venerdì 17 luglio 2009

Lady Mary




Lady Mary
C.so Umberto I 100 - Prignano Cilento (SA)
Tel.: 0974/831340 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia/cilentana
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dalla variante SS18 proseguite in direzione sud fino allo svincolo Prignano Cilento, seguite le indicazioni per il paese fino a trovare il locale appena arrivati sul corso principale del paese, girando subito a destra. Ampio parcheggio non abusivizzato, che però a causa della grande affluenza di pubblico si riempe presto. Si può comunque parcheggiare lungo la strada senza scocciatori.

Siamo in piena estate (un altra volta, ma tutte gli anni la stessa maledizione?), molti di voi lettori saranno in vacanza, alcuni si appropinquano a partire, quindi stavolta voglio consigliarvi caldamente (c'è ancora bisogno di caldo, eh?) questo ristorante di Prignano Cilento, facilmente raggiungibile se vi trovate a villeggiare fra Agropoli, Ascea, Acciaroli ed Agnone (ho messo solo località che iniziano con la A, se mi chiamavo Vincenzo scrivevo Varcaturo, Vigliena, Volla e cose così). Il locale è composto da un ampia sala interna, e per le belle serate estive c'è anche la veranda coperta, dove le donne cenano con la giacca sulle spalle e gli uomini in canotta. La percezione della temperatura da parte delle donne per me rimarrà sempre un mistero. Ci accomodiamo in veranda, ordiniamo le bevande e l'antipasto che qui è davvero da premio Nobel : adagiati su di un vassoio metallico che sembra una cornucopia trovano degna collocazione frittelle di fiori di zucca, medaglioni di melanzane e zucchine fritte, tortini di verza e patate, rotolini di mortadella ripieni, frittatine di zucchine, ai quali non contento ho aggiunto anche una porzione di prosciutto e bocconcini, per far compagnia. Non starò qui a dirvi che un antipasto del genere sazia quasi come un intero pranzo, altrimenti potreste pensare di evitare i primi, che qui sono eccezionali come nella migliore tradizione cilentana, e cioè fusilli tirati a mano (un pò più larghi nel mezzo rispetto a quelli di Felitto) e ravioli ripieni di ricotta grossi come una mano. A scelta è possibile continuare o con la pizza o con una buoan selezione di carni, ma sarà per la prossima volta. Si chiude (la cena, non il pantalone : per quello ci vuole una taglia in più!) con una porzione di torta cocco e nutella, presumibilmente della pasticceria Bella Napoli di Salerno. Conto irrisorio di soli 24 euro, i migliori soldi spesi finora fra Agropoli e dintorni. Bravi!

Per questa recensione i piatti forti sono due : l'antipasto ed i ravioli



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La Dea Dell'Abbondanza

La Dea Dell'Abbondanza





Via Via A. De Gasperi, 31 - Agropoli (SA)
Tel.: 0974/823859- Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 3/3

Come arrivare : il ristorante si trova sulla strada che conduce alla superstrada partendo dal centro di Agropoli, praticamente una volta superato il fiumiciattolo nei pressi di Agropoli Sud e seguito i sensi unici in direzione Salerno dovreste trovarvelo alla vostra destra. Si parcheggia lungo la strada senza abusivi.



Agropoli, come scrissi in una recensione dell'anno scorso che provocò una qualche polemica, è la città alta, ma ovviamente una città alta presuppone anche una parte bassa. Nello specifico, la parte bassa di Agropoli è quella sorta ad uso e consumo delle frotte di turisti che nel periodo estivo decuplicano la popolazione di questa ridente cittadina. Nei pressi del centro si trova il ristorante “La Dea Dell' Abbondanza”, ristorante a vocazione popolare, ben arredato e dalla tipica atmosfera da trattoria. pochi fronzoli e tanta sostanza, vi basti pensare che il menù qui è scritto direttamente sulla tovaglietta di carta che copre il tavolo. Il locale è dotato di due sale, una più grande, che si trova appena entrati, ed una più piccola, situata in un piccolo soppalco. ci accomodiamo dentro, anche se si potrebbe stare anche fuori, ma i tavoli che danno sulla strada sono tutti occupati. Dopo pochi minuti d'attesa ci accomodiamo e ordiniamo subito i primi, decidendo di saltare gli antipasti che di solito, quando si chiamano "di mare", non sono mai un granchè. Optiamo quindi per delle linguine ai frutti di mare, dalle porzioni più che generose ma dall'esecuzione non propriamente perfetta : vi si trovano solamente vongole e cozze e qualche pomodorino. proseguiamo quindi con una grigliata mista di seppie, pesce spada e gamberi, buona ma piccola nella porzione, ed un insalata mista servita scondita e senza nemmeno aver portato il menage a tavola. Degna di nota la scortesia dei camerieri, che appena vedono un piatto vuoto (o semivuoto) si fiondano sotto il naso dell'avventore per toglierglielo. Per riprenderci dall'amarezza del servizio ordiniamo una ricotta e pere, classica e gustosa chiosa serale.Conto di 27 euro comprese bevande (acqua naturale ed una bottiglia di bianco da 37 cl), decisamente basso ma sicuramente si può dare di più, sia nella qualità dei cibi che nel servizio. C'è anche la pizza, ovviamente cotta a legna e dall'aspetto decisamente invitante.





Il piatto forte della recensione è "linguine ai frutti di mare"


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Agriturismo Moscato

Agriturismo Moscato

Via Prov. Camaldoli - Campagna (SA)
Tel.: 0828/49210 - 335/5271203 Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : come ovvio uscite dalla A3 allo svincolo di Campagna, proseguite in direzione del centro cittadino fino ad arrivare ad una piccola rotatoria dove è affisso un cartello giallo che pubblicizza il locale. Seguitelo e state attenti alla ripetizione del segnale, cercate comunque di chiedere informazioni se vi capita di trovare qualcuno per strada. Ampio parcheggio senza abusivi. Importantissima la prenotazione, altrimenti rischiate di aver fatto un sacco di chilometri a vuoto.

Quasi quasi, facevo prima a parlare con Obama. Riesco ad avere l'onore di mangiare a l '"Agriturismo Moscato" dopo ben 4 tentativi andati a vuoto (chiusi/pieni/pieni/pieni), ma tanta attesa e tanto digiuno propiziatorio valevano comunque la pena. Avevo letto molto (e bene) di questo locale prima da un mio affezionato lettore e poi grazie all'ottima recensione di Mangiandocommentando, così decisi che era un obbligo morale recarmi qui, ma non pensavo che sarebbe stato così difficile! Evidentemente, il locale è ben conosciuto e ben frequentato, quindi solamente in un sabato di luglio già troppo caldo per i miei gusti mi è stato possibile arrivare qui, forse a causa delle poche prenotazioni dovute all'imminente prova costume. Ma come diceva qualcuno, non si ingrassa da Natale a Capodanno, ma da Capodanno a Natale. L'agriturismo si trova sul fianco di una collina per niente semplice da raggiungere, nella frazione Puglietta di Campagna. E' costituito da una semplice sala interna abbastanza ampia e ben arredata, ma in estate il personale sarà ben lieto di approntare un tavolo volante in veranda. Volante nel senso di provvisorio, non abbiate paura per le vostre pietanze. Ci accomodiamo al tavolo rigorosamente prenotato (è l'unica, altrimenti scordatevi di mangiare) e subito ci viene portata l'acqua ed il vino rosso. Così vi voglio, decisi e sicuri. Partiamo quindi con l'antipasto che qui è un vero tour de force, fra sperlonghe intere di zucche grigliate e melenzane sott'olio, prosciutto e bocconcini, torte rustiche alla ricotta e ai salumi misti, parmigiana di melanzane, olive e focacce fatte in casa, e quando credevi che fosse finita ti portano un piatto di patate e zucchine cucinate a mò di ciambotta, deliziose. Continuamo con un primo, anche se decisamente sazi, un bel piatto di lagane e fagioli stracolmo, un pò pesante ma comunque strepitoso. Torta ai frutti di bosco fatta in casa come tutto il resto ed un caffè, spesa totale di soli 19 euro. Stavolta la fama che precedeva il locale è stata completamente confermata. Grazie a tutti coloro che ne hanno parlato, e grazie al personale dell'agriturismo Moscato.

Il piatto forte della recensione è "lagane con fagioli"

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venerdì 3 luglio 2009

Il Gatto E La Volpe







Via Giannattasio 10 - Sieti di Giffoni Sei Casali (SA)
Tel.: 089883605 / Cell.: 3479544261 / 3476190936 - Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5



Come arrivare : da Fuorni, procedete in direzione del cementificio di Campigliano, poi per Giffoni Sei Casali e quindi per Sieti. Attenzione, il locale non si trova su Via Giannattasio ma su di una strada laterale in salita, molto stretta, lungo la quale è anche possibile parcheggiare. Nessun parcheggiatore abusivo nei paraggi.



Sieti di sicuro non è Collodi, e questo lo sapevamo già. Il gatto e la volpe li incontrerete comunque se vi recate al ristorante omonimo, ma non prenderanno i vostri denari per piantarli e rubarli nottetempo come nella fiaba di Pinocchio (questo sicuramente vi può capitare in qualsiasi banca, specialmente di questi tempi), piuttosto ad una modica cifra vi offriranno un viaggio nei colori e nei sapori dei monti picentini. Ironia della sorte, i due camerieri che si prendono cura di noi ricordano anche fisicamente il gatto e la volpe, uno più magro, l'altro decisamente più in carne. Il ristorante si presenta subito con un ampia sala interna, che lascia poi lo spazio ad alcune salette più piccole ed al giardino interno, dov'è possibile cenare in estate, e dove noi ci siamo accomodati. Qui non c'è menù, ma a volte è meglio così, anche perchè in alcuni ristoranti i piatti cambiano spesso in virtù della stagionalità delle materie prime. Quindi, dalla bocca del primo cameriere (gatto) ascoltiamo con attenzione l'elenco dei piatti disponibili, dal quale ovviamente scegliamo per prima cosa l'antipasto, che qui fra i monti picentini è sempre una sorpresa. Difatti, accompagnato dal pane fatto in casa (strepitoso quello con semi di sesamo) si materializza sotto i nostri occhi un faraonico antipasto misto con ricotta al forno, melenzane imbottite, gateau di patate, frittelle di fiori di zucca ripieni di ricotta (differenti da quelle di "Albachiara", in quanto impanate e non solo inuovate), finocchiona, coppa e prosciutto. Una bomba. Dimenticavo, c'è anche uno strudel di verdure e delle pizzette fritte con pomodoro e formaggio grattuggiato. Un antipasto che vale dunque come un pranzo completo, ma continuamo comunque alla scoperta dei primi, dai quali scegliamo tagliatelle (fatte in casa) con porcini, fiori di zucca e pomodorini e dei ravioli ripieni alle melenzane, buoni entrambi ma che purtroppo in bocca risultano un pò crudi (colpa del sabato, quando c'è tanta gente ed anche i migliori ristoranti fanno le cose di fretta per accontentare tutti...). Le porzioni sono molto abbondanti, tanto che non ce la sentiamo di continuare con carni oppure pizze (rigorosamente cotte a legna). Optiamo per un dolce, una torta ricotta e frutti di bosco, ma anche questo, a causa della grossa porzione avanza, tanto che il secondo cameriere (volpe) viene a lamentarsi del nostro lascito. In chiusura di serata ci raggiunge nel giardino anche lo chef con tanto di cappello bianco, a prendere i meritati complimenti, mentre noi prendiamo il caffè e guardiamo il conto di soli 16 euro a testa, acqua vino e coperto compresi. Ottimo rapporto qualità/prezzo, ed in più la certezza che il gatto e la volpe non esistono solo nelle fiabe.



Il piatto forte della recensione è l' "antipasto misto"


Tracklist consigliata : Air - All I Need

New Order - Krafty

mercoledì 24 giugno 2009

Albachiara


Albachiara


Largo F. Palmentieri - Castagneto di Cava de' Tirreni(SA) Tel. 0892960099 / Cell. 3471893817 - Chiuso il mercoledì Tipo di cucina : casereccia Fascia di prezzo : medio/bassa Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : se provenite da Salerno, alla prima indicazione utile per la Badia girate a sinistra e seguite le chiare indicazioni per il locale. Per chi invece provenisse dal centro di Cava oppure da Nord, subito dopo l'ospedale, alla fine del ponte, girate subito a destra per la rapida salita fino a trovare il locale in una piccola piazzetta dove è anche possibile parcheggiare. Nel caso fosse già piena di vetture, si può cercare nei dintorni. Per fortuna, non ci sono parcheggiatori abusivi

Alzi la mano chi di voi conosce la canzone Albachiara di Vasco Rossi. Bene, potete abbassarle, siamo in estate e le vostre ascelle non offrono uno spettacolo decoroso. Per non parlare dell'odore. Alzi la mano chi invece conosce il ristorante Albachiara. Peccato, vedo molte mani alzate in meno. Il ristorante che dovreste assolutamente conoscere si trova in una deliziosa piazzetta nei pressi della strada che conduce alla Badia, in località Castagneto (che forse c'era una volta, la zona è abbastanza lottizzata, tanto che in alcuni punti pare Sant'Eustachio). Si presenta come un piccolo e raccolto ristorante di paese, con il forno a legna per le pizze e poi due sale, una più grande ed una più piccola separate da archi a volta, che evidenziano la vetustà della struttura, rimessa comunque a nuovo. Di buon gusto l'arredamento, con molti quadri alle pareti e tavole e sedie di solido legno. Subito dopo esserci accomodati, il benvenuto ci viene dato con un buon bicchiere di prosecco ghiacciato e con una piccola selezione di appetizer deliziosi, composta da crostini forati con pomodorini ricotta e aceto balsamico, frittelle di pasta cresciuta e dei fiori di zucca in pastella con ripieno di ricotta, irresistibili. Dopo questa bella apertura continuamo con l'antipasto misto con zucchine e melanzane grigliate in casa, salumi a volontà e bocconcini, tutto ottimo e fresco. Da bere scegliamo un buon aglianico, abbastanza corposo,e per primo un buon piatto di ovvia derivazione picentina, i ravioli al ragù di noci all'odore di salvia, preparati però molto più sottilmente degli altri già menzionati, e quindi risultanti più digeribili. Basterebbe questo per terminare un pasto già abbondante, ma per farla completa optiamo per una buona tagliata di manzo con parmigiano, pomodorini e un mare di rucola, il tutto annaffiato dal buon aceto balsamico. Davvero strasazi, decidiamo che non c'è spazio per il consueto dolce (anche se avevo intravisto in frigo sia una cassata che una ricotta e pera), così chiudiamo con un leggero caffè che ci aiuta ad affrontare con maggiore lucidità le curve del ritorno. Conto di circa 40 euro, giusti e meritati per un locale dove la ricerca delle migliori materie prime si unisce ad un'attenzione certosina per i particolari. Consigliato, anche se in macchina non ascoltate "Albachiara".




Il piatto forte di questa recensione è la "tagliata"



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Xtc - Life Life Begins At the Hop

giovedì 18 giugno 2009

La Fattoria

La Fattoria



Via Iaconti 15 - Dragonea di Vietri Sul Mare (SA)
Tel.: 089210518 - Chiuso il Mercoledì
Tipo di cucina : casereccia / specialità di pesce
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5



Come arrivare : da Salerno imboccare la statale 163 Amalfitana in direzione Amalfi, seguire poi le chiare indicazioni per Dragonea e i cartelli che indicano il nome del ristorante. C'è anche il parcheggio ai piedi del locale, senza parcheggiatore abusivo.



Con questa calura opprimente, meglio allontanarsi un pò dalla città e rifugiarsi fra i monti di Dragonea. Avevo già parlato di questo paesino nella recensione di "Al Limoneto", e ora ci ritorno presentandovi "La Fattoria". Il nome non tragga in inganno, qui la specialità della casa è il pesce, d'altronde anche se siamo in montagna (o quasi) siamo a due passi (forse qualcuno in più) dal mare della Divina. Il locale, oltre alla sala interna, ha un'ampia terrazza dove cenare d'estate, con la complicità di un venticello leggero che lenisce in parte il gran caldo. Ci accomodiamo e notiamo che qui non è in uso il menù, una consuetudine di alcuni locali che a molti potrebbe non piacere. Quindi si ascolta con attenzione il rosario del cameriere, che sciorina le pietanze con il suo tipico accento dei monti lattari. Partiamo come sempre con un buon antipasto di mare, rinforzato in questo locale da bruschette e frittelle di fiori di zucca (con troppa pasta, a dire il vero), e composto da salmone e alici marinate, insalata di polipo e ciacianielli, buoni e davvero microscopici. Proseguiamo con i primi, che qui hanno nomi originali come trapunti (delle piccole cortecce) ai gamberetti, rucola, pomodorini e vongole, e scialatielli (ok, non è originale come "trapunti") ai frutti di mare con la netta prevalenza delle cozze, oltre a vongole e astici. Entrambi buoni ed abbondanti nelle porzioni, ma a voler trovare una pecca si potrebbe dire che i primi, così come l'antipasto, nei ristoranti di mare come "La Fattoria" (e cioè a basso budget) finiscono per assomigliarsi un pò tutti. Osate, ristoratori, è possibile cucinare con fantasia anche con pochi soldi! Chiusura senza polemica con una buona torta ricotta e pera, e conto onestissimo di soli 30 euro, bevande comprese. Non c'è la pizza, ma in compenso c'è una buona selezione di pesce sia fritto che alla brace, oltre ad un vasto menù di mare.



Il piatto forte di questa recensione sono gli "scialatielli ai frutti di mare"



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sabato 13 giugno 2009

El Tinglado

El Tinglado

Moll de Gregal, 5 y 6 - Barcellona (Spagna)
Tel.: 93-2218383 - Chiuso : mai
Tipo di cucina : catalana
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 5/5


Come già detto per "La Fonda De Port Olimpic" basta raggiungere la zona in questione e parcheggiare nei paraggi. Attenzione, nelle strisce blu si paga anche di domenica.


Chiudiamo questo piccolo reportage culinario dalla terra di Catalonia con l'ultimo (ed anche più buono di tutti gli altri) ristoranti. Siamo sempre a Port Olimpic, accanto a "La Fond Del Port Olimpic", il posto si chiama "El Tinglado" ed è il classico ristorante di mare per turisti. Sarà che è domenica, sarà che è l'ultimo giorno e la nostalgia di casa si fa sentire, così decidiamo per un bel pranzo domenicale completo in tutto e per tutto. All'inizio, il titolare del ristorante credeva di aver trovato 5 polli da spennare, presentandosi al tavolo con tre pesci vivi da mezzo quintale l'uno. MA noi, strenuamente, abbiamo risposto che preferivamo il menù turistico, ovviamente a prezzo fisso. Per soli (e dico soli) 16 euro escluse bevande abbiamo mangiato come mai credevamo fosse possibile : si inizia con le classiche olive e bruschette, per poi passare ad una leggera insalata mista di pomodori, uova sode (che chissà perche a Barcellona mettono dappertutto), finocchi, indivia, per poi continuare con degli strepitosi e morbidissimi gamberi in pastella. Credevamo che fosse finita con l'antipasto, ma ci sbagliavamo : il nostro solerte cameriere, che dall'aspetto ricrodava Zorro senza la maschera, fa materializzare sotto i nostri occhi due pentole piene di cozze in zuppa, con un sughetto di carote, cipolle e altre erbe indefinibili. Già satolli, dimentichiamo per un attimo che ci aspetta ancora la portata più sostanziosa, e cioè la paella de marisco, cioè di mare, semplicemente la più deliziosa di tutta la mini-vacanza e di tutte le altre assaggiate in vita mia. Cozze, gamberi, calamari, piccoli astici, peperoni verdi e rossi e riso con zafferano a non finire, tanto da avanzare. Ma non è ancora finita : come sottoscrittori del menù turistico ci spetta ancora il dolce (meglio un buon sorbetto al limone, digestivo) e il liquore, ma non servito come fanno i taccagni delle nostre parti, ma bensì portando in tavola ben 4 bottiglie di liquori ghiacciate senza porre limiti alla nostra sete. Casomai il limite lo avrebbe messo la polizia, dato che qui in Spagna il tasso alcolico massimo previsto per legge è 0.25, la metà che da noi. Il conto finale, comprese le bibite (una sangria ghiacciata un pò troppo dolce per i miei gusti) è di 21 euro a cranio, ma soddisfatti e supersazi, e soprattutto grati al nostro cameriere, lasciamo anche una mancia di 5 euro. E lasciamo anche Barcellona, non prima di aver cercato il vigile che ci aveva multato per divieto di sosta (credevamo che la domenica fosse gratis!). Multa tolta, con tanti auguri e buona partenza. In chiusura, se passate per Barcellona, non potete non fare un salto da "El Tinglado". E salutateci Moncho.



Non c'è un piatto forte per questa recensione, essendo tutto squisito. Quindi li metto tutti.

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