domenica 11 maggio 2008

Popilia

Popilia
Via Serroni 45, Giffoni Sei Casali (SA)
Tel.: 089/880129-338/2884878 Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : casereccia/picentina
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da Salerno, al bivio di Fuorni proseguite in direzione di Giffoni Sei Casali, superate il cementificio fino ad arrivare ai campi di calcetto di Malche, a questo punto girate a sinistra seguendo le indicazioni che vi porteranno fino al locale. Parcheggio abbastanza ampio senza parcheggiatore abusivo

Prima di iniziare la recensione vera e propria, mi preme scusarmi con i miei lettori per la prolungata assenza da questo blog, ma non è stato tempo sprecato invano, bensì impiegato nella realizzazione del sito di Ingiropermangiare e nell'implementazione della già nota versione mobile. Ma veniamo al succo del discorso, la recensione, quella per cui posso onorarmi di avere oltre 7000 pagite viste, grazie di cuore a tutti!
Giffoni Sei Casali è un paese come si evince dal nome composto dai sei distinte frazioni (Malche, Sieti Alto, Sieti Basso, Prepezzano, Capocasale e Capitignano), dalle antiche origini romane. E romana è anche la via Popilia appunto, che nel suo tragitto da Capua a Reggio Calabria attraversava buona parte dei territori picentini. Da questa atica strada consolare prende nome il ristorante di cui vi sto per raccontare.
Il "Popilia" è un ristorante ben arredato e ben strutturato, con un ampia veranda coperta all'ingresso, e altre tre sale più piccole all'interno. Le pareti sono dipinte con un tenero giallo pastello, mentre la pietra e i mattoni conferiscono all'ambiente una nota decisamente rustica. Dopo essermi accomodato arriva subito il cameriere ad elencare vocalmente i piatti del giorno, scelgo come al solito l'antipasto che si rivelerà semplicemente da applauso, con bocconcini e caciottina di capra, salame, prosciutto e capicollo, ma la parte del leone la fanno le verdure, e cioè delle ottime melenzane e zucchine sott'olio e alla scapece, un tortino di verze patate e pancetta che si scioglie in bocca, un gateau di patate forse un pò troppo duro e freddo, un rotolino di spinaci con sottiletta e una parmigiana molto leggera e senza mozzarella. Abbastanza sazio a dire il vero, degusto un bicchiere del vino della casa, un rosso molto corposo e dalle note decisamente fruttate, servito (meno male!) a temperatura ambiente. I primi, che nei picentini sono sempre una sorpresa, non sono comunque da meno, e pertanto le pappardelle al sugo di cinghiale vanno giù che è una bellezza, così come i fusilli con ricotta salata grattugiata, salsiccia, rucola e noci, la specialità di queste terra. Per dolce un ottima torta fragoline e crema pasticcera da mandare giù con un limoncello. Il conto? No, se ve lo dico non ci credete. Vabbè, per la completezza dell'informazione vi dirò che per un antipasto (che vale per due), due primi, dolce, liquore, vino, acqua e coperto ho chiuso la partita con soli 25 euro. Da non credere vero? Uno schiaffo a chi parla a vanvera di caro vita, inflazione e rincaro delle materie prime (non senza preventivare il proprio tornaconto...), per fortuna ci sono posti come il "Popilia" che riescono a proporre una cucina di qualità ad un prezzo onesto, complimenti a loro e complimenti al lettore che nei commenti passati mi aveva consigliato di venire qui.
Tracklist consigliata : Underworld - Cherry Pie
Evangelist - Angelica

sabato 26 aprile 2008

Felicella


Felicella
via Torre (loc. Serradarce) - Campagna
Tel.: 0828-49469 - Chiuso : ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : uscita Campagna dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, proseguite fino al quadrivio, girate a destra e seguite le chiare indicazioni per l'agriturismo, davvero facile da raggiungere (basta non deviare dalla statale 91). Curiosità : Campagna era anticamente la dimora dei principi Grimaldi i quali, constatando che sulle proprie strade non era possibile organizzare un buon Gran Premio di Formula 1, si trasferirono nella più accogliente Costa Azzurra.
Che cosa si celebra secondo voi il 25 aprile? La fine di una guerra
civile? La fine della resistenza? Oppure la liberazione dal giogo
nazi-fascista? Sessantatrè anni dopo ancora non è chiaro cosa si
festeggi in questa giornata, fatto sta che Marcello Dell'Utri ha
promesso di riscrivere per intero questo periodo storico. Trattenete
i conati di vomito che vi possono provocare l'idea che un condannato
in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa
possa riscrivere la storia della resisenza, e proseguite nella
lettura di come ho passato il mio 25 aprile. E' una bella giornata di
sole, dunque cosa c'è di meglio di un bell'agriturismo di campagna a
Campagna dopo il quadrivio di Quadrivio? La stessa idea la devono
aver avuta almeno altre 200 persone, a giudicare dai tre parcheggi
stracolmi dell'agriturismoe delle sale tutte piene. Meglio così,
l'atmosfera è da sagra di paese e c'è gioia palpabile nell'aria tersa
di primavera.L'agriturismo si trova in collina, ed offre ai suoi
visitatori una vista spettacolare sugli Alburni e sulla piana del
Sele. Appena ci accomodiamo arrivano subito gli antipasti, con
prosciutto e capicollo davvero paesani, carciofi gratinati e
formaggio di capra. La cosa degna di nota è che qui, oltre
all'antipasto, ci sono gli assaggini, che sarebbero una sorta di
secondo round, che per fortuna non mettono a tappeto, composti dai
soliti carciofi, pomodori e peperoni, fagiolini cannellini in umido e
zucca sott'olio. Vino di evidente produzione propria, per nulla
attento alla gradazione (sarà stato sui 15 gradi) e all'etichetta
(nel senso di stampa). Giusto il tempo di addentare l'ultimo carciofo
ed arriva già il primo nel mutismo generale (è un ristorante che
funziona così, nessuna ordinazione, mangia e zitto, per fortuna
direi), uno sformato di tagliatelle con ragù di carne, mozzarella e
piselli. Pausa tecnica per sigaretta, foto e passeggiata nella
natura, ed arriva il secondo assaggio di primo piatto, delle lagane e
ceci cotte in modo delizioso, che davvero si sciolgono in bocca.
L'atmosfera (e l'orario) è da matrimonio, così solo verso le 16
arriva il secondo, un misto alla brace con patate e insalata mista,
poi un altro piccolo giro di salsiccia arrosto ed è già tempo di
gustare un ottima crostata di amarene, mangiata senza fretta e senza
scuorno per quel che riguarda le porzioni. Caffè, limoncello e amaro
serviti direttamente sulla sedia a dondolo che si affaccia sulla
sterminata piana del Sele (il panorama è mozzafiato), conto di appena
20 euro a testa e una bottiglia di vino in omaggio (a dire il vero
era avanzata, e ce la siamo fatti tappare), un'esperienza unica
sicuramente da ripetere. Scappiamo dalla città, l'amore la vita e le
vacche!
Tracklist consigliata : Pizzicato Five - A Perfect World
Blur - Country House

lunedì 21 aprile 2008

Carlo Menta


Carlo Menta
Via Della Lungaretta 101 - Roma
Tel.: 06/5803733 - Chiuso : mai
Tipo di cucina : romana
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 4/5
Come arrivare : dalla stazione Termini, prendete l'autobus H e scendete alla fermata di Piazza Sonnino, poi girate a destra addentrandovi verso Trastevere, dopo pochi passi troverete il ristorante. Se siete in macchina, parcheggiate sul lungotevere in prossimità di Trastevere, tranquilli che non ci sono parcheggiatorti abusivi.
Chi non conosce Trastevere? Per i salernitani, si potrebbe paragonare a via Roma, ma solo per la quantità di locali (solo per quello), per tutti gli altri basta pensare che è un quartiere che appunto è a due passi dal Tevere, e dome dimora la celeberrima "Parolaccia". Ci sono anche passato, c'era anche posto ma sinceramente non mi andava di essere preso in giro pagando di tasca mia. Così la scelta è caduta su questo "Carlo Menta", che credo sia il nome del fondatore, o comunque qualcuno dall'alito molto fresco, locale a due passi da viale Trastevere, dotato di numerosi tavoli all'aperto e di due sale, una al piano terra e una al piano interrato, sala dove mi hanno fatto accomodare. Il servizio è veloce come si conviene ad un posto frequentato da tantissime persone, specie turisti, l'unico problema sono le maestranze straniere le quali, vuoi per il casino vuoi per la mia sordità acuta, sono costrette a ripetere parecchie volte le particolarità di ogni piatto. Ma siamo a Roma, e così dopo un antipasto di soli salumi e olive è obbligatorio ordinare la carbonara, che qui cucinano con troppo pepe e con uovo molto liquido, forse hanno ragione loro ma io preferisco la mia. Per secondo un buon pollo arrosto con insalata, che non sarà molto romano ma mi sembrava l'unica scelta azzeccata da fare. Un tartufo nero ed un averna per digerire un conto davvero onesto, 35 euro in due, d'altronde non è un mistero che a Trastevere si spenda meno che a Salerno, se non altro per la eccezionale varietà di locali disponibili davvero per tutte le tasche.
Tracklist consigliata : Antonello Venditti - Grazie Roma
Niccolò Fabi - Lasciarsi Un Giorno A Roma

Hostaria Isidoro

Hostaria Isidoro

Via di San Giovanni In Laterano 59/a - Roma
Tel.: 06/7008266 - Chiuso il sabato a pranzo
Tipo di cucina : romana/nazionale
fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : presupponendo che voi già vi troviate a Roma, la via più breve per arrivare è quella di prendere la linea B della metro e scendere alla fermata Colosseo, poi proseguire verso la basilica di San Giovanni In Laterano, prima della quale troverete il locale in oggetto. Se invece avete voglia di fare una bella passeggiata, potete partire dalla stazione Termini e percorrere tutta via Merulana, quella di Carlo Emilio Gadda per intenderci.

Chi conosce almeno un pò questo blog sa bene che dedico sempre qualche riga alal città in cui si trova il locale, specie se è la prima volta di cui ne parlo. Trattandosi in questo caso di Roma, mi sembrerebbe presuntuoso e soprattutto riduttivo azzardare un qualsiasi approcio di tipo descrittivo, quindi arriviamo subito al nocciolo della recensione. sono arrivato a questo locale grazie agli ottimi feddback dei colleghi di 2spaghi (sito con il quale collaboro), e devo dire che non ne sono rimasto deluso. Il locale, come si evince chiaramente dal nome, si trova a due parti dal Colosseo, ed è ovviamente frequentato soprattuto da turisti, ma anche dai romani che non disdegnano la buona cucina romana. Appena accomodato, in realtà in uno spazio alquanto angusto, il cameriere viene a prendere le ordinazioni, fra cui un antipasto a buffett, che se non mi dicevano che dovevo andare a prendermelo io stavo ancora digiuno. La particolarità del locale è quella di offrire degli assaggi di primi (più che assaggi mezze porzioni...)così naturalmente accetto, e in sequenza arrivano al mio tavolo tagliatelle ai carciofi (buone, forse un pò troppo dolci, sarà stata la qualità dei carciofi), pennette alle noci (ottime, senza riserve), ravioli burro e salvia (un pò crudi) e tagliatelle paglia e fieno con frutti di mare (porzione abbondantantissima, anch'essa cruda). Per finire un tiramisù di cui un pò tutti avevano tessuto le lodi, ma che a me è risultato decisamente troppo liquido, ed un limoncello annacquato. 40 euro in due, nè tanti nè troppi, d'altronde non ho termini di paragone per la città di Roma, 4 su 5 comunque meritati se non altro perchè di sicuro non ci si alza affamati.

Tracklist consigliata : Matia Bazar - Vacanze Romane
Morcheeba - Rome wasn' Built In A day

Cicirinella


Cicirinella
Via A. Genovesi, 28 - Salerno
Telefono: 089 226561 Chiuso : mai
Tipo di cucina : regionale/salernitana
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare: lasciata la vostra autovettura in uno dei tanti parcheggi della nostra bella Salerno, che a differenza degli abusivi rilascia anche la ricevuta, ma sempre una cosa indegna è, poi incamminatevi verso il Duomo che si trova, guarda caso, in via Duomo, girate a destra verso il tempio di Pomona e dopo pochi passi troverete alla vostra sinistra il locale.
Salerno, come tutte le città di una certa dimensione e con un certo passato alle spalle, presenta al visitatore occasionale, ma anche ai suoi abitanti, due volti ben differenti. Il primo, e più nuovo, è quello dei quartieri del sacco edilizio, il Q2 Q4 (ribattezzati successivamente Italia e Europa, potevano metterci pure Campania e Salerno in un parossismo di fantasia), il secondo e più antico è quello del centro storico, che non finisce mai di stupire e di offrire piacevoli sorprese. Una di queste sorprese è indubbiamente il ristorante "Cicirinella", che sorge proprio alle spalle del Duomo. Il locale è intimo e raccolto, con luci soffuse e la cucina ben in vista, che permette allo chef delle frequenti incursioni volte a stabilire un contatto più umano con i commensali, così come dovrebbe essere. Senza legger il menù ci affidiamo agli antipasti del giorno, che sono delel rondelle di zucchine con patate lesse e pesto, delle crepes con ricotta e crema di ceci, dei medaglioni di melanzane fritte con mozzarella e pomodoro, e una pizza fritta farcita con pomodoro e formaggio, come gli scazzoppoli metelliani per intenderci. Da bere ci viene proposto un buon aglianico imbottigliato in nome e per conto loro, giustamente alcolico e dal buon retrogusto. Come primo assaggiamo delle ottime pantacce (una pasta corta ondulata a forma di rombo) con vellutata di patate e salsiccia sbriciolata, davvero ottima e con l'amido della patata non troppo presente. Si potrebbe anche continuare delle ottime tagliate o fiorentine, ma preferiamo optare con una panna cotta con salsa ai frutti di bosco, squisita e vellutata. Conto di appena 19 euro, tutto compreso, davvero pochi se si pensa alla qualità del cibo e alla locatione, peccato che fuori abbia cominciato a diluviare e la macchina sia all'altro capo della città, ma questa è un'altra storia.
Tracklist consigliata : Prince - Purple Rain
Frank Sinatra - Singin' In The Rain

mercoledì 2 aprile 2008

L'Artista

L'Artista

Via delle Muratelle 25/27 - Salerno
Tel.: 089/759158 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : pizza e solo pizza
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva : 3/5


Come arrivare : di certo non è una pizzeria che si ricerca, ma più che altro è una pizzeria di prossimità. Comunque, si trova nel quartiere Torrione, alle spalle di piazza Sant'Elmo, andando in direzione della linea ferrioviaria, nei pressi dell'ex commissariato.


Circa cinquant'anni fa, quando la televisione era un lusso per pochi, ci si ritrovava nel bar sottocasa ad assistere ai primi quiz a premi o alle partite della nazionale. Con il tempo e con il benessere diffuso tutti sono arrivati a possedere uno o più televisori nelle proprie case, ma c'è ancora un motivo che spinge le persone, in special modo gli uomini, a riunirsi, in bar o pizzerie o circoletti, e cioè l'assistere alle partite trasmesse in pay-tv. Per la partita Roma-Manchester United ci siamo dunque trovati in questa pizzeria di Torrione aperta abbastanza recentemente, dotata di alcuni coperti al pian terreno e di una saletta soppalcata decisamente più intima. Per fortuna, oltre alle pizze è possibile assaggiare anche degli involtini di melenzane ripieni, oppure una ciambotta paesana, accompagnate da una focaccia appena sfornata. Le pizze non sono davvero buone, sarà per i problemi che sta vivendo in questo momento la mozzarella campana ma l'ingrediente che stona davvero è proprio quello. Almeno in chiusura giunge una buona cassata, forse un pò troppo dura. Conto un pò troppo salato, siamo sui 16 euro per antipasto, pizza e dolce, davvero troppo per una pizza a Torrione di martedì sera. Inoltre, la Roma ha pure perso.
Tracklist consigliata : Queen - We Are The Champions
Mattia Bazar - Vacanze Romane

sabato 29 marzo 2008

Il Boschetto


Il Boschetto

P.zza Trieste e Trento 28 - Sesto San Giovanni
Tel.: 02/22476612 - Chiuso il lunedì
Tipo di cucina : regionale/casareccia
Fascia di prezzo : medio/alta
Valutazione complessiva : 4/5

Come arrivare : ci troviamo nella zona pedonale di Sesto San Giovanni, la fermata è sempre Sesto Rondò, in macchina è possibile parcheggiare tranquillamente senza la scocciatura di parcheggiatori abusivi.

Pizza a Sesto San Giovanni? Beh, sarebbe come dire salsiccia di maiale in una moschea, ma tutto sommato il risultato è più che soddisfacente. Siamo sempre nella zona pedonale di Sesto, che si chiama così perche sorge sul sesto miglio di un antica strada che partiva dal centro di Milano, così come Quarto Oggiaro, Quarto di Napoli, Settimo Torinese, Secondigliano e chi più ne ha più ne metta. Il "Boschetto" è un locale abbastanza intimo, gestito da una signora simpatica come solo i milanesi possono essere, con una vasta offerta gastronomica che spazia dagli antipasti ai risotti alle carni alla brace. Il punto di forza del locale è però la pizza, proposta in deicne di varianti, fra le quali degne di menzione una non-pizza, e cioè la focaccia nostrana, una base di pasta di pizza sulla quale vengono disposti a crudo cliegine di mozzarella, insalata di pomodori e prosciutto crudo, un pò troppo salato a dire il vero. Con una buona birra alla spina va giù che è un piacere, anche troppo velocemente a dire il vero, vista la rapidità del servizio che contraddistingue i locali della zona. Così, con il tempo libero che mi rimane, posso notare che qui si prepara anche la pizza Nokia, fatta con il cellulare del pizzaiolo tranquillamente adagiato fra gli ingredienti delle pizze. In chiusura una bella porzione di profiterol, buoni e abbastanza morbidi. Il conto credo che sia stao abbastanza onesto, anche se non ci metterei la mano sul fuoco, visto che non ho pagato io.
Tracklist consigliata : Delta V - Se Telefonando
The Cardigans - Sick And Tired