mercoledì 31 dicembre 2008

Taverna Ceraunavolta

Taverna Ceraunavolta

P.zza Braga - Capezzano di Pellezzano (SA) Tel. 347/5875434 - Chiuso il lunedì Tipo di cucina : regionale Fascia di prezzo :media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dalla tangenziale di Salerno, uscite a Fratte e proseguite in direzione Pellezzano, troverete il locale subito di fronte l'ampia e ben illuminata piazza dotata anche di un capiente parcheggio senza abusivi.

All'inizio del 2008, nel presentare la prima recensione dell'anno, avevo già parlato del cerchioe della sua perfezione, e di come questo blog riparte da dove chiude. Viceversa, ovviamente,chiudo l'anno da dove ero ripartito, e cioè da Pellezzano, precisamente nella frazione Capezzano.Ci troviamo nella simpatica piazza Braga, all'interno di un casale dell'800 (a testimonianza cheuna volta qui era tutta campagna), ristrutturato che ospita al suo interno questa notevole newentry del panorama gastronomico salernitano, e cioè la "Tavera Ceraunavolta", tuttattaccato.Non so se si riferiscono all "once upon a time" anglosassone oppure al fatto che prima vi insistesseun arco, ma poco importa. Sono venuto a conoscenza di questo luogo tramite un volantino trovatoal supermercato, così subito ho preso la palla al balzo per chiudere degnamente l'anno, e devo diredi aver, come sempre d'altronde, scelto bene. Il locale è davvero molto elegante e carino, conpavimenti in cotto, sedie e tavoli di robusto legno ed un bagno fra i più eleganti che abbiamai visto. Ci accomodiamo e subito ci viene offerto un buon prosecco, poi il maitre ci illustra le specialità della casa, fra le quali scegliamo per prima cosa "il tagliere di san gregorio", ottimomix di formaggi e salumi genuini accompagnati da una focaccia all'origano soffice e delicata, ottenuta dalla pasta della pizza che qui è anche possibile ordinare. Poseguiamo quindi con due primi piatti buonissimi ed abbondanti, i "cazzilli" con fagioli cannellinidi controne, una pasta che ricorda degli gnocchi ancora chiusi, e degli ottimi ravioli con porcinispolverati di parmigiano. Le porzioni si rivelano molto abbondanti, e putroppo non c'è spazio per la notevole selezione di carni internazionali proposte alla brace, pazienza, sarà per la prossima volta. Come dolce ci viene proposto un babà alla crema della pasticceria Tedesco,accompagnato da un passito di Pantelleria con cantuccini. Conto tutto sommato onesto di 40 euro, compresicoperto, acqua e due bicchieri di aglianico parecchio corposo, per tanta qualità ma anche tantaquantità in un locale raffinato ma sobrio, così come dovrebbe essere un buon ristorante.Colgo l'occasione, visto che siamo a San Silvestro, di augurarvi buon anno, un anno di pranzi e cene lucullianein compagnia di chi volete ma sempre in compagnia di "Ingiropermangiare".

Tracklist consigliata : Franco Battiato - La Cura Piero Pelù - Nè Buoni Nè Cattivi

giovedì 25 dicembre 2008

domenica 14 dicembre 2008

Prati Verdi



Prati Verdi


Via Paratino 7 - Giffoni Valle Piana (SA)

Tel.: 089866196 Chiuso il ?

Tipo di cucina : casereccia

Fascia di prezzo :medio/ bassa

Valutazione complessiva : 4/5


Come arrivare : se avete un navigatore, lasciate stare l'ipotesi di inserire come destinazione "Via Paratino": pare che nessun sito di mappe o software per navigatori ne abbia notizie. Arrivate al centro di Giffoni Valle Piana, seguite i sensi di marcia obbligatoria e poi svoltate in direzione di Montecorvino Rovella, dopo poche curve troverete il locale alla vostra sinistra.


Mi ricordo di "Prati Verdi" e di un amico mio sincero, ma senza muso nero, che me ne parlava spesso anni addietro. Così, ritrovandomi in un sabato sera pre-natalizio con il suddetto amico, assente da questo locale da molti anni, decidiamo di recarvici in comitiva. Il ricordo, dicono i Baustelle, trasfigura la realtà, così ci troviamo in un locale senza troppe pretese ma con una particolarità di cui il mio amico non mi aveva reso partecipe : la presenza di un sommelier molto loquace che in questo locale ha la stessa pertinenza di una cassata in una casa di diabetici, almeno per noi che il menù lo leggiamo alla maniera araba (cioè da destra verso sinistra). Ma mi sto allungando troppo su questo sommelier,e dicendolo mi allungo ancoradi più: pensateci, potenzialmente è un discorso senza fine. Il bar-pizzeria-ristorante "Prati Verdi" è un locale adagiato su di una collina dalla quale è possibile osservare tutto l'abitato di Giffoni Valle Piana, dalla quale lo separano solo poche curve. I gestori, per venire incontro agli avventori in questo periodo di presunta crisi, offrono due menù, uno di pesce ed uno di carne, rispettivamente a 16 e 18 euro, che comprendono un antipasto, un primo, un secondo, acqua e caffè. Noi abbiamo scelto il menù di carne, ma siccome siamo più crisati della crisi lo abbiamo diviso in due, anche perchè le porzionI sono molto abbOndanti (non parliamo della pizza, che ha le dimensioni di una ruota di un carro ed è anche molto buona). l'antipasto molto semplicemente è composto da un bocconcino, una fetta di capicollo, una di pancetta e una di prosciutto, più delle olive nere. La parte del leone del menù la fanno degli ottimi fusilli al ragù,(ma come opzione del menù erano anche disponibili delle pennette alla boscaiola con dei funghi chiodini abbastanza inusuali per la ricetta) deliziosi e pieni di formaggio, che fralaltro viene anche portato in tavola. Per secondo prendiamo una buona salsiccia di maiale cotta a legno con patatine,(anche in questo caso, era possibile scegliere anche una costatella di maiale) il tutto accompagnato da un buon Piedirosso "Per'i Palumm" (cioè quello che costava meno, 7 euro) servito dal figuro di cui ho già parlato. Anche i dolci qui hanno una misura extralarge, e quindi la cubana che ordiniamo ha le sembianze di una torta nuziale a due piani. Per concludere il nostro must di ogni fine cena, e cioè il meloncello, un extra da pagare a parte e che mostra, così come il costo del vino, dell'acqua e dei dolci che il locale attua una politica deiprezzi troppo alta per ciò che offre, (eccezion fatta per i menù a prezzo fisso, ottima cosa e rarissimi da trovare il sabato sera) e che giustamente gli fa meritare il 4/5. Ce ne andiamo, con la fotoin bianco e nero di papa Wojtila appesa nel ristorante che ci augura buon viaggio.

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Dario Baldan Bembo - Amico E'

sabato 6 dicembre 2008

Osteria Canali



Osteria Canali


Via Canali 34 - Salerno

Tel. 338/8070174 - 331/7460237 - Chiuso il lunedì

Tipo di cucina : cilentana/di ricerca

Fascia di prezzo : medio/alta

Valutazione complessiva : 5/5


Come arrivare : il locale si trova alla fine di via Canali, quindi vi conviene parcheggiare sul Trincerone oppure lungo via Arce, per poi proseguire a piedi verso il duomo, superare il complesso di Santa Sofia e poi trovare il locale alla vostra sinistra.
Crisi, crsi, crisi. Non si sente parlar d'altro, ultimamente. I conti non quadrano, non si arriva alla fine del mese, tutto costa troppo. Al che la domanda sorge spontanea : ma dov'è la notizia? Ma davvero ricordate, almeno voi lettori meridionali, un momento incui avete detto : "Oh come sono contento, quanti soldi ho, va tutto benissimo"? Questa storia della crisi viene agitata a mio parere solo come uno spauracchio propedeutico a benpiù corpose dosi di vaselina futura, quindi per esorcizzare tutto ciò ho deciso di trascorre una bella serata in un ristorante di livello ben superiore a quelli sinora recensiti. Sto parlando dell' "Osteria Canali", semplice ma elegante locale situato nel cuore della Salerno vecchia, nell'omonima via che conduce al complesso di Santa Sofia e al duomo. Il locale èpiccolo e raccolto, con alle pareti tante foto in bianco e nero che rappresenteno scene di vita agreste, ed a contrasto della musica easy-listening come sottofondo alla cena. Iniziamocon un antipasto composto da uno sformatino di verdure in crosta di formaggio, delicato e morbido, preceduto da delle verdure sott'olio (peperoni e zucca) offerti dalla casa. Sapori decisi, come quelli di una volta, da abbinare ad un aglianico Venosia servito in ampi balloon.Per proseguire scegliamo due primi, dei cavati (degli gnocchi dalla forma irregolare) al sugodi castrato e degli strascinati (delle cortecce un pò più grandi) con broccoli e formaggio,spettacolari entrambi. Per chiudere, un ottimo tortino al cacao con cuore fuso con un buon bicchieredi passito di Pantelleria, assieme a dei dolcetti al cioccolato, sempre offerti dalla casa.Conto tutto sommato onesto (40 euro per 1 antipasto, 2 primi, 1 dolce, due calici di vino, acqua e coperto)tanta gentilezza nel servizio e due portachiavi in cuoio a forma di peperoncino come pegno per l'iscrizione a "La Regola", l'associazione culturale enogastronomica che ha sede proprio qui. Vivamente consigliato, se vi piacciono le atmosfere rilassate e gli ambienti intimi.
Tracklist consigliata : Beyoncè - If I Were A Boy
Paola Turci - Sai Che E' Un Attimo

mercoledì 12 novembre 2008

Agriturismo Barone Ferdinando Fortunato



Agriturismo Barone Ferdinando Fortunato


Via Montefeltro, 8 - Pontecagnano Faiano (SA)

Tel. 089 200472 - Chiuso il?

Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5


Come arrivare : come d'abitudine per i lettori di questo blog, arrivate al cinema di Pontecagnano che si pone come pietra miliare di ogni escursione gastronomica, poi girate a destra e troverete le indicazioni per l'agriturismo in una curva. Ampio parcheggio, senza abusivi, ma con delle luci sinistre.


Degli agriturismi in genere ne abbiamo già parlato, quindi non mi soffermerò a lungo sull'argomento, vi basti sapere che quello in questione lo è con tutti i crismi, essendo dotato di camere da letto e fattoria didattica. E allora, di grazia, a cosa serve il karaoke il sabato sera? Domanda legittima per un purista del cibo, ma ormai siamo abituati a tutto in questo momento storico di grande crisi (e quindi di grande opportunità). Veniamo al cibo ed al ristorante, che è meglio (ma non troppo). Il locale è suddiviso in due parti, la prima, appena entrati, grande e con il maxischermo per il triste intrattenimento di natura nipponica di cui dicevo prima, ed una seconda circolare, a mò di gazebo, con un imponente camino a colonna giusto nel mezzo della sala. Ci accomodiamo lì per resistere (quel tanto che l'isolamento acustico permette) ai gorgheggi delle aspiranti Giusy Ferreri dei picentini, ed ordiniamo l'antipasto della casa, che si presenta abbastanza ricco con degli ottimi broccoli e cavolfiori, unica pecca la parte fredda con un bocconcino che non si era mai visto nei picentini, per fortuna riabilitato in parte dalla cugina ricotta. Proseguiamo con i primi, dei ravioli ai porcini con troppo condimento e un pò troppo crudi, e degli straccetti melenzane, pomodoro e ricotta salata davvero troppo abbondanti (ma non è un difetto, anzi). Chiudiamo con una torta non del tutto riuscita, troppa panna e troppo pan di spagna, conto di 30 euro e la sensazione di non essere stato nè trattato da barone, nè tantomeno di essere stato fortunato. Metto un 4/5 come media di 3 per il cibo e 5 per il contorno, davvero bello. P.s.: eccovi i prezzi, ragionierei dei miei stivali : antipasto 6 euro, primi 6 euro, vino 5 euro a litro, poi nn ricordo. Ciao.
Tracklist consigliata : Garbo - Voglio Morire Giovani
Tiziano Ferro - Alla Mia Età

lunedì 20 ottobre 2008

Hostaria Il Brigante 1985


Hostaria Il Brigante 1985
Via F. Linguiti, 4 - Salerno
Tel 089.226592 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassissima
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : il locale si trova sopra il Duomo di Salerno, quindi vi conviene parcheggiare lungo il trincerone o lungo via Arce, anche se è come prendere un terno al lotto.
Viaggio ne tempo? Rivedendo ieri l'ennesima replica del primo episodio di "Ritorno Al Futuro" mi sono detto che almeno a Salerno non c'è bisogno nè di plutionio nè del dottor Emmet Brown, ma basta arrampicarsi su per la stretta via Duomo e poi proseguire fino a Via Linguiti, e fare capolino nell "Hostaria Il Brigante 1985" per essere catapultati indietro di almeno 40 anni, quando le osterie erano dei posti dove parlare, mangiare e perchè no, alzare anche un pò il gomito. L'osteria in questione è composta da due sale, una al piano terra, con 6 tavoli in legno, ed una sala superiore, più larga con due finestre che affacciano sulla strada. Essendoci recati lì di sabato, l'attesa per un tavolo libero è stata di circa un oretta, ma ne è valsa decisamente la pena. Anzi, la nostra sistemazione ("il tavolo dei diseredati", come l'ha definito un simpatico habituè) si è rivelata strategica per entrare in pieno nello spirito del locale. Tale tavolo infatti, che su di un lato ha come sedie una fila di poltroncine provenienti da un cinema di Lione, è quello usato dal proprietario, il signor Sandro, per stilare i conti e tenere d'occhio il locale, quini stando seduti accanto a lui è possibile dialogare di qualunque cosa, proprio come nelle osterie di un tempo. Il menù, scritto a penna su di un semplice foglio di carta, prevede antipasti come sformati, ricotta, verdure etc. etc., poi ci sono i primi fra cui la stupenda "sangiovannara", una pasta con melanzane, pomodoro, mozzarella e basilico, e la "pasta del brigante", una pasta mista con verdure e falso ragù. Il vino della casa viene spillato sotto i nostri occhi direttamente da una damigiana con rubinetto, l'acqua liscia viene portata direttamente in una brocca ed il pane in cestello molto spartano, così come tutto l'ambiente ed il servizio. Per secondo quindi scegliamo una porzione di maialino ubriaco, tenerissimo e saporitissimo, e per chiudere una porzione di caprese, da accompagnare con un bicchierino di "Unicum" versato nel mio bicciere direttamente dal bicchiere dell'avventore di cui vi dicevo prima, con il quale ci intratteniamo a parlare ancora un pò, ben consci di aver trovato davvero un locale, come il liquore, unico, perchè davvero uguale a nessun altro. Il conto(un antipasto, due primi, un dolce, acqua, vino, pane e coperto) è irrisorio se si pensa di essere a 20 metri dal duomo, 22 euro totali e la voglia di ritornare il giorno appresso per sentirsi davvero in casa d'amici.
Tracklist consigliata : Fabrizio De Andrè - Don Raffaè
Fabrizio De Andrè - La Guerra Di Piero

venerdì 10 ottobre 2008

El Bodeguero



El Bodeguero

Via Generale Nastri Ciro 23 - Lancusi (SA) Tel.: 089/955887 - Chiuso il ? Tipo di cucina : sfiziosa/casereccia/pubbistica
Fascia di prezzo : media Valutazione complessiva : 3/5

Come arrivare : dal raccordo Salerno-Avellino uscire a Lancusi, proseguire in direzione del centro abitato e alla piazza principale girare a sinistra in direzione della statale 88. Troverete il locale alla vostra destra, in prossimità dell'insediamento "H" dei terremotati. Il parcheggio è di fronte al locale, purtroppo c'è un vecchio che non ne vuole sapere di andare in pensione e di rispettare la legge.

Credevamo di venire stupiti con effetti speciali. Credevamo di poter mangiare una succulenta paella a due passi da un insediamento di terremotati, come se fossimo stati sulla Rambla di Barcellona. Porzioni già finite alle 21 e 40, nonostante il giovedì sia la sua serata. Credevamo di poter asaggiare una pizza, d'altronde questo posto è anche una pizzeria. Anch'essa finita, però stranamente ci sono i panuozzi fatti, ci viene confidato, con la pasta della pizza. Mistero! Non ci resta che spartire un antipasto maxi con verdure sott'olio, provola, bruschette e salumi (c'era anche il gorgonzola, lo dicevo che qualcosa mi puzzava). Proseguiamo poi con un panino, un ottimo connubio di petto di pollo alla piastra con provola e melenzane, da annaffiare con la scura per eccellenza, la Guinnes ovviamente. Il conto è quasi un salasso, più di 16 euro a testa, aggiungeteci pure il parchegiatore abusivo con pettorina forforescente che arrogantemente pretende un euro fisso, e tirate le somme della serata. Dice un saggio proverbio che chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quello che lascia ma non sa quello che trova: scusaci Tonino, la prossima volta che passo per lancusi una sosta all'Anabeco sarà obbligatoria! P.s.: si mangia a lume di candela, con la cui cera è anche possibile fare delle sculture.

Tracklist consigliata : Il Genio - Pop Porno Dari - Wale Tanto Wale

giovedì 9 ottobre 2008

Villa Amelia


Villa Amelia
Via Europa nº17 - Sardone di Giffoni Valle Piana (SA)
Tel: 335.7317142 - 347.7347755 - Chiuso il lunedì e la domenica a cena
Tipo di cucina : casereccia/picentina
Fascia di prezzo : bassissima
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : da Salerno, proseguite fino al cinema di Pontecagnano seguendo poi le indicazioni per Faiano, arrivati al bivio per i vivai DeSanctis troverete anche le indicazioni chiare per il locale. In ogni caso, fate riferimenti a queste indicazioni.
Ci sono tanti modi per decidere dove andare a mangiare il sabato sera. Ci si può affidare al passaparola (pericoloso, in quanto non sempre i nostri gusti rispecchiano quelli altrui), ai siti specializzati come 2spaghi (utile, specialmente se il locale in questione presenta molte recensioni), alle pubblicità dei locali stessi (ma, come dice il proverbio, peraltro molto azzeccato in questo caso, è come chiedere all'oste se il vino è buono). Poi, per voi fortunati lettori, c'è Ingiropermangiare, che io, per ovvi motivi, non posso utilizzare come fonte di scelta. Quindi mi debbo spesso spremere le meningi, anche se qualche volta la fortuna (o il caso, che è la stessa cosa) mi viene incontro, come questa volta, quando, in un piccolo negozio dove fanno fotocopie, vedo la locandina del locale in oggetto, con tanto di numero di telefono, indirizzo e url funzionante (miracolo! chè ne abbiamo visti tanti di domini acquistati e poi perennemente "under construction"). Giusto il tempo di visionare il sito, e la scelta è già compiuta, del resto lo spirito di questo blog deve essere pioneristico, e così sia. "Villa Amelia", club enogastonomico, si trova in località Sardone, tristemente nota in passato per essere stata sede di una discarica, del quale per fortuna non si sente nemmeno, è il caso di dire, l'odore. Ci si arriva percorrendo la strada che dal centro di Pontecagnano (e non capisco perchè si debba passare sempre per quell'imbuto del cinema) porta a Faiano, seguendo poi le indicazioni per il ristorante, che si presenta davvero come una villa, con pareti dipinte di un inusuale rosso non troppo carico, bei quadri appesi e tavoli e sedie in solido legno. La maitre che ci accoglie ci dice di aver aperto da giugno, e qui mi viene da mangiarmi le mani per essermi fatto scappare per tanto tempo questo bel posto. Affamati, ci affidiamo alla proposta della casa dettata senza menù, dalla quale prendiamo un antipasto misto, delizioso come solo nei picentini sa essere, con frittatina di zucchine, fiori di zucca ripieni di ricotta, involtini di verza ripieni, oltre agli immancabili bocconcini ed affettati. Un buon cestino di pane casereccio all'olio ed una bottiglia di vino rosso locale accompagnano il tutto, così passiamo decisi all'attacco dei primi, ed in special modo della gramigna (pasta piccola tutta contorta che ricorda, appunto, l'omonima erba) conditi con salsa rosata, salsiccia e porcini, e degli spettacolari ravioli con salsa di melenzane, straordinari e per i quali ogni descrizione sarebbne superflua, vanno solo mangiati. Ci sarebbero ancora tante cose da provare, ma i primi sono davvero sostanziosi, così ci concentriamo sulla torta giffoni, ovviamente alle nocciole, con un cuore morbido e ricoperta di cioccolato fuso, insieme ad un bicchierino di passito di pantelleria. Arriva così il momento del conto, che in questi casi, non avendo avuto un menù fra le mani rimane sempre un incognita. MMa per fortuna, la spesa è di soli 25 euro totali (incredibile), per una qualità ed un servizio (ed una location) al di sopra della media del comprensorio. Per chi fosse interessato, c'è anche la pizzeria, ed inoltre tanti appuntamenti come quelli del giovedì dove viene presentato un menù a tema sempre diverso, e per essere avvisati basta lasciare ai gestori la proprio mail o il proprio numero di telefono. Da visitare assolutamente.
Tracklist consigliata : Boys Town Gang - Can't Take My Eyes Off You
Blondie - Heart Of Glass

giovedì 2 ottobre 2008

Il Sipario


Il Sipario
Via Andrea Sabatini, 6 - Salerno
Tel.: 089.2753340 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : il locale si trova alle porte della città, a due passi dal teatro Verdi, ed è facilmente raggiungibile a piedi parcheggiando negli spazi dietro il Jolly Hotel oppure direttamente lungo via Sabatini (ma è difficile trovare posto).
Tanto tempo fa, quando Salerno era una bella città, per entrare
nell'urbe da nord (Costiera Amalfitana oppure Cava dè Tirreni) non
bisognava percorrere il mostruoso e mortifero viadotto Gatto, ma
bastava procedere verso via croce e poi scendere per via Sabatini,
arrivando alla villa comunale e al cinema Diana (per chi lo
desiderava). Proprio a via Sabatini, ora ridotta ad un parcheggi a
strisce blu a ridosso del porto, si trova "Il Sipario", che ovviamente
si chiama così per la vicinanza con il teatro Verdi, l'orgoglio di
Salerno, dopo Di Napoli. "Il Sipario", oltre al nome, mantiene con il teatro e lo
spettacolo un legame stretto avendo chiamato ogni sua portata con un
nome di una famosa aria o di un'opera. Quindi troveremo l'antipasto
"Traviata", la pasta "La vita è bella" e così via. Il locale è bello e
spazioso, ben arredato e ricavato in uno spazio al di sotto del
livello del piano stradale, e consta di due sale, una più grande ed
una più raccolta separate dal forno a legna per le pizze. L'antipasto
"La Traviata" a mio parere avrebbe bisogno di un aggiustatina (è
composto solamente da un bocconcino e dei salumi) ma gentilmente ci
vengono porte in tavola delle olive per ingannare l'attesa delle
portate. Il primo, degli scialatielli ai frutti di mare, è davvero
buono, con tante vongole e cozze con pomodorini, e dalle porzioni
generosi, mentre ai miei commensali che hanno scelto pizza e carne è
andata molto bene, tutto cotto a puntino e con le giuste porzioni.
Come dolce scegliamo un buon tiramisù fatto in casa, con meloncello
finale, conto di 47 euro in tre, comprese bevande (un buon vino della
casa, bianco stavolta) pane (casereccio a fette, morbido) e coperto
(le tovaglie, classiche). Un buon posto per mangiare in centro,
peccato che sia difficile trovare parcheggio.
Tracklist consigliata : Jonas Brothers - Burnin' Up
Maroon 5 - Makes Me Wonder

lunedì 22 settembre 2008

La Masseria



La Masseria

Via Sala/Fraz. San Felice - Montoro Inferiore (AV)
Tel.: 0825/596729 - Chiuso il mercoledì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dal raccordo Salerno-Avellino uscite a Montoro Inferiore, girate a sinistra, poi di nuovo a destra seguendo le indicazioni per San Felice, superate l'abitato della frazione e troverete il locale. Comunque, giacchè mi ci sono perso, vi allego la cartina tratta dal biglietto da visita, così ci arrivate prima. E così ribadiamo anche il concetto di servizio pubblico espresso dal mio blog.
Andiamo alla masseria ? Se seguite il mio blog da oggi in poi questa
frase potrebbe avere un accezione differente. Non stiamo parlando
infatti del locale di San Cipriano Picentino ma del semi omonimo
ristorante di Montoro Inferiore, situato alla frazione San Felice. Il
ristorante sembra davvero ricavato in una vecchia masseria di
campagna, anche perchè tutto intorno non c'è davvero nulla, e ciò lo
rende anche un pò difficile da trovare. L'atmosfera all'interno è
molto calda, così come la temperatura(sarà forse il bel forno a legna per
le pizze che si trova appena entrati) , nonostante all'esterno il vento
settembrino non dia tregua. Ci accomodiamo e grazie ad un servizio
davvero veloce assaporiamo l'antipasto misto della casa, un pò povero
di portate ma comunque buono, poi continuamo con degli ottimi fusilli
porcini e salsiccia, con tanto pepe e prezzemolo, davvero ottimi e
dalle porzioni più che generose. La carne alla brace è anch'essa da
applauso, con una bistecca di vitello che per l'altezza sembra quasi
una fiorentina, accompagnata da una buona insalata di songino. Per
dolce scegliamo degli ottimi profiterol insieme al limoncello, conto
di 35 euro, compreso vino della casa e coperto, tutto sommato onesto.
Da oggi in poi quindi, quando vi diranno andiamo alla masseria,
fatevi specificare in quale paese (per la cronaca, per la masseria di
San cipriano ci vogliono 17 km, per quella di Montoro 21, prendendo
come partenza Salerno).
p.s.: Con questa recensione inauguriamo il nuovo anno di
ingiropermangiare, che sarà dedicato esclusivamente ai locali omonimi
di quelli recensiti l'anno prima.
p.p.s.: Ovviamente stavo scherzando.

Tracklist consigliata : Pizzicato Five - Baby Portable Rock
Inner City - Good Life

venerdì 19 settembre 2008

Buon compleanno Ingiropermangiare!

Oggi, 19 settembre, questo blog compie un anno. Era infatti il 19
settembre del 2007 quando, un pò per gioco, un pò per passione,
iniziai a pubblicare le recensioni dei ristoranti dove mi recavo a
mangiare, e di certo non avrei pensato di ottenere simili risultati
(ad oggi, il presente blog conta 16433 pagine viste e 7001 visite,
registrate a partire dal 17 dicembre 2007). Visto che sono in vena di
consuntivi, vi elenco un pò di statistiche:
I locali recensiti sono stati 56, di cui :
26 5/5 pari al 46.45%
19 4/5 pari al 33.92%
9 3/5 pari al 16.07%
1 2/5 pari al 1.78%
1 1/5 pari al 1.78%
La distribuzione geografica dei locali presenta :
9 locali a Pontecagnano Faiano (16.07 %)
7 a Salerno (12.5 %)
4 a Cava de' Tirreni (7.14 %)
4 a Giovi (7.14 %)
3 a Sesto San Giovanni (5.35 %)
Seguono poi con 2 locali a testa (3.57 &) Campagna, Capaccio, Giffoni
Sei Casali, Montecorvino Pugliano, Pellezzano, Roma, San Cipriano
Picentino e Vallo Della Lucania, e chiudono con un solo locale a
testa (1.78 %) Acciaroli, Agropoli, Candida, Ceraso, Fisciano, Giffoni
Valle Piana, Milano, Montoro Inferiore, Novi Velia, Palinuro,
Pogerola, Serino, Vietri Sul Mare.
Sono stati postati circa 70 commenti (alcuni carini, altri solamente
diffamatori, moltissimi di complimenti e di incoraggiamento) e per la
tenuta del blog, ipotizzando un conto di 17 euro a locale sono stati
spesi 952 euro (senza contare benzina, pedaggi, parcheggi abusivi e
regolari).Tutto sommato, mi sembrano buoni risultati, e se il portafoglio e lo
stomaco mi accompagneranno come finora, il 19 settembre del 2009
avremo ancora un altro traguardo da tagliare assieme.
Buona permanenza quindi su queste pagine e a presto!

mercoledì 17 settembre 2008

La Taverna Di Nonno Vito

La Taverna Di Nonno Vito

Località Pagliarone - Pontecagnano Faiano
Tel.: 3479049587 (è il cellulare di Gigino) 089/203467 - Chiuso : ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : scusatemi, ma veramente non lo so : mi ci hanno sempre portato, e sto aspettando che chi mi ci ha portato anche stavolta mi mandi per mail le indicazioni (capito Davide?). Comunque, vi posso dire che si trova nei pressi dell'ippodromo, poi di più non so, di notte quelle strade sembrano tutte uguali.

Uno dei gadget (o widget, per essere più moderni) che ogni blogger di
successo usa per le sue masturbazioni intellettuali è il contatore
delle visite unito al registro dei referrer, che (per chi non lo
sapesse) sono le parole chiave che inserite in un motore di ricerca
portano ad un determinato sito web. La classifica dei referrer per
questo blog al primo posto vede la query "ingiropermangiare", segno
che buona parte dei miei lettori non conoscono la funzione "preferiti"
del proprio browser, poi viene "carlo menta", una trattoria di
Trastevere che ho recensito su queste pagine e dulcis in fundo "La
Taverna Di Nonno Vito", grazie ad un commento che tempo fa ne faceva
cenno. Per scusarmi dunque con tutti coloro che giungevano a frotte su
questo blog per aver notizie su questo nebuloso locale, mi sono
apprestato alla sua ri-scoperta, solo per voi cari lettori.
"La Taverna Di Nonno Vito" si trova nel bel mezzo della piana
pontecagnanina, nei pressi dell'ippodromo e dell'aereoporto a
scartamento ridotto. Trovarlo è già un impresa, così come mangiarci,
ma se siete amanti delle cose alla buona allora è il posto per voi.
Ricordo di averlo frequentato spesso negli anni della mia gioventù, quando era
talmente economico da superare addirittura l'Anabeco. Ora le cose sono
cambiate, i prezzi sono decisamente saliti e la qualità è andata anche
peggiorando. Ma proseguiamo con ordine. Al locale si arriva, come
nostra consuetudine, dopo aver telefonato a Gigino, il simpatico ed
istrionico cameriere, un pò sottotono rispetto al passato, ma si sa,
gli anni passano per tutti. Gentilmente Gigino ci accoglie
all'ingresso per poi accompagnarci al tavolo, e mentre ci sediamo già
prende le ordinazioni degli antipasti e delle bevande. Dopo qualche
minuto ci viene portata una sperlonga con tanto di serigrafia "Nonno
Vito" con melenzane imbottite, scarole con fagioli, zucchine,
ricottine, mozzarella che avrà visto giorni migliori, una fetta di
prosciutto, una di pancetta ed una di salame, il tutto accompagnato da
un panuozzo caldo e croccante, ed un vino rosso non troppo
convincente. Ai bei tempi, a tavola veniva portato lo "sponzapane"
dove mettere i biscotti di grano, ma ora basta coi sentimentalismi, è
ora del secondo (avendo deciso di saltare a piè pari i primi, di cui
ricordo dall'elencazione verbale di Gigino della pasta allardata e
qualcos'altro ai funghi), un buon misto di carne con patatine dalle
porzioni decisamente abbondanti rispetto ad altri ristoranti.
Decidiamo che non è il caso di prendere il dolce (che spesso è di
produzione propria, difatti ancora porto memoria di due biscotti in
uno stampino di alluminio con crema pasticcera) ma gradiamo volentieri
il limoncello servito fuori con Gigino che fuma dai nostri pacchetti.
Vi aspettate un voto ed una considerazione finale? Diciamo 3 per il
cibo e 5 per le persone e l'ambiente, non potrei mai dimenticare il
locale che per me ha rappresentato l'inizio dell'avventura alla
scoperta delle tavole più belle da gustare. Fate quindi la media, e
ricaverete il 4 della recensione.

Tracklist consigliata : Paola Turci - Bambini
Sleater Kinney - Jumpers

domenica 31 agosto 2008

I Tre Archi



I Tre Archi

Via Carlo Pisacane, 2 - Pontecagnano Faiano
Tel.: 089200069 - Chiuso : mai
Tipo di cucina : pizzeria, con qualche primo e secondo
Fascia di prezzo : bassa Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : giungete alla rotatoria del caseificio Taverna Penta, proseguite verso Faiano superando il cavalcavia dell'autostrada e il cimitero, una volta arrivati a Faiano giratre in direzione di Montecorvino Pugliano, poi subito a destra come per tornare indietro, e troverete il locale alla vostra destra. Non c'è parcheggio, ma si può sostare tranquillamente lungo la strada.

E' sempre un piacere tornare alla normalità, dove una pizza costa tre euro, una birra grande due e con massimo 10 euro a testa te ne esci sazio ed appagato. La pizzeria-ristorante "I Tre Archi" si trova nella frazione alta di Pontecagnano, Faiano, piena zeppa di locali molto interessanti. Il locale in questione forse può apprire sottotono rispetto ai più blasonati "De Gustibus", "Scassaporta" o "Regia Abbazia", ma vi assicuro che vale davvero la pena di visitarlo, anche perchè oltre alla pizza vi sono altre specialità di terra e di mare da assoparare, fra antipasti, primi e secondi piatti. Peculiarità del locale sono le ottime bruschette, che qui hanno tutte nomi derivati dall'antica Roma, fra cui degna di nota un'ottima bruschetta con cipolle stufate e prosciutto crudo, da accompagnare magari con verdure miste a buffett. Le pizze, ottime e ben cotte, ci mettono anche poco tempo ad arrivare, consideando anche che è sabato, la mia scelta è caduta sulla Trinacria, una siciliana con aggiunta di parmigiano ma con le melenzane a rondelle e non a funghetto. Dolce della casa è la pannacotta, servita a piacere con diversi condimenti, quello che mi sento di consigliarvi maggiormente è alla nocciola, con granella annessa. Conto di 24 euro compreso bevande, coperto e limoncello, alla faccia dei navigli.

P.S.: chiudiamo il mese d'agosto con un posting rate da record, 12 nuove recensioni in un solo mese. Complimenti a me!

Tracklist consigliata : Fiction Factory - Feels Like Heaven Roxy Music - More Than This

sabato 30 agosto 2008

Premiata Pizzeria

Premiata Pizzeria

Alzaia Naviglio Grande2, - Milano
Tel.: 0289400648 - Chiuso : mai
Tipo di cucina : pizzeria, con qualche primo e secondo
Fascia di prezzo : alta
Valutazione complessiva : 3/5
Come arrivare : la zona dei Navigli è a traffico limitato. e a Milano i vigili lavorano davvero, non tanto per il senso del dovere, ma per il gusto di punire uno sprovveduto (specie se non-milanese). Pertanto, cercate parcheggio in una delle tante aree di sosta nei pressi, oppure prendete i mezzi pubblici che servono ottimamente la cittadina meneghina, e scendete alla fermata della metro "Porta Genova". Di lì, prendete il lungo corso davanti a voi (Corso Vigevano) e dopo circa 400 metri sarete sui navigli.
I Navigli, ovvero i grandi canali artificiali che solcano la città di
Milano, nonstante gli oltre ottocento anni d'età rimangono come
testimonianza dell'ingegno del popolo lombardo, che ne avviò la
costruzione per permettere anche alla città meneghina, lontana dal
mare e quindi dai grandi traffici che interessavano invece Venezia ad
est e Genova ad ovest, di avere uno sbocco navigabile per ricevere
merci e materiale edile, fra cui il marmo necessario a costruire il
Duomo. Cos'è rimasto oggi di quell'ingegno in quel luogo? Di positivo
per la comunità assolutamente nulla, per le tasche dei ristoratori
invece la situazione è più che rosea. Da salernitano, rimango ogni
volta sconcertato per l'oscenità dei prezzi che è possibile
riscontrare lungo il canale (perlomeno, si tratta spesso di cibo di
ottima qualità), come ad esempio una margherita sparata a quasi 6
euro, quando 3 euro sono già tantissimi per un disco di pasta, un pò
di mozzarella e un cucchiaio di pomodoro. Non vi dico il resto, tante
avete già capito. La pizzeria di cui vi andrò a parlare ora si chiama appunto
"Premiata", ma davvero non si capisce da chi e per cosa: nonostante
sia sempre affollata, la pizza che propone è appena decente, quella da
me scelta (la pizza "Maria") con pomodori freschi, mozzarella e
prosciutto crudo, alla modica cifra di 10 euro, è piccola di diametro
e ricoperta da un prosciutto che definire salato è poco: per placare
la sete data dalla sua ingestione non basterebbe l'intero naviglio che
ho davanti. Dunque, salati i prezzi, salato il prosciutto, non resta
che berci su una birra alla spina, anch'essa cara (e così si spiega
l'utilizzo del prosciutto salato..). Il locale è anche dotato di
ristorante, che propone una selezione di primi e secondi che cambiano
a rotazione, da poter gustare anche a pranzo nella saletta all'aperto.
Per chiudere una buona torta pere e cioccolato, e conto a diversi zeri
che per fortuna non ho pagato io. Anche il limoncello, servito con un
certo ritardo, è buono, e attraverso l'alcool riesco ad
affrontare meglio la vista di un canale zeppo di zanzare, che tutti i
milanesi amano tanto.
Tracklist consigliata : Baustelle - Un Romantico A Milano
Articolo 31 - Milano Milano

martedì 26 agosto 2008

Masseria Casella


Masseria Casella
Via Cristoforo Colombo, 51(traversa della litoranea) - Pontecagnano Faiano (SA)
Tel.: 089.30.21.43 Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia/marinara/pizzeria
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 1/5
Come arrivare : alla stazione ferroviaria di Pontecagnano proseguite dritto in direzione Battipaglia, giunti allo stop dove c'è un enorme faro e un passaggio a livello girate a destra, in direzione del mare. Troverete il locale alla vostra sinistra.
Ingredienti per un serata un attimino particolare:-8 avventori affamati-un ristorante molto bello immerso nella campagna della piana del sele-8 panetti per pizza che non ne vogliono sapere di lievitare-1 ora e mezza attendendo vanamente il cibo-3 camerieri che si contraddicono fra di loro-una titolare con un pò di buon senso che ci lascia andare senza pagare il conto.Mischiate il tutto ed avrete l'esperienza più gourmand che vi possa capitare, cioè quello che mi è accaduto sabato scorso alla "Masseria Casella". Aldilà delle considerazione estetiche sul bellissimo locale (sembra davvero un'antica masseria, e probabilmente lo era, immersa fra platani surreali e canneti altissimi), ciò che vi andrò a raccontare è il resoconto di qualcosa che non mi era mai successo nella mia lunga carriera di giornalista enogastronomico. Arriviamo dunque alla bellissima "Masseria Casella" accomodandoci al tavolo prenotato all'aperto, ordiniamo gli sfizi della casa che arrivano abbastanza in fretta assieme alle bibite, poi per le pizze, a causa forse dell'esaurimento della pasta, bisogna aspettare più di un'ora prima di avere notizie che forse sarebbero arrivate fra venti minuti, per poi essere consigliati di cambiare pietanza, fino all'intervento della titolare che, scusandosi con grande umiltà, ci lascia andare senza pagare il conto. Ormai è mezzanotte, non ci resta che andare al "Casereccio" che non ci hai mai deluso.
P.S.: il voto qui espresso si riferisce solamente alla mia esperienza, non dubito della qualità del locale, peccato che il mio palato non ne abbia avuto prova.
Tracklist consigliata : Daft Punk - Musique
Blondie - Atomic

mercoledì 20 agosto 2008

U' Sghiz

U' Sghiz

P.zza Umberto I° - Agropoli (SA)
Tel.: 0974/824582 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 3/5

Come arrivare : il locale si trova nel centro antico di Agropoli, quindi ci si arriva esclusivamente a piedi dopo aver parcheggiato a valle. Gambe in spalla,e buona salita! Ah, scusate, volete sapere come arrivare ad Agropoli? Da Salerno, utilizzate la litoranea (SP175), si risparmiano 12 km rispetto alla statale 18.

Napoli, ovvero la città nuova. Monopoli, ovvero la città unica.
Agropoli, la città alta. Difficilmente troverete corrispondenza fra
origine etimologica e realtà effettiva nelle prime due, ma ad
Agropoli, proseguendo sul corso in direzione della città vecchia, non
potrete fare a meno di constatare quanto sia giustificato il suo nome,
e di conseguenza quanto si trovi in alto. Bassa è invece, purtroppo,
la qualità dei locali che vi si trovano nella piazzetta principale che
vi si apre davanti agli occhi superata la piccola chiesetta a picco
sul mare, fra i quali "U Sghiz" non fa eccezione. Più che di una
pizzeria è, infatti, una catena di montaggio, con una calca
eccezionale che si attarda sulla piazzetta ad attendere che si liberi
un posto, guardandoti fin nel piatto attendendo che tu finisca le tue
pietanze, peraltro di qualità dubbia: tralasciando i ciacianielli, che
invece di essere piccoli e quasi invisibili qui hanno una lunghezza di
circa 3 centimetri e uno spessore imbarazzante(forse provengono a
nuoto dal porto di Salerno, e così si fanno i muscoli), la pizza è
fredda (causa il tragitto che deve compiere dal forno ai tavoli, fra
ali di folla in trepida attesa e folate di venticello estivo), senza
sale e senza sapore, per giunta. Il servizio, ovviamente, è da
lumache. Non voglio nemmeno sapere com'è il dolce, mi basta sapere che
per dei fritti misti, birra e pizza non spenderò più di 15 euro (unica
nota di merito, in altre località turistiche per questa cifra a
malapena si ordina una pizza). Per fortuna, la strada del ritorno è in
discesa.
Tracklist consigliata : Delta V - Un'Estate Fa
Subsonica & Bluvertigo - Discolabirinto

lunedì 18 agosto 2008

Osteria Del Notaro

Osteria Del Notaro

Via Isca,19 - Ceraso (SA)
Tel.: 0974.61294 Chiuso il martedì
Tipo di cucina : casereccia/cilentana
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : provenendo da nord, uscita Ceraso della variante alla ss18, girare a destra e dopo circa 500 metri troverete il locale alla vostra destra. Provenendo da sud, all'uscita Ceraso girerete a sinistra in direzione mare.

Avete presente il protocollo di Kyoto sulla riduzione dei gas serra? Beh, a Ceraso sono molto più avanti e previdenti avendo inventato, presso questo simpatico locale alle porte del paesino, il menù a km zero, mutuando il termine dal mercato automobilistico dandogli però un significato tutto nuovo, e cioè il riuscire a portare in tavola piatti ottenuti da ingredienti provenienti da luoghi di produzione il più possibile vicini, riducendo appunto l'emissione di co2. Ceraso, come chi mastica un po' di dialetto cilentano avrà capito, deve il suo nome alle piante di cilegie presenti in queste zone in gran numero, ed è diviso nelle cinque frazioni di Santa Barbara, San Biase, Massascusa, Mandia e Metoio. Il risorante “Osteria Del Notaio” (dal cognome del titolare, Notaroberto, non c’entra nulla l’attività notarile) è un bel locale rustico nell'arredamento dove si può cenare sia all'interno, sia sulla veranda che sul giardino. E’ anche un ottima pizzeria con forno a legna, ma la parte del leone lo fa ilmenù di terra, con primi come le linguine alla belladonna (acciughe di pollica con melenzane e pomodorini), trofie fiori di zucca e provola e cavatelli al ragù, tutti freschi e di ottimo sapore. I secondi, anche qui di terra, sono a base di carne arrosto, come maiale, vitello e pollo. Ottimi i dolci, fra cui cannoli alla cilentana, e buona anche la carta dei vini con una predilezione per le etichette cilentane. Il locale offre anche cucina per celiaci.
Chissà cosa penserà Walmart, il gigante della grande distribuzione americana che di recente ha introdotto il reparto local dedicato ai prodotti provenienti da meno di 150 km dal punto vendita, ad essere stato anticipato da un paesino cilentano di appena 2500 abitanti.
Tracklist consigliata : Everything But The Girl - Missing
No Doubt - It's My Life

Mediterraneo



Mediterraneo

Via Nicotera - Acciaroli di Pollica (SA)

Tel. 0974.904747 - Chiuso il ?

Tipo di cucina : marinara
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dalla variante alla strada statale 18, uscite a Vallo Scalo e poi proseguite in direzione del mare, a Casal Velino girate a destra in direzione Acciaroli, trovate parcheggio nei pressi e avviatevi a piedi sul lungomare, la struttura che ospita il ristorante è impossibile che passi inosservata.

Acciaroli, come la miriade di cartelli in legno ci ricordano, è il paese di Hemingway, il quale, si narra, avrebbe preso spunto dai pescatori del luogo per modellare il protagonista del celeberrimo “Il Vecchio E Il Mare”. Poco più avanti c'è Pioppi, e puntuali i cartelli indicano la cittadina come base di partenza degli studi di Ancel Keys sulla dieta mediterranea. Chissà perchè tutto questo marketing territoriale non si usa anche in costiera Amalfitana, esclusion fatta per Ravello della quale si ricorda il soggiorno di Wagner che ispirandosi ai giardini di Villa Rufolo compose l'altrettanto celebre “Parsifal”. Basterebbe anche indicare che Cetara era meta preferita dal re Vittorio Emanuele III e da Jacqueline Kennedy Bouvier, così come Zeffirelli ha una villa a Positano e così via. Ma questa è un altra storia. Il “mediterraneo” sorge al principio (o alla fine, dipende dai punti di vista) del lungomare di Acciaroli, in una sorte di torre a tre piani dove il ristorante occupa il livello più alto, affacciandosi direttamente sul mare. La cucina, com'è ovvio, verte principalmente sul mare in tutte le sue declinazioni, e dunque la partenza è d'obbligo con l'antipasto “acciarolese” di pescetti piccoli fritti a grandi dosi, poi gamberi fritti, bianchetti, salmone marinato, vongole e cozze. Già così si è mezzi pieni, ma il bello deve ancora venire, e cioè degli ottimi ed abbondanti spaghetti ai frutti di mare con pomodorini e dei paccheri alla pescatrice con aggiunta di vongole. Il locale, dimenticavo, è arredato in modo moderno con la preponderanza dei toni blu e bianchi, e se debbo fare un unico appunto è quello che a prendere le ordinazioni sia solamente un cameriere, cosa che rallenta un po' il servizio, peraltro preciso ed efficiente. Il dolce scelto, una cioccolato e cocco della pasticceria “Bella Napoli” di Salerno si rivela una delizia, anche se il limoncello purtroppo è finito e tocca ripiegare sul liquore di mela annurca. Insomma, anche se hanno sbagliato il nome del mare, ci hanno azzeccato in tutto il resto, compreso il conto che è di soli 45 euro per tanta qualità, e nessuna spina di pesce (né vera né metaforica) da far andare di traverso al cliente.
Tracklist consigliata : Buscemi – Seaside
Safri Duo – Baya Baya

U' Parlatorio



U' Parlatorio

Via San Pietro Celestino 66 - Massa di Vallo Della Lucania (SA)

Tel.: 097476210 Cell.: 3356221266

Tipo di cucina : casereccia/cilentana

Fascia di prezzo : bassa

Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da nord, uscita strada statale 18 Vallo Della Lucania, proseguire sulla ss 18 in direzione Sapri, appena scorgete il cartello "Massa" troverete un cortile adibito a parcheggio, proprio lì troverete il ristorante. Da sud, uscita Ceraso e poi proseguite in direzione Vallo Della Lucania, poi seguite come sopra.

La provincia di Salerno, una delle più vaste d'italia con i suoi 158 comuni, è stata più volte oggetto di dibattitto e di contrapposizione fra chi ne voleva lo scorporo fra Salerno e Potenza e fra chi voleva invece l'istituzione di una sesta provincia campana, da scegliere fra Sala Consilina e Vallo Della Lucania. Probabilmente Vallo non entrerà mai nel novero dei capoluoghi di provincia campani assieme a Napoli, Salerno, Avellino, Caserta e Benevento ma indubbiamente meriterebbe l'appellativo di capoluogo del gusto, se non altro per l'ospitare in una sua piccola frazione questo ristorante di cui ora andrò a parlare. “U' Parlatorio” è un piccolo locale dotato di soli 6 tavoli di differenti dimensioni, ubicato in un vecchio palazzo stretto fra i vicoli della piccola frazione di Massa. Appena entrati, si viene travolti dalla grande quantità di attrezzi agricoli appesi alle pareti e situati sotto la scala d'ingresso, così come sul grosso camino, ovviamente spento di questi periodi ma che evidentemente d'inverno deve fare la sua figura. Il cameriere-proprietario, persona simpatica e gioviale, ci accoglie portandoci prima l'acqua (imbottigliata, dal costo di 50 centesimi) e poi il menù, scritto a penna su di un foglio di carta da fritto piegato in due. Scegliamo l'antipasto della casa di salumi gustosissimi (fra cui degno di nota un ottimo capicollo piccante), frittelle di pesce e verdure grigliate, oltre ad un delizioso maialino marinato, e delle caciottine di pecora. i primi sono da applauso, in special modo dei paccheri con trito di vitello e maiale con funghi porcini freschi e degli spaghetti con ragù e melenzane imbuttunate (ripiene), il tutto da annaffiare con pecorino oppure parmigiano, olte che con del vino locale dalla gradazione piuttosto elevata e servito in una fiaschetta mignon. Davvero sazi non ce la sentiamo di ordinare il pollo ripieno, sarà sicuramente per la prossima volta. Per dolce degli ottimi cannoli alla cilentana (con crema e cioccolato fuso, spolverati con zucchero a velo) e un liquore alla mela annurca. Il conto tarda a venire anche perchè al proprietario fa piacere tenerci a tavola e raccontarci alcuni aneddoti facendo la spola fra gli altri tavoli e la cucina. poco male, l'atmosfera e piacevole ed il conto, stilato sotto i nostri occhi al nostro tavolo, è di soli trenta euro. Se c'è un posto dove davvero l'antico rito dello stare a tavola inteso come convivio rivive ancora, questo è sicuramente “U' Parlatorio”.
Tracklist consigliata : Gino Paoli – Quattro Amici
Jonny Dorelli – Aggiungi Un Posto A Tavola

Il Vicoletto



Il Vicoletto

Via Indipendenza, 52 - Palinuro di Centola(SA)

Tel: 0974931018 - Chiuso il ?

Tipo di cucina : marinara

Fascia di prezzo : media

Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : non chiedetemi come arrivare a Palinuro, perchè seguendo le indicazioni del mio navigatore c'ho messo un'eternità , anche se la strada era confortevole. Arrivateci dunque per fatti vostri, pagate l'estorsione del parcheggio a questi comuni che fanno cassa coi fessi, e poi cercatevi il locale su corso.

Palinuro, com'è noto, prende il nome dal nocchiero di Enea che secondo la leggenda morì proprio in queste acque. Le stesse acque che è possibile ammirare dalla bella terrazza de “Il Vicoletto”, ristorante dell'Hotel “La Conchiglia” che offre ristorazione anche a chi non alloggia presso la struttura. Il locale, come si evince dal nome, si trova in un vicolo del corso principale della ridente cittadina balneare, e propone ovviamente menù di pesce. Si può anche optare per un menù turistico a prezzo fisso, ma essendo scarno e poco invitante preferiamo cenare come sempre alla carta. Per primo dunque ordiniamo degli scialatielli ai frutti di mare, senza infamia e senza lode, saporiti grazie al forte olio cilentano messo come condimento. troppe cozze, poche vongole ed un solo “cannolicchio” non giustificano comunque la dicitura “frutti di mare”. Stesso discorso per la frittura, poco abbondante e con troppi gamberi. Vorremmo rifarci con un dolce, ma il cameriere sostiene che “a dolci siamo un po' scarsi”. Non solo a dolci, aggiungerei io. Comunque, finiamo con un limoncello annacquato servito in un bicchierino da grappa e con il pos malfunzionante che mi obbliga ad usare il contante (46 euro, un'enormità). In definitiva, 4/5 dati dalla media dei 5/5 del panorama e dei 3/5 del servizio.
Tracklist Consigliata : Giuni russo- Un'Estate Al Mare
Righeira – L'estate Sta Finendo

La Montanara

La Montanara

Via Monte Gelbison 18 - Novi Velia (SA)
Tel.: 0974.65366 - Chiuso il lunedì (mai in estate)
Tipo di cucina : casereccia/montanara
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : subito dopo il bivio di Novi Velia della ss18, salite in direzione del paese : dopo circa 200 metri torverete dei cartelli gialli che vi indicano il ristorante, che trovandosi alle falde del Monte Gelbison richiede un bel pò di strada da fare. Ne vale comunque la pena.

Alle pendici del sacro monte Gelbison(da pronunciare “ghelbison”), sede di un importante santuario, alla notevole altezza di 700 metri sul livello del mare, si trova il ristorante “La Montanara”, nei pressi di un maestoso bosco con ruscello. A prima vista, il locale sembra uno chalet di montagna, con tanta legna alle pareti e caminetti in pietra ben in vista. Si potrebbe mangiare anche fuori, ma la gioia data dall'avere solo 22 gradi in pieno agosto, ed anche il leggero fresco, ci invita ad accomodarci in una delle 3 spaziosissime sale interne. specialità del locale, ovviamente, sono i primi ed i secondi di terra, ed in special modo i porcini. Cominciamo con un antipasto misto di verdure grigliate al momento (melenzane e zucchine, ancora calde) peperoni e salumi misti, senza tralasciare l'onnipresente mozzarella al mirto. I primi sono tutti eccezionali e mettono davvero in imbarazzo, ma essendo in tanti possiamo optare per diverse pietanze e così assaporare lasagne ai porcini, delicate e non troppo salate, cortecce al macinato di cinghiale (da applauso, senza mezzi termini) ed un buon risotto ai fiori di zucca. Le porzioni sono abbondanti, ma un assaggio ad uno stufato i carne con (udite udite!) polenta fritta ci vuole proprio, tantopiù che sembra di stare in montagna. Tanti i dolci fra cui scegliere, in primis un ottima pannacotta con frutti di bosco, ma anche una ricotta e pera (segno che ormai le mode dilagano anche qui in Cilento) e dei profiterol. Grappa e nocino per chiudere, tanto per restare in tema montanaro, conto di 90 euro in sei, né tanti né pochi considerando l'alta qualità delle materie prime e l'eleganza nel servizio (alcune accortezze davvero impreviste, come il cacao versato sul lato della torta a formare un velo a forma di forchetta, oppure la guarnizione di indivia e carote per la lasagna). Se amate la natura ed i sapori della montagna, questo è sicuramente il posto che fa per voi.
tracklist consigliata : New order – Regret
Kraftwerk – Computer Love

La Chioccia D'oro

La Chioccia D'Oro

Via Bivio Di Novi Velia - Vallo Della Lucania (SA)
Tel. 0974/70004 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia/cilentana
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da nord, variante strada statale 18, uscita Vallo Della Lucania, proseguire sulla ss 18 in direzione Sapri fino al bivio per Novi Velia. Il locale è subito dopo la curva.
Da sud, variante strada statale 18, uscita Ceraso, proseguire in direziose San Biase/Novi Velia fino al bivio sopracitato.

Anche i ristoranti hanno un cuore, ed ovviamente hanno anche un compleanno. “La Chioccia D'Oro”, locale che si trova appena all'inizio dell'abitato di Novi Velia, ma che comunque ricade amministrativamente nel territorio di Vallo Della Lucania, per pochi metri peraltro, proprio in questo periodo festeggia i 29 anni d'attività, e lo fa inventandosi una sorta di piccola sagra privata, che consta nell'offrire alla clientela (perlopiù gente del luogo, ma anche tanti turisti) un menù completo, dall'antipasto al dolce, a soli 15 euro. Incredibile ma vero. Si parte dunque con una mozzarella aromatizzata al mirto con tanto capicollo paesano tagliato spesso, per poi proseguire con dei cavatelli, che poi sarebbero degli gnocchi tagliati spessi, accompagnati a scelta da parmigiano, pecorino oppure ricotta salata. Superfluo dire che l'ultima opportunità si riveli la più azzeccata, giacchè si tratta del sapore più deciso per una cucina che fa dei sapori ben marcati il suo punto di forza. Per secondo assaporiamo un'ottima braciola al sugo, dura da masticare come solo la vera carne sa essere, con contorno di patate arreganate, tagliate a rondelle e non a tocchetti (capito Riccardo? per la prossima volta...) lo stomaco chiede già pietà, ma il menù-tour de force prevede ancora anguria e cannoli alla crema, fredda la prima e deliziosa la seconda, ed un limoncello che, anche se non previsto nell'elenco, non viene conteggiato nel prezzo da pagare. Se passate di qui, magari per una capatina alle meravigliose spiagge del Cilento che ogni anno fanno razzia di bandiere blu, fermatevi a “La Chioccia D'Oro”, anche con il costume e la maglietta non si accorgeranno di voi. Ovviamente, nessun parcheggiatore abusivo nei dintorni.
Tracklist consigliata : Tom Tom Club – Genius Of Love
Squarepusher – Wish You Could Talk

sabato 2 agosto 2008

Ritrovo Di Porta Marina

Ritrovo Di Porta Marina

Via Porta Marina - Paestum di Capaccio (SA)
Tel.0828 722835 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : da Capaccio Scalo, o comunque dalla litoranea, proseguire in direzioni di Agropoli, fino a trovare il locale di fronte a voi, ben illuminato e facilmente riconoscibile di sera, lungo le mura che delimitano la strada. Ampio parcheggio senza abusivo

Chissà cosa avrebbero pensato i Magni Greci se avessero saputo che
sulle mura da loro faticosamente costruite ad imperitura memoria della
loro esistenza un giorno sarebbe stato edificato un ristorante in nome
del dio denaro. Sicuramente non ne sarebbero rimasti contenti, ed
avrebbero chiesto a Zeus di intervenire con i propri fulmini, ma
sembra che un ristorante di troppo oggi sia il minimo, vista la
prossima apertura di una superstrada che correrà nel mezzo dei templi. "Il Ritrovo Di Porta Marina", proprietà della famiglia Barlotti, che,
a dispetto del nome non produce fagioli ma mozzarelle, è un
caratteristico ristorante con caseificio annesso, completamente
costruito in pietra e ricavato palesemente da una ben più vecchia
costruzione preesistente. Il locale è dotato di due sale,
arbitrariamente definite "sala pizza" e "sala ristorante", anche se
poi le pietanze si mischiano bellamente incuranti delle velleità
tassonomiche dei gestori. La sala ristorante da noi scelta ahimè, ha
però una terribile copertura sintetica che non lascia traspirare un
bel niente, ed inoltre rimanda giù il calore del forno a legna
presente in sala. Appena accomodati ordiniamo l'antipasto della casa,
che, oltre a metterci un eternità ad arrivare causa la scarsa
esperienza dei camerieri ("oggi è il mio primo giorno di lavoro"(ipse
dixit), pareva la puntata "homer il marinaio"), si rivela di una
ristrettezza unica : una fetta di salame, una di pancetta, una di
capicollo, niente prosciutto (sacrilegio!), mezza riccotina, un
bocconcino ed un pò di caciotta, per fortuna tutti dal sapore sopra la
media. Per primo gustiamo degli ottimi fusilli alla cilentana tirati a
mano (una delizia, fatti proprio come a Felitto per intenderci) e
degli gnocchetti con ricotta salata, anch'essi molto buoni. Dolce e
liquore non consumati causa caldo eccessivo, così il conto non supera
i 15 euro a testa, per concludere siamo sicuramente dinanzi ad un buon
ristorante, con prezzi superiori alla media (ma siamo praticamente
dentro gli scavi di Paestum!), l'unica cosa da migliorare è il
servizio.
Tracklist consigliata : Muse - Time Is Running Out
Gisella Cozzo - I Feel Good

Il Fontanone

Il Fontanone

Strada Provinciale 25 snc - Campigliano di San Cipriano Picentino
Tel. 089 882015 - 333 3503195 Chuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : percorrete la statale 18 in direzione Pontecagnano, seguite le indicazioni per Giffoni Valle Piana, superate il cementificio e l'abitato di Campigliano e dopo circa 300 metri troverete il locale alla vostra sinistra.

Il termine "agriturismo" è indubbiamente, assieme a "bed & breakfast"
uno dei termini più abusati nel campo della ricettività. Se
quest'ultimo dovrebbe, per legge, indicare solamente case private che
in via del tutto straordinaria e non professionale offrono, appunto
etimologicamente, letto e colazione, spesso ci si trova davanti a dei
bed & breakfast che nulla hanno da invidiare agli hotel (specie nei
prezzi), beneficiando però di alcune agevolazioni fiscali e normative.
Stesso discorso per l'agriturismo, che altro non dovrebbe essere che
una struttura in cui la produzione dei prodotti della terra o
dell'allevamento del bestiame vengono offerti agli avventori.
L'agriturismo "il fontanone" rientra appieno in questa descrizione
appena fatta, in quanto dotato non solo di camere per il
pernottamento, ma anche di una discreta distesa di terra e alcuni
animali da cortile, oltre ad un piccolo museo dove sono messi in
mostra antichi attrezzi agricoli. Il ristorante è dotato di un'ampia
sala interna con camino e divanetti rustici, dove è piacevole
intrattenersi nei mesi invernali, mentre nel periodo estivo vi sono
due comode e ventilate sale esterne. il menù è classicamente picentino
nella sua essenzialità, con anitpasti di terra, primi di terra con
qualche leggera incursione in mare, pizze e secondi di carne.
l'antipasto della casa purtroppo non comprende i bocconcini, che sono
comunque disponibili a richiesta, e salati solo nel prezzo. la carne
alla brace è ottima e ben cotta sulla legna, il servizio è veloce
nonostante il numero di avventori. i dolci sono ben assoriti,
scegliamo una buona cubana con un limoncello. il conto, purtroppo, è
l'unica pecca, 40 euro sono davvero tanti considerando non solo cosa
si è mangiato ma soprattutto la concorrenza dei paraggi. peccato, il
locale è davvero bello e rustico, anche se c'è il parcheggiatore
abusivo a rovinare sempre la festa.

Tracklist consigliata : Kraftwerk - Telephone Call
Moony - I Don't Know Why

domenica 13 luglio 2008

Terre Delle Monache

Terre Delle Monache

Via Irno snc - Pontecagnano Faiano (Sa)
Tel. 089/3856468 Chiuso il martedì
Tipo di cucina : regionale
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : arrivate per fatti vostri all'abitato di Pontecagnano Faiano, appena trovate la traversa del cinema Nuovo girate a sinistra (o a destra, se provenite da sud) e seguite le chiare indicazioni per la frazione di Faiano e l'agriturismo. Ampio parcheggio senza abusivi

L'agriturismo "Terra Delle Monache" di Pontecagnano Faiano deve il suo nome, com'è ovvio, all'antica presenza in loco di possedimenti terrieri destinati al soggiorno ed all'avvio alla pratica monastica delle ragazze nubili che, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, non riuscivano a convolare a giuste nozze. Oggi (per fortuna o purtroppo?) essere single fra le ragazze non è più un tabù o una vergogna, i media ci sguazzano nella singletudine con dei polpettoni noiosi e disgustosi come "Sex and the city" e "Desperate housewives",e la zitella (perchè così si chiama, non "single") va di moda. Tutta quest'introduzione per guadagnare un pò di spazio, ma veniamo al locale che è meglio. Ci troviamo subito dopo gli insediamenti industriali di Pontecagnano, sulla strada che porta alla frazione di Faiano. L'agriturismo in questione è molto grande, dotato di camere per il pernottamento, sale interne ed esterne, ed è proprio in una di queste, visto il caldo, che ci accomodiamo. Ora, non so se ricordate quel film di Fantozzi in cui c'era il cameriere pasticcione che non la finiva di dare i tormenti al povero ragioniere : beh, pensate che in questo locale mi è successa più o meno la stessa cosa, con un cameriere invadente e a dir poco irritante. La sua invadenza si fa sentire a partire dalle ordinazioni, che pretende di prendere in fretta e scegliendo quasi in mia vece, ma forte della nostra esperienza gastronomica non ci facciamo sopraffare e scegliamo il giusto antipasto di salumi e formaggi, dove i derivati del suino sono troppo caldi a mio parere, ma la ricotta di bufala è ottima. Poco male, ci rifacciamo poco dopo con i primi di pesce, serviti in quantità industriale : delle trofie gamberetti e vongole e degli scialatielli ai frutti di mare da circa 150 grammi a piatto. davvero abbondantissimi. Il vino della casa non è malaccio, un buon bianco fresco che scende volentieri giù. Avete mai provato quant'è buona la scarpetta da fare nel sughetto della pasta? Anch'io avrei voluto farlo, ma il mio solerte cameriere me lo ha impedito soffiandomi letteralmente il piatto da sotto il naso. Per addolcire l'arrabbiatura ordiniamo un tiramisù, senza mascarpone ma con la panna, e ci viene portata in omaggio una fiaschetta di limoncello con i cantucci (ci sarebbe voluto il vin santo, ma d'altronde non siamo mica in toscana!). Totale da pagare : 33.5 euro, con il cameriere che addirittura mi aspetta fissandomi mentre prendo le banconote dal portafoglio! In chiusura, bel locale, ottimo cibo, bellissima location, ma cambiate il personale! Per i pizzofili, dimenticavo, c'è il forno a legna ed un listino con prezzi davvero irrisori. Peccato, i 5/5 se li meritavano proprio!

Tracklist consigliata : Los Campesinos - Death To Los Campesinos!
Kraftwerk - Autobahn

mercoledì 9 luglio 2008

Il Capotavola

Il Capotavola

Piazza Matteo Luciani, 26 - Salerno
Tel.: 089/3180106 - Chiuso la domenica sera
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : spero di avere qualche lettore extra-salernitano, così queste indicazioni avranno un senso, altrimenti mi sembrerebbe superfluo indicare ad un concittadino dove si trova il Teatro Verdi. Dunque, proveniendo dall'autostrada, uscire a Salerno centro, proseguire in direzione del porto, indi continuare per il centro città e cercare parcheggio nei pressi della villa comunale oppure in quello a pagamento di via Alvarez. Il ristorante è davanti all'ingresso del teatro.

Tempi duri per chi ha basato il proprio blog sulla mobilità e sul
cibo. Scindendo in due il nome del vostro blog preferito, infatti,
avremo:
in giro : il prezzo del petrolio è del tutto impazzito, gasolio e
benzina costano uguale, e per risparmiare tocca andare in un
ristorante situato alla fine di una discesa, e poi tornare a casa a
piedi.
per mangiare : i prezzi delle materie prime sono anch'essi alle
stelle, ed i ristoratori (soprattutto quelli furbi) ne approfittano,
arrotondando in eccesso i listini dei propri menù.
Ergo, perdonerete al vostro umile blogger di non essersi spostato più
di tanto in questa nuova avventura gastronomica. nuova in tutti i
sensi, in quanto il locale di cui andremo a parlare ha aperto da poco
i battenti. "Il Capotavola" si trova in piazza Luciani, proprio di
fronte all'ingresso del massimo cittadino, ed è un locale a stretta
conduzione familiare, con il padre ai fornelli ed il figlio a servire
i tavoli. Oltre alla sala interna carina e ben arredata, ci sono
alcuni tavoli sistemati sul largo marciapiede antistante, dove è
possibile cenare godendo di un fresco venticello venuto a dare un pò
di tregua a questo caldo luglio cittadino. Pochi e chiari i prezzi :
antipasto 8 euro, primo 6 euro, frutta 3 euro, il tutto indicato su
di un leggio esposto fuori dal locale, per evitare sorprese agli
avventori. Ci accomodiamo ed ordiniamo l'antipasto della casa, che
qui si chiama "il piatto dello chef", composto da melenzane
grigliate, lardo, salame, friarielli con pomodorini (friarielli
intesi come peperoncini verdi e non broccoli, comunque deliziosi),
delle frittelle di fiori di zucca con mozzarella, fagioli cannellini
in zuppa e, sorpresa sorpresa, o' per e o' muss, ma non come quello
delle bancarelle tosto come una pietra, bensì morbido e leggero, con
poco grasso. Ci vengono portati anche i piedini ossuti, che vanno
mangiati con le mani e strappando con i denti ogni pezzettino utile
di carne, come con le cosce di pollo. L'antipasto è davvero
abbondante e ci lascia davvero satolli, il vino dell'etichetta "Moio"
dalla simpatica gradazione di 14.5 fa la sua parte, e seduti a quel
tavolo sembra davvero di essere in una salerno d'altri tempi, anche
se siamo ad appena 200 metri dalla "movida", dove ti scorticano con
proposte nouvelle cuisine e torni a casa digiuno. C'è ancora spazio
comunque per un bel piatto di pennette alla siciliana, con pomodorini
e melanzane cosparse di buon formaggio, ci sarebbe ancora il maialino
di latte, la specialità della casa, da assaggiare, ma sarà per la
prossima volta, tanto il contò è di soli 15 euro cadauno, compreso il
limoncello di commiato. Last but not least, se siete tabagisti come
me potrete anche assaporare il gusto di una sigaretta a fine pasto
con il vento che vi scompiglia i capelli.

Tracklist consigliata : Almamegretta - Pé Dint' 'E Viche Addò Nun Trase 'O Mare
Vinicio Capossela - E Allora Mambo

lunedì 7 luglio 2008

Il Vecchio Podere


Il Vecchio Podere
Via Precuiali 29, Gromola di Capaccio (SA)
Tel.: 0828/861286 Chiuso il?
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : dalla litoranea (ss 175) proseguire fino a superare la foce del fiume Sele, prima degli hotel troverete l'indicazione per il locale, che si trova a circa 2 chilometri dalla strada principale.
Dalla ss18, arrivate in località Ponte Barizzo e seguite le indicazioni per la litoranea, fino a trovare la deviazione per il locale.
Attenzione : la strada che conduce al locale presenta delle enormi radici di cipresso che deformano il piano stradale, quindi attenti alla coppa dell'olio. Ampio parcheggio privato dinanzi al locale, senza parcheggiatore abusivo.
Siete mai stati a capaccio? Molto probabilmente sarete stati a Paestum a visitare i templi, oppure a Laura in uno dei tanti hotel per qualche cerimonia, ma dubito che abbiate mai visitato la vera Capacccio, e cioè la cittadina che si trova a circa 400 metri d'altitudine sulla strada che si inoltra verso Roccadaspide e Castel San Lorenzo. Pertanto, probabilmente non conoscerete nemmeno la frazione Gromola, dove si trova questo splendido ristorante che ora vi descriverò. "Il Vecchio Podere", a dispetto di tanti locali che usano l'appellativo "vecchio" spesso a sproposito, si trova davvero in una vecchia masseria di campagna ristrutturata, ma alle pareti sono ancora ben visibili delle antiche vestigia dell'età rurale, come attrezzi, botti e una curiosa bicicletta con freni a bacchetta appesa ad una delle travi. Le sale sono due, una ottenuta in una veranda coperta con travi a vista, aperta sui lati e pertanto ottima in estate, ed una interna più riparata. Mangiando in veranda, si può godere della vista di un giardino lussureggiante e ben curato con panchine in legno. Appena accomodati ci viene portato il menù, dal quale scegliamo l'antipasto omonimo (cioè con lo stesso nome del locale, che nella maggior parte dei casi è anche il migliore), con verdure grigliate davvero fresche, bocconcini e ricotta di bufala e salumi vari. Nonostante avessimo cominciato di terra, invertiamo la rotta ad u e decidiamo di provare dei tubetti al coccio e zafferano, una porzione enorme che val bene anche per due, pasta deliziosa e cotta al dente, con un sughetto giallo dove galleggiano pezzetini di coccio, che è un pesce e non il risultato della rottura di qualche vettovaglia in cucina. Il vino della casa, un bianco servito abbastanza freddo, è buono ed acidulo, e scende che è una bellezza. Proseguiamo con il pesce, scegliendo una frittura, anche in questo caso una sola porzione ma dalla quantità decisamente industriale, triglie, calamari e gamberetti decisamente freschi e non congelati, tanto limone (capito? per chi deve capire...) e alcuni calamari che purtroppo rimangono nel piatto, mi spiace dirlo ma erano davvero tanti. Insalata mista di rito, da condire con il menage direttamente in tavola, dolci da scegliere dalla lunga lista (nota: qui è anche possibile scegliere, con soli 5 euro, tre assaggi di altrettanti dolci diversi), dalla quale scegliamo il cioccococco al gelato di vaniglia (si chiama davvero così!) dallo stupendo contrasto-caldo freddo dato dal tortino bollente e dal gelato di contorno. Il limoncello ci viene portato due volte, causa scarsa comunicazione fra i camerieri, ma c'è tanta strada da fare e così ne beviamo uno solo. Conto davvero onesto, solamente 45 euro per tanto ben di dio, in una location davvero unica ed incantevole. P.s.: c'è anche la pizza ed una buona selezione di carni internazionali alla brace, ma la parte del leone la fanno i primi ed i secondi di mare.
Tracklist consigliata : Moloko - Bring It Back
Everythings But The Girls - Missing

domenica 15 giugno 2008

La Contadina

La Contadina

Via Magellano 153 (traversa della litoranea) - Pontecagnano Faiano (SA)
Tel.: 089/203348 - 340/5962610 Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : da Salerno, proseguite sulla litoranea in direzione sud, fino a trovare poco prima dell'ippodromo le chiare indicazioni per il locale. Se provenite da Pontecagnano, seguite le indicazioni per l'aereoporto e poi di lì fino alla litoranea, troverete il locale alla vostra sinistra.

Ai confini della realtà, in un lembo di terra che ho già descritto tempo fa in un altra recensione, sorge un ristorante che ha dell'unico, e non per quanto riguarda la ristorazione. In una struttura metallica gigantesca è possibile incrociare centinaia di persone dall'età compresa fra i 15 e i 70 anni ballare polke, mazurke, latini-americani etc. etc. Sto parlando ovviamente de "La Contadina", che si può fregiare, a giusto titolo, di essere oltre che un ristorante-pizzeria una balera. Essendoci recati lì di sabato, il locale è ovviamente gremito, ma il servizio è comunque veloce, grazie al gran numero dei camerieri che fanno la spola fra una sala e l'altra e le cucine, anche se a volte è molto difficile ottenere la loro attenzione, soprattutto per il volume della musica che un solerte deejay caccia dal suo laptop. Decidiamo di aprire con un maestoso antipasto, fiondandoci sulla troppo bistrattata aversana, incuranti del pericolo diossina. Verdure di ogni sorta ripiene, grigliate e sott'olio, nodini di mozzarella e insalata di polipo, alici marinate e cozze, dunque mare e terra in un mix non troppo azzecato, ma efficace quando si ha fame. Le verdure sono un pò troppo fredde, così come il vino, e non c'è pane ma solo delle bruschette. Per secondo optiamo per un misto di carne arrosto, ben cotto, e un insalta mista. Dolce un pò deludente, dei profiterol troppo caldi perchè eidentemente lasciati troppo tempo fuori dal frigo. In definitiva, un locale senza infamia e senza lode dal punto di vista gastronomico, d'altronde la sua caratteristica precipua è quella del ballo.

Tracklist consigliata : Franco Battiato - Voglio Vederti Danzare
David Bowie - Let's Dance

sabato 14 giugno 2008

Antico Mulino

Antico Mulino

Via De Marinis 46, Molina di Vietri Sul Mare (SA)
Tel.: 089/212171 - 347/8047363 Chiuso il martedì
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : più semplice di così si muore. Il locale è situato al km 49 della statale 18, pertanto proveniendo da Salerno, al bivio con la statale 163 Amalfitana poseguite dritti in direzione di Cava De' Tirreni fino a trovarvi il locale sulla destra. Parcheggio di fronte, nello spiazzo riservato al ferramenta che di sera ovviamente è chiuso. Nessun parcheggiatore abusivo, per fortuna.

Molina, piccola frazione di Vietri Sul Mare, tristemente nota per il
tragico alluvione del 1954, deve il suo nome agli antichi mulini che
vi si trovavano in epoca medievale. Da questo spunto storico prende
nome il ristorante "Antico Mulino", caratteristico ed accogliente
ristorante a metà strada fra Cava De' Tirreni e vietri Sul Mare,
posizionato sulla trafficata strada statale 18. Anche troppo
trafficata, a mio parere, visto che l'unica pecca del locale,
fralatro ovviamente non imputabile alla dirigenza, è il rumore delle
motociclette che passano di continuo al massimo dei giri. Il locale,
come dicevo, è intimo e raccolto, con tanto mobilio in arte povera a
dar calore, ed è composto da una saletta con circa trenta coperti a
piano terra e di un soppalco più piccolo. La cucina è varia, si può
venire qui anche solo per una pizza, oppure affidarsi alle proposte
verbali (il menù c'è, ma non viene portato) del cameriere. Visto che
è il mio compleanno non bado a spese, e così ci fiondamo decisamente
sul pesce, iniziando con un'antipasto di mare da record, con chele di
granchio, surimi, insalata di polipo, alici marinate, cozze, vongole
e salmone marinato. Una vera delizia al termine del quale ci si sente
già quasi sazi. Per primo avrei optato per due assaggi diversi, e
cioè paccheri allo scoglio e fusilli freschi con frutti di mare, ma
il cameriere ci avvisa che non è possibile prepararli solo per due. E
qui che avviene il miracolo del socialismo gastronomico, in quanto
un'altra coppia a noi limitrofa, avendo la stessa necessità
mangereccia, ci permette di avere le nostre due mezze porzioni, e
loro altrettanto. Il tutto accompagnato da un bianco leggermente
frizzante imbottigliato in nome e per conto della ditta, buono e non
troppo pesante, servito alla giusta temperatura. I due primi si
rivelano davvero gustosi, e anche molto sostanziosi, pertanto
(sfortunatamente) non rimane spazio per una frittura di pesce.
Pazienza, sarà per la prossima volta. Lo spazio per il dolce invece
c'è sempre, così ordiniamo un'ottima torta cappuccino, e un
limoncello d'ordinanza. Il conto è decisamente onesto, 43 euro in
due, compreso lo sconto di 5 euro per i possessori, come me, della
Vivilasalerno Card, che permette appunto di ottenere sconti in
ristoranti e altri esercizi commerciali. Ritornando all'Antico
Mulino, si tratta sicuramente di un ottimo ristorante dove mangiare
del buon pesce a due passi da Salerno e dalla Costiera Amalfitana.
Vivamente consigliato, specie nei giorni infrasettimanali quando c'è
poca gente.

Tracklist consigliata : Baustelle - Colombo
Spandau Ballett - True

domenica 1 giugno 2008

La Carcara

La Carcara

Via Castello 1 - Pogerola di Amalfi (SA)
Tel.: 089/830206 Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare: da Salerno, proseguite in direzione della statale 163, superate Amalfi e poi imboccate il bivio ben segnalato per Pogerola, arrivate al centro del borgo e seguite le indicazioni per il locale, dotato di parcheggio senza abusivo.
Da Napoli, è possibile arrivare a Pogerola passando per Castellammare di Stabia, poi Lettere ed infine Agerola, arrivando a Pogerola continuando in direzione di Amalfi.

Sospesa tra cielo e mare sorge il borgo di Pogerola, frazione di Amalfi, la storica repubblica marinara che da il nome a tutta la costa che partendo da Salerno arriva sino a Sorrento. Data la sua posizione, da Pogerola si può godere di un panorama mozzafiato su tutto il golfo e sui monti Lattari, soprattutto se si sale fin sull'eremo che sovrasta il piccolo borgo. Ai piedi di quest'eremo troviamo il ristorante "La Carcara", locale a conduzione famigliare nel vero senso della parola : il padre e la madre ai fornelli, i figli ad aiutare nel servizio e qualche amico a fare da cameriere e pizzaiuolo. Il locale è spartano e senza troppi barocchismi, il forno per le pizze si trova appena si entra sulla destra, poco più in là c'è la cucina, non a vista ma ad "intravista", in quanto visibile solo da alcuni tavoli, fra cui il mio. Ho così potuto vedere in diretta la preparazione di tutte le portate che ho ordinato, iniziando da un antipasto di mare con alici marinate, gamberetti e insalata di polipo, servito con una focaccia all'origano appena sfornata ed un altra con pomodorini e scaglie di parmigiana, davvero gustose entrambi. Proseguiamo con dei vermicelli alle vongole, che ho visto far saltare dallo chef con una maestria data da anni di esperienza (chissà perchè quando ci provo io poi mi tocca staccarli dal soffitto...), forse un pò troppo al dente per i miei gusti ma buoni, così come le vongole giganti del condimento. Per concludere un'ottima frittura di pesce con totani, calamari, triglie e gamberetti, insalata mista e vino bianco sfuso, credo una falanghina, leggera e aromatica. Dolce fatto in casa alle fragole, e limoncello d'ordinanza, 45 euro spesi volentieri e stomaco pieno da sballottare su è giù per le curve della statale 163. Ah, perchè non sono nato in costiera!
Tracklist consigliata : Giuliano Palma & The Bluebeaters - Testarda Io
Johann Pachelbel - Canone In Re Maggiore