domenica 1 febbraio 2009

La Casareccia


La Casareccia
Via Vuccolo Maiorano - Capaccio Scalo (SA)
Tel.: 0828/730998 - 339/6353829 - Chiuso il Martedì
Tipo di cucina : casereccia/cilentana
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5
Come arrivare : da Salerno, prendete l'A3 in direzione sud ed uscite a Battipaglia, poi proseguite in direzione Agropoli fino allo svincolo per Roccadaspide. Indi proseguite in direzione Roccadaspide fino a trovare il locale alla vostra sinistra, circa un km dopo il bivio per Capaccio capoluogo.
Ci sono dei locali che nel proprio nome racchiudono tutta la loro essenza, nel bene e nel male. Uno di questi è sicuramente "La Casareccia", che nell'essere casareccio ci ha azzeccato in pieno, anche troppo. Ci troviamo a Capaccio, quasi al confine con Roccadaspide, quindi alle porte del Cilento più selvaggio, terra fatta di piatti semplici e sostanziosi, di vini pesanti che lasciano le macchie sui denti e sui bicchieri. Il locale è molto ampio, un classico in questi posti dove lo spazio a disposizione, in relazione all'esiguità della popolazione, non è mai stato un problema. Vi sono due sale, in una delle quali, essendo sabato, si balla e si canta, ragion per cui viene subito scartata. Veniamo fatti accomodare in una sala dove stranamente c'è un vecchio lcd Inno-Hit che trasmette "Che tempo che fà" e poi "Superquark", davvero inusuale in questo periodo storico (difatti, di lì a poco la storia di Mata Hari verrà sostituita da Garfield su Italia1). Iniziamo con l'antipasto della casa, accompagnato da biscotti di grano con pomodoro, composto da bocconcini, cavolfiori, finocchi, capocollo, pancetta salame e prosciutto, ottimo ed abbondante. Continuamo con i primi suggeriti dal cameriere (occhio, qui non c'è il menù per la ristorazione, ma cè quello per le pizze), fra i quali scegliamo dei fusilli (buoni nellafattura, in stile felittese per intenderci, ma dal sugo troppo acquoso, come del resto è normada queste parti) e dei ravioli (buoni, ma un pò troppo crudi). Entrambi i primi comunque sonofreschi e fatti a mano, e dalle porzioni più che generose, ragion per cui passiamo direttamente al dolce, una torta paradiso (panna e nutella con scaglie di cioccolato bianco grattugiate) con un meloncello, conto molto basso di soli 25 euro, compresi vino, pane e coperto, ed un locale con tanti margini di miglioramento possibili, ma forse a loro va bene così.
Tracklist consigliata : Jennifer Hudson - Spotlight
Katy Perry - Hot 'N Cold

lunedì 19 gennaio 2009

Anche Ingiropermangiare su Facebook

Ingiropermangiare, che ha come vocazione il voler arrivare ad un pubblico il più vasto possibile, non poteva esimersi dal mettersi in mostra nella più famosa vetrina virtuale di questo scorcio di millennio. E' quindi disponibile qui il suo spazio su Facebook. Aggiuntelo!

sabato 10 gennaio 2009

La Vaca Loca


La Vaca Loca

Via Variante, 5 - Pratola Serra (AV)
Tel.: 0825 95 60 67 /39 340 62 68 607 - Chiuso il Martedì
Tipo di cucina : regionale / steak house
Fascia di prezzo :media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da Salerno, prendete il raccordo Salerno-Avellino ed uscite in direzione dell'autostrada Napoli-Bari, poi seguite le indicazioni per Foggia-Montemiletto fino a trovare il locale sulla vostra sinistra. Un consiglio : seguite le pietre miliari della via Appia, arrivati al km 298 + 200 troverete il locale.

Aviaria, Sars, latte alla diossina, pollo irlandese alla diossina, e ovviamente la più famosa, la mucca pazza. Di finte contaminazioni alimentari siamo stati praticamente sommersi negli ultimi anni, complice l'allarmismo ingiustificato dei media. Dal caso appuntopiù clamoroso, la mucca pazza, prende il nome questo caratteristico ristorante irpino, che,se siete salernitanti, vale davvero la pena visitare nonostante la distanza. "La Vaca Loca"si trova sull'antica via Appia che conduce nelle puglie, nel comune di Pratola Serra, famoso in passato per la produzione in loco della mitica "Arna" della Fiat. Il locale dall'esternosi presenta come una casa di campagna in pietra, e nonostante il freddo di questi periodi all'interno si respira un atmosfera calorosa, alla quale contribuisce sicuramente il grandebarbecue a vista in sala, che è poi la caratteristica principale del posto. Appena accomodatisfogliamo il menù e decidiamo di partire con l'antipasto della casa, un ottimo rotolo di mozzarellacon bresaola e parmigiano, accompagnata da tre cocottine calde di polenta con fagioli porcini, fagioli al sugo e patate con spinaci, ottime ed accompagnate da un buon prosciutto locale.Proseguiamo quindi con dei fusilli al tartufo di Bagnoli Irpino, non prelibato come quello di Alba ma comunque strepitoso, e l'ottima "tira de asado", che altro non è che costatelle di manzoalla brace condite a fine cottura con il "chimichurri", delle spezie aromatiche miscelate ad olioe aceto. La carne, per rimanere sempre calda e gustosa, viene servita in tavola su di unoscaldavivande in rame che sorregge una bistecchiera di ghisa, sotto la quale si trova una fiammaalimentata ad alcool. La carne è quindi davvero deliziosa, anche se un pò cruda per via dello spessore,ma d'altronde è la sua peculiarità. Le porzioni sono decisamente abbondanti, sia per quel che riguarda la pasta che la carne, quindi è possibilissimo ordinare per uno e mangiare in due.Con il coperto, acqua, vino locale, insalata e un'ottimo pan di spagna crema chantilly e fragolinespenderete circa 40 euro, incluso un buon passito di pantelleria. Viva la vaca, viva la vida.

Tracklist consigliata : Nu Nrg - Kosmosy
Aphex Twin - Flim

mercoledì 31 dicembre 2008

Taverna Ceraunavolta

Taverna Ceraunavolta

P.zza Braga - Capezzano di Pellezzano (SA) Tel. 347/5875434 - Chiuso il lunedì Tipo di cucina : regionale Fascia di prezzo :media
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dalla tangenziale di Salerno, uscite a Fratte e proseguite in direzione Pellezzano, troverete il locale subito di fronte l'ampia e ben illuminata piazza dotata anche di un capiente parcheggio senza abusivi.

All'inizio del 2008, nel presentare la prima recensione dell'anno, avevo già parlato del cerchioe della sua perfezione, e di come questo blog riparte da dove chiude. Viceversa, ovviamente,chiudo l'anno da dove ero ripartito, e cioè da Pellezzano, precisamente nella frazione Capezzano.Ci troviamo nella simpatica piazza Braga, all'interno di un casale dell'800 (a testimonianza cheuna volta qui era tutta campagna), ristrutturato che ospita al suo interno questa notevole newentry del panorama gastronomico salernitano, e cioè la "Tavera Ceraunavolta", tuttattaccato.Non so se si riferiscono all "once upon a time" anglosassone oppure al fatto che prima vi insistesseun arco, ma poco importa. Sono venuto a conoscenza di questo luogo tramite un volantino trovatoal supermercato, così subito ho preso la palla al balzo per chiudere degnamente l'anno, e devo diredi aver, come sempre d'altronde, scelto bene. Il locale è davvero molto elegante e carino, conpavimenti in cotto, sedie e tavoli di robusto legno ed un bagno fra i più eleganti che abbiamai visto. Ci accomodiamo e subito ci viene offerto un buon prosecco, poi il maitre ci illustra le specialità della casa, fra le quali scegliamo per prima cosa "il tagliere di san gregorio", ottimomix di formaggi e salumi genuini accompagnati da una focaccia all'origano soffice e delicata, ottenuta dalla pasta della pizza che qui è anche possibile ordinare. Poseguiamo quindi con due primi piatti buonissimi ed abbondanti, i "cazzilli" con fagioli cannellinidi controne, una pasta che ricorda degli gnocchi ancora chiusi, e degli ottimi ravioli con porcinispolverati di parmigiano. Le porzioni si rivelano molto abbondanti, e putroppo non c'è spazio per la notevole selezione di carni internazionali proposte alla brace, pazienza, sarà per la prossima volta. Come dolce ci viene proposto un babà alla crema della pasticceria Tedesco,accompagnato da un passito di Pantelleria con cantuccini. Conto tutto sommato onesto di 40 euro, compresicoperto, acqua e due bicchieri di aglianico parecchio corposo, per tanta qualità ma anche tantaquantità in un locale raffinato ma sobrio, così come dovrebbe essere un buon ristorante.Colgo l'occasione, visto che siamo a San Silvestro, di augurarvi buon anno, un anno di pranzi e cene lucullianein compagnia di chi volete ma sempre in compagnia di "Ingiropermangiare".

Tracklist consigliata : Franco Battiato - La Cura Piero Pelù - Nè Buoni Nè Cattivi

giovedì 25 dicembre 2008

domenica 14 dicembre 2008

Prati Verdi



Prati Verdi


Via Paratino 7 - Giffoni Valle Piana (SA)

Tel.: 089866196 Chiuso il ?

Tipo di cucina : casereccia

Fascia di prezzo :medio/ bassa

Valutazione complessiva : 4/5


Come arrivare : se avete un navigatore, lasciate stare l'ipotesi di inserire come destinazione "Via Paratino": pare che nessun sito di mappe o software per navigatori ne abbia notizie. Arrivate al centro di Giffoni Valle Piana, seguite i sensi di marcia obbligatoria e poi svoltate in direzione di Montecorvino Rovella, dopo poche curve troverete il locale alla vostra sinistra.


Mi ricordo di "Prati Verdi" e di un amico mio sincero, ma senza muso nero, che me ne parlava spesso anni addietro. Così, ritrovandomi in un sabato sera pre-natalizio con il suddetto amico, assente da questo locale da molti anni, decidiamo di recarvici in comitiva. Il ricordo, dicono i Baustelle, trasfigura la realtà, così ci troviamo in un locale senza troppe pretese ma con una particolarità di cui il mio amico non mi aveva reso partecipe : la presenza di un sommelier molto loquace che in questo locale ha la stessa pertinenza di una cassata in una casa di diabetici, almeno per noi che il menù lo leggiamo alla maniera araba (cioè da destra verso sinistra). Ma mi sto allungando troppo su questo sommelier,e dicendolo mi allungo ancoradi più: pensateci, potenzialmente è un discorso senza fine. Il bar-pizzeria-ristorante "Prati Verdi" è un locale adagiato su di una collina dalla quale è possibile osservare tutto l'abitato di Giffoni Valle Piana, dalla quale lo separano solo poche curve. I gestori, per venire incontro agli avventori in questo periodo di presunta crisi, offrono due menù, uno di pesce ed uno di carne, rispettivamente a 16 e 18 euro, che comprendono un antipasto, un primo, un secondo, acqua e caffè. Noi abbiamo scelto il menù di carne, ma siccome siamo più crisati della crisi lo abbiamo diviso in due, anche perchè le porzionI sono molto abbOndanti (non parliamo della pizza, che ha le dimensioni di una ruota di un carro ed è anche molto buona). l'antipasto molto semplicemente è composto da un bocconcino, una fetta di capicollo, una di pancetta e una di prosciutto, più delle olive nere. La parte del leone del menù la fanno degli ottimi fusilli al ragù,(ma come opzione del menù erano anche disponibili delle pennette alla boscaiola con dei funghi chiodini abbastanza inusuali per la ricetta) deliziosi e pieni di formaggio, che fralaltro viene anche portato in tavola. Per secondo prendiamo una buona salsiccia di maiale cotta a legno con patatine,(anche in questo caso, era possibile scegliere anche una costatella di maiale) il tutto accompagnato da un buon Piedirosso "Per'i Palumm" (cioè quello che costava meno, 7 euro) servito dal figuro di cui ho già parlato. Anche i dolci qui hanno una misura extralarge, e quindi la cubana che ordiniamo ha le sembianze di una torta nuziale a due piani. Per concludere il nostro must di ogni fine cena, e cioè il meloncello, un extra da pagare a parte e che mostra, così come il costo del vino, dell'acqua e dei dolci che il locale attua una politica deiprezzi troppo alta per ciò che offre, (eccezion fatta per i menù a prezzo fisso, ottima cosa e rarissimi da trovare il sabato sera) e che giustamente gli fa meritare il 4/5. Ce ne andiamo, con la fotoin bianco e nero di papa Wojtila appesa nel ristorante che ci augura buon viaggio.

Tracklist consigliata : Marcella Bella- Montagne Verdi
Dario Baldan Bembo - Amico E'

sabato 6 dicembre 2008

Osteria Canali



Osteria Canali


Via Canali 34 - Salerno

Tel. 338/8070174 - 331/7460237 - Chiuso il lunedì

Tipo di cucina : cilentana/di ricerca

Fascia di prezzo : medio/alta

Valutazione complessiva : 5/5


Come arrivare : il locale si trova alla fine di via Canali, quindi vi conviene parcheggiare sul Trincerone oppure lungo via Arce, per poi proseguire a piedi verso il duomo, superare il complesso di Santa Sofia e poi trovare il locale alla vostra sinistra.
Crisi, crsi, crisi. Non si sente parlar d'altro, ultimamente. I conti non quadrano, non si arriva alla fine del mese, tutto costa troppo. Al che la domanda sorge spontanea : ma dov'è la notizia? Ma davvero ricordate, almeno voi lettori meridionali, un momento incui avete detto : "Oh come sono contento, quanti soldi ho, va tutto benissimo"? Questa storia della crisi viene agitata a mio parere solo come uno spauracchio propedeutico a benpiù corpose dosi di vaselina futura, quindi per esorcizzare tutto ciò ho deciso di trascorre una bella serata in un ristorante di livello ben superiore a quelli sinora recensiti. Sto parlando dell' "Osteria Canali", semplice ma elegante locale situato nel cuore della Salerno vecchia, nell'omonima via che conduce al complesso di Santa Sofia e al duomo. Il locale èpiccolo e raccolto, con alle pareti tante foto in bianco e nero che rappresenteno scene di vita agreste, ed a contrasto della musica easy-listening come sottofondo alla cena. Iniziamocon un antipasto composto da uno sformatino di verdure in crosta di formaggio, delicato e morbido, preceduto da delle verdure sott'olio (peperoni e zucca) offerti dalla casa. Sapori decisi, come quelli di una volta, da abbinare ad un aglianico Venosia servito in ampi balloon.Per proseguire scegliamo due primi, dei cavati (degli gnocchi dalla forma irregolare) al sugodi castrato e degli strascinati (delle cortecce un pò più grandi) con broccoli e formaggio,spettacolari entrambi. Per chiudere, un ottimo tortino al cacao con cuore fuso con un buon bicchieredi passito di Pantelleria, assieme a dei dolcetti al cioccolato, sempre offerti dalla casa.Conto tutto sommato onesto (40 euro per 1 antipasto, 2 primi, 1 dolce, due calici di vino, acqua e coperto)tanta gentilezza nel servizio e due portachiavi in cuoio a forma di peperoncino come pegno per l'iscrizione a "La Regola", l'associazione culturale enogastronomica che ha sede proprio qui. Vivamente consigliato, se vi piacciono le atmosfere rilassate e gli ambienti intimi.
Tracklist consigliata : Beyoncè - If I Were A Boy
Paola Turci - Sai Che E' Un Attimo