martedì 26 ottobre 2010

Azienda Agricola ed Agrituristica Iuzzolino Filomena

Azienda Agricola ed Agrituristica Iuzzolino Filomena

Contrada Coste - Ricigliano (SA)
Tel. 0828/953193 - 334/7528542 - Chiuso il ?
Tipo di cucina : casereccia
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : da Salerno, prendete la Salerno - Reggio Calabria, ed uscite a Sicignano. Poi proseguite in direzione di San Greogorio Magno/Buccino, indi per Ricigliano. Troverete il locale al di sotto della strada principale, indicato da un cartello non troppo visibile. Quindi attenti alla segnaletica! Si parcheggia di fronte al locale senza problemi e senza abusivi.

Le programmazione ottobrina delle sale cinematografiche di tutta Italia, ma soprattutto di
quelle campane (per ovvi motivi) è stata monopolizzata dal film "Benvenuti Al Sud" di Luca Miniero, remake di un bel film francese ("Giù al nord") di qualche annetto fa. La trama è davvero elementare : un direttore delle poste della provincia milanese cerca di truffare i propri superiori fingendosi disabile per poter diventare direttore di una filiale di Milano, ma una volta scoperto viene mandato per punizione nel meridione, in provincia di "Napoli". Ovviamente parte carico di
pregiudizi, pensando di arrivare in un posto violento dominato dalla camorra, pieno di immondizia e con sparatorie ed omicidi quotidiani, ma la realtà sarà ben diversa, piano piano scoprirà che le persone del sud sono gentili, simpatiche e calorose, che la criminalità non c'è, etc. etc. Fin qui la trama. Ora veniamo alla critica. Raramente mi è capitato di vedere un film
più insulso e mistificante di "Benvenuti Al Sud". Innanzitutto la location : un film che dovrebbe essere ambientato a Napoli viene girato a Castellabate, delizioso paesino del Cilento che racchiude al suo interno tante perle sconosciute ai più. Luoghi puliti, aria e cibo salubre, zero criminalità, raccolta differenziata con percentuali altissime, bellezze paesaggistiche
ed artistiche a non finire. Vogliamo invece parlare della provincia di Napoli? Un aborto urbanistico che circonda il capoluogo da tutte le direzioni, con una percentuale altissima di pregiudicati, detenuti al 41bis, abusivismi edilizi a non finire, discariche
abusive di ogni materiale, acqua perennemente sporca (il secondo golfo piùà inquinato del mondo dopo quello di Bangkok, parola di Ganapini). E fermiamoci qui, che è meglio. Vogliamo poi parlare di una grande fetta della popolazione? Nel migliore dei casi conniventi con la camorra,
che dà loro il pane ed il companatico, pronte ad applaudire i propri padri-padroni quando escono dalla questura, ad assalire le forze dell'ordine in caso di retate od arresti, completamente incuranti di ogni forma di bellezza storico-paesaggistica, e con la loro straziante e disgustosa musica neomelodica a far da sottofondo ad ogni occasione più o meno lieta. Vogliamo parlare di sicurezza e vivibilità? Giusto oggi 26/10/2010 a Casoria c'è stato un assalto ad un portavalori con una guardia giurata uccisa e sparatoria conseguente per strada, mentre ieri ad Afragola c'è stato un altro conflitto a fuoco (fortunatamente senza morti) per una rapina in banca. E mi voglio fermare qui, anche se di cose da dire ce ne sarebbero tante. Quello che mi preme dire è che il Cilento, per fortuna, è lontano anni luce dalla provincia napoletana, e che il regista avrebbe fatto benissimo a girare il proprio film nell'ufficio postale di corso Secondigliano chiuso in seguito ad una rapina. Così stava pure più comodo senza clienti e personale....
Ops, ma dovevamo parlare di un ristorante o sbaglio? Ok, vi parlerò di un ristorante cilentano, che non ha niente a che fare con Napoli e la sua martoriata provincia. Siamo a Ricigliano, paese famoso per il suo pane, all'azienda agrituristica "Iuzzolino Filomena". E' un bel sabato di ottobre, il cielo è leggermente velato dalle nubi, ma per fortuna non piove. Arriviamo al ristorante dopo una sosta per un aperitivo nel centro di Buccino e dopo una giocata a pallone con Supersantos, giusto per farci riconoscere, ci accomodiamo nell'ampia sala già arredata (avevamo prenotato) e subito il simpaticissimo signor Gregorio ci porta pane e vino rosso sulla nostra tovaglia ovviamente a scacchi rossi e bianchi. Subito dopo arriva l'ottimo antipasto davvero paesano, con salumi e formaggi, poi quattro piatti di delizie : patate cunzate, scarole, fagioli bianchi
ed insalata di pomodori. Già mezzi pieni (a differenza degli altri avventori del posto, tutti oltre i 120 chili, i nostri stomaci hanno poca capienza, ed è un peccato) vediamo arrivare in tavola un bellissimo vassoio di gnocchetti (scazzatielli, si dice da queste parti) da condire con ricotta salata. Ed è solo il primo primo, poichè dopo arrivano gli ottimi ravioli, fatti in casa (e si sente!). Tempo di un brindisi alla "chi non vede il fondo non vede il mondo" e siamo pronti per il buon arrosto misto di carne di maiale, agnello e vitello, con tante patate fritte non surgelate. Prima del dolce c'è anche il tempo per fare due chiacchiere con il titolare, Gregorio, che si scusa con noi poichè la moglie non ha preparato le zeppole. Meglio così, un motivo in più per tornare! Rientriamo, e come dessert assaggiamo freselle con vinsanto, avremmo sicuramente preferito le zeppole calde ma siamo contenti lo stesso. Paghiamo (14 euro a persona per tutto quello che avete letto, interessante vero?) e non essendo in provincia di Napoli non veniamo presi a cascate in testa (vedi qui). Salutiamo, ringraziamo, ma prima di poter andare via dobbiamo pagare pedaggio ad un'anziana contadina che, quasi coattivamente, ci intima di acquistare le sue prelibatezze. Io e i miei amici ce la caviamo con una bottiglia di vino, delle pannocchie, della zucca e dei fagiolini, nonostante lei avesse voluto che comprassimo di più. Sono appena le 16, così decidiamo per un B2B (back to Buccino) per un altro dolce, un gelato ed un altro caffè, ed una bella escursione al castello che domina l'antico abitato. Abitato, si fa per dire, perchè quasi tutte le case sono ormai abbandonate ed in vendita, e chiacchierando con i loquaci e simpatici abitanti scopriamo
che lo sono a prezzi irrisori : ci son case di due vani che vengono vendute addirittura a 7.000 euro (settemila, avete letto bene). Torniamo alle nostre vetture fantasticando, chi più chi meno, di trasferirsi a Buccino e concorrere alla carica di sindaco, almeno per migliorare i tombini scivolosi in caso di pioggia. Che dire, il locale e l'escursione le consiglio a tutti, un pò meno il film di prima. Benvenuti al sud, benvenuti in Cilento.

Come piatto forte non posso che menzionare tutte le portate



Tracklist consigliata : Arcade Fire - Sprawl II (Mountains Beyond Mountains)
Arcade Fire - Ready To Start

mercoledì 6 ottobre 2010

Meltin' Cook

Meltin' Cook

Via N.Farina 12 - Baronissi (SA)
Tel. 089953397 -3292712346 - Chiuso la domenica
Tipo di cucina : da tutto il mondo
Fascia di prezzo : bassa
Valutazione complessiva : 5/5

Come arrivare : il locale si trova alle spalle del comune di Baronissi, quindi potete arrivare in centro in corrispondenza del municipio e poi percorrere la stradina leggermente in salita che vi condurrà direttamente al locale.

Baronissi, Salerno, Campania. Ancora per poco, forse. C'è un progetto che vorrebbe infatti riunire le tre provincie virtuose della Campania in una nuova regione dal romantico nome di "Silenia" (dai sileni, antiche divinità che si presume abbiano vissuto in questi luoghi). Principali fautori di quest'iniziativa sono appunto le amministrazioni comunali di Cava de' Tirreni, Roccagloriosa e Baronissi, appunto. Non sappiamo se la cosa andrà in porto o si risolverà nella classica boutade
raccogli-consensi, l'importante è sapere che non dovrò comunque fare il passaporto oppure passare per una dogana per venire al Meltin' Cook. E' un tiepido venerdì sera di ottobre, e per una serata la tranquilla cittadina della valel dell'Irno si trasforma in un angolo di Catalogna, grazie alla serata di cucina spagnola del Meltin' Cook. Per fortuna avevamo prenotato, in quanto
ci rendiamo conto che il locale, molto carino e raccolto, è già tutto pieno. Ci accomodiamo, e come antipasto ci viene proposto un buon piatto di tortilla en escabeche, in pratica una frittata di patate servita fredda con un sugo di pomodoro fresco a ricoprirla interamente, molto buona. Da bere una caraffa di ottima e dolcissima sangria con pezzetti di pesca. Proseguiamo con l'arrivo della regina della cucina spagnola, la paella, famosissima anche al di fuori dei confini iberici
per la sua semplicità ma soprattutto per la sua bontà. Anche quella assaggiata al Meltin' Cook non è da meno, nella sua variante mar y tierra, con astici, cozze, vongole, carne di pollo e maiale, piselli e peperoni (e forse ho dimenticato qualche ingrediente). Chiude il menù (dal costo irrisorio di 15 euro, compresa la sangria) la fabada asturiana, un tegamino pieno di carne di maiale piccante con fagioli bianchi di spagna (quelli grossi, per intenderci), accompagnata da crostini di pane. Deliziosa, il mio piatto preferito del trittico. Non possiamo comunque esimerci dal concludere la deliziosa cena con una crema catalana, buona e talmente delicata da sciogliersi in bocca. Conto di soli 18 euro (in pratica i 15 fissi del menù spagnolo più i tre del dolce), meritatissimi per una cena che non lascia sicuramente con lo stomaco vuoto, anzi. Un plauso quindi allo staff del Meltin' Cook ed alla sua passione per la ristorazione e per la sperimentazione. Da rivisitare assolutamente, tanto qui l'offerta culinaria varia continuamente (oltre alle serate di cucina internazionale del venerdì, ci sono anche quelle di cucina regionale italiana il giovedì : cercate il locale su Facebook per rimanere aggiornati).

Piatto forte della recensione : tuttoTracklist consigliata : Wild Nothing - Our Composition Book
The Pain Of Being Pure At Heart - A Teenager In Love