo tutte le portate
Tracklist consigliata : Daft Punk - Something About Us
Daft Punk - Digital Love
Nido Del Falco
Nido Del Falco
Via Casignano - Pellezzano(SA)
Tel. 089/361016 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : da Salerno, uscite dalla tangenziale a Fratte e prendete la statale 88 in direzione Baronissi. Arrivati alla frazione Aiello, dopo una doppia curva noterete alla vostra sinistra un cartello che indica il locale. Proseguite in tale direzione, superate il passaggio a livello e dopo poco troverete il locale alla vostra sinistra.
Lissù, dove osano le aquile. Ma forse a Pellezzano hanno spesso osato anche i falchi, tanto da costruirci pure un nido, e tanto da dare il nome anche ad un ristorante. Ci troviamo appunto nella simpatica cittadina della valle dell'Irno che già in passato ci aveva deliziato con numerosi ristoranti (Ceraunavolta, Il Girasole, Le Piramidi) per aggiungere al carniere (parlando di uccelli...) un altro ottimo ristorante. Il "Nido Del Falco" è un piccolo e raccolto locale ricavato all'interno di una villetta. Pochi tavoli, luci soffuse, forno per le pizze bene in vista e cucina fortemente radicata al territorio. Ci accomodiamo dopo una ventina di minuti d'attesa, nonostante la prenotazione (si sà, il sabato è carogna) ed ordiniamo per prima cosa il vino della casa, poi l'antipasto misto davvero squisito e dalla composizione classica, e cioè mallone, fagioli con salsiccia, melanzane e zucchine grigliate sott'olio, torte rustiche, polpette e gli immancabili salumi e formaggi, oltre ad un ottima mozzarella, e delle buone bruschette al pomodoro.
L'antipasto è davvero abbondante e, ça va sans dire, bastevole per due persone, così decidiamo di saltare l'ordine delle carni per concentrarci su un delizioso piatto di scialatielli porcini e ceci, questi ultimi ridotti in purea, con il prezzemolo che sta bene su tutto, come il prezzemolo. Non paghi, ordiniamo anche una porzione di ricotta e pere, e poi (paghi, col portafoglio in mano) chiediamo il conto che è di soli 27 euro per un antipasto, un primo, un dolce, bevande, pane e coperto. Decisamente consigliato, ma il sabato ricordate di prenotare.
Come piatto forte propongo l'antipasto e gli scialatielli ceci e porcini
Tracklist consigliata : The Clash - Magnificent Seven
The Clash - The Call Up
Via Casignano - Pellezzano(SA)
Tel. 089/361016 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : da Salerno, uscite dalla tangenziale a Fratte e prendete la statale 88 in direzione Baronissi. Arrivati alla frazione Aiello, dopo una doppia curva noterete alla vostra sinistra un cartello che indica il locale. Proseguite in tale direzione, superate il passaggio a livello e dopo poco troverete il locale alla vostra sinistra.
Lissù, dove osano le aquile. Ma forse a Pellezzano hanno spesso osato anche i falchi, tanto da costruirci pure un nido, e tanto da dare il nome anche ad un ristorante. Ci troviamo appunto nella simpatica cittadina della valle dell'Irno che già in passato ci aveva deliziato con numerosi ristoranti (Ceraunavolta, Il Girasole, Le Piramidi) per aggiungere al carniere (parlando di uccelli...) un altro ottimo ristorante. Il "Nido Del Falco" è un piccolo e raccolto locale ricavato all'interno di una villetta. Pochi tavoli, luci soffuse, forno per le pizze bene in vista e cucina fortemente radicata al territorio. Ci accomodiamo dopo una ventina di minuti d'attesa, nonostante la prenotazione (si sà, il sabato è carogna) ed ordiniamo per prima cosa il vino della casa, poi l'antipasto misto davvero squisito e dalla composizione classica, e cioè mallone, fagioli con salsiccia, melanzane e zucchine grigliate sott'olio, torte rustiche, polpette e gli immancabili salumi e formaggi, oltre ad un ottima mozzarella, e delle buone bruschette al pomodoro.
L'antipasto è davvero abbondante e, ça va sans dire, bastevole per due persone, così decidiamo di saltare l'ordine delle carni per concentrarci su un delizioso piatto di scialatielli porcini e ceci, questi ultimi ridotti in purea, con il prezzemolo che sta bene su tutto, come il prezzemolo. Non paghi, ordiniamo anche una porzione di ricotta e pere, e poi (paghi, col portafoglio in mano) chiediamo il conto che è di soli 27 euro per un antipasto, un primo, un dolce, bevande, pane e coperto. Decisamente consigliato, ma il sabato ricordate di prenotare.
Come piatto forte propongo l'antipasto e gli scialatielli ceci e porcini
Tracklist consigliata : The Clash - Magnificent Seven
The Clash - The Call Up
Al Convivio
Al Convivio
Via Roma 138 - Piano di Montoro Inferiore(AV)
Tel. 0825/503261 - Chiuso il martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 3/5
Come arrivare : dal raccordo Salerno-Avellino uscite a Montoro Inferiore e poi proseguite verso la frazione Piano, superate la traversa della stazione in direzione Salerno e troverete il locale alla vostra desta. Si parcheggia lungo la strada o nelle vie limitrofe, senza parcheggiatori abusivi.
Il convivio, oltre ad essere un immortale opera di Dante, è anche un modo altisonante per descrivere un banchetto. L'etimologia, infatti, ci descrive il convivio come parola nata da "cum" e "vivere", cioè vivere assieme. E qual è il modo più bello di vivereassieme se non quello di mangiare? Tornando allo specifico, veniamo a parlare di questo carino locale consigliatomi da un gentilelettore di Facebook.
"Al Convivio" è un locale molto elegante strutturato su due livelli, il primo a piano terra che dà direttamente sul grande forno a legna per le pizze, ed il secondo al primo piano, più raccolto ed intimo al quale si accede dopo qualche rampa di scale.
L'arredamento è ispirato alla moda etnica, mentre le sedie sono in legno scuro e le pareti dipinte in ocra. Ci accomodiamo ed ordiniamo l'antipasto, buono e diverso dalla normalità, che viene servito in un ampio piatto dove troneggia una cocottina con delle ottime polpettine di baccalà che galleggiano su un mare di cipolle stufate. A farle compagnia troviamo una fetta di polenta
ai funghi, una foglia di radicchio con pancetta, unos formatino di verdure, una frittatina ed una melanzana imbottita. Buono e fantasioso, come deve essere un antipasto. Proseguiamo con un primo di terra, e qui purtroppo le aspettative non vengono soddisfatte. I tagliolini al ragù di cinghiale (seppur enormi nella porzione) hanno un sapore troppo dolciastro, appesantiti
inoltre dall'abbondanza di alloro e mirto che coprono completamente il sapore del sugo. Con la tagliata porcini e grana, che qui viene servita su una pietra ollare caldissima direttamente in tavola in modo da continuare la cottura, le cose non migliorano affatto, essendo la carne davvero troppo cruda e un pò troppo nervosa. Cerchiamo di chiudere in bellezza con una sacher torte,
che non viene servita a fette ma sotto forma di pasticcino, ma purtroppo il dolce in questione si rivela essere duro e dal sapore neppure lontanamente riconducibile alla nota prelibatezza viennese. Conto di 37 euro per un antipasto, un primo, un secondo, un dolce e le bevande (due bicchieri di aglianico e l'acqua), non troppo alto ma poteva andare meglio. Forse è stata solo colpa del sabato.
Come piatto forte propongo tutte le pietanzeTracklist consigliata : Pgr - Cronaca Montana
Pgr - Cronaca Del Ritorno
Via Roma 138 - Piano di Montoro Inferiore(AV)
Tel. 0825/503261 - Chiuso il martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 3/5
Come arrivare : dal raccordo Salerno-Avellino uscite a Montoro Inferiore e poi proseguite verso la frazione Piano, superate la traversa della stazione in direzione Salerno e troverete il locale alla vostra desta. Si parcheggia lungo la strada o nelle vie limitrofe, senza parcheggiatori abusivi.
Il convivio, oltre ad essere un immortale opera di Dante, è anche un modo altisonante per descrivere un banchetto. L'etimologia, infatti, ci descrive il convivio come parola nata da "cum" e "vivere", cioè vivere assieme. E qual è il modo più bello di vivereassieme se non quello di mangiare? Tornando allo specifico, veniamo a parlare di questo carino locale consigliatomi da un gentilelettore di Facebook.
"Al Convivio" è un locale molto elegante strutturato su due livelli, il primo a piano terra che dà direttamente sul grande forno a legna per le pizze, ed il secondo al primo piano, più raccolto ed intimo al quale si accede dopo qualche rampa di scale.
L'arredamento è ispirato alla moda etnica, mentre le sedie sono in legno scuro e le pareti dipinte in ocra. Ci accomodiamo ed ordiniamo l'antipasto, buono e diverso dalla normalità, che viene servito in un ampio piatto dove troneggia una cocottina con delle ottime polpettine di baccalà che galleggiano su un mare di cipolle stufate. A farle compagnia troviamo una fetta di polenta
ai funghi, una foglia di radicchio con pancetta, unos formatino di verdure, una frittatina ed una melanzana imbottita. Buono e fantasioso, come deve essere un antipasto. Proseguiamo con un primo di terra, e qui purtroppo le aspettative non vengono soddisfatte. I tagliolini al ragù di cinghiale (seppur enormi nella porzione) hanno un sapore troppo dolciastro, appesantiti
inoltre dall'abbondanza di alloro e mirto che coprono completamente il sapore del sugo. Con la tagliata porcini e grana, che qui viene servita su una pietra ollare caldissima direttamente in tavola in modo da continuare la cottura, le cose non migliorano affatto, essendo la carne davvero troppo cruda e un pò troppo nervosa. Cerchiamo di chiudere in bellezza con una sacher torte,
che non viene servita a fette ma sotto forma di pasticcino, ma purtroppo il dolce in questione si rivela essere duro e dal sapore neppure lontanamente riconducibile alla nota prelibatezza viennese. Conto di 37 euro per un antipasto, un primo, un secondo, un dolce e le bevande (due bicchieri di aglianico e l'acqua), non troppo alto ma poteva andare meglio. Forse è stata solo colpa del sabato.
Come piatto forte propongo tutte le pietanzeTracklist consigliata : Pgr - Cronaca Montana
Pgr - Cronaca Del Ritorno
sabato 14 novembre 2009
Al Portico
Al Portico
Via G.Budetti 68 - Pontecagnano Faiano (SA)
Tel. 089/383538 - Chiuso il lunedì - aperto a pranzo
Tipo di cucina : braceria/pizzeria
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : dall'uscita Pontecagnano della tangenziale proseguite in direzione del centro di Pontecagnano, superate il ponte sul fiume Picentino e poi prendete la prima traversa sulla destra (dove c'è la pizzeria Negri). Troverete il locale dopo poco sulla vostra destra. Il parcheggio c'è ed è all'interno della struttura, senza abusivi, ma nel caso fosse pieno poco più avanti c'è un enorme parcheggio pubblico gratuito.
Per la serie "dove andare a mangiare il mercoledì sera tardi dopo il cinema che si paga poco e ci possono andare anche i pezzenti" vi presento questa new entry, che si trova nell'ormai storica location di via Budetti 68 a Pontecagnano (ex Galleon, ex New Tam Tam,ex boh?). "Al Portico" è una pizzeria-ristorante-braceria davvero molto elegante, ci si accomoda in sedie in corda di nylon e si cena in un ambiente forse un pò troppo illuminato ma comunque piacevole, sottolineato da due schermi che proiettano incessantemente sfilate di moda. Ci posizioniamo proprio di fronte alle due grosse braci per cuocere la carne, che qui sono a vista, mentre invece la cucina ed il forno a legna per le pizze sono un pò più defilati. Dal corposo menù (c'è di tutto, antipasti mare/terra, primi, secondi pizze e dolci) scegliamo un bel tagliere di salumi e formaggi, con prosciutto, salame, bresaola, pancetta, caciotte più o meno stagionate e al peperoncino. Proseguiamo con un bel piatto di ravioli ai porcini, solamente velati da pomodoro e prezzemolo e ripieni di morbida ricotta fresca. Approfittiamo quindi della brace alle nostre spalle per una deliziosa tagliata di entrecote argentina, servita calda in tavola su di un blocco di ghisa per poi essere adagiata nel piatto fra rucola, grana ed aceto balsamico. Buona, tenera, succosa e servita una volta tanto con dei coltelli che tagliano. Da bere un buon aglianico (un bicchiere, e non una bottiglia : pensate che pure i vigili adesso si sono messi a pazziare con i palloncini! Ma dove andremo a finire?) versato in un ampio calice e per chiusura di cena una porzione extra large di tiramisù fatto in casa, buono per davvero. Il conto è di 38 euro, per un tagliere, un primo piatto, entrecote, dolce, acqua vino e coperto. Abbordabile e pienamente meritato. Unico neo, l'attesa un pò troppo prolungata, ma credo che sia stata colpa della tavolata accanto a noi che festeggiava un compleanno. Consigliato, anche perchè a Milano per la stessa location e lo stesso cibo paghereste il doppio.
Anche per questa volta eleggo tutte le portate "piattoforte"
Via G.Budetti 68 - Pontecagnano Faiano (SA)
Tel. 089/383538 - Chiuso il lunedì - aperto a pranzo
Tipo di cucina : braceria/pizzeria
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : dall'uscita Pontecagnano della tangenziale proseguite in direzione del centro di Pontecagnano, superate il ponte sul fiume Picentino e poi prendete la prima traversa sulla destra (dove c'è la pizzeria Negri). Troverete il locale dopo poco sulla vostra destra. Il parcheggio c'è ed è all'interno della struttura, senza abusivi, ma nel caso fosse pieno poco più avanti c'è un enorme parcheggio pubblico gratuito.
Per la serie "dove andare a mangiare il mercoledì sera tardi dopo il cinema che si paga poco e ci possono andare anche i pezzenti" vi presento questa new entry, che si trova nell'ormai storica location di via Budetti 68 a Pontecagnano (ex Galleon, ex New Tam Tam,ex boh?). "Al Portico" è una pizzeria-ristorante-braceria davvero molto elegante, ci si accomoda in sedie in corda di nylon e si cena in un ambiente forse un pò troppo illuminato ma comunque piacevole, sottolineato da due schermi che proiettano incessantemente sfilate di moda. Ci posizioniamo proprio di fronte alle due grosse braci per cuocere la carne, che qui sono a vista, mentre invece la cucina ed il forno a legna per le pizze sono un pò più defilati. Dal corposo menù (c'è di tutto, antipasti mare/terra, primi, secondi pizze e dolci) scegliamo un bel tagliere di salumi e formaggi, con prosciutto, salame, bresaola, pancetta, caciotte più o meno stagionate e al peperoncino. Proseguiamo con un bel piatto di ravioli ai porcini, solamente velati da pomodoro e prezzemolo e ripieni di morbida ricotta fresca. Approfittiamo quindi della brace alle nostre spalle per una deliziosa tagliata di entrecote argentina, servita calda in tavola su di un blocco di ghisa per poi essere adagiata nel piatto fra rucola, grana ed aceto balsamico. Buona, tenera, succosa e servita una volta tanto con dei coltelli che tagliano. Da bere un buon aglianico (un bicchiere, e non una bottiglia : pensate che pure i vigili adesso si sono messi a pazziare con i palloncini! Ma dove andremo a finire?) versato in un ampio calice e per chiusura di cena una porzione extra large di tiramisù fatto in casa, buono per davvero. Il conto è di 38 euro, per un tagliere, un primo piatto, entrecote, dolce, acqua vino e coperto. Abbordabile e pienamente meritato. Unico neo, l'attesa un pò troppo prolungata, ma credo che sia stata colpa della tavolata accanto a noi che festeggiava un compleanno. Consigliato, anche perchè a Milano per la stessa location e lo stesso cibo paghereste il doppio.
Anche per questa volta eleggo tutte le portate "piattoforte"
Tracklist consigliata : Bad Lieutenant - Sink Or Swim TurboFunk - Gotta Move
venerdì 6 novembre 2009
Club Amici Del Peperoncino
Club Amici Del Peperoncino
Via Altimari 13 - Salerno (Giovi)
Tel.: 3338630926 - Chiuso : lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 3/5
Come arrivare : premesso che per arrivare al locale si potrebbe anche sfruttare la nuova uscita dell'A3 di San Mango, il modo migliore per arrivare al ristorante è quello di uscire allo svincolo Pastena/Giovi della tangenziale di Salerno e seguire le indicazioni per il locale che iniziano già dal suddetto svincolo. Attenzione : per arrivare al parcheggio del locale è necessario percorrere una discesa parecchio ripida e stretta, durante la quale potreste essere costretti a tornare indietro per l'incontro con qualche vettura che procede in senso contrario al vostro.
E' da un bel pò che mancavo dalle ridenti colline giovesi, sebbene mi fossi ripromesso di tornarci presto per testare un locale che mi era stato consigliato circa un anno fa, e cioè quello di cui ora vi vado a narrare. Il "Club Amici del Peperoncino" si presenta come un classico ristorante a gestione familiare (nel verosenso della parola : si mangia a due passi dalla cucina e sembra davvero di essere invitati a cena dal titolare/padrone di casa). Ci siamo capitati in un sabato sera dove, a nostra insaputa, il menù è fisso e non c'è possibilità di scegliere le portate. Poco male,per me non è un problema, a pensarci bene il menù nei ristoranti è da parecchio che non lo leggo, mi affido tranquillamente ai consigli del cameriere/maitre/titolare o chicchessia. Indi, anche stavolta ci accomodiamo in una sala più piccola rispettoalla principale, occupata da una festa privata, e serviti da due ragazzi evidentemente figli del titolare (o comunque parenti)ordiniamo le bevande e l'intero menù della serata. Si inizia come sempre dall'antipasto, molto ricco e saporito, con bocconcini,cappelle di fungo sott'olio, frittatine di zucchine, melanzane a funghetti, funghi sott'olio, salame a fette, capicollo e prosciutto.Sufficiente, direte voi, ma iniquo, essendo che nei tavoli accanto al nostro ho visto servire anche zucca sott'olio ed altri formaggiche evidentemente dovevano essere serviti anche a noi. Proseguiamo con i primi, davvero buonissimi, un tegamino di gnocchi alle patate con tantoformaggio fuso e un piatto di fusilli e ravioli, caserecci e fatti in casa come del resto tutte le pietanze che si servono in questo locale. Francamente le porzioni sono così abbondanti che non ce la sentiamo di proseguire con la carne, quindi ordiniamo solamente la buoan tortaal cacao della casa e l'amaro, anch'esso fatto in casa e servito in una brocca, con un coppino minuscolo per estrarlo. Tutto bene, direte voi?Ed inveve no : il conto, composto solamente da una cifra tonda tonda, 50 euro (che presumo sia il risultato di due menu a prezzo fisso da 25)ci viene sparato come se avessimo consumato tutto il menù, cosa non vera. Considerate poi che l'attesa è a volte snervante, e capirete il perchèdi questo inusuale 3/5.
Il piatto forte di questa recensione è l'"antipasto misto"
Tracklist consigliata : Mogwai - Fear Satan
Mouse On Mars - Tensual
Via Altimari 13 - Salerno (Giovi)
Tel.: 3338630926 - Chiuso : lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 3/5
Come arrivare : premesso che per arrivare al locale si potrebbe anche sfruttare la nuova uscita dell'A3 di San Mango, il modo migliore per arrivare al ristorante è quello di uscire allo svincolo Pastena/Giovi della tangenziale di Salerno e seguire le indicazioni per il locale che iniziano già dal suddetto svincolo. Attenzione : per arrivare al parcheggio del locale è necessario percorrere una discesa parecchio ripida e stretta, durante la quale potreste essere costretti a tornare indietro per l'incontro con qualche vettura che procede in senso contrario al vostro.
E' da un bel pò che mancavo dalle ridenti colline giovesi, sebbene mi fossi ripromesso di tornarci presto per testare un locale che mi era stato consigliato circa un anno fa, e cioè quello di cui ora vi vado a narrare. Il "Club Amici del Peperoncino" si presenta come un classico ristorante a gestione familiare (nel verosenso della parola : si mangia a due passi dalla cucina e sembra davvero di essere invitati a cena dal titolare/padrone di casa). Ci siamo capitati in un sabato sera dove, a nostra insaputa, il menù è fisso e non c'è possibilità di scegliere le portate. Poco male,per me non è un problema, a pensarci bene il menù nei ristoranti è da parecchio che non lo leggo, mi affido tranquillamente ai consigli del cameriere/maitre/titolare o chicchessia. Indi, anche stavolta ci accomodiamo in una sala più piccola rispettoalla principale, occupata da una festa privata, e serviti da due ragazzi evidentemente figli del titolare (o comunque parenti)ordiniamo le bevande e l'intero menù della serata. Si inizia come sempre dall'antipasto, molto ricco e saporito, con bocconcini,cappelle di fungo sott'olio, frittatine di zucchine, melanzane a funghetti, funghi sott'olio, salame a fette, capicollo e prosciutto.Sufficiente, direte voi, ma iniquo, essendo che nei tavoli accanto al nostro ho visto servire anche zucca sott'olio ed altri formaggiche evidentemente dovevano essere serviti anche a noi. Proseguiamo con i primi, davvero buonissimi, un tegamino di gnocchi alle patate con tantoformaggio fuso e un piatto di fusilli e ravioli, caserecci e fatti in casa come del resto tutte le pietanze che si servono in questo locale. Francamente le porzioni sono così abbondanti che non ce la sentiamo di proseguire con la carne, quindi ordiniamo solamente la buoan tortaal cacao della casa e l'amaro, anch'esso fatto in casa e servito in una brocca, con un coppino minuscolo per estrarlo. Tutto bene, direte voi?Ed inveve no : il conto, composto solamente da una cifra tonda tonda, 50 euro (che presumo sia il risultato di due menu a prezzo fisso da 25)ci viene sparato come se avessimo consumato tutto il menù, cosa non vera. Considerate poi che l'attesa è a volte snervante, e capirete il perchèdi questo inusuale 3/5.
Il piatto forte di questa recensione è l'"antipasto misto"
Tracklist consigliata : Mogwai - Fear Satan
Mouse On Mars - Tensual
martedì 6 ottobre 2009
Il Piacere Di...
Il Piacere Di...
Via Casone 27 - Ornito di Giffoni Valle Piana (SA)
Tel.: 338/4991871 (Gerardo) - 338/1886436 (Enzo) - 338/4847244 (Gaetano)
Aperto solo il venerdì, sabato e domenica
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : se non siete pratici delle zone di Giffoni e delle sue frazioni è meglio affidarsi al navigatore, in quanto la frazione Ornito non è segnalata in alcun posto.Ad ogni modo, si può arrivare al ristorante dalla frazione di Santa Mari a Vico, subito dopo la chiesetta girare a destra e proseguire in direzione Giffoni Valle Piana, lungo la strada provinciale 196, oppure arrivare a Giffoni e subito dopo il complesso del cinema Valle girare a destra, sempre sulla 196, fino ad arrivare ad Ornito. Appena vedete le prime case siete arrivati, troverete l'insegna rossa del locale al di sotto di una casa che si arrampica sulla collina. Parcheggio libero al di sopra della struttura.
Il club gastronomico "Il Piacere Di..." ha aperto i battenti da appena due settimane, il 20 settembre per la precisione. Ne sono venuto a conoscenza tramite una locandina trovata per caso in un negozio, proponendomi quanto prima di visitarlo per far cosa gradita sia a me che ai miei eventuali lettori. Così in una domenica autunnale ancora troppocalda per i miei gusti muoviamo alla volta di Ornito, simpatica frazione della cittadina del festival del cinema, che non so se ha a che fare con gli uccelli o meno. Troviamofacilmente il locale, che è semivuoto, prendiamo posto dopo aver atteso un pochetto le attenzioni delle maestranze, attesa spesa nell'osservazione della sala di ristorazione davvero elegante e rustica al tempo stesso, con tanta pietra e colori pastello alle pareti. Iniziamo come sempre con l'antipasto che a dire il vero avrei voluto più abbondante,essendo che quello propostoci oltre ai soliti bocconcini prosciutto pancetta e capicollo aveva solamente due melenzane imbottite, comunque buone. Da bere ci viene proposto un ottimo aglianico imbottigliato a Santa Paolina per conto del ristorante, corposo e servito alla giusta temperatura. Piccola pecca del locale è quella di non servire primila domenica sera a causa dell'assenza dello chef, coì siamo costretti nostro malgrado a ripiegare su un delizioso misto di carne arrosto, con salsicce, costarizze ed agnello, il tutto accompagnato da una buona insalata mista. Al posto del pane a biscotto più volte proposto dal cameriere optiamo per una focaccia appena sfornata, il che ci indica che qui è anche possibile ordinare la pizza. Come gradito dono dopo la carne ci viene offerto un cestino di castagne, che mi commuovono sia per il gesto ma soprattutto perchèmi ricordano che è iniziato l'autunno, la stagione più bella dell'anno poichè è anche la più lontana da quello schifo dell'estate. Chiudiamo in bellezza con una torta che definrie deliziosa è poco, e cioè la "mela e noci" che poi ho saputo essere prodotta dalla pasticceria "Festival", una squisitezza composta da un letto croccante di noci sulquale viena adagiato una mousse di mela e cannela, che davvero si scioglie in bocca. Da provare, credetemi. Un meloncello e chiediamo il conto che è di soli 29 euro,coperto e bevande comprese. I puntini sospensivi del ristorante quindi riempiteli voi, a seconda di cosa vi faccia piacere. Da ritornarci, soprattutto per provare i primi e riassaggiare di nuovo la torta.
I piatti forti di questa recensione sono la carne alla brace e la torta mele e noci
Tracklist consigliata : Basement Jaxx-Feelings Gone
Dj Tiesto - Escape Me
Via Casone 27 - Ornito di Giffoni Valle Piana (SA)
Tel.: 338/4991871 (Gerardo) - 338/1886436 (Enzo) - 338/4847244 (Gaetano)
Aperto solo il venerdì, sabato e domenica
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : se non siete pratici delle zone di Giffoni e delle sue frazioni è meglio affidarsi al navigatore, in quanto la frazione Ornito non è segnalata in alcun posto.Ad ogni modo, si può arrivare al ristorante dalla frazione di Santa Mari a Vico, subito dopo la chiesetta girare a destra e proseguire in direzione Giffoni Valle Piana, lungo la strada provinciale 196, oppure arrivare a Giffoni e subito dopo il complesso del cinema Valle girare a destra, sempre sulla 196, fino ad arrivare ad Ornito. Appena vedete le prime case siete arrivati, troverete l'insegna rossa del locale al di sotto di una casa che si arrampica sulla collina. Parcheggio libero al di sopra della struttura.
Il club gastronomico "Il Piacere Di..." ha aperto i battenti da appena due settimane, il 20 settembre per la precisione. Ne sono venuto a conoscenza tramite una locandina trovata per caso in un negozio, proponendomi quanto prima di visitarlo per far cosa gradita sia a me che ai miei eventuali lettori. Così in una domenica autunnale ancora troppocalda per i miei gusti muoviamo alla volta di Ornito, simpatica frazione della cittadina del festival del cinema, che non so se ha a che fare con gli uccelli o meno. Troviamofacilmente il locale, che è semivuoto, prendiamo posto dopo aver atteso un pochetto le attenzioni delle maestranze, attesa spesa nell'osservazione della sala di ristorazione davvero elegante e rustica al tempo stesso, con tanta pietra e colori pastello alle pareti. Iniziamo come sempre con l'antipasto che a dire il vero avrei voluto più abbondante,essendo che quello propostoci oltre ai soliti bocconcini prosciutto pancetta e capicollo aveva solamente due melenzane imbottite, comunque buone. Da bere ci viene proposto un ottimo aglianico imbottigliato a Santa Paolina per conto del ristorante, corposo e servito alla giusta temperatura. Piccola pecca del locale è quella di non servire primila domenica sera a causa dell'assenza dello chef, coì siamo costretti nostro malgrado a ripiegare su un delizioso misto di carne arrosto, con salsicce, costarizze ed agnello, il tutto accompagnato da una buona insalata mista. Al posto del pane a biscotto più volte proposto dal cameriere optiamo per una focaccia appena sfornata, il che ci indica che qui è anche possibile ordinare la pizza. Come gradito dono dopo la carne ci viene offerto un cestino di castagne, che mi commuovono sia per il gesto ma soprattutto perchèmi ricordano che è iniziato l'autunno, la stagione più bella dell'anno poichè è anche la più lontana da quello schifo dell'estate. Chiudiamo in bellezza con una torta che definrie deliziosa è poco, e cioè la "mela e noci" che poi ho saputo essere prodotta dalla pasticceria "Festival", una squisitezza composta da un letto croccante di noci sulquale viena adagiato una mousse di mela e cannela, che davvero si scioglie in bocca. Da provare, credetemi. Un meloncello e chiediamo il conto che è di soli 29 euro,coperto e bevande comprese. I puntini sospensivi del ristorante quindi riempiteli voi, a seconda di cosa vi faccia piacere. Da ritornarci, soprattutto per provare i primi e riassaggiare di nuovo la torta.
I piatti forti di questa recensione sono la carne alla brace e la torta mele e noci
Tracklist consigliata : Basement Jaxx-Feelings Gone
Dj Tiesto - Escape Me
sabato 19 settembre 2009
Angolo Masuccio
Angolo Masuccio
Via Masuccio Salernitano 45 - Salerno
Tel.: 333/6953085 - Chiuso il martedì e la domenica sera fino a giugno, da giugno chiuso la domenica a pranzo e il martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : il locale si trova in una zona pedonale (non poteva essere altrimenti!), quindi il parcheggio è un pò problematico. In ogni caso, si può cercare parcheggio nei dintorni ricordando che nelle strisce blu si paga sino alle ore 21 esclusi i giorni festivi in cui la sosta è gratuita. Il ristorante si trova all'incirca all'altezza del bar Embarcadero.
Prima premessa di carattere storico : Masuccio Salernitano era uno scrittore, di origine salernitana, il cui libro "Il Novellino", per il forte contenuto anticlericale,fu inserito ne l' "Index Librorum Proibitorum", l'elenco dei libri proibiti stilato dalla Santa Inquisizione. Una figura di stretta attualità quindi, viste le vicissitudini della libertà di stampa in Italia. Da questa figura storica prende il nome la via, parallela a via Dei Mercanti, che ospita l'osteria di cui andremo a parlare. Il ristorante in oggetto si presenta come un posto davvero molto raccolto, non più di tre tavoli al suo interno e qualcosa in più fuori, tempo permettendo. Essendo una serata un pò umida, decidiamo comunque di accomodarci all'interno, decisamente molto caratteristico. Il locale come dicevo ha pochi tavoli, e per razionalizzare gli spazi la cucina si trova ad un livello superiore al quale si accede da una scala a chiocciola. Ci accomodiamo e subito ordiniamo le bevande, acqua e vino rosso di produzione locale, poi partiamo con i deliziosi antipastiche una volta tanto esulano dal classico prosciutto e bocconcini. Su di un piatto troviamo infatti ben adagiate melanzane arrostite, un involtino di patate e mortadella, una frittatinadi cipolle rosse di Tropea, un mezzo peperone imbottito ed un medaglione di parmigiana di melanzane. Tutto ottimo, tutto delizioso, e nel piatto ovviamente non rimane nemmenouna briciola. Passiamo quindi al'ordinazione del primo, dal quale scegliamo un piatto povero, ma che se se fatto davvero bene risulta delizioso, lo scarpariello. Seconda premessadi carattere storico : lo scarpariello prende nome dall'usanza dei calzolai di preparare un piatto molto semplice e dall'esecuzione rapida durante le pause lavorative, usandospesso come ingredienti i pezzi di formaggio che la clientela meno abbiente usava come pagamento in natura. Lo scarpariello che potete assaggiare in questo locale è davvero ottimo,e talmente abbondante che un piatto basta e avanza per due, con tanto sugo e formaggio e una bella guarnizione di basilico che non guasta mai. Proseguiamo ordinando una deliziosa salsiccia alla brace con provola, cotta al punto giusto e succosa, e poi chiudiamo con la panna cotta al cioccolato ed un meloncello. Conto di 44 euro che ci vengono depennatia 40, impressione più che positiva di un ristorante che avrei fatto meglio a conoscere prima. Ma c'è sempre tempo.
Per questa recensione non c'è un solo piatto forte, ma tutte le portate.
Tracklist consigliata : CCCP - A Ja Ljublju SSSR
CCCP - Morire
sabato 29 agosto 2009
Fondo Lazzaro
Fondo Lazzaro
Via Campigliano - San Cipriano Picentino (SA)
Tel. 089/882068 - 340/2640922 - Chiuso il Martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : da Fuorni, superate il carcere e poi il cementificio in direzione Giffoni. Poco prima del bivio che porta a Filetta troverete sia l'insegna del ristorante che quella della palestra "Mary Regalino", girate lì e troverete dopo circa 100 metri il locale. Ampio e libero parcheggio.
Avevo proprio bisogno di un posto come "Fondo Lazzaro". Dopo qualche locale più o meno schiccoso è stata uan gioia trovare un ristorante casereccio nel vero senso della parola, con la mamma ai fornelli, le figlie che servono in tavola e gli uomini che si prendono cura dell'orto
dal quale si ricavano le verdure che si possono mangiare poi a tavola. Difatti, più che di un ristorante parliamo di un vero e proprio agriturismo, con tanto di camere per poter pernottare. Ma ora limitiamoci a parlare della ristorazione. Il ristorante si presenta da subitoben arredato, con una grande sala con tavoli in legno e sedie robuste, ed una credenza antica che alla modernità ha concesso una radio ed un televisore. Si può anche mangiare fuori su degli spartani tavoli bianchi in plastica, e godere di un bel venticello fresco. Iniziamo il desinare con l'obbligatorio antipasto della casa, che qui è davvero delizioso. Parmigiana di melanzane, zucchine alla scapece,
friarielli e pomodorini, melanzane a funghetto ed ancora bocconcini con prosciutto, capicollo e pancetta. Ah, dimenticavo la presenza di uno squisito involtino di patate e pancetta. Già pieni, complice il pane casereccio e le scarpette, ordiniamo due splendidi primi piatti, delle cortecce melanzane e provola e delle tagliatelle alla bolognese che, date le porzioni, basterebbero tranquillamente per quattro. Si potrebbe anche continuare con carne oppure pizza, ma francamente non ce la sentiamo. Unica nota dolente l'assenza dei dolci (in quasi due anni di attività, è la seconda volta che mi accade!), ma tutto passa in secondo piano davanti ad un conto di soli 27 euro conmpreso vino (buono e pesante come tradizione sanciprianese) acqua e coperto, ed un limoncello per la laboriosa digestione che ci aspetta. Non lo faccio mai, ma qui di sicuro ci ritorno. Anche perchè voglio il dolce.
Per questa recensione, i piatti forti sono due : "tagliatelle alla bolognese" e "antipasto misto"
Tracklist consigliata : Negrita - Gioia Infinita
Madonna - Celebration
Via Campigliano - San Cipriano Picentino (SA)
Tel. 089/882068 - 340/2640922 - Chiuso il Martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : da Fuorni, superate il carcere e poi il cementificio in direzione Giffoni. Poco prima del bivio che porta a Filetta troverete sia l'insegna del ristorante che quella della palestra "Mary Regalino", girate lì e troverete dopo circa 100 metri il locale. Ampio e libero parcheggio.
Avevo proprio bisogno di un posto come "Fondo Lazzaro". Dopo qualche locale più o meno schiccoso è stata uan gioia trovare un ristorante casereccio nel vero senso della parola, con la mamma ai fornelli, le figlie che servono in tavola e gli uomini che si prendono cura dell'orto
dal quale si ricavano le verdure che si possono mangiare poi a tavola. Difatti, più che di un ristorante parliamo di un vero e proprio agriturismo, con tanto di camere per poter pernottare. Ma ora limitiamoci a parlare della ristorazione. Il ristorante si presenta da subitoben arredato, con una grande sala con tavoli in legno e sedie robuste, ed una credenza antica che alla modernità ha concesso una radio ed un televisore. Si può anche mangiare fuori su degli spartani tavoli bianchi in plastica, e godere di un bel venticello fresco. Iniziamo il desinare con l'obbligatorio antipasto della casa, che qui è davvero delizioso. Parmigiana di melanzane, zucchine alla scapece,
friarielli e pomodorini, melanzane a funghetto ed ancora bocconcini con prosciutto, capicollo e pancetta. Ah, dimenticavo la presenza di uno squisito involtino di patate e pancetta. Già pieni, complice il pane casereccio e le scarpette, ordiniamo due splendidi primi piatti, delle cortecce melanzane e provola e delle tagliatelle alla bolognese che, date le porzioni, basterebbero tranquillamente per quattro. Si potrebbe anche continuare con carne oppure pizza, ma francamente non ce la sentiamo. Unica nota dolente l'assenza dei dolci (in quasi due anni di attività, è la seconda volta che mi accade!), ma tutto passa in secondo piano davanti ad un conto di soli 27 euro conmpreso vino (buono e pesante come tradizione sanciprianese) acqua e coperto, ed un limoncello per la laboriosa digestione che ci aspetta. Non lo faccio mai, ma qui di sicuro ci ritorno. Anche perchè voglio il dolce.
Per questa recensione, i piatti forti sono due : "tagliatelle alla bolognese" e "antipasto misto"
Tracklist consigliata : Negrita - Gioia Infinita
Madonna - Celebration
sabato 1 agosto 2009
Dal Contadino
Dal Contadino
Via Marotta 96 - San Cipriano Picentino (SA)
Tel. 089/861140 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : ormai sembra che anche per San Cipriano valga il detto riferito a Roma, cioè che tutte le strade vi ci portano. Quindi se siete animati da spirito pioneristico potete approfittare del nuovo svincolo dell'A3 di San Mango Piemonte, oppure arrivare da Filetta, oppure da Campigliano. In ogni caso arrivati in paese superate la piazzatta principale con la fontana, girate nella discesa sulla sinistra e troverete subito il locale, con due parcheggi interni senza abusivi. Consigliata la prenotazione.
Anche se ormai siamo ad agosto, Ingiropermangiare non va in ferie e stavolta vi porta per mano alla scoperta del ristorante “Dal Contadino”. Siamo in estate, ed ovviamente si pranza all'aperto, su tavoli e sedie (purtroppo) di plastica, ma che vanno comunque bene per allestire rapidamente una sala esterna. A delimitare la sala una recinzione metallica, ed in fondo un ampia brace dove un bravo braciere (si chiamerà così il tipo che arrostisce? bah!) padroneggia con disinvoltura, è proprio il caso di dire, i ferri del mestiere. Ci accomodiamo al tavolo precedentemente prenotato (consigliato, specie se è sabato è c'è una tavolata chilometrica intenta a festeggiare un battesimo) ed ordiniamo l'antipasto misto, povero nelle sue semplici fette di salumi, olive e bocconcini, risollevato in parte da un piatto di frittele di alghe calde calde omaggiate dalla casa. Si prosegue affidandoci ai consigli della cameriera, che ci propone un buon piatto di strascinati friarielli (peperoncini verdi amarognoli) e fichi. Per chi non lo sapesse, gli strascinati sono dei dischi di pasta dalla grandezza di una moneta da due euro, abbastanza sottili e che tengono bene la cottura. Il piatto non è male, anche perchè la dolcezza dei fichi mitiga il sapore amaro dei friarielli. Continuamo con una buona grigliata mista che, haimè, ci mette quasi mezz'ora ad arrivare, vabbè che è sabato, ma queste sono le cose che fanno arrabbiare Ingiropermangiare e gli fanno mettere i voti bassi. In ogni caso la carne è buona, specie il cinghiale, che non è facile trovare in tutti i ristoranti, ma anche il vitello e la salsiccia di maiale. Insalata mista d'accompagnamento e vino paesano molto forte ed aspro, un po' come quello che si beve alla vicina “Masseria”. Chiusura con una porzione di crema catalana un po' troppo caramellizzata in superfice e conto di soli 30 euro totali. Un piccolo saluto alle bestie nel recinto (due cerbiatti e tre pavoni) prima di andare via e ritornare nella calura cittadina (lissù ci sono circa 5 gradi in meno rispetto a Salerno city, pensateci stasera quando la schiena vi si attacca alla sedia...), soldi comunque ben spesi e cibo indubbiamente di buona qualità. Per i pizzofili forno a legna ed ampia scelta di gusti, anche a metro.
Il piatto forte della recensione è "strascinati fichi e friarielli"
Tracklist consigliata : Shakira - She Wolf Lily Allen - Not Fair
Iscriviti a:
Post (Atom)