lunedì 22 settembre 2008

La Masseria



La Masseria

Via Sala/Fraz. San Felice - Montoro Inferiore (AV)
Tel.: 0825/596729 - Chiuso il mercoledì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : dal raccordo Salerno-Avellino uscite a Montoro Inferiore, girate a sinistra, poi di nuovo a destra seguendo le indicazioni per San Felice, superate l'abitato della frazione e troverete il locale. Comunque, giacchè mi ci sono perso, vi allego la cartina tratta dal biglietto da visita, così ci arrivate prima. E così ribadiamo anche il concetto di servizio pubblico espresso dal mio blog.
Andiamo alla masseria ? Se seguite il mio blog da oggi in poi questa
frase potrebbe avere un accezione differente. Non stiamo parlando
infatti del locale di San Cipriano Picentino ma del semi omonimo
ristorante di Montoro Inferiore, situato alla frazione San Felice. Il
ristorante sembra davvero ricavato in una vecchia masseria di
campagna, anche perchè tutto intorno non c'è davvero nulla, e ciò lo
rende anche un pò difficile da trovare. L'atmosfera all'interno è
molto calda, così come la temperatura(sarà forse il bel forno a legna per
le pizze che si trova appena entrati) , nonostante all'esterno il vento
settembrino non dia tregua. Ci accomodiamo e grazie ad un servizio
davvero veloce assaporiamo l'antipasto misto della casa, un pò povero
di portate ma comunque buono, poi continuamo con degli ottimi fusilli
porcini e salsiccia, con tanto pepe e prezzemolo, davvero ottimi e
dalle porzioni più che generose. La carne alla brace è anch'essa da
applauso, con una bistecca di vitello che per l'altezza sembra quasi
una fiorentina, accompagnata da una buona insalata di songino. Per
dolce scegliamo degli ottimi profiterol insieme al limoncello, conto
di 35 euro, compreso vino della casa e coperto, tutto sommato onesto.
Da oggi in poi quindi, quando vi diranno andiamo alla masseria,
fatevi specificare in quale paese (per la cronaca, per la masseria di
San cipriano ci vogliono 17 km, per quella di Montoro 21, prendendo
come partenza Salerno).
p.s.: Con questa recensione inauguriamo il nuovo anno di
ingiropermangiare, che sarà dedicato esclusivamente ai locali omonimi
di quelli recensiti l'anno prima.
p.p.s.: Ovviamente stavo scherzando.

Tracklist consigliata : Pizzicato Five - Baby Portable Rock
Inner City - Good Life

venerdì 19 settembre 2008

Buon compleanno Ingiropermangiare!

Oggi, 19 settembre, questo blog compie un anno. Era infatti il 19
settembre del 2007 quando, un pò per gioco, un pò per passione,
iniziai a pubblicare le recensioni dei ristoranti dove mi recavo a
mangiare, e di certo non avrei pensato di ottenere simili risultati
(ad oggi, il presente blog conta 16433 pagine viste e 7001 visite,
registrate a partire dal 17 dicembre 2007). Visto che sono in vena di
consuntivi, vi elenco un pò di statistiche:
I locali recensiti sono stati 56, di cui :
26 5/5 pari al 46.45%
19 4/5 pari al 33.92%
9 3/5 pari al 16.07%
1 2/5 pari al 1.78%
1 1/5 pari al 1.78%
La distribuzione geografica dei locali presenta :
9 locali a Pontecagnano Faiano (16.07 %)
7 a Salerno (12.5 %)
4 a Cava de' Tirreni (7.14 %)
4 a Giovi (7.14 %)
3 a Sesto San Giovanni (5.35 %)
Seguono poi con 2 locali a testa (3.57 &) Campagna, Capaccio, Giffoni
Sei Casali, Montecorvino Pugliano, Pellezzano, Roma, San Cipriano
Picentino e Vallo Della Lucania, e chiudono con un solo locale a
testa (1.78 %) Acciaroli, Agropoli, Candida, Ceraso, Fisciano, Giffoni
Valle Piana, Milano, Montoro Inferiore, Novi Velia, Palinuro,
Pogerola, Serino, Vietri Sul Mare.
Sono stati postati circa 70 commenti (alcuni carini, altri solamente
diffamatori, moltissimi di complimenti e di incoraggiamento) e per la
tenuta del blog, ipotizzando un conto di 17 euro a locale sono stati
spesi 952 euro (senza contare benzina, pedaggi, parcheggi abusivi e
regolari).Tutto sommato, mi sembrano buoni risultati, e se il portafoglio e lo
stomaco mi accompagneranno come finora, il 19 settembre del 2009
avremo ancora un altro traguardo da tagliare assieme.
Buona permanenza quindi su queste pagine e a presto!

mercoledì 17 settembre 2008

La Taverna Di Nonno Vito

La Taverna Di Nonno Vito

Località Pagliarone - Pontecagnano Faiano
Tel.: 3479049587 (è il cellulare di Gigino) 089/203467 - Chiuso : ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : scusatemi, ma veramente non lo so : mi ci hanno sempre portato, e sto aspettando che chi mi ci ha portato anche stavolta mi mandi per mail le indicazioni (capito Davide?). Comunque, vi posso dire che si trova nei pressi dell'ippodromo, poi di più non so, di notte quelle strade sembrano tutte uguali.

Uno dei gadget (o widget, per essere più moderni) che ogni blogger di
successo usa per le sue masturbazioni intellettuali è il contatore
delle visite unito al registro dei referrer, che (per chi non lo
sapesse) sono le parole chiave che inserite in un motore di ricerca
portano ad un determinato sito web. La classifica dei referrer per
questo blog al primo posto vede la query "ingiropermangiare", segno
che buona parte dei miei lettori non conoscono la funzione "preferiti"
del proprio browser, poi viene "carlo menta", una trattoria di
Trastevere che ho recensito su queste pagine e dulcis in fundo "La
Taverna Di Nonno Vito", grazie ad un commento che tempo fa ne faceva
cenno. Per scusarmi dunque con tutti coloro che giungevano a frotte su
questo blog per aver notizie su questo nebuloso locale, mi sono
apprestato alla sua ri-scoperta, solo per voi cari lettori.
"La Taverna Di Nonno Vito" si trova nel bel mezzo della piana
pontecagnanina, nei pressi dell'ippodromo e dell'aereoporto a
scartamento ridotto. Trovarlo è già un impresa, così come mangiarci,
ma se siete amanti delle cose alla buona allora è il posto per voi.
Ricordo di averlo frequentato spesso negli anni della mia gioventù, quando era
talmente economico da superare addirittura l'Anabeco. Ora le cose sono
cambiate, i prezzi sono decisamente saliti e la qualità è andata anche
peggiorando. Ma proseguiamo con ordine. Al locale si arriva, come
nostra consuetudine, dopo aver telefonato a Gigino, il simpatico ed
istrionico cameriere, un pò sottotono rispetto al passato, ma si sa,
gli anni passano per tutti. Gentilmente Gigino ci accoglie
all'ingresso per poi accompagnarci al tavolo, e mentre ci sediamo già
prende le ordinazioni degli antipasti e delle bevande. Dopo qualche
minuto ci viene portata una sperlonga con tanto di serigrafia "Nonno
Vito" con melenzane imbottite, scarole con fagioli, zucchine,
ricottine, mozzarella che avrà visto giorni migliori, una fetta di
prosciutto, una di pancetta ed una di salame, il tutto accompagnato da
un panuozzo caldo e croccante, ed un vino rosso non troppo
convincente. Ai bei tempi, a tavola veniva portato lo "sponzapane"
dove mettere i biscotti di grano, ma ora basta coi sentimentalismi, è
ora del secondo (avendo deciso di saltare a piè pari i primi, di cui
ricordo dall'elencazione verbale di Gigino della pasta allardata e
qualcos'altro ai funghi), un buon misto di carne con patatine dalle
porzioni decisamente abbondanti rispetto ad altri ristoranti.
Decidiamo che non è il caso di prendere il dolce (che spesso è di
produzione propria, difatti ancora porto memoria di due biscotti in
uno stampino di alluminio con crema pasticcera) ma gradiamo volentieri
il limoncello servito fuori con Gigino che fuma dai nostri pacchetti.
Vi aspettate un voto ed una considerazione finale? Diciamo 3 per il
cibo e 5 per le persone e l'ambiente, non potrei mai dimenticare il
locale che per me ha rappresentato l'inizio dell'avventura alla
scoperta delle tavole più belle da gustare. Fate quindi la media, e
ricaverete il 4 della recensione.

Tracklist consigliata : Paola Turci - Bambini
Sleater Kinney - Jumpers

domenica 31 agosto 2008

I Tre Archi



I Tre Archi

Via Carlo Pisacane, 2 - Pontecagnano Faiano
Tel.: 089200069 - Chiuso : mai
Tipo di cucina : pizzeria, con qualche primo e secondo
Fascia di prezzo : bassa Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : giungete alla rotatoria del caseificio Taverna Penta, proseguite verso Faiano superando il cavalcavia dell'autostrada e il cimitero, una volta arrivati a Faiano giratre in direzione di Montecorvino Pugliano, poi subito a destra come per tornare indietro, e troverete il locale alla vostra destra. Non c'è parcheggio, ma si può sostare tranquillamente lungo la strada.

E' sempre un piacere tornare alla normalità, dove una pizza costa tre euro, una birra grande due e con massimo 10 euro a testa te ne esci sazio ed appagato. La pizzeria-ristorante "I Tre Archi" si trova nella frazione alta di Pontecagnano, Faiano, piena zeppa di locali molto interessanti. Il locale in questione forse può apprire sottotono rispetto ai più blasonati "De Gustibus", "Scassaporta" o "Regia Abbazia", ma vi assicuro che vale davvero la pena di visitarlo, anche perchè oltre alla pizza vi sono altre specialità di terra e di mare da assoparare, fra antipasti, primi e secondi piatti. Peculiarità del locale sono le ottime bruschette, che qui hanno tutte nomi derivati dall'antica Roma, fra cui degna di nota un'ottima bruschetta con cipolle stufate e prosciutto crudo, da accompagnare magari con verdure miste a buffett. Le pizze, ottime e ben cotte, ci mettono anche poco tempo ad arrivare, consideando anche che è sabato, la mia scelta è caduta sulla Trinacria, una siciliana con aggiunta di parmigiano ma con le melenzane a rondelle e non a funghetto. Dolce della casa è la pannacotta, servita a piacere con diversi condimenti, quello che mi sento di consigliarvi maggiormente è alla nocciola, con granella annessa. Conto di 24 euro compreso bevande, coperto e limoncello, alla faccia dei navigli.

P.S.: chiudiamo il mese d'agosto con un posting rate da record, 12 nuove recensioni in un solo mese. Complimenti a me!

Tracklist consigliata : Fiction Factory - Feels Like Heaven Roxy Music - More Than This

sabato 30 agosto 2008

Premiata Pizzeria

Premiata Pizzeria

Alzaia Naviglio Grande2, - Milano
Tel.: 0289400648 - Chiuso : mai
Tipo di cucina : pizzeria, con qualche primo e secondo
Fascia di prezzo : alta
Valutazione complessiva : 3/5
Come arrivare : la zona dei Navigli è a traffico limitato. e a Milano i vigili lavorano davvero, non tanto per il senso del dovere, ma per il gusto di punire uno sprovveduto (specie se non-milanese). Pertanto, cercate parcheggio in una delle tante aree di sosta nei pressi, oppure prendete i mezzi pubblici che servono ottimamente la cittadina meneghina, e scendete alla fermata della metro "Porta Genova". Di lì, prendete il lungo corso davanti a voi (Corso Vigevano) e dopo circa 400 metri sarete sui navigli.
I Navigli, ovvero i grandi canali artificiali che solcano la città di
Milano, nonstante gli oltre ottocento anni d'età rimangono come
testimonianza dell'ingegno del popolo lombardo, che ne avviò la
costruzione per permettere anche alla città meneghina, lontana dal
mare e quindi dai grandi traffici che interessavano invece Venezia ad
est e Genova ad ovest, di avere uno sbocco navigabile per ricevere
merci e materiale edile, fra cui il marmo necessario a costruire il
Duomo. Cos'è rimasto oggi di quell'ingegno in quel luogo? Di positivo
per la comunità assolutamente nulla, per le tasche dei ristoratori
invece la situazione è più che rosea. Da salernitano, rimango ogni
volta sconcertato per l'oscenità dei prezzi che è possibile
riscontrare lungo il canale (perlomeno, si tratta spesso di cibo di
ottima qualità), come ad esempio una margherita sparata a quasi 6
euro, quando 3 euro sono già tantissimi per un disco di pasta, un pò
di mozzarella e un cucchiaio di pomodoro. Non vi dico il resto, tante
avete già capito. La pizzeria di cui vi andrò a parlare ora si chiama appunto
"Premiata", ma davvero non si capisce da chi e per cosa: nonostante
sia sempre affollata, la pizza che propone è appena decente, quella da
me scelta (la pizza "Maria") con pomodori freschi, mozzarella e
prosciutto crudo, alla modica cifra di 10 euro, è piccola di diametro
e ricoperta da un prosciutto che definire salato è poco: per placare
la sete data dalla sua ingestione non basterebbe l'intero naviglio che
ho davanti. Dunque, salati i prezzi, salato il prosciutto, non resta
che berci su una birra alla spina, anch'essa cara (e così si spiega
l'utilizzo del prosciutto salato..). Il locale è anche dotato di
ristorante, che propone una selezione di primi e secondi che cambiano
a rotazione, da poter gustare anche a pranzo nella saletta all'aperto.
Per chiudere una buona torta pere e cioccolato, e conto a diversi zeri
che per fortuna non ho pagato io. Anche il limoncello, servito con un
certo ritardo, è buono, e attraverso l'alcool riesco ad
affrontare meglio la vista di un canale zeppo di zanzare, che tutti i
milanesi amano tanto.
Tracklist consigliata : Baustelle - Un Romantico A Milano
Articolo 31 - Milano Milano

martedì 26 agosto 2008

Masseria Casella


Masseria Casella
Via Cristoforo Colombo, 51(traversa della litoranea) - Pontecagnano Faiano (SA)
Tel.: 089.30.21.43 Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia/marinara/pizzeria
Fascia di prezzo : media
Valutazione complessiva : 1/5
Come arrivare : alla stazione ferroviaria di Pontecagnano proseguite dritto in direzione Battipaglia, giunti allo stop dove c'è un enorme faro e un passaggio a livello girate a destra, in direzione del mare. Troverete il locale alla vostra sinistra.
Ingredienti per un serata un attimino particolare:-8 avventori affamati-un ristorante molto bello immerso nella campagna della piana del sele-8 panetti per pizza che non ne vogliono sapere di lievitare-1 ora e mezza attendendo vanamente il cibo-3 camerieri che si contraddicono fra di loro-una titolare con un pò di buon senso che ci lascia andare senza pagare il conto.Mischiate il tutto ed avrete l'esperienza più gourmand che vi possa capitare, cioè quello che mi è accaduto sabato scorso alla "Masseria Casella". Aldilà delle considerazione estetiche sul bellissimo locale (sembra davvero un'antica masseria, e probabilmente lo era, immersa fra platani surreali e canneti altissimi), ciò che vi andrò a raccontare è il resoconto di qualcosa che non mi era mai successo nella mia lunga carriera di giornalista enogastronomico. Arriviamo dunque alla bellissima "Masseria Casella" accomodandoci al tavolo prenotato all'aperto, ordiniamo gli sfizi della casa che arrivano abbastanza in fretta assieme alle bibite, poi per le pizze, a causa forse dell'esaurimento della pasta, bisogna aspettare più di un'ora prima di avere notizie che forse sarebbero arrivate fra venti minuti, per poi essere consigliati di cambiare pietanza, fino all'intervento della titolare che, scusandosi con grande umiltà, ci lascia andare senza pagare il conto. Ormai è mezzanotte, non ci resta che andare al "Casereccio" che non ci hai mai deluso.
P.S.: il voto qui espresso si riferisce solamente alla mia esperienza, non dubito della qualità del locale, peccato che il mio palato non ne abbia avuto prova.
Tracklist consigliata : Daft Punk - Musique
Blondie - Atomic

mercoledì 20 agosto 2008

U' Sghiz

U' Sghiz

P.zza Umberto I° - Agropoli (SA)
Tel.: 0974/824582 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia/marinara
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 3/5

Come arrivare : il locale si trova nel centro antico di Agropoli, quindi ci si arriva esclusivamente a piedi dopo aver parcheggiato a valle. Gambe in spalla,e buona salita! Ah, scusate, volete sapere come arrivare ad Agropoli? Da Salerno, utilizzate la litoranea (SP175), si risparmiano 12 km rispetto alla statale 18.

Napoli, ovvero la città nuova. Monopoli, ovvero la città unica.
Agropoli, la città alta. Difficilmente troverete corrispondenza fra
origine etimologica e realtà effettiva nelle prime due, ma ad
Agropoli, proseguendo sul corso in direzione della città vecchia, non
potrete fare a meno di constatare quanto sia giustificato il suo nome,
e di conseguenza quanto si trovi in alto. Bassa è invece, purtroppo,
la qualità dei locali che vi si trovano nella piazzetta principale che
vi si apre davanti agli occhi superata la piccola chiesetta a picco
sul mare, fra i quali "U Sghiz" non fa eccezione. Più che di una
pizzeria è, infatti, una catena di montaggio, con una calca
eccezionale che si attarda sulla piazzetta ad attendere che si liberi
un posto, guardandoti fin nel piatto attendendo che tu finisca le tue
pietanze, peraltro di qualità dubbia: tralasciando i ciacianielli, che
invece di essere piccoli e quasi invisibili qui hanno una lunghezza di
circa 3 centimetri e uno spessore imbarazzante(forse provengono a
nuoto dal porto di Salerno, e così si fanno i muscoli), la pizza è
fredda (causa il tragitto che deve compiere dal forno ai tavoli, fra
ali di folla in trepida attesa e folate di venticello estivo), senza
sale e senza sapore, per giunta. Il servizio, ovviamente, è da
lumache. Non voglio nemmeno sapere com'è il dolce, mi basta sapere che
per dei fritti misti, birra e pizza non spenderò più di 15 euro (unica
nota di merito, in altre località turistiche per questa cifra a
malapena si ordina una pizza). Per fortuna, la strada del ritorno è in
discesa.
Tracklist consigliata : Delta V - Un'Estate Fa
Subsonica & Bluvertigo - Discolabirinto