venerdì 14 marzo 2008

Ciripizza


Ciripizza
Via Fieravecchia 41 - Salerno
Tel.: 089233940 chiuso il ???
Tipo di cucina : pizza e solo pizza
Fascia di prezzo : medio/alta
Valutazione complessiva : 5/5
Come arrivare : da Napoli, uscite dall'A3 allo svincolo Salerno Centro, prendete la discesa che conduce al centro della città, imboccate via Dei Principati, e poi auguri, trovare il parcheggio è molto difficile, potete provare ai parcheggi del trincerone che distano solo pochi metri dal locale. Da Salerno è inutile che lo scrivo, tanto lo sapete già. P.S.: naturalmente non c'è il parcheggiatore abusivo perchè non c'è nemmeno il parcheggio.
Pizza. cinque semplici lettere che evocano profumi, ingredienti, zampillii, zanzare e aromi (che fatica a trovare le 2 zeta per completare l'acrostico!). Se Napoli è universalmente riconosciuta come la patria della pizza, Salerno ovviamente non ne è da meno, ma come non tutte le ciambelle riescono col buco nemmeno tutte le pizze vengono cotte per bene, con il giusto grado
di lievitazione e con ingredienti di prim'ordine. Pertanto, se più o meno tutti fanno la pizza, nessuno la fa come "Ciripizza". Nata dall'idea di Cosimo Mugavero, oggi è una vera e propria holding del gusto, con tre pizzerie a marchio "Ciripizza" (di cui una a Milano), una pizzeria d'asporto (Pizzia) ed uno spazio multiesperenziale situato sulla litoranea di Battipaglia (La Fabbrica Dei Sapori). La formula vincente di questa holding ha saputo imporsi rapidamente sullo strapotere, oggi in declino, della famiglia Schiavone, titolare a Salerno di tre pizzerie (prima ne erano 4), mentre oggi ha come principale concorrente, non certo sulla qualità, le pizzerie di Marco De Pasquale, in rapida ascesa, e Carminuccio a Mariconda, principe del take away. Il locale di cui parlerò è quello che si trova a via Fieravecchia, nel cuore del centro di Salerno, a due
passi dall'acquedotto medievale di via Arce. la pizzeria occupa i locali di quella che era una volta la pizzeria "My Pie", caduta probabilmente in fallimento a causa dell'eccessiva generosità negli ingredienti da parte degli avventori intenti a prepararsi da soli la propria pizza. Il locale è ricavato all'interno di una specie di grotta, con molta pietra in vista, a creare tre spazi ben disitinti dove mangiare. all'ingresso è situato il grande forno a legna che sforna anche pizze
d'asporto. Se c'è posto, cosa molto rara soprattutto di sabato sera, ci si accomoda e si può ordinare una delle pizze proposte in circa 20 gusti, tutte dalla caratteristica principale di essere molto sottili, anche se a richiesta è possibile averle con l'altezza normale. Poco dopo essersi seduti, vengono prese le ordinazioni e si ricevono come omaggio della ditta delle bruschettine, che hanno sostituito quella che una volta era la fetta della "pizza del mese". Il servizio è abbastanza veloce, e dopo una ventina di minuti si può assaporare la migliore pizza di Salerno in un ambiente, unica pecca, che presenta la più alta concentrazione di hogan/moncler/dannate varie. Anche qui, per chiudere, c'è la pasticceria di Pantaleone, i prezzi sicuramente sono alti per una pizzeria, ma la qualità si paga, così come la location. Per me, l'unico posto dove mangiare un ottima pizza a Salerno.
Tracklist consigliata : Scarlet - Indipendent Love Song
Janet Jackson - Feedback

lunedì 3 marzo 2008

Il Riccio

Il Riccio

Via Trezza 14 - Cesinola di Cava de' Tirreni(SA)
Tel.: 089343727 chiuso il martedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva: 4/5

Come arrivare: da Salerno, proseguite sulla statale 18 e prima di arrivare al borgo di Cava girate a sinistra in direzione dell'abbazia, seguite le chiare indicazioni per arrivare al locale. Da Cava, stessa deviazione anche se è possibile giungerbi anche tramite la frazione Sant'Arcangelo. Ampio parcheggio e nessun parcheggiatore.

Forse cercavi "La Pentolaccia"? Proprio come avrebbe detto google, in realtà in questo primo sabato di marzo avevamo intenzione di recarci in quel caratteristico locale metelliano, ma essendo appunto sabato e non avendo prenotato la maitre del locale ci avverte che l'attesa sarebbe stata di almeno un'ora, il che tradotto dal loro linguaggio significa almeno 2 ore. Come ripiego scegliamo quindi "Il Riccio", simpatico locale senza tropppe pretese, anch'esso pieno di commensali, ma con qualche tavolo ancora libero. Il ristorante è più piccolo di quanto lasci immaginare se visto da fuori, ma la cosa che colpisce di più è la quantità eccessiva di illuminazione, forse il proprietario deve aver sposato qualche dipendente dell'Enel, datosi che è consigliabile cenare con gli occhiali da sole. Ci accomodiamo e stranamente mi accorgo che non ci vengono serviti gli scazzoppoli di cui vi ho già parlato altrove, vero leit-motiv della cucina cavese. Poco male, ci viene servito un buon antipasto misto e del pane composto dal 95% di mollica, poi delle pennette alla siciliana che avrebbero richiesto almeno un minuto in più di cottura. Buone anche le pappardelle ai porcini, ben cotte e saporite. Anche la cubana in chiusura non è male, si fa sentire però la mancanza di un liquore. Conto di circa 30 euro in due, non male se si pensa che "Il Riccio" era solamente un ripiego.

Tracklist consigliata: C.S.I. - Forma e Sostanza
U2 - City of Blinding Lights

Il Patriarca


Il Patriarca

Via Paradiso di Pastena 2 - Salerno
Tel.: 0897266564 sempre aperto
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva: 5/5

Come arrivare: Dalla tangenziale di Salerno uscite allo svincolo di Pastena Giovi, se provenite da Fratte girate a sinistra in direzione Giovi e poi di nuovo a sinistra in direzione degli uffici postali, troverete un cartello che vi indica il locale che si trova subito dopo il sottopassaggio della tangenziale. Se provenite invece da Pontecagano, uscite sempre a Pastena-Giovi e poi girate a sinistra come indicato sopra. Ampio parcheggio custodito, purtroppo, da parcheggiatore abusivo con tanto di giubbetto catarifrangente.

Dopo un ottimo film per chiudere degnamente una serata non c'è nulla di meglio che una bella cenetta, così decidiamo di recarci alla masseria de "Il Patriarca", ristorante-pizzeria ospitato davvero in una vecchia masseria, memento di quando in questo lembo di terra fra Pastena e Torrione era ancora tutta campagna, e a dire il vero nei dintorni ce n'è ancora tanta, nonostante il fiorire di nuove costruzioni che cercano di combattere la crisi di alloggi della nostra città. Il ristorante è mandato avanti dalla famiglia che fino a qualche anno fa si occupava del pub-pizzeria "Red Lion" di via Aurofino a Torrione, e bisogna dire che hanno davvero fatto un bel salto di qualità, sia dal punto di vista quantitativo (ci sono ben 210 coperti suddivisi in tre sale) che qualitativo. L'offerta gastronomica è davvero ampia, si passa dagli antipasti sia di terra che di mare alle pizze, passando naturalmente per i secondi anche in questo caso suddivisi equamente fra proposte di pesce e di carne. Per iniziare un buon antipasto che, anche se chiesto per una sola persona, è davevro abbondante con mozzarella, ricotta, salumi e verdure grigliate sottolio, davvero deliziose. Per il secondo ci facciamo consigliare dal cameriere il quale ci propone delle ottime linguine al coccio, ed anche stavolta vale lo stesso discorso dell'antipasto: due porzioni che basterebbero per tre, essendo la pasta portata in tavola su di un carrello, con un'intera gallinella di mare (che poi sarebeb il coccio) tagliata a metà in diretta dal cameriere a fare da sfondo al piatto, e non meno di 300 grammi di pasta. Davvero squisita, anche se forse un pò asciutta nel condimento. Servizio davvero veloce ed impeccabile, nemmeno il tempo di riposarci dalla scorpacciata di linguine che veniamo deliziati da un ottima torta al cacao chiamata "Strega", per la presenza al suo interno ovviamente del famoso liquore della famiglia Alberti, preparata dalla famigerata pasticceria Pantaleone. Conto tutto sommato onesto se si pensa alla qualità ed alla quantità del mangiato, 38 euro per un posto in cui tornare sicuramente, ma non di giovedì: c'è il karaoke!
Tracklist consigliata : Garbage - the World Is Not Enough
Muse - Time Is Running Out

Antico Borgo


Antico Borgo

Via Torino 30- Pontecagnano Faiano (SA)
Tel.: 3343756270 chiuso la domenica
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva: 3/5

Come arrivare: Dalla tangenziale di Salerno uscite allo svincolo di Pontecagnano, dopo pochi metri subito a destra in direzione del bowling, superate il ponte sul fiume Picentino e dopo circa 200 metri troverete il locale alla vostra destra, poco prima del sottopassaggio che conduce alla litoranea.

Dev'esserci una strana congiunzione astrale, una sorta di maledizione che impedisce di mangiare bene a via Torino. Forse saranno le vibrazioni dei treni che passano lì vicino e che fanno tremare le gambe dei commensali e forse anche le mani dei cuochi e dei pizzaiuoli, ma con l'"Antico Borgo" è andata peggio, se possibile, di "Nonna Italia", che si trova solamente pochi metri prima. Appena arrivati ci rendiamo conto che il locale, visto che erano le 22 passate e non c'era nessuno, stava per abassare le saracinesche. Entriamo accompagnati da un simpatico e robusto giovanotto in un locale davvero ben arredato, con al tavolo gli stessi tovaglioli gialli con disegni di girasoli, molto in voga in questo periodo in molti ristoranti. C'è molta pietra ai muri, e tutto sommato il locale ha un'aria davvero rustica, l'unico inconveniente è la televisione sintonizzata su Italia 1 che vomita "tre metri sopra al cielo". Il menù che ci viene proposto è alquanto smilzo, 4 antipasti, una decina di pizze, qualche primo e delle carni alla brace. Vorremmo iniziare con un antipasto, ma alla notizia che un semplice antipasto di verdure, peraltro spiegato in maniera alquanto nebulosa dal maitre, ci sarebbe costato 10 euro, optiamo come farebbero i ragazzini per la pizza. Da bere la terribile birra "Erdinger"(mi pare si scriva così), davvero difficile da mescere in quanto producente una quantità industriale di schiuma a qualunque inclinazione del bicchiere, ma dal sapore davevro buono. Durante l'attesa della pizza, forse dopo aver origliato i nostri mugugni sulla mancanza di un antipasto dalla "A" maiuscola, il maitre ci porta delle bruschette accompagnate da peperoni e da delle salse non meglio identificate. Le pizze scelte non sono tanto male, una diavola ed una patate e salsiccia, cotte abbastanza bene anche se forse il forno non era ancora ben caldo. Paghiamo solo 45 euro in 5, rifiutiamo gentilmente l'amaro propostoci, mettiamo in moto e via, a cercare un posto dove mangiare qualcosa di dolce. Un plauso comunque al coraggio dei due ragazzi che hanno intrapreso quest'avventura, ci sono comunque molti margini di miglioramento.

Tracklist consigliata : Radio 4 - Save Your City
Kaiser Chiefs - Everyday I Love You Less And Less

lunedì 25 febbraio 2008

Il Casale di Donna Teresa


Il Casale di Donna Teresa

Via degli Aranceti,9 - Pontecagnano Faiano (SA)
Tel.: 338/4613230 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : medio/bassa
Valutazione complessiva: 4/5

Come arrivare : superato l'abitato di Pontecagnano, girate a sinistra
alla rotatoria del caseificio Taverna Penta in direzione di Faiano,
superate il cavalcavia che sovrasta la Salerno-Reggio Calabria e subito
dopo girate a sinistra, troverete un ampio parcheggio con fondo in
ghiaia, senza parheggiatore abusivo.

Se di venere e di marte non si sposa e non si parte, di sabato non
bisognerebbe mai avventurarsi nell'ordinare una pizza in un ristorante
iper-affollato come il "Casale di Donna Teresa". Potreste difatti
attendere anche più di un ora, anche se il cameriere continuerà a dire
che le pizze sono pronte fra 5 minuti, a cadenza regolare di 5 minuti.
Siamo sulla strada che dalla statale 18 porta a Faiano, subito dopo il
cavalcavia dell'autostrada, ed è qui che sorge questo ristorante,
gemello de "Il Grottino" il quale però propone una cucina prettamente
ittica. Il locale, ricavato al pian terreno di una palazzina a due
piani, è dotato di due ampie sale, di cui una per fumatori, e di un
parcheggio davvero capiente, che però il sabato stenta ad accogliere
tutte le auto degli avventori. La sala per non fumatori è tutta
ricoperta da una controsoffittatura in legno e le pareti ricoperte da
un mosaico di pietra grezza, così come il camino posto in un angolo
della sala stessa. Avendo prenotato riusciamo a sederci dopo circa 10
minuti di attesa, gli altri avventori credo che siano ancora lì ad
aspettare. Iniziamo con un bel giro di antipasti, dove oltre ai salumi
ed ai bocconcini spiccano delle belle patate a barchetta con salsiccia
e degli ottimi peperoni imbottiti, accompagnati da un aglianico del
beneventano imbottigliato però a Frattaminore. Per proseguire scelgo un
bel misto di carne alla brace, che mi viene servito quasi subito, un pò
troppo al sangue forse, ma la carne è davvero tenera, presentata
accanto ad una collinetta di purè con due occhi fatti con le olive nere
e le orecchie con delle patatine, purè a dire il vero un pò troppo
freddo. Per le pizze come dicevo l'attesa è lunga, ma viene giustamente
ricompensata da una pizza fatta come si deve, abbastanza bassa e ben
cotta. Unica nota negativa, alcune richieste di piatti, forchette e
bicchieri rimbalzate fra i vari camerieri e mai arrivate al nostro
tavolo. Si chiude per fortuna in bellezza con un ottima torta al cocco
con nutella, ed un meloncello come contrasto. 130 euro in 8, per un
tranquillo sabato sera di attese.
Tracklist consigliata : Green Day - Waiting
XTC-Making plans for Nigel

domenica 17 febbraio 2008

Fontana degli Alberi



Fontana degli Alberi


Via Fontana d'Alberi,2 - Montecorvino Pugliano
Tel.:089/801033 chiuso il giovedì
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva: 5/5


Come arrivare: da Faiano proseguire in direzione Montecorvino Pugliano, superate tutto l'abitato, vi troverete nei pressi del municipio, continuate la discesa fino ad arrivare ad un totem posto sulla strada che vi indica la presenza del locale, imboccate questa discesa e sopo circa 500 metri di strada sterrata siete arrivati. Ampio parcheggio non abusivizzato.


Che fretta c'era, maledetta primavera? Nessuna, per fortuna, siamo ben oltre la metà di febbraio e il freddo polare ci fa ancora compagnia, eravamo rimasti perplessi e amareggiati di fronte alle prime avvisaglie della bella (?) stagione di metà settimana, ma per fortuna questo week end è stato clemente dal punto di vista metereologico. Una temperatura artica (circa 0 gradi) ci ha infatti accompagnato alla scoperta di questo meraviglioso club enogastronomico situato in posizone panoramica alle falde dei Picentini, dal quale è possibile ammirare la piana del sele ed il mare. Ad onor del vero, l'enorme sala de la "Fontana degli Alberi" è davvero molto fredda, ma bastano già un paio di bicchieri di aglianico della ditta Coralluzzo a riscaldarci. Il tavolo a noi designato era per fortuna situtato nelle prossimità di un bel caminetto in marmo, dove anche
un'altra comitiva prima di noi cercava (inutilmente) di acclimatarsi. Appena seduti i nostri stomaci vengono gentilmente presi in ostaggio dal padrone-maitre, un simpatico signore cinquantenne con pochi capelli ma molto abile a gesticolare con le mani, soprattutto quando mima con le dita le consistenze delle erbe del suo orto. Dicevamo dei nostri stomaci presi in
ostaggio, e che verranno liberati solo dopo un tour de force di antipasti degni della migliore scuola picentina : affettati vari con ricotta ed olive, broccoli, scarola e zucca stufati, frittatina di zucchine, parmigiana di borragine (davvero deliziosa!), polenta fritta, polpettine di melenzane e frittelle di fiori di zucca, senza dimenticare un medaglione di melenzane con mozzarella e formaggio. Tutto davvero ottimo, per il sapiente uso delle materie prime. Non ancora sazi, continuamo chi con la pizza, a dire il vero non troppo buona a causa di una mancata lievitazione dovuta al troppo freddo, e chi con la carne alla brace, preparata proprio dinanzi ai nostri occhi sul camino di cui parlavamo prima. Ottima anche questa, soprattutto se accompagnata da una simpatica insalata. Per chiudere avremmo voluto un dolce, ma non ve ne erano, così il maitre, anche per farsi perdonare della scarsa qualità della pizza, ci porta della torta avanzata dal compleanno che
s tavano festeggiando accanto a noi, oltre ad offrirci liquore di liquirizia, grappa e limoncello. Conto decisamente onesto, appena 100 euro per 6 persone che vanno via completamente sazie e soddisfatte. Vi sarete chiesti, ma perchè scrivi al plurale? Perchè mi piace la comunione.


Tracklist consigliata : Offlaga Disco Pax - Venti Minuti
Baustelle - Aereoplano

Edit (02/02/2010) : ricevo e pubblico una mail di rettifica della titolare del ristorante

vi scrivo in quanto per puro caso ho verificato l'esistenza di un link
di facebook chiamato in giro per mangiare dove compariva fontana degli
alberi e vi scrivo per comunicarvi che le notizie scritte sono de l
tutto sbagliate in quanto il nome non e piu fontana degli alberi ma
bensì country house ferro/fontana degli alberi; non e chiuso il gioved'
ma e aperto tutti i giorni a pranzo e e il giovedi e venerdi con
pizzeria la sera con menu antipasto e pizza a 10 euro; sabato aperti
con pizzeria e musica dal vivo cn karaoke su richiesta e la domenica
aperti a pranzo;disponibile per cerimonie di qualsiasi tipo e con
cucina casereccia; l' info non è più 089801033 ma bensì 3465981989-
3465981990;e anche fontanadeglialberi@yahoo.it premesso che sul sito
originale siamo in allestimento per cui queste sono nuove informazioni
grazie
cordiali saluti

mercoledì 6 febbraio 2008

La Botte


La Botte

Via Ferrovia 3 - Piano di Montoro Inferiore (AV)
Tel.: 347/3206241 chiuso il ??
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva: 5/5

Come arrivare: da Salerno prendete il raccordo autostrdale Salerno-Avellino in direzione di Avellino, uscite a Montoro Inferiore e poi proseguite in direzione del centro di Piano. Il locale come si intuisce dall'indirizzo si trova nei pressi della stazione ferroviaria.
Cari amici gastronauti, eccomi tornato dopo una piccola assenza dovuta alla nascita ed allo svezzamento della mia nuova creatura. Ritorniamo in carreggiata con questo locale aperto da poco di cui avevo avuto notizia tramite dei manifesti 6x3 affissi lungo tutto il raccordo
Salerno-Avellino, e cioè "La Botte". Trovandomi a Mercogliano intorno all'ora di cena ed essendo digiuno dalla colazione, insieme alla mia metà ho deciso di mangiare qualcosa di buono, e la scelta poteva ricadere sui seguenti ristoranti:
a) Il Rusticone di Mercogliano
b) La Vacaloca di Pratola Serra
c) Valleverde di Atripalda
Come un flash mi è poi passato fra le sinapsi l'esistenza di questo nuovo locale a Montoro Inferiore. Dopo circa mezz'ora di strada, e dopo essermi reso conto che i punti di riferimento di notte sono tutt'altra cosa rispetto al giorno, arriviamo al ristorante che è ancora vuoto. Di
lì a poco sarebbe stato assalito da un'orda di tifosi dell'Italia ansiosi di assistere all'amichevole con il Portogallo, ma questa è un'altra storia. Il locale si presenta ampio e ben arredato, con un
forno per le pizze in bella vista e delle lunghe tavolate in legno, oltre a dei tavolini dove si mangia a lume di candela. L'offerta gastronomica è parecchio variegata, si passa dalla pizza ai panuozzi
senza tralasciare primi e secondi rigorosamente di terra. Si decide di partire con l'antipasto omnibus della casa, composto bocconcini, melenzane grigliate e sottolio, zucchine alla scapece, frittata di cipolle ramate e peperoni sott'olio, oltre a capicollo, prosciutto e salame. La porzione singola è più che sufficiente per due persone, così passiamo alle tagliatelle ai porcini, ottime anch'esse soprattutto se osparse di un buon parmigiano grattugiato. Per secondo optiamo per una salsiccia alla brace con contorno di patate e funghi porcini, la carne è ben cotta e il contorno non troppo pesante. Da bere un buon montepulciano sfuso ad un prezzo molto onesto, così come il resto delle pietanze. Per chiudere una buona cubana servita con cioccolato fuso, ed un bicchierino di fragolino. Conto di soli 32 euro, molto basso se si pensa che si esce davvero satolli. Insomma, nonostante in fondo al locale vi sia affisso un ritratto dell'ultima cena, "La Botte" è un
posto in cui tornare sicuramente.
Tracklist consigliata: Veracocha - Carte Blanche
Cold Blue - Streams